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LO SAPEVI CHE...
Ogni strumento musicale ha un suo CARATTERE che viene valorizzato dalla scrittura musicale. Andiamo a conoscere meglio i tre strumenti musicali, protagonisti dell’HISTOIRE DU SOLDAT (LA STORIA DEL SOLDATO) di Igor Stravinskij.
I tre strumenti utilizzati (pianoforte, violino e clarinetto), hanno forme, altezze e timbri differenti. Andiamo a conoscerli un po’ meglio, scoprendo le loro caratteristiche attraverso la CLASSIFICAZIONE seguente.
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Due di loro “abitano” nel palazzo dei CORDOFONI, mentre uno solo è inquilino nel palazzo degli AEROFONI. Vuoi provare a collegarli con una freccia?
Nel palazzo dei CORDOFONI abitano gli strumenti il cui suono è generato dal pizzicare, sfregare o martellare le loro CORDE
Nel PALAZZO troviamo un’intera FAMIGLIA: quella degli ARCHI
Nello stesso palazzo vive anche il PIANOFORTE in quanto le CORDE poste all’interno della sua CASSA ARMONICA vengono PERCOSSE DAI
MARTELLETTI, azionati dai TASTI BIANCHI e NERI della TASTIERA quando li schiacciamo per suonare.
Nel palazzo degli AEROFONI vivono gli strumenti il cui suono viene generato dall’aria.
Gli strumenti ad ARIA sono davvero tantissimi ma non tutti sono strumenti a FIATO. Sai riconoscerli?
Indica con una crocetta quali sono, fra quelli in elenco, gli strumenti A FIATO.
Sai collegare i nomi ai disegni?
▶ CORNAMUSA
▶ ORGANO DA CHIESA
▶ CLARINETTO
▶ TROMBONE
▶ FISARMONICA
▶ ARMONICA
▶ OBOE
Ora scopriamo insieme La storia del soldato
La Storia
Un soldato in licenza, tornando a casa dalla sua fidanzata, incrocia il diavolo sul suo cammino. Il soldato possiede un violino che il diavolo vuole a tutti i costi. Quest’ultimo riesce a convincerlo a effettuare uno scambio: tre giorni di “baldoria” assoluta con cibi pregiati, sigari, un comodo letto, vino a volontà, e tanto denaro in cambio del suo violino.
Il soldato accetta e dopo tre giorni riprende il suo cammino verso casa, ma quando arriva al villaggio viene scambiato per un fantasma: sua madre scappa appena lo incontra e lui scopre che la sua fidanzata è sposata con un altro uomo.
Il soldato si rende improvvisamente conto di aver trascorso TRE ANNI, e non tre giorni, a casa del diavolo!
Avvilito, il soldato riprende il suo cammino e arriva in un nuovo villaggio, dove apprende che la figlia del Re è malata e chi la guarirà potrà averla in sposa. Ma alla corte del Re, trova nuovamente il diavolo e il suo violino, il cui suono soltanto potrà salvare la Principessa.
Per riaverlo gioca a carte con il diavolo, lo fa ubriacare e ottiene il suo violino (e con esso la sua libertà). La Principessa guarisce e sposa il soldato.
Il diavolo non si arrende e ricorda al soldato che appena vorrà ritornare indietro nel tempo per ritrovare i suoi affetti in preda alla nostalgia, lui sarà lì ad attenderlo per portarlo via con sé. Non si può avere tutto: non si può aggiungere ciò che si aveva a ciò che si ha.