EDSlan Informa 02 2015

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Sommario

La rivista di

EDITORIALE Proiettati verso il futuro L’HELP DESK RISPONDE Expo 2015, il cuore grande dell’innovazione EDSLAN Nuovi accordi di distribuzione per EDSlan IN PRIMO PIANO HP Networking. L’evoluzione del networking secondo HPN DALLE AZIENDE 3CX offre i vantaggi di un sistema telefonico basato su software

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14 Allied Telesis, leader nell’IP Networking, annuncia la partnership con Smart Cities Council 15 Gli specialisti del Wireless Smart Antenna Technology al tuo servizio di Zyxel 19 PUBLIREDAZIONALE 2N Telekomunikace presenta una soluzione di controllo accessi completa 27 L’INTERVISTA Polycom e il workplace del futuro 28 PRODOTTI L’intelligenza acustica per favorire la produttività delle aziende e il benessere per chi lavora di Plantronics 35 CASE STUDY Servizi ancora più efficienti per FIDES SpA grazie a un’infrastruttura tecnologica performante 40 TECNOLOGIE La promessa dei servizi di hosting di Audiocodes 46 Keor Multiplug, UPS monofase Legrand per applicazioni domestiche 47 COSA C’È DI NUOVO Huawei e Intel® insieme per offrire alle imprese nuove soluzioni server ad alte prestazioni 52 FOCUS ON Allied Telesis potenzia il proprio portfolio di soluzioni wired e wireless grazie alle tecnologie wireless avanzate di Extricom 60 ATTUALITÀ Neutron, il Wireless Managment System di EnGenius 64 SOTTO I RIFLETTORI Brocade amplia l’offerta Effortless Network con ulteriori innovazioni nel Campus LAN 68 A VIVA VOCE Connettori a fusione Fujikura 73 PILLOLE DI TECNOLOGIA Telefónica: uno fra i più importanti Provider telefonici al mondo sceglie Teldat 80 LO SAI CHE? 83 IL FORUM DI EDSlan Cyberloafing 92 LA VOCE DEL COMMERCIALISTA Estensione del reverse charge nell’ambito del settore edile

EDSlan ConStile

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P. 22

10 motivi per scegliere innovaphone

P. 51

Patching da sinistra e da destra di Datwyler

P. 75

Panasonic risponde alle necessità delle PMI con un telefono attento al budget 3


Nel tuo lavoro l’efficienza è il dato più importante?

Riello UPS per Data Center: una risposta di qualità.

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Master HE definisce il nuovo stato dell’arte degli UPS

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Dalla professionalità ed esperienza di Riello UPS, nasce l’evoluzione della gamma Master HP con il lancio della versione HE (High Efficiency): il primo UPS al mondo ad unire in un unico prodotto l’affidabilità di un UPS con trasformatore a valori di efficienza leader del mercato (99,4% in modalità off-line e 95,5% in modalità on-line) e al fattore di potenza pari a 1 (KVA=KW). La gamma è disponibile da 100 a 800 KW e trova il suo ideale impiego in Data Center di ultimissima generazione. I Master HE possono essere integrati nei più moderni sistemi “smart grid” consentendo anche l’implementazione di soluzioni di accumulo energetico. Le eccellenze del Master HE garantiscono mediamente il riconoscimento di 16 TEE all’anno, che contribuiscono ulteriormente ad abbattere il ROI.


L’Editoriale

La rivista di

Proiettati verso il futuro Cari Clienti, in questi primi sei mesi dell’anno abbiamo stretto numerose nuove partnership che testimoniano la volontà di EDSlan di continuare a crescere ed evolvere. Essere un distributore a valore aggiunto significa anche essere in grado di selezionare le tecnologie più innovative per rispondere alle mutevoli esigenze del mercato e andare a completare la propria offerta con prodotti che servono a realizzare infrastrutture moderne, a prova di futuro, con la volontà di essere sempre all’avanguardia, in linea con le complesse dinamiche del mercato. Stiamo continuando ad aumentare la nostra presenza in mercati come quello della Sicurezza e della Videosorveglianza. Dalla Sicurezza Perimetrale alla Sicurezza Informatica, passando per Videocitofonia IP, Storage e Disaster Recovery, l’offerta di EDSlan per realizzare infrastrutture di Sicurezza su IP oggi copre ogni esigenza. Ma IP significa anche Networking, IT, Cabling. Mondi che noi di EDSlan conosciamo benissimo e sui quali possiamo generare vero valore aggiunto. Per rispondere alle nuove modalità operative dei nostri clienti, che hanno sempre meno tempo per gestire processi di routine come gli ordini, abbiamo lanciato verso la fine del 2014 il nostro Webstore che vi invito ad usare, accessibile in qualsiasi momento sia dai Clienti Registrati che dai Prospect. Uno strumento ulteriore per esservi di supporto, a qualsiasi ora. Perché in EDSlan non ci stanchiamo mai di esservi vicini. Buona Lettura!

EDSlan INFORMA Numero 2 Aprile/Maggio/Giugno EDIZIONE 2015 Redazione: EDSlan Spa Via Damiano Chiesa, 20 20871 Vimercate (MB) Direttore Responsabile: Luigino Saracchi Direttore Editoriale: Barbara Pedrazzani Caporedattore: Samanta Fumagalli SSP Communication samanta@sspcommunication.com Collaboratori: Stefano Fumagalli Fabio Andrianò Cristina Ciambellini Stefania Licotti Valentina Piscino Progetto Grafico: Marzia Mavilla - Saracchi Studio Grafica e Impaginazione: Saracchi Studio Strada Petrarca, 7 - 43121 Parma Ufficio Commerciale Pubblicità: Samanta Fumagalli SSP Communication samanta@sspcommunication.com Stampa: Grafiche Baraggia Srl Via Luigi Ornato, 14 - 20162 Milano Registrazione: Tribunale di Parma n.3 del 17/02/2009

Il Direttore Barbara Pedrazzani

Periodico trimestrale. Copyright © SSPCOMMUNICATION. La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro traduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della Casa Editrice. La Casa Editrice non si assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati e di errori degli articoli stessi in cui fosse incorsa nella riproduzione della rivista. Prodotto con carta Green Label e inchiostro ecologico.

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L’Help Desk Risponde

La soluzione “Session Border Controller” per connettere diversi sistemi VoIP a cura di Marco Pellicioli L’interesse mostrato dai nostri lettori per “L’Help Desk Risponde” ci spinge anche quest’anno a proporvi questa rubrica in cui vi riportiamo analisi e risposte relativamente a diverse tematiche e scenari che ci vengono sottoposti dal portale dell’assistenza tecnica EDSlan accessibile dal sito www.edslan.com.

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oluzioni da implementare e criticità da affrontare Dopo un’approfondita analisi delle componenti presenti presso l’utente finale si è iniziato un percorso di planning e design dell’infrastruttura VoIP che nella prima fase è servito a delineare i punti chiave del progetto che avrebbero dovuto servire come linee guida alla realizzazione dell’infrastruttura:

• Tutti gli operatori di Call Cen-

ter attestati oggi sulla centrale tradizionale, verranno in breve

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In questo numero vi presentiamo la richiesta di un nostro partner che aveva la necessità di implementare un grosso Contact Center Multicanale in modo da migliorare drasticamente la customer experience dei clienti che ne avrebbero usufruito. Per fare questo vi era la necessità di mettere in comunicazione diversi sistemi VoIP presenti nell’infrastruttura dell’end user e su di essi implementare nuove funzioni. I diversi sistemi nativamente pur parlando lo stesso protocollo non sapevano colloquiare tra di loro in maniera corretta.

tempo spostati sulla piattaforma VoIP di Contact Center e dovranno interagire con gli operatori ancora presenti sulla vecchia centrale. Gli operatori sulla nuova piattaforma dovranno essere in grado di rispondere sia a campagne inbound ingaggiando flussi presenti sulla vecchia centrale, sia a campagne outbound sfruttando i flussi E1 presenti sul nuovo gateway full VoIP. Gli operatori ancora presenti, durante la fase di migrazione sulla vechia piattaforma, dovranno poter rispondere alle campagne di oubound ingaggiate attraverso i flussi attestati sul nuovo gateway full VoIP. Il sistema SBC dovrà interconnettersi, attraverso il protocollo SIP, con altri sistemi delocalizzati nel resto d’Europa. Il sistema SBC dovrà connettersi in futuro, con flussi voce Full IP

terminati da diversi provider.

• Il tutto, vista la criticità del ser-

vizio, dovrà essere in HA e supportare il numero massimo di operatori disponibili.

Una volta delineate le esigenze del cliente, discusse le potenzialità e i limiti delle varie componenti si è passati alla fase di PoC (Proof of concept) che terminerà a metà del 2015 e vedrà la realizzazione del progetto completo entro fine 2016. Soluzione effettuata I componenti del nuovo sistema di Contact Center, che dovranno essere implementati tra loro, sono:

• SBC (Session Border Controller);

• Sistema di telefonia tradiziona-

le con scheda IP per connettersi all’SBC tramite il protocollo SIP; Piattaforma di Contact Center


L’Help Desk Risponde

La rivista di

Multicanale;

• Gateway VoIP per interconnettere nuovi flussi telefonici E1.

Per motivi di spazio editoriale e per non riportare informazioni su competenze che non sono del sottoscritto, in questo articolo tratteremo la sola configurazione della componente SBC e del gateway VoIP. SBC (Session Border Controller) Il componente SBC è l’intelligenza e il cuore del sistema che provvederà a mettere in comunicazione tutti i componenti dell’ ecosistema VoIP instradando le chiamate, secondo le regole di routing e le policy configurate. Gli apparati SBC che si è deciso di usare per lo scenario sopra delineato sono due macchine fisiche in HA geografico tra di loro, con un minimo di DSP (Digital Signal Processor) a bordo in modo da poter soddisfare future esigenze di transcoding tra i vari componenti. Le configurazioni delle macchine, identiche e ridondate tra di loro vedono come primo step la creazione e identificazione tramite indirizzi IP o FQDN (Fully Qualified Domain Name) di tutti gli oggetti presenti nella rete VoIP assegnando a ognuno dei componenti un SRD (Signaling Routing Domain). Questo passaggio permette di identificare la provenienza della chiamata per applicare le dovute policy ed evitare di accettare chiamate da entità estranee al sistema. Nel nostro scenario gli SRD creati sono stati tre: il server di Contact Center, l’IPpbx e il Gateway Voip. A ogni SRD è stata associata una SIP Interface che mette in ascolto sull’interfaccia ethernet dell’SBC la porta di comunicazione per la segnalazione SIP. Nel nosro caso si è scelto di utilizzare la 5062 per il trunk con il Contact Center, la 5064 verso l’IPpbx e la 5068 per il trunk verso il gateway VoIP; la macchina SBC risponderà solo a queste porte scartando tutti i pacchetti con destinazione diversa.

Per la parte di media invece sono stati configurati due Media Realm che permetteranno di utilizzare dei range diversi di porte UDP utilizzate per la componente RTP della chiamata, un Medial Realm verrà condiviso tra il server di Contact Center e il gateway che sono installati sulla stesso segmento di rete. La necessità di fissare delle porte, che devono essere dimensionate in base al numero di chiamate contemporanee, è dovuto alle restrittive policy di sicurezza del cliente che ha richiesto di lavorare su alcune porte specifiche aperte in precedenza sui firewall interni. Una volta creati i dovuti SRD, messi nelle condizioni di comunicare tramite le interfacce SIP, per la parte di segnalazione e i Media Realm per la parte di Voce sono stati creati i tre IPGROUP che identificano i sistemi presenti nella rete VoIP; i tre IPGROUP sono stati configurati come “Server” che identifica un sistema con indirizzo IP “conosciuto”; sempre all’interno dei due IPGROUP sono state configurate le porte di destinazione su cui i due sistemi VoIP lavorano; nel nostro caso sia il Contact Center sia l’IP PBX e il Gateway Voip lavorano in ascolto sulla porta 5060. Una volta creati gli oggetti per identificare e gestire le tre Call Legs abbiamo, in un primo test, fatto ruotare tutte le chiamate provenienti dalla Call leg1 (Contact Center) verso la Call Leg2 (IPpbx) verificando i comportamenti e la gestione dello stack SIP da parte dei due server, individuando le correzioni da apportare ai vari pacchetti nei differenti scenari di comunicazione richiesti dal cliente. Tutte le correzioni, sia legate ai campi presenti nei pacchetti SIP sia la gestione di mimiche diverse di alcuni scenari sono stati configurati nella parte di configurazione “Media Handling” e “Conditions Rules”. Purtroppo per problemi di spazio dovremo rimandare questa parte complessa, ma molto potente e inte-

ressante a un altro articolo. Una volta messe in comunicazione le due Call Leg sopra descritte abbiamo configurato le rotte da e verso i numeri esterni sull IPGROUP del Gateway Voip (Call Leg 3), verso questo gateway; lavorando in Sip standard, non è stato necessario normalizzare altri messaggi oltre a quelli precedenti. Oltre a queste connessioni in futuro il sistema SBC dovrà connettersi anche a sedi periferiche del cliente con situazioni locali analoghe a queste e se il provider di fonia lo permetterà terminare in modalità “full VoIP” i nuovi flussi voce provenienti dalla rete Pubblica. Gateway Voip Il Gateway Voip è stato configurato in maniera molto semplice e il più possibile trasparente per lasciare tutta la potenza di routing, manipulation e instradamento alla componente SBC, che come descritto prima fa da collettore per tutte le segnalazioni SIP. La configurazione, tralasciando la pura parte IP e quella ISDN si basa su due rotte: • “IP to TRUNK” che instrada tutte le chiamate provenienti dall’ SBC verso il mondo PSTN, impegnando in maniera ciclica tutti i flussi E1 attestati sul Gateway. • “TRUNK to IP” che instrada tutte le chiamate proveniente dalla PSTN verso l’SBC. Tutto il sistema è monitorato da un software di gestione SNMP avanzato che rileva il numero delle sessioni SBC attive sia Inbound che outbound e in caso di fault o degrado delle comunicazioni VoIP o ISDN invia i dovuti allarmi agli amministratori del sistema.

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ICT4Trade per EDSlan

Expo 2015, il cuore grande dell’innovazione Smart city, start-up e tecnologie di ultima generazione. Di tutto questo si parlerà il prossimo 18 giugno in occasione di EXPOInnovationLAB

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opo un processo durato quasi dieci anni (era il 2006 quando si propose la candidatura), l’Expo 2015 di Milano è entrato finalmente nel vivo lo scorso primo maggio. La manifestazione, come noto, ha al suo centro il tema dell’alimentazione, ma non può essere certo tralasciato il suo legame strettissimo con l’innovazione. Basti pensare che Enel, partner ufficiale dell’evento, ha fatto dell’area Expo una vera e propria smart city, dotata di tecnologie all’avanguardia che caratterizzeranno le città del futuro: dai più moderni sistemi per la gestione e il controllo della rete elettrica, la smart grid, fino ad arrivare agli impianti di accumulo dell’energia elettrica, alle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici e all’illuminazione pubblica intelligente ed efficiente. Ogni padiglione ha poi a disposizione un sistema di Energy Management dedicato che rende partecipe il visitatore dell’utilizzo dell’energia e combina le più avanzate tecnologie. Per esempio, è possibile monitorare e controllare consumi e fabbisogno energetico, ottimizzare i flussi di energia e integrare gli impianti da fonte rinnovabile e i sistemi di accumulo. Tutte soluzioni, insomma, che prefigurano un vasto utilizzo delle soluzioni Ict. Non a caso, oltre a Enel, figurano tra i partner tecnologici della manifestazione nomi

del calibro di Telecom Italia, Cisco Systems, Accenture, Samsung e società specializzate come Banzai, Fabbrica Digitale, Best Union e tante altre. L’intera area di Expo 2015 è Open Wi-Fi e, più in generale, tutti i padiglioni sono dotati di tecnologie di ultima generazione. Occorre poi citare la presenza a Expo 2015 di ben 24 start-up italiane, attive nei settori Agrifood, life science, social innovation, industrial, smart cities, energy, environment. Queste giovani imprese sono state selezionate tra centinaia nel bando start-up per Expo, promosso da Regione Lombardia e Unioncamere e dedicato a start-up guidate da imprenditori under 35. Insomma, la tecnologia è di casa a Expo e, infatti, esistono dei team interni che sovrintendono al funzionamento degli apparati IT e digitali presenti nell’esposizione milanese. Il funzionamento di queste strutture è stato raccontato in due recenti interviste a CorCom due persone che sovrintendono a questi aspetti della manifestazione: Guido Arnone, direttore technologies & digital Innovation di Expo 2015 e Luigi Vassallo, direttore dell’Information Technology. Vassallo ha spiegato come il team dell’area IT di Expo 2015 sia un gruppo ristretto con figure di alto profilo che hanno maturato esperienze specialistiche e di system integration, spesso in contesti di elevata complessità. La particolarità è data proprio da Expo 2015, che è una società con un termine temporale ben definito, ossia ottobre 2015. La sfida per il reparto IT è perciò soprattutto quella di gestire un’enorme complessità e un parco di fornitori eterogeneo, dunque, bisogna sapere affrontare la system integration sia sul fronte applicativo sia in area networking. Inoltre, occorre essere in grado di presidiare l’operatività giornaliera, poiché ogni dettaglio può diventare mission

Da sinistra: Guido Arnone, Director Innovation, Products and Services di EXPO e Luigi Vassallo, CIO di EXPO

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La rivista di

ICT4Trade per EDSlan

critical. Il vantaggio è di avere a disposizione partner del calibro di Telecom, Accenture, Cisco ecc. Tanto che, evidenzia Vassallo a CorCom, è stato messo in piedi - grazie al supporto del Security Operation Center di Telecom un progetto di cybersecurity di primo livello. Secondo il direttore dell’Information Technology questa particolare esperienza sarebbe replicabile anche in aziende strutturate, si potrebbero creare team progettuali dedicati, con logiche premianti legate al raggiungimento dei risultati. Arnone ha invece raccontato i segreti del team digital, diviso in tre diverse aree di competenza: un team dedicato ai sistemi di back-end, uno sull’online e un terzo per il digitale sul sito espositivo. Tutti dotati di competenze orizzontali e capaci di gestire fasi progettuali eterogenee. Due sono i fiori all’occhiello dell’innovazione digitale di Expo 2015, secondo il direttore technologies & digital Innovation: il virtual tour via Web di Expo, che consente una navigazione immersiva nella realtà virtuale, con tecnologia Oculus, per visitare padiglioni e spazio espositivo. Poi i totem interattivi, che consentono l’interazione attiva con i clienti durante la visita. Che Expo 2015 sia un evento a scadenza non spaventa Arnone, secondo cui l’esposizione offre ai professionisti del settore un’occasione per reinventarsi, capire come sta evolvendo il mercato e migliorare le proprie competenze. Di tutti questi temi legati all’innovazione si parlerà in occasione di EXPOInnovationLAB, l’apposito progetto di comunicazione sviluppato a partire da marzo da EDSlan e ICT4Trade, con il prestigioso patrocinio ufficiale di Expo 2015, che avrà il suo momento culminante nell’evento in programma il prossimo 18 giugno presso l’esposizione universale. In questa occasione interverranno per l’appunto Arnone e Vassallo, ma anche Fabio Lalli, CEO

I relatori: in alto, Fabio Lalli, CEO e fondatore di IQUII, e Gabriele Faggioli, legale, Adjunct Professor MIP-Politecnico di Milano e Presidente del Clusit; qui a sinistra, Isabel Aranda, Country Manager di Context per l’Italia, e Sara Porro, food writer collaboratrice di Dissapore.it

e fondatore di IQUII e grande esperto di Internet of Things, Gabriele Faggioli, legale, adjunct professor MIP-Politecnico di Milano e presidente del Clusit, Isabel Aranda, country manager di Context Italia e Sara Porro, food writer, collaboratrice di Dissapore.it. Un’occasione per tutti gli operatori del settore per capire, toccare con mano e provare a fare tesoro di spunti concreti per migliorare la propria vita e il proprio business.

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EDSlan Eventi

Nuovi accordi di distribuzione per EDSlan La prima parte del 2015 ha visto la firma di numerose nuove partnership che ampliano ulteriormente l’offerta di EDSlan

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n questi primi sei mesi dell’anno EDSlan ha stretto nuove collaborazioni con importanti brand riconosciuti a livello internazionale. Tra i primi accordi siglati quello con EnGenius, produttore che offre soluzioni di wireless gestito (controller), access point da interno ed esterno a doppia radio con supporto agli standard 802.11n e 802.11ac, access point da soffitto, switch gigabit PoE e la famiglia di router cloud con funzionalità di videosorveglianza, tracciatura gps e telefonia VoIP. Le soluzioni EnGenius sono indirizzate a quei clienti che operando nel segmento delle PMI ricercano prodotti estremamente competitivi con un rapporto prezzo/prestazione che gli consenta una remunerazione in termini di marginalità maggiore rispetto a Brand che occupano share di mercato rilevanti in Italia. Diversi gli accordi stretti in ambito videosorveglianza, che confermano l’attenzione sempre più spinta da parte di EDSlan verso il mondo della sicurezza perimetrale in una fase storica in cui si assiste a una forte migrazione dall’analogico all’IP. Tra i primi accordi siglati a inizio anno quello con Arecont Vision®, produttore americano di telecamere IP megapixel ad alte prestazioni ed elevata qualità. L’accordo con Arecont Vision va proprio nella direzione di offrire al canale le soluzioni di un vendor che fin dalla sua fondazione, 12 anni fa, si è sempre concentrato, in modo pioneristico, esclusivamente sulla tecnologia IP megapixel. Ancora oggi il suo head quarter e la sua produzione risiedono negli USA, a garanzia della qualità e dell’attenzione rivolta 10

alla ricerca e sviluppo. La gamma di prodotti, tutti made in USA, comprende le soluzioni all-in-one SurroundVideo®, MegaDome®, ® ® MegaView , MegaBall , MegaVideo® e le soluzioni per l’installazione serie D4. Tutti i prodotti offrono un rapporto prezzo/prestazioni eccellente e l’integrazione con le migliori piattaforme VMS (Video Management Software). L’offerta di videosorveglianza si è anche ampliata con l’ingresso dei brand Grundig e Skilleye. La gamma professionale di prodotti per la Televisione a Circuito Chiuso SkillEye si rivolge al mercato della sicurezza di fascia media proponendo un’estesa collezione di soluzioni analogiche, SDI e over IP convenienti. Rappresenta la scelta ideale per gli installatori alle prese con il competitivo mercato odierno. Grundig Security è leader nella produzione di soluzioni video professionali, telecamere analogiche e over IP, registratori digitali DVR, sistemi HD-SDI, NVR, il tutto contraddistinto dalla riconosciuta qualità tedesca. È più recente infine l’accordo con Brand-Rex, azienda leader a livello globale nella produzione di cavi e componenti per le infrastrutture di rete e per le applicazioni industriali. Fondata nel 1972 a Glenrothes, in Scozia, e presente oggi in oltre 50 Paesi nel mondo, Brand-Rex offre una gamma completa di prodotti per le infrastrutture di cablaggio in rame e in fibra ottica. Il catalogo Brand-Rex contiene più di 7500 prodotti tra sistemi in rame, sistemi in fibra ottica (tra cui un esclusivo sistema a fibra soffiata chiamato Blolite), cablaggi pre-terminati, sistemi ad alte prestazioni per data-

center e cablaggi IIMS (Intelligent Infrastructure & Management System) con gestione intelligente. Le sue soluzioni sono utilizzate per realizzare infrastrutture di rete e data-center, e anche per applicazioni in ambienti estremi grazie ai cavi speciali a prestazioni elevate rivolti ai mercati aerospaziale, automobilistico, industriale, ferroviario, della Difesa e dell’ingegneria navale. Con questa partnership EDSlan punta al mercato della Pubblica Amministrazione, dove Brand-Rex è già riconosciuto e utilizzato grazie alle omologazioni ISCOM, oltre che al mercato delle telecomunicazioni.


Š 2014 Brocade Communications Systems, Inc. All Rights Reserved. Other brands, products, or service names may be trademarks of their respective owners.

GOODBYE STATUS QUO.

HELLO BROCADE.

THE NETWORK MUST TRANSFORM. The network status quo has not kept up with the application, compute, and storage industries. Enter Brocade. Innovations in fabrics, Software-Defined Networking, and Network Functions Virtualization are enabling organizations to increase performance and build the network of tomorrow. Say hello to transformative technology. Say hello to Brocade. Get the facts: brocade.com/networkfacts

#networkfacts


In Primo Piano

L’evoluzione del networking secondo HPN Intervista a Stefano Brioschi, Category Manager HPN Italy

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n’azienda come HP, che mira a soddisfare le esigenze complessive di connettività di una dimensione aziendale, non può non avere capacità di soddisfare esigenze eterogenee, wireline e wireless, che sono ormai una costante in tutti gli ambienti d’impresa. Per HP Networking questo significa unificare l’infrastruttura di switching e router con la componente mobile, un’operazione che racchiude in sé una grande sfida e, insieme, una grande opportunità. Gli utenti devono poter accedere alla rete e ai servizi correlati ovunque si trovino, indipendentemente dal tipo di connessione, wired o wireless. Le soluzioni LAN wireless devono poter offrire alle aziende una rete unificata affidabile, flessibile e agile in grado di aumentare la produttività, ridurre i costi e supportare l’innovazione basata sui dispositivi mobili. La virtualizzazione, in questo ambito, ha definitivamente imposto una diversa impostazione architetturale, in grado di generare più efficienza, migliore operatività, riduzione generalizzata dei costi creando i presupposti per il passaggio a un IT as a service. www.hp.com/it/networking

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In sostanza, anche il networking deve evolvere. La corporate cloud, privata o pubblica, e la pressione cui è soggetta l’infrastruttura di networking in virtù di nuove applicazioni e servizi, determina una richiesta di elasticità nella gestione del traffico e una migliore risposta in termini prestazionali e di quality of service. Il networking del mondo enterprise non appartiene più al mondo del client-server. Le problematiche di gestione del workload e della differente allocazione di banda, prioritarizzazione del traffico e riduzione dei tempi di latenza, devono oggi essere risolte con una diversa concezione del networking. Quale? Quella che trae ispirazione dal Software Defined Networking, o SDN, un’architettura di networking che consente un disaccoppiamento logico-fisico tra il data layer e il control layer. Con SDN significa, in definitiva, risolvere la complessità attraverso la stessa logica di astrazione con cui è stata concepita l’evoluzione di server e storage. HP sta interpretando un ruolo da protagonista in questa nuova dimensione tecnologica. Ne parliamo

con Stefano Brioschi, Category Manager HPN Italy. Quali possono essere gli ambiti di impresa da cui è possibile trarre vantaggio dalle nuove tecnologie di networking? “Le soluzioni di networking sono particolarmente orientate alle aziende per esempio dell’hospitality che devono offrire servizi di mobilità e servizi legati alle applicazioni che ci seguono nella vita di tutti i giorni”. Parliamo della Mobility. Quali sono le vostre proposte in questo ambito? “HP Networking si sta differenziando puntando su un’offerta molto orientata ai servizi. Il mercato del Mobile visto come parte

Il networking del mondo enterprise non appartiene più al mondo del client-server. Le problematiche di gestione del workload e della differente allocazione di banda, prioritarizzazione del traffico e riduzione dei tempi di latenza, devono oggi essere risolte con una diversa concezione del networking.


In Primo Piano

La rivista di

internazionale che si trovano in territorio italiano. Stiamo continuando a collaborare per tutta la parte delle SMB con i nostri account sul territorio. Il mercato a cui stiamo dando particolare attenzione è il mercato dei service provider”.

dell’infrastruttura è da sempre presente nel portfolio HP: mi riferisco a tutta la parte di controller, access point, software management. Quello che sta cambiando è la parte dell’offerta del software a corredo: pensiamo al software di geolocalizzazione, piuttosto che al software che permette di gestire il controllo delle macchine. Vi sono poi tutta una serie di servizi che permettono al detentore della rete di andare a controllare meglio per esempio l’afflusso che ha presso il proprio punto vendita o presso il proprio l’hotel, e una serie di altri servizi che offrono nuove opportunità di business a chi fornisce la connettività”. Si muovono i primi passi verso la virtualizzazione del networking, attraverso quello che viene definito Software Defined Networking (SDN). Perché un’azienda dovrebbe valutare investimenti in questa direzione? “Con Converged Infrastructure, HP ha presentato una strategia basata sulla convergenza totale delle infrastrutture. Il passo successivo è stato un forte investimento in ambito SDN che ha permesso all’utente di avere un’applicazione in grado di guidare il cambiamento dell’infrastruttura.

Si tratta di una rivoluzione resa possibile grazie all’OpenFlow, uno standard su cui HP basa la propria strategia per dare all’utente finale e ai partner la possibilità di poter operare al meglio in infrastrutture complesse già esistenti. La nostra partnership con Microsoft ha permesso di amplificare l’infrastruttura SDN non solo in ambito data center ma anche in ambito branch office”.

GLI UTENTI DEVONO POTER ACCEDERE ALLA RETE E AI SERVIZI CORRELATI OVUNQUE SI TROVINO, INDIPENDENTEMENTE DAL TIPO DI CONNESSIONE, WIRED O WIRELESS.

Quali sono le aree di industry dove vi state focalizzando in Italia? “La nostra business unit è focalizzata sulla parte dell’enterprise in generale. Stiamo allargando la nostra organizzazione per collaborare meglio con aziende con una struttura

Quali le nuove iniziative per i partner? “HPN sta prestando grande attenzione ai partner e al mondo networking. Abbiamo ampliato notevolmente il portfolio e abbiamo dovuto dare ai partner strumenti nuovi per andare sull’utente finale. I mercati che stiamo targetizzando si sono ampliati molto e quindi abbiamo bisogno di essere vicini ai clienti sul territorio”.

Software-defined Networking SDN si basa sullo standard emergente OpenFlow, uno standard definito dalla Open Networking Foundation (ONF) nel 2011. Si tratta di un protocollo aperto standard per le comunicazioni che si trova alla base delle Software-defined Networks (SDN). L’interfaccia OpenFlow offre accesso e comunicazione tra i livelli di controllo e infrastruttura dell’architettura SDN sia fisica che virtuale. Accentrando il controllo dei dispositivi del livello infrastruttura, Openflow semplifica la gestione e la programmabilità della rete, proprio come promettono le SDN. Semplifica la gestione della rete e la programmazione dei dispositivi di rete; • Consente la modifica dinamica del flusso del traffico; • Consente alla rete di essere più reattiva alle esigenze aziendali; • HP dispone della più ampia base installata del settore per quanto riguarda l’infrastruttura basata su OpenFlow.

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Dalle Aziende

3CX offre i vantaggi di un sistema telefonico basato su software 3CX Phone System offre una soluzione UC all’avanguardia basata su software

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CX sviluppa il pluripremiato 3CX Phone System, un PBX basato su software per Windows. Progettato per l’amministratore IT, è facile da installare e gestire e può tagliare i costi delle chiamate delle imprese fino al 70%. 3CX Phone System offre una soluzione di Unified Communications ricca di funzionalità che permette di ottenere maggiore produttività e mobilità. Garantisce molti vantaggi rispetto ai sistemi proprietari tradizionali e soluzioni basate su appliance, come Asterisk. Semplice da installare e configurare 3CX Phone System apporta una serie di vantaggi unici. Come software PBX basato su Windows, è molto facile da configurare e gestire. Aggiornamenti e interni addizionali possono essere aggiunti con pochi clic del mouse. 3CX può essere integrato con altre applicazioni Windows, come Salesforce e Outlook, consentendo alle aziende di interagire più efficacemente con i clienti. L’integrazione VoIP-CRM consente di tenere traccia delle interazioni con i clienti, consentendo di coltivare le relazioni e aumentare le vendite. Apporta alle aziende una maggiore mobilità 3CX assicura che le aziende resti-

www.3cx.it

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no collegate dentro e fuori dall’ufficio, offrendo ai dipendenti un maggiore livello di mobilità. Con 3CXPhone per Android e iOS, i dipendenti possono rispondere alle chiamate in ufficio con i propri dispositivi mobili, anche quando sono lontani dalla scrivania. Utilizzando la funzione di presenza, è possibile vedere se qualcuno è disponibile per rispondere a una chiamata, così le aziende con più uffici o lavoratori remoti possono rimanere in contatto. Con la nuova funzionalità di web conferencing, 3CX WebMeeting, le aziende possono ridurre i costi di viaggio, tenendo presentazioni e incontri virtuali a distanza.

standard, è possibile scegliere tra una varietà di comuni telefoni IP, fornitori VoIP e gateway per creare il loro sistema telefonico ideale a un prezzo conveniente.

Riduzione dei costi telefonici fino al 70% Installando 3CX, le aziende sono in grado di ridurre i costi telefonici fino al 70%, con chiamate tra uffici gratuite e senza costi di chiamata per i lavoratori remoti. 3CX offre anche softphone per Mac, Windows, Android e iOS gratuitamente, così le aziende possono collegare tutti i dispositivi al proprio sistema telefonico. Inoltre, come soluzione open

Per i clienti, 3CX offre una serie di moduli add-on per consentire alle aziende di creare un sistema telefonico su misura per le loro esigenze. Con il 3CX Phone System Pro possono beneficiare di integrazione CRM, nonché funzionalità avanzate di call center. E per quelli nel settore dell’ospitalità, 3CX Hotel Module può essere utilizzato per trasformare 3CX Phone System in un PBX per hotel.

Crea la soluzione perfetta di comunicazione 3CX offre una varietà di prodotti diversi per i partner e i clienti. Per i partner, 3CX Cloud Server consente di ospitare fino a 50 PBX per i loro clienti. 3CX Voice Application Designer è un altro grande strumento, che consente ai partner di progettare visivamente un’applicazione vocale per i clienti, senza sprecare settimane sulla scrittura del codice.


Dalle Aziende

La rivista di

Allied Telesis, leader nell’IP Networking, annuncia la partnership con Smart Cities Council Smart Cities Council è l’organizzazione di opinion leader che contribuisce alla definizione di policy e scelte dell’emergente settore Smart City

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llied Telesis, fornitore globale di soluzioni sicure Ethernet/ IP e leader nello sviluppo di reti IP Triple Play, ha recentemente annunciato il proprio ruolo di Lead Partner all’intero dello Smart Cities Council (SCC), un organismo di leader che offre consulenza agli enti locali per programmi di miglioramento dell’efficienza e della qualità della vita, utilizzando tecnologie e soluzioni innovative. Mentre la popolazione è in costante crescita a livello mondiale e in tutto il mondo tende a concentrarsi nelle aree urbane, emergono nuove sfide per migliorare la vita quotidiana nelle città. L’SCC immagina un mondo in cui la tecnologia digitale e il design intelligente vengano sfruttati per creare città intelligenti, sostenibili, con uno stile di vita e posti di lavoro di alta qualità, promuovendo vivibilità, capacità lavorativa e sostenibilità. Allied Telesis offre, da sempre, il proprio sostegno agli enti pubblici per implementare la loro visione di realtà interconnesse e intelligenti, attraverso tutta la città. Utilizzando le soluzioni altamente resilienti di

Allied Telesis e sofisticati servizi di monitoraggio di rete, molte città in tutto il mondo hanno incrementato la sicurezza, implementando sistemi di telecamere IP, reso ospedali più efficienti e intere zone residenziali più vivibili. Le Soluzioni Wireless di Allied Telesis offrono sia tecnologie cell-based sia basate su blanket, in grado di rispondere a qualsiasi esigenza, dalle piccole aziende ai grandi ambienti, con ampiezza di banda e servizi eccezionali. Secondo Philip Yim, senior vice president Global R&D Program Management, Allied Telesis: “Siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione che coinvolge le Smart Gigabit Cities di tutto il mondo. Le città che permettono alle persone di comunicare a velocità Gigabit su reti wireless e wireline avranno più opportunità di attrarre i migliori e più brillanti imprenditori, rendendo così possibile una prosperità economica.

L’Internet of Things (IoT) e le Smart Gigabit Cities sono sinonimi, e rappresentano gli aspetti chiave di qualsiasi processo di rivitalizzazione delle città”. Inoltre, le Smart Gigabit Cities che implementano le soluzioni di sicurezza fisica integrate di Allied Telesis sono in grado di proteggere e servire le loro comunità attraverso l’integrazione di una pletora di tipologie di sensori, che forniscono una rappresentazione geospaziale dell’area installata e portano la gestione di un ente locale a un nuovo livello di efficienza e sicurezza.

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Dalle Aziende

La rivista di

Da snom un portafoglio completo di soluzioni VoIP DECT snom ha annunciato di recente diversi nuovi cordless DECT IP altamente interoperabili e user-friendly

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orte del successo riscontrato con il telefono VoIP DECT M65 e la stazione base multi-cella M700, la berlinese snom technology AG, leader nella produzione di telefoni VoIP professionali basati sullo standard SIP settore della telefonia VoIP SIP, ha annunciato di recente diversi nuovi cordless DECT IP, che non solo soddisfano elevati standard di sicurezza, ma risultano altamente interoperabili oltre che particolarmente user-friendly.

Con il nuovo bundle M325, costituito dalla stazione base DECT M300 a cella singola e dal telefono cordless M25, snom offre ai propri clienti una soluzione ottimale per passare in modo semplice e veloce alla telefonia VoIP digitale senza fili. La soluzione DECT a cella singola supporta fino a 20 cordless VoIP. Con un raggio d’azione che raggiunge i 300 metri all’aria aperta e 50 metri all’interno di un edificio, la base M300 garantisce un’ampia copertura, che può essere ulteriormente estesa collegando fino a tre ripetitori M5 per garantire che non ci siano aree non coperte dal segnale. La soluzione DECT a cella singola di snom è facile da installare con il suo provisioning. Inoltre la base presenta la stessa interfaccia dei telefoni da tavolo snom, per un’esperienza utente confortevole. Questa soluzione può essere integrata all’ampia gamma di centralini IP. Per avvalersene non sono necessarie ulteriori licenze per codec, funzioni o canali audio aggiuntivi, non comporta quindi alcun costo aggiuntivo.

separatamente, può essere utilizzato anche in configurazioni multicella con la base M700. Grazie ad un perfetto handover, la base M700 permette agli utenti di spostarsi fisicamente durante una chiamata, passando da una cella all’altra, senza alcuna interruzione delle conversazioni, offrendo così un’ottimale mobilità all’interno degli edifici. Con i suoi telefoni DECT, M65 e M25,

Progettato per le condizioni d’uso più impegnative, snom completa con esso la serie M di telefoni DECT IP ad elevate prestazioni. Come i telefoni M25 e M65, anche l’M85 presenta un’interfaccia utente estremamente intuitiva. La batteria ad alte prestazioni e l’audio a banda larga CAT iq

snom commercializza quindi due dispositivi cordless dotati di audio HD a banda larga, che associano un’elevata qualità della voce alla massima mobilità negli edifici aziendali. Con la serie M, snom technology mira a soddisfare le esigenze degli utenti che operano sia negli uffici sia in ambienti industriali. Il modello top di gamma, il robusto M85 che ha visto il proprio debutto al CeBIT 2015, completa la serie di telefoni IP DECT in modo ideale. L’M85 è conforme alla classe di protezione IP65 ed è quindi resistente a polvere, acqua e temperature estreme.

dell’M85 garantiscono fino a 12 ore di autonomia in conversazione con un’elevatissima qualità della voce. Il vivavoce integrato e la compatibilità con cuffie Bluetooth garantiscono infine la massima comodità all’interno e tra le sale conferenze.

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Il telefono M25, disponibile anche 17


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Dalle Aziende

La rivista di

Gli specialisti del Wireless Smart Antenna Technology al tuo servizio 10 buoni motivi per sceglierli

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yXEL presenta i propri Access Point a standard AC per reti aziendali di classe Enterprise e installazioni in ambiente Hospitality/Education in cui sia richiesto il supporto a un elevato numero di client, quali sale congressi, aule magne, centri commerciali, aree fieristiche, musei e aeroporti. Per far fronte alle richieste di un numero sempre più elevato di connessioni e di impianti sempre più efficienti, ZyXEL ha sviluppato molte nuove tecnologie per i nuovi Access Point della serie WAC6500. Tra le più importanti è sicuramente l’integrazione delle ZyXEL Smart Antenna, che permette all’Access Point di modificare il segnale erogato dalle proprie antenne per adattarsi all’ambiente in cui è posizionato, al traffico e al carico di lavoro in modo dinamico. Il balzo prestazionale e di copertura è di livello generazionale e pone i nostri nuovi Access Point WAC6500 al top del mercato.

1.

Per ambienti ad alta densità di utenti Le altissime prestazioni di cui sono capaci i nuovi Access Point WAC6500, rendono questi prodotti ideali in ambienti ad alta densità di connessioni, come centri commerciali, musei, centri espositivi, sale congressi, hotel e scuole.

2.Per

le

realtà

più

complesse La combinazione tra le nuove tecnologie integrate negli Access Point e le potenzialità dei controller WLAN ZyXEL, migliora ogni aspetto dell’infrastruttura Wireless, raggiungendo livelli di efficienza, copertura e numero di connessioni finora impensabili.

3.Per le prestazioni al top

Le nuove tecnologie sviluppate da ZyXEL e integrate negli Access Point WAC6500 li rendono tra i più prestazionali del mercato, superando per performance e copertura gli apparti di classe Enterprise di molti altri produttori.

4.Per il nuovo Standard AC

Gli Access Point WAC6500 supportano il nuovo standard 802.11ac con velocità di trasmissione dati fino a 1.75Gbps, ottimale per supportare adeguatamente i nuovi smartphone e tablet di ultima generazione.

5.Per

la tecnologia Smart

Antenna Le nuove Smart Antenne ZyXEL derivano da un progetto innovativo, che permette agli AP di scegliere tra oltre 700 schemi differenti di segnale radio, ottimizzati in funzione dell’ambiente circostante, del numero di client e delle interferenze esterne, permettendo un enorme balzo in avanti in quanto a copertura, efficienza e prestazioni.

6.

Per la Sicurezza degli utenti Gli Access Point WAC6500 supportano vari metodi di autenticazione e integrano la tecnologia Layer-2 Isolation per proteggere e isolare il traffico di ogni singolo client collegato alla rete Wi-Fi, prerogativa obbligatoria per qualsiasi realtà aziendale e negli ambienti Hospitality.

7. Per migrare dai vecchi AP

tecnologia AC, senza ripetere le lunghe e costose operazioni di survey e planning.

8.

Per la facilità di installazione La tecnologia ZyXEL APFlexTM semplifica e accorcia il processo di installazione, senza la necessità di pre-configurazioni quali ad esempio l’inserimento manuale dell’indirizzo IP. Il progetto Tool-less rende i nuovi WAC6500 estremamente facili da fissare a parete o soffitto senza l’utilizzo di attrezzi.

9.Per la Qualità costruttiva

La qualità dei nuovi Access Point WAC6500 va oltre le nuove tecnologie integrate, basti pensare allo chassis metallico realizzato per schermare le interferenze elettromagnetiche, ai canali di raffreddamento per ridurre al minimo il surriscaldamento e molti altri dettagli che caratterizzano l’alta qualità del progetto.

10.

Per ZyXEL One Network La serie WAC6500 è parte integrante di ZyXEL One Network e supporta ZON Utility, l’innovativo servizio inter-device che semplifica e velocizza il management e la configurazione della rete aziendale.

www.zyxel.it

One-to-one I nuovi WAC6500 sono il prodotto ideale per migrare uno a uno dai vecchi AP di precedenti generazioni e sfruttare le potenzialità della 19


Dalle Aziende

InstaRackTM Armadio per reti pronto da assemblare Armadio rack modulare ottimizzato per sveltire l’assemblaggio, agevolare l’installazione e semplificare il cablaggio

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a nuova famiglia di prodotti include InstaRack LAN e InstaRack Server. InstaRack LAN è progettato specificamente per il networking e la distribuzione dell’alimentazione multilivello. Il nuovo rack offre alte prestazioni e qualità impareggiabile abbinate a funzioni esclusive quali l’architettura senza telaio che lo rende unico sul mercato. Il rack pronto da assemblare InstaRack LAN è disponibile in quattro dimensioni standard con una stabile e robusta struttura da 19” in grado di sostenere un carico di 550 kg e assemblabile in soli 30 minuti. Il secondo prodotto della famiglia InstaRack è InstaRack Server, progettato specificamente per i data center. L’unità è offerta in 12 dimensioni diverse, con una capacità di carico di 800 kg. Questo rack per server è dotato di porte anteriori e posteriori perforate per migliorare la ventilazione. I prodotti InstaRack, inclusi InstaRack LAN e InstaRack Server, offrono agli utenti, come i gestori di rete e gli ingegneri del data center, i seguenti vantaggi: www.EmersonNetworkPower.it

1.

Costi di spedizione e immagazzinaggio ridotti: grazie al loro design flat pack. La soluzione flat pack rende queste unità facili da assemblare soprattutto per applicazioni con limitazioni di spazio per l’accesso.

2.

Assemblaggio rapido: grazie al basso numero di componenti e ai raccordi a vite identici, le unità possono essere assemblate in soli 30 minuti garantendo comunque un alto livello di stabilità.

3.

Architettura senza telaio e gestione flessibile dei cavi: il design innovativo dell’unità elimina la necessità di instradamento dei cavi ed aiuta a ottimizzarne la gestione. In particolare, il coperchio superiore da 800 mm di larghezza è dotato di punti di ingresso sui lati anteriore, posteriore e laterali che rendono semplice e flessibile la gestione del cablaggio. Pannelli laterali per un accesso semplificato: tutti i prodotti InstaRack sono dotati di pannelli laterali separati verticalmente che possono essere installati facilmente e fissati senza l’aiuto di attrezzi. I pannelli agevolano la gestione e consentono di accedere velocemente e facilmente ai dispositivi installati. Con questo innovativo design flat pack, la famiglia di prodotti InstaRack fornisce una valida risposta all’esigenza dei distributori

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InstaRack LAN InstaRack Server di contenere al massimo i costi di trasporto e magazzino. Grazie alle varie dimensioni tra cui scegliere e alla facilità di assemblaggio dell’architettura senza telaio, questo tipo di rack è certamente la soluzione ideale per i gestori dei data center che devono contenere i costi e incrementare l’efficienza. La nuova famiglia InstaRack e il resto dell’offerta Channel di Emerson Network Power, sono facilmente configurabili per tutti i Partner certificati IPP (Innovation Partnership Program) grazie al nuovo tool online ChannelProductSelector.com.


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Dalle Aziende

10 motivi per scegliere innovaphone I principali vantaggi ed i risparmi potenziali grazie alla telefonia IP ed alle soluzioni UC di innovaphone soluzione UC non è necessario adeguare immediatamente i dispositivi. È possibile una migrazione graduale alla telefonia IP. L’infrastruttura esistente viene inizialmente mantenuta e la sostituzione è portata avanti „step by step”.

4.

1. Soluzione lineare

L’innovaphone PBX si differenzia per l’architettura di prodotto lineare e per la sua solidità. L’hardware è privo di parti mobili e non necessita di sistemi operativi complessi. La telefonia IP e la soluzione UC di innovaphone richiede minimi costi di manutenzione.

2. Impianto a risparmio energetico I componenti dell’innovaphone PBX sono in durevole acciaio spazzolato ed in grado di dissipare il calore. I componenti sono ottimizzati in termini di consumo energetico ed adatti ad un utilizzo PoE: tutti i dispositivi di innovaphone possono essere alimentati via Ethernet.

3.

Migrazione graduale Quando si installa un innovaphone PBX come nuovo centralino e www.innovaphone.com

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La sede centrale ha tutto sotto controllo Il centralino IP di innovaphone e la soluzione di UC possono, anche fra più filiali, essere gestite centralmente, con una notevole riduzione dei costi. Per ogni utente, le singole applicazione UC sono facilmente attivate, installate e gestite sul PBX centrale.

5. Aperto verso l’alto I componenti dell’innovaphone PBX sono combinabili fra loro in numero a piacere: non esiste un limite.È possibile attivare un numero pressoché illimitato di utenti e filiali.

6. High-Tech senza fronzoli

Il centralino VoIP innovaphone PBX è unico per la sua estrema facilità d’uso. L’interfaccia utente dell’innovaphone PBX è sempre la stessa. L’hardware è costituito da un “box” con implementate tutte le funzioni. Non necessita di un server ed ha un sistema operativo proprio, per l’utilizzo è sufficiente una formazione minima.

7. Comunicazione senza limiti

Per team geograficamente distanti, i vantaggi di una soluzione di Unified Communications, Video, Conferencing, Chat, Application Sharing sono enormi. La possibilità di accedere alle informazioni di presenza attraverso diverse fonti permette una comunicazione senza confini anche a grandi distanze. Un risparmio di tempo e risorse dei collaboratori.

8. Costi telefonici ottimizzati

Con il PBX di innovaphone e le funzionalità UC, le imprese possono scegliere liberamente fra le differenti connessioni. Il cliente può approfittare di tariffe vantaggiose e decidere, senza vincoli, per la migliore offerta.

9.

Lo si può affittare o prendere in affitto L’innovaphone PBX non deve necessariamente essere installato in azienda. Con una soluzione Cloud è possibile abbassare drasticamente i costi di investimento. Inoltre,con la Virtual Appliance (IPVA), l’innovaphone PBX offre una soluzione ottima per società che intendono proporre ai propri clienti il servizio di PBX Hosting.

10. Le spese di viaggio in picchiata Le videoconferenze creano una comunicazione face-toface e rendono superflui molti viaggi di lavoro. L’innovaphone Application Sharing permette a persone in sedi diverse di lavorare contemporaneamente allo stesso documento.


Dalle Aziende

La rivista di

Perchè Power-Over Ethernet è un passo in avanti sulla via della sostenibilità LevelOne produce un’ampia gamma di apparati PoE, incluse soluzioni adatte a implementazioni come la videosorveglianza in outdoor e di digital signage

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empre più aziende sono impegnate nel ridurre il loro impatto ambientale e nell’abbassare i costi operativi: Power-over-Ethernet rappresenta in questo contesto una via efficace per risparmiare energia. PoE è in circolazione da diversi anni – i primi telefoni IP usavano questa tecnologia ben prima che fosse largamente riconosciuta come un mezzo alternativo per fornire energia a un dispositivo, poi standardizzata dall’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE). Dal momento che PoE usa i fili esistenti in un cavo Ethernet per fornire sia energia che dati a un Powered Device (PD), porta a una riduzione dei fili di alimentazione che sarebbero necessario collocare all’interno delle pareti, e quindi anche di tutti i problematici lavori che sarebbero richiesti: scavare, perforare, costruire, manodopera. Nei casi in cui non c’è alimentazione disponibile, non richiede l’uso di batterie dannose per l’ambiente. I dispositivi PoE sono scalabili – possono essere accesi o spenti su richiesta, grazie all’uso di funzioni integrate di gestione del’energia. Power Sourcing Equipment (PSE) permette di trovare un dispositivo sul cavo Ethernet che richiede energia, e di inviare la quantità necessaria al dispositivo piuttosto che un flusso costante.

Switch gestiti PoE possono anche spegnere un PD quando è inattivo, il che consente di risparmiare molta enegia nel tempo. L’energia richiesta in standby può rappresentare il 10% del consumo totale di energia di un’azienda. In contrasto, un converter elettrico standard richiede energia AC costante, non può essere gestito facilmente per ottimizzare l’energia, e sarà soggetto a sovratensioni e blackout.

La soluzioni ibride possono collegare reti esistenti in rame, consentendo loro di usare tecnologia PoE su un’area estesa, fornendo energia a dispositivi remoti che avrebbero altrimenti bisogno di centinaia di metri di cavi elettrici unmanaged. PoE dovrebbe essere visto come un’agile alternativa green alle installazioni tradizionali cablate, per ogni cosa, da piccoli uffici fino a reti su larga scala di videosorveglianza in outdoor.

Standard come IEEE 802.3az EEE (Energy-Efficient Ethernet) richiedono un dispositivo PoE per rispettare le linee guida in difesa dell’ambiente. Una tipica installazione PoE può fornire dati ed energia a una distanza di 100 metri. Questa distanza può essere estesa con un ripetitore PoE, che può essere installato ai 100 metri per raddoppiare la distanza, e ripetuto se necessario. Non c’è interruzione del flusso di dati con l’uso di un ripetitore, ma l’alimentazione sarà leggermente intaccata più il dispositivo è lontano dalla connessione originale.

www.level1.it

Power-over-Fibre (PoF) aggiungerà una nuova dimensione al concetto di PoE. Così come i dati viaggiano alla velocità della luce, la fibra ottica permetterà di fornire energia a un range di circa 2 Km. 23


Dalle Aziende

Grundig e Skilleye nel portafoglio EDSlan La nuova partnership posiziona sempre più EDSlan come distributore di riferimento nel mercato della videosorveglianza

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DSlan ha stretto un accordo con AASSET Security Italia, società facente parte con la casa madre AASSET Security International del gruppo olandese Technology Company TKH Group NV (TKH). In base a questo accordo EDSlan distribuirà le soluzioni di videosorveglianza a marchio Grundig e Skilleye andando così ad ampliare notevolmente la gamma di prodotti offerti per coprire ogni esigenza installativa.

GRUNDIG SECURITY È LEADER NELLA PRODUZIONE DI SOLUZIONI VIDEO PROFESSIONALI

La gamma professionale di prodotti per la Televisione a Circuito Chiuso SkillEye si rivolge al mercato della sicurezza di fascia media proponendo un’estesa collezione di soluzioni analogiche, SDI e over IP convenienti. Rappresenta la scelta ideale per gli installatori alle prese con il competitivo mercato odierno.

Grundig Security è leader nella produzione di soluzioni video professionali, telecamere analogiche e over IP, registratori www.tkhgroup.com

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digitali DVR, sistemi HD-SDI, NVR, il tutto contraddistinto dalla riconosciuta qualità tedesca.

Grazie a questo nuovo accordo, EDSan andrà ad ampliare ancora di più la già estesa offerta in ambito sicurezza, attestandosi quindi come distributore in grado di coprire le esigenze installative e progettuali di impianti di videosorveglianza a 360°. Inoltre, la partnership consentirà a EDSlan di distribuire anche Fore!, la nuova soluzione aperta per la gestione della sicurezza intelligente delle PMI di TKH Security Solutions, divisione di TKH Group NV. AASSET Security Italia collaborerà con EDSlan per offrire supporto dalla progettazione al collaudo d’impianti professionali, sia analogici che digitali SDI e Over IP.

“Fino a qualche anno fa – spiega Flavio Venz, Amministratore Delegato di AASSET Security Italia Spa - la televisione a circuito chiuso era ad appannaggio di impiantisti specializzati che installavano impianti in banche, centri urbani ecc. L’abbassamento dei costi di questi prodotti ha decretato un successo commerciale della TVCC che oggi è impiegata non solo in ambiti aziendali ma anche residenziali. Questo, unitamente all’ingresso della tecnologia IP nell’ambito della

TVCC, ha fatto in modo che a quel nucleo di impiantisti specializzati si siano aggiunti impiantisti non specializzati nel TVCC, bensì per esempio nell’IP. Chi opera nel mondo IP oggi monta anche le telecamere. Proprio per raggiungere questo target abbiamo scelto EDSlan che si rivolge in modo trasversale a un target ampio e variegato di system integrator e installatori”.

“L’industria della sicurezza vive una significativa fase evolutiva – sottolinea Rodolfo Casieri, Direttore Commerciale di EDSlan – e il nostro obiettivo è offrire prodotti di alta qualità in grado di soddisfare le esigenze degli installatori professionali e dei system integrator più strutturati che sono naturalmente alla ricerca di prodotti e servizi differenzianti. La scelta di distribuire marchi come Grundig e Skilleye rientra in quest’ottica”.

LA GAMMA PROFESSIONALE DI PRODOTTI PER LA TELEVISIONE A CIRCUITO CHIUSO SKILLEYE SI RIVOLGE AL MERCATO DELLA SICUREZZA


Dalle Aziende

La rivista di

La strada verso il New IP con Brocade Alla 5° edizione del “Brocade Partner Meeting” presenti anche i partner dell’Ecosistema Brocade

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o scorso 21 aprile si è tenuta a Milano la 5° edizione dell’evento annuale che Brocade dedica al canale. Per la prima volta quest’anno sono intervenuti anche i partner dell’Ecosistema Brocade - EDSlan, EMC, Fujitsu, Hitachi, Lenovo, Zycko - a sottolineare quanto questo appuntamento sia cresciuto diventando non solo un momento di aggiornamento per Brocade verso i suoi reseller e SI ma anche un’opportunità di networking e confronto tra tutto l’Ecosistema dei partner. Brocade ha richiamato l’attenzione di rivenditori e system integrator presenti in sala osservando come il mondo del networking stia vivendo un periodo di cambiamenti radicali con la presenza sempre più preponderante di mobile, cloud, big data e social business. Tutto è cambiato rapidamente negli ultimi 20 anni mentre la rete IP è rimasta la stessa. È giunto quindi il momento di un passaggio obbligato verso il New IP. Perché il New IP? Perchè è progettato per il cloud, è mobile, basato sul software e integrato con l’ecosistema applicativo. E’ basato su open standard, protocolli open e su soluzioni open source. Utilizza gli analytics per estrarre dalla rete dati pregiati, compliant con le policy senza intervento umano, focalizzato su piattaforme non prodotti, ed è tutto integrato con l’ecosistema applicativo. “Per affrontare tutte queste nuove sfide i Partner hanno bisogno di rivoluzionare il disegno delle reti accompagnando i clienti nel viaggio verso il New IP che ha come propri fondamenti il software networking e la virtualizzazione” spiega Elena Bonvicino, Channel Account Manager di Brocade. “L’investimento verso il New IP è un passaggio

necessario ed è in quest’ambito che stiamo creando nuove opportunità con cui lavore con i nostri Channel Partner. Abbiamo investito molto sui partner e sulla loro formazione e continuiamo a farlo perché ci crediamo. Ci sono nuove aree di mercato su cui puntare e quindi nuove opportunità di business e fatturato. Occorre però che il Partner compia il passaggio da semplice rivenditore a consulente per il proprio cliente fino a diventare a volte un service provider, occorre cioè sostituire la sola rivendita di soluzioni con la proposizione di servizi e lo sviluppo di applicazioni. Da qui passa il cammino verso il New IP e Brocade è pronta ad accompagnare i suoi partner in questo percorso.” Le testimonianze dei Partner raccolte durante l’evento “La nostra collaborazione con Brocade è recente ma abbiamo già fornito alcuni prodotti ad Aziende presenti sul nostro territorio per realizzare una nuova infrastruttura di centro stella e ci siamo dotati di un magazzino differenziato di soluzioni per il campus. Vendiamo in gran parte i modelli ICX6450 e ICX6430 che ci permettono di servire sia clienti di piccole dimensioni (un cliente tipo con 10-20 utenti) che clienti di dimensioni più grandi (che arrivano fino a 100 utenti). Lavoreremo anche su alcuni prospect per andare a proporre la soluzione VDX per il data Center. Oggi il “prezzo” conta ancora molto nella trattativa, soprattutto sui clienti più piccoli, ma fondamentale è anche la nostra

consulenza e il nostro consiglio”. Luca Saldarini, SISTEC SRL “Siamo partner di lunga data sia di Brocade che di EDSlan. Storicamente siamo specializzati nel networking e nella sicurezza, ma stiamo seguendo da vicino gli ultimi sviluppi del software defined networking. I prodotti Brocade sono funzionali e affidabili, dal punto di vista tecnico sono una garanzia. Anche il rapporto con le persone è ottimo, ci conosciamo personalmente da tanti anni. In questo mercato competitivo e in continua evoluzione ciò che conta è collaborare col vendor e anche col distributore per creare nuove opportunità insieme; questo è senz’altro il compito più difficile”. Paolo Marsella, ADITINET CONSULTING SPA “La nostra partnership con Brocade è giovane. Abbiamo scelto Brocade due mesi fa per arricchire la nostra offerta e perché crediamo che Brocade sia un leader di mercato. Noi siamo in 250 dipendenti, dislocati tra Milano, dove seguiamo un cliente importante come Fastweb, e Limena dove c’è il team che segue la prevendita e la progettazione. Non abbiamo ancora avuto modo di conoscere a fondo tutti gli strumenti e il supporto che Brocade offre anche se qualcuno lo abbiamo già provato: sicuramente il configuratore funziona molto bene. C’è anche tutta una parte di webinar per l’e-learning molto valida che, sono certo, ci aiuterà nella formazione.” Diego Rocco, NEST2 SPA www.brocade.com

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Publiredazionale

La rivista di

2N Telekomunikace presenta una soluzione di controllo accessi completa Nuovo lettore RfID e NFC per i videocitofoni 2N® Helios IP Verso e 2N® Helios IP Force, nuovo lettore RfID e NFC IP standalone, APP e Software di gestione Android; trasforma il telefono cellulare in una carta di accesso. Basterà installare un videocitofono 2N® Helios IP con lettore NFC oppure un dispositivo 2N® Access Unit in corrispondenza degli ingressi all’edificio; ciascun utente potrà utilizzare il proprio smartphone, con installata l’applicazione 2N® Mobile Key, come carta di accesso. Sarà sufficiente avvicinare il cellulare al dispositivo installato a parete, per accedere all’edificio.

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l bisogno di controllare e regolare l’accesso delle persone in un edificio sta crescendo sensibilmente sul mercato e rappresenta uno dei principali aspetti della sicurezza di persone e cose. 2N Telekomunikace propone una nuova e completa soluzione di controllo accessi, che abbina le funzioni tipiche del controllo accessi ai dispositivi di chiamata 2N® Helios IP oppure ai nuovi dispositivi stand-alone 2N® Access Unit, con tutte le funzioni e i vantaggi derivanti dall’utilizzo delle moderne infrastrutture IP. Il nuovo sistema è stato progettato per il segmento SOHO/SME e abbinato alle soluzioni intercom 2N Helios IP rappresenta la soluzione ideale per qualsiasi edificio. Il sistema 2N è basato su schede RfID/NFC da installare all’interno dei videocitofoni 2N® Helios IP Verso e 2N® Helios IP Force e sul nuovo lettore stand-alone RfID/NFC 2N® Access Unit. Completano il sistema la nuova APP per smartphone, 2N® Mobile Key, e il software di gestione

2N® Access Commander. L’utilizzo delle schede all’interno dei citofoni 2N Helios IP offre all’utente una sola interfaccia (il citofono) da utilizzare per le chiamate e il controllo del varco. Il dispositivo 2N® Access Unit può essere utilizzato dove non sia richiesta la comunicazione audio. I nuovi lettori, non solo supportano la tecnologia RfID, 13.56 MHz Mifare, ma anche il nuovo standard NFC (Near Field Communication). Grazie a questa tecnologia, ciascun utente del sistema, utilizzando l’APP 2N® Mobile Key, sarà in grado, avvicinando il proprio cellulare al lettore, di attivare l’apertura della porta. 2N® Access Unit è un dispositivo stand-alone: si collega alla rete LAN, supporta la tecnologia RfID e NFC. Si installa a parete o ad incasso, e si configura semplicemente attraverso l’interfaccia web. Può essere alimentato in PoE e collegato, se necessario, ad altri dispositivi, quali un pulsante di apertura, un sensore di porta aperta oppure un sistema TVCC.

2N® Access Commander è un’applicazione software che consente la gestione del sistema di controllo accessi ad amministratori di sistema, manager e utenti. È un software intuitivo, si installa su un server virtuale e può essere utilizzato attraverso un qualsiasi web browser, da un dispositivo mobile o da un computer. È caratterizzato dalla semplicità di installazione e d’uso, e fornisce livelli di accesso diversi, in relazione al ruolo degli utenti.

www.2nsoluzioni.it

2N® Mobile Key è la nuova APP per tutti gli smartphone con sistema 27


Intervista

Polycom e il workplace del futuro

Abbiamo intervistato Giovanni Berardi di Polycom per capire come tecnologie come la videoconferenza e la collaboration stiano cambiando il modo di lavorare in un mondo sempre più globale, connesso e online

Giovanni Berardi

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l mondo del lavoro è in continua evoluzione e ogni giorno nascono nuovi modelli e nuove tecnologie in grado di incidere nei processi in modo profondo: ad esempio, con l’arrivo di nuovi e sempre più evoluti device mobili che concedono ai dipendenti la libertà di lavorare da qualsiasi luogo, queste tecnologie continuano a modificare il modo di vivere e percepire l’ambiente di lavoro. Polycom ha annunciato all’inizio dell’anno alcuni trend tecnologici che delineranno sempre più i ‘luoghi di lavoro’ del futuro. Ma come saranno questi workplace del futuro? Lo abbiamo chiesto a Giovanni Berardi, Channel Account Manager di Polycom. “L’espansione globale porta a lavorare coniugando differenti fusi orari. Le aziende del futuro avranno quindi bisogno di strumenti di collaboration che amplino le capacità del business e dimezzino le distanze e i tempi di risposta. È inevitabile che le grandi compagnie mondiali adottino gli strumenti di collaboration, ma anche le realtà più picwww.polycom.com

cole possono trarre grandi vantaggi da questo tipo di strumenti. In un’indagine recentemente commissionata a Quocirca da Polycom, in materia di video collaboration e delle modalità di adozione presso le aziende, emerge che più del 90% di coloro che usano regolarmente il video per collaborare hanno riscontrato una produttività maggiore, una migliore collaborazione all’interno dei gruppi di lavoro, un aumento del risparmio economico e una riduzione delle spese di viaggio. Oltre l’80% beneficia di questo risparmio

per snellire i processi decisionali e migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata dei propri dipendenti. Sembrerebbe quindi che la video collaboration sia una soluzione da adottare subito. “Nonostante la ricerca riveli i molti benefici dell’utilizzo della video collaboration, continuano comunque ancora ad esistere molti ostacoli nel raggiungimento di un’ampia adozione di questi sistemi. Sono davvero poche le società che hanno ampiamente implementato la video collaboration per gli utenti desktop e mobile e nella maggior parte dei casi hanno limitato la disponibilità del video alle sale riunioni più grandi. Il modo di lavorare delle persone però sta cambiando. Mobility,

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Intervista

La rivista di

BYOD, social e soluzioni per la collaboration come quelle della videoconferenza, combinate con il desiderio di ridurre i reali costi di gestione, stanno imponendo alle aziende di tutto il mondo di modificare il concetto tradizionale di ufficio. Stiamo avendo la conferma, in questo momento, del notevole impatto che la video collaboration sta avendo, e nonostante siano solo una minima parte delle aziende a livello mondiale a utilizzare regolarmente questi sistemi di videoconferenza, i risultati di questa ricerca hanno potuto comunque evidenziare il potenziale di queste soluzioni in ogni ambiente lavorativo e in tutti i settori. Qual è il rapporto con Microsoft e col nuovo Skype for Business? “Microsoft e Polycom hanno una visione comune nell’offrire un’esperienza di collaboration che aiuti i propri clienti a ridurre le distanze. Per questo oggi stiamo ampliando le nostre soluzioni per permettere alle PMI, come per le grandi aziende, di ottenere benefici dalla video collaboration. La nostra partnership

con Microsoft non è mai stata tanto forte come in questo momento, rendendo ancora più significativa la richiesta da parte del mercato di un’esperienza di collaboration che aiuta i nostri clienti ad aver successo nelle proprie attività di business”. In cosa consiste l’infrastruttura Polycom RoundTable? “Polycom e Microsoft hanno presentato l’infrastruttura Polycom RoundTable e programmi per la fornitura di una nuova serie di soluzioni per la video collaboration, pensate esclusivamente per Skype for Business. Il primo device di questa nuova offerta è la Polycom RoundTable 100, una soluzione video utile e semplice da utilizzare per le huddle rooms che permetterà alle piccole e medie imprese (PMI) e ai team di lavoro di ottenere con Skype for Business e Lync 2013 un’esperienza completa di video collaboration, comprensiva anche di strumenti per la video, voice e content collaboration, fruibili tramite il semplice accesso ai propri account di Skype for Business. La RoundTable 100 avrà bisogno solo di pochi minuti per es-

sere installata e pronta all’uso e non avrà bisogno di domini corporate o infrastrutture on-premise, rendendo così il tutto semplice da utilizzare anche senza l’aiuto dei responsabili IT. Polycom e Microsoft hanno anche annunciato che la serie Polycom CX per le soluzioni di video collaboration, tra cui anche sistemi per la Unified Conferencing come la Polycom CX8000 room system, la Polycom CX5100 e la Polycom CX5500, diventeranno parte della serie di prodotti Polycom RoundTable. Tutta questa serie di prodotti insieme costituiscono la base dell’impegno di Polycom e Microsoft per diffondere a livello globale, nell’era digitale, più di 50 milioni di sale riunioni di tutte le forme e le dimensioni, migliorando in questo modo la collaboration per ogni tipo di azienda. Inoltre, anche i Polycom VVX business media phones saranno i primi telefoni a supportare la prossima offerta di cloud voice service come parte della piattaforma Microsoft Office 365.

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Intervista

Multi power, la scelta migliore per i data center ad alta densita’

Dal leader italiano degli UPS un’innovativa soluzione modulare che è anche un’opportunità di business per installatori e VAR

Salvatore Moria Direttore Commerciale Italia Riello UPS

A

bbiamo incontrato Salvatore Moria, direttore commerciale Italia di Riello UPS, che ci ha presentato in anteprima il nuovo MULTI POWER (MPW), un UPS modulare allo stato dell’arte per data center e molte altre applicazioni. Può spiegarci in cosa consiste la soluzione modulare Riello UPS e perché è importante? Il MULTI POWER, progettato per garantire continuità e qualità dell’alimentazione di data center e altri ambienti critici, eccelle perché elimina la necessità di sovradimensionare inizialmente l’UPS per far fronte a possibili esigenze future; la totale scalabilità permette di dilazionare l’investimento facendo crescere il gruppo di continuità in funzione delle necessità, ottimizzando l’investimento iniziale e TCO. Quindi il vero vantaggio è l’economicità? Oltre all’assoluta affidabilità del www.riello-ups.it

MULTI POWER, l’economicità è sicuramente importante, al pari della flessibilità. Ci sono comunque molti altri vantaggi come l’altissima tecnologia implementata, il livello di prestazioni e di efficienza, l’elevata manutenibilità, l’innovativo sistema di controllo con LCD touch screen e intuitiva e facilissima interfaccia GUI. Infine, ed è in assoluto il punto più importante, è l’unico UPS del genere totalmente progettato e costruito in Italia, con tutti i conseguenti vantaggi in termini di assistenza, personalizzazione, logistica e qualità. Per quali applicazioni è stata sviluppata questa soluzione? Vien facile pensare ai data center ma la totale scalabilità del MULTI POWER (può crescere da 1 a 28 moduli, in orizzontale e in verticale), e delle batterie (da 1 a 10 cabinet), lo rende perfetto per qualsiasi applicazione. Anche l’ingombro ridotto lo rende ideale per ogni PMI con spazi limitati. Infine, il rendimento estremamente efficiente e il basso TCO sono ulteriori fattori che devono indurre CIO e CEO a prenderlo forte-

mente in considerazione. In che modo un cliente EDSlan potrebbe proporla? Il MULTI POWER è un’opportunità eccellente per installatori, VAR e System Integrator. La totale scalabilità e la versatilità del MULTI POWER permettono di proporlo, opportunamente configurato, a un grandissimo ventaglio di utenti in ambienti critici ad alta densità. Che supporto offre Riello UPS? Riello UPS supporta l’attività di distributori e professionisti, a cui offre consulenza e know how per confezionare ogni volta progetti e offerte al top; oltre a ciò, il servizio post vendita offre numerose opzioni di assistenza e teleassistenza. Ma il supporto in assoluto più importante è insito nella filosofia di Riello UPS, che si presta sempre a realizzare soluzioni con altissimo grado di personalizzazione, permettendo a VAR e installatori di presentare progetti assolutamente unici, customizzati al 100%. Riello UPS Multi Power è un UPS modulare allo stato dell’arte per data center ad alta densità. Progettato per garantire continuità e qualità dell’alimentazione di data center e ambienti critici, Multi Power è totalmente scalabile. Riello UPS Multi Power può crescere infatti da 1 a 28 moduli, in orizzontale e in verticale, passando così da

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Intervista

La rivista di

per garantire un funzionamento costante ed efficiente. Il modulo UPS è dotato di tre ventole a velocità controllata per assicurare che non ci sia energia sprecata quando il livello di carico applicato al sistema aumenta o diminuisce. Allo stesso tempo, ogni ventola include un cosiddetto “terzo filo” (controller) che avverte immediatamente il microprocessore in caso di guasto, circostanza nella quale il microprocessore aumenterà la velocità delle rimanenti ventole operative per compensare la carenza di raffreddamento.

una capacità iniziale di 294kW a una capacità massima di 1176kW. Anche le batterie possono essere espanse fino a 36 unità per singolo cabinet e a un massimo di 10 Battery Cabinet collegati in parallelo. Per lo sviluppo dei moduli di alimentazione MPW e di altri importanti aspetti del sistema, al fine di garantire i massimi livelli di potenza disponibile, sono stati utilizzati i componenti più affidabili e all’avanguardia, oltre a innovative tecnologie di controllo. I principali componenti d’alimentazione e gli assemblaggi all’interno dei MPW sono stati specificamente progettati e realizzati su misura, in collaborazione con i singoli produttori. Inoltre, per ottimizzare le prestazioni complessive, invece di utilizzare i componenti standard reperibili sul mercato, il team Ricerca e Sviluppo di Riello UPS ha progettato specificamente molti componenti, compresi i moduli IGBT e i pacchetti associati. I Multi Power ospitano così un assieme ottimizzato di componenti, che garantisce migliore affidabilità ed efficienza complessiva. Lo stesso modulo di alimentazione utilizza un “principio di alimentazione wireless” che accorcia le distanze di interconnessione di alimentazione tra schede, componenti e connettori, migliorando le connessioni stesse e riducendo al minimo le perdite di potenza complessiva.

Le avanzate tecnologie implementate negli MPW garantiscono la piena potenza nominale anche con fattore di potenza di carico unitario (kVA = kW) senza alcuna perdita di potenza anche quando si opera a temperature fino a 40°C; anche in modalità on-line a doppia conversione l’efficienza del sistema è molto elevata, superiore al 96,5%. Con carichi solo al 20% i Multi Power raggiungono comunque rendimenti eccezionali, superiori al 95%. L’intera soluzione Multi Power è stata sviluppata con particolare attenzione al fine di garantire sicurezza operativa e prevenire guasti dovuti a problemi di comunicazione tra i componenti. I moduli di potenza non sono controllati da un solo microprocessore ma da tre, ciascuno con compiti diversi e specifici. Allo stesso modo, il Power Cabinet è dotato di due microprocessori separati, uno per regolare le operazioni generali dell’UPS e un altro –separato- per gestire la comunicazione con l’utente. Inoltre, tre bus di comunicazione dedicati gestiscono e trasmettono i dati. In termini di monitoraggio e di controllo del sistema complessivo, tutte le temperature dei componenti principali sono continuamente sorvegliate. Inoltre all’interno del Power Cabinet sono incorporati fino a quattro sensori di temperatura

L’unità batteria contiene anche una protezione interna dedicata e un sofisticato sistema di controllo per monitorarne lo stato. Ciò permette di controllare la temperatura e la tensione/corrente fornita da ogni singolo modulo batteria e quindi di identificare e avvertire l’utente se uno di essi è difettoso o sta per guastarsi. Questo riduce notevolmente il rischio di guasto alle batterie, avvisando immediatamente del problema imminente affinché vengano adottate per tempo le azioni preventive più appropriate. Gli utenti possono beneficiare dei diversi sistemi di comunicazione sviluppati appositamente per il personale IT, per i manager dei servizi e per i tecnici di assistenza. Il touchscreen LCD da 7”, gli slot di comunicazione e le schede relè, insieme con le porte di servizio dedicate, assicurano che la configurazione, il controllo e il monitoraggio dell’UPS siano operazioni facili e intuitive, al pari dell’integrazione con qualsiasi sistema di gestione dell’edificio e dell’infrastruttura del datacenter (DCIM). Multi Power è infine compatibile con i più recenti sistemi operativi.

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Intervista

Jabra sempre più in ascolto del…canale Ai suoi rivenditori Jabra offre un supporto a 360° dal punto di vista commerciale, tecnico, di prodotti demo e di training Alessandro Vitali, Channel Account Manager per l’Italia, e Barbara Melloni, Italy & Iberia Channel Marketing Manager, per conoscere le novità per il 2015. Alessandro Vitali.

L

e persone oggi lavorano da più luoghi e su più dispositivi. La produttività sta valicando i confini dell’ufficio, con un tasso legato all’utilizzo di dispositivi mobili in continuo aumento. Gli auricolari diventano strumenti sempre più importanti, perché agevolano il lavoro in movimento e abilitano quello che viene definito l’ufficio ‘mobile’. Tra i produttori leader di cuffie e dispositivi viva voce per il lavoro ‘a mani libere’ vi è sicuramente Jabra, brand presente da ormai diversi anni nell’offerta di EDSlan, che sul canale investe e crede fortemente con risultati che premiano gli sforzi.

Lo scorso anno Jabra ha registrato una crescita di fatturato consistente e anche il 2015 si è aperto positivamente, nonostante una situazione generale del mercato che non lascia ancora intravedere inversioni di tendenza. Abbiamo intervistato www.jabra.com

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A.Vitali: “Anche quest’anno continuiamo ad avere una forte focalizzazione sul canale. È una strategia che ci sta dando buoni risultati, e il numero di rivenditori sempre più attivi è in continuo aumento. Per supportare il canale abbiamo inserito una persona basata a Londra con il ruolo di Inside Sales Support per il Canale. Giuseppe Stella è italiano ed è coinvolto in tutte le nostre attività, sia nella pipeline, che nei meeting, ecc. Si occupa di contattare i rivenditori attivi che non hanno un business particolarmente sviluppato con Jabra o che fanno acquisti sporadici. Li contatta per offrire un supporto sales, commerciale o per qualsiasi altra esigenza. Li aiuta su trattative, problematiche commerciali e tecniche. Contatta anche il distributore per metterlo al corrente della trattativa che il tale cliente ha in essere. Aiuta nella spinta delle campagne e delle promozioni, fa follow up su eventi ed attività, oltre ad essere di aiuto anche per iniziative sviluppate insieme al distributore”.

Per quanto riguarda supporti online? B. Melloni: “Introduciamo una novità. Avevamo una partnernet poco user-friendly, perché in inglese e accessibile con password. Quest’anno abbiamo creato www.jabraitalia.com, un nuovo portale a tutti gli effetti dedicato ai partner, ma non solo. Molto intuitivo e semplice da navigare e utilizzare: qui si trovano facilmente promozioni, listini e catalogo, news su prodotti ed eventi. L’accesso è libero, senza password, proprio per agevolare l’utilizzo e qui i partner possono trovare tutto ciò che serve per il business, dalle schede prodotto, agli eventi, ai comunicati stampa, alle immagini dei prodotti, alle novità, fino alle promozioni e campagne: è come avere un back office”.

Per quanto riguarda il rapporto con i partner, su cosa state lavorando? B. Melloni: “Lavoriamo sempre a stretto contatto con i nostri partner strategici. In particolare con Cisco ed anche Microsoft, stiamo sviluppando sempre più delle feature per i nostri prodotti che aiuteranno a incrementare l’adozione di soluzioni di Unified Communications. Questo oggi è il vero punto critico, perché le aziende si dotano di soluzioni di UC ma poi non le usano appieno. Un esempio è dato dalla nostra ultima serie di cuffie professionali Jabra EvolveTM che ora vanta la certificazione e la piena compatibilità con Skype for Business (ex Lync), per un


Intervista

La rivista di

uso ottimizzato del nuovo software di video chiamata di Microsoft. Con le cuffie della gamma Evolve, è possibile passare facilmente e immediatamente le chiamate dal softphone Skype for Business sul PC al proprio smartphone, semplicemente estraendo il cavo dalla presa jack 3.5mm e inserendolo nella stessa presa del device mobile: la chiamata viene automaticamente indirizzata al dispositivo mobile. Quindi se, ad esempio, l’utente è alla scrivania impegnato in una chiamata con Skype for Business ma deve improvvisamente e immediatamente lasciare l’ufficio, basterà staccare il cavo della cuffia Jabra Evolve dal controller USB e potrà continuare a parlare in mobilità perché la telefonata verrà automaticamente trasferita al suo smartphone. Grazie a questa nuova funzionalità chiamata Jabra Intelligent Call Transfer, gli utenti possono trasferire agevolmente le proprie chiamate da un ambiente all’altro – VoIP, mobile, softphone – in base alle proprie esigenze. Questa funzione conserva il suo scopo originario di creare una zona di concentrazione per l’utente che si trova in ambienti open space rumorosi e l’upgrade a Skype for Business non fa altro che ampliare la possibilità di gestire le proprie chiamate trasferendo questa zona di concentrazione da un ambiente all’altro. Ciò favorirà la concentrazione e la produttività di ciascun lavoratore”.

A cosa attribuite questo vostro andamento positivo sul mercato? A. Vitali: “In un momento di crisi le aziende hanno capito che dovevano cambiare modo di pensare e al contempo ridurre i costi. Le UC hanno fatto sicuramente da traino. Si è partiti sfruttando argomenti come la riduzione dei costi, ma poi ci si è resi conto che la soluzione di UC non è completa se non ha tutti i pezzi che servono per usarla al meglio e la cuffia sta diventando sem-

pre più uno strumento di cui non si può fare a meno. Le aziende hanno capito che una cuffia adeguata è uno strumento di lavoro: se dai un prodotto sbagliato a un utente che è sempre sul campo per lavoro, il suo rendimento e la sua produttività ne risentiranno. Crediamo che si andrà sempre più in questa direzione. Come Bill Gates pensava a ‘un PC su ogni scrivania’, possiamo dire che laddove c’è un telefono e un PC puoi metterci anche una cuffia. Molte aziende la forniscono già ai nuovi dipendenti insieme a PC e telefono, come dotazione di base quindi. La nostra filosofia è permettere agli utenti di lavorare in ogni momento, in ogni luogo, con qualsiasi dispositivo. Oggi con un’unica cuffia puoi usare qualsiasi dispositivo e passare dall’uno all’altro. E sia che tu sia in ufficio al silenzio o fuori nel rumore, devi avere una cuffia con tecnologia a cancellazione di rumore che ti consenta di lavorare al meglio, senza che tu debba fare nulla. Vogliamo aiutare le persone a lavorare bene e con profitto”.

Nei nuovi uffici abbiamo una demo room dove andremo ad organizzare con frequenza regolare dei training per rivenditori, con l’obiettivo di far comprendere quali sono i trend di mercato per inquadrare la cuffia all’interno dei nuovi scenari, portando anche la testimonianza di partner strategici e tecnologici. Inoltre nell’ottica di permettere ai partner di testare i nostri prodotti e di farli testare ai loro clienti, abbiamo istituito un “programma demo” grazie al quale i rivenditori stessi potranno acquistare un demo-kit composto fino a 5 prodotti ritenuti più utili per il loro business. Nel caso invece di rivenditori che stiano facendo un’implementazione Cisco Jabber e/o Microsoft Skype for Business, se ci segnalano e registrano il deal o l’opportunità, possono ottenere fino a 5 prodotti Jabra gratuiti per il cliente da testare durante la fase di POC, questo sempre nell’ottica di supportarli al meglio e far andare in porto la loro trattativa”.

ANCHE QUEST’ANNO CONTINUIAMO AD AVERE UNA FORTE FOCALIZZAZIONE SUL CANALE. È UNA STRATEGIA CHE CI STA DANDO BUONI RISULTATI, E IL NUMERO DI RIVENDITORI SEMPRE PIÙ ATTIVI È IN CONTINUO AUMENTO Avete da poco cambiato uffici: cosa ci raccontate sulla nuova sede di Vimercate? B. Melloni: “Siamo al Centro Direzionale Torri Bianche di Vimercate. 33


Gigaset AS160 Il cordless intuitivo e aďŹƒdabile. Progettato per rendere le telefonate piĂš semplici, si può scegliere di parlare in vivavoce in qualsiasi momento durante una conversazione semplicemente premendo il tasto vivavoce illuminato

Wherever you go.


Prodotti

La rivista di

L’intelligenza acustica per favorire la produttività delle aziende e il benessere per chi lavora I rumori indesiderati nei luoghi di lavoro disturbano la concentrazione, diminuiscono la produttività e aumentano lo stress tra i colleghi

L

’impatto dell’acustica è spesso ignorato nella progettazione degli uffici e questo risulta dannoso in termini di produttività: ovunque si lavori il rumore di sottofondo si infiltra in ogni conversazione e non consente agli interlocutori di intrattenere telefonate professionali. Plantronics oggi propone soluzioni professionali che migliorano il benessere dei lavoratori e incrementano la produttività grazie alla possibilità di gestire l’acustica ovunque ci si trovi: in un ufficio affollato, in un aeroporto, in un bar e con qualsiasi dispositivo si utilizzi (telefono fisso, smartphone, tablet). Secondo un recente studio dell’Università della California, i rumori indesiderati nei luoghi di lavoro disturbano la concentrazione, diminuiscono la produttività e aumentano lo stress tra i colleghi. Il 70% degli impiegati pensa che la propria produttività sarebbe più alta se l’ambiente lavorativo fosse meno rumoroso, mentre l’81% dei manager è indifferente al problema. Le cuffie e gli auricolari di Plantronics, con tecnologia avanzata di cancellazione del rumore, consentono a tutti i professionisti di ottenere un’esperienza di telefonia a banda larga unica, di ridurre la trasmissione di fastidiosi rumori di fondo, di offrire comunicazioni dall’audio più naturale e di qualità superiore e di ridurre l’eco che può pregiudicare la chiarezza delle chiamate. Plantronics permette di migliorare il

benessere e la produttività in ufficio attraverso l’intelligenza acustica. Le sue soluzioni sono pensate per aiutare dipendenti e professionisti. “L’acustica gioca un ruolo enorme nel grado di soddisfazione e nella produttività della forza lavoro” spiega Philip Vanhoutte, Senior Vice President e Managing Director Europe & Africa di Plantronics. “Nel contesto di oggi, è estremamente importante per le aziende prendere i provvedimenti opportuni per definire l’audio nel loro ambiente lavorativo. Come Plantronics, siamo felici di assicurare che chi lavora abbia le soluzioni necessarie per un’esperienza di comunicazione di alta qualità”. Con l’introduzione di quattro nuovi prodotti UC di Plantronics, i dipendenti possono essere a proprio agio, in modo da concentrarsi, connettersi e collaborare in ambienti lavorativi open space e in movimento. Le so-

luzioni sono la Blackwire 725, primo auricolare stereo UC di Plantronics con cancellazione del rumore attiva (ANC Active Noise Cancelling) per chi vuole essere sempre concentrato in ambienti lavorativi rumorosi; il Voyager Edge UC, l’ultimo prodotto della famiglia Voyager di auricolari Bluetooth, adatto a chi è in costante movimento; il Calisto 610, un vivavoce portatile per conference call ovunque ci si trovi; il Clarity 340, pensato per coloro che hanno problemi di vista, udito e agilità. Ora, chi lavora in ufficio e in movimento dispone degli strumenti giusti per controllare il rumore esterno, e per ascoltare e farsi ascoltare chiaramente.

www.plantronics.com/it

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Prodotti

Data Center Infrastructure Management Capacity Management – come tener traccia degli asset di un DC

I

l compito principale di un software DCIM (Data Center Infrastructure Management) è il controllo della infrastruttura fisica del data center, dove generalmente unità di raffreddamento, sistemi di distribuzione della potenza e dispositivi di controllo ambientale fanno uso di apposite reti di sensori. Con l’aggiunta di un modulo RFID per l’identificazione a radiofrequenza dei dispositivi installati nei rack, il controllo si può facilmente estendere anche al Capacity Management del data center mediante una semplice connessione via rete al software DCIM.

gli amministratori di un Data Center:

La funzione di Capacity Management è in grado di rispondere in modo automatico alle seguenti domande de-

Con una soluzione DCIM come Rittal RiZone 3.5 insieme al Dynamic Rack Control (DRC), basato sulla tecnologia RFID (Radio Frequenced Identification), è possibile rispondere a tutte queste domande.

www.rittal.it

• In quale armadio è installato il server?

• Quali rack unit (U) sono utiliz• • • •

zate dal server? Qual è la potenza nominale dei server installati nel rack? Quanti altri server di una certa potenza possono essere installati? Qual è la potenza frigorifera disponibile per quel rack? Le unità rack libere e la potenza frigorifera in eccesso sono sufficienti per installare un nuovo server nell’armadio?

Il cuore del sistema: l‘antenna di precisione RFID Il cuore del Dynamic Rack Control è una antenna RFID ad alta precisio36

ne installata a tutta altezza ai lati del profilo 19”. L’antenna può associare più di un tag RFID a ogni unità rack (HE/U/rack unit: 44,45 mm). Questa opzione non è banale: ciascuna U di altezza dispone infatti di tre fori di montaggio posti a una distanza di soli 8 millimetri l’uno dall’altro e con un armadio di 42 U di altezza i fori complessivi sono 126. L’antenna è in grado di identificare i componenti con una precisione pari ad 1/3 delle unità rack. Grazie a una antenna RFID integrata nel rack e ai tag RFID associati alle apparecchiature installate, l’IT Manager saprà sempre in qualsiasi momento quali componenti sono installati nel rack e in quale posizione. I tag sono configurabili e possono memorizzare dati importanti quali: produttore, modello, peso, unità di altezza necessarie per l‘installazione, intervalli di manutenzione e attività già programmate o interventi sugli apparecchi (ad esempio componenti server, di rete, sistemi storage, ecc.) e trasmetterli automaticamente al software DCIM. Il tag viene applicato all’apparecchio e lì rimane per tutta la durata del suo ciclo di vita. Le informazioni dei tag rendono possibile la completa tracciabilità dell’apparecchio, anche quando questo viene spostato in un altro punto del rack o in un altro armadio server all’interno del data center.

Il DCIM è il rilevatore dei dati I tag installati negli armadi vengono interrogati regolarmente dal software DCIM di Rittal RiZone via SNMP e memorizzati in un database. Qui, i dati sono aggregati per fornire all’utente una visibilità completa della capacità a livello del singolo rack, a livello di fila (batteria di armadi) e a livello di sala. Sulla base di tali dati è possibile pianificare


Prodotti

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tramite una segnalazione grafica sul pannello di controllo. Inoltre è possibile trasmettere i dati e gli allarmi a un sistema di gestione di livello superiore.

Configurazione delle soglie Le soglie possono essere definite non solo a livelli di singolo rack, ma anche per le batterie di rack, le sale data center o l’intero edificio in modo da adattarsi alle caratteristiche del sito. In caso di allarme è subito evidente in quale livello gerarchico della infrastruttura si sia verificato il problema. Il software DCIM di Rittal RiZone è di norma integrato con sistemi di misura e controllo dei parametri ambientali, quali: temperatura, umidità, protezione antieffrazione e fumo. in modo trasparente ed efficace le successive espansioni sia dei server che dell’infrastruttura di rete: si possono identificare gli armadi con unità di altezza libere e capacità di cooling ancora disponibili, infine è possibile prevenire la formazione di hot spot (sacche di calore) dovute all’eccessiva concentrazione di calore all’interno del rack. L’aspet-

to interessante è che una soluzione DCIM è in grado di segnalare tempestivamente eventuali sovraccarichi nel data center: se si supera un limite di soglia predefinito, sia esso riguardante la capacità frigorifera, la potenza elettrica assorbita, le unità di altezza occupate o il peso dei dispositivi installati, l’amministratore viene allertato tramite e-mail o

Cosa è la RFID? È una tecnologia che consente di leggere e archiviare dati senza necessità di contatto fisico e visivo. Essa è utilizzata per implementare funzioni automatiche di identificazione, rilevazione, registrazione e immagazzinamento.

Con l’aggiunta di un modulo RFID per l’identificazione a radiofrequenza dei dispositivi installati nei rack, il controllo si può facilmente estendere anche al Capacity Management del data center mediante una semplice connessione via rete al software DCIM. 37


Prodotti

3CX premiata al Cebit

3CX vince il premio “Prodotto più Innovativo” con 3CX WebMeeting nali. 3CX WebMeeting è gratis fino a 10 utenti contemporanei per tutte le licenze di 3CX Phone System v12.5.

I premi Innovationpreis-IT 2015 Award sono organizzati da Initiative Mittelstand, un portale on-line di informazione che fornisce alle aziende aggiornamenti sui prodotti e le tecnologie più innovative disponibili.

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CX, azienda sviluppatrice del centralino software di ultima generazione 3CX Phone System, con il nuovo prodotto 3CX WebMeeting ha sbaragliato i concorrenti nella categoria “Unified Communication” aggiudicandosi il premio “Prodotto più Innovativo”.

Questo è avvenuto in occasione del CeBIT 2015 di Hannover, una delle più importanti fiere IT del mondo. Il premio è stato ritirato dal CEO Nick Galea e da Markus Kogel, Sales Manager area EMEA.

3CX WebMeeting è stato scelto per il suo uso innovativo della tecnologia WebRTC. WebRTC è la nuova piattaforma open standard di Google che consente agli utenti di lanciare webmeetings direttamente

www.3cx.it

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dal browser, senza dover scaricare e installare nessun client. 3CX ha lanciato la versione hosted di 3CX WebMeeting nell’agosto 2014 e la versione on-premise nel febbraio 2015.

3CX WEBMEETING È STATO SCELTO PER IL SUO USO INNOVATIVO DELLA TECNOLOGIA WEBRTC.

Fin dal suo lancio 3CX WebMeeting ha ricevuto riscontri positivi sia dai partner che dagli utenti fi-

Nick Galea, 3CX CEO ha commentato: “Questo premio è il riconoscimento di 3CX come un’azienda all’avanguardia nel settore della telefonia e dell’Unified Communications.

Siamo i primi vendor a offrire una soluzione di videoconferenza multi-punto su tecnologia WebRTC che è inoltre integrata con il nostro centralino senza costi aggiuntivi.

Il premio “Prodotto più innovativo”, selezionato da una giuria di esperti, è un riconoscimento molto prestigioso in Germania e noi siamo molto felici del fatto che la nostra capacità di innovare venga riconosciuta all’interno del settore IT.”


Prodotti

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Jabra Stealth UC: la libertà di fare di più! Le cuffie più leggere della loro categoria: 7.9 grammi di peso

Tra le funzionalità più significative degli auricolari Jabra Stealth UC, sicuramente da citare la funzione Multiuse che permette di avere un’unica cuffia per tutti i dispositivi di comunicazione, le tecnologie NFC per un accoppiamento immediato, Bluetooth 4.0 fino a 30 metri di copertura wireless, MicroPOWER™ che riduce le dimensioni per un design discreto e aumenta l’efficienza delle batterie e Dual Noise Blackout™ 3.0, per una cancellazione di rumore di sottofondo.

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abra, produttore di soluzioni per le comunicazioni a mani libere, ha annunciato il lancio delle nuove cuffie Bluetooth® Jabra Stealth UC, una versione migliorata e ottimizzata per UC delle cuffie Jabra Stealth, lanciate nel 2014. Le Jabra Stealth UC sono delle cuffie mono Bluetooth 4.0 piccole e molto discrete, nonché le più leggere della loro categoria, caratterizzate da un peso di solo 7.9 grammi. Offrono inoltre massima comodità in un design compatto e un audio in HD con riduzione del rumore – tecnologia Advanced Noise Blackout™ - e l’ultima versione della tecnologia Bluetooth. Scelta perfetta per un uso quotidiano con smartphone, tablet e laptop, la novità delle Jabra STEALTH UC risiede nel dongle per le UC di cui sono provviste; potrete così trasferire comodamente le chiamate dal softphone allo smartphone e viceversa.

che uno degli elementi cruciali per tali comunicazioni è l’auricolare, che colma il divario tra gli utenti e la promessa di maggiore efficienza e flessibilità. Le Jabra Stealth UC sono il dispositivo ideale per colmare questo divario, consentendo all’utente di essere sempre connesso, di beneficiare di un dispositivo con tecnologie top di gamma e dal design discreto ed ergonomico,” dichiara Jean Baptiste Pain, Managing Director di Jabra South.

Gli auricolari Jabra Stealth UC sono provvisti inoltre di Earhook ed Eargel aggiuntivi per una vestibilità perfetta, controllo intelligente del volume che si regola automaticamente in relazione all’ambiente circostante e tasto per il controllo vocale dello smartphone che consente l’attivazione remota di Siri, Google Now e Microsoft® Cortana.

www.jabra.com

“Ci impegniamo costantemente affinché i mobile worker possano sfruttare tutti i vantaggi sia dei loro dispositivi mobili, sia delle soluzioni UC. Sappiamo per esperienza 39


Case Study Informa

Servizi ancora più efficienti per FIDES SpA grazie a un’infrastruttura tecnologica performante Sono di Allied Telesis, Panduit, Riello UPS e WatchGuard le soluzioni fornite da EDSlan a Fides SpA per creare un’infrastruttura di rete efficiente e affidabile L’ esigenza iniziale Due anni fa l’azienda Fides si è trovata nell’esigenza di svecchiare l’infrastruttura esistente, migliorarla e implementare tutta una serie di servizi che non esistevano o erano gestiti in outsourcing o che, comunque, presentavano problematiche di gestione su cui era possibile effettuare degli interventi di forte efficientamento.

L’ approccio progettuale e le soluzioni adottate

H

a sede a Catania e filiali a Palermo e Napoli. Lavora su commesse di grandi aziende e oggi annovera tra i propri clienti i principali brand del credito al consumo, del banking, del leasing, delle utilities. Per queste ragioni ha forti necessità in termini di efficienza, flessibilità e sicurezza che le consentano di garantire un servizio puntuale ed affidabile a una molteplicità di interlocutori estremamente esigenti.

www.fidesspa.eu

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L’azienda è composta da una sede principale e diversi sedi periferiche che fanno capo alla sede master. “Il primo step è stato quello di migliorare sia l’infrastruttura esistente di server virtuali che la parte di networking” spiega Daniele Schilirò, Responsabile Tecnologie e Sistemi di Fides SpA, che si è occupato fin dal suo arrivo in Fides due anni fa dell’intero progetto. “Da qui è nata la necessità di acquistare apparati di networking, tutta la componentistica passiva per il cablaggio di una nuova sede, e anche i firewall necessari per mettere in sicurezza tutto il perimetro sia della navigazione aziendale, che della posta e dell’interscambio tra le sedi”. Il progetto era sfidante perché occorreva stravolgere tutta la consistenza tecnologica aziendale. “Conoscevo EDSlan da più di 15 anni e sapevo quali e quanti prodotti poteva avere a listino e che tipo di supporto riesce ad offrire ai propri clienti in fase di prevendita e post-

Fides S.p.A. (www.fidesspa.eu) è una società specializzata nei Servizi per la Tutela del Credito ed è una tra le realtà più affermate nel settore a livello nazionale. vendita” spiega Schilirò. “Ho contattato il Sales Account Manager di Area di EDSlan, Giuseppe Andronaco, con il quale in passato abbiamo gestito diversi progetti simili, ho spiegato il progetto che dovevamo affrontare e dopo una serie di incontri e conference call congiunte con la parte di supporto specialistico di EDSlan, abbiamo definito insieme le soluzioni da adottare, ottenendo già su carta prestazioni affidabilissime”. Per la parte di networking sono stati selezionati prodotti Allied Telesis, per la parte di componenti passivi è stata scelta Panduit, per la sicurezza i firewall WatchGuard e per la business continuity i gruppi di continuità Riello UPS.

L’ implementazione Il progetto prevedeva di svecchiare totalmente gli apparati di rete della sede principale di Catania. Oggi tutto si basa su prodotti Allied Te-


Case Study

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lesis delle serie AT-SBx908 come core, e AT-x510 - sia PoE che standard - per gli switch dipartimentali. “Contestualmente stavamo svecchiando anche l’infrastruttura virtuale: siamo passati da un’infrastruttura Dell a IBM e avevamo necessità di implementare una dorsale a 10 GB per poter sfruttare appieno la virtualizzazione e con AT-SBx908 tutto ciò è stato possibile” spiega Schilirò. “Abbiamo attivato un doppio backbone 10 gigabit ridondato in fibra ottica”.

zioni dei singoli referenti dei vari raggruppamenti” precisa Schilirò. Il gruppo di continuità Riello UPS eroga servizio in caso di mancanza della corrente elettrica a postazioni critiche o comunque essenziali per il mantenimento minimo dei servizi”.

“Se dovessi pensare ai benefici che abbiamo ottenuto, citerei sicuramente la versatilità: conosco ogni singolo apparato e questo ne facilità la padronanza nella gestione. Le performance in generale e le velocità in termini di comunicazioni sono migliorate molto all’interno delle singole sedi”.

Per la nuova sede di Catania che stava per nascere, molto grande rispetto alle altre sedi poiché avrebbe accolto circa 150 postazioni PC, è stato fatto un cablaggio Cat. 6 su tecnologia Panduit. L’ufficio di circa 700 mq è su un unico piano: poco più di 500 i punti dati in connessione fra i due armadi dipartimentali, uno core e uno secondario. Sono state realizzate dorsali in rame aggregando dei canali fino a 4 GB in rame (è stata anche predisposta la possibilità di avere un 10 GB) e dorsali in fibra ottica sempre aggregando fino a 4 canali a 1 GB. La parte di sicurezza è stata affidata a Firewall WatchGuard XTM 545 (n.2), in alta affidabilità. “Conosco da tanti anni i firewall WatchGuard e personalmente ne ho anche ottenuto la certificazione. Uso anche il loro software di gestione. Questo sicuramente ha pesato nella scelta dei prodotti WatchGuard che sono semplici da usare a affidabili” queste le considerazioni di Schilirò. Nella nuova sede sono stati anche installati 2 gruppi di continuità Riello UPS SDL 10000 TM, entrambi con pacco batterie aggiuntive BB SDL 240-A5 e modulo di management via rete NETMAN 102 PLUS. “Abbiamo implementato nei due armadi dipartimentali i gruppi Riello UPS necessari sia a servire tutta l’infrastruttura tecnologica in termini di networking, routing e firewalling in genere, sia per gestire le posta-

Considerazioni finali e benefici ottenuti “L’implementazione nel suo complesso è durata qualche mese” conclude Schilirò. “I dispositivi sono arrivati a dicembre 2013 e in un mese siamo riusciti a preparare tutti gli apparati e i firewall. Sono stati installati e messi in produzione tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 2014. La sede più importante è stata completata a metà 2014. Non abbiamo avuto criticità particolari. Conosco bene EDSlan e i suoi tecnici che lavorano con professionalità; sapevo di poter contare su un buon supporto in caso di problematiche o dubbi. I pochi problemi nati in corso d’opera sono stati risolti con poche telefonate e qualche modifica alle configurazioni inziali”.

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Case Study Informa

IP TELEPHONY: una Grande Opportunità per le Aziende Ardena Srl, concessionaria Mercedes Benz per la Provincia di Varese, ha scelto AVIATEL SRL - System Integrator di Gallarate per implementare una nuova piattaforma di comunicazione Full-IP Alcatel-Lucent Enterprise

A

rdena Srl (Gazzada) è l’unica concessionaria della provincia di Varese che offre l’intera gamma di autovetture, veicoli commerciali e industriali Mercedes Benz, oltre che la gamma di city car Smart. Conta più di 900 clienti che ogni anno scelgono Ardena per l’acquisto di autovetture e veicoli nuovi, più di 500 acquirenti dell’usato e www.alcatel-lucent.com

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oltre 10.000 passaggi in officina. Per migliorare l’accoglienza clienti e la gestione interna del flusso chiamate, Ardena si è trovata nell’esigenza di sostituire il vecchio impianto telefonico, che risultava costoso, obsoleto e poco funzionale. La

soluzione

proposta

Ascoltate le esigenze e valutati i possibili miglioramenti, Aviatel Srl, system integrator di Gallarate specializzato in soluzioni di comunicazione audio - video - dati, ha proposto ad Ardena una piattaforma di Unified Communications flessibile e scalabile, che in futuro potrà


Case Study

La rivista di

mentazione, grazie alla possibilità di essere pre-configurata e gestita al 100% da remoto; ha anche permesso l’installazione dei nuovi telefoni IP in “parallelo” al vecchio impianto sempre funzionante, riducendo il disservizio del passaggio al nuovo sistema a pochi secondi.

gestire espansioni e nuovi servizi. È stato installato un Server Telefonico Open Touch di Alcatel-Lucent Enterprise (riconosciuto come il più affidabile e performante in ambito Business), con Telefoni IP Deskphone e cordless IP-DECT per garantire la mobilità interna degli utenti. Per garantire la mobilità della forza vendita, sono state rese disponibili applicazioni sugli smartphone in dotazione ai venditori e interfaccia software su PC. Si è passati da un utente tradizionale, che prima utilizzava il telefono seduto alla scrivania, a un utente ‘smart’ che oggi dispone di un telefono IP flessibile e ricco di funzionalità e di un Server Telefonico che lo abilita a servizi evoluti di Unified Communications

La piattaforma convergente Full IP di Alcatel-Lucent Enterprise ha semplificato il processo di imple-

Il passaggio alla nuova soluzione è avvenuto senza interruzioni dell’attività, in quanto la piattaforma di Comunicazione IP è stata pre-configurata e testata secondo specifiche richieste.

Aviatel, system integrator operativo nel campo ICT dal 1997 e Partner Certificato di Alcatel-Lucent Enterprise, ha realizzato il progetto ed eseguito direttamente l’intera attività di Installazione, Configurazione e Set-Up, Personalizzazioni. Oggi tutti gli utenti in Ardena possono utilizzare un apparecchio telefonico IP di ultima generazione collegato alla Rete LAN aziendale, usufruire di APP su smartphone, dell’elenco chiamate effettuate e ricevute sul proprio PC .

La soddisfazione di Ardena Oggi in Ardena sono indipendenti nella gestione del Server Telefonico: Aviatel garantisce sempre assistenza specialistica, ma per piccole modifiche di configurazione sono indipendenti, il che velocizza tutte le operazioni e gli interventi richiesti dal personale interno. Da sottolineare è anche la semplicità nell’utilizzo dei nuovi telefoni IP, molto intuitivi anche nella gestione di servizi come conference call, voice mail, trasferta delle chiamate verso utenti esterni su cellulare. Grazie alla soluzione di Alcatel-Lucent Enterprise ora tutti i dipendenti di Ardena possono fruire di un Sistema Telefonico di ultima generazione, flessibile e sicuramente migliore. Il servizio, il know-how tecnico e la professionalità forniti da Aviatel hanno portato a un ottimo risultato.

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Tecnologie

La promessa dei servizi di hosting

Il passaggio da servizi di connettività a opzioni completamente in hosting richiede un cambiamento nei modelli di vendita, fornitura e supporto riconoscono le necessità di soluziospostando dalla telefonia legacy,

I

l mercato della comunicazione d’impresa è andato spostandosi da qualche tempo dai servizi di telefonia legacy a modelli di servizi di hosting. Secondo l’ultima ricerca di AudioCodes, quando si compara il tasso di crescita del SIP trunking con le linee in hosting, il 75% delle nuove linee sarà in hosting, rendendo quest’ultimo il vero vincitore a lungo termine con quasi 18 milioni di linee di servizio hosting che ci si aspetta vengano implementate entro il 2018.* Ma mentre questo spostamento comporta chiaramente vantaggi per i fornitori di servizi che offrono l’hosting, ci sono comunque delle sfide da affrontare. Implementare servizi di hosting per le aziende non è un compito semplice. Il passaggio da servizi di connettività a opzioni completamente in hosting richiede un cambiamento nei modelli di vendita, fornitura e supporto. E richiede una chiara comprensione delle esigenze di business del cliente.

Cosa cercano business?

i

clienti

In molti casi, le aziende non conoscono la tecnologia e i prodotti. Ma

www.audiocodes.com

ni e servizi avanzati che forniscano loro del valore aggiunto rispetto alla connettività di base. Le aziende vogliono ridurre i costi, specialmente le piccole e medie imprese che con limitate risorse sono costrette ad affidare ad esperti in outsourcing la manutenzione e l’aggiornamento. Manifestano preoccupazioni sui problemi inerenti la sicurezza – in particolare sulla sicurezza dei dati archiviati nel cloud di Service Provider e sulla sicurezza della rete dati e voce aziendale quando ci si muove verso un servizio full IP. Anche la produttività dell’azienda è un altro motivo di preoccupazione. Le aziende sono sempre alla ricerca di un aumento di produttività e degli strumenti giusti e del giusto ambiente di comunicazione per i loro dipendenti. E le aziende devono poter comunicare in modo efficace con i loro clienti e fornitori. Quando un cliente chiama un’azienda, si aspetta una risposta immediata. Un’azienda non raggiungibile, anche solo per pochi minuti, ridurrà il grado di soddifsazione del cliente e potrebbe costare dei soldi all’azienda stessa.

L’opportunità per il Service Provider Tutte queste preoccupazioni possono essere ben gestite da un Service Provider che offra un modello di servizi in hosting. Servizi voce e UC in hosting forniscono un’eccellente opportunità per il Service Provider per rivolgersi ai clienti che si stanno

e offrire loro qualcosa di nuovo e attrattivo che porti loro valore. Non solo il Service Provider può mantenere la sua clientela, ma può anche avvantaggiarsi di nuove opportunità di fatturato poiché il mercato sta spostandosi da PBX tradizionali a modelli in hosting molto più attrattivi in termini di costi e funzionalità. Nuovi servizi a valore aggiunto, che sono offerti come parte del modello di hosting, possono includere molte più funzionalità dello standard PBX, e creare nuove entrate attraverso un modello di licenze. I Provider possono anche ottimizzare i costi di rete. Servizi di gestione in hosting semplici e facili da gestire porta minore complessità e una riduzione del CAPEX. Ciò può essere ottenuto usando apparati interoperabili, sistemi di gestione automatica e di garanzia della qualità.

Imparare dai casi di successo I Service Provider possono imparare da chi ha già offerto servizi in hosting con successo. Come evidenziano le numeriche, c’è un numero crescente di aziende che stanno già traendo vantaggi dai servizi in hosting forniti dai Service Provider e ci si aspetta che questa tendenza continui ad aumentare. “Per saperne di più sui servizi in hosting e per conoscere i migliori passi da compiere quando si sta considerando questo passaggio, leggete il White Paper di AudioCodes: “Maximize Your Hosted Voice and UC Services” scaricabile qui: http://online. audiocodes.com/hosted-voice. *Basato sull’ultima ricerca di AudioCodes e i report di Infonetics e Jefferies

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Tecnologie

La rivista di

Keor Multiplug, UPS monofase Legrand per applicazioni domestiche Dispongono di un’ampia dotazione di prese di corrente per consentire di gestire tutti i dispositivi sensibili dell’abitazione 6 prese sono alimentate in autonomia e protezione contro le sovracorrenti, 2 sono protette per alimentare carichi con assorbimenti istantanei elevati quali stampanti laser o scanner.

K

eor Multiplug sono UPS monofase per apparecchiature informatiche domestiche e/o impianti audio e video. Consentono l’alimentazione sicura e costante per le apparecchiature elettroniche presenti nelle abitazioni.

in due versioni rispettivamente con con valori nominali di 600 e 800 VA, dispongono di un’ampia dotazione di prese di corrente per consentire di gestire tutti i dispositivi sensibili dell’abitazione.

Le prese di corrente possono essere di standard italiano/tedesco. Gli UPS Keor Multiplug dispongono di una coppia di prese RJ11/RJ45 per la protezione di una linea di segnali per telefono, modem o telefax. Per controllare i parametri del dispositivo e gestire l’arresto automatico dei computer alimentati dispongono di una presa USB attraverso cui è possibile scaricare il software UPS Communicator (solo per Windows) dal sito di Legrand www.ups.legrand.com, accedendo alla sezione relativa ai software.

Gli UPS Keor Multiplug garantiscono una protezione completa dai rischi di sovratensioni, sovraccarichi, cortocircuiti, surriscaldamenti. Il pulsante di alimentazione ha un LED di segnalazione che fornisce indicazioni visive sullo stato di funzionamento dell’UPS, nel caso di allarme queste vengono evidenziate da segnali acustici. Gli UPS Keor Multiplug dispongono di un pulsante di ripristino per la ripresa rapida dell’attività dopo un sovraccarico. In mancanza dell’alimentazione principale l’UPS continua a funzionare con le batterie e si riavvia automaticamente quando viene ripristinata l’alimentazione. Gli UPS Keor Multiplug, disponibili

www.bticino.it - www.legrand.it

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Tecnologie

Telefonia IP sicura – Panasonic lancia made in Germany KX-TGP600, il nuovo telefono I cordless SIP

n tutta Europa si porta attualmente avanti il cambia mento dalle connessioni di rete analogiche o ISDN ad un protocollo Internet (IP) uniforme. Gli utenti finali ed i rivenditori devono quindi confrontarsi con la la telefonia IP, dove anche il tema della sicurezza gioca un ruolo importante. innovaphone, produttore di soluzioni di telefonia IP e di Unified Communications made in Germany, ha una soluzione sicura.

In occasione del Mobile World Congress, Panasonic ha presentato un nuovo sistema telefonico cordless SIP dedicato al mercato delle PMI

I

La sicurezza: una priorità per innovaphone L’innovaphone PBX dispone di un’ampia gamma di meccanismi di sicurezza di differenti tipi che offrono nel loro insieme la migliore protezione possibile contro i più diversi tipi di attacchi. innovaphone può fregiarsi del marchio di qualità “IT Security made in Germany” di Tele-TrusT. Tale marchio viene assegnato solo alle aziende IT tedesche che sviluppano i loro prodotti in Germania e che soddisfano i rigorosi criteri per la sicurezza IT e per la protezione dei dati. Perchè innovaphone è così sicura? • L’innovaphone PBX gira su un sistema operativo proprietario, particolarmente snello e veloce. Un sistema operativo inattaccabile da virus, worm e trojan. • Le differenti modalità della comunicazione, dalla creazione della connessione tramite connessione voce e dati fino all’amministrazione ed all’accesso ai dati di indirizzo, possono essere controllate tramite un‘ampia varietà di protocolli di sicurezza standard. • Una sfida particolare per la sicurezza è la comunicazione senza limiti e la mobilità. Per questo, nell’innovaphone PBX è implementato il protocollo DTLS-SRTP che rende possibile la crittografia da terminale a terminale ed è, quindi, sicuro. www.innovaphone.com

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l KX-TGP600, successore del KX-TGP500, ha debuttato al Mobile World Congress di Barcellona. E’ un sistema personalizzabile che offre un’ampia gamma di accessori supplementari; supporta fino a otto telefoni per unità DECT ed è compatibile sia con i telefoni da tavolo wireless (KX-TPA65), sia con i modelli portatili (KX-TPA60); inoltre, le aziende che necessitano di coprire bisogni differenti, come la gestione dell’ufficio e il lavoro in magazzino, potranno integrare i terminali con dei ricevitori. Un vantaggio esclusivo del KX-TPA65 consiste nel fatto che è un telefono da tavolo con interfaccia DECT. Ciò permette agli utenti di posizionarlo sulla scrivania senza dover predisporre cablaggi, con un notevole risparmio di costi e tempi di installazione. Grazie alla possibilità di utilizzare simultaneamente otto linee SIP esterne, l’assistenza clienti diventa più efficiente, mentre i costi e l’impegno necessari per installare e gestire le linee esterne separate vengono eliminati del tutto. Tutte le funzioni programmabili sono accessibili tramite una console di gestione Web. Ad ogni modo, la funzione di implementazione del sistema consente di definire impostazioni di configurazione e gestire i telefoni da remoto. Per la manutenzione gli utenti possono decidere di gestire il sistema a livello locale, direttamente tramite l’unità di base, o affidarsi a un fornitore di servizi. Carlos Osuna, Product Marketing Manager di Panasonic, ha dichiarato che “Il KX-TGP600 è uno strumento aziendale straordinario, sul quale gli utenti possono contare per migliorare le proprie comunicazioni e, allo stesso tempo, ridurre efficacemente i costi. Grazie alla sua qualità eccellente, alla grande affidabilità e alla semplicità di installazione, rappresenta un’opportunità di sicuro interesse per il mercato SOHO e per le aziende orientate a una maggiore mobilità, anche se con disponibilità di personale limitata”. www.business.panasonic.it


Tecnologie

La rivista di

3M™ Bpeo evolution Muffole di giunzione e terminazione per fibre ottiche

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a richiesta sempre crescente di integrazione di contenuti, di aumento della velocità di trasmissione e il diffondersi di nuovi protocolli di comunicazione si sta espandendo su mercati nuovi e consolidati rendendo necessario e inevitabile l’adeguamento delle infrastrutture di comunicazione. 3M da anni supporta l’implementazione e lo sviluppo delle reti FTTH mediante un’ampia gamma di prodotti che consentono di gestire interconnessioni e giunzioni in fibra ottica in modo semplice e affidabile. Per le reti di accesso, in particolare, 3M mette a disposizione dell’utilizzatore la gamma di muffole 3MTM BPEO Evolution. La modularità, concetto già consolidato nelle installazioni di cablaggio rame, si ritrova nella gamma delle muffole di giunzione e terminazione BPEO Evolution. Il corpo è disponibile in ben 5 taglie differenti per soddisfare molteplici necessità di occupazione di spazio e di capacità (da 12 a 576 fibre): in gamma troviamo le nuove due taglie introdotte (S0 ed S1,5) e le taglie tradizionali (S1, S2 ed S3). Nella nuova serie evolution le muffole BPEO sono già dotate di un sistema di organizzazione e gestione delle fibre sulle quali è possibile applicare gli appositi cassetti portagiunti in quantità e tipologia adatte alle necessità contingenti (giunti a fusione, meccanici, splitter, gestione del singolo circuito…). Infine, le molteplici combinazioni di applicazione delle porte ECAM di ingresso cavi rendono le muffole 3MTM BPEO Evolution estremamente versatili. Tra le caratterisitche delle muffole 3MTM BPEO Evolution si evidenzia senz’altro quella di poter essere installate senza il bisogno di particolari attrezzature in quanto la gestione delle stesse è completamente meccanica.

solutions.3mitalia.it/wps/portal/3M/it_IT/Telecomms/Networks

Infrastrutture di rete – mai scendere a compromessi con la qualità dei cavi Spesso il basso costo dei cavi cela l’ingannevole opportunità di trarre elevati margini di guadagno con ridotte spese di capitale

L

’estrema diffusione dei cavi in alluminio rivestiti in rame (CCA) nei mercati europei è senza dubbio fonte di enormi incertezze. La causa è principalmente il gap conoscitivo all’interno della catena di distribuzione low cost di prodotti a marchio proprio che diffonde inconsapevolmente cavi di rete e cavi orizzontali a nucleo solido in CCA dichiarati conformi agli standard ISO11801, TIA-568C o EN501731. In alcuni casi, però, i certificati di conformità allegati non rappresentano nemmeno il reale prodotto fornito. È fondamentale che tutte le parti coinvolte comprendano i limiti e i rischi correlati all’uso dei cavi in CCA. A differenza dei cavi in rame, i conduttori in alluminio hanno proprietà elettriche e meccaniche inferiori. Come conseguenza diretta, ciò comporta una scarsa trasmissione del segnale, in particolare alle basse frequenze, e una flessibilità limitata che porta a un difficile contatto fisico tra le due estremità. Inoltre i cavi in CCA destano forti preoccupazioni per la loro tendenza a surriscaldarsi troppo se impiegati in applicazioni quali l’alimentazione Power Over Ethernet (POE). Tenuto conto di tutto ciò, è importante che gli utenti che decidono di acquistare cavi a basso costo siano consapevoli del fatto che i loro sistemi attuali e/o futuri potrebbero non essere supportati adeguatamente. Ma, in definitiva, cosa dicono gli standard riguardo ai cavi in CCA? Gli standard europei e internazionali EN 50288-3-2 e ISO/IEC 61156 non riconoscono il cavo in alluminio rivestito in rame come strumento adeguato. È chiaro che se un cliente cerca performance elevate, massima disponibilità del sistema, spesa di capitale minima e la capacità di migrare verso tecnologie future, dovrà sicuramente prendere in considerazione solo l’implementazione di cavi in puro rame. www.te.com/enterprise-eu

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Sotto i Riflettori

WatchGuard Technologies affronta il problema del ‘cyberloafing’ con l’upgrade del suo nuovo sistema operativo Fireware Fino all’80% del tempo speso sul web dai dipendenti non ha nulla a che vedere col lavoro; il ‘cyberloafing’ può incidere sul profitto dell’azienda quanto le violazioni di rete

W

atchGuard Technologies, leader globale nei firewall multifunzione, ha annunciato alla RSA Conference di San Francisco la nuova versione del suo sistema operativo Fireware®, che ora permette di controllare facilmente la quantità di dati a cui i dipendenti hanno accesso, e anche quando e per quanto tempo. In uno studio condotto da due professori americani emerge che fino all’80% del tempo che i dipendenti passano su Internet ogni giorno non ha niente a che fare col lavoro : è stato stimato che le organizzazioni perdono fino a $4,500 per dipendente all’anno a causa del cosiddetto “cyberloafing”.

“La maggior parte delle aziende è consapevole che i dipendenti offrono migliori prestazioni se hanno la possibilità di svolgere una breve attività personale su Internet durante la giornata lavorativa, ma la chiave è cercare di trovare il giusto compromesso”, dichiara Brendan Patterson, director of product management in WatchGuard. “La nostra www.watchguard.it

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nuova versione di Fireware OS 11.10 rende semplice per i professionisti IT impostare le quote di tempo e dati assicurando da un lato che i dipendenti siano contenti e dall’altro che la loro produttività non venga compromessa”. Il vantaggio del nuovo sistema operativo per una piccola azienda è subito evidente, poiché ha un impatto immediato sulla produttività. Le nuove capacità di quote di Fireware si estendono anche alle funzionalità di accesso ospiti. Ciò permette alle realtà operanti nei settori hospitality e retail di impostare parametri per l’accesso degli ospiti a Internet – assicurando che nessun ospite possa negativamente incidere sulle prestazioni della rete a danno degli altri. In aggiunta alle funzioni di quota di tempo e dati, il nuovo software permette anche agli amministratori di rete di impostare policy per i siti web usando nomi e non numeri, inclusa una funzionalità “wildcard” per coprire in modo conveniente molteplici domini con una policy. “Usando nomi e non numeri non solo è più semplice e più intuitivo per i professionisti IT impostare po-

licy, ma con la nostra funzionalità wildcard possono catturare tutti gli indirizzi IP entro un dato dominio senza dover impostare policy per ciascuno di esso”, spiega Patterson. “Un buon esempio può essere icanhas.cheezburger.com, memebase. cheezburger.com, failblog.cheezburger.com, e così via. La funzionalità wildcard, che permette di catturare collettivamente tutti quei siti, offre ai professionisti IT enorme efficienza nell’impostare policy contro gruppi particolari di siti web”. La possibilità di usare nomi e non muneri in Fireware garantisce anche un considerevole minor consumo di potenza di processo rispetto a soluzioni concorrenti, perchè WatchGuard non fa una ricerca inversa durante ciascuna transazione per aggiornare gli indirizzi IP. “Nonostante la nostra soluzione abbia grande potenza di processo, non è necessario sprecarla su questa funzione. Ancora una volta, l’approccio di WatchGuard è quello di un uso più efficiente delle risorse”, conclude Patterson. WatchGuard Fireware 11.10 è disponibile per tutte le appliance di sicurezza XTM e Firebox, ed è disponibile per i clienti da aprile 2015.


Tecnologie

La rivista di

Patching da sinistra e da destra Da Datwyler, due nuovi pannelli per una gestione delle permutazioni conveniente, efficiente e sicura

on il pannello angolato KS 24x-a e un secondo sistema composto dal pannello KS 24xs e dai moduli RJ45 Keystone angolati tipo KS-TA, Datwyler introduce contemporaneamente nel mercato due soluzioni per le applicazioni LAN e data center in grado di offrire diversi vantaggi rispetto ai patch panel tradizionali.

C

Ulteriori vantaggi sono rappresentati dall’accorciamento della distanza tra le porte RJ45 e i vani laterali di gestione cavi all’interno degli armadi rack e da una più agevole gestione delle connessioni/disconnessioni. Ciascun pannello angolato consente l’installazione di fino a 24 moduli RJ45 Keystone in modo estremamente semplice e rapido, senza l’ausilio di alcun attrezzo.

Il nuovo pannello angolato KS 24x-a (19”, 1U) rappresenta una soluzione alternativa a quelli standard decisamente conveniente sotto il profilo del risparmio di spazio all’interno degli armadi rack. Il suo design, infatti, consente di rinunciare all’impiego dei classici pannelli guidacavi, raddoppiando, di fatto, la densità di porte RJ45 a parità di unità rack occupate o, viceversa, dimezzando il numero di unità rack richieste a parità di porte RJ45 offerte. Inoltre, permette di prevenire i danni derivanti da una piegatura eccessiva delle estremità dei patch cord.

A ciò si aggiunge la più recente proposta di Datwyler, costituita dal patch panel KS 24x-s (“split”) dotato di 2x 12 porte nelle quali alloggiare, nuovamente, fino a 24 nuovi moduli RJ45 Keystone schermati KS-TA. Questa soluzione, a differenza di quella descritta prima, presenta un

pannello dal tradizionale design piatto dotato di due ordini di 12 porte ciascuno (uno superiore e uno inferiore), nelle quali si possono alloggiare i suddetti moduli schermati KS-TA, caratterizzati da un’angolazione di 45 gradi. Tale concetto peculiare consente di ottenere un ingombro ridotto in profondità del patch panel senza rinunciare ai vantaggi offerti dal pannello angolato descritto precedentemente. Per ulteriori informazioni: info.cabling.it@datwyler.com, www.cabling.datwyler.com

www.datwyler.com

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Cosa c’è di Nuovo

Huawei e Intel® insieme per offrire alle imprese nuove soluzioni server ad alte prestazioni Huawei e Intel hanno presentato una gamma completa di soluzioni server Huawei per data center evoluti in logica cloud e dotati della famiglia di processori Intel® Xeon®

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uawei e Intel confermano la collaborazione strategica per offrire prodotti di ultima generazione alle imprese. Combinando la leadership tecnologica di Intel con l’esperienza di Huawei nelle soluzioni ICT, le due aziende mirano a fornire soluzioni innovative che garantiscano un significativo valore aggiunto ai clienti del settore. Grazie a questa solida collaborazione, Huawei e Intel hanno presentato una gamma completa di soluzioni server Huawei per data center evoluti in logica cloud e dotati della famiglia di processori Intel® Xeon® di ultima generazione. Questa alleanza ha consentito a Huawei di sviluppare un portfolio completo di server con capacità elaborativa e di storage altamente innovative, tra cui i Blade server, che offrono

enterprise.huawei.com/en/

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un’architettura convergente, installazione veloce e flessibile ed elevato risparmio energetico, e i Rack server, che garantiscono performance di virtualizzazione migliorate del 70% e un’avanzata tecnologia di inmemory computing. Al recente Mobile World Congress 2015 di Barcellona, Huawei e Intel hanno annunciato inoltre l’estensione della loro collaborazione per offrire agli operatori di telecomunicazioni una maggiore sinergia tra le piattaforme hardware e software, utilizzando applicazioni cloud per implementare tecnologie server, storage, di rete e di gestione delle infrastrutture. L’utilizzo delle architetture Intel DPDK e Open vSwitch nella piattaforma FusionSphere di Huawei consente di migliorare le prestazioni di virtualizzazione di rete della piattaforma, fornendo agli operatori una soluzione cloud affidabile che migliora l’efficienza e la gestione e riduce al contempo i costi di servizio; in questo modo i data center tradizionali si trasformano in data center cloud. “La collaborazione con Intel ci consente di proporre una gamma completa di server con capacità elaborativa e soluzioni storage che spaziano da applicazioni entry-level ai sistemi più evoluti di ultima generazione”, ha commentato Alessandro Cozzi, Country Director Enterprise Business Group Huawei Italia. “Intel è un partner strategico per Huawei con cui stiamo collaborando su molte iniziative in diversi conteR

sti applicativi. Inoltre – prosegue Cozzi – grazie all’accordo con Intel quale fornitore esclusivo di processori per i server Huawei, possiamo usufruire delle versioni più aggiornate e recenti dei software Intel e renderli disponibili in brevissimo tempo sui nostri prodotti. Questo ci garantisce un importante vantaggio tecnologico e soprattutto la possibilità di offrire ai nostri clienti soluzioni all’avanguardia. L’accoppiata Huawei-Intel – conclude Cozzi - è assolutamente vincente e questo è confermato dai recenti dati di Gartner relativi al mercato globale dei server”. Il portafoglio di prodotti e soluzioni di Huawei Enterprise è vastissimo e include prodotti e soluzioni per le infrastrutture di rete aziendali (switch ethernet, router, WLAN, MSTP, WDM), per le comunicazioni aziendali (soluzioni per call center, di unified communication e per videoconferenze), per data center (server, soluzioni di storage, switch e router ethernet), cloud computing (a livello Iaas, PaaS e SaaS) e prodotti e soluzioni dedicati a settori verticali (e-Government, e-City, eHealth, e-Education per la pubblica amministrazione, GSM-R per il sistema ferroviario, soluzioni digitali per l’industria petrolifera e Smart Grid).


Cosa c’è di Nuovo

La rivista di

Gli accessori per armadi e box: una componente fondamentale Anche l’accessoristica da inserire in un armadio per networking merita grande attenzione

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n aspetto erroneamente ritenuto marginale nell’arredamento di un contenitore per networking è quello relativo all’accessoristica da inserire, che ha come scopo fondamentale quello di rendere facilmente installabili i componenti attivi e passivi che devono essere inseriti nel rack o nel box, ma, soprattutto, rendere rapidi gli interventi definiti MAC (Move-spostamento, Add-aggiunta, Change-cambiamento) relativi alla manutenzione di un sistema LAN.

Le strutture di gestione dei cavi e dei patch cord, sia in verticale che in orizzontale, sono fondamentali per ottenere quanto scritto sopra. Per questo i cosiddetti passacavi da associare ai patch panel rame e ottici sono disponibili in diversi formati, sia in altezza (numero di unità rack), sia come profondità degli anelli che servono per la corretta sistemazione dei patch cord. Se il numero e le dimensioni di questi sono considerevoli, conviene adottare strutture alte 2 unità con anelli profondi, in modo che gestiscano i cordoni di collegamento dei pannelli di permutazione installati sia sopra che sotto; piuttosto che adottare un passacavi alto 1 unità per ogni patch panel (o apparato) installato. In questa maniera si ottimizza l’occupazione di spazio nell’armadio/box, specie in ambienti in cui il costo della superficie occupata dal contenitore influenza il prezzo del servizio all’utente finale (leggi data center).

Ma il discorso vale anche per situazioni meno complesse, perché utilizzare armadi più piccoli fa comunque risparmiare. La gestione verticale è altrettanto importante; proprio per questo gli armadi FCM larghi 800 millimetri hanno i fori dei montanti 19” ricavati su una struttura di metallo larga circa 100 millimetri, nella quale sono presenti finestrature rettangolari, che possono essere utilizzate per la sistemazione dei patch cord che collegano componenti posizionati in unità rack distanti tra loro.

contenitore deve essere predisposta) e orientabili, sufficientemente robuste per supportare il carico che graverà su di esse e dotate di freno, così da bloccare il rack una volta in posizione d’impiego. Tutte queste problematiche sono state affrontate e risolte da FCM, grazie all’esperienza maturata da anni di presenza sul mercato, dalle capacità progettuali e dall’adozione di materiali e tecniche di produzione all’avanguardia.

Oppure si possono installare anelli metallici, sfruttando i fori circolari distribuiti lungo la fascia metallica, per rendere più semplici le operazioni di sistemazione e permutazione. I fori possono essere utilizzati anche per il passaggio di fascette in nylon, per il bloccaggio di cavi di diverso uso. Per i prodotti che non sono dotati di alette di fissaggio 19” è disponibile un’ampia scelta di ripiani, sia fissi che estraibili, con profondità e portate diverse, in modo da poter essere installati nei vari contenitori. È fondamentale considerare la portata di quanto sarà posato sul ripiano già in fase di progettazione, in quanto una valutazione sbagliata potrebbe portare alla flessione del ripiano o, addirittura, dei montanti 19”, compromettendo la stabilità dell’armadio e del suo contenuto.

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Un discorso a parte meritano le ruote, che devono essere facilmente installabili (quindi la struttura del 53



Cosa c’è di Nuovo

La rivista di

Patch Cord Bonded-Pair: la tua prima linea di difesa Usare conduttori stranded o solidi per le patch cord?

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requentemente compresse e piegate durante l’installazione e manipolate abitualmente da personale IT, le patch cord sono spesso viste come uno degli elementi più sostituibili e come componenti di commodity nel data center. Ma dato che sono la primaria connessione per i server nei data center e per gli switch nelle LAN, le patch cord sono la prima linea di difesa contro le interruzioni di servizio.

Stranded contro Solido Una delle questioni più comuni è se usare conduttori stranded o solidi per patch cord. Conduttori solidi sono costituiti da un singolo corpo in rame, mentre i conduttori stranded sono costituiti da più cavi sottili di rame. I conduttori stranded usati nel cablaggio sono spesso costituiti da sei cavi attorno a uno centrale per un totale di 7 cavi per conduttore, per un diametro complessivo che è circa lo stesso di quello di un conduttore solido. I conduttori solidi offrono una migliore attenuazione generale e una più bassa resistenza DC rispetto a conduttori stranded. Dal momento che stiamo spostandoci verso frequenze più elevate e una più alta potenza del PoE Plus, i conduttori solidi supportano molto meglio la più elevata velocità di dati e la maggiore potenza d’oggigiorno. Rappresentano un must per cavi orizzontali che corrono nelle LAN — la più alta attenuazione rende i cavi stranded insufficienti per qualsiasi lunghezza che superi i 10 metri.

cord dove la più alta attenuazione non è un problema date le distanze più corte. Ma cosa accadrebbe se si potesse avere il meglio dei due mondi — la flessibilità di un conduttore stranded con le prestazioni di uno solido? Con la tecnologia brevettata di Belden, Bonded-Pair, questo è possibile.

Bonded contro Nonbonded Nei cavi Bonded-Pair i conduttori solidi delle coppie di cavi sono fissati lungo l’asse longitudinale per assicurare che nessuna apertura tra i conduttori si possa creare e possa influire sulle prestazioni. L’installazione e la manipolazione di coppie nonbonded tende a causare aperture tra i conduttori che possono influire negativamente sulle prestazioni elettriche. Queste aperture possono manifestarsi sia nei conduttori nonbonded solidi che in quelli stranded. Nei patch panel, dove le patch cord sono soggette a continue curvature e stress, le coppie nonbonded possono degradare in modo significativo nel corso del tempo. Una delle cose più importanti riguardo ai cavi Bonded-Pair è che offrono più elevate tensioni di trazione massima e un più stretto raggio di curvatura rispetto alle altre coppie di cavi, mantenendo la loro integrità fisica anche in una patch cord che è sottoposta allo stress dell’installazione

e a continue manipolazioni. Infatti, le patch cord Bonded-Pair sono le uniche patch cord sul mercato che superano il test di stress meccanico TIA.

Cosa significa questo per te? Significa che puoi avere la flessibilità di una patch cord stranded con le prestazione di un conduttore solido. Significa che non ti devi preoccupare della lunghezza e dell’attenuazione della patch cord. E con le applicazioni moderne a più alte frequenze e a più elevate potenze PoE Plus, significa che non avrai più l’intera prestazione di rete che ruota attorno alle prestazioni di un componente instabile come quella di una patch cord di bassa qualità.

www.beldensolutions.com

D’altro canto, i conduttori stranded sono considerati più flessibili rispetto ai conduttori solidi e perciò sono spesso usati per patch 55


Cosa c’è di Nuovo

AudioCodes One Box 365 offre un risparmio di costi e una soluzione Lync resiliente all-in-one One Box for Lync è parte della suite di prodotti e servizi del programma One Voice for Lync di AudioCodes che semplifica e accelera l’implementazione di Lync Enterprise Voice

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uaero, azienda che si occupa di data management e analytics con uffici in Charlotte e Boston, e un terzo ufficio a Bangalore in India, ha scelto AudioCodes One Box 365 per fornire una soluzione completa in grado di abilitare Lync Enterprise Voice per utenti Office 365. Quaero ha acquistato One Box 365 usando un innovativo modello OPEX “pay-as-you-go” proposto dal suo system integrator che ha significativamente ridotto il TCO dell’azienda. Quaero era passata attraverso un paio di cambiamenti di proprietà, e come risultato, aveva cambiato nel corso del tempo diverse tecnologie: era ora alla ricerca di una soluzione affidabile per passare da Cisco a Lync 2013. Come parte del progetto, i manager di Quaero intendevano usare Lync per collegare i loro uffici in Charlotte e Boston. Oltre alle sfide dal punto di vista tecnico nel passare a Lync, un significativo ostacolo era rappresentato dai costi da sostenere. Occorreva adottare un modello OPEX “pay-asyou-grow”, che permettesse di unire i costi di apparecchiature, licenze e servizi in una spesa unica mensile per singola postazione. Per raggiungere lo scopo, il team di Quaero ha implementato un paio di soluzioni Lync AudioCodes One Box 365 – uno per l’ufficio a Charlotte, l’altro per l’ufficio di Boston per garantire le necessaria resilienza - e grazie al piano di leasing offerto da Jabra e coordinato dal system integrator, è stato possibile applicare una forma di pagamento mensile, rispondendo così alle esigenze di Quaero. Il case study Quaero è disponibile sul sito di AudioCodes. www.audiocodes.com

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In Argentina connessione in fibra per 1500 case Fornitura, installazione, commissioning di una nuova rete FTTH

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rysmian Group ha ottenuto un contratto da Telecom Argentina, uno dei principali fornitori di telefonia fissa e mobile, oltre che di servizi Internet, per la fornitura, l’installazione e il commissioning di una rete passiva FTTH. Questo contratto è parte di Despliegue Redes Urbanas Ópticas Pasivas, un progetto più ampio sviluppato da Telecom Argentina per costruire nuove reti FTTX/FTTH. Il progetto, per circa 1.3 million USD, ufficialmente è partito nel 2014 anche se è stato assegnato nel 2012. La rete FTTH fornirà accesso a un totale di 1500 case. In particolare:

• I quartieri di Islas, Golf e Puerto nella città di Escobar • • •

(70 km da Buenos Aires), dove la rete FTTH raggiungerà approssimativamente 1000 case; Pasionaria a Martinez (25 km dalla città di Buenos Aires), dove la rete FTTH raggiungerà 100 case; Torre Duomo a Córdoba (700 km dalla città di Buenos Aires), dove la rete FTTH raggiungerà 300 case; Il quartiere Area 60 a Brandsen (90 km da Buenos Aires), dove la rete FTTH raggiungerà 100 case.

I cavi forniti sono principalmente cavi in fibra single mode G652D per l’installazione in condotti, e cavi in fibra single mode 657A per il collegamento con ogni casa. Questi cavi così come gli accessori di connettività (join boxes, splitter, patchcord, pigtail, etc.) sono stati fabbricati nello stabilimento di Prysmian a Sorocaba in Brasile. Questo progetto conferma che Prysmian Group è tra i principali player sul mercato che può fornire una soluzione completa per reti FTTH. Inoltre, in base al risultato di questo primo progetto ‘chiavi in mano’, l’augurio di Gruppo Prymian è che Telecom Argentina rimanga soddisfatta del lavoro del gruppo e della qualità dei prodotti forniti, a tal punto da considerare di acquistare altri prodotti (cavi, accessori di connettività, ecc.) e collaborare con Gruppo Prysmian anche in futuro. www.prismyangroup.it



Cosa c’è di Nuovo

Rotazione dell’immagine: tutti i dettagli, con le proporzioni corrette E’ possibile vedere ogni dettaglio all’interno delle scene critiche zione, ma orientate in senso verticale con un rapporto di formato 9:16, anziché nel normale formato orizzontale 16:9. In tal modo l’intero sensore è in grado di coprire l’area di interesse, senza perdita di pixel in corrispondenza dei bordi dell’immagine. Grazie a una copertura della scena alla massima risoluzione, l’identificazione e la ricerca forense di riprese video registrate risultano più accurate e affidabili.

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telecamere IP di ultima generazione di Sony, mini dome, bullet e fisse, supportano ora la rotazione dell’immagine, che consente di riprendere immagini in verticale utilizzando quella che viene comunemente chiamata “visualizzazione corridoio”.

Ideale per le applicazioni di sicurezza e videosorveglianza all’interno di hall e corridoi, questa innovativa modalità permette di ruotare elettronicamente l’immagine della telecamera di 90 gradi. In tal modo sarà possibile vedere ogni dettaglio all’interno delle scene critiche, nel formato corretto con orientamento verticale 9:16 (ritratto), senza perdita di pixel e con risoluzione Full HD. www.sony.com

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Visuale perfetta nelle hall e nelle corsie all’interno dei negozi Con l’ultima versione del firmware 2.4.0 per le telecamere di rete IP di Sony, ora disponibile, viene integrata nella telecamera un’esclusiva funzionalità di rotazione dell’immagine. Ciò consente una nuova modalità di visualizzazione “corridoio”, nota anche come modalità “hall”, che risulta di straordinaria utilità per le scene che si sviluppano in altezza.

Cambio di scena per le telecamere di Sony con la nuova rotazione dell’immagine Durante l’installazione, la telecamera viene fissata a 90 (o 270) gradi rispetto al piano orizzontale. Ciò si ottiene ruotando fisicamente il corpo della telecamera di un quarto di giro oppure regolando l’orientamento del modulo dell’ottica nel caso dei modelli mini dome. Il sensore della telecamera cattura ora immagini alla massima risolu-

Per compensare questo cambiamento dell’orientamento fisico, la funzione di rotazione ruota elettronicamente l’immagine della telecamera di 90 gradi. Ciò assicura che il flusso video risultante appaia nel senso giusto quando viene visualizzato mediante il software client in rete. Inoltre, il nuovo aggiornamento del firmware permette alla telecamera di generare un’immagine “speculare”, ideale se si utilizza il dispositivo per offrire ai conducenti di autobus o alla polizia ferroviaria una visione di quanto accade alle loro spalle, così come in altre applicazioni simili. http://www.sony.it/pro/article/video-security-corridorview-detailed-images


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Focus On

Allied Telesis potenzia il proprio portfolio di soluzioni wired e wireless grazie alle tecnologie wireless avanzate di Extricom Allied Telesis Wireless™ è la nuova divisione di Allied Telesis Group, creata per potenziare l’esistente portafoglio di soluzioni convergenti wired e wireless

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’adozione senza precedenti a cui stiamo assistendo di dispositivi mobili nel panorama aziendale, significa che l’accesso wireless è oggi più importante che mai e continuerà a esserlo per il prossimo futuro. Le innovazioni tecnologiche che lo standard 802.11ac ha reso disponibili porteranno a una crescita continua della domanda di soluzioni per l’accesso wireless, assicurandogli così un ruolo fondamentale nelle infrastrutture di unified network aziendali. La domanda degli utenti sarà sempre più di copertura wireless pervasiva e affidabile e di mobilità continua. Quest’espansione wireless richiede piattaforme di gestione strettamente integrate. È recente, in questo ambito, la nascita di Allied Telesis Wireless™, divisione www.alliedtelesis

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di Allied Telesis Group, creata per potenziare l’esistente portafoglio di soluzioni convergenti Wired e Wireless in grado di rispondere alle esigenze degli ambienti difficili come i grandi spazi pubblici, magazzini/ logistica/impianti di produzione industriali, scuole e ospedali in Nord America, Europa e Asia. La nuova realtà integra l’ex squadra Extricom e le attività acquisite: la proprietà intellettuale, le tecnologie avanzate, il portafoglio prodotti e la sua base di clienti. L’esclusiva tecnologia Extricom Channel Blanket™ sarà in grado di potenziare le soluzioni per infrastrutture wireless di Allied Telesis grazie all’affidabilità wire-like, all’alto throughput, alla mobilità impareggiata, all’immunità al rumore senza precedenti e

all’installazione e manutenzione più semplici rispetto alle diverse alternative presenti sul mercato. A complemento dell’esistente controller Allied Telesis Unified Wireless (UWC) e della Serie TQ di access point, la linea di prodotti Extricom assicurerà serivizi voce, dati, video e di localizzazione ad alte prestazioni, con roaming ininterrotto negli ambienti ad alta densità più impegnativi. Seiichiro Sato, Allied Telesis director of Global Product Marketing, ha osservato, “La formazione di Allied Telesis Wireless e il lancio della linea di prodotti Extricom, permetteranno ad Allied Telesis di offrire ai clienti un impareggiabile e completo portafoglio di soluzioni wireless e wired LAN. Questo importante sviluppo conferma, ancora una volta, il nostro continuo impegno nell’estendere il portafoglio di soluzioni per l’accesso, potenziandolo con un’importante offerta in ambito di accesso wireless e consolidando la leadership di Allied Telesis nel settore delle infrastrutture di rete fissa”.



Focus On

Ricerca Aruba Networks #GenMobile: la condivisione batte la sicurezza I nuovi rischi per le imprese. L’Italia è il terzo Paese più a rischio in Europa

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ruba Networks, Inc. (NASDAQ: ARUN) lancia un segnale alle imprese dopo che un nuovo rapporto sulle misure di sicurezza dei dispositivi mobili rivela che le aziende sono ancora impreparate a gestire i pericoli per la sicurezza causati dal comportamento della #GenMobile, la nuova generazione di utenti esperti che si affida ai dispositivi mobili per ogni aspetto del proprio lavoro e per le comunicazioni personali. Secondo lo studio ‘Securing #GenMobile: Is Your Business Running the Risk?’ sulla sicurezza dei dati

www.arubanetworks.com

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aziendali, che ha coinvolto più di 11.500 lavoratori di 23 Paesi, è in aumento la propensione dei dipendenti a operare in un ambiente di lavoro che facilita la condivisione al costo della sicurezza. Emerge, inoltre, che aziende tecnologicamente più avanzate di settori fortemente regolamentati, uomini con alto livello di reddito e mercati emergenti, presentano i maggiori rischi per la sicurezza dei dati aziendali. Per Aruba Networks sono tre le tendenze che indicano come la #GenMobile stia spianando la strada a comportamenti pericolosi nel mondo del lavoro. • Condividere è la norma: sei dipendenti su dieci condividono regolarmente dispositivi personali e di lavoro con altre persone. Quasi un quinto degli intervistati non protegge i dispositivi con password,

il 22% dei dipendenti ha dichiarato di non avere preso misure di sicurezza per facilitare la condivisione. I dati relativi al piano globale restano confermati anche per l’Italia dove, in particolare, il 23% di chi non usa password sostiene di farlo per poter condividere più facilmente con altri il proprio dispositivo. • Aumenta l’indifferenza sulla sicurezza: la sicurezza scivola al quinto posto, dietro a marca e sistema operativo, nella classifica dei fattori che influenzano la #GenMobile nelle scelte d’acquisto di nuovi dispositivi. Quasi 9 intervistati su 10 (87%) assumono che il reparto IT si incaricherà della loro sicurezza; circa un terzo (31%) ha perso dati a causa di un utilizzo scorretto del dispositivo mobile. Dai dati italiani scopriamo che, a causa dell’uso improprio del dispo-


Tecnologie

La rivista di sitivo mobile, il 35% ha perso informazioni o dati personali e l’8% ha perso dati di carattere finanziario della propria organizzazione. Nella decisione di acquisto di un nuovo dispositivo la sicurezza è al terzo posto dopo sistema operativo e costo. Il 91% ritiene che il reparto IT della propria azienda abbia attuato misure adeguate per proteggere device e applicazioni, l’88% si affida a esso per la protezione dei dati personali. • Vince il fai date: più della metà (56%) degli intervistati dichiara di essere disposto a disobbedire al proprio responsabile per completare un progetto, un’altra metà (51%) dichiara che le tecnologie mobile permettono maggiore produttività e condivisione, oltre tre quarti (77%) sono disposti a risolvere in autonomia problemi tecnici. In Italia, resta elevata – anche se scende lievemente (47%) rispetto al dato globale – la percentuale di dipendenti disposta a disobbedire al proprio responsabile; il 54% dichiara che l’adozione di tecnologie mobile aumenta la produttività; il 72% ha gestito in autonomia questioni tecniche o ritiene di poterlo fare. “I professionisti che appartengono alla #GenMobile sono flessibili, trasparenti e collaborativi, ben disposti ad aumentare la produttività e la crescita dell’impresa. Detto questo, sono dipendenti che non si fanno problemi a condividere i dati aziendali e non si preoccupano della sicurezza”, sostiene , CMO di Aruba Networks. La ricerca ha evidenziato una forte disparità fra diversi settori, persone e Paesi rispetto all’utilizzo dei dispositivi mobili e dei dati.

Le differenze in settori diversi • I dati persi nel settore finanziario: il 39% degli intervistati che operano nella finanza ammette di aver perso dati aziendali per l’utilizzo improprio dei dispositivi mobili, una percentuale maggiore del 25%

rispetto alla media degli altri settori. Il settore Pubblico (esclusa l’Istruzione) presenta i rischi minori per la perdita e il furto di dati.

• I rischi maggiori sono nell’hi-tech: i dipendenti di aziende tecnologiche sono quasi due volte (46%) più propensi di quelli che operano nella sanità o nell’istruzione a rinunciare alle password che proteggono i loro dispositivi se richiesto dall’IT. • Gli insegnanti a lezione di sicurezza: secondo la ricerca, gli educatori sono più propensi (28%) a conservare le password su supporti cartacei rispetto ai dipendenti del settore hi-tech. Gli insegnanti hanno ottenuto il punteggio più basso rispetto agli altri settori sulle abitudini di protezione degli smartphone con password personali.

I rischi affrontati da ciascuno • Gli uomini sono più esposti al furto di dati: gli uomini sono più portati (20%) a perdere i dati personali o di clienti a causa dell’utilizzo scorretto dello smartphone, hanno il 40% di possibilità in più delle donne di cadere vittima del furto d’identità. • I dipendenti più giovani possono creare problemi alla sicurezza dell’azienda: gli intervistati sopra i 55 anni hanno la metà delle probabilità di essere vittima del furto di identità o di perdere dati personali e di clienti in confronto ai dipendenti più giovani. La fascia di età più esposta alla perdita di dati e al furto di identità è quella dei dipendenti che hanno tra i 25 e 34 anni. • Più alti sono gli stipendi maggiori sono i rischi: i dipendenti che guadagnano più di $60K hanno una probabilità due volte maggiore rispetto ai dipendenti che guadagnano meno di $18K di perdere i dati finanziari dell’azienda e sono più portati (20%) a perdere i dati personali per l’utilizzo scorretto o il furto del dispositivo mobile. In

tema di condivisione delle password dei dispositivi, la percentuale dei dipendenti che guadagnano più di $75K è tre volte più disposta a concedere le password rispetto ai colleghi che guadagnano meno di $18K.

Mappa dell’andamento dei rischi nel mondo • Grossi rischi, grande crescita: i mercati emergenti e in crescita come Cina, Thailandia ed Emirati Arabi Uniti (UAE) sono considerati fra i Paesi più esposti ai rischi. Alla maggiore assunzione di rischi corrisponde maggiore crescita e migliori opportunità, quanti rischi per la sicurezza. • L’occidente si sta muovendo in sicurezza: in tal senso, i Paesi meno a rischio sono quelli dei mercati occidentali tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Svezia.

Le aziende faticano ad adattarsi Lo studio evidenzia come le aziende potrebbero non essere preparate a ciò che le attende poiché più di un terzo (37%) non possiede alcun tipo di policy di base per i dispositivi mobili – in Italia è il 38%. Quasi un quinto (18%) dei dipendenti non protegge i dispositivi personali con password – in Italia il 10% usa la stessa password per accedere a qualsiasi dispositivo, dai siti alle applicazioni web – cosa che fa ritenere che i dipendenti non siano protetti da una strategia basica in tema di sicurezza. Secondo Aruba Networks, se le aziende gestissero in modo strategico le questioni riguardanti la sicurezza, con soluzioni flessibili, potrebbero sfruttare l’approccio della #GenMobile orientato alla condivisione delle informazioni per guidare l’innovazione dell’impresa.

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Attualità

Neutron, il Wireless Managment System di EnGenius Un’innovativa soluzione per la rete wireless gestita

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nGenius, lo storico costruttore di apparati radio, punta moltissimo per il 2015 sulla sua soluzione di wireless gestito Neutron con i prodotti della serie EWS. Questa soluzione è in grado di gestire reti wireless composte fino a 50 access points ma nel terzo trimestre, con il rilascio di EzMaster, tale limite verrà eliminato. Il target di questa soluzione sono le reti wireless del mercato SMB per applicazioni di hospitality (hotel e campeggi), Unify Communications (aziende) e Educational (scuole, campus universitari e biblioteche). Grazie ai dispositivi EWS è possibile creare reti wireless, anche molto complesse, con pochi click. La particolarità di Neutron è l’integrazione del controller degli access points all’interno di uno switch gigabit PoE+ gestibile Layer2. In questo modo è possibile concentrare le funzionalità di switch, di alimentazione, di controllo della rete wireless in un unico dispositivo. Inoltre non esistono canoni di manutenzione, costi per aggiornamento o licenze da acquistare per incrementare il numero di access points nell’impianto. Ogni switch/controller Neutron della serie EWS viene fornito con già in dotazione il numero massimo di licenze di access point gestibili. Ad esempio, EWS7928P (switch 24 porte gigabit PoE 802.3at/af completamente gestibile Layer2) è già in grado di gestire “out-of-the-box”

www.engeniustech.com

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50 access points senza dover acquistare licenze aggiuntive. Pertanto una rete composta da 22 access point gestiti EWS210AP può essere gestita proprio da un EWS7928P senza dover acquistare licenze o dispositivi aggiuntivi. Tutti gli switch EWS supportano funzionalità di gestione lato switch di Layer2 come ad esempio QoS, gestione dell’alimentazione PoE completa (abilitazione/disabilitazione dell’alimentazione, limite di potenza per porta, liste di priorità per l’alimentazione), gestione completa delle VLAN e controllo accessi ACL. Dal punto di vista della gestione, il sistema Neutron si basa su di un sistema a cluster, in cui gli access point EWS vengono riuniti in gruppi (clusters) in cui si creano regole comuni (ad esempio il numero degli SSIDs, l’eventuale taggatura in VLAN, regole di sicurezza) da applicare su tutti gli access point membri con un solo click. Il sistema permette inoltre di creare un diagramma dinamico della rete wireless, grafici in tempo reale sull’uso della rete suddiviso per clients e access points. Log di sistema, alert via email in caso di problemi, Fast Roaming per il passaggio da un access point a un altro senza interruzioni, il Band Steering per forzare gli utenti

a connettersi prima sulle radio a 5GHz, gestione mappe e piantine e inoltre autoaggiornamenti di tutti i dispositivi con avvisi tramite messaggi “popup”. Gli switch EWS sono disponibili in 4 modelli che vanno da 8 porte switch per 20 access points fino a 48 porte per 50 access points. Gli access point EWS sono disponibili in 4 modelli da interno che vanno dalla versione a singola radio a 2,4GHz fino al dual radio 11ac a 1750Mbps, e due modelli da esterno 11ac a 1750mbps disponibili in versione IP65 e IP68 ad alte prestazioni. Nel corso del terzo trimestre 2015 verranno rilasciati, a completamento della gamma, nuovi access point e un nuovo switch EWS. È attivo da aprile 2015 il nuovo programma di partnership EnGenius, EnPartner, che offre anche corsi e webinar gratuiti dedicati alle soluzioni Neutron 11ac a 1750Mbps, e due modelli da esterno 11ac a 1750mbps disponibili in versione IP65 e IP68 ad alte prestazioni. Nel corso del terzo trimestre 2015 verranno rilasciati, a completamento della gamma, nuovi access point e un nuovo switch EWS. E’ attivo da aprile 2015 il nuovo programma di partnership EnGenius, EnPartner, che offre anche corsi e webinar gratuiti dedicati alle soluzioni Neutron.


Attualità

La rivista di

Le soluzioni in fibra di Prysmian Group Consentono agli operatori di raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Digitale

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rysmian Group consente di raggiungere gli ambiziosi obiettivi stabiliti dall’Unione Europea, permettendo agli operatori europei di telecomunicazioni di affrontare le sfide dell’Agenda Digitale Europea (DAE). Tra le varie soluzioni, tre sono i prodotti chiave che Prysmian vuole porre in evidenza, che appartengono alla gamma di soluzioni per il FTTH: Flextube® Technology, che fornisce una più facile gestione e un più rapido accesso alle fibre, riducendo drasticamente il tempo di installazione; la soluzione per reti sotterranee esterne RetractaNetXS adatta idealmente per implementazioni FTTH; e il sistema VertiCasaxs, progettato specificatamente per fornire una connessione in fibra ottica per unità abitative multiple (MDU). I prodotti e le soluzioni Prysmian sono i veicoli per la fornitura di tecnologia per l’Agenda Digitale Europea, che afferma che la banda larga alla velocità di 30Mbps dovrebbe essere disponibile in tutta Europa entro il 2020. Il Gruppo Prysmian è orgogliosa della parte che sta giocando nello sviluppo della banda larga in Europa e non solo, e sta lavorando a questo con le proprie fabbriche e gli uffici sparsi in Europa.

Prysmian sta realmente collegando il futuro. Un primo esempio della risposta del gruppo Prysmian all’esigenza crescente di miniaturizzazione dei cavi, la tecnologia Prysmian Flextube®, offre numerosi vantaggi per le implementazioni FTTH. Molti dei prodotti sono equipaggiati con la fibra bend-insensitive G.657.A2 di Prysmian Group, BendBrightXS. Flextube® offre un significativo valore aggiunto a installatori e operatori. La soluzione per reti sotterranee esterne RetractaNetXS impiega un cavo costruito in modo tale da essere retrattile dal punto di distribuzione nella muffola fino all’edificio del cliente. RetractaNetXS impiega un cavo che è riempito con piccoli moduli in fibra. Questi moduli sono progettati per essere tagliati in un punto nella rete

e retratti a un altro da cui possono essere soffiati attraverso i microcondotti direttamente ai locali del cliente. Infine, il cavo VerticasaXS per MDU ha moduli estraibili e può anche presentare connettori di elevata qualità direttamente montati e controllati in fabbrica. Questo previene la necessità di accesso ripetuto ai locali del cliente e permette una finitura diretta dell’installazione in-house. Semplica anche in modo significativo la procedura di pianificazione per l’installatore.

www.prismyangroup.it

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Il portatile più piccolo della gamma. Con un design impeccabile e un'ampia gamma di opzioni, è la soluzione ideale per chi si aspetta il massimo dal proprio sistema telefonico.

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Attualità

La rivista di

Netgear ridefinisce gli standard degli switch a chassis con la serie M6100 E’ caratterizzata da una capacità di switching e routing di più di 1,4 Tbps, backplane passivo, gestione completa e fabric distribuita elementi essenziali per una soluzione pronta all’uso: • • •

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a nuova serie di switch ProSAFE M6100 a chassis (www.netgear.it/M6100) è il primo chassis al mondo a offrire, a un prezzo vantaggioso, una soluzione ad alta densità di porte Gigabit e 10G in un formato 4U. La serie M6100 include switch Gigabit a livello di accesso e switch 10 Gigabit a livello di distribuzione in un formato 4U. È caratterizzata da una capacità di switching e routing di più di 1,4 Tbps, backplane passivo, gestione completa e fabric distribuita, offrendo così resilienza e scalabilità elevate. Le caratteristiche del sistema operativo e della gestione di sistema superano le complessità della fornitura di servizi L2/ L3/L4 per le implementazioni edge e core nelle PMI. La funzionalità UPOE estende il proprio potenziale e fornisce una protezione reale degli investimenti, supportando l’adozione di futuri dispositivi e applicazioni. Le caratteristiche e i vantaggi di uno Chassis, ma al prezzo di una soluzione stackable

• • • •

Schede supervisor integrate Supporto PoE/PoE+/UPOE PoE quando richiesto; 480Gbps di backplane inter-modulo; L2/L3/L4 routing integrato.

• • La serie M6100 è stata pensata per essere al centro della rete di un’organizzazione di dimensioni medio-piccole, o come soluzione di accesso o di aggregazione nella rete di un campus di grandi dimensioni o di una filiale aziendale di medie dimensioni. Per coloro che necessitano di una connettività desktop resiliente tramite tecnologia Gigabit, o 10G per esigenze di server virtualizzato e storage, la M6100 offre la maggiore velocità di backplane disponibile sul mercato, con failover hitless per assicurare un servizio eccellente a livello enterprise.

• •

1 chassis di base M6100-3S (XCM8903); 1 blade 40x1G + 4x10G (XCM8944); 1 scheda figlia per abilitare il PoE+ (XCM89P); 1 alimentatore (APS1000W); 1 vano ventola front to back (AFT603); Kit di montaggio in rack (con maniglie); Kit di slitte a scorrimento per rack.

Infine, la serie chassis ProSAFE M6100 include Garanzia Hardware a Vita, sostituzione entro il giorno lavorativo successivo a Vita e Supporto Tecnico a Vita 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Inoltre, la serie M6100 offre diverse combinazioni per adattarsi a tutte le esigenze: fino a 144 porte Gigabit o 72 porte 10 Gigabit. NETGEAR propone uno Starter Kit ProSAFE M6100 (XCM8903SK-10000S) ad un prezzo conveniente che include gli

www.netgear.it

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Sotto i Riflettori

Brocade amplia l’offerta Effortless Network con ulteriori innovazioni nel Campus LAN B

rocade ha introdotto ulteriori innovazioni alla propria gamma Campus LAN, volte ad aiutare le aziende a realizzare la strategia Effortless Network e a gettare le fondamenta per il New IP. Lo switch Brocade ICX 7250 offre la densità di porte 10 GbE più elevata del settore tra tutti gli switch di pari categoria, per rispondere al forte aumento di traffico video e wireless da parte degli utenti, che mette a dura prova le reti campus. Brocade ha presentato Switch Port Extender, una nuova tecnologia dell’architettura HyperEdge, progettata per semplificare l’implementazione e la manutenzione continuativa della rete. Grazie alla maggiore automazione, consente la condivisione di servizi e gestione di rete tra gli switch della famiglia ICX 7000 distribuiti su tutto il campus. Leader nell’SDN e nelle innovazioni per il New IP, Brocade ha inoltre esteso il supporto OpenFlow 1.3 agli switch ICX 7450 e ICX 7750 per consentire soluzioni SDN nelle architetture LAN. Attraverso l’unione con Brocade Vyatta controller, i clienti potranno ora iniziare a sfruttare le opportunità dell’automazione SDN. “Le aziende oggi richiedono un’infrastruttura campus LAN scalabile e a elevate prestazioni, per affrontare la proliferazione di dispositivi

www.brocade.com

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mobili, di grandi quantità di contenuti multimediali, e le aspettative in continua crescita degli utenti – ha dichiarato Jason Nolet, senior vice president, Switching, Routing e Analytics Products Group di Brocade. “Inoltre, i clienti desiderano soluzioni di networking che li aiutino ad aumentare l’agilità IT e a ridurre i costi operativi attraverso l’automazione e la gestione consolidata.

loro applicazioni, sono disponibili i servizi Layer 3 completi per ICX 7250 per ridurre i costi capitali all’ingresso e proteggere gli investimenti.

Brocade affronta queste problematiche in modo diretto con i suoi nuovi switch di campus e con le funzionalità abilitanti per SDN. Le sue soluzioni complete, sia hardware che software, sono progettate per fornire scalabilità flessibile, gestione semplificata e interoperabilità basata su standard aperti in reti multivendor di elevata qualità.

• OpenFlow 1.3 è completamente supportato negli switch Brocade ICX sia implementati singolarmente, che in stack misti o distribuiti, garantendo flessibilità di implementazione SDN in tutti gli armadi.

Informazioni su prodotti e tecnologie • Brocade ICX 7250 offre una densità di stacking superiore del 50% rispetto agli switch presenti sul mercato e raggruppa fino a 576 porte GbE in uno chassis virtuale e in un unico touchpoint di gestione. Per assicurare a imprese e organizzazioni la possibilità di scalare i servizi di rete facilmente, con l’evolversi delle

• Switch Port Extender, gestito in modo centralizzato, consentirà agli switch ICX 7250 e ICX 7450 di includere le caratteristiche e le funzionalità avanzate di ICX 7750 e semplificherà la gestione per ridurre i costi operativi.

• La famiglia di switch Brocade ICX è certificata con il controller Brocade Vyatta® basato su Open Daylight e supporterà altri controller conformi con Open Daylight.


Sotto i Riflettori

La rivista di

Mobility ovunque e Security? Con AlcatelLucent OmniPCX Office si può! Successo di adesioni alla presentazione con demo tenutasi in EDSlan il 25 e 26 marzo, che ha puntato sulle tecnologie e gli applicativi di AlcatelLucent Enterprise centrale e una filiale dotata delle stesse funzioni e degli stessi servizi utilizzati nella sede centrale. Si è puntato sul concetto di ‘Mobilità’ - per dimostrare che un dipendente anche allontanandosi dalla sede centrale può continuare a lavorare come se fosse in sede - e sul concetto di ‘Sicurezza’, dimostrando come tutti gli eventuali apparati di sicurezza che gestiscono impianti di allarme ecc. possono essere riprodotti nella filiale o nella sede remota.

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DSlan, in collaborazione con Alcatel-Lucent Enterprise, ha organizzato presso la sua sede di Vimercate un evento aperto ai rivenditori dal titolo “Mobility ovunque e Security? Con Alcatel-Lucent OmniPCX Office si può!”. Il successo di registrazioni ha portato EDSlan a bissare l’appuntamento aggiungendo oltre al 25 marzo anche la data del 26 marzo, a sottolineare la rilevanza che queste tematiche Mobility & Security - stanno riscontrando sul mercato. Non si è trattato di una semplice presentazione commerciale, bensì di una dimostrazione pratica che ha dato la possibilità di toccare con mano le tecnologie e gli applicativi necessari per creare un ufficio remoto e funzionante.

Allo stesso tempo è stato dimostrato come i dipendenti possono usufruire tramite smartphone degli stessi servizi anche fuori dalla sede centrale e dalla filiale. Con i prodotti Alcatel-Lucent Enterprise è stata creata l’infrastruttura della sede centrale, utilizzando una centrale OmniPCX Office e un Controller per la gestione delle VPN, per garantire i collegamenti remoti con uno o più uffici/filiali sparsi nel mondo. Per l’infrastruttura della filiale remota è stato utilizzato un Remote Access Point (RAP) che interfacciato con il Controller della sede centrale ricrea ne ricrea la stessa situazione. Grazie al RAP si è sviluppata tutta l’infrastruttura necessaria al normale funzionamento di un ufficio, con apparecchiature dati e telefoniche.

Inoltre in filiale, sono stati aggiunti i videotelefoni Alcatel-Lucent Enterprise, integrati con un videocitofono 2N per la gestione degli ingressi (cancello e portone). Il tutto integrato con MobiCall, soluzione ideale per creare da più tipi di sistemi eterogenei un’unica struttura di informazioni e di allarmi, omogenea e potente. Dal momento che tutto ciò è funzionante anche su smartphone Android e iPhone è stato possibile gestire anche l’off-site dei collaboratori: fuori dagli uffici della sede o della filiale, il dipendente può interagire totalmente con i servizi della centrale e con i colleghi. L’evento di successo che ha richiamato la presenza di numerosi clienti EDSlan, è stato riproposto a Padova il 6 maggio e sarà organizzato a Roma il 24 giugno presso la filiale di EDSlan.

“Mobility ovunque e Security? Con Alcatel-Lucent OmniPCX Office si può!”

www.alcatel-lucent.com

Sostanzialmente per la demo live sono stati realizzati due ambienti basati sulle soluzioni di comunicazione e di data networking di Alcatel-Lucent Enterprise: una sede 69



Quanto è importante la crescita nel tuo business?

Riello UPS, la scelta migliore per i Data Centre ad alta densità

www.riello-ups.com

Multi Power, l’UPS modulare scalabile sino a 1MW + ridondanza

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Reliable Power for a sustainable World

RIELLO ELETTRONICA

Il Multi Power è stato progettato per proteggere tutti gli ambienti critici ad alta densità, raggiungendo al contempo la massima disponibilità di alimentazione. Il Multi Power cresce con le esigenze del business, senza dover sovradimensionare l’UPS - ottimizzando sia l’investimento iniziale che il TCO (Total Cost of Ownership). Non appena la domanda aumenta, la soluzione modulare Riello Multi Power può espandere la sua capacità di potenza, mantenendo i massimi livelli di protezione dell’alimentazione, disponibilità, manutenibilità, ridondanza e risparmio dell’investimento.


Sotto i Riflettori

WatchGuard Firebox M440 nominato ‘Recommended UTM Product’ da SC Magazine Potenza, funzionalità e prezzo competitivo alla base della massima valutazione per M440 e del riconoscimento di ‘Recommended UTM Product’ di SC Magazine

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l firewall UTM WatchGuard Firebox® M440 è stato nominato da SC Magazine “Recommended UTM Product” in un group test sulle appliance SIEM e UTM pubblicato recentemente. WatchGuard non solo ha ricevuto il punteggio massimo di 5 stelle, ma è stato anche identificato come “il migliore tra tutti” in una lista di vendor che includeva i principali competitor sul mercato. SC Magazine ha definito Firebox M440 un dispositivo UTM di vera classe enterprise con un potente throughput e alcune delle migliori capacità all-in-one nella sua classe. Il laboratorio ha anche riconosciuto il valore di WatchGuard per la ricca documentazione con cui viene fornito il prodotto e il set-up semplice, per la sua interfaccia utente ben progettata, e la sua capacità di trasformare dati grezzi in security intelligence con WatchGuard Dimension™. www.watchguard.it

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M440 ha anche raggiunto la prestazione di 1.6GbE di throughput con tutte le funzionalità di sicurezza attive, il che ne fa quindi un ottimo investimento secondo la rivista americana. “WatchGuard Firebox M440 rende semplicissimo per i professio-

ni IT creare segmenti, mappare il traffico, creare policy personalizzate basate sul traffico presente in ciascun segmento, e vedere instantaneamente come influiscono sul traffico”, spiega Brendan Patterson, director of product management in WatchGuard. “Questo award, insieme agli altri che hanno riconosciuto questo firewall come ‘a powerful beast’, è molto importante per i nostri team perché è una conferma del valore che stiamo fornendo ai nostri utenti finali per aiutarli a proteggere le loro reti”.

Firebox M440 fornisce la stessa robusta sicurezza, elevate performance e strumenti di gestione flessibili che contraddistinguono anche le altre soluzioni UTM e Next Generation Firewall (NGFW) di WatchGuard, ma questo modello fornisce anche una robusta densità di porte con 25 porte Ethernet da 1 Gb e due porte 10 Gb SFP+ (fibra). Questo elimina la necessità di complesse configurazioni come le VLAN e semplifica il processo critico di applicare policy appropriate per il traffico su molteplici segmenti di rete. Include anche Dimension, che fornisce l’unica vista in tempo reale sul mercato con un unico pannello di controllo dell’effetto che ciascuna policy sta avendo su quel segmento di rete.


A Viva Voce

La rivista di

Connettori a fusione Fujikura Da circa 2-3 anni esiste una nuova tecnologia di connettorizzazione per i cavi e bretelle in fibra ottica, ovvero i cosiddetti “connettori a fusione” anche chiamati “giuntabili” in campo.

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l principio è lo stesso dei connettori “meccanici” ovvero connettori prelappati con giunto a crimpaggio meccanico tramite il gel di accoppiamento, solo che il giunto viene fatto a caldo con la giuntatrice a fusione.

Il risultato netto è che si ottengono delle prestazioni ottiche eccezionali (pari a quelle di un pigtail) con in piu le prestazioni meccaniche di una patch cord acquistata in fabbrica, perché se montati su bretella con rivestimento da 2mm o 3mm il corpo del connettore stesso viene ancorato al kevlar che sta sotto la guaina del rivestimento appunto, rendendoli in questo modo robusti al tiraggio. I connettori a fusione (nome tecnico Fuse Connectors) esistono in diverse versioni, a seconda del tipo di connettore (SC, LC, ST, FC, nella versione per fibra SM anche SC/APC ed LC/APC, e anche MPO per fibre a nastri Ribbon) del tipo di fibra (SM, 62,5/125 OM1, 50/125 OM2 e 50/125 OM3) e del tipo di rivestimento su cui vanno montati (900um tight, bretella 2mm o 3mm)

eseguito a circa 1cm dalla punta e quindi richiuso nel corpo del connettore stesso, evitando la necessità di installare un box ottico o patch panel per contenere la cartolina portagiunti. Possono essere molto utili in ambito di installazione F.T.T.Home oppure F.T.T.Antenna, nonché per eliminare la extra lunghezza delle bretelle presenti nelle centrali o nei ripartitori ottici di edificio (R.O.E.) o stradali (armadi di sezionamento)

Sono compatibili con i modelli di Fujikura FSM-17sFH, 18s, 19s, 11s, 12s, 21s, 60s e 70s, ovvero con tutte le giuntatrici delle ultime 2-3 generazioni, e anche con giuntatrici di altre case costruttrici, purchè siano dotate di sistema di testine portafibra estraibili (in gergo Fiber Holders). La semplicità di installazione li rende facili da montare in campo (basta una giuntatrice e i soliti accessori e attrezzi per la preparazione della fibra ottica, ovvero una taglierina di precisione, sguainacavo, spellafibra, alcool/fazzoletti e forbici per il taglio del kevlar. L’affidabilità nel tempo dei connettori è garantita da giunto a fusione e dal fatto che non ci sono parti meccaniche mobili che si possono usurare. Le performance durano nel tempo come per la lavorazione di tipo classico eseguita tramite pigtail e cassetto ottico Possono anche essere utilizzati per “farsi in casa” una certa rapidità delle bretelle ottiche di lunghezza customizzata (eventualmente avendo già delle semi-bretelle di lunghezza

opportuna, preconnettorizzate da un lato e aperte per la lavorazione dall’altro) oppure dei cavi “tipo break-out”, acquistando il kit di sfioccamento con la piovra dimensionata per il cavo, infilando le fibre all’interno di una guaina da 2mm o 3mm opportunamente predisposta, e ancorando il tutto alla piovra di sfioccamento e alla guaina del cavo stesso. Anche nel caso di videosorveglianza si può evitare di utilizzare un box porta-giunto connettorizzando una bretella ottica che arriva direttamente nella telecamera. In breve gli utilizzi sono molteplici, la facilità di installazione è estrema e la durabilità nel tempo eccezionale, queste caratteristiche fanno dei connettori a fusione un prodotto molto interessante per il presente e per il futuro di varie tipologie di installazione di reti in fibra ottica

I connettori garantiscono performance elevate e semplicità di installazione, il giunto a fusione viene 73


Pure technology and power intelligence

Telecamere intelligenti con OCR integrato

Parking & Control access C’è un mercato, che da una crescita lenta sta rapidamente passando a quella che gli inglesi definirebbero “growth fast”. Stiamo parlando del controllo accesso veicolare attraverso l’uso di sistemi di lettura targhe che consentono di eliminare “componenti” spesso scomodi da gestire come: pass, telecomandi, smart card e gli stessi ticket. TARGHA 512 e 504MP sono le soluzioni Selea per soddisfare a pieno questo tipo di esigenze.

Traffic control & security road Posizionate agli ingressi e uscite delle principali arterie comunali, le telecamere di lettura targhe free flow Selea TARGHA 704MP, costituiscono un’efficace soluzione per il controllo del traffico e del territorio, in grado di fornire elementi utili alle indagini (a seguito di furti, rapine, incidenti con fuga) e informazioni in tempo reale della presenza di soggetti potenzialmente pericolosi, come coloro che stanno entrando nell’area alla guida di auto rubate e auto non assicurate.

Containers reading La sicurezza nei Terminal Container, è diventata un’esigenza prioritaria nei Porti. Complice del cambiamento, l’aumento degli scambi internazionali e la necessità di sicurezza tenendo traccia delle merci, attraverso l’automazione del processo di carico e scarico delle merci containers. Per questo i porti si stanno adeguando alle nuove tecnologie Selea TARGHA 704 ILB che permettono loro di velocizzare il processo di controllo e aumentare la sicurezza dei trasporti merci.

Dangerous goods Ai valichi di frontiera, in autostrada, nelle gallerie, aeroporti e aree ad alto rischio d’impatto ambientale, è diventata un’esigenza il tracciamento dei mezzi che trasportano sostanze pericolose. Le telecamere intelligenti TARGHA 704TKM leggono le tabelle ADR (codici KEMLERONU) delle merci pericolose e contemporaneamente i numeri di targa dei mezzi trasportatori. SELEA - Via Aldo Moro, n. 69 - 46019 Cicognara (MN) - Italy - Tel +39 0375 889091 - www.selea.com


Publiredazionale

La rivista di

Panasonic risponde alle necessità delle PMI con un telefono attento al budget La serie KX-HDV130 permette di ottimizzare i costi nel lungo periodo, con un importante risparmio economico

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l Mobile World Congress di Barcellona Panasonic ha introdotto un innovativo telefono IP da tavolo: il nuovo dispositivo è intelligente, economico ed è arricchito da un’ampia gamma di funzioni a valore aggiunto.

Progettata per le aziende che necessitano una soluzione di comunicazione flessibile e a costo contenuto, la serie KX-HDV130 migliora le comunicazioni business delle PMI.

Questa soluzione permette di ottimizzare i costi nel lungo periodo, con un importante risparmio economico, reso possibile anche grazie alla semplicità di installazione, al consumo ridotto e ad una minore necessità di manutenzione.

Carlos Osuna, Marketing Manager di Panasonic Communication Solutions, spiega: “La serie KX-

HDV130 reppresenta la nuova generazione di telefoni IP professionali da tavolo. Partendo dal successo dei telefoni KX-UT113/123, questa nuova soluzione offre un equilibrio perfetto tra il basso costo totale di proprietà (TCO) e l’elevato livello di qualità che Panasonic offre ormai da molto tempo nel settore PBX. Questo telefono dimostra il grande impegno che Panasonic dedica alla progettazione e distribuzione di soluzioni di comunicazione eccellenti ed economiche in Europa”. I nuovi telefoni presentano una varietà di funzioni quali suono HD con audio a banda larga e vivavoce full-duplex, che assicurano una maggiore nitidezza delle comunicazioni vocali. Inoltre, i terminali possono gestire due account SIP, sono dotati di due porte LAN e possono essere alimentati tramite Ethernet. Il KX-HDV130 è il primo di un’ampia gamma di telefoni IP da tavolo che Panasonic lancerà nei prossimi mesi, dal modello HD standard a terminali da tavolo che supportano le comunicazioni video a colori.

“Il livello di completezza della linea di telefoni da tavolo Panasonic sarà così alto da poter rispondere alle esigenze di tutte le aziende, indipendentemente da fattori quali dimensione e complessità”, conclude Carlos Osuna.

Al Mobile World Congress di Barcellona Panasonic ha introdotto un innovativo telefono IP da tavolo: il nuovo dispositivo è intelligente, economico ed è arricchito da un’ampia gamma di funzioni a valore aggiunto.

www.business.panasonic.it

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A Viva Voce

3M Easy Cleaver 3M porta la fibra a casa velocemente e a un basso costo con la nuova Easy Cleaver

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’ installazione della fibra è più facile ed economica con la nuova 3M Easy Cleaver, che va a completare il portafoglio esistente 3M di soluzioni “easy” per la gestione della connettorizzazione e giunzione in campo della fibra ottica. Il nuovo tool commercializzato da 3M consente ai service providers, con un contenuto investimento di capitale, di soddisfare le crescenti richieste di collegamento in fibra delle utenze. Nessun training specializzato è richiesto per l’utilizzo della nuova Easy Cleaver di 3M.

Easy Cleaver consente di effettuare circa 120 tagli piatti e precisi mediante un design innovativo ed un meccanismo a filo diamantato che sostituisce la tradizionale lama. Per questo motive la Easy Cleaver non richiede manutenzione nè rotazione della lama. “Crediamo che Easy Cleaver rivoluzionarà l’installazione della FTTH” afferma Cheryl Liu – Product Marketing Manager della divisione 3M Communication Markets Division. “Con il rapido incremento della domanda di fibra nelle case, abbiamo

visto un crescente bisogno di gestirla in modo economico e veloce. Questo nuovo tool consentirà a un numero maggiore di operatori di disporre di taglierine di qualità senza dover sostenere ingenti spese iniziali”. Leggera e resistente, la nuova Easy Cleaver è indicata per applicazioni interne ed esterne. La taglierina gestisce cavi rivestiti e drop e include indicatori appositi per il taglio della fibra in accordo con le necessità dei connettori e giunti 3M. Una volta terminati i 120 tagli indicati dal contatore presente sulla taglierina, essa dovrà essere sostituita. Da più di 50 anni 3M ha sviluppato prodotti per l’industria delle infrastrutture di rete. Global customer hanno deciso di affidarsi alla qualità dei prodotti 3M per le proprie reti. Il reparto 3M Communication Markets Division opera costantemente nel collegamento di smart grids a smartphones, di campi eolici a server farms, di wirelines a wireless. Oggi 3M va oltre collegando reti xDLS e FTTN alle imprese. In 3M, collaboriamo e traduciamo la scienza in soluzioni capaci di migliorare concretamente la vita di tutti i

solutions.3mitalia.it/wps/portal/3M/it_IT/Telecomms/Networks

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giorni. Con un fatturato di 32 miliardi di dollari USA e oltre 90.000 dipendenti, operiamo al servizio dei clienti in 200 paesi del mondo. In Italia 3M ha una presenza consolidata in più di 50 anni di attività, circa 1000 collaboratori, un fatturato di oltre 455 milioni di euro e una vastissima gamma di soluzioni tecnologiche. I più elevati standard di sostenibilità caratterizzano la sede di Pioltello (Milano) e una sede a Roma, tre unità produttive e un centro di distribuzione.

Il nuovo tool commercializzato da 3M consente ai service providers, con un contenuto investimento di capitale, di soddisfare le crescenti richieste di collegamento in fibra delle utenze.

Per maggiori informazioni visita il sito www.3Mitalia.it, seguici su Twitter @3Mitalia e unisciti alle conversazioni utilizzando #LifeWith3M.


A Viva Voce

La rivista di

Il cablaggio dei sistemi cloud Il passaggio a un modello basato su cloud può essere una vera sfida

C

on il termine cloud computing si indica la fornitura di una serie di servizi IT di diversa natura a partire da una piattaforma di elaborazione o da una località fisica sconosciuta all’utente finale. Questi servizi sono costantemente disponibili, offrono un’elevata velocità di risposta e, soprattutto, il problema della loro gestione spetta a qualcun altro. Per fare un esempio ispirandoci alla nostra vita quotidiana, si tratta di un modello molto simile a quello che troviamo nelle abitazioni di tutta Europa. Quando un utente accende una lampadina elettrica, non è a conoscenza del luogo in cui la corrente elettrica è stata immagazzinata, della distanza da cui proviene o dei meccanismi con cui è stata generata. Si tratta semplicemente di un servizio disponibile on demand, fornito da una società di servizi pubblici tramite uno SLA (Accordo di fornitura). Lo stesso tipo di servizio fornito da un sistema IT esterno localizzato nel cloud sta conquistando i leader del business con la promessa di una maggiore flessibilità ed efficienza, garantite da soluzioni scalabili che non prevedono spese aggiuntive di capitale. Questo diventa un argomento particolarmente allettante per molti CIO, naturalmente a favore dell’inserimento del cloud computing all’interno della propria azienda. Ad ogni modo, il passaggio ad un modello basato su cloud può essere una vera sfida. Nel settore sono stati infatti sollevati parecchi quesiti riguardanti principalmente la sicurezza dei dati contenuti nel cloud e l’infrastruttura fisica richiesta per l’installazione.

Si tratta semplicemente di un servizio disponibile on demand, fornito da una società di servizi pubblici tramite uno SLA (Accordo di fornitura). Quando si usa un modello basato su cloud l’utente finale “cede” i propri dati ad un terzo e, a meno che nel contratto non vengano stipulati degli accordi specifici sulla sicurezza e sulla risoluzione di eventuali danni, l’utente finale si affida completamente alle capacità del provider di servizi cloud. Ciò può comportare che la riuscita della gestione e della protezione dei dati, fin nella documentazione dei cosiddetti MAC (spostamenti, aggiunte e modifiche) nel cablaggio fisico, non dipenda più dal personale IT dell’utente finale. Tale questione può diventare problematica se si considera il livello di reportistica di controllo e protezione dei dati che le aziende devono rispettare in base alle leggi locali ed internazionali, come ad es. la Sarbanes-Oxley (USA) e la Direttiva sulla Protezione dei Dati (UE). Utilizzando un sistema di connettività gestito nel rispetto di queste legislazioni, i provider di servizi cloud possono guadagnare massima visibilità sulle modifiche a livello fisico e offrire questo vantaggio al cliente, come livello aggiuntivo di conformità.

Inoltre, la rapida espansione dei servizi basati su cloud sta mettendo a dura prova l’infrastruttura esistente, tramite la quale sono interconnessi server, switch di rete e dispositivi di archiviazione. Il rapido aggiornamento tecnologico degli apparati attivi richiede che l’infrastruttura di rete dei Data Center sia adeguatamente progettata e realizzata per agevolare l’adozione di nuove architetture e tecnologie. Dato tutto ciò e considerata anche la necessità di scalare velocemente i servizi e aggiungere costantemente nuovi clienti, il tutto garantendo comunque un livello sostenuto di servizio, il cablaggio dei sistemi cloud può diventare un’enorme sfida. L’implementazione di sistemi in rame e fibra pre-terminati può essere una risposta efficace, in quanto questi risultano in grado di garantire un ottimo livello di performance e tempi di installazione veloci, assicurando flessibilità alla rete. Riconsiderando gli ultimi 25 anni dell’industria delle reti e dell’archiviazione, è evidente che i cambiamenti a livello di aspettative del cliente, tecnologie e legislazione sono stati numerosi. L’installazione di un’infrastruttura gestita e flessibile che integri il supporto di una sufficiente quantità di banda larga deve fare però ancora molta strada oggi per evitare numerosi limiti tecnici e finanziari in futuro.

www.te.com/enterprise-eu

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A Viva Voce

La rivista di

La prima telecamera di sicurezza 4K di Sony: SNC-VM772R Ricchezza di dettagli e sensibilità eccellenti per applicazioni di videosorveglianza costante per interni ed esterni

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on una risoluzione quattro volte superiore a quella del Full HD, la prima telecamera di sicurezza di rete 4K di Sony, SNC-VM772R, offre una chiarezza e una sensibilità da leader del settore per le applicazioni critiche di videosorveglianza e monitoraggio video. Grazie all’ampio sensore dell’immagine a elevata sensibilità CMOS Exmor R™ da 1”, al potente motore di elaborazione e all’ottica zoom di alta qualità, l’SNC-VM772R è in grado di effettuare riprese video 4K ricche di dettagli anche in condizioni di quasi completa oscurità. La maggiore risoluzione 4K offre nuove, interessanti opzioni di monitoraggio. In genere, la videosorveglianza di un’area di grandi dimensioni richiede una telecamera PTZ e diverse telecamere fisse. L’SNC-VM772R è in grado di trasmettere in streaming una visuale complessiva della situazione in bassa risoluzione, oltre a un massimo di quattro visuali in risoluzione nativa 4K di specifiche aree ritagliate della scena; inoltre, consente l’individuazione di più soggetti in movimento. Il registratore da 20 megapixel garantisce la registrazione di immagini statiche di alta qualità con una risoluzione superiore a 4K, consentendo l’esame approfondito di una scena per la ricerca di prove.

pia gamma di ambienti operativi, oppure possono essere regolate manualmente. Inoltre, è possibile utilizzare profili personalizzati per ottenere una flessibilità operativa persino maggiore. La straordinaria qualità dell’immagine della telecamera viene ulteriormente migliorata grazie a funzionalità quali stabilizzazione dell’immagine ottica, che garantisce immagini più stabili, e modalità defog, che offre immagini nitide in presenza di foschia. Inoltre, gli illuminatori IR integrati portano le eccellenti prestazioni in condizioni di scarsa luminosità a un livello superiore, garantendo una copertura ideale di notte. L’app per smartphone o tablet semplifica e velocizza ulteriormente l’installazione e la configurazione, consentendo la regolazione da remoto del campo visivo. Questa discreta telecamera mini dome include un design rinforzato impermeabile e funzionalità antimanomissione, che la rendono ideale per complesse applicazioni di sicurezza e videosorveglianza costante sia in interni che in esterni.

www.pro.sony.eu/4ksecurity @SonySonySecurityEU #4KSonySecurity

Telecamera di videosorveglianza di rete mini dome a infrarossi 4K rinforzata con ampio sensore CMOS Exmor R™

Grazie all’ampio sensore dell’immagine a elevata sensibilità CMOS Exmor R™ da 1”, al potente motore di elaborazione e all’ottica zoom di alta qualità, l’SNCVM772R è in grado di effettuare riprese video 4K ricche di dettagli anche in condizioni di quasi completa oscurità. Le informazioni inserite in questo articolo sono da ritenersi preliminari. Maggiori dettagli saranno disponibili successivamente.

www.sony.com

Le impostazioni dell’immagine vengono selezionate automaticamente in base ai requisiti di un’am79


Pillole di Tecnologia

ZyXEL Next Generation Firewall, mai più barriere solo Security Disponibili tre famiglie di prodotti, con caratteristiche diverse in base al contesto applicativo

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yXEL dispone di una gamma di soluzioni di security denominata Next Generation Firewall che si distingue per la capacità di rispondere efficacemente alle nuove sfide tecnologiche cui le aziende devono far fronte. I Next Generation Firewall di ZyXEL sono dotati di tutte le caratteristiche necessarie a supportare le aziende in ambito di sicurezza della rete, offrendo loro, oltre alle funzionalità classiche di UTM, servizi avanzati, quali: application intelligence, antivirus, IDP, content filtering, antispam, wireless controller, access point, VPN gateway, unified policy e supporto single sign-on. Questa nuova gamma costituisce un sistema di sicurezza completo, affidabile e flessibile, in grado di adattarsi alle esigenze di aziende di qualsiasi dimensione, con un costo di implementazione e di gestione contenuto. Sono disponibili tre famiglie di prodotti, con caratteristiche diverse in base al contesto applicativo: la serie Performance, per aziende fino a 25 utenti, la serie Advanced per aziende fino a 200 utenti e la serie Extreme, per realtà fino a 500 utenti. Sul mini sito dedicato è possibile trovare informazioni e approfondimenti sull’intera gamma. www.usg.zyxel.it

www.zyxel.it

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Telefónica: uno fra i più importanti Provider telefonici al mondo sceglie Teldat Telefónica, società di telecomunicazioni spagnola con sede a Madrid, è uno dei maggiori Provider al mondo con più di 300 milioni di accessi

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rima di implementare le soluzioni di Teldat, Telefónica utilizzava come linea di resilienza ISDN a 128Kbps o 64Kbps. Il passaggio della linea principale sulla banda larga (da ADSL a banda stretta a FTTH/Fibra) ha portato a un aumento dei clienti e relativo incremento di dati sulle linee di failover. A questo punto, ISDN non era più adeguata: era necessario un sistema di failover che offrisse un backup adeguato. Un altro punto da risolvere sia per il reparto prevendita, che per il reparto post-vendita era riuscire a calcolare con precisione i costi effettivi dell’installazione e quelli finali per l’attivazione del failover. Telefónica ha optato, ritenendolo il migliore, per un sistema di failover di tipo cellulare. L’introduzione del Teldat-4Ge con HSPA + o con resilienza LTE, in base al tipo di servizio richiesto dal cliente, ha soddisfatto tutte le esigenze di Telefónica. Il Teldat-4Ge è un dispositivo di backup standard compatibile con qualsiasi router aziendale, viene posizionato dove la copertura cellulare è migliore, ha un design elegante, è “fanless”, può essere installato a parete e funziona su PoE: una caratteristica unica, quest’ultima, rispetto a prodotti concorrenti. La comunicazione tra il router della linea principale e il Teldat4Ge è realizzata creando uno scenario LAN virtuale di livello 2 via Ethernet e protocolli standard. La gestione generale del Teldat 4Ge è interna al router della linea principale. Il Teldat-4GE è compatibile con qualsiasi modello di router aziendale e viene installato da Teléfonica sui router di linea principale attivi e in nuovi progetti per utenti finali.

www.teldat.com


Pillole di Tecnologia

La rivista di

Netgear ProSAFE WC9500 Il primo Wireless Controller a elevata capacità a un prezzo conveniente per le PMI

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roSAFE WC9500 di NETGEAR è il primo Wireless Controller in grado di gestire fino a 600 Acess Point e 36,000 client simultaneamente per cluster (stack da 3 Controller). Inoltre, offre una localizzazione “ultra-fast” degli Access Point, funzionalità Layer 2 e Layer 3 per il fast roaming, connettività 10 Gigabit, un Captive portal per l’accesso Guest e un’architettura completamente distribuita.

Progettato per essere semplice da gestire, permettere agli utenti di configurare il sistema in pochi minuti ed è compatibile con lo standard 802.11ac per soddisfare tutte le esigenze delle reti wireless di oggi. Grazie alla garanzia a vita, la sostituzione NBD dell’Hardware a vita e il supporto tecnico via chat a vita, potrete accedere a un’ampia gamma di servizi di supporto. Questo garantirà una protezione completa del vostro investimento, riducendo i rischi di malfunzionamento dell’Hardware.

www.negear.it

Armadi rack serie master evo: gli ‘smontabili’ di FCM Indicati per l’installazione di componenti attivi e passivi: tutta la qualità del made-in-Italy

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li armadi rack Serie Master Evo prodotti da FCM sono contenitori smontabili di dimensioni medio/grandi per l’installazione a pavimento. Presentano una struttura portante piegata e saldata, con parti assemblate tramite viti e dadi. Realizzati in lamiera d’acciaio di diverso spessore (a seconda delle esigenze), sono dotati di una porta anteriore in vetro temperato antinfortunistico (secondo la normativa UNI 7142), apribile a 180°, provvista di chiusura a leva e serratura con chiave. Il pannello posteriore e i pannelli laterali a tutta altezza sono facilmente rimovibili. Il tetto smussato e fessurato, per l’aerazione naturale, è predisposto per l’installazione di ventole per l’aerazione forzata; la flangia è rimovibile per l’ingresso cavi. Il fondo forato permette un facile inserimento dei cavi; è possibile chiuderlo, totalmente o parzialmente, tramite apposite piastre (disponibili a coppie). I montanti 19” anteriori e posteriori in acciaio zincato sono regolabili in profondità con continuità e forati secondo lo standard IEC 297-1, con segnalazione delle unità. Tra le altre caratteristiche si segnalano: zoccolo alto mm. 100, con pannelli laterali rimovibili; punto di messa a terra; continuità elettrica tra le varie parti dell’armadio; grado di protezione IP30, secondo la norma EN 60529; verniciatura con polveri epossidiche colore RAL9006, con effetto satinato. Le portate nette (componenti installati) vanno dai 300 kg degli armadi fino a 28 Unità, ai 400 kg degli armadi più alti.

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CABLAGGI STRUTTURATI SU MISURA Soluzioni

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Datwyler offre una gamma di sistemi di cablaggio la più completa possibile. Qualunque sia la vostra esigenza, siamo in grado di soddisfarla con la proposta più mirata.

Datwyler è tra i principali costruttori e promotori al mondo di soluzioni di cablaggio strutturato capaci di supportare la trasmissione di dati alla velocità di 10 Gb/s. In particolare i sistemi di Classe EA/Cat. 6A stanno riscuotendo un significativo successo di mercato e Datwyler propone, fin dalla nascita di questo segmento emergente, un sistema tanto affidabile sotto il profilo delle prestazioni quanto competitivo sotto l‘aspetto della tecnica d‘installazione e dell‘economicità. A questa si affianca, specialmente per il settore dei Data Centre, la soluzione di Classe FA/Cat. 7A, che rappresenta lo stato dell‘arte del cablaggio e che offre, in prospettiva, la possibilità di supportare trasmissioni fino a 40 Gb/s.

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• • • • • Sistemi non schermati: • •

Classe FA/Cat. 7A Classe F/Cat. 7 Classe EA/Cat. 6A Classe E/Cat. 6 Classe D/Cat. 5e Classe E/Cat. 6 Classe D/Cat. 5e

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Lo Sai Che

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Lo sai che... EnGenius offre fin da ora una gamma completa di dispositivi con il pieno supporto allo standard 802.11ac con velocità superiori al Gigabyte. I vantaggi rispetto ai precedenti standards sono una standardizzazione della funzionalità di beamforming compatibile anche tra dispositivi di brand diversi, il multi

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user MIMO per ottimizzare il traffico dati su radio e una maggiore spaziatura radio. Si suggerisce già da ora l’implementazione di questo standard nelle nuove reti wireless in quanto tutte le previsioni indicano come prossima la disponibilità di questo standard in tutti i nuovi dispositivi mobili.

Lo sai che... Panduit introduce il nuovo cavo Advanced MaTriX con un diametro di soli 7,1 mm per la versione 23 AWG (Channel link 100 m) e 6,1 mm per la versione 26 AWG (Channel link 70 m). Il cavo fa parte della linea TX6A™ 10Gig™ UTP in rame che utilizza tecnologia avanzata MaTrix e comprende connettori,

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patch cords e patch panel, per offrire sluzioni di connettività completa. Fornisce un’eccellente soppressione della diafonia aliena (PSANEXT e PSAACRF); migliora la flessibilità di installazione consentendo l’organizzazione dei cavi in canalizzazioni già esistenti.

Lo sai che... snom è coinvolta in un progetto che vede il più grande distretto scolastico elementare della California, con oltre 29.000 allievi, dotarsi gradualmente di Microsoft Lync (a breve Skype for Business) e di oltre 3000 terminali IP snom UC edition della serie 7xx. La migrazione dalla piattaforma VoIP

www.snom.com/it

tradizionale a Lync assicurerà a tutti gli istituti scolastici strumenti adeguati per una collaborazione ottimale. I telefoni VoIP snom 715 e 725 hanno appena ottenuto la certificazione per Lync e Skype for Business.

Lo sai che... Whad Cab sono gli UPS monofase Legrand per cabine di trasformazione. Si tratta di UPS on line doppia conversione per l’alimentazione e la protezione delle cabine di trasformazione MT/BT. Le potenze erogate di 1250 VA e 2500 VA, garantiscono un’alimentazione elettrica ottimale per le

www.bticino.it - www.legrand.it

bobine di sgancio e per i relè di protezione dei quadri MT. Per entrambi i modelli sono disponibili cabinet batterie aggiuntivi che consentono di allungare l’autonomia fino a 3h. Tutti i prodotti della gamma sono conformi alle normative CEI 0-16. 83


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Sistemi di comunicazione serie OfficeServ 7000

Supportano un’ampia gamma di telefoni multifunzione digitali o IP, con sofisticate funzionalità, alcune standard, altre opzionali

O

fficeServ 7000 è una gamma di Sistemi di Comunicazione innovativi che integra le tecnologie telefoniche tradizionali con quelle IP e WiFi, creando dei sistemi omogenei in termini di innovazione tecnologica. Il risultato è un sistema di comunicazione in grado di fornire soluzioni differenti, a secon-

tlc.samsung.it

Make

da delle esigenze del cliente. Grazie ai progressi e agli investimenti di Samsung in Ricerca e Sviluppo, la gamma OfficeServ 7000 può essere oggi considerata più evoluta, semplice ed affidabile rispetto a soluzioni composte da differenti moduli separati. I sistemi OfficeServ 7000 supportano un’ampia gamma di telefoni multifunzione digitali o IP, con sofisticate funzionalità, alcune standard, altre opzionali, in grado di garantire l’ottimizzazione delle vostre soluzioni di comunicazione. I telefoni dispongono di tasti programmabili che consentono agli utenti di memorizzare le fun-

zioni desiderate e attivarle con la semplice pressione di un tasto, garantendo una estrema semplicità di accesso ai servizi. La nuova gamma di telefoni IP Samsung serie SMT-i vanta un design innovativo, premiato col prestigioso “iF Communication Design Award”, ed evoluti servizi di Unified Communication (UC) per soddisfare tutte le esigenze aziendali.

easy.

RiMatrix S: il primo data centre prodotto in serie. Facile da installare e pronto all’uso.

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La rivista di

Allied Telesis presenta la serie di switch x930 I nuovi switch di distribuzione ad alte prestazioni hanno funzionalità di Unified Management

A

llied Telesis, leader nell’IP networking, amplia la sua già famosa gamma di switch xSeries grazie alla nuova serie di switch x930 ad alte prestazioni. La nuova serie - che si compone di cinque modelli, che presentano una varietà di configurazioni di porte che supportano anche uplink 10 Gigabit e la potenza di Allied Telesis Virtual Chassis Stacking (VCStack™) - offre tutta la flessibilità e le prestazioni adatte alle esigenze di aggregazione e distribuzione delle applicazioni core. La Serie x930 supporta Allied Telesis Management Framework™ (AMF), la tecnologia esclusiva Allied Telesis che consente alle aziende di abbassare i costi operativi e aiuta gli amministratori IT a ridurre i carichi di lavoro quotidiani. Automatizzando molte attività di gestione comuni, quali la modifica delle configurazioni, l’aggiornamento del firmware, l’estensione della rete o la sostituzione di unità danneggiate, AMF consente di utilizzare un’interfaccia di gestione unificata e zero-touch per l’installazione e il recovery dei dispositivi. Grazie ad AMF gli ICT manager possono risparmiare notevole tempo e denaro - un grande vantaggio laddove sono utilizzati un gran numero di switch distribuiti in un campus. Questa nuova serie di switch consente, inoltre, di unificare, su una singola piattaforma, la gestione delle reti cablate e wireless, riducendone la complessità e ottimizzandone

l’amministrazione. Il Wireless Manager di Allied Telesis può essere un’applicazione integrata all’interno della Serie x930, per ridurre ulteriormente i costi e migliorare i livelli di servizio di tutta l’infrastruttura wireless. Quando il Wireless Manager è gestito in sinergia con AMF, i benefici di un’interfaccia di gestione unificata si estendono a tutta la rete cablata e wireless, semplificando l’amministrazione e la manutenzione della rete wireless. In qualità di switch di distribuzione, la serie x930 è ideale per le medie e grandi aziende come università, ospedali ed enti della Pubblica Amministrazione in quanto offre un’estrema flessibilità delle configurazioni unita ai benefici della tecnologia VCStack di Allied Telesis. Con l’intelligenza di AMF e il supporto del Wireless Manager, inoltre, la serie x930 è uno switch di core ideale per le aziende di piccole e medie dimensioni, proprio perché in grado di ridurre i costi operativi, attraverso l’automazione della rete e la capacità di integrare le reti cablate e wireless in un’unica piattaforma.

La Serie x930 è dotata di funzioni per la resilienza, affidabilità e flessibilità:

• 160G di stacking links e stackable

fino a 8 unità, per un backbone resiliente ad alta velocità, ideale per le applicazioni campus distribuite o scenari dual-core di disaster recovery.

• Doppio

alimentatore hotswappable che garantisce una facile manutenzione e servizio non-stop, ma anche opzioni PoE+, per consentire di adeguare l’alimentazione alle esigenze concrete del cliente.

• Il modello AT-x930-24GSTX

ha 24 porte combo in rame e 24 porte combo in fibra, per le applicazioni in cui è essenziale la flessibilità delle connessioni in fibra e rame

• La serie X930 è una piattaforma a prova di futuro poiché SDNready e con software aggiornabile per supportare 40G Ethernet

Per maggiori informazioni sulla Serie x930: alliedtelesis.com/ switches/x930

www.alliedtelesis.it

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La rivista di

Riprogettare la rete per il BYOD La soluzione completa per il BYOD di HP garantisce tutti i vantaggi del Bring Your Own Device e una rete unificata pronta per il ‘software defined networking’

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ono ormai finiti i tempi in cui i reparti IT imponevano quale tipo di dispositivo mobile era autorizzato ad accedere alla rete. Le policy Bring Your Own Device (BYOD) da un lato consentono oggi l’aumento della produttività e della soddisfazione dei dipendenti, dall’altro mettono a dura prova le reti aziendali. In particolare, sono le reti legacy, presenti in campus e filiali, a risultare poco idonee a questa nuova tendenza. Ma quali sono i limiti delle reti legacy nel supportare un approccio di tipo BYOD? E quali le nuove esigenze? Le cause dei limiti imposti dalle reti legacy al BYOD sono quattro: 1. Rigidità: sono state progettate perché fosse l’IT a gestire utenti e percorsi. I dipendenti non possono personalizzare il loro modo di usare la rete, il che va a svantaggio della produttività. 2. Limiti di sicurezza: sono state realizzate con confini ben definiti ma ora presentano rischi per la sicurezza poiché gli utenti si connettono con dispositivi mobili che non esistevano quando la rete è stata progettata. 3. Complessità: per modificare la configurazione della rete sono necessari tempo e tanto lavoro perché bisogna generare degli script e modificare la CLI (Command Line Interface). Le reti sono più complesse perché la trasmissione di dati, video e voce deve avvenire in modo fluido, anche con il wireless. 4. Lentezza della rete a tre livelli: questo tipo di rete è stata progettata quando la maggior parte dei dipendenti utilizzava un computer desktop e il wireless era ancora privilegio di pochi dirigenti. Rispetto all’architettura a due livelli, quella a tre livelli rallenta la rete,

perché ad ogni utilizzo richiede un hop aggiuntivo. Nuove esigenze con l’avvento del BYOD Oggi un singolo utente può disporre di computer, laptop, tablet e smartphone, tutti collegabili alla rete, anche contemporaneamente e si aspetta prestazioni costanti, sia che che si connetta alla rete dalle sale riunione o dagli spazi comuni. L’architettura di rete classica non può sostenere questa trasformazione. Anche il migliore dei firewall non è in grado di fornire la totale protezione dai dispositivi sconosciuti. La sicurezza non può più limitarsi a proteggere i confini esterni della rete; deve essere applicata in tutti i punti della rete in cui gli utenti si collegano. Le modifiche alle reti legacy sono sempre state apportate a mano, tramite CLI. Tuttavia, il numero dei nuovi dispositivi fa sì che ciò non sia più possibile. Le tecnologie altamente collaborative, come la virtualizzazione, la collaborazione in video, il VoIP e la collaborazione fra gruppi di lavoro, richiedono reti a bassa latenza. Si pensi al caso della virtualizzazione dei desktop: i dati e le applicazioni risiedono nel cloud, il che significa che il dispositivo deve essere connesso al server basato su cloud ogni volta in cui l’utente deve utilizzare le applicazioni. Ma questo processo, con la vecchia architettura a tre livelli che richiede un hop aggiuntivo sulla rete, risulta estremamente lento. Best practice per reti BYOD La complessità che il BYOD sembra aggiungere alla rete potrebbe essere scoraggiante, in realtà può risultare un’ottima occasione per ripensare la propria rete semplificandola. Riprogettare la propria rete con

un’architettura a due livelli consente di avere una maggiore larghezza di banda e un throughput più veloce. Una Software Defined Network può essere riconfigurata in modo semplice soddisfacendo le esigenze in continuo mutamento dell’utenza. Strumenti di nuova generazione possono ridurre il rallentamento della rete; una rete aggiornata è più flessibile e scalabile e straordinarie applicazioni di gestione della rete possono mostrare agli amministratori con esattezza quali dispositivi sono collegati, a quali dati stanno cercando di accedere e quanto sono sicuri, il tutto da una piattaforma a schermata singola. Semplice, scalabile, sicura: una soluzione BYOD completa da HP La soluzione HP Bring Your Own Device (BYOD) fornisce una via robusta, semplice, sicura e scalabile per le vostre aziende per consentire agli utenti di accedere alle informazioni dai loro dispositivi personali. Questa soluzione fornisce gli elementi essenziali per un accesso sicuro alla rete e va anche oltre, creando una rete cablata e wireless unificata facile da gestire, scalabile per adattarsi all’aumentare del numero di device personali, e pronta per il software defined networking (SDN). Affrontare la sfida del BYOD diventa semplice con HP.

www.hp.com/it/networking

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La rivista di

Soluzioni Panduit per l’Internet of Things in fabbrica L’Industrial Internet porterà opportunità senza precedenti, insieme a nuovi rischi per le imprese

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el corso degli ultimi 15 anni, l’avvento di Internet ha ridefinito il modo di lavorare anche in ambito industriale e si prevede che nei prossimi 10 anni l’IoT (Internet of Things – letteralmente l’Internet delle cose) rivoluzionerà radicalmente i settori manufatturiero, dell’energia, dell’agricoltura, dei trasporti e altri settori industriali fondamentali per l’economia. Soprannominato Industrial Internet (delle cose), questa ultima ondata di tecnologia porterà opportunità senza precedenti, insieme a nuovi rischi, per le imprese. Essa combinerà la portata globale di Internet con una nuova abilità di controllare direttamente il mondo fisico, comprese le macchine, le fabbriche e le infrastrutture che definiscono lo scenario moderno. Sebbene l’Industrial Internet sia agli arbori, i cambiamenti che porterà saranno diffusi, ridefinendo il ruolo delle organizzazioni e dei Paesi nell’economia globale e diventerà un fattore chiave per la crescita, l’occupazione e la competitività. L’integrazione dell’ IT con l’automazione introduce la necessità di una maggiore sicurezza, la facilità d’uso, una rapida implementazione e l’infrastruttura di rete adeguata a supporto. Per questo motivo Panduit sta collaborando con i leader di settore per creare soluzioni, architetture e servizi che consentano di ridurre i rischi, migliorare le performance operative, l’affidabilità e implementare con successo reti e architetture EtherNet.

Questo risultato è ottenuto mediante: • soluzioni di infrastruttura fisica di rete ottimizzate per ridurre i rischi e aumentare la produttività in azienda;

• la collaborazione efficace tra

produzione e IT, fornendo una guida alla progettazione per l’allineamento della rete industriale fisica e logica;

• soluzioni

integrate e interoperabili, strumenti e servizi per semplificare la progettazione e l’implementazione di una rete EtherNet per una maggiore gestione del rischio.

L’utilità dell’IoT può essere grande come la vostra immaginazione, ma di seguito citiamo alcuni esempi sui potenziali di utilizzo dell’Internet of Things:

• Quality Intelligence: aggiunta di nuove variabili di qualità e dati più precisi per il monitoraggio della produzione in tempo reale e il controllo statistico di processo al fine di anticipare variazioni non previste.

• Gestione degli asset: aggiunta

di nuove variabili per il monitoraggio delle prestazioni degli impianti, previsione dei guasti e relativi avvisi.

Armadio per cablaggio industriale

Nel prossimo futuro ci aspettiamo di vedere di più l’uso di sensori intelligenti e dispositivi in ambiente industriale, fornendo enormi quantità di nuovi flussi di dati che possano essere utilizzati per tutta la catena del valore. Per questa ragione negli ultimi anni sono nate nuove organizzazioni per supportare e accelerare i cambiamenti previsti dall’IoT. Tra queste possiamo annoverare Industrial IP Advantage, Industrial Internet Consortium (IIC) e ODVA che coinvolgono le più grandi aziende del settore, quali Cisco, Panduit, Rockwell Automation, AT&T, GE, IBM e Intel. Le aziende citate stanno lavorando allo sviluppo di soluzioni per aumentare la sicurezza in fabbrica e alla creazione di nuovi standard e modelli di riferimento sostenibili.

• Sicurezza:

personale con dotazioni elettroniche collegate, in grado di monitorare gli indicatori di salute e sicurezza chiave, quali la temperatura corporea o l’esposizione a elementi pericolosi.

www.panduit.com

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Thera Technology, servizi IT a 360 gradi Partner tecnologico di Fiera Milano Congressi, Thera Technology fornirà assistenza tecnica in oltre 300 eventi che si svolgeranno sino alla chiusura di Expo2015

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hera Technology nasce nel 2008 con l’obiettivo di dar vita a una società in grado di offrire servizi IT a 360°. Nel corso degli anni si è sviluppata principalmente nel campo della progettazione e installazione di impianti tecnologici, con particolare attenzione al settore congressuale. Thera Technology è fin dal 2008 partner tecnologico di Fiera Milano Congressi S.p.A. Quest’ultima ha in gestione il Milano Congressi Centre (MiCo) composto da 2 padiglioni di Fiera Milano City battezzati nel 2011 come MiCo Nord e MiCo Sud. Il rapporto con Fiera Milano Congressi S.p.A. prevede un servizio di assistenza solo ed esclusivamente per gli uffici. Attraverso un supporto professionale, di qualità e di crescente fiducia, il legame tra le due aziende si è fortificato facendo divenire Thera Technology IT Manager del core business (eventi congressuali), nonché dell’area di back office (Azienda Fiera Milano Congressi). Chiediamo al Sig. Massimo Scolaro, Legale Rappresentante di Thera Technology, quali sono stati alcuni degli ultimi casi applicativi che hanno visto la collaborazione con EDSlan. www.www.theratechnology.it

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Avete rifatto alcuni padiglioni di Fiera Milano Congressi usando soluzioni Panduit. Cosa avete fornito e installato in particolare? “Abbiamo utilizzato il brand Panduit per l’ammodernamento tecnologico della parte passiva del network dei padiglioni MicoNord e MicoSud, da cat. 5 a cat. 6 e da fibra ottica multimode a fibra ottica singlemode. In particolare sono stati impiegati componenti passivi quali patch panel, patchcord, cavoUTP, frutti RJ45, pigtails e bussole. La scelta di Panduit è avvenuta in quanto è sinonimo di ottima qualità, ciò si sposa con la filosofia di Thera Technology di soddisfare le esigenze dei propri clienti con installazioni che garantiscono uno standard qualitativo elevato.” Siete partner tecnologico di Smau. Ci spiega qual è il vostro livello di collaborazione? “Occorre fare una premessa. SMAU, essendo un evento IT-Based, ha storicamente dovuto affrontare problemi di connettività WiFi in ogni roadshow. Detto ciò siamo stati coinvolti in una “sfida” finalizzata alla fornitura di connettività WiFi per gli espositori di qualità eliminando le varie problematiche riscontrate in passato. Thera Technology si è incaricata di progettare ad-hoc (ove la location lo permetteva) un sistema WiFi di alta affidabilità partendo dall’evento svoltosi

presso Fiera Milano City. Nella progettazione sono stati identificati due brand: WatchGuard Firebox M400 con gli AP 200 e Aruba Istant AP 105. La scelta è scaturita dalle elevate performance di entrambi e dalla semplicità di montaggio e management dei due sistemi. L’ottimo risultato ottenuto ha trasformato la “sfida” in una partnership tra le aziende. Tale legame non si basa sull’aspetto economico (compravendita del servizio WiFi), ma su un rapporto di scambio sinergico e proficuo per entrambe le parti: Thera Technology fornisce connettività e assistenza sul WiFi e ha per “controvalore” uno spazio espositivo all’interno di tutti i roadshow come vetrina commerciale.” Avete anche a che fare con EXPO. Cosa è stato fatto, cosa avete implementato? “Grazie all’intensa collaborazione con Fiera Milano Congressi, e avendo quest’ultima in gestione due padiglioni (Conference Centre e Auditorium) nell’area EXPO, Thera Technology è stata incaricata di progettare e creare l’infrastruttura di network e il sistema WiFi dei padiglioni. È stato realizzato il cablaggio strutturato e forniremo assistenza tecnica in oltre 300 eventi che si svolgeranno da oggi sino alla chiusura di Expo2015.”


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La rivista di

Come trovare nuove fonti di guadagno Poiché i progressi tecnologici consentono ora di certificare i cablaggi in pochi secondi, si potrebbe pensare che non sia possibile migliorare ulteriormente questo aspetto del processo di installazione. Non è così!

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n u n r e c e n t e sondaggio di Fluke Networks, a cui hanno partecipato più di 800 installatori, il 44% di essi ha indicato di aver dovuto testare alcuni collegamenti una seconda volta poiché erano stati utilizzati i limiti sbagliati. Il 37% ha detto di dover gestire letture di attenuazione negativa nelle fibre; ottenere una lettura di attenuazione negativa in una fibra è come registrare un tempo negativo in una corsa sui 100 metri: è evidente che qualcosa non va! Il tempo complessivo per la soluzione di queste problematiche è stato stimato in più di 45.000 per ogni mese. Un tester più rapido può ridurre solo di poco il tempo da dedicare alla risoluzione di questi problemi. Una soluzione più efficace consiste nell’eliminarli completamente.

Test dei cavi a prova di errore CertiFiber® Pro - Accelera ogni fase del processo di certificazione dei cavi in fibra ottica

in soli 3 secondi su due fibre in due lunghezze d’onda, misurandone la lunghezza complessiva e calcolandone il budget di attenuazione. Basato sulla piattaforma Versiv, CertiFiber Pro offre test e report di livello 1 (di base) o livello 2 (estesi) se utilizzato insieme al modulo OptiFiber Pro. Il pratico modulo quad supporta reti in fibre ottiche multimodali e monomodali ed è conforme a Encircled Flux. È possibile analizzare i risultati dei test e creare report professionali utilizzando il software di gestione LinkWare. DSX-5000 CableAnalyzer™ Accelera ogni fase del processo di certificazione dei cavi in rame DSX-5000 CableAnalyzer migliora l’efficienza della certificazione delle reti in rame con una velocità senza precedenti nei test in categoria 6A e classe FA, rispondendo al requisito di precisione di livello V standardizzato IEC. Il sistema di gestione ProjX aiuta ad assicurare la corretta esecuzione dei test fin dal primo intervento ed a controllarne l’avanzamento. Supporta la suite completa di standard per la resistenza bilanciata essenziali al Power over Ethernet (PoE): IEC61935-1 e 118011-4, IEEE 802,3af, IEEE 802,3at e

ANSI/TIA/EIA-568-C.2. OptiFiber® Pro OTDR – Creato per le aziende Con OptiFiber Pro i test delle reti in fibra ottica migliorano il livello qualitativo, grazie all’unica ed intuitiva interfaccia utente che trasforma ogni tecnico in un vero esperto. La configurazione “DataCenter OTDR” elimina ogni incertezza ed errore possibili durante i test delle reti in fibra ottica in questi ambienti. Le sue zone morte ultrabrevi consentono di testare i cavi di collegamento in fibra in centri dati virtualizzati. Queste funzionalità e i tempi di tracciamento più veloci del settore rendono OptiFiber Pro OTDR uno strumento essenziale. OneTouch™ ATNetwork Assistant - Un tester completo e automatico Per conoscere le prestazioni della rete, OneTouch AT Network Assistant è uno strumento completo di troubleshooting con il protocollo Gigabit Ethernet per le reti in rame, fibra ottica e Wi-Fi. Offre una vista client delle prestazioni di rete in modo da poter risolvere rapidamente i problemi e completare contemporaneamente i progetti di implementazione.

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CertiFiber Pro rileva l’attenuazione ottica eseguendo un test automatico 91


Il Forum di EDSlan

Cyberloafing Qualsiasi iniziativa di controllo del datore di lavoro deve essere realizzato attraverso metodi leciti

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a cura dell’Avv. Claudio Rossi

Attivo dal 2000 nel settore del diritto civile e commerciale, quello dell’Avv. Claudio Rossi è uno studio legale nel senso più classico del termine. “Credo che per affrontare in modo soddisfacente le odierne e più disparate problematiche giuridiche che coinvolgono la vita imprenditoriale e personale di ciascuno, sia necessario un rapporto diretto e personalizzato”. Scrivi a EDSlan per sottoporre i tuoi quesiti all’Avv. Claudio Rossi: avvocatorossi@edslan.com Avv. Claudio Rossi Via Manara, 11 - 20122 Milano Tel. +39 02 54139547

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nternet ha portato indiscussi vantaggi ma anche nuove minacce alla produttività, che possono provenire dall’esterno ma anche e molto spesso dall’interno dell’organizzazione aziendale. Alcune stime fanno ritenere che circa il 75% dei furti di dati complessivi avvengano da parte di dipendenti (basti pensare alla copia del database dei clienti da parte di un dipendente prima di passare alla concorrenza). Senza però giungere alla commissione di veri e propri reati, vi sono anche altre forme dispersive di efficienza produttiva causate da prassi come l’accesso alla rete per finalità extra lavorative, i cui costi non si limiteranno solo alla perdita di risorsa produttiva ma anche ai danni provocati dall’imprudente attività svolta in rete dal lavoratore (introduzione di virus informatici, gestione di ulteriore spam ma anche, ad esempio, minacce di discriminazioni interne ecc.). E’ quindi evidente come il cyberloafing (o ozio telematico) potrebbe costituire non soltanto una perdita economica ma anche degenerare in problemi connessi con la responsabilità dell’azienda verso i lavoratori (art. 2087 cod. civ.: “l’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”) oppure dell’azienda verso i terzi in ragione del comportamento dei propri dipendenti.

La soluzione al problema apparirebbe in sé abbastanza semplice: esistono programmi informatici a basso costo (quando non addirittura gratuiti) che consentono di monitorare il traffico da e verso i propri server, i propri siti e le proprie pagine internet (comprese quelle sui social network e sulle app di messaggistica), con un livello di dettaglio che può spingersi all’identificazione fisica delle controparti in rete e alla loro profilazione. Quando però tale attività viene realizzata dal datore di lavoro nei confronti dei dipendenti, essa è automaticamente illegittima ai sensi degli articoli 4 e 8 dello Statuto dei Lavoratori (L. 300/1970) e delle regole del Codice della Privacy (L. 196/2003), poiché consentirebbe al datore di lavoro di esercitare una sorveglianza remota e continuativa nei confronti dei dipendenti, verificando diligenza e correttezza nell’adempimento delle loro mansioni. Il divieto si estende anche ai cosiddetti “controlli difensivi”, cioè quelli diretti a prevenire la commissione di illeciti da parte del dipendente infedele, anche se recentissime elaborazioni giurisprudenziali ne hanno contemplato l’ammissibilità. Certo è però difficile valutare preventivamente se si è in presenza di un sospetto sabotatore (che quindi potrebbe essere “profilabile”) o di un normale fannullone. Qualsiasi iniziativa di controllo del datore di lavoro deve partire comunque da un assunto: può essere realizzato attraverso metodi


Il Forum di EDSlan

La rivista di leciti, conosciuti e trasparenti, informando preventivamente i dipendenti dell’eventualità che vengano sottoposti a controllo. La soluzione individuata da alcune aziende è la predisposizione di un regolamento interno (la cosiddetta policy aziendale, di cui dev’essere data ampia conoscenza ai lavoratori) che chiarisca in dettaglio i comportamenti leciti, quelli tollerati e quelli invece vietati e sanzionati, individuando altresì preventivamente i software in grado di bloccare determinate tipologie di siti, di chat e di download. Anche il Jobs Act (L. 10.12.2014 n. 183) sembra che in un futuro assai prossimo possa giungere in aiuto. Tra le varie altre disposizioni, l’art. 1, c.7, lett. F, contempla una specifica delega al Governo riguardo “la revisione della disciplina dei controlli a distanza sugli impianti e sugli strumenti di lavoro”, da attuarsi

INTERNET HA PORTATO INDISCUSSI VANTAGGI MA ANCHE NUOVE MINACCE ALLA PRODUTTIVITÀ, CHE POSSONO PROVENIRE DALL’ESTERNO MA ANCHE E MOLTO SPESSO DALL’INTERNO DELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE.

viando però il suo intervento a decreti attuativi di cui non si conosce ancora il contenuto. È facile prevedere che il percorso per individuare tali contenuti non sarà particolarmente breve, in quanto manca totalmente una disciplina specifica ed unitaria. Neppure a livello europeo esistono oggi linee-guida certe e la revisione della direttiva sulla protezione dei dati personali procede dal 2012 con sorti alterne, spesso soggette agli impulsi ed alle impressioni del momento (in ultimo quelle successive all’attentato di Parigi).

alla luce dell’evoluzione tecnologica e rendendo compatibili “le esigenze produttive e organizzative dell’impresa con la tutela della dignità e della riservatezza dei lavoratori”. Sembra dunque che il legislatore dia finalmente segni di aver colto la colossale asimmetria ormai esistente tra tecnologia e legge, rin-

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La Voce del Commercialista

Estensione del reverse charge nell’ambito del settore edile Chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate

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a cura del Dott. Rag. Roberto Gabana Professionisti per l’impresa è l’evoluzione di un progetto di sviluppo interprofessionale. Il Network di professionisti è lo sviluppo di specifiche sinergie di natura professionale che vengono messe a disposizione della clientela garantendo alla stessa una integrazione dei diversi livelli di competenza e professionalità. Scrivi a EDSlan per sottoporre i tuoi quesiti a Professionisti per l’Impresa:

ome avevamo anticipato nel precedente articolo pubblicato su EDSlan Informa n. 1/2015, la Legge di Stabilità 2015 ha apportato delle novità all’art. 17 del D.P.R. 633/1972, introducendo nuove ipotesi di applicazione del meccanismo del reverse charge sostanzialmente in tre settori di attività: il settore edile, il settore energetico ed il settore della grande distribuzione. Per quanto riguarda il settore dell’edilizia, la nuova lettera a-ter) dell’art. 17 del D.P.R. 633/1972 prevede che dovranno assolvere l’IVA mediante il reverse charge le “prestazioni di servizi di pulizia, demolizione, installazione di impianti e completamento relative ad edifici”. La nuova normativa ha destato sin dal principio alcuni dubbi interpretativi, i quali sono stati chiariti dall’Agenzia delle Entrate con la Circolare n. 14/E del 2015. Per quanto riguarda l’ambito soggettivo, la Circolare conferma che il sistema del reverse charge si applica a prescindere dalla circostanza che le prestazioni siano rese:

1. dal subappaltatore nei confronti

professionistiperlimpresa@edslan.com

Via Tarello, 22 25017 - Lonato D/G - (BS) Tel. 030/9133414 Fax. 030/9133301

2.

delle imprese che svolgono l’attività di costruzione o ristrutturazione di immobili, ovvero nei confronti dell’appaltatore principale o di un altro subappaltatore; nei confronti di un contraente generale a cui venga affidata dal committente la totalità dei lavori.

Inoltre, la Circolare specifica che tale sistema si applica anche a pre94

scindere dal rapporto contrattuale stipulato tra le parti ed a prescindere dalla tipologia di attività esercitata. Per quanto riguarda l’ambito oggettivo, la Circolare, nell’individuare le prestazioni alle quali è applicabile il reverse charge, conferma che debba farsi riferimento unicamente ai codici attività della Tabella ATECO 2007, sezione F. Tale criterio deve, quindi, essere assunto al fine di individuare le prestazioni di pulizia, demolizione, installazione di impianti e completamento relative ad edifici. Occorre comunque tener presente che i soggetti passivi che rendono i servizi di cui alla lettera a-ter), devono applicare il reverse charge indipendentemente dalla circostanza che si tratti di prestatori che operano nel settore edile e dal fatto che si tratti di contratto di appalto o subappalto. Devono, invece, ritenersi escluse dal reverse charge le forniture di beni con posa in opera in quanto tali operazioni, ai fini IVA, costituiscono cessioni di beni e non prestazioni di servizi, poiché la posa in opera assume una funzione accessoria rispetto alla cessione del bene. Al fine di meglio delineare l’ambito applicativo della norma in commento, la Circolare ha definito anche il significato da attribuire alla parola “edificio”, definendolo come “un sistema costituito dalle strutture edilizie esterne che delimitano uno spazio di volume definito, dalle strutture interne che ripartiscono detto volume e da tutti gli impianti e dispositivi tecnologici che si trovano stabilmente al suo interno; la superficie esterna che delimita un edificio può confinare con tutti o alcuni di questi elementi:


La Voce del Commercialista

La rivista di

l’ambiente esterno, il terreno, altri edifici; il termine può riferirsi a un intero edificio ovvero a parti di edificio progettate o ristrutturate per essere utilizzate come unità immobiliari a sé stanti”. Sulla base della ricostruzione sopra operata, si ritiene dunque che non rientrino nella nozione di edificio e vadano quindi escluse dal meccanismo del reverse charge le prestazioni di servizi di cui alla lettera a-ter) aventi ad oggetto, ad esempio, terreni, parti del suolo, parcheggi, piscine, giardini, etc., salvo che questi non costituiscano un elemento integrante dell’edificio stesso (ad esempio, piscine collocate sui terrazzi, giardini pensili, impianti fotovoltaici collocati sui tetti, etc.). In relazione al termine “completamento”, che ha creato non pochi dubbi sin dall’inizio, si osserva che lo stesso è utilizzato dal Legislatore in modo atecnico; l’articolo 3 del Testo Unico dell’edilizia non menziona infatti la nozione di completamento, ma fa riferimento ad interventi quali manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. La Circolare ha dunque chiarito che, data la mancanza di una definizione nel Testo Unico dell’edilizia, è necessario fare riferimento ai codici ATECO 2007, quali: intonacatura e stuccatura (43.31.00), posa in opera di casseforti, forzieri e porte blindate (43.32.01), posa in opera di infissi, arredi, controsoffitti, pareti mobili e simili (43.32.02), rivestimento di pavimenti e muri (43.33.00), tinteggiatura e posa in opera di vetri (43.34.00), attività non specializzate di lavori edili (muratori) (43.39.01) e attività di completamento e di finitura degli edifici non precedentemente specificati (43.39.09). Si ritiene che debbano dunque ricadere nell’ambito di applicazione della novella in commento le manutenzioni, mentre non debbano ricadere in tale ambito le prestazio-

Come avevamo anticipato nel precedente articolo pubblicato su EDSlan Informa n. 1/2015, la Legge di Stabilità 2015 ha apportato delle novità all’art. 17 del D.P.R. 633/1972, introducendo nuove ipotesi di applicazione del meccanismo del reverse charge sostanzialmente in tre settori di attività: il settore edile, il settore energetico ed il settore della grande distribuzione.

soggette all’applicazione dell’IVA nelle modalità ordinarie, si dovrà procedere alla scomposizione delle operazioni, individuando le singole prestazioni assoggettabili al regime del reverse charge. Tuttavia, stante la complessità delle tipologie contrattuali riscontrabili nel settore edile, le indicazioni di cui sopra potrebbero risultare di difficile applicazione con riferimento all’ipotesi di contratto di appalto, comprensivo anche di prestazioni soggette a reverse charge ai sensi della lettera a-ter), avente ad oggetto la costruzione di un edificio ovvero interventi di restauro o ristrutturazione edilizia; in tal caso, in una logica di semplificazione, si ritiene che, anche con riferimento alle prestazioni riconducibili alla lettera ater), trovino applicazione le regole ordinarie e non il meccanismo del reverse charge applicate all’intera fattispecie contrattuale.

ni di servizi relative alla preparazione del cantiere (43.12), in quanto le stesse non sono riferibili alla fase del completamento ma a quella propedeutica alla costruzione. L’ultimo chiarimento importante della Circolare 14/E del 2015 riguarda il comportamento da adottare di fronte alla situazione in cui il prestatore effettui, all’interno di un unico contrato, una pluralità di prestazioni di servizi, alcune soggette all’inversione contabile e altre al regime ordinario. In questo senso, è stato specificato che, in presenza di un unico contratto comprensivo di una pluralità di prestazioni di servizi in parte soggette al regime dell’inversione contabile e in parte 95


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LA TECNOLOGIA PER VIVERE MEGLIO

EDSlan CONSTILE N.2 - 2015

BUSINESS LIFE

PERSONAGGI

L’EXPO 2015 SECONDO PHILIPPE DAVERIO

PIANTE E PEDALI: LA RINASCITA DELLE BOTTEGHE

STORIA DI UN SUCCESSO

LA STARTUP ITALIANA DEL VENTENNE CHE SFIDA ZUCKERBERG

LA BOUTIQUE DEL GUSTO

LA RICERCA DEL GUSTO, IN VIAGGIO CON GIOVANNI


SOMMARIO

LA TECNOLOGIA PER VIVERE MEGLIO

EDSlan CONSTILE N.2 - 2015

BUSINESS LIFE

PERSONAGGI

L’EXPO 2015 SECONDO PHILIPPE DAVERIO

PIANTE E PEDALI: LA RINASCITA DELLE BOTTEGHE

STORIA DI UN SUCCESSO

LA STARTUP ITALIANA DEL VENTENNE CHE SFIDA ZUCKERBERG

LA BOUTIQUE DEL GUSTO

LA RICERCA DEL GUSTO, IN VIAGGIO CON GIOVANNI

sommario LA RICERCA DEL GUSTO, IN VIAGGIO CON GIOVANNI - pag. 100 EXPO 2015 SECONDO PHILIPPE DAVERIO - pag. 104 LA STARTUP ITALIANA DEL VENTENNE CHE SFIDA ZUCKERBERG - pag. 108 L’ITALIA DALL’ESTERO? LA RACCONTO CON UN FILM - pag. 111 PIANTE, PETALI E PEDALI: LA RINASCITA DELLE BOTTEGHE - pag. 115

98

- EDSlan constile

maggio


EDITORIALE

L’Italia

dei giovani vecchi di STEFANO FUMAGALLI

C’

è un valore che noi italiani fatichiamo a riconoscere come tale. Forse si tratta del bene più prezioso, di quella misura tanto effimera quanto dannatamente concreta che col suo inesorabile incedere muove i miliardi del commercio, in un

vano tentativo di arrestarne il corso. Si tratta del tempo. Quanto siamo disposti a pagare per stare alla moda, al ‘passo col tempo’? E quanto spendiamo per vivere sani, per ‘avere più tempo’? O ancora per migliorare il nostro aspetto in modo che si ‘annullino i segni del tempo’? Ebbene, nonostante gli sforzi per scacciarne gli effetti, la nostra penisola non riesce proprio a convincersi che il tempo non sia solo un nemico da combat-

tere, ma può al contrario essere uno straordinario alleato verso il successo. Dalle nostre parti le chance, il successo, la telefonata giusta, arrivano quando

Direttori 25enni, marketing manager che non hanno ancora 30 anni, o professori universitari che diventano tali prima di avere un solo capello bianco

si è di gran lunga passata la boa che segna la metà del percorso. Per alcune ragioni tra il culturale e l’inopportuno, con una spocchia degna di un Paese che si fregia del suo passato per non pensare al nebuloso presente, dalle nostre parti il giovane è visto come un bamboccio, un fessacchiotto, uno che “deve farne ancora di strada”. E i giovani di strada ne fanno eccome, spesso per poi finire all’estero dove ricevono fiducia, stima e contribuiscono ad arricchire e migliorare il Paese che li ospita. Direttori 25enni, marketing manager che non hanno ancora 30 anni, o professori universitari che diventano tali prima di avere un solo capello bianco. Succede nei Paesi del Nord Europa, in Olanda o in Inghilterra per esempio, dove il tempo è ancora un valore che si cerca di sfruttare oltre che combattere. Il giovane ha spirito, voglia di fare bene, scova dei punti di vista nuovi anche dove il suo collega più esperto vede solo una perdita di tempo. Le università, in questi Paesi, finiscono prima che in Italia, e a 22 o 23 anni i ragazzi sono sul mercato, aggressivi e volenterosi, consapevoli che sì l’educazione importa… ma che il mestiere lo si impara sul campo. In questo numero di EDSlan Constile conosceremo le storie di alcuni giovani o ex giovani che sono riusciti a pensare come nei Paesi del Nord pur restando in Italia, consapevoli che ogni cosa ha il suo tempo, e in fatto di società di solito il primo tempo è sempre il migliore. Matteo Achilli è un giovane la cui inventiva ha fatto il giro del mondo, tanto da essere paragonato al -giovane- Mark Zuckerberg. E così i fioristi sognatori con la passione per le bici, o lo chef stellato che -da giovane- ha girato il mondo alla ricerca del sapore giusto. Ma anche il secondo approfondimento su EXPO 2015 con un Philippe Daverio appassionato e molto altro su cui riflettere, conoscere e curiosare.

maggio

EDSlan constile -

99


La ricerca LA BOUTIQUE DEL GUSTO

A

lcuni ristoranti de-

Giovanni Grasso “ed è grazie a que-

vono scegliere quale

sto mio viaggiare che ho conosciuto

LA CREDENZA

aspetto valorizzare per accattivarsi

SI TROVA IN

la clientela scelta come riferimen-

Via Cavour 22 San Maurizio Canavese (TO)/ www.ristorantelacredenza.it

Igor Macchia 19 anni fa”.

to. C’è chi punta alla tradizione e

Igor è col tempo diventato una co-

chi all’innovazione, chi sottolinea il

lonna portante de La Credenza, an-

prestigio dell’elaborazione dei sapori

che se tutto iniziò per caso, con il

e chi sceglie la semplicità.

contatto segnalato grazie a un com-

“La Credenza” di San Maurizio Ca-

pagno di classe che ha suggerito a

navese, a due passi da Torino, non

Giovanni di chiamare l’amico.

ha bisogno di scegliere, anzi fa vanto della doppia anima che da sempre

“La cucina fusion si fa contaminare”

ha guidato lo chef Giovanni Grasso e

dice Giovanni ‘ma nasce dal territo-

il suo prestigioso team. Da una par-

rio. Io sono stato a Singapore per

te la voglia di creare un ambiente fa-

la prima volta nel 1992. Lì ho capi-

migliare, accogliente, quasi casalin-

to come funzionava il mondo dell’al-

go. Dall’altra la vulcanica creatività

ta cucina e il livello professionale che

che ha da sempre contraddistinto le

era necessario. Poi con gli anni ho

scelte artistiche ai fornelli, una ricer-

viaggiato anche a Hong Kong, Jakar-

ca che è stata arricchita da viaggi in

ta, in India… spesso anche Igor ve-

tutto il mondo alla scoperta di nuove

niva con me. Negli ultimi anni è lui

combinazioni e sapori.

che viaggia spesso, per continuare

“Fusion ma non confusion” è uno dei

Pensa che in alcuni periodi siamo ar-

l’arricchimento della nostra cucina.

La voglia di assaggiare cose diverse migliora anche il modo di cucinare

100 - EDSlan constile

maggio

motti del ristorante, che negli anni

rivati a fare fino a 6 o 7 mesi fuo-

ha fatto incetta di riconoscimenti.

ri, all’estero. Adesso invece abbiamo

Dalla Stella Michelin del 2006, fino

ridotto a un paio di mesi, ma l’ele-

alla ‘Forchetta’ del Gambero Rosso,

mento viaggio non deve mancare.

la Corona Radiosa sulla Guida di Paolo Massobrio e 1 cappello (15,5)

Giovanni spiega perché i viag-

sulla Guida de l’Espresso.

gi sono un elemento essenziale, un ingrediente necessario alla

“Da sempre ho viaggiato moltissimo

creatività in cucina: “Per esempio

per trovare nuovi sapori, per sco-

alcune spezie di Singapore… quando

prire e conoscere” racconta lo chef

porti la tua cucina in giro per il mon-


a del gusto

LA BOUTIQUE DEL GUSTO

in viaggio con Giovanni

maggio

EDSlan constile - 101


LA BOUTIQUE DEL GUSTO

do devi assaggiare anche lo street-

Il cliente moderno è curioso, si in-

ma di gestione dell’iPad della carta

food, devi scoprire. E incredibilmen-

forma di più. Anche il ristoratore

dei vini. In pratica oltre al cartaceo

te alcuni elementi li vuoi portare nel

ha dovuto crescere e migliorarsi”.

abbiamo un sistema grazie al quale

tuo modo di fare cucina! Delle spe-

A differenza di molti ristoranti, pie-

il cliente può sempre accedere alla

zie ne devi conoscere i tipi, ma an-

tre miliari delle eccellenze italiane,

carta aggiornata. Addirittura il clien-

che l’utilizzo, e quello si impara sul

alla Credenza non c’è un piatto che

te da casa ha accesso alla cantina

posto. 22 anni fa ho anche cono-

più di altri ne rappresenti la svolta.

o al menù, e ancor prima di pre-

sciuto delle paste, che qui ancora

“Noi crediamo di più nello stile de

notare può fare le proprie scelte”.

non erano arrivate”.

La Credenza. L’equilibrio tra la va-

Ma Giovanni Grasso, se deve

Giovanni parla della sua cucina

lorizzazione degli ingredienti, alla

scegliere un posto nel mondo,

come di un diario, un libro iti-

materia prima, al fatto che ti pos-

dove andrebbe a mangiare? “Fin

nerante che aggiunge una pa-

sa stupire, sia con gli occhi che con

tanto che ho voglia di conoscere mi

gina a ogni viaggio. “Devi avere

il gusto”.

sento vivo. Ho molti locali nel cuore.

la capacità di capire che non puoi

Un punto di forza de La Credenza

Ma quello che mi piace è la ricerca.

stravolgere la tua cucina con un sa-

è la straordinaria cantina, una ricer-

La voglia di assaggiare cose diverse

pore del tutto nuovo. Magari prima

ca di oltre 10 anni per circa 900 eti-

migliora anche il modo di cucinare”.

chette custodite in un luogo ideale di mattoni, pietra e legno, risalen-

e inserisci i sapori innovativi grada-

te al ‘700, dove le materie prime si

tamente”.

prendono cura del prezioso tesoro.

“Con l’esperienza anche la clien-

“Una buona cucina ha bisogno di un

tela è cambiata,’ spiega Giovan-

buon vino e viceversa, dice Giovan-

ni, è cresciuta con noi. In qual-

ni, perché un buon vino valorizza un

che caso i cambiamenti strutturali

buon piatto. Mia moglie Franca è

sono stati anche da parte nostra,

una bravissima sommelier. Noi fac-

nei cuochi. Abbiamo toccato la no-

ciamo molta ricerca anche per co-

velle cucine, poi la cucina fusion a

noscere i produttori di vino. Siamo

una nuova cucina ora più leggera.

stati i primi al mondo con un siste-

102 - EDSlan constile

maggio

Da sempre ho viaggiato moltissimo per trovare nuovi sapori, per scoprire e conoscere

lo proponi a un cliente abituale fuori menù… poi rielabori e modifichi,


I MENU DEL VIAGGIATORE

Viaggiatore Gourmet Giovanni Grasso e la sua Credenza sono stati e rimarranno per sempre il primo tassello di un percorso professionale che ha portato la nascita del Club esclusivo di Viaggiatori Gourmet, che oggi ho l’onore di guidare nelle tappe del nostro Roadshow Excellence nazionale e internazionale. Primo ristorante a “convenzionarsi”, prima tessera la mitica Numero 1 venduta a uno dei loro clienti, oggi diventato un grande amico gourmet. Devo davvero tanto a Giovanni Grasso e a sua moglie Franca, senClaudio Sacco ha creato

za dimenticare Igor Macchia e Chiara Patracchini validi scudieri di

Viaggiatore Gourmet alias

quasi 10 anni di crescita e di successi. Per me ogni anno è un po’

altissimoceto.it nel 2006.

come tornare a casa, dove tutto ha avuto inizio… è sempre una

www.altissimoceto.it

grande sensazione aver condiviso questo percorso di crescita. Oggi la Credenza è un ristorante di grande livello, ogni anno migliorato da continui investimenti dei patron per abbellirlo e arricchirlo di contenuti. Troverete una cucina innovativa, ma quanto mai schietta e di grande mestiere perché, e non poteva essere altrimenti, chi lavora alla Credenza ha sempre voglia di crescere e migliorarsi e patron e cuochi si possono sicuramente definire dei veri Viaggiatori gourmet per lo spirito e la loro voglia di viaggiare per il mondo, scoprire, conoscere, migliorarsi ogni giorno con l’obiettivo di offrire il massimo ai propri clienti. Avanti tutta!

Claudio Sacco maggio

EDSlan constile - 103


PERSONAGGI

L’EXPO 2015 secondo Philippe Daverio

L’evento sarà un banco di prova

È un’illusione che Expo da sola possa risollevare il Paese

ualcuno lo critica, al-

lar chiaro non è secondo a nessuno.

tri pensano sia solo

Professor Daverio, ma secondo

una macchina per far

lei ha ancora senso nel 2015, tra

girare i soldi dei soli-

turismo di massa e viaggi low

ti noti, c’è chi ne va pazzo e chi pen-

cost, fare delle esposizioni inter-

sa che sia stata una benedizione. Co-

nazionali?

munque la si legga non c’è un solo

Se lo scopo è un approfondimento in-

italiano che non conosca Expo 2015,

ternazionale di un tema specifico sì.

anche se il più delle volte il primo

Il tema Milanese sull’alimentazione è

contatto mediatico è avvenuto a cau-

un argomento fondamentale, molto

sa di uno dei numerosi scandali.

attinente con questo periodo storico.

Tuttavia, piaccia o meno, l’investi-

Per esempio l’Expo di Shanghai, il cui

mento da parte del Paese è stato ma-

tema era Città migliore, vita migliore,

stodontico, e così quello delle nume-

ha lasciato traccia.

rose aziende coinvolte. Dai produttori

L’Italia non riesce a difendere il

di food and beverage alle agenzie

proprio ‘Made in Italy’ ma pensa

agli uffici turistici. Una volta accesa

che Expo la risollevi. Troppo ot-

la macchina non si è potuti tornare

timismo?

indietro, e tra inciampi e scivoloni il

“È un’illusione che Expo da sola pos-

circo si è aperto e ora non resta che

sa risollevare il Paese. Certo, l’entu-

aspettare di capire se lo sforzo darà

siasmo attorno alla manifestazione è

qualche frutto.

fondamentale, ma vedremo solo in

Per cercare di anticipare i tempi ab-

seguito che cosa succederà. Io sono

biamo chiesto a uno che di critica se

possibilista, anche se per ora l’inizio,

ne intende parecchio. Esperto d’arte,

tra scandali e scivolate, non ha illumi-

scrittore e studioso, Philippe Daverio

nato molto. Ma come ho detto io re-

è uno che Milano la conosce eccome,

sto positivo”.

che l’ha vissuta da dentro e da fuori i

Expo è un business per multina-

palazzi del potere, che in fatto di par-

zionali o c’è ancora della cultu-

ra?

104 - EDSlan constile

maggio


PERSONAGGI

maggio

EDSlan constile - 105


PERSONAGGI

106 - EDSlan constile

maggio


PERSONAGGI

Anche questo aspetto si capirà solo

lito ha fortuna, e le cose alla fine van-

to il resto del mondo piaccia fare al-

dopo. Il padiglione Italia per esem-

no per il meglio”.

trettanto.

pio mi dà molta fiducia, è un esem-

A Milano per esempio manca una

Cosa resterà dell’evento?

pio del meglio del nostro Paese. In-

conduzione, nessuno si è preso la re-

“Non molto, se saremo fortunati re-

somma, per quanto mi riguarda darò

sponsabilità di coordinatore per quan-

steranno le infrastrutture utili a quel-

piena fiducia per sei mesi, e poi ve-

to riguarda la parte turistica. La co-

la parte di città, che per altro ne ave-

dremo. Hanno chiesto fiducia, la con-

municazione della città non è arrivata.

va bisogno. Shanghai ha dato risultati

cedo, ma poi staremo a vedere.

Milano non si è raccontata nel mondo

formidabili nel dopo-Expo, altre cit-

Milano

per creare attesa e per fare in modo

tà invece molto meno. Per ora c’è il

si

è

preparata

bene

all’evento?

che il turista si organizzi visitando i

dato dei molti biglietti venduti, e gran

“La città da l’impressione di non es-

nostri tesori.

parte si tratterà di turismo italiano. In

sersi del tutto accorta di Expo. L’even-

L’unica informazione che esiste è co-

questa fase deve prevalere la fiducia,

to sarà un banco di prova. Deve sa-

struita per chi già conosce un po’ l’Ita-

tra sei mesi chiederemo il conto”.

lia. Il turista di Bangkok invece, che pure visiterà Expo, magari vorrebbe

che sapeva cavalcare perfettamente,

vedere la città, ma la comunicazio-

l’unica cosa che potevo fare era dargli

ne online o cartacea non esiste o è

le redini in mano e vedere cosa suc-

molto scarsa. È come se l’Expo italia-

cedeva. A questo punto speriamo che

na pretendesse di italianizzare il glo-

vada bene sia per i Milanesi che per

bo terrestre. Siccome gli italiani si or-

tutti gli italiani. D’altro canto, l’Italia in

ganizzano poco e male quando vanno

questo genere di manifestazioni di so-

all’estero, pensiamo che anche a tut-

In questa fase deve prevalere la fiducia, tra sei mesi chiederemo il conto

pere che io sono andato a cavallo per moltissimi anni. Se uno mi diceva

maggio

EDSlan constile - 107


STORIA DI UN SUCCESSO

LA STARTUP ITALIANA DEL VENTENNE CHE SFIDA ZUCKERBERG

D

Achilli Matteo

Egomnia è nata con un investimento famigliare di meno di 10mila euro

108 - EDSlan constile

maggio

a qualche mese

una posizione lavorativa. Il cosiddet-

il mondo del-

to “job-matching” è stato risolto con

la

un brillante algoritmo.

tecnologia

mondiale guarda con attenzione alle

A pochi anni dal lancio, Egomnia è

mosse di un 23enne italiano che pro-

la piattaforma italiana del genere più

mette di dare dei grattacapi ai colos-

grande, con più di 400 mila profili e

si della rete.

900 aziende aderenti.

Il caso di Matteo Achilli diventa un

Matteo con Egomnia hai scalato

fenomeno internazionale quando lo

il successo in un tempo incredi-

scorso anno gli viene attribuito dai

bilmente breve. Qual è stata la

media di tutto il mondo il titolo di

novità che ha segnato la svol-

‘Italian Zuckerberg’, grazie alla sua

ta?

società Egomnia.

“Per il mio sito la novità è stato il

Un successo cui è seguita la confer-

ranking. Molte aziende ricevono de-

ma della prestigiosa pubblicazione

cine di migliaia di CV, ma poi è diffici-

Made in US, Business Insider, che ha

le capire davvero chi è valido in base

segnalato Matteo Achilli come il ter-

a una ricerca manuale. Con Egomnia

zo under 30 più influente al mondo.

ogni CV riceve un punteggio, ed è

E poi l’incoronazione della BBC, che

più semplice selezionare i candidati.

ha inserito Achilli nel documentario

Alcune aziende ci stanno chiedendo

“The Next Billionaires”.

di utilizzare Egomnia per tutte le ap-

Un terremoto Made in Italy che na-

plication, quindi Egomnia è una piat-

sce da un’intuizione del giovanissi-

taforma ma anche un prodotto”.

mo Matteo, classe 1992, che già du-

La tua startup, con sede a Roma,

rante gli ultimi anni all’università ha

ha intercettato un bisogno pri-

cercato di venire incontro a una del-

mario del mercato del lavoro,

le più importanti necessità del mo-

quello di far incontrare con pre-

derno mercato del lavoro, ovvero

cisione e accuratezza domanda

far incontrare chi cerca e chi offre

e offerta.


STORIA DI UN SUCCESSO

maggio

EDSlan constile - 109


STORIA DI UN SUCCESSO

“L’algoritmo inizialmente è nato per

tende al rischio. In Italia siamo più

tina di persone”.

poter dare un punteggio alle perso-

risparmiatori. Cercare di fare impre-

Come hai reagito a questo incre-

ne, un ranking. Questo punteggio è

sa in Italia allo stesso modo di come

dibile successo mediatico?

poi valutato dalle aziende che stanno

si fa negli Stati Uniti potrebbe essere

“All’inizio è stato inaspettato. Nes-

svolgendo la ricerca. L’idea è così uti-

sbagliato. Siamo sì arrivati in ritardo

suno mi aveva contattato per dir-

le sia per chi fa la ricerca ma anche

rispetto agli USA ma quello non può

mi che sarei stato definito ‘The Ita-

per chi vuole essere valutato, in par-

nemmeno essere l’unico modello.

lian Zuckerberg’, non ero preparato

ticolare i giovani in cerca di lavoro.

Quello va bene là. A volte esportare

nemmeno io. Poi mi ha fatto molto

In breve tempo giovani talenti han-

un modello non funziona. Io mi sono

piacere anche il riconoscimento di

no popolato la piattaforma. Nel mon-

mosso nel mio ambiente. Il concetto

Business Insider, perché porta a due

do oggi manca un vero spazio virtua-

è che arriviamo dopo a capire l’im-

conseguenze. La prima è che si ac-

le per giovani talenti”.

portanza di questo nuovo settore.

cendono i riflettori sull’Italia anche

Ma il fatto di essere italiano è

Non siamo così propensi al rischio, e

a livello tecnologico. Non conosco di

stato un limite o un plus?

poi ogni Stato dell’Europa è diverso.

altri startupper italiani così giovani,

“Io penso che la storia del giovane

Spesso da noi nascono società che

penso di essere stato il primo. E la

ragazzo che crea una startup di suc-

sembrano americane ma non sono.

seconda è perché questo riconosci-

cesso ha avuto molto appeal pro-

Ho notato che spesso quando si par-

mento mi ha aiutato a portare avanti

prio perché sono Italiano. Una vi-

la di Egomnia e di me all’estero si ha

il lancio internazionale del sito, avve-

cenda come la mia in altri Paesi è

rispetto perché è qualcosa di un al-

nuto a partire dal 15 aprile”.

meno straordinaria. Negli Stati Uni-

tro Paese. Chissà se Egomnia fosse

stata americana? Magari non aveva

tup. Quando sono andato in vacanza

così risalto o magari sarebbe diven-

a visitare la Silicon Valley, per vede-

tata un colosso da subito”.

re come funzionava, mi sentivo nor-

Quanto

male. In Italia invece se fai una star-

dall’idea alla pratica?

tup sei speciale”.

“Egomnia è nata con un investimen-

è

costato

passare

Perché secondo te tutte le mag-

to famigliare di meno di 10mila euro.

giori imprese legate alle poten-

Siamo passati da entrate di meno

zialità della rete nascono oltreo-

di 12mila euro nel 2012, fino ad un

ceano? Cosa manca in Europa?

fatturato di quasi 300mila Euro nel

“Negli Stati Uniti c’è una cultura che

2013. Ora diamo lavoro ad una ven-

110 - EDSlan constile

maggio

In Italia invece se fai una startup sei speciale

ti per esempio molti hanno una star-

www.egomnia.com


STORIA DI UN SUCCESSO

L’ITALIA DALL’ESTERO? N

IO CT

DU

O PR

LA RACCONTO CON UN FILM

C

’è chi il Bel Paese lo fa as-

saggiare, chi lo racconta

con le opere d’arte e chi ne spiega le caratteristiche della società. Ma c’è anche chi pensa che il nostro Paese

si sappia raccontare da solo, e che il modo migliore per farlo sia attraverso

Gli spettatori sono per la maggior parte italiani, ma anche inglesi o di altre nazionalità

l’occhio curioso di una cinepresa guidata dalla mano abile di un regista. Il cinema italiano sta vivendo un momento di piacevole riscoperta negli ultimi anni, ma pochi film riescono a trovare fortuna all’estero e a diventare testimoni della nostra cultura. Le case di distribuzione cercano prodotti ‘dai grandi numeri’ e l’Italia riesce a

dire la sua solo quando parla a suon di stereotipi e luoghi comuni. Tuttavia il nostro cinema è vivo e brillante, e necessita investimenti e impegno perché torni a raccontare nel mondo i pregi - non solo i difetti - di noi italiani. A Londra è nata lo scorso ottobre una realtà che sta poco alla volta riscuotendo un successo sempre più solido e un seguito considerevole. Cinema Italia UK propone film italiani che non sono stati ancora distribuiti in Inghilterra. Rigorosamente in lingua originale, le proiezioni hanno sempre sottotitoli inglesi per assicurare il giusto

maggio

EDSlan constile - 111


STORIA DI UN SUCCESSO

mix di pubblico. Cinema Italia UK è

to più caloroso - e chiacchierano con

Insomma, Londra e gli inglesi vo-

diventato col tempo un punto di ag-

piacere in attesa dell’inizio del film.

gliono conoscere il nostro cinema, lo

gregazione e di aggiornamento per

Prima che le luci in sala si spengano

amano e lo rispettano.

i moltissimi italiani che vivono e la-

viene sempre presentato un ospite,

vorano a Londra, per poi allargare il

magari il regista, magari un attore del

Ma come sta andando secondo

proprio pubblico ad inglesi - e non

film, che sarà poi a disposizione del

la direttrice l’avventura di Cine-

solo - che amano la cultura e il cine-

pubblico per qualche domanda prima

ma Italia UK?

ma italiano.

o dopo la visione.

“Non vorrei sembrare troppo entuLe proiezioni avvengono al cinema

Ad aprire le danze c’è sempre Clara

siasta. Ma i feedback che riceviamo

Genesis, una venue caratteristica e

Caleo Green, la fondatrice e direttrice

sono ottimi. A memoria l’unica criti-

piacevole nella vibrante East London.

artistica di Cinema Italia UK.

ca recente è stata quella di un amico che lamentava che proponiamo trop-

Durante una delle proiezioni di Cinema Italia UK tutto l’edificio si trasfor-

Con una lunga esperienza nel mondo

pe commedie. In verità in cartellone

ma in una Italia in miniatura.

del cinema, Clara ha guidato come

abbiamo film molto differenti tra loro.

Associate Director e Sponsorship Di-

Recentemente abbiamo proiettato

Molte persone ormai si conoscono e

rector l’Italian Film Festival UK sin dal

“L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti.

si salutano affettuosamente tra loro -

1996.

il che è molto poco British, ma mol-

112 - EDSlan constile

maggio

Molti con le lacrime mi hanno fatto i complimenti per la scelta”.


STORIA DI UN SUCCESSO

maggio

EDSlan constile - 113


STORIA DI UN SUCCESSO

raddoppiato l’impegno

leggo, oppure dai risultati dei festival o magari su consiglio di qualche buon amico”.

“Sì, prima proponevamo un film al

mese, ora abbiamo aggiunto anche un documentario”.

I londinesi sono per natura e per abitudine curiosi e propensi allo scoprire

Scegliere come raccontare l’Italia at-

nuove culture. In particolare la curio-

traverso uno schermo non è facile.

sità e la stima verso gli italiani sono

Come avviene la scelta dei film?

da sempre particolarmente forti.

“Il nostro pubblico è molto vario, ma

E così Cinema Italia UK ha proposto

la cosa importante è che abbiamo

una vetrina costante, un’esperien-

sempre la sala piena. Gli spettatori

za che per la prima volta propone un

sono per la maggior parte italiani, ma

progetto culturale oltremanica che

anche inglesi o di altre nazionalità. Le

vada oltre le rassegne e i festival uf

scelte che propongo sono il frutto di

ficiali.

Cinema Italia UK propone un progetto che va oltre i festival ufficiali

Da poco Cinema Italia UK ha

una consultazione di fonti, ma trovo ispirazione anche attraverso ciò che

114 - EDSlan constile

maggio

www.cinemaitaliauk.co.uk.com


BUSINESS LIFE

Piante, petali & pedali: la rinascita delle botteghe

I

l trend delle botteghe di

“Io seguo la parte delle biciclette

una volta ha ormai con-

e Stefania dei fiori”, ci spiega Mar-

quistato tutte le metropo-

li. Da New York a Berlino, passan-

co “ma poi se serve ci si scambia di ruolo”.

do per Valencia e Parigi, la moda dei cultori del viver sano coi principi del-

Al lavoro da 2012, Bici & Radici è uno

la nonna ha conquistato proprio tutti

dei pionieri del trend delle botteghe

con esperimenti sempre più audaci.

di una volta, un’onda che comincia con la passione per le due ruote -

Milano resta al passo e negli ulti-

cresciuta in modo esponenziale ne-

mi anni ha visto nascere decine di

gli ultimi anni a Milano - e prosegue

multi-shop, la cui offerta schiaccia

con la voglia di verde e natura.

l’occhio al salutista, allo sportivo e all’ambientalista, per poi conquista-

“L’idea è nata quasi per gioco. Nel

re la fiducia di un pubblico sempre

nostro background c’è un’attività

più ampio.

culturale con dei laboratori e una ci-

Uno dei primi e più riusciti tenta-

si coltivavano anche delle piante.

clofficina all’aperto, nel verde, dove

Il concetto è quello di vita meno frenetica, anche se a Milano è piuttosto difficile

tivi si trova in Via Nicola D’Apulia,

Ben prima del fiorire dei recenti ‘orti

zona Nord, poco distante da Piaz-

in città’ noi eravamo già su questo

zale Loreto. Qui incontriamo Marco

filone”. Marco spiega che si tratta-

e Stefania che seguendo le rispet-

va nello specifico di un’associazio-

tive passioni hanno deciso di creare

ne culturale nata nel 2000 a Corsico,

un pittoresco e riuscitissimo intrigo

zona sud di Milano, che per più di 10

di pedivelle, fiori, carene da oliare e

anni ha portato avanti diversi pro-

radici da annaffiare.

getti e proposto attività culturali.

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Marco e Stefania nella loro bottega

“Abbiamo organizzato per anni cine-

ta e verdura e in più ti abbellisco-

molto più sensibili di noi ai problemi

forum, spettacoli e mostre, fino al

no la casa”.

dell’ambiente”.

ne ha terminato le attività”.

E così in un sol colpo Marco e Ste-

Ma la bottega di una volta, a cui

Già qualche anno prima però Mar-

fania hanno accontentato gli am-

Bici&Radici e altri negozi simili si ispi-

co e Stefania capiscono che è il mo-

bientalisti e i naturalisti, due sensi-

rano, non solo proponeva un ricco

mento di concretizzare qualcosa, e

bilità che per fortuna sono in grande

ventaglio di prodotti e servizi, piut-

decidono di unire le rispettive pas-

crescita e che spesso si sommano

tosto un approccio diverso al clien-

sioni per il verde e per le biciclette.

e completano. E così il ciclista con-

te. Non c’era fretta nella bottega,

dicembre 2014 quando l’associazio-

vinto, con la necessità di riparare il

non c’era nemmeno la necessità di

“Abbiamo indagato un po’, fatto ri-

mezzo, si trovava ad apprezzare la

comprare sempre qualcosa, alle vol-

cerche su internet, e abbiamo nota-

selezione di piante, e la signora col

te si entrava solo per fare due chiac-

to all’epoca che non esisteva anco-

pollice verde si lasciava convincere

chiere.

ra in Italia niente del genere. L’idea

a montare in sella e inquinare meno

“Io alle volte mi trovo a parlare con

di base era di proporre una bottega

l’aria di tutti.

delle persone per intere mezz’ore,

che fornisse tutto il necessario per

“Alcuni clienti ancora oggi non ca-

senza la necessità che comprino

vivere. E così è stato. Con la bici ti

piscono bene che perché abbiamo

qualcosa. Noi veniamo da attività

muovi e senza inquinare, mentre le

questa varietà nell’offerta dei pro-

culturali, la proposta commerciale

piante danno frutti e consentono per

dotti, altri ci suggeriscono di aprire

arriva dopo. Il concetto è quello di

una certa misura di mangiare frut-

succursali in Nord Europa dove sono

vita meno frenetica, anche se a Mi-

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maggio

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BUSINESS LIFE

bi dei furti, ma poi la questione si

E così, senza fretta, Marco e Stefa-

attorciglia, perché se uno cerca bici

nia hanno portato un po’ di verde

a costo basso spesso sono rubate,

in città e aiutato a limitare l’uso di

e qualcuno ruberà altre bici per ri-

mezzi inquinati. Tutti contenti?

fornire quel mercato lì… In Italia

“Sì, ci piace che anche a Milano sia

livello e grande passione per le bici-

avevamo un artigianato di altissimo scattata la voglia di verde, la pas-

clette di qualità, ma questo orgoglio

sione per gli orti sui balconi e cose

si è un po’ perso. Davvero non capi-

di questo genere… Mentre sul tema

sco - spiega Marco - come si possa-

bici c’è una deriva non tanto bella,

no spendere con leggerezza 300 €

una corsa alla bicicletta più scassata

per un cellulare che dopo due anni è

e al risparmio a tutti i costi.”

obsoleto, e volerne spendere meno

Marco ha le idee chiare e va drit-

tenuta bene può durare una vita”.

Abbiamo indagato un po’, fatto ricerche su internet, e abbiamo notato all’epoca non esisteva ancora in Italia niente del genere

lano è piuttosto difficile”.

della metà per una bicicletta che se to al nocciolo della questione: “In-

somma, la bicicletta deve essere sicura. È un mezzo che ci fa viaggiare in mezzo alle auto e su strade spesso accidentate. Qualcuno usa l’ali-

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