Convegno 0-6 | Programma

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PRESENTAZIONE

Nidi, servizi integrativi e scuole dell’infanzia svolgono un’importante funzione pedagogica e condizionano lo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale dei bambini e delle bambine, con benefici che si manifestano nell’arco dell’intera vita scolastica e lavorativa.

Nidi, servizi integrativi e scuole dell’infanzia promuovono la crescita collettiva. Investire nella promozione e nel miglioramento della qualità educativa e didattica produce effetti positivi non solamente sullo sviluppo della singola persona, ma sull’intero sistema sociale, sui contesti familiari, sui sistemi scolastici e sul futuro collettivo.

Diversi studi evidenziano, in particolare, gli effetti positivi della frequenza di servizi 0-6 per bambini e bambine in condizioni socioeconomiche più svantaggiate.

Assicurare a tutti i bambini e a tutte le bambine l’accesso a questi servizi è una priorità per garantire a ciascuno di loro il diritto soggettivo all’educazione. Allo stesso tempo, l’accesso non è sufficiente, ed è necessario garantire anche la qualità dei percorsi educativi. Ciò per assicurare che ciascuna bambina e ciascun bambino vengano riconosciuti e accolti nella propria unicità e diversità, vivano esperienze ricche e diversificate, e abbiano l’opportunità di socializzare con coetanei e adulti diversi dalle figure parentali.

Un sistema di istruzione 0-6 deve quindi essere fondato su criteri quali l’accessibilità, l’inclusività, la professionalità del personale, l’accurata ed equilibrata progettazione del curricolo, sistemi efficaci di monitoraggio e valutazione e finanziamenti adeguati.

OBIETTIVI

L'obiettivo delle due giornate è quello di presentare un’attenta analisi della prospettiva del sistema integrato e della fattiva attuazione delle Linee pedagogiche, mettendo al centro le prassi metodologiche, gli strumenti e le azioni concrete nei principali nuclei di azione del sistema 0-6

Inoltre, verrà ribadita con forza la centralità del lavoro dei professionisti dello 0-6: educatori, educatrici e insegnanti, infatti, possono fare la differenza, agendo un’educazione di qualità che migliori sia il presente che il futuro di bambini e bambine.

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VENERDÌ 15 MARZO 2024

DALLE 14:30 ALLE 18:00

SESSIONE PLENARIA

Il sistema integrato 0-6 a tuttotondo

Stefania Bigi (Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici del Ministero dell'Istruzione e del Merito)

La visione del bambino nel sistema 0-6

Moira Sannipoli (Università di Perugia)

Sviluppo cerebrale, attenzione e strategie cognitive nella fascia di sviluppo 0-6

Alberto Oliverio (Medico e biologo italiano, fra i maggiori studiosi di psicobiologia e neuroscienze)

Le radici psicomotorie dello sviluppo: l'integrazione corpo-mente nella fascia di sviluppo 0-6

Ferruccio Cartacci (Psicologo, psicoterapeuta e psicomotricista)

La qualità delle relazioni primarie e lo sviluppo affettivo nella prima infanzia

Alessandra Simonelli (Università di Padova)

Sguardi interculturali sulla prima infanzia: alcune riflessioni pedagogiche per l’incontro

Isabella Pescarmona (Università di Torino)

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Sala Don Milani 2 - Piano terra

SABATO 16 MARZO 2024

DALLE 9:00 ALLE 11:00

WORKSHOP

WS1. L’osservazione come strumento di lavoro

Quinto Battista Borghi (Università di Bolzano) e Paola Molina (Università di Torino)

Osservazione è sicuramente una parola ben nota nel bagaglio culturale di educatori, educatrici e insegnanti, ma molto spesso alla sua diffusione non corrisponde un altrettanto diffuso utilizzo. Quando si parla di osservazione le risposte variano da «ma noi osserviamo tutto il giorno» ad «abbiamo provato, ma alla fine le osservazioni restano nei cassetti e non sappiamo più bene cosa farcene». Inoltre, spesso, al nido e alla scuola dell’infanzia arrivano proposte di osservazione che sono direttamente tradotte da teorie di ricerca (osservazione etologica, psicoanalitica, piagetiana, ecc.) e sono molto onerose e difficili da utilizzare nel quotidiano; oppure strumenti che più che osservativi sono strumenti di valutazione e, come tali, respinti in quanto etichettano bambini e bambine. L’osservazione è però un termine che ha molti significati: percepire, prestare attenzione, osservare in modo sistematico, ecc.

Partendo dall’analisi dei diversi tipi di osservazione, durante il workshop si cercherà di approfondirne le differenze e verranno presentati alcuni strumenti utili all’osservazione della crescita di bambini e bambine e alla realizzazione di osservazioni sistematiche come strumento di riflessione per educatori, educatrici e insegnanti.

WS2. La documentazione come possibile strumento «ponte» tra nido e scuola dell’infanzia

Denise Daddi (Pedagogista)

Durante il workshop verrà analizzato il ruolo della documentazione in un’ottica 0-6. In particolare, verranno proposti e analizzati alcuni strumenti di documentazione rivolti a bambini e bambine, utili per dare valore alle pratiche educative messe in campo da educatori, educatrici e insegnanti nella quotidianità e alla valorizzazione del percorso di crescita di bambini e bambine e dei loro processi creativi. Inoltre, l’attenzione sarà rivolta all’attivazione di alcune modalità operative utili a promuovere la partecipazione delle famiglie alla vita dei servizi e l’alleanza educativa.

Alcuni degli strumenti che verranno analizzati sono: il diario del bambino, i pannelli, il diario del giorno e di sezione

Sala Freire 2 - Primo piano
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Sala Don Milani 2 - Piano terra

LABORATORI

L1. Vedere le stelle cadenti. 24 attività con il Metodo Analogico Cristina Morena Malandra (Insegnante e formatrice del Metodo Analogico Bortolato)

I campi di esperienza dell'infanzia riguardano la vita di tutti i giorni, fanno riferimento a tutti i saperi, dalla matematica all'arte, proponendo un viaggio alla scoperta del mondo. Durante il laboratorio sarà approfondito il Metodo Analogico Bortolato e verranno fornite indicazioni pratiche per un apprendimento che valorizza, nel contesto scolastico, le capacità naturali di bambini e bambine, trasformando tutto in una gioiosa scoperta.

L2. Dialogo tonico, movimento e gioco… fanno la differenza!

Ferruccio Cartacci (Psicologo, psicoterapeuta e psicomotricista)

Come esperienza, «intercorporeità» e riflessione possono rifondare un’educazione 0-6 che poggi solide radici nel movimento, tra autoregolazione, relazionalità e costruzione di cultura?

Durante il laboratorio, in un contesto ludico, verrà sperimentato il dialogo tonico che connette il singolo individuo all’ambiente dall’inizio della vita; inoltre verrà sperimentata la dimensione sensomotoria del proprio agire come piacere, identità, scambio e conoscenza; infine, verrà analizzato il processo di simbolizzazione corpoparola ed esplorato il concetto di creatività che sollecita bellezza e produzione artistica.

I e le partecipanti sperimenteranno, quindi, un breve percorso che, tuttavia, porterà lontano e che si concluderà con l’elaborazione personale di un piccolo progetto operativo, da attuare nel proprio contesto di lavoro. Sarà richiesta partecipazione attiva in un’esperienza di espressione autentica, non performativa.

Sono consigliati indumenti comodi, calze o scarpe da palestra.

SABATO 16 MARZO 2024 DALLE 9:00 ALLE 11:00
Sala Arendt - Primo piano
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Sala Open space - Primo piano

SABATO 16 MARZO 2024

DALLE 11:30 ALLE 13:30 WORKSHOP

Sala Don Milani 2 - Piano terra

WS3. Indoor e outdoor: progettazione e valorizzazione degli spazi nel sistema integrato 0-6

Alessia Rosa (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa)

All’interno del sistema integrato 0-6 progettare spazi educativi funzionali significa condividere una precisa immagine di bambino/a, delineare con chiarezza il ruolo di educatori, educatrici, insegnanti e delle famiglie, e pensare come i luoghi interni, esterni e di soglia possono diventare mediatori educativi, in cui l’attività progettuale si concretizza attraverso processi intenzionali, razionali e orientati a uno scopo Lo spazio interno ed esterno può e deve essere pensato anche in prospettiva estetica, in quanto molteplici ricerche evidenziano le potenzialità della bellezza e dell’esperienza del bello nell’incidere sul benessere come esperienza olistica e totalizzante che coinvolge emozioni, capacità cognitive, riflessive e competenze socio-relazionali. Il workshop intende fornire ai e alle partecipanti strumenti operativi ed esempi pratici che permettano loro di meglio progettare e valorizzare gli spazi indoor e outdoor in prospettiva sia pratica che estetica.

WS4. Progettare la giornata educativa tra routine, circle time e laboratori

Loredana Paradiso (Università di Genova)

Lo studio della processualità quotidiana è una prospettiva innovativa proposta dalle Linee pedagogiche per il sistema integrato 0-6 che integra il modello dei sistemi simbolici culturali dello 0-3 e quello dei campi di esperienza del 3-6, nella proposta delle matrici culturali che rappresentano la soluzione teorica e metodologica.

La giornata educativa nel sistema 0-6 rappresenta la struttura spazio-temporale che accoglie la molteplicità di processi educativi, di apprendimento e di cura che sostengono il percorso di sviluppo del bambino/della bambina e il suo benessere a scuola

Il workshop sarà l’occasione per analizzare e progettare le unità esperienziali che formano la giornata educativa come strutture temporali che si alternano in funzione dei bisogni del bambino/della bambina, all’interno di momenti strutturati e non strutturati. In particolare, verranno presi in analisi i seguenti momenti: le routine che promuovono le esperienze di cura del corpo-mente; le transizioni educative che regolano i processi dell’attraversamento e del cambiamento di spazi e relazioni; i free time che attivano percorsi ludico-progettuali; le attività socio-educative che promuovono la cooperazione e la partecipazione alla vita comunitaria e, infine, i laboratori esperienziali che guidano i percorsi di esplorazione e apprendimento.

Sala Freire 2 - Primo piano
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LABORATORI

L3. Abbracciamo le emozioni con il modello B612.infinito Valentina Colucci (Psicologa e psicoterapeuta)

Le emozioni rappresentano il sottofondo costante delle nostre esperienze quotidiane: ci raccontano chi siamo e il motivo per cui sono lì. Indagarle dal punto di vista sensoriale e soprattutto metacognitivo permette di conoscere i propri e altrui bisogni di base e di rispondervi nella maniera più adeguata

Attraverso l’utilizzo del testo di prossima uscita «Il viaggio di Gaia nelle emozioni», i e le partecipanti comprenderanno come un approccio comunicativo empatico e un agito comportamentale coerente possano regalare, ai bambini e alle bambine, un’esperienza di accettazione che contribuisce ad un maggior livello di serenità esperito.

L4. La natura come contesto educativo dentro e fuori

Manuela Ruaben (Insegnante)

Stare in natura significa offrire occasioni di esplorazione, osservazione e inclusione. È un percorso di crescita dove l’esperienza non solo promuove apprendimenti divergenti ma nutre e accresce le sensibilità e l’attenzione verso un mondo ecosostenibile e le diversità.

Il laboratorio sarà un’occasione per scoprire e conoscere l’ambiente naturale e chi lo abita, attraverso l’utilizzo dell’esplorazione sensoriale

SABATO 16 MARZO 2024 DALLE 11:30 ALLE 13:30
Sala Arendt - Primo piano
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Sala Freire 1 - Primo piano

SABATO 16 MARZO 2024

DALLE 14:30

ALLE

16:30

WORKSHOP

WS5. Il buon inizio: accessibilità e accoglienza per rafforzare le transizioni inclusive Lucia Balduzzi (Università di Bologna)

Il workshop ha l'obiettivo di approfondire il tema della continuità educativa fra nido e scuola dell'infanzia quale elemento essenziale e necessario per la costruzione del sistema integrato 0-6. Sarà presentato e discusso un modello pedagogico di continuità educativa concettualizzato come luogo di incontro e co-costruzione di visioni e pratiche educative, capace di dar voce alle esperienze di bambini, bambine e famiglie e di coinvolgere in termini partecipativi educatori, educatrici e insegnanti. Verranno inoltre proposti alcuni strumenti progettuali a sostegno della continuità 0-6.

WS6. Coreografie del quotidiano: l'incontro tra famiglie e servizi 0-6

Chiara Sità (Università di Verona)

I professionisti e le professioniste dei servizi per l'infanzia sono protagonisti di un insieme di transizioni che coinvolgono bambini, bambine e famiglie e che costituiscono luoghi fondamentali di apprendimento e di trasformazione, sia a livello individuale sia dei sistemi ambientali di cui i soggetti fanno esperienza. Nel loro incontro con i genitori, le figure educative sono anche parte del processo attraverso cui la genitorialità viene pensata, costruita e negoziata sulla scena pubblica. La loro funzione è fondamentale per alimentare nelle famiglie la fiducia e la capacità di affrontare le situazioni critiche, promuovendo legami, ma anche possibilità di incontro con le istituzioni che hanno un impatto sul benessere di bambini, bambine e famiglie.

Dopo una breve introduzione teorica rispetto all’approccio eco-culturale, alle pratiche familiari e alla teoria bioecologica, il workshop darà modo di confrontarsi con i modi concreti in cui spazi, artefatti e interazioni con le famiglie danno forma a questi processi di apprendimento e di costruzione di identità, legami e fiducia, con una particolare attenzione alle diversità familiari.

Sala Freire 2 - Primo piano
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Sala Don Milani 2 - Piano terra

Sala Arendt - Primo piano

LABORATORI

L5. Percorsi operativi e laboratori per campi d'esperienza

Anna Guernieri (Psicologa)

Come nascono le attività? A cosa è possibile agganciarle? Come farsi ispirare per individuare un percorso coerente da proporre all’interno del contesto educativo?

Partendo da tali interrogativi, il laboratorio si propone come spazio creativo nel quale generare uno scenario integratore e, in esso, identificare alcune attività nei campi di esperienza del curriculum verticale.

Durante il laboratorio i e le partecipanti saranno invitati a produrre un progetto completo che possa essere utilizzato anche nel contesto quotidiano.

Il laboratorio è dedicato prevalentemente a insegnanti di scuola dell’infanzia.

Sala Open space - Primo piano

L6. Il cammino di una mano: atelier per liberare la creatività

Giuseppe Pecci (Atelierista)

Vagabondare con la mano ed errare su metri di rotoli di foglio; accettare i consigli e suggerimenti di un’attività in divenire; inseguire, cercare, seminare segni come fossero tracce che definiscono una mappa, finché ce ne sarà uno che sfiorandone un altro, in un punto preciso, farà scattare un contatto. Ecco che inizia un nuovo progetto.

Durante il laboratorio saranno proposti atelier collettivi e individuali per confrontarsi, riflettere e crescere insieme portando a passeggio la mano con lo Srotolab.

SABATO 16 MARZO 2024 DALLE 14:30 ALLE 16:30
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SABATO 16 MARZO 2024

DALLE

16:45 ALLE 18:00

SESSIONE PLENARIA

Sala Don Milani 2 - Piano terra

«Non tra i bambini, con loro, ai piedi della loro crescita» Giusi Quarenghi (Autrice di letteratura «infantile»)

Investire nella prima infanzia: il più grande investimento per un Governo Giorgio Tamburlini (Presidente Centro per la Salute del Bambino Onlus)

per aver partecipato!
Grazie
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