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La beatificazione di Armida Barelli
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e soffermandosi su quanto possa essere importante vivere all’interno di una realtà collegiale. Accanto a lui il prof. Fausto Colombo, Prorettore, Delegato alla Comunicazione, Università Cattolica, ha insistito sul tema della cittadinanza, prendendo come modello la figura di Socrate. Di grande importanza sono stati anche i workshop, attraverso i quali è stato possibile approfondire tematiche attuali e di una certa importanza: Frontiere e sfide dell’Intelligenza artificiale; Come gestire la sovrabbondanza di informazioni, contenuti; Environmental, Social e Governance (ESG): Nuovi scenari di una economia sostenibile; La tutela della salute: stili di vita, etica individuale, scelte collettive; Persona, cultura, formazione: per la costruzione di individui liberi e in ricerca costante. Il Festival dei Collegi ha permesso che gli studenti di diversi Atenei dell’Università Cattolica del Sacro Cuore comprendessero fino in fondo il senso di appartenenza e di coesione che li lega. Ciò che è scaturito da queste giornate è stato un senso di fratellanza tra i vari studenti e un grande arricchimento culturale per ciascuno di essi.
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La beatificazione di Armida Barelli
In data 30 aprile 2022, un evento molto importante ha riunito vari rappresentanti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, docenti, studenti e collegiali: la solenne liturgia di Beatificazione di Armida Barelli, cofondatrice dell’Università. La cerimonia, molto sentita dall’intera comunità universitaria, ha rappresentato per tanti il culmine di un percorso culturale e formativo che è iniziato

con l’anno 2021, nel quale l’Università Cattolica ha compiuto i suoi 100 anni. La Santa Messa, celebrata nel Duomo di Milano da Sua Eminenza Rev.ma Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, è stato un momento davvero intenso. Particolarmente toccante è stato il lungo applauso salito dalle navate del Duomo, al termine della lettura della formula di beatificazione, pronunciata dal cardinale Marcello Semeraro, a cui è seguito lo svelamento delle effigi dei due beati: Armida Barelli e don Mario Ciceri, facendo seguito poi la processione per portare sull’altare le reliquie dei beati. Il Cardinale ha ricordato durante l’omelia che “In queste storie di santità: umili e nascoste come quella del beato Mario Ciceri, oppure pubbliche e note come quella della beata Armida Barelli si manifesta sempre la forza dello Spirito, che il Risorto possiede senza misura”. La beata Armida Barelli è figura di rilievo per il suo spessore spirituale a cui le nuove generazioni possono rivolgersi per imitarla e riprendere con speranza e coraggio il cammino verso il futuro.


