Coltivare l'orto primavera 2016

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Orto mio

NUMERO

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07

È PARTNER UFFICIALE DI MASTERCHEF ITALIA E JUNIOR MASTERCHEF

NE O C L A B L O E SU S A V N I i o. i t ANCHE w.o r t o m ww

AGGIO

COPIA OM

LE ERBE AROMATICHE Una riserva di aromi e sapori naturali per lungo tempo. Le piante di Erbe Aromatiche sono indispensabili per chi ama il giardinaggio e la buona cucina nello stesso tempo. Le Erbe Aromatiche sono un tesoro che la natura ci regala. Speziate, aromatiche e profumate, esse sprigionano le loro proprietà benefiche e culinarie. Come alimenti esse danno origine a nuove emozioni sensoriali e contribuiscono anche ad aumentare il nostro benessere. È il piacere di raccogliere e gustare l’ erba cipollina per decorare la lattuga, il sapore della menta sulle fragole od il basilico per insaporire meglio il pomodoro. Ogni pianta ha una sua storia, dal basilico, pianta regale, alla lavanda chee profuma l’alito e ricopre l’odore di alcol e, lo zafferano, utilizzato da Cleopatra per le sue virtù cosmetiche e coloranti. La coltivazione di piante aromatiche è molto semplice, richiede pochissimo spazio e la soddisfazione è garantita! a! Hanno grande capacità di adattamento, sono rustiche e quindi resistono o anche a condizioni avverse e permettono di avere un raccolto per tutto o l’arco dell’anno. Le erbe aromatiche fresche forniscono in cucina un condiimento insostituibile. Vale pertanto la pena di coltivarle in prima persona. a. Le erbe aromatiche insaporiscono il nostro cibo, sono deliziose come tisane ne e ad alcune di loro viene anche attribuito un effetto curativo. Erbe aromatiche iche o piante pian medicinali, non importa: vale sempre la pena coltivare direttamente ente le spezie. È divertente diverten e fa risparmiare denaro. Così, in breve tempo, il tuo giardino od il tuo balcone di erbe aromatiche ti regalerà qualcosa di saporito e sano. a no.

Il Cuore Rosa del Sapore! Rosamunda è una delle novità più attese del 2016. Orto mio è felice di potervela presentare in anteprima: è il primo ed unico Cuore di Bue Ligure Rosa, il “PomoRosa®”! Una specialità ancora molto difficile da trovare sui banchi dei fruttivendoli più specializzati e dei supermercati. È una nuovissima varietà di pomodoro che unisce l’unicità di un colore rosa veramente bello, ad un sapore eccellente, accompagnato da una buona conservabilità, che non guasta. La sua rusticità e resistenza alle malattie del terreno lo rendono molto facile da coltivare nell’orto di tutti. Varietà da provare, facile da coltivare anche in vaso!

Pomodoro Nano da salsa Res. Peronospora Var. Heinz F1

Disponibile gratuitamente in ogni punto vendita Orto mio, la nuovissima Guida indispensabile all’uso delle Erbe Aromatiche, le uniche scelte dai famosi programmi di cucina MasterChef Italia e Junior MasterChef. 12 pagine per 46 Erbe aromatiche!

PER LA PRIMA VOLTA AL MONDO!!! Le due varietà di Pomodoro da Salsa a. resistenti a peronospora.

In seguito i all successo della prima edizione, riproponiamo la Guida indispensabile ai Peperoncini Piccanti aggiornata con le nuove varietà. Tutte le etichette, a partire dalla produzione 2016, avranno innovativi contenuti multimediali (tramite scansione codice QR).

INSALATE DA TAGLIO Veloci, fresche e squisite

HEINZ F1 & SUPER ROMA F1

L’attenzione alle evoluzioni della ricerca, per offrire soluzioni che facilitino la coltivazione dei nostri orti con metodi Bio, ci permette di proporvi le prime varietà arrivate sul mercato resistenti alla Peronospora, la malattia più grave che colpisce il pomodoro nei periodi piovosi. Si tratta di due varietà da salsa, da coltivare senza tutori, naturalmente non ogm, ottenute con incroci tradizionali: una a frutto ovale (Heinz F1) ed una a frutto allungato (Super Roma F1), che sono dotate anche di una gamma vastissima di altre resistenze ad importanti malattie del pomodoro. Le varietà hanno una resistenza alla Peronospora superiore a quelle coltivate fino ad ora ed anche in caso di malattia vengono meno aggredite, rendendo molto più semplice la cura delle piante anche solo con metodi biologici.

Vedi tutti i nostri video sul canale YouTube: Ortomio

Scansiona il codice e vedi come trapiantarle, raccoglierle e servirle!

articolo completo a pag. 2

CURIOSITÀ:

Il Fagiolino nano viola Il fagiolino con più sapore... è carnoso, gustoso, assolutamente senza filo, ritorna verde quando è cotto e contiene antociani.


tà i v o N

6 1 0 2 ASPARAGO VIOLETTO

POMODORO A NANO DA SALS Z N HEI

CIPOLLA GIALLA BORETTANA

CARCIOFO VIOLETTO

CAVOLO E FINOCCHIO IN PIANTA SINGOLA

POMODORO DATTERINO TRILLY

LATTUGA ROMANA GRETTONA

Cerca e prova in balcone il vasetto giallo!

POMODORO PATATARO

LATTUGA GORIZIANA TINA

AROMATICHE ZENZERO SENAPE LIQUIRIZIA ACETOSA

PEPERONE

PIEMONTESE EO ROSSO DI CUN

LATTUGA IO DA PINZIMON

POMODORO CILIEGIA A GOCCIA APERO

PEPERONCINO ACRATA LE)

TURA (O VIAGRA NA

PEPERONCINO AJI AMARILLO

ORTO IN BALCONE, NOVITÀ IN PIANTINE! Le insalatine da taglio, veloci, fresche, squisite, salva tempo!! La nostra proposta per gli amanti dell’orto sul balcone, permette a tutti di godere di verdura freschissima e tenerissima, direttamente dal terrazzo di casa, al momento del bisogno, anche quando non abbiamo avuto il tempo per acquistarla in negozio o ce ne siamo dimenticati. Naturalmente la coltivazione è possibile anche nell’orto.

PRATICISSIME, COME LE INSALATE IN BUSTA, MA SENZA SCADENZA! Tagliate, lavate ed in un attimo servite, rispetto alle verdure in busta, ci si può anche dimenticare di andarle a comprare, perché

resteranno pronte in terrazza per diversi giorni ed oltretutto senza la data di scadenza, che ne condiziona l’approvvigionamento all’ultimo momento e ne impone l’utilizzo rapido, per evitare rischi di proliferazione batterica.

FACILISSIME DA COLTIVARE ANCHE PER I BAMBINI È sufficiente una balconiera da gerani lunga 30/50 cm e larga 20 (o qualsiasi altro vaso), del terriccio bio di buona qualità e piantine in cubetto di lattughe di vostro gradimento. Poste vicine, l’una accanto all’altra ad un centimetro di distanza, vanno premute verso il basso affinché i cubetti risultino parzialmente incorporati nel terreno. Con l’irrigazione costante, senza creare ristagni, il gioco è fatto!

Creiamo noi il Mix che preferiamo!

GRANDE RISPARMIO, DOPO IL TAGLIO RICACCIANO FINO A 5/10 VOLTE ! I lattughini da taglio, la rucola e la cicoria zuccherina, sono in grado di ricacciare molto rapidamente dopo il taglio, rendendo questa coltivazione anche conveniente: in 7/10 giorni sono nuovamente pronte, e questo per 5/10 volte in funzione della varietà, del periodo e dell’eventuale concimazione integrativa.

È possibile trapiantare in un unica cassetta, due, tre, quattro diverse varietà per creare il mix che preferiamo. Se siamo dei grandi consumatori di insalatine, per non restare senza, si possono coltivare più balconiere contemporaneamente. Questo permette di gestire meglio la differente velocità di accrescimento delle diverse varietà. Oltre alle lattughe indicate nell’apposita guida ai trapianti, specie che si prestano eccellentemente per la coltivazione da taglio sono anche la Rucola e la Cicoria Zuccherina di Trieste.

UN PO’ DI CONCIME BIO SE VOGLIAMO PROLUNGARE LA PRODUZIONE Mescolare al terriccio, al momento del trapianto, del concime organico bio o a base di Neem permette di prolungare la produzione e di avere ricacci più rapidi. Volendo, dopo i primi 3/4 tagli si può intervenire con concimi liquidi bio facilmente reperibili in tutti i garden centers e le rivendite agrarie.

RACCOLTA SUPER RAPIDA, IN UNA SETTIMANA!! Dalla primavera all’autunno, già ad una settimana dall’acquisto i nostri lattughini da taglio saranno pronti per essere gustati, freschissimi in saporite insalate. In inverno la crescita è più lenta, ma se posizionate in punti dove la temperatura è tra i 10 e i 15 gradi, si velocizzerà la raccolta anche in questo periodo. TAGLIAMO CON CURA ED È NUOVAMENTE PRONTA IN POCO TEMPO Per la raccolta, si possono utilizzare delle comuni forbici. È importante tagliare le foglie quando hanno raggiunto i 10 cm di altezza, lasciando almeno 3 cm di gambo dal suolo. Tagliando troppo vicino al cubetto si rischia di danneggiare l’apice della piantina dal quale si formeranno nuove foglie.

QUESTE LE VARIETÀ IDEALI PER IL TAGLIO, LE INDICA IL LOGO A FIANCO --> • • • • • • • • •

Lattuga bionda Triestina Lattuga rossa di Trento Lattuga Salanova Lattuga Gentilina bionda e rossa Lattuga Quercia mix Lattuga Lollo mix Lattuga Brasiliana verde Lattuga Barba dei frati verde e rossa Lattuga Canasta • Cicoria zuccherina di Trieste

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QUANDO NOVITÀ FÀ RIMA CON QUALITÀ! Anche quest’anno le novità varietali che mettiamo a Vostra disposizione sono tante... ma quali sono i criteri di Orto mio per decidere l’introduzione o meno di una nuova varietà nella gamma?

Porzione del campo sperimentale di Forlì

MEGLIO VARIETÀ IBRIDE O NON IBRIDE? Proviamo innanzitutto a capire di che cosa stiamo parlando perché, sul tema, c’è grande confusione che rischia di creare allarmismo ingiustificato. Cosa è una varietà “ibrida” ed in cosa differisce da una varietà non ibrida? Innanzitutto ibrido (o F1) non è sinonimo di Ogm. Una nuova varietà ibrida (o F1) si ottiene incrociando due varietà non ibride, con lo scopo di ottenere solo dei vantaggi qualitativi e/o quantitativi. Nello specifico, è potere continuare a coltivare una qualità molto buona da mangiare, ma che a causa della sua sensibilità ad alcune patologie rischia di estinguersi; incrociando questa varietà, ottima ma delicatissima, con una molto resistente alle malattie, si può ottenere una varietà ibrida con i pregi della prima e la rusticità della seconda. Questa è ad esempio la storia del cuor di bue ligure, che può essere ora coltivato con facilità in tutti gli orti grazie ad ottime varietà ibride ottenute a partire dalla fine degli anni novanta. Come molti sanno, con i semi ottenuti da frutti di varietà F1 non si otterranno piante con le stesse caratteristiche dell’ibrido originario, ma si perderanno molte importanti caratteristiche. Questo è il reale limite degli ibridi per chi vorrebbe riprodurre da sé le piantine.

RESISTENZA ALLE MALATTIE E FACILITÀ DI COLTIVAZIONE Sul mercato si possono trovare un numero incredibile di varietà, tutte valide per potervi offrire delle belle piantine; tuttavia non è sufficiente che la pianta sia ben fatta e la confezione di vendita accattivante per potere conseguire ottimi risultati nell’orto. Infatti, all’interno della stessa tipologia di prodotto (esempio pomodoro tondo), esistono molte varietà in grado di fornire frutti molto simili tra loro in condizioni ottimali di clima, terreno e concimazione, ma la produzione può essere molto diversa in condizione di stress elevato, sia essa dovuta alla presenza di gravi malattie o semplicemente a capricci di stagione o carenze nutrizionali. Per questo, quando possibile, è importante scegliere varietà provviste di una vasta

gamma di resistenze genetiche alle principali malattie conosciute, che ci possono facilitare nella coltivazione Biologica, ma questo non ci esime dal testarle con attenzione, perché frequentemente succede che ad un’ampia gamma di resistenze non corrisponde una buona rusticità della pianta, ai fattori climatici od a patologie secondarie.

IL CAMPO SPERIMENTALE DI ORTOMIO Il campo sperimentale di Orto mio nasce con l’obiettivo di offrirvi i prodotti più affidabili nelle condizioni di coltivazione di un orto classico familiare. La tecnica di concimazione e difesa è quella biologica. L’intervento con agrofarmaci è sporadico, avviene solo in caso di emergenza. Alle varietà della gamma Orto mio, ogni anno affianchiamo decine di nuove varietà che ci permettono di essere sempre pronti nel proporre nuovi prodotti che siano sempre più facili da coltivare, più resistenti alle malattie, più buoni da mangiare. Per proseguire con un impegno sempre maggiore in questa direzione, nel 2016 abbiamo raddoppiato la superficie del nostro campo prove.

NON ACCONTENTIAMOCI DI PRODUZIONE E SANITÀ, IL SAPORE È IMPORTANTE! Il verdetto del campo è importantissimo, ma non è tutto, perché la soddisfazione per la coltivazione è solo la prima parte della partita: se stessimo giocando a pallone saremmo al risultato alla fine del primo tempo. Visto che la qualità si misura soprattutto a tavola, per molti prodotti abbiamo predisposto dei test post-raccolta, che ci permettono di dare una valutazione anche gustativa delle varietà. Raccolti al giusto momento di maturazione, pomodori, meloni, angurie, peperoni, finocchi, ecc, vengono sottoposti ad un giudizio su sapore, consistenza, aromi, che ci consente di avere un quadro complessivo di qualità a 360 gradi.

I POMODORI APERO E TRILLY HANNO PASSATO L’ESAME!!! Il ciliegino a goccia Apero e il datterino Trilly hanno dimostrato di avere le carte in regola per entrare nella gamma Orto mio, risultando per intensità di sapore, dolcezza e qualità costante, i pomodori più gustosi! POMODORO CILIEGIA A GOCCIA APERO

PANEL-TEST CO DIVERSE VAR N IETÀ DI DATTERINO

POMODORO DATTERINO TRILLY


Tecniche di Coltivazione PREVENIRE IL MARCIUME APICALE DEL POMODORO Il marciume apicale del pomodoro è il problema più comune nelle varietà di tipologia San Marzano, dalle tipiche bacche allungate. É l’area imbrunita che compare sulla punta dei frutti, e che può interessare una zona più o meno vasta della bacca, da pochi millimetri, ad oltre metà frutto. Nelle varietà con frutti di forma tondeggiante è un fenomeno raro, che deve farci riflettere sugli errori di gestione della pianta, per evitarli nel futuro. TIPICO DELLE ANNATE SICCITOSE, NON È UNA MALATTIA Nelle annate molto siccitose, come è stato il 2015, il problema può manifestarsi anche in varietà poco suscettibili. È la manifestazione di uno stress idrico subìto dalla pianta e non come molti pensano, una grave malattia. Perciò se si presenta, è bene eliminare solo i frutti più colpiti, mentre quelli interessati marginalmente, possono essere lasciati maturare normalmente, non essendo potenziale fonte di alcun contagio patologico. ANCHE LA TECNICA COLTURALE HA LA SUA IMPORTANZA La causa più frequente di marciume apicale è l’irrigazione troppo scarsa o ritardata rispetto al momento del bisogno nei periodi caldi. Piante con apparato radicale troppo ridotto, risultano più sensibili a carenza ed eccessi di acqua. Una radice molto superficiale è spesso conseguenza di annaffiature abbondanti per un periodo troppo prolungato subito dopo il trapianto o di carenze di sostanza organica e fosforo disponibile nel terreno. È basilare effettuare periodicamente (ogni 2 settimane) lavorazioni superficiali del terreno intorno alle piante, rimuovendo le crepe da secco. Si permette così alle annaffiature di penetrare efficacemente nel suolo senza disperdersi lontano dalle radici. Nei mesi estivi, con le piante già ben sviluppate, è utile seguire con attenzione le previsioni meteo. Previsioni di forti innalzamenti termici o giornate ventose non devono coglierci di sorpresa perchè ci daranno l’input di procedere con un’abbondante bagnatura, che porterà l’acqua anche in profondità nel suolo. Se la situazione permane

siccitosa, procedere con irrigazioni frequenti, ogni 3-10 giorni in funzione del tipo di terreno e delle temperature esterne. IL VENTO FORTE È SPESSO UNA CAUSA SCATENANTE La problematica è spesso dovuta o accentuata dalla forte ventosità, che provoca una rapida disidratazione delle piante, non essendo in grado di bilanciare la rapida perdita dei liquidi con un assorbimento radicale adeguato e non riuscendo così a supportare le esigenze di Calcio dei frutti in veloce accrescimento. APPORTARE CALCIO PER VIA FOGLIARE Una pratica che può aiutare a ridurre il marciume apicale, insieme alla corretta irrigazione, è la concimazione fogliare settimanale con calcio, nebulizzando le piante nelle ore meno calde con uno spruzzino o con una pompa a spalla. Questa operazione va effettuata alla prima formazione dei frutti e ripetuta settimanalmente.

INFLUENZA DELLA LUNA NELL’ORTO, LEGGENDA O REALTÀ? È difficile da dimostrare, ma anche nell’orto la luna può avere una sua influenza. Il fatto che questa non sia così evidente conferma che abbiamo a che fare con un condizionamento lieve, che solitamente concorre in modo marginale al risultato finale e solo in rari casi può diventare decisivo. QUESTI I DIVERSI ASPETTI CHE LA LUNA POTREBBE INFLUENZARE: • • • • •

la salita a fiore di varietà più sensibili come finocchi e cipolle la maggiore o minore rapidità di accrescimento delle piante la conservabilità dei prodotti raccolti l’aggressività di parassiti e malattie l’efficacia maggiore o minore di irrigazione, concimazione, trattamenti

INFLUENZA DELLA LUNA SULLE SEMINE E SUI TRAPIANTI È soprattutto quando seminiamo direttamente in campo che la luna può influenzare maggiormente la coltivazione. Questo essenzialmente per due motivi: • Le giovani plantule appena germinate, attraversano la fase più critica della loro vita esposte ai fenomeni climatici, che se sfavorevoli potrebbero aggravare il negativo effetto della luna. Nelle piantine da trapianto, allevate in un vivaio, l’eventuale fase lunare di semina sfavorevole è annullata dall’assenza di stress ambientali. Le temperature infatti sono controllate fin dall’emergenza dei semi, evitando pericolosi stress termici. L’irrigazione è apportata solo quando necessaria, non dipendendo dalle condizioni climatiche stagionali, evitando così qualsiasi carenza od eccesso. • Buona parte delle varietà utilizzate per la semina diretta in campo, sono meno resistenti agli stress climatici, alla salita a seme ed a diverse patologie rispetto a quelle utilizzate dai vivai professionali. Per questo in alcuni casi l’effetto lunare può incidere maggiormente su di esse.

LE FOTO DEI VOSTRI ORTI!

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Testi a cura di: ufficio tecnico Ortomio Edizioni Barzanti - Stampato in n Italia

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Abbiamo ricevuto un’enorme quantità di foto dei vostri orti e di questo vii ringraziamo. Per motivi di spazio possiamo solo pubblicarne una decina. Tutte le foto saranno comunque visibili nel nostro sito nella sezione forum.

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