Ventuno 3 | 2017 Economia

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Economia

2017

Intervista Maurizio Pallante, saggista e Presidente onorario del Movimento per la decrescita felice | FABIO GUARNERI

Per un’economia di qualità: quando il meno è meglio L’economia è presente in molti aspetti della nostra vita quotidiana e coinvolge tutti, anche i più piccoli. Essa si presenta in diverse sfaccettature e in differenti modi ed è oggetto di discussioni e riflessioni a livello di intera società. Rappresenta quindi una sfida e un tema importante anche per la scuola. Acquistare un oggetto, affittare un appartamento, decidere dove e in che modo investire i propri risparmi, ricercare un posto di lavoro, informarsi sul valore di una moneta sono solo alcuni tra i numerosi esempi di azioni che possiamo annoverare nella nostra esperienza quotidiana legata all’economia intesa nel senso più ampio. Capire con quali materiali è fatto un prodotto, da dove viene, che impatto ha avuto sull’ambiente e sulle persone, quant’è la sua durata di vita e che fine fa quando diventa un rifiuto sono altri aspetti ad essa legati e che riguardano tutti noi. Garantire un futuro nel quale soddisfare le necessità sociali e materiali della popolazione senza pregiudicare i limiti ambientali del nostro pianeta è una delle maggiori sfide che la società ha di fronte a sé. Ne abbiamo parlato con Maurizio Pallante, saggista, ex docente e Presidente onorario del Movimento italiano della Decrescita felice che introduce il tema riflettendo sui concetti di crescita e decrescita sfatandone le comuni connotazioni qualitative che spesso diamo loro.

Per il prof. Pallante, la decrescita non si realizza limitandosi a produrre di meno ma inserendo criteri di valutazione qualitativa nel fare umano, ovvero è il meno quando è meglio. Dalla sua esperienza di ex docente e direttore di scuola, Pallante sottolinea inoltre l’importanza di educare i ragazzi alla conoscenza delle bioeconomie affinché siano consci delle proprie azioni e siano in grado di affrontare le sfide ambientali e sociali che la nostra società ci pone. Parlare di economia in termini di crescita e decrescita non è facile. Un’impressione diffusa è che sia molto difficile conciliare la volontà/necessità di crescita quantitativa e qualitativa dell’economia con i postulati della decrescita. È veramente così o ci sono dei fraintendimenti di fondo? Innanzitutto occorre precisare che i concetti di crescita e decrescita indicano, rispettivamente, un aumento e una diminuzione quantitativa e non hanno connotazioni qualitative. Possono incorporare una valenza qualitativa se si riferiscono a fenomeni che incidono sulla qualità della vita umana. Se il fenomeno è positivo (il numero degli esseri umani che possono nutrirsi regolarmente), la crescita indica un miglioramento e la decrescita un peggioramento. Se il fenomeno è negativo (il numero degli incidenti stradali), la crescita indica un peggioramento e la decre(continua a pagina 3)


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Indice | Editoriale

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Indice 1+3 Intervista | Maurizio Pallante 4-11

Piste per l’insegnamento

4-5 1o e 2o ciclo In un pezzetino di carta tutte queste cose L’economia nel Piano di Studio Sensibilizzare i bambini sulle sfide legate ai consumi alimentari 6-7 3o ciclo Quando la scuola si trasforma in una cittadina L’economia nel Piano di Studio Provare in classe la gestione d’impresa 8-9 Liceo Una limonata dal sapore particuolarmente buono Un’etichetta energetica creata da giovani 10-11 Formazione professionale Ridar nuova vota agli oggetti rotti Cosa te ne fai di quel vecchio orsetto?

Del valore delle cose Interessarsi all’economia significa riflettere sulla questione dei bisogni dell’umanità e sui mezzi sviluppati per soddisfarli. È principalmente dall’avvento dell’agricoltura che, grazie ai progressi tecnici, l’Uomo ambisce a incrementare il soddisfacimento di tali bisogni nonché ad accumulare ricchezza. Egli ha inventato la coltivazione, l’allevamento, il baratto, la moneta, l’aratro, i mulini ad acqua, la macchina a vapore, gli scambi commerciali, l’automobile, l’elettricità, la divisione del lavoro, il capitalismo, il liberalismo, ecc. L’idea attuale, consistente nel produrre sempre più beni e servizi per consentire ad ognuno di aumentare il proprio livello di vita, urta tuttavia con le conseguenze da essa stessa generate, ossia il degrado ambientale, la rarefazione delle materie prime e l’accentuazione delle disparità sociali. Si tratta dunque, alla stregua di numerose iniziative – economia circolare, verde, sociale e solidale, ecc. – di concepire altri mezzi per rispondere alle nostre esigenze, o addirittura di riconsiderarle.

Una prima via consisterebbe nell’idea di accettare il fatto che l’essere umano è anche capace di produrre e consumare beni e servizi che non siano commerciali. È possibile – ovviamente se il luogo in cui si vive vi si presta – produrre una parte della propria alimentazione, fabbricare o riparare personalmente alcuni 12 Materiali didattici | Sul tema beni di base, partecipare a scambi o prestiti gratuiti di servizi od oggetti. I consumi di tale genere, pur non facendo aumen13 Materiali didattici | Nuove segnalazioni tare il PIL, comportano sovente un aumento del nostro benessere. Una seconda via potrebbe consistere nell’attribuire a 14 Materiali didattici | Le nostre produzioni ogni cosa il suo giusto prezzo. Un bene ha valore poiché cela in esso materie prime, lavoro, trasporti, energia, ecc. Esso merita 15 Attualità così di essere trattato bene, utilizzato fino alla fine, riparato, Dal dire al fare parlando oppure di trovare una nuova funzione. Il numero d’insegnanti Ali per il futuro con Tama Vakeesen e Bertrand che abbordano già tali questioni con i loro allievi è elevato. Allo Piccard scopo di sostenere l’insegnamento dell’economia nel senso Kit ESS II | Energia e mobilità dell’ESS, vi proponiamo in questo numero svariati strumenti pedagogici ed esempi di progetti di classe o di scuole che si 16 A colpo d’occhio | Obiettivo 2030! prestano come spunto. Sia che si tratti di creare una piccola azienda in seno a una classe, di organizzare un Caffè Riparaéducation21 Tutto l’assortimento online zione, di riflettere sull’uso della carta o sulla produzione dei Piazza Nosetto 3 | 6500 Bellinzona www.education21.ch > Materiali tessili: tutti questi passi sono accomunati dal fatto di porsi T 091 785 00 21 didattici > Catalogo delle domande sulle nozioni di produzione e consumo, nonché info_it@education21.ch di riflettere sulla necessità di un cambiamento. Un cambiaPrestito www.education21.ch mento quasi ineluttabile, se desideriamo gestire durevolmente Per il prestito dei materiali consulla nostra sola casa: il pianeta Terra. Orari d’apertura éducation21

tare il sistema bibliotecario

Tutti i mercoledì pomeriggio,

cantonale www.sbt.ti.ch

dalle ore 14.00 alle ore 17.00,

o rivolgersi alla biblioteca del

fuori orario solo su appuntamento.

DFA-SUPSI o ai centri di risorse didattiche e digitali (CERDD).

Delphine Conus Bilat | Redazione ventuno


Intervista | Maurizio Pallante

scita un miglioramento. Nei consumi energetici, la decrescita degli sprechi richiede un aumento dell’efficienza nei processi di trasformazione e negli usi finali dell’energia. Una scelta di questo tipo consente di creare molti posti di lavoro utili, i cui costi d’investimento si pagano con i risparmi sui costi di gestione che consentono di ottenere. La decrescita selettiva e governata degli sprechi mediante lo sviluppo di tecnologie più evolute è l’unico modo di ridurre sia la crisi ecologica, sia la crisi economica. È importante educare all’economia? Quali aspetti andrebbero affrontati a scuola e perché? Credo sia importante educare alle bioeconomia, nel senso dato dall’economista Nicolas Georgescu Roegen. Avere la consapevolezza che ogni attività produttiva utilizza risorse prelevate dalla biosfera e le trasforma in merci che alla fine della loro vita utile vengono depositate come rifiuti. Ed è fondamentale sapere che i processi produttivi comportano un aumento dell’entropia, cioè una degradazione dell’energia che viene utilizzata per svolgere i lavori. La conoscenza di questi processi deve essere acquisita perché i ragazzi devono conoscere le conseguenze delle azioni che compiono ogni giorno. Come andrebbero trattati? Riflettendo sui comportamenti quotidiani e abituando i ragazzi a calcolare l’impronta ecologica dei loro comportamenti. Ormai tutti hanno imparato che quando ci si lava i denti, mentre si spazzolano è bene chiudere il rubinetto dell’acqua per non sprecarla inutilmente. Giustissimo. Quanta se ne risparmia? Dieci litri? Ma quanti sanno che per produrre una bistecca di 2 etti di vitello allevato in un allevamento industriale, ne occorrono 3000 litri? Che un terzo di tutti i terreni agricoli è coltivato per alimentare gli animali di cui si nutre appena il 20 per cento della popolazione mondiale?

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L’ESS, con i suoi riferimenti ai principi e alle competenze, può essere uno strumento importante? Pur condividendo contenuti e metodologie, sono critico sulla definizione di sviluppo sostenibile, perché il concetto di sviluppo è un modo edulcorato di definire la crescita e presuppone che possa esserci una crescita qualitativa, mentre il concetto di crescita può avere soltanto una valenza quantitativa. Se per sviluppo sostenibile s’intende l’adozione di tecnologie meno energivore e inquinanti, ma non si rimette in discussione la finalizzazione dell’economia alla crescita, si fa una fatica di Sisifo, perché se si riduce l’impatto ambientale ed energetico di ogni prodotto e si continua ad aumentare la quantità dei prodotti, si ottiene solo il risultato di rallentare il processo di avanzamento dell’umanità verso il collasso. Ci può indicare delle esperienze didattiche significative? Un’esperienza significativa è la coltivazione di un orto in tutte le scuole. Inoltre, sarebbe importante che gli studenti calcolassero i consumi energetici del loro istituto e adottassero comportamenti volti a ridurre gli sprechi, che calcolassero l’impronta ecologica della propria famiglia e l’analisi del ciclo di vita dei prodotti che si utilizzano.

Maurizio Pallante Saggista e Presidente onorario del Movimento per la decrescita felice, ex docente e direttore di scuola.


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Piste per l’insegnamento | 1° e 2° ciclo

Indagine sui processi produttivi della carta nel 1° ciclo | MASSIMO BRUSCHETTI, TOMMASO CORRIDONI, SARA LUCCHINI

In un pezzettino di carta tutte queste cose Affrontare problemi in cui emerga la necessità di un equilibrio fra saperi tecnico-disciplinari e valori socioculturali è un modo per fare dell’ESS. Fin dal 1° ciclo è possibile indagare i processi produttivi scoprendone fasi, elementi, prodotti, così come la preziosità del lavoro, la sua organizzazione locale-globale, l’importanza di un’analisi critica dell’azione dell’uomo sul mondo. Partendo dall’idea di affrontare i processi di consumo-produzione di un materiale comune a scuola, la carta, si sono sviluppati due percorsi. Uno per una scuola dell’infanzia (SI) dove va innescato l’approccio concreto al processo produttivo, sviluppando i valori nell’emozione dell’esperienza; l’altro per una 2a elementare (SE) dove va sostenuta la curiosità per il mondo, la consapevolezza sociale, la condivisione dei processi. In SI infatti l’identità del bimbo è in costruzione, riferita a saperi e valori familiari, in SE approfitta della scuola per trovarne conferma. Gli itinerari sono partiti dalla scoperta del contenuto dei sacchi di carta della differenziata. In SE i bambini hanno notato la grande quantità di carta, in SI si sono chiesti di cosa fosse fatta, se il cartone fosse carta, raccontando processi produttivi fantastici e sperimentando il riutilizzo di oggetti di carta. Le due sezioni hanno cominciato uno scambio epistolare: interrogati sulla produzione, i bambini di SE hanno parlato di carta fatta col legno, del problema del taglio degli alberi (ci danno l’aria), del poter fare la carta con la cacca di elefante (!) o, non avendola, dalla carta stessa. Così, mentre in SI la carta si riutilizzava, in SE i bambini l’hanno subito riciclata. Le istruzioni per farlo, scritte sulla carta prodotta, sono state regalate ai bambini di SI, perché provassero.

La confusione riciclo-riutilizzo nata dalle diverse prove ha reso necessario distinguere con attività divergenti il riciclo del materiale carta dal riutilizzo dell’oggetto foglio. In SI è partito un laboratorio sulla cartapesta, realizzando con carta di fogli usati cose che non fossero fogli. In SE i bambini hanno riutilizzato fogli per creare mongolfiere. Da questo momento, i bambini di SI hanno cominciato a separare la carta nei rifiuti utilizzando meglio i fogli; in SE il dubbio se la carta si facesse con il legno ha aperto discussioni sul rispetto della natura e l’impatto dello spreco, fino a decidere di scrivere delle regole per il buon uso della carta. Non riuscendo a realizzare una visita in cartiera, i bambini di SE hanno osservato la carta al binoculare, discutendo se le fibre della carta venissero dal legno. Una ricerca a casa li ha portati a concludere che si fa con il legno, e che tutte le classi, la scuola, la città devono sapere che sprecare carta è sprecare alberi! Anche senza una più significativa esperienza in cartiera, i bambini hanno dato valenza sociale alla non ottimale costruzione dei saperi, innescando abbastanza valori da suggerire un’informazione su larga scala. In SI, falsificata l’ipotesi dei bambini che la carta si faccia impastando segatura e cartapesta, si è drammatizzata una storia di come il legno diventi carta. Anche in questo caso, la pur non ottimale costruzione dei saperi ha comunque innescato emozioni condivise. Le due esperienze hanno confermato come l’obiettivo principale dell’ESS sia la ricerca di un equilibrio fra costruzione dei saperi e definizione dei valori.


Piste per l’insegnamento | 1° e 2o ciclo

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L’economia nel Piano di Studio della scuola dell’obbligo ticinese | ROGER WELTI

L’importanza dell’economia sull’individuo, la società e il territorio Va da sé che affrontare i temi legati all’economia significa anche fare matematica. Infatti il contesto economico e dei consumi viene citato nelle relazioni con i contesti di formazione generale nell’area matematica. In particolare “si tratta di mantenere legami forti con i contesti di realtà (prezzi, costi, ecc.) e di interpretare tali aspetti” in maniera tale da permettere di affrontare con consapevolezza e senso critico ciò che avviene nella società. Ma cosa significa questo per i vari cicli?

Per il 1° ciclo

Indagare (tab 39–40): riconoscere i propri bisogni e le proprie emozioni e confrontarle con i compagni. Porsi domande in rapporto alle proprie esperienze di vita. Modellizzare (tab 39–40): individuare i bisogni fondamentali di un essere vivente. Capire l’organizzazione tecnica di un’attività produttiva, di un mestiere, oggi e ieri: risorse, utensili, abilità, prodotti e scarti.

Saperi irrinunciabili (tab 41): semplici strumenti e unità di misura anche non convenzionali.

Per il 2° ciclo

Analizzare (tab 39–40): analizzare l’origine naturale e le trasformazioni delle risorse fondamentali che permettono la sopravvivenza e lo sviluppo dell’umanità (acqua, cibo, energia, materie prime). Comunicare (tab 39–40): rappresentare con i linguaggi convenzionali le osservazioni dell’ambiente naturale e artificiale (informazioni coerenti, misure e dati aggregati, bilanci di esperienze). Progettare (tab 39–40) : aiutare, condividere e partecipare a iniziative di volontariato. Saperi irrinunciabili (tab 41): (…) repertori statistici relativi a indicatori socio-demografici ed economici; sviluppi tecnologici e loro significato per la società.

Un gomitolo nel piatto | ROGER WELTI

Sensibilizzare i bambini sulle sfide legate ai consumi alimentari Dimitri, 7 anni, adora le fragole. Soprattutto insieme a una pallina di gelato alla vaniglia. Invece non ha mai sentito parlare di Ramon, il contadino spagnolo che le ha coltivate, e ancora meno di Andrea, il camionista che le ha trasportate al supermercato vicino a casa sua. Grazie all’attività ”Un gomitolo nel piatto” e con l’aiuto di un gomitolo di spago, Dimitri è in grado di collegare tutti questi personaggi e scoprire le sfide e le interdipendenze (sociali, economiche e ambientali) dei nostri consumi alimentari da un punto di vista sostenibile. Noi l’abbiamo provato con un gruppo di futuri docenti presso il DFA di Locarno. Collegando i vari personaggi ed elementi da noi scelti per l’animazione, ci siamo presto resi conto che uno dei personaggi - Elisa, una contadina svizzera - era rimasta tagliata fuori dalla rete di spago che andava formandosi. Questo imprevisto ha originato un’interessante riflessione

sul nostro ruolo di consumatori che rispecchia – seppur in maniera semplicistica – quello che sta succedendo nel mondo reale. Provate l’attività nella vostra classe, non ne resterete delusi! www.education21.ch/it/un-gomitolo-nel-piatto

Analisi ESS ”Progetto carta”

Vedere www.education21.ch/it/ess

Temi

Competenze

Principi

– S ocietà (individuo e società) – A mbiente (risorse naturali) – Economia (processi solidi)

–C ostruire delle conoscenze interdi– P ensare in modo sistemico sciplinari e dalle molteplici prospettive – Riflettere sui valori e orientare – P ensare in modo critico e costruttivo all’azione – Affrontare insieme le questioni riguardanti lo sviluppo – S entirsi parte del mondo – Riflettere sui propri valori e su quelli delle altre persone


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Piste per l’insegnamento | 3° ciclo

Progetto Rambertville, Collège Rambert de Clarens (VD) | DELPHINE CONUS BILAT

Quando la scuola si trasforma in una cittadina Ogni tre anni dal 2009, durante l’ultima settimana di scuola, il piazzale dell’istituto scolastico di Montreux-Ovest si trasforma in Rambertville, una cittadina che dispone di tutto: ristoranti, negozi, attività culturali, servizio di sicurezza, una banca, ecc. Incontro con Gérald Yersin, uno dei decani dell’istituto scolastico, coordinatore del progetto e sindaco proclamato di questa cittadina effimera. È un’esperienza vissuta da sua figlia in occasione di un soggiorno in Germania ad aver ispirato Gérald Yersin a lanciare Rambertville, un progetto seguito da oltre sessanta insegnanti. Malgrado le apprensioni iniziali di fronte alla portata dell’evento, la sfida sembra essere stata superata poiché l’edizione 2018 è già in preparazione. Secondo Gérald Yersin, questa quarta edizione intende focalizzarsi sulla natura: “Si tratta di un orientamento indicativo. Ma ogni insegnante è libero di proporre o meno un’attività e di stabilirne il tema”. L’insegnante che si lancia nell’impresa sottopone un progetto che può essere correlato sia alla materia che insegna, sia ad un interesse personale. Questa idea è sviluppata con l’aiuto di alcuni allievi, ciò che richiede, a seconda dei casi, una maggiore o minore preparazione nel corso dell’anno scolastico. A tutt’oggi, si sono organizzate a Rambertville attività diversissime: un negozio di vestiti di seconda mano, dei laboratori di fabbricazione del sapone e di iniziazione agli scacchi, un parco medievale e uno spettacolo circense. Gérald Yersin precisa: “Per quanto riguarda la natura, si tratta di un tema vasto che offre innumerevoli possibilità di progetto come piantare alberi o creare dei giardini. Ma la realizzazione delle attività dipenderà unicamente dalla volontà degli insegnanti”.

Ragazze e ragazzi responsabilizzati Gli allievi e le allieve delle classi dalla 5a elementare alla 3a media sono interamente coinvolti nell’organizzazione. Quelli

di 4a media possono scegliere, mentre le classi dal 1° anno di scuola dell’infanzia alla 4a elementare sono invitate a partecipare. Nei giorni in cui esiste Rambertville, gli allievi e le allieve suddividono il loro tempo fra attività lavorative remunerate, svolgendo professioni come cuoco, attore, banchiere, venditore, pagliaccio, e attività legate ai consumi, che consistono principalmente nell’alimentarsi e nel divertirsi. Ogni transazione è effettuata con i Rambert, la moneta locale. Così, nell’interpretare i loro vari ruoli, i ragazzi partecipano al funzionamento di un’economia. Si impegnano nel loro lavoro, assumono responsabilità e sono valorizzati, analogamente agli allievi e alle allieve delle classi di educazione alimentare che, in cucina, non risparmiano né il loro tempo, né i loro sforzi per soddisfare i loro clienti. Talvolta, quando si verifica un problema come l’esaurimento delle scorte di salsicce oppure uffici di cambio oberati di lavoro, i ragazzi partecipano alla ricerca di soluzioni, si riorganizzano e si adattano. Proprio come nella vita “vera”.

Un forte legame con la regione I genitori e gli amici sono invitati a visitare la cittadina e ad andare nei ristoranti, a teatro, in altre parole a far girare l’economia. Nel 2018 una delle novità previste da Gérald Yersin consisterà nell’organizzare un mercato che riunisca artigiani, orticoltori e altri produttori della regione: “Quella sarebbe l’occasione per dare del lavoro e favorire una parte degli attori commerciali locali”. Bisognerà poi vedere se le persone interessate daranno seguito a questa proposta. In ogni caso, Rambertville continuerà sicuramente ancora per lungo tempo a rinascere ogni tre anni per alcuni giorni poiché questo progetto, che riunisce tutti i protagonisti della vita scolastica, è ormai atteso sia dai genitori, dagli insegnanti e dalle autorità locali, sia dai suoi attori principali: gli allievi e le allieve!


Piste per l’insegnamento | 3° ciclo

L’economia nel Piano di Studio della scuola dell’obbligo ticinese | ROGER WELTI

L’economia nel 3o ciclo In geografia vi è un capitolo specifico inerente la geografia economica (6.2.1 ambiti di competenza): teorie spaziali dei processi d’organizzazione del lavoro e della produzione quali la specializzazione funzionale regionale e la modernizzazione economica (primo biennio), i cicli economici e le strategie di crescita (secondo biennio). Nella tabella 42 è poi specificato il relativo ambito di competenza con i suoi processi.

In storia ed educazione civica vi è l’ambito di competenza specifico denominato popoli ed economia (tabella 44) che viene analizzato tramite i vari processi come “osservare e interpretare il cambiamento” dove si indica l’importanza del capire l’impatto delle varie attività economiche, non solo in passato ma ancora oggi, sul territorio e la società.

Esempio di progetto | Gioco di simulazione eco4Schools | Gossau (ZH)

Provare in classe la gestione d’impresa Dirigere un’impresa di solito richiede una solida formazione e qualche anno di esperienza. Ovviamente non è il caso degli allievi della scuola media di Gossau che si sono ritrovati a dirigere una segheria virtuale nell’ambito del gioco di simulazione eco4Schools. Sono comunque stati preparati, dapprima con una visita alla segheria locale, in seguito con delle discussioni attorno ai contesti ambientali ed economici. Sei gruppi di tre allievi hanno poi sviluppato la loro impresa basandosi sulle previsioni e sull’evoluzione del settore economico e sui cambiamenti nei dintorni della segheria. Negli anni di produzione, le decisioni da prendere – come per esempio scegliere la redditività o la protezione dell’ambiente – sono sempre diventate più complesse. Alla fine, le sei imprese sono state confrontate e valutate sulla base di diversi criteri economici, ambientali e sociali, come ad esempio la qualità del legname, le

possibilità di formazione continua del personale o la disponibilità di un asilo nido dell’impresa. Dall’esperienza è stato possibile arrivare a una conclusione generale: più un impresa è stata gestita secondo una visione sistemica, più è riuscita a svilupparsi. Il gioco di simulazione eco4Schools è stato creato dalla fondazione Ernst Schmidheiny e dall’ASP di Lucerna. Per poterlo utilizzare nella vostra scuola è necessario seguire un corso di formazione e richiedere la licenza adatta alle vostre esigenze: per la classe o per l’istituto. Informazioni e richieste di licenza (in francese o tedesco): www.esst.ch/fr-CH/Concepts-pedagogiques/Eco4Schools.aspx

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Per andare oltre Educare all’impresa sostenibile L’impresa che guarda al domani con maggiore fiducia è quella capace di innovare, investire sui giovani, ragionare in un’ottica di economia verde, far convergere i propri interessi e quelli del territorio nel quale è inserita. Educare all’impresa sostenibile diventa dunque un’attività primaria per accrescere il benessere dell’intero sistema, perché i cittadini diventino consumatori responsabili e stimolino così il mercato ad andare sempre più in una direzione ecologica e, allo stesso tempo, le imprese trovino motivazioni per fare scelte etiche ed ecocompatibili, avendo a disposizione risorse umane formate e competenti per rendere queste scelte competitive dal punto di vista economico. www.regione.emilia-romagna.it/urp/allegati/ INFEA_10_web.pdf

In viaggio con le merci Prima che un prodotto giunga nelle nostre mani, ha già fatto un lungo viaggio. Questo strumento didattico, composto dal quaderno degli esercizi e dall’offerta online, studia gli aspetti nascosti della logistica. A partire da beni di consumo, gli scolari e le scolare scoprono le differenti tappe che attraversa un prodotto - dall’acquisto delle materie prime, passando per la produzione e la vendita, fino allo smaltimento. https://wenn-gueter-reisen.post.ch/it/lo-strumento-didattico/

Analisi ESS ”Progetto Rambertville”

Vedere www.education21.ch/it/ess

Temi

Competenze

Principi

– S ocietà (individuo e società) – Economia (processi solidi)

– P ensare e agire in modo anticipatorio – P ensare in modo critico e costruttivo – Partecipare attivamente ai processi sociali – S entirsi parte del mondo

– P artecipazione e responsabilizzazione – Pari opportunità – Apprendere tramite la scoperta


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Piste per l’insegnamento | Liceo

Costituzione di un’azienda in classe | CHRISTOPH FROMMHERZ

Una limonata dal sapore particolarmente buono Nel liceo di Münchenstein, gli studenti e le studentesse con indirizzo economico partecipano alla costituzione di un'azienda scolastica. La sostenibilità svolge un ruolo importante non solo nella produzione di “flavourite”. Quando il liceo di Münchenstein è stato costruito negli anni ‘70, si parlava ancora poco di sviluppo sostenibile. Oggi, l’edificio è sottoposto ad un risanamento energetico e nel contempo viene ampliato. Nell’aula docenti del liceo incontro una delegazione della direzione di “flavourite”, azienda scolastica costituita nell’ambito del progetto YES (vedere riquadro), e il docente di economia Armin Barandun. Dapprima, Christina Lagger, responsabile della produzione, spiega come viene prodotta la limonata: “È molto semplice: innanzitutto si prende dello sciroppo d’agave, dell’acqua e un po’ di sale e si cuoce il tutto fino ad ottenere un liquido denso. Poi si aggiunge succo di limone e ancora acqua. A questo punto la bevanda è pronta per essere versata nelle bottiglie e venduta”. E Nergis Kilavuz, CEO dell’azienda, aggiunge: “La particolarità della nostra limonata è che utilizziamo un numero minimo di ingredienti sempre freschi e di prima qualità. In questo modo instilliamo fiducia nei clienti”. Nergis Kilavuz e Christina Lagger hanno costituito l’azienda “flavourite” insieme ad altri quattro membri di direzione nell’ambito del corso di economia. “Gli studenti e le studentesse che desiderano assumere la funzione di CEO devono candidarsi e poi comporre la loro squadra” spiega Armin Barandun che nel liceo segue questi progetti già da oltre 10 anni. In questo modo vuole accertarsi che diventeranno CEO solo coloro che sono adatti e disposti a svolgere questa esigente funzione. Nel comporre la propria squadra, Nergis Kilavuz si è assicurata che i singoli membri

fossero compatibili fra di loro e che ognuno potesse portare i propri punti di forza. “Questo favorisce un buon clima di lavoro e rappresenta un’importante premessa per il successo” afferma la CEO. Dopo un “brainstorming”, tutti insieme avevano deciso di produrre una bevanda, e non una qualsiasi, ma una bibita sostenibile. In questo modo, l’azienda ne avrebbe tratto dei vantaggi commerciali. Nel caso di “flavourite”, questo significa concretamente: impiegare sciroppo d’agave, un dolcificante naturale, sano e di alta qualità, e bottiglie fabbricate in PET riciclato. Al momento di scegliere la qualità dei limoni, la squadra ha dovuto affrontare un dilemma: inizialmente era previsto l’uso di frutta bio, ma per motivi di costi, la squadra ha dovuto rinunciare a questa opzione, preferendo invece garantire sempre l’impiego di limoni freschi. “È necessario fare molti passi prima di avere una produzione che funzioni, e spesso ci vuole flessibilità” afferma Nergis Kilavuz, aggiungendo: “All’inizio volevamo produrre in casa, ma abbiamo realizzato che una cucina casalinga non è sufficientemente equipaggiata. Ora possiamo utilizzare gratuitamente la cucina di un ristorante”. E Christina Lagger aggiunge: “Anche la comunicazione è importantissima, sia fra i membri della squadra, sia tramite i media”. Interrogato sulle esperienze che ha fatto finora con i progetti YES, Armin Barandun dichiara: “Questi progetti favoriscono la relazione con la realtà, spesso carente a scuola. Richiedono agli studenti e alle studentesse autonomia e autoresponsabilità, caratteristiche che non possono però essere imposte. Per questo motivo, non tutti i progetti ottengono lo stesso successo”. Armin Barandun conferma pure che molti studenti riflettono sulla questione della sostenibilità. “Dato che devono lavorare con risorse limitate, la sostenibilità svolge un ruolo importante anche nella realizzazione dei loro prodotti”.


Piste per l’insegnamento | Liceo

Esempio di progetto | Pandaction Challenge | WWF Svizzera

Un’etichetta energetica creata da giovani

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Per andare oltre SOSTATI, per una gestione sostenibile delle scuole Il progetto SOSTATI, promosso da USI, DECS e SUPSI, stimola la messa in rete di esperienze innovative tra istituti di tutti gli ordini scolastici e l’attuazione di una gestione sostenibile degli stessi. Per migliorare la sostenibilità nella gestione di un istituto scolastico molti aspetti interagiscono tra loro: dalla logistica ai comportamenti individuali, dalla gestione delle pulizie al coinvolgimento di allievi e docenti. www.sostati.ch

Con il suo programma Pandaction Challenge, il WWF invita i giovani di tutta la Svizzera ad impegnarsi nella realizzazione di progetti correlati al loro ambiente. In questo contesto, 15 giovani svizzeri romandi, d’età compresa fra i 14 e i 25 anni, hanno deciso di creare un’etichetta energetica per incoraggiare i commercianti, i ristoratori, i rivenditori al dettaglio e i fornitori di servizi a ridurre la loro impronta ecologica. Sperano inoltre di riuscire a sensibilizzare la clientela ad adottare un modello di consumo più sostenibile. Questi giovani hanno quindi sviluppato l’etichetta J’OSE che significa Jeunes Objectif Smart Energie (giovani obiettivo smart energie). Questa etichetta, convalidata da esperti, si basa su numerosi criteri, talvolta specifici al tipo di

attività commerciale: gestione dei rifiuti e della merce invenduta, illuminazione, riscaldamento, provenienza e modalità di produzione degli alimenti (bio, di stagione, locale), imballaggi (sacchi di plastica, disponibilità di prodotti sfusi), prodotti di pulizia, promozione della mobilità lenta fra gli impiegati, ecc. Attualmente, circa 25 commercianti delle città di Friburgo e Morges hanno ricevuto questa etichetta. Ma una cosa è certa: questi 15 giovani ne convinceranno molti altri a seguire il movimento!

Young Enterprise Switzerland (YES) Si tratta di un’associazione che sviluppa e segue programmi di formazione all’economia per la scuola con un orientamento pratico. Fornisce agli studenti e alle studentesse le conoscenze necessarie per capire le interazioni sociali ed economiche, per agire con spirito imprenditoriale e per saper convincere grazie alla propria personalità. Gli studenti e le studentesse sono preparati a trovare la loro via nell’economia globale, in quanto acquisiscono la consapevolezza delle proprie responsabilità. www.young-enterprise.ch

www.label-j-ose.com Altri progetti del programma Pandaction Challenge realizzati nella Svizzera tedesca e nella Svizzera italiana: www.pandaction.ch/it/partecipare/ attivi_con_il_wwf/azioni/pandaction_challenge

Analisi ESS ”Progetto Costituzione di una società in classe”

Vedere www.education21.ch/it/ess

Temi

Competenze

Principi

– A mbiente (risorse naturali) – Economia (processi solidi)

– P ensare e agire in modo anticipatorio – P ensare in modo critico e costruttivo – Affrontare insieme le questioni riguardanti lo sviluppo

– P ensare in modo anticipatorio – Partecipazione e responsabilizzazione – A pprendere tramite la scoperta


10 Piste per l’insegnamento | Formazione professionale

Caffè Riparazione | Ecole des métiers (EMF), Friburgo | DELPHINE CONUS BILAT

Ridar nuova vita agli oggetti rotti Acquisire esperienze, condividere le proprie conoscenze, combattere il consumismo o semplicemente trascorrere un bel momento in compagnia. Bastian, Jérôme, Arnaud B. e Arnaud D., apprendisti operatori in automazione AFC al 3° anno presso l’Ecole des métiers (EMF) di Friburgo (scuola di arti e mestieri) ne sono convinti: partecipare ad un Caffè Riparazione offre solo vantaggi! Incontro con questi quattro giovani, il loro insegnante Roland Cotting e la decana responsabile della sezione industriale, Estelle Leyrolles. Un “Caffè Riparazione” è un luogo in cui si fanno riparazioni, alla stregua di un vero e proprio caffè. Tutti possono andarci con un oggetto (un elettrodomestico, un capo d’abbigliamento, un giocattolo, un gioiello, ecc.) che richiede le competenze di riparatori e riparatrici volontari. Lo scorso mese di novembre, l’EMF ha ospitato il suo primo “Caffè Riparazione” nei propri laboratori con 33 apprendisti e apprendiste assistiti da 10 insegnanti. Questo evento è stato organizzato in collaborazione con l’associazione “Repair Café” di Friburgo, che propone trimestralmente un tale incontro. La scuola ha messo a disposizione gli spazi, gli attrezzi e le competenze nei settori dell’elettronica, della meccanica di precisione e dell’automazione, soprattutto in elettrotecnica. L’associazione si è occupata della comunicazione e di altre competenze come la sartoria o l’orologeria. Alla fine della manifestazione, oltre la metà dei partecipanti è tornata a casa con il proprio oggetto riparato.

Un’attività che forma … Secondo Estelle Leyrolles, l’organizzazione di un “Caffè Riparazione” asseconda molteplici obiettivi. Naturalmente riparare, ma anche formare i partecipanti ad effettuare riparazioni in modo autonomo. Gli apprendisti e le apprendiste, assistiti dai loro insegnanti, condividono il loro lavoro con i partecipanti, spiegano, mostrano, hanno degli scambi. Questo esercizio è ricco di insegnamenti, che si tratti di scoprire tecnologie diverse

da quelle specifiche alla loro formazione, di comunicare con gente di qualsiasi età e orizzonte, di collaborare con persone che svolgono altri mestieri o di confrontarsi con il carattere obsoleto dei beni materiali. A tale proposito, Jérôme afferma: “È importante riparare gli oggetti, poiché nell’attuale società dei consumi, si continuano ad acquistare prodotti nuovi. Noi, invece, facciamo proprio il contrario, e il fatto di lavorare gratuitamente sprona le persone a fare lo spostamento!”. E Arnaud D. aggiunge: “Gli apparecchi sono spesso concepiti proprio per essere buttati via quando sono rotti. Non sempre si riesce a riparare un pezzo o talvolta è impossibile aprire l’involucro senza rompere tutto …”.

… e gratifica Oltre all’acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche, Arnaud B. ritiene che la sua partecipazione ai “Caffè Riparazione” costituirà un elemento positivo nel suo CV. Le sue motivazioni rimangono tuttavia molteplici: “È anche il piacere di poter rendere servizio a persone che ne hanno bisogno. Aiutarle e fare in modo che i loro apparecchi funzionino mi fa sentire felice! Anche quando non riusciamo a riparare un apparecchio, l’ambiente rimane gradevole!”. A tale riguardo, Roland Cotting si esprime: “Questi giovani, che fanno dei lavoretti e riparano le cose alla bell’e meglio, così facendo acquisiscono fiducia in loro stessi. E quando i partecipanti esprimono la loro riconoscenza, i giovani si sentono valorizzati”. Altro punto positivo secondo Bastian: “Sempre più persone nella mia cerchia di amici e conoscenti vengono a suonare alla mia porta per sapere se posso fare qualcosa per questo o quell’oggetto rotto”. Perciò, in attesa che non vi sia più nulla da riparare, i “Caffè Riparazione” – e gli apprendisti dell’EMF – hanno ancora molto lavoro che li attende! Associazione ”Repair Café” Friburgo: https://repaircafefribourg.ch Questo progetto ha beneficiato del sostegno finanziario di éducation21: www.education21.ch/it/finanziamento-di-progetti


Piste per l’insegnamento | Formazione professionale 11

GiocaSolida, un programma occupazionale solido e solidale | ROGER WELTI

Cosa te ne fai di quel vecchio orsetto? A chi non è mai capitato di avere un giocattolo di plastica difettoso, un puzzle con tasselli mancanti, un orsetto in peluche senza occhi e orecchie o del materiale scolastico o altre attrezzature per l’infanzia inutilizzate? Che fine ha fatto questo materiale? Da vent’anni nel locarnese esiste un progetto che, rispondendo a questa domanda, regala una seconda vita a giochi, giocattoli e attrezzature difettose, incomplete o inutilizzate. Nell’atelier GiocaSolida di Muralto vi sono tre reparti specializzati, falegnameria-meccanica, cellulosa e sartoria nei quali le persone alla ricerca di un posto di lavoro trovano un’occupazione. Qui possono riacquistare la forza e la fiducia in sé stessi, sentirsi utili e valorizzati, lavorare in maniera creativa e soprattutto possono sentirsi bene grazie ai rapporti interpersonali e umani che sono la base della filosofia del progetto. Ogni reparto è dotato del materiale necessario per la riparazione dei giocattoli, per lo piú riciclato (stoffe, cartoncini colorati, bottoni, pezzi di legno…). Per prima cosa i giochi vengono lavati accuratamente e disinfettati; in seguito se ne controlla lo stato. Si passa, quindi, alla riparazione, alla sostituzione di eventuali pezzi mancanti. Una volta riparati, i giochi vengono imballati e catalogati. Per esempio per rimettere a nuovo un puzzle i pezzi vengono puliti e riparati, quelli mancanti tagliati e ridipinti a mano in modo da assomigliare il più possibile a quelli originali. Se i puzzle contano oltre

500 tasselli allora vengono affidati ai detenuti del carcere “La Stampa” per eseguire il lavoro. I giocattoli raccolti, consegnati da privati, scuole e ludoteche, vengono rimessi a nuovo e riuniti in collezioni ludiche da donare ad associazioni o istituti che ospitano bambini bisognosi, ammalati, orfani o abbandonati sparsi in tutto il mondo. Gli accessori di prima infanzia, quali lettini, carrozzelle, girelli e vestiti, vengono messi a disposizione di associazioni che operano sul nostro territorio, a favore di famiglie bisognose residenti. GiocaSolida riceve anche classi di scuole elementari e medie, le quali si intrattengono una mezza giornata avendo così la possibilità di dare il loro piccolo contributo al progetto. www.giocasolida.ch

Per andare oltre ESS e formazione professionale Come avvicinare i vostri apprendisti e le vostre apprendiste all’ESS? Che siate insegnanti di meccatronica, storia o cultura generale, il sito di éducation21 dedicato alla formazione professionale vi presenta esperienze pratiche come fonte d’ispirazione e tutta una serie di strumenti e risorse per sostenere le vostre attività didattiche. Nel sito troverete pure le ultime notizie e gli eventi che riuniscono gli attori dell’ESS attivi nella formazione professionale. Vi invitiamo a dare un’occhiata al nostro sito e a partecipare! www.education21.ch/fr/formation-professionnelle

I “Caffè Riparazione” nella Svizzera italiana Far durare di più materiali e oggetti creando nuove opportunità per un’economia più circolare è interesse di tutti, in primo luogo per il nostro ambiente. Ci siamo stancati dell’usa e getta, vogliamo più qualità e durata nel tempo. Bando allo spreco! A Mendrisio, in gennaio, l’ACSI (Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana) ha organizzato il primo “Caffè Riparazione” della Svizzera italiana. È stato un successo tale che ha portato l’ACSI a organizzare altri appuntamenti sull’arco di tutto l’anno in varie località. Inoltre è stata allestita una lista di artigiani e riparatori per i settori più richiesti come piccoli elettrodomestici, apparecchi radio, orologeria e abbigliamento. www.acsi.ch?sezid=683

Analisi ESS ”Progetto Caffè Riparazione”

Vedere www.education21.ch/it/ess

Temi

Competenze

Principi

– S ocietà (individuo e società) – A mbiente (risorse naturali) – Economia (processi solidi)

– Costruire delle conoscenze interdisciplinari e dalle molteplici prospettive – P ensare in modo critico e costruttivo – Affrontare insieme le questioni riguardanti lo sviluppo – A ssumersi la propria responsabilità e utilizzare i vari margini di manovra

– Partecipazione e responsabilizzazione – A pproccio a lungo termine – Riflettere sui valori e orientare all’azione


12 Materiali didattici | Sul tema

éducation21 seleziona materiali didattici per poi proporli tramite il proprio portale e la rivista “ventuno”. Alcuni di questi materiali sono scaricabili gratuitamente direttamente dal portale é21. Buona parte dei materiali selezionati sono invece reperibili nelle biblioteche scolastiche e pubbliche. Scoprite in quali cliccando sui collegamenti per il prestito presenti nel catalogo online. A partire da quest’anno - la vendita sarà limitata esclusivamente alle nostre produzioni e allo stock ancora presente, ordinabili direttamente online o tramite la cartolina allegata. Per l’acquisto degli altri materiali vi preghiamo di rivolgervi direttamente presso la vostra libreria di fiducia. A partire dal mese di settembre 2017

i materiali didattici da noi selezionati negli anni passati e le nuove proposte che, man mano, andranno a completare l’assortimento della biblioteca del DFA-SUPSI di Locarno e delle biblioteche del CERDD di Bellinzona e Massagno sono munite del bollino é21. Questo indica che il materiale è stato selezionato in base a precisi criteri metodologici, didattici e di contenuto da parte dei nostri collaboratori. Nelle seguenti pagine della rivista troverete una selezione di materiali sul tema, alcune novità da noi selezionate e una proposta di nostre produzioni. La selezione completa di materiali didattici è disponibile sul nostro portale: www.education21.ch/it/materiali-didattici

Commercio mondiale: equo o iniquo? I tre film presentano alcuni scorci dei processi globalizzati di produzione e commercializzazione di generi alimentari e mostrano il funzionamento e il significato del commercio equo. Arance, caffè e polli sono i tre prodotti toccati dai film e affrontati in maniera diversa.

Edizione Film per un solo mondo; Bern Anno 2009 Tipo DVD Video / DVD-ROM Lingue d/f/i (lingua originale, sottotitolato) Articolo n. FES10-01 | Prezzo Fr. 45.00 Consigliato a partire dal 3° ciclo.

Lo zucchero in viaggio attorno al mondo Gli studenti imparano ad elaborare delle interconnessioni tra gli aspetti sociali, ecologici ed economici attorno allo zucchero, al suo consumo, ai metodi usati per coltivarlo e al suo commercio. Tutto da una prospettiva legata al commercio equo e alla sostenibilità dei consumi.

Autori Markus Hunziker, Pascal Monnerat, Claudia Plüss Edizione Ingold Verlag; Herzogenbuchsee Anno 2011 Tipo Dossier didattico da scaricare (PDF) Consigliato a partire dal 3° ciclo.

La scommessa della decrescita Crescere sempre più? Questo libro, vero e proprio manifesto teorico della società della decrescita, ci racconta perché è necessario orientarsi verso un modello diverso, basato su altre e più sostenibili priorità. Un testo di riferimento per ogni biblioteca.

Autore Serge Latouche Edizione Serie Bianca Feltrinelli; Milano Anno 2008 Tipo Libro Consigliato per docenti.

L’economia giocata Sedici giochi di simulazione per percorsi educativi verso una società sostenibile, nati dall’esperienza di centinaia di incontri e percorsi formativi sul consumo critico, le regole della globalizzazione, la finanza etica e l’educazione alla sostenibilità.

Autrice Matteo Morozzi, Antonella Valer Edizione EMI; Bologna Anno 2001 Tipo Libro di giochi Consigliato a partire dal 2° ciclo.

Guida al vestire critico Il mercato dell’abbigliamento è inondato da prodotti diversi, ma quasi tutti uguali per condizioni di lavoro ingiuste, umilianti e oppressive. L’obiettivo che si pone questa Guida è quello di far conoscere la complessità del settore, divulgare le informazioni disponibili sulle imprese più in vista e fornire ogni possibile traccia per poter orientare i nostri acquisti verso prodotti ottenuti nel rispetto dei diritti, dell’equità, della sostenibilità

Edizione EMI; Bologna Anno 2013 Tipo Libro Articolo n. FES06-05 Prezzo Fr. 12.75 invece di Fr. 25.50 Consigliato per docenti.


Materiali didattici | Nuove segnalazioni 13

Tutto sui soldi Il materiale didattico è composto da un dossier per docenti e un quaderno per gli allievi. I suggerimenti didattici vanno ben oltre la questione del denaro dato che permettono di toccare in maniera critica argomenti quali i valori, i bisogni fondamentali, lo scambio, la pubblicità o il consumo responsabile.

Edizione Pro Juventute Anno 2016 Tipo Set didattico Consigliato per il 2° e 3° ciclo.

La decrescita felice Dalla riflessione si viene portati a delle possibili azioni per sperimentare modi diversi di rapportarsi col mondo, con gli altri e se stessi. Spunti per una decrescita in un progetto didattico di ampio respiro per la classe o la sede.

Autore Maurizio Pallante Edizione Edizioni per la decrescita felice Anno 2013 Tipo Libro Consigliato per docenti

Un’idea di felicità Un libro per farci compartecipi di una riflessione sul tema della felicità partendo dal dialogo fra due personaggi straordinari conosciuti per il loro impegno e capacità narrativa. Il tema così come affrontato si collega bene con le questioni relative al paradigma del prodotto interno lordo. Pensiamo all’esempio del Buthan dove il senso di felicità è un paradigma economico nazionale.

Autori Luis Sepulveda, Carlo Petrini Edizione Slow Food Editore; Bra Anno 2014 Tipo Libro Consigliato a partire da 15 anni.

Se la scuola avesse le ruote Racconto di un docente della sua esperienza dell’uso della bicicletta a scuola per insegnare storia, geografia e vita quotidiana. Andare in bici apre una nuova prospettiva e permette il confronto tra realtà e quanto appreso in classe.

Autore Emilio Rigatti Edizione Ediciclo editore; Portogruaro Anno 2010 Tipo Libro Consigliato a partire da 15 anni.

Isotta l’aquilotta intraprendente Imparare a volare, sorvolare i grandi laghi, raggiungere le alte vette e conoscere… Una proposta narrativa dedicata alle bambine e ai bambini per imparare a riconoscere e rispettare le diversità, stimolare la creatività e accrescere l’autostima.

Autrici Chiara Boillat, Anna Ghielmetti Edizione Fontana Edizioni Anno 2015 Tipo Libro con DVD Consigliato per il 1° ciclo.

Il cammino dei diritti Il libro racconta in poesia le tappe principali del cammino dei diritti umani illustrandole con le date più significative a partire dal 1786 ai giorni nostri. Uno strumento semplice per studiare la storia e condividere l’impegno di chi ha intrapreso la via per garantire i diritti a ogni persona.

Autori Janna Carioli, Andrea Rivoli Edizione Fatatrac Anno 2015 Tipo Libro illustrato Consigliato a partire dal 2° ciclo.

Soldi in vendita Un bell’album illustrato, accompagnato da un dossier per docenti, che serve quale base di discussione per numerose tematiche attorno al tema del denaro, del consumo e dei valori del vivere insieme.

Autore Lorenz Pauli, Claudia de Weck Edizione Edizioni Casagrande; Bellinzona Anno 2017 Tipo Libro illustrato Consigliato per il 1° ciclo.


14 Materiali didattici | Le nostre produzioni

Zoom sull’ESS 9 cortometraggi - per introdurre l’educazione allo sviluppo sostenibile in classe – propongono una varietà tematica che vanno dalla salute, all’ambiente, all’economia e alla società, invitando a una riflessione critica, al cambiamento di prospettiva e a una partecipazione attiva ai processi sociali.

Edizione éducation21; Servizio “Film per un solo mondo” Anno 2017 Tipo DVD Video / DVD-ROM Lingue d/f/i (lingua originale, sottotitolato) Articolo n. FES17-01 | Prezzo Fr. 45.00 Consigliato a partire dal 1° ciclo.

Diritti dell’infanzia In una società in cui essere diversi è spesso percepito come un fattore d’esclusione, il concetto di diversità invita ad affrontare i diritti dell’infanzia adottando un approccio positivo e partecipativo che consiste nel valorizzare la differenza e nel presentarne la ricchezza.

Edizione Istituto internazionale dei diritti del bambino (IDE) Anno 2017 Tipo Schede didattiche e dossier docenti Articolo FES17-05 Dossier docenti | FES17-06 Scheda didattica 1° ciclo | FES17-07 Scheda didattica 2° ciclo Prezzo gratuito.

Educare allo sviluppo sostenibile - Pensare il futuro, agire oggi Come portare in classe i complessi e importanti temi dello sviluppo sostenibile? Questo manuale propone alcune piste per introdurre le idee proprie dell’ESS nella formazione e nell’insegnamento nella scuola media e postobbligatoria. Inoltre riporta vari contributi di specialisti ed esempi della Svizzera italiana.

Autore Urs Kocher Edizione Erickson Anno 2017 Tipo Manuale didattico Articolo n. FES17-02 | Prezzo Fr. 20.00 Consigliato per docenti.

Un gomitolo nel piatto Un’attività per sensibilizzare i bambini sulle sfide legate ai nostri consumi alimentari e per affrontare, in modo semplice e ludico, le sfide e le interdipendenze (sociali, economiche e ambientali) dei nostri consumi alimentari. Esiste anche per il 2° e il 3° ciclo.

Autori Pierre Gigon, Marie-Françoise Pitteloud, Florence Nuoffer, Susanne Paulus Edizione éducation21 | Anno 2017 Tipo Dossier didattico da scaricare (PDF) Consigliato per il 1° ciclo.

365 Prospettive ESS Il set didattico «365 Prospettive ESS» è una porta d’accesso all’educazione allo sviluppo sostenibile (ESS). Sei suggerimenti didattici, strutturati per ciclo scolastico, incentrati su tematiche d’attualità (cacao, religione, biodiversità e mobilità) sono scaricabili gratuitamente.

Autori AAVV Edizione éducation21; Bern Anno 2016 Tipo Set di classe: 1 manifesto A0 + 2 serie di 36 cartoline a colori Articolo n. FES16-13 | Prezzo Fr. 10.00 Consigliato per tutti i cicli.

Cambiamento - Energia, diritti umani e clima 10 documentari, con materiale didattico d’accompagnamento, pensati per la geografia, la fisica, la filosofia, l’economia e il diritto, come pure per progetti interdisciplinari. Il DVD promuove le competenze come il cambiamento di prospettiva, il pensiero reticolato e lo sfruttamento dei margini d’azione.

Edizione éducation21/BAOBAB/EZEF Anno 2016 Tipo DVD Video / DVD-ROM Lingue d/f/i (lingua originale, sottotitolato) Articolo n. FES16-15 | Prezzo Fr. 60.00 Consigliato a partire dal 2° ciclo.

Senza casa né diritti Delle immagini per parlare delle migrazioni ambientali in classe. La questione solleva delle sfide sociali, economiche, scientifiche, ecologiche e politiche, che si declinano in modo diverso in funzione del contesto e dei punti di vista.

Autori Pierre Gigon, Stéphane Hermenier, Carol Berger Edizione éducation21; Bern, Alliance Sud Anno 2016 Tipo 15 immagini A4, 1 dossier pedagogico Articolo n. FES16-20 | Prezzo Fr. 21.00 Consigliato per il 3° ciclo.


Attualità 15

Il Radiomobile sarà presente alla Giornata ESS | ROGER WELTI

Kit ESS II | DOROTHEE LANZ

Dal dire al fare e fare parlando

Energia e mobilità

Dopo aver passato una settimana intera fra Ticino e Mesolcina, il Radiomobile approderà a Locarno in occasione della 10ima Giornata ESS, intitolata “Dal dire al fare”. Fare radio per una o mezza giornata è la sfida che hanno raccolto alcune sedi scolastiche della Svizzera italiana: dalle elementari di Arogno e Grono, alle medie di Pregassona, Cadenazzo e Canobbio, al SEC/SAP di Roveredo, al liceo di Lugano 1 e al centro professionale commerciale di Locarno. I bambini e i ragazzi di queste sedi – uno spaccato rappresentativo della nostra scuola - si cimenteranno dietro il microfono del Radiomobile della Fondazione del Villaggio Pestalozzi durante il mese di ottobre per parlare al pubblico di progetti e attività particolarmente interessanti.

Il materiale radiofonico raccolto durante la settimana illustrerà, almeno in parte, quello che effettivamente la scuola sta facendo per promuovere l’ESS e fungerà pure da base di riflessione - in diretta radiofonica il 21 ottobre – con alcuni ospiti della Giornata ESS fra questi Maurizio Pallante – fautore della decrescita felice – e Urs Kocher – curatore della guida “Educare allo sviluppo sostenibile”. 21 ottobre 2017 | DFA Più informazioni su: www.education21.ch/it/powerup-radio Il programma della giornata e il modulo d’iscrizione si trovano qui: www.education21.ch/it/giornata-ess

Giornata nazionale di studio della Rete Scuole é21 e ventesimo anniversario della RSES | UELI ANKEN

Ali per il futuro con Tama Vakeesan e Bertrand Piccard L’animatrice di origine tamil e bernese, Tama Vakeesan, e lo psichiatra con la passione del volo, Bertrand Piccard, apriranno la giornata di studio nazionale della Rete Scuole21.

mondi della generazione Z e dello sviluppo sostenibile con un fagotto di stimoli pratici proposti negli atelier per la scuola come luogo di vita, di apprendimento e di lavoro.

Nella storia della Rete svizzera delle scuole che promuovono la salute (RSES), le giornate di studio si sono affermate come segnavia. Nell’anno del suo ventesimo anniversario nasce la rete delle scuole21, rete svizzera delle scuole che promuovono la salute e la sostenibilità. Grazie a queste evento, la giornata di studio ritorna a essere nazionale, come agli inizi della RSES, e propone un viaggio nei

Il programma, in lingua tedesca e francese, è rivolto a tutti gli attori della scuola: insegnanti, direzioni, servizi specialistici della scuola, attori extrascolastici ed esperti di ulteriori centri di competenza.

Come si spostano i giovani nel loro quotidiano? Che conseguenze ha la scelta del mezzo di trasporto per il consumo energetico? Come dovrebbe essere il nostro futuro energetico in base a quanto previsto dalla strategia energetica 2050? Quanta energia ”grigia” è contenuta in una pizza surgelata rispetto ad una pizza fresca fatta in casa? Cosa significa società a 2000 Watt e come posso contribuirvi? I nuovi suggerimenti didattici per il kit ESS, elaborati con il sostegno dell’UFE, invitano gli allievi ad approfondire le interrelazioni in tema di energia e mobilità e a riflettere sul proprio stile di vita. Questo kit permetterà agli allievi di esercitarsi inoltre ad elaborare statistiche, ad argomentare e a discutere, come pure a pensare in rete. Per classi di scuola professionale, del 2° e 3° ciclo. www.education21.ch/it/kit-ess

2 dicembre 2017 | ASP Berna Programma e iscrizioni: www.rete-scuole21.ch

Impressum ventuno Informazioni e materiale pedagogico destinato all’educazione allo sviluppo sostenibile (ESS) in Svizzera. Editore éducation21, Monbijoustrasse 31, 3011 Berna | Edizione Numero 3 del settembre 2017 | Appare 3 volte all’anno | Il prossimo numero è previsto in gennaio 2018 Pubblicazione Ueli Anken (responsabile), | Redazione Delphine Conus Bilat (coordinatrice generale ed edizione francese), Christoph Frommherz (edizione tedesca), Roger Welti (edizione italiana) | Fotografie Pierre Gigon (p.1, 3), Massimo Bruschetti (p.4), Collège de Rambert (p. 6), « flavourite » (p. 8), WWF Svizzera (p. 9), Repair Café Friburgo (p. 10), CC0 Public Domain (p.11), Fondazione Eduki (p.16) | Concetto grafico visu’l AG (concetto), atelierarbre.ch (rielaborazione) | Produzione Kinga Kostyàl (responsabile) | Impaginazione Isabelle Steinhäuslin (edizione francese e italiana), Kinga Kostyàl (edizione tedesca) | Stampa Stämpfli AG | Tiratura 18 910 tedesco, 16 152 francese, 2702 italiano | Abbonamento Gratuito per utenti e partner di éducation21, così come a tutte le persone interessate all’ESS in Svizzera. Sottoscrizione su www.education21.ch > Contatto | www.education21.ch Facebook, Twitter: education21ch, #e21ch | ventuno@education21.ch éducation21 la fondazione éducation21 coordina e promuove l’educazione per uno sviluppo sostenibile (ESS) in Svizzera, in qualità di centro di competenza nazionale per le scuole obbligatorie e le medie superiori su mandato della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione, della Confederazione e delle istituzioni private.


16 A colpo d’occhio

Concorso nazionale 2017-2018 della Fondazione Eduki | DELPHINE CONUS BILAT

Obiettivo 2030! 2 agosto 2015, 193 paesi si sono impe- mente o a gruppi. Avranno tempo fino al gnati a raggiungere 17 obiettivi di sviluppo 28 febbraio 2018 per sviluppare un prosostenibile (OSS) entro il 2030. La Fonda- getto in una delle 3 categorie proposte: zione Eduki ha scelto l’obiettivo numero 4, artistica, multimediale, azione concreta. Il ossia ”Un’educazione di qualità per tutti”, 20 aprile 2018, i vincitori si recheranno al Pacome tema del concorso lanciato il 1° set- lazzo delle Nazioni Unite a Ginevra dove, in Il

tembre 2017. Questo concorso si rivolge ad

occasione dell’ultimo concorso indetto nel

allievi e allieve dal 1° ciclo (scuola elementare)

2016, sono stati assegnati i

al livello secondario

2 (scuole postobbliga-

Informazioni e iscrizioni: www.eduki.ch

30 premi in

palio a oltre 700 giovani.

torie) che possono partecipare individual-

P.P.

CH-3011 Bern Post CH AG

03

Economia

2017


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