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I campanelli d’allarme

L’esaurimento è subdolo: scoppia di colpo; perciò occorre prestare attenzione alle spie che indicano quando siamo in riserva perché le energie fi siche e mentali stanno fi nendo

Esaurimento nervoso è un termine assai vago, che può riferirsi a situazioni molto diverse tra loro, quindi con cause e origini differenti. Di conseguenza la diagnosi e la cura possono variare da caso a caso. Ma proprio per questo è importante accorgersi per tempo quando si sta per essere “esauriti” e quindi quando è necessario intervenire per “ricaricarsi”. Indipendentemente dai fattori che rendono l’esaurimento diverso da una persona all’altra, c’è un quadro generale di segni e sintomi che avvisano quando la perdita di energia sica e mentale sta raggiungendo livelli di rischio. I segnali possono essere organici, emotivi e comportamentali. Oltre a una sensazione generale di stanchezza permanente e a un “rallentamento” delle azioni e reazioni, l’esaurirsi delle proprie risorse è manifestato dalla comparsa di alcuni dei segnali che elenchiamo nelle prossime pagine (il cui numero e la gravità varia molto da un individuo all’altro).

Segnali psicologici

• STATI DEPRESSIVI, con calo dell’umore, malinconia immotivata, sfi ducia in se stessi, bassa autostima, pensieri di autolesionismo

• ANSIA, TENSIONE NERVOSA, paure ingiustifi cate o esagerate, che rischiano di sfociare in attacchi di panico

• IRRITABILITÀ, diffi coltà nell’accettazione degli altri

• TENDENZA ALL’ISOLAMENTO SOCIALE e a evitare gli incontri; disinteresse anche alla compagnia dei propri familiari ed amici

• TRASCURATEZZA nella cura personale, nella pulizia e nell’abbigliamento • PROSTRAZIONE, sensazione di non riuscire a svolgere le funzioni consuete, incapacità di portare a termine i compiti assegnati

• LENTEZZA NEL PRENDERE LE DECISIONI, nel parlare e nell’agire

• MANCARE AGLI APPUNTAMENTI e agli impegni prestabiliti

• ASSENZA DI MOTIVAZIONE e interesse anche verso quelle che erano le proprie passioni

• DIFFICOLTÀ DI CONCENTRAZIONE, di attenzione e di memoria

• SCOPPI IMPROVVISI DI PIANTO, di rabbia o di paura

Segnali fi sici

Il corpo risente della nevrastenia (il cosiddetto esaurimento nervoso) in maniera diversa da persona a persona. Ciascuno viene colpito in primis nel distretto corporeo in cui è più vulnerabile per costituzione o per lo stile di vita. Perciò ognuno avvertirà all’inizio solo alcuni sintomi sici che segnaliamo nel seguente elenco. Ma se non si corre ai ripari il panorama dei sintomi di cui si soffre può estendersi sempre più.

• Sensazione ingiustifi cata di stanchezza e debolezza, un affaticamento cronico che non è dovuto a sforzi particolari • Alterazioni della regolarità intestinale, con stipsi oppure colite, gonfi ori e spasmi addominali, aerofagia

• Diffi coltà nel prendere sonno e nel riposare a suffi cienza oppure, al contrario, tendenza a dormire troppo e alla letargia • Battito cardiaco irregolare con tachicardia oppure aritmie, innalzamento della pressione arteriosa

• Tensione e rigidità muscolare e articolare, particolarmente alla mascella, al collo, alla nuca o alla schiena • Dolori o fastidi non ben precisabili in varie parti del corpo, collegati anche a somatizzazione di disagi emotivi

• Disturbi di stomaco: cattiva digestione, crampi, acidità, refl usso gastroesofageo, bruciori dopo i pasti • Maggiore vulnerabilità a infezioni e malattie e a disturbi stagionali, con guarigioni più lente e diffi coltose

IL RISCHIO DI PATOLOGIE CRONICHE

Se l’energia non riprende a circolare nel corpo e nella mente siamo a rischio di vere e proprie patologie croniche, sia sul versante fi sico che su quello psichico. Se trascurato, l’esaurimento nervoso può degenerare in malattie sia a carico dell’apparato gastrointestinale che a carico di quelli cardiovascolare ed endocrino. Le più frequenti gastriti, gastroduodeniti e ulcere: il nostro stomaco a lungo andare non ha più barriere difensive. Può svilupparsi anche una cefalea duratura e debilitante. Anche l’insonnia e la depressione possono fare la loro comparsa, quando gli sbalzi d’umore e la tensione nervosa diventano tali da turbare costantemente il sonno e provocare un umor nero continuo.

• Perdita della libido o comunque diminuzione signifi cativa del desiderio sessuale

• Cambiamenti rapidi nelle proprie abitudini alimentari, con un conseguente calo oppure aumento di peso

• Mal di testa, emicranie e nevralgie frequenti che si accompagnano alla diffi coltà nel mantenere l’attenzione

• Senso di oppressione al petto che colpisce talvolta, con respiro affannoso (come nell’attacco di panico)

• Vampate di calore o brividi di freddo improvvisi, con sudorazione eccessiva e sensazione di vertigini

SI ABBASSANO LE NOSTRE DIFESE IMMUNITARIE

Nel caso di un esaurimento nervoso, o comunque di una situazione di stress prolungato, il nostro sistema immunitario ne risente. Sia la debolezza fi sica che le tensioni emotive contribuiscono a far crollare le nostre autodifese e ci espongono a infezioni e malattie. Infatti molte ricerche hanno dimostrato che anche i nostri stati mentali possono infl uire, in senso positivo o negativo, sul nostro apparato difensivo. Le conseguenze si notano a vari livelli sul sistema immunitario, in particolare viene ridotta la produzione di anticorpi e ostacolata l’attività dei linfociti T, che combattono virus e batteri. Questo provoca un aumento del rischio di incorrere in patologie infettive e in generale di disturbi di vario tipo. L’esaurimento delle nostre risorse anche emotive perciò può avere conseguenze serie sulla nostra salute. ▼

Le funzioni corporee più colpite

Per affrontare per tempo una condizione di abbattimento psico sico nervoso ed evitare che la situazione diventi un problema grave per la salute, occorre imparare ad ascoltare con maggiore attenzione il nostro corpo. Alcuni sintomi più di altri, infatti, cercano di avvisarci del fatto che il nostro organismo è “in riserva”, proprio come un motore che sta esaurendo la sua spinta. Alcune parti del nostro corpo sono più di altre sensibili ai “cali di energia” e agli sbalzi d’umore che subiamo quando siamo abbattuti sul piano psico sico. Vediamo nel dettaglio gli organi che vengono maggiormente colpiti e i disturbi emotivi più frequenti a cui possiamo essere sottoposti a lungo andare.

STOMACO E INTESTINO NE RISENTONO

I problemi di natura digestiva o intestinale sono molto comuni durante le fasi di esaurimento. L’apparato gastrointestinale, infatti, è regolato dal sistema neurovegetativo, che è estremamente sensibile agli stimoli psichici. Il mal di stomaco (in particolare l’acidità) è spesso conseguenza di disagi psicologici e l’intestino è collegato direttamente al cervello, per cui i moti emotivi si ripercuotono a livello enterico. La tensione nervosa e l’ansia alterano i ritmi intestinali, con meteorismo, colite e stipsi. Tali disturbi delle funzioni gastrointestinali spesso sono associati tra di loro o si alternano. Se perdurano nel tempo, il rischio è che possano degenerare in patologie croniche.

IL RITMO CARDIACO DIVENTA “BALLERINO”

Tachicardia, bradicardia, battiti irregolari (spesso extrasistoli) e un ritmo cardiaco senza stabilità e regolarità: questo è quanto può accadere se l’esaurimento psico sico sottrae energie ed equilibrio anche all’attività cardiaca. Il nostro cuore allora, oltre a essere affaticato, diventa “ballerino”. La notte è il periodo in cui ce ne accorgiamo pienamente, spesso a causa della dif coltà a prendere sonno, perché in molti casi è proprio nel momento in cui ci corichiamo che l’esaurimento si fa sentire a livello cardiaco; succede anche perché ci mettiamo a rimuginare sui nostri guai e così sale la tensione nervosa. Il cuore fa le bizze all’improvviso talvolta anche di giorno, con bruschi innalzamenti di pulsazioni e questo è uno dei sintomi di possibili attacchi di panico.

PEGGIORA LA QUALITÀ E LA DURATA DEL SONNO

Uno dei primi “campanelli d’allarme” che ci rivela che stiamo attraversando una fase d’esaurimento è l’alterazione della qualità del sonno. Il riposo è la funzione vitale che più di ogni altra risente delle situazioni di sovraccarico sico e mentale. L’organismo non riesce ad abbandonarsi facilmente al riposo, si fa fatica ad addormentarsi e la mattina ci si sveglia stanchi, indipendentemente dalle ore di sonno trascorse. Se la condizione di abbattimento psico sico perdura nel tempo, in seguito può insorgere l’insonnia vera e propria: non si riesce ad addormentarsi, oppure ci si sveglia nel cuore della notte e non

si prende più sonno. A volte l’esaurimento si manifesta anche col problema opposto: l’ipersonnia, caratterizzata da un eccessivo bisogno di dormire anche durante il giorno.

LE CAPACITÀ MENTALI RALLENTANO

Spesso l’esaurimento nervoso si traduce in un calo delle facoltà intellettive. Anche se sappiamo che le energie nervose non si esauriscono, tuttavia non dobbiamo dimenticare che anche il cervello, come ogni altra parte del corpo, può attraversare delle fasi di affaticamento. In determinati periodi di sovraccarico di lavoro, infatti, l’attività neuronale può perdere vitalità e rallentare la propria potenza. Le conseguenze? La più immediata è una persistente incapacità di concentrarsi: si “perde il lo” della conversazione, non si riesce a seguire un ragionamento troppo lungo o un testo scritto, insomma insorge una certa dif coltà a elaborare le informazioni che ci giungono dall’esterno. A questa condizione si aggiunge spesso un calo delle facoltà mnemoniche, che interessa soprattutto la memoria “a breve termine”, quella in cui sono immagazzinate le informazioni appena apprese: ci si dimentica delle piccole incombenze da svolgere, dei nomi, dei numeri di telefono. In alcuni casi la perdita di memoria sfocia in veri e propri “blocchi mentali” in cui il cervello non riesce a estrapolare dalla mente i concetti e le parole. ■

QUANDO VIENE TRASCURATO PROVOCA UN INVECCHIAMENTO PRECOCE

Quando il nostro organismo rimane per un lungo periodo di tempo in una condizione di esaurimento psicofi sico possono determinarsi vari danni biologici anche molto seri. Uno studio condotto da un gruppo di università americane è giunto alla conclusione che il prolungarsi dell’esaurimento, provocato ad esempio da una situazione di stress cronico, è tra i fattori più rilevanti nella genesi di alcune delle principali patologie diffuse nei Paesi industrializzati. Si tratta delle malattie cronico-degenerative, che comprendono ad esempio i disturbi cardiovascolari, le broncopneumopatie e le patologie infi ammatorie croniche intestinali. In particolare bisogna sottolineare che secondo tale ricerca quello che viene denominato comunemente esaurimento nervoso è tra le principali cause dell’ipertensione e quindi favorisce l’insorgere di ictus e infarto. L’abbattimento psicofi sico, inoltre, in una elevata percentuale di casi provoca ansia e depressione, favorendo l’abuso di farmaci. Dal punto di vista organico queste sono alcune delle possibili conseguenze: • si riducono i globuli bianchi e le capacità di difesa del sistema immunitario; • aumenta la pressione arteriosa così come la frequenza cardiaca, favorendo ictus e infarti; • si moltiplicano i fenomeni infi ammatori a carico di tutti i distretti corporei; • sale il rischio di ulcere peptiche; • possono determinarsi disturbi della sfera sessuale come impotenza e calo del desiderio; • si incrementa la produzione di radicali liberi e si velocizzano i processi di invecchiamento e di declino delle capacità cognitive e della memoria.

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