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Trend e nuovi prodotti sotto i riflettori di IPM Essen disegnano le rotte per il settore, pronto a cavalcare l’onda del nuovo ambientalismo
di Costanza di Matteo
PER INFORMAZIONI www.ipm-essen.de
espositrici. Quarantasei le nazioni coinvolte, una cifra che fa ben comprendere come IPM sappia travalicare i confini europei ed essere uno dei punti di incontro della filiera mondiale. Un giudizio confermato anche dalla presenza di 54mila visitatori provenienti da 100 nazioni, in crescita rispetto al 2019, quando erano stati 52.800.
Grande spazio ai nuovi trend e alle nuove abitudini di acquisto, con le piante che diventano parte integrante della vita quotidiana. Ph: Alex Muchnik.
La fiera internazionale più attesa da tutta la filiera dell’industria verde si è aperta sotto il segno positivo dei dati di mercato raccolti da Royal FloraHolland, che attestano la crescita del settore. Quelli di IPM sono stati quattro giorni densi, ricchi di soddisfazioni, uno di quegli eventi per cui parlare di “successo” è appropriato. Dal 28 al 31 gennaio il variegato mondo del florovivaismo ha partecipato alla trentottesima edizione di IPM. Piante e fiori, ma anche tecnologia, flower designer, trend e concept per il retail hanno animato la fiera, composta da ben 1538 aziende
NUOVE TIPOLOGIE DI VISITATORI Le preoccupazioni ambientali, in questo periodo molto sentite in tutti gli strati della società, sono state il motore che ha portato a Essen nuove fasce di professionisti, come gli influencer che si rivolgono ai plant lovers, che a IPM hanno cercato nuove piante e nuove soluzioni per rispondere alle domande dei consumatori: responsabilità verso l’ambiente, autoproduzione, benessere negli ambienti indoor e foreste urbane, ecosostenibilità e biodiversità. La fiera è stata l’occasione per tutti gli attori del florovivaismo internazionale di paragonarsi con questi trend futuri e di fare gli ordini per la prossima stagione, ma non solo; è stata anche il luogo, la piazza, in cui scambiarsi informazioni e opinioni rispetto alle sfide che il settore sta affrontando,
IPM ESSEN 2020 IN CIFRE • 54mila visitatori • 47mila visitatori attinenti all’area trade • 40% visitatori proveniente dall’estero • 92% visitatori tornerà a IPM • 1538 espositori • 63% dall’estero • 93% tornerà il prossimo anno
Una delle piante verdi su cui scommettere in futuro: Cyperus alternifolius. Qui proposto come pianta da appartamento in un allestimento visto presso lo stand Neervenplant. Ph: Linda van Neerven.
come ha commentato Oliver P. Kuhrt, ceo di Messe Essen: «Nel contesto attuale, segnato dalla discussione sul clima, l’orticoltura ha assunto una rilevanza enorme, che ha portato entusiasmo fra i padiglioni della fiera. In questa edizione più che in altre il settore green ha dimostrato il suo spirito di innovazione e le sue capacità». La riflessione sulla sostenibilità e l’intraprendenza delle aziende in questa direzione avevano caratterizzato già l’edizione dello scorso anno, nella consapevolezza che questo tema avrebbe avuto una grande influenza sul futuro del settore. Quest’anno il tema era onnipresente: packaging eco-friendly, ibridi che tollerano il nuovo clima, piante amiche degli insetti per la promozione della biodiversità, piante verdi che depurano l’aria, contenitori per le piante che integrano riserve d’acqua, materiali sostitutivi della torba, l’orticoltura internazionale ha mostrato il suo potenziale innovativo in modo impressionante. Lo stesso è accaduto per l’area Tecnologia, con l’enfasi data alle procedure di produzione più efficienti, a basso consumo energetico, e con le pionieristiche tecnologie che sfruttano le capacità del digitale. Julia Klöckner, ministro dell’agricoltura tedesco, alla cerimonia di inaugurazione ha dichiarato: «L’orticoltura in Germania presenta un alto livello di innovazione e il business riesce a trovare e a occupare diverse nicchie di mercato. In più, le aziende di questo settore rispondono in modo positivo alle domande sul futuro, ad esempio per quanto riguarda lo sfruttamento delle risorse naturali e la protezione del clima».
AUMENTA LA SPESA PRO CAPITE I consumatori stanno diventando sempre più consci del fatto che uno stile di vita che dia spazio al verde è molto importante per la gente, gli animali e per l’ambiente. Allo stesso tempo, le piante sono sempre più presentate come prodotti di lifestyle, capaci di creare oasi di tranquillità e benessere in cui rifugiarsi, e come ideale soluzione ai problemi climatici e di preservazione degli insetti utili. Un trend comprovato dai numeri: i tedeschi hanno speso 8,9 miliardi di euro in fiori e piante lo scorso anno, +2,7% rispetto all’anno precedente, la cifra più alta dal 2011. Secondo i dati raccolti da Central Horticultu
SAVE THE DATE IPM Essen 2021 si terrà a Messe Essen dal 26 al 29 gennaio. ral Association (ZVG), e diffusi nella cornice di IPM, la spesa pro capite è passata da 105 a 108 euro. «Chi si prende a cuore la biodiversità non può ignorare l’orticoltura» ha commentato il presidente di ZVG, Jürgen Mertz «Il settore infatti offre la soluzione migliore per preservare la diversità degli insetti e la loro sopravvivenza. Anche se la protezione degli insetti utili non dipende solo dalle aziende produttrici ma anche dalle abitudini dei consumatori. Qui si annida una grande occasione per il settore, se pensiamo, ad esempio, al ruolo che ha il settore pubblico con la gestione degli spazi verdi comuni e la sfida di rendere le città più verdi». Un tema capace di attirare l’attenzione, come ha dimostrato la grande affluenza al seminario “Organizzare la sostenibilità nelle
municipalità”, dove sono stati portati esempi virtuosi di progettazione del territorio, e che è stato seguito da una visita agli stand che presentano nuovi alberi, organizzato dalla fondazione “The green city” e dalla Federazione dei vivai tedeschi. Questo evento rientrava nel progetto dell’UE intitolato “Città verdi per un’Europa sostenibile”.
Ph: Alex Muchnik.
LA NARRATIVA A SERVIZIO DEL MARKETING Il Discovery Center di quest’anno, curato dal trend scout Romeo Sommers, ha sviluppato un concept per i punti vendita che mira a presentare il settore green come “eroico”: «Dobbiamo essere orgogliosi di quello che facciamo», ha spiegato Romeo. Le presentazioni del “Garden center del futuro” sono state orientate agli ultimi trend e hanno tenuto conto dei nuovi comportamenti d’acquisto: attenzione quindi ai servizi online, al valore aggiunto dato da nuove varietà, ai sistemi di riciclaggio e alla sostenibilità. Un esempio? Le piante presentate in un packaging riciclabile sono “eroi del riciclaggio”.
ANNUNCIATO IL PAESE PARTNER 2021 La Francia si è distinta in modo particolare durante questa edizione che l’ha vista Paese partner di IPM. Ibridatori, coltivatori e produttori di giovani piante nei padiglioni 6 e 7 hanno messo in mostra tutto il ventaglio di offerte dell’orticoltura nazionale, a partire dai prodotti più conosciuti e distintivi, considerati le specialità del Paese: rose, alberi da frutto, rododendri, camelie, ortensie, ciclamini, crisantemi, lavande, alstroemeria e dalie. Gli espositori francesi erano ben consapevoli dell’opportunità offerta dai riflettori puntati su di loro durante i quattro giorni di fiera e hanno sfruttato l’occasione al meglio, mostrando prodotti di qualità e innovativi, su cui era evidente il “tocco francese”. Mikaël Mercier, presidente di Val’hor, ha riassunto la soddisfazione degli associati francesi in queste parole: «Il nostro slogan, “Le piante sono vitali”, ha coinciso con il trend contemporaneo e con il mood della fiera. E in futuro sarà sempre più vero e diffuso. IPM Essen è senza dubbio la fiera leader a livello internazionale per il florovivaismo e la piattaforma ideale per incontrare tutti i protagonisti del settore, poco prima dell’inizio della stagione. Non vediamo l’ora di ritrovarci qui il prossimo anno». E il prossimo anno porterà un’aria completamente differente fra i padiglioni della fiera, perché dopo il tocco francese toccherà al Messico essere Paese partner di IPM. Ph: Alex Muchnik.