8 minute read

Prontuario

NUOVE TECNOLOGIE E AFFIDABILITÀ CREDITIZIA

Come trarre vantaggio dalla trasformazione digitale in atto nel settore finanziario. Ed essere più competitivi

di Jessica Bertoni

delle banche e di conseguenza di tutte le imprese che vi si interfacciano. Stiamo parlando di uno scenario che è già operativo in alcune parti del mondo, come gli Stati Uniti, il cui modello ormai consolidato si sta sperimentando anche in Europa. Essere fuori dalle porte del credito significherebbe uscire dal mercato. Cavalcare il cambiamento con tempi non congrui, vorrebbe dire soccombere alla concorrenza che ha giocato d’anticipo. Occorre quindi un piano d’azione mirato. APPROFITTARE DELLE NUOVE TECNOLOGIE N on è più solo la qualità del vostro prodotto o servizio o la riconoscibilità di un’esperienza e di una conoscenza a permettere di tenere le redini, è indispensabile A vviso ai lettori: questo articolo contiene “spoiler” di quanto accadrà in futuro, un futuro molto prossimo. Se siete imprenditori, sapete benissimo che per poter lavorare occorre avere credibilità con gli istituti bancari, che permettono alle imprese di far circolare il credito e quindi garantiscono la gestione non solo economica, ma anche finanziaria dell’azienda. Bene, da qui a poco non saranno importanti solo i famosi indicatori di bilancio ma anche la modalità con cui ci si porrà nel mercato: non solo le consuete relazioni con clienti e fornitori, ma anche come interlocutori di istituti bancari, per una gestione ottimale anche della concorrenza settoriale ed extra settore. Nell’ambito della finanza, infatti, l’accelerazione tecnologica sta aprendo la strada a una vera e propria rivoluzione nel modus lavorandi

È necessario un mutamento culturale che porti le imprese a compiere una reale trasformazione del proprio agire, secondo le opportunità delle più avanzate tecnologie a disposizione

L’accelerazione tecnologica sta aprendo la strada a una rivoluzione nel modus lavorandi delle banche e di conseguenza di tutte le imprese che vi si interfacciano

mettere in discussione anche il “come”, uniformandolo alle aspettative dell’epoca che viviamo: l’epoca della dematerializzazione, della digitalizzazione. È necessario un mutamento culturale che porti le imprese a compiere una reale trasformazione del proprio agire, secondo le opportunità delle più avanzate tecnologie a disposizione. Un mutamento quindi trainato dalla finanza che si conferma come un’entità autoreferenziale, in grado di cambiare l’agire imprenditoriale. Ma il trend è inarrestabile e chi vuole fare l’imprenditore ne deve prendere coscienza e attrezzarsi. Come? Innanzitutto, comprendendo che la conoscenza nei processi del credito e dello sviluppo del business deve passare necessariamente dall’attività di analisi di una quantità di dati sempre più articolata. Nel dettaglio:

• l’utilizzo di strumenti di Data Analytics è sempre più fondamentale per presidiare il rischio, cogliere le diverse opportunità commerciali e gestire fenomeni di sviluppo; • l’industria del credito deve essere in grado di pianificare al meglio la propria strategia di business attraverso una raccolta strutturata, analisi raffinate e valutazione dei dati, trasformandole in azioni mirate. Per questo, nel mondo Finance gli strumenti di Intelligenza Artificiale, di Machine Learning e lo sviluppo di soluzioni basate sulle API (Application Programming Interface) sono fattori competitivi di successo da affiancare a quelli tradizionali;

• le Fintech Lending (prestiti veicolati dalle società finanziarie operanti sul web) rappresentano una significativa occasione per le banche a supporto della trasformazione del modello di business.

SEMPRE PIÙ PRESTITI PEER TO PEER L e banche si stanno aprendo all’idea di collaborare con le Fintech (società tecnologiche che operano in settori tradizionali e finanziari) per accelerare il loro percorso di crescita a salvaguardia di una più efficace gestione del portafoglio. In particolare, le banche sono attratte dal modello di servizio delle Fintech per la loro capacità di:

• gestire i customer analytics (sistemi informatici che analizzano il comportamento dei clienti);

• gestire i modelli avanzati di credit scoring (sistemi informatici che analizzano la capacità di credito-rating);

• offrire al cliente una user experience completamente digitale.

IL GLOSSARIO DELLA RIVOLUZIONE 4.0

Magari sono termini che nell’operatività delle vostre imprese non userete mai. Però, al di là di tutto, è importante sapere come si sta evolvendo il dizionario finanziario, anche solo per essere preparati quando sentiamo pronunciare dalla bocca di qualcuno (un bancario, un consulente, un conduttore televisivo o radiofonico, l’esperto di turno) espressioni che sembrano provenire da universi paralleli. Vediamo le principali: ◗ Peer to peer lending: prestiti erogati direttamente da investitori alle imprese senza l’intervento dell’intermediario bancario. ◗ Big Data: analisi di grandi quantità di dati anche destrutturati attraverso sistemi di calcolo potentissimi. ◗ Digital Transformation: la trasformazione digitale in atto nel mondo economico e finanziario.

Se gestita con tempismo, la strategia di collaborazione banca-Fintech sarà un’occasione concreta per accrescere i ricavi, ottimizzare i processi di finanziamento e far evolvere la banca verso logiche di data-driven organization, organizzazioni che prendono decisioni strategiche attraverso l’analisi dei dati disponibili con le attuali tecnologie di analisi di grosse quantità degli stessi (Big Data). Una combinazione di elementi che spiega la crescita in Europa del peer to peer lending, ossia i prestiti erogati direttamente da investitori alle imprese senza l’intervento dell’intermediario bancario. Secondo un report dell’Università di Cambridge, nel 2018 le piattaforme di prestiti tra soggetti non finanziari hanno generato scambi per 1,49 miliardi di sterline (1,65 miliardi di euro), il 99% in più rispetto al 2014. L’85% degli scambi è appannaggio della Gran Bretagna, dove il mercato è nato dieci anni fa. Seguono la Francia e la Germania, mentre in Italia il mercato sta muovendo ancora i primi passi, con valori scambiati per 32 milioni di euro sul fronte della finanza alternativa, di cui oltre 10 milioni nel comparto peer to peer. Le piattaforme attive sono una decina e tra queste spicca Borsadelcredito. it che ha un modello di business atipico, in quanto incrocia la richiesta di credito da parte delle piccole aziende (comprese le partite iva, come artigiani, professionisti, commercianti e negozianti) e i privati interessati a una forma di investimento alternativa. I maggiori spazi di mercato sono nell’ambito del piccolo taglio, fino a centomila euro. Chi ha questo tipo di necessità trova difficoltà crescenti ad accedere al credito bancario non per un tema di rischio o di merito di credito, ma per un problema di business model degli istituti, che non sono più in grado di sopportare i costi di un’operazione di finanziamento di questa portata date le inefficienze operative del modello distributivo tradizionale e i costi crescenti in tema di compliance. La registrazione sia da parte di chi cerca un finanziamento, che dei finanziatori avviene tutta in digitale, compilando un modulo che richiede all’incirca cinque minuti. Esistono sul mercato italiano altre piattaforme di Digital Lending come Credimi che permettono alle PMI di ottenere finanziamenti fino a due milioni di euro con una risposta in soli tre giorni. L’ESEMPIO EXTRA-UE U na recente analisi ha evidenziato come, seppur ancora con volumi poco significativi, negli ultimi 12 mesi in Italia si sia registrato un aumento più che doppio (rispetto al 2018) delle domande di credito presentate dalle imprese ai P2P Lender (peer to peer lender) e alle piattaforme di credito online. Un fenomeno,

In Europa sta crescendo il peer to peer lending, ossia i prestiti erogati direttamente da investitori alle imprese senza l’intervento dell’intermediario bancario

I NUMERI DEL PEER TO PEER

• Scambi per 1,49 miliardi di sterline (1,65 miliardi di euro) nel 2018 in Gran Bretagna • +99% rispetto al 2014 • 85% degli scambi in Gran Bretagna • In Gran Bretagna mercato attivo da dieci anni • In Italia valori scambiati per 32 milioni di euro, di cui oltre 10 nel comparto peer to peer

La registrazione sia da parte di chi cerca un finanziamento, che dei finanziatori avviene tutta in digitale, compilando un modulo che richiede all’incirca cinque minuti

questo, già consolidato nei Paesi extra-UE: citiamo l’esempio di Amazon Lending che per ora funziona solo in Usa, Giappone e Regno Unito, ma ha già erogato circa tre miliardi di dollari di prestiti. Anche qui, la vera forza è la velocità: il prestito, dopo l'analisi quasi istantanea dell'azienda, compiuta da un algoritmo, viene erogato nel giro di 24 ore. I prestiti sono a breve termine (durata massima un anno) e vanno da un minimo di mille dollari a un massimo di 750mila. I tassi di interesse lasciano un po' perplessi: si va dal 6 al 17%, ma in Italia è ancora agli albori e con potenzialità tutte da esplorare. Nello specifico, a guidare questo trend sono le imprese più giovani e più piccole, spesso più dinamiche nel cogliere le nuove opportunità. La metà delle domande di credito dirette ai P2P lender proviene, infatti, da imprese costituite da meno di cinque anni, mentre una richiesta su tre è effettuata da imprese con fatturato inferiore ai 500mila euro.

COME ACCEDERE AL CREDITO ONLINE V ediamo quali sono gli elementi che vengono valutati nelle piattaforme che offrono il peer to peer lending al fine di concedere il credito:

• la base di partenza è la medesima considerata dalle cosiddette banche tradizionali, ovvero i dati di bilancio. Per cui avere una puntuale, corretta e chiara disponibilità dei dati di bilancio, sicuramente è un elemento che aiuta la velocità di valutazione;

• l’altro elemento “tradizionale” da tenere sempre in ordine è la Centrale Rischi (no sconfini, no insoluti, utilizzi “elastici” delle linee accordate). Sicuramente partire da una cura particolare della puntualità dei pagamenti è fondamentale visto che questi vengono analizzati già facendo un semplice dossier approfondito;

• un altro elemento è l’analisi del settore e dei competitor che, grazie alle nuove tecnologie, permette di incrociare facilmente dati di un numero infinito di concorrenti, affini e dati previsionali di settore. Per questo si dovrà avere cura di fornire attraverso il proprio sito e i social soft information quali certificazioni di qualità, presenza di codici etici, rating di legalità, recensioni che possono aggiungere altre cruciali informazioni alla modalità di valutazione tradizionale.

Insomma, tutto alla luce del sole. Maggiori saranno le informazioni e la qualità delle stesse, maggiore sarà la possibilità di ottenere il credito, anche digitale.

This article is from: