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I P U N T I
I P U N T I
1) la centralità del percorso del bambino nella scuola dell’infanzia, nel sistema di educazione e formazione
2) il significato psico-pedagogico del tempo a scuola e delle esperienze del bambino
3) la rilevanza della ruolo dell’insegnante nella regia dei processi di educazione, apprendimento e cura.
P U N T
I P U N T
ENTRANO IN GIOCO LE FINALITA’ INTEGRATE
I P U N T I C H I A V
Le finalità educative
Dietro le quinte
Il percorso esperienziale
Altri itinerari esperienziali
dal confronto, all’ascolto, alla discussione e dibattito, alla progettazione partecipata, alla riflessione di
C I R C L E T I M E
PARTECIPARE
ALLA VITA DI GRUPPO CREARE
APPARTENENZA
SVILUPPARE
IDENTITA’ DI GRUPPO
PARLARE IN PUBBLICO ESPORRE UN PENSIERO
SOSTENERE LA PROPRIA IDEA
ESPRIME ACCORDO E DISACCORDO
CO-COSTRUIRE NARRAZIONI ELABORARE E CONDIVIDERE
IDEE RIFLETTERE SU ESPERIENZE
REGIA INSEGNANTE
SUI PROCESSI DI
APPRENDIMENTO
EDUCAZIONE
CURA
1)
2) LA QUALITA’ DEI MOMENTI
3) L’EQUILIBRIO DEL GRUPPO
4) PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE
SPAZI E MATERIALI
DOCUMENTARE
FINALITA’: raccogliere e tenere traccia di tutte le esperienze
educative, di cura e di apprendimento avvenute nei diversi percorsi
esperienziali e, di monitorare il percorso di sviluppo del bambino, la qualità della relazione del gruppo classe e le competenze trasversali, di volta conquistate, da ogni bambino e dal gruppo classe.
Progettare l’osservazione e la documentazione
La giornata educativa in pratica p.20
La pratica osservativa, rafforzata dall’intenzionalità educativa, sostiene l’educatore nell’esercitare un pensiero interrogativo-riflessivo che può portare a rallentare o a sospendere la risposta immediata, a limitare agiti e condotte abitudinarie, gesti frettolosi, interventi inutili e inopportuni per interrogarsi sulla reale richiesta del bambino (Cosa mi sta chiedendo? Cosa mi sta dicendo? Cosa posso fare?). Tutto questo è utile per fare più luce sul bisogno che il bambino segnala, per dargli più tempo e spazio per esprimersi con più chiarezza anche nel suo linguaggio ancora non verbale e portare il proprio gesto a dare senso e significato a quanto avviene nelle tante interazioni che hanno luogo sotto i suoi occhi.
Orientamenti per i servizi educativi 0/3 p.35
La giornata educativa in pratica (p. 99)
-Valorizzare l’identità di ogni bambino nell’appello attivo -stimolare i processi di formazione del gruppo classe -promuovere la motivazione al lavoro di gruppo nella giornata -attivare l’organizzazione della vita di classe: il programma, i ruoli e le regole -organizzare la celebrazione di eventi e avvenimenti -sviluppare l’orientamento spazio-temporale
Il primo percorso nasce dalla ripresa di lavoro lasciati in sospeso il giorno precedente o di altri progetti già avviati, magari a inizio settimana: un modo per stimolare i bambini a collegare i processi di lavoro sulla linea del tempo, a memorizzare le fasi e a trasformarle anche in altri progetti
I: bene ora io volevo porvi una domanda e mi faceva piacere sentire le risposte di tutti voi.. Vi ricordate come funziona il nostro calendario? Di solito prepariamo delle figure per dire il tempo che fa e per ricordarci il giorno della settimana
Federico: si è bisogna fare una riga così (indica la divisione dei rettangoli sotto ai numeri stampati, in questo modo si formano due rettangoli più piccoli utili per segnare tempo e giorno).
I: già ma poi come facciamo? Vi ricordate come avevamo deciso di fare lo scorso anno?
Lorenzo: Lunedì si attaccava…
Ludovica: Il tempo…
Lorenzo: sotto c’era da mangiare!
Valeria: già vi ricordate che c’erano le castagne, le zucche,…
Lorenzo: L’anno scorso c’erano le piante di figura che si staccava
Gaia: mettevamo anche il disegno…tipo psicomotricità, inglese,…(facendo riferimento alle attività della settimana)
Prepariamo il calendario per i bambini di tre anni arrivati a settembre?
dell’insegnante sempre in funzione dell’ascolto
bisogni,
I bambini propongono di utilizzare le immagini degli alimenti, simili a quelle del libro del Bruco mai sazio, per segnare i giorni della settimana
Fanno riferimento ad una loro esperienza passata e ad una lettura molto richiesta dal gruppo
Attivato dai bambini sulla base degli eventi estemporanei quotidiani: in ogni momento della giornata i bambini portano riflessioni, oggetti, idee che si prestano alla progettazione partecipata di esperienze educative grazie alla competenza dell’insegnante di svolgere una progettazione sul campo
Durante una passeggiata nel quartiere i bambini trovano i ricci delle castagne e al rientro in classe, seduti nel cerchio nasce l’idea di realizzare il cartellone del calendario proprio a partire da quello che hanno osservato dell’autunno
• Chiedo ai bambini di disegnare il loro
Progetto del disegno del mese
• Si discute e sceglie il soggetto da rappresentare aggiungendo elementi che provengono dal lavoro di tutti
I disegni dei bambini nei giorni successivi richiamano il calendario