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Qui cinema: il David di Donatello

Qui cinema di Katia Cont

Il David di Donatello

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La serata trasmessa dal Teatro dell’Opera è iniziata con Laura Pausini che ha cantato «Io Sì», brano con cui ha vinto un Golden Globle e che l’ha vista candidata sia ai David di Donatello che agli Oscar in quel di Los Angeles. Una serata incalzante, con una regia dinamica, senza troppe interruzioni e perdite di tempo. Si è parlato di cinema con le persone che realmente il cinema lo fanno e lo vivono. Molti sono stati i momenti toccanti che non dimenticheremo di questa edizione a partire da un’emozionatissima Sophia Loren, miglior attrice protagonista per “La vita davanti a sé”, film diretto dal figlio Edoardo Conti che lei ha ringraziato a cuore aperto. «L’emozione è la stessa della prima volta, la gioia è la stessa. Voglio continuare a fare film: senza il cinema, non posso vivere». «È difficile credere che la prima volta che ho ricevuto un David sia stato più di 60 anni fa. Sono molto grata a mio figlio, un uomo meraviglioso che ha fatto un film molto bello», ha detto la Loren, commossa nel suo discorso di ringraziamento.

A trionfare è stato il film “Volevo nascondermi”, la pellicola di Giorgio Diritti che racconta in maniera folgorante la vita del pittore Antonio Ligabue. Il film ha vinto ben 7 David su 15 nomination, tra cui i prestigiosi: miglior film, miglior regia e miglior attore protagonista ad Elio Germano. Immenso e toccante il discorso della prota-

gonista più giovane della serata, una standing ovation per le parole di Emma Torre, la figlia di Mattia Torre, che accompagnata dalla mamma Francesca ha ritirato il premio vinto dal padre per la sceneggiatura del film “Figli”. «Complimenti a mio padre che ha vinto il premio anche se non c’è più, dedico il premio al mio fratellino Nico che mi fa ammazzare dalle risate e a mia mamma che non si arrende mai» ha detto Emma ricordando il padre sceneggiatore, autore televisivo e regista, tra gli autori della serie “Boris”, prematuramente scomparso. I momenti istituzionali non sono mancati, da ricordare quello introduttivo con il Ministro Dario Franceschini, che ha prospettato un grande futuro per il cinema. «E' stato un deserto molto lungo da attraversare ancora con macchine al 50% della capienza ma il cinema non si è fermato», ha detto il ministro, aprendo la serata su Rai1 per il gala dei David di Donatello. «Sono convinto che ci aspetti una grande stagione. E ci stiamo impegnando: dopo la legge sul tax credit diventata tra le più competitive in Europa, stiamo facendo una grande operazione su Cinecittà: un investimento di 300 milioni di euro del Recovery per il Centro sperimentale di cinematografia e Cinecittà. Per il cinema italiano vedo un grande presente e un grande futuro, ha concluso”.

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