2 minute read
La piramide del razzismo
In sintesi
In questa attività i partecipanti esploreranno diverse manifestazioni di razzismo, che dovranno classificare come crimini d’odio, razzismo visibile e razzismo invisibile.
Advertisement
Materiali
Copie stampate della lista di manifestazioni di razzismo (in allegato); copie stampate del modello-piramide (in allegato)
Procedura
1. Dividi i partecipanti in piccoli gruppi di quattro o cinque persone. 2. Dai ad ogni gruppo una copia del modello-piramide. Il compito dei gruppi è quello di esaminare tutte le manifestazioni di razzismo e collocarle in quella che ritengono sia la parte appropriata della piramide. (A seconda del tempo e delle dinamiche, puoi ridurre il numero di manifestazioni di razzismo o anche chiedere ai partecipanti di aggiungerne di nuove). 3. I gruppi presentano il loro lavoro in plenaria.
Domande di debriefing
• Come ti senti? • Avete pensato ad altri esempi di manifestazioni di razzismo? Se sì, quali? • Quali sono state le più difficili da collocare e perché? • Secondo voi perché la forma del modello è una piramide e non, per esempio, tre cerchi o tre quadrati? • Perché il razzismo invisibile è collocato alla base? (la base sostiene il resto della struttura: non avremmo aggressione fisica se non ci fossero le fondamenta per sostenerla) • Qual è l’idea alla base del razzismo visibile e invisibile? • Le manifestazioni di razzismo invisibile sono diffuse, normalizzate e spesso non prese troppo in considerazione. Ma quali sono le conseguenze?
Allegati: Lista di manifestazioni di razzismo
Genocidio (eliminazione fisica di persone di una certa origine etnica); Pestaggi che hanno come motivazione il razzismo (ad es. “Andiamo a picchiare qualche nero”); Barzellette (ad es. “Un ebreo e un negro entrano in un bar …”); Proverbi; Paragoni (ad es. “Come una persona bianca”); Complimenti che degradano i gruppi di appartenenza (ad es. “Sei educato, non come gli altri del tuo gruppo etnico”); Generalizzazioni (“Non assumere mai un indiano. Un amico di mia sorella era indiano ed era molto inaffidabile.”); Stereotipi (“Le donne non sanno guidare”); Miti (“Sono geneticamente più stupidi”); Inviti alla violenza (“Dovremmo lottare con ogni mezzo contro l’invasione dei musulmani”); Soprannomi divertenti; Scelte politiche (ad es. Sgomberi di famiglie rom, lasciando stare hotel illegali); Negazione di servizi (ad es. Rifiutarsi di servire i migranti latini in un ristorante); Segregazione (mettere i bambini di un gruppo etnico in una scuola a parte o in una classe a parte all’interno della stessa scuola); Mantenimento di distanze fisiche (es. evitare la vicinanza con qualcuno a causa del colore della pelle); Discriminazione sul posto di lavoro (rifiuto sistematico di assumere o promuovere persone appartenenti a determinati gruppi - a causa dell’origine, del sesso, ecc.); Umiliazione a livello personale (un funzionario pubblico si rivolge ad alcuni in modo educato e rispettoso ed altri in modo informale e non rispettoso); Supposizioni sull’aspetto esteriore (“Ha occhi buffi, deve essere cinese”); Disumanizzazione (paragonare le persone ad animali o a insetti - scimmie, cani, scarafaggi, ratti, parassiti, ecc.).
Allegati: Modello di piramide
Crimini d'odio
Razzismo visibile
Razzismo invisibile