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UNA BELLA BUSTA VERDE EDITORIALE A SORPRESA REGINA PACIS DI NUOVO IN FESTA

È RICOMPARSO JUAN CARLOS TANTE MANI TANTI CUORI TANTI GRAZIE TESSERAMENTO 2019 … CHE ASPETTI…. IL GRAN GALÀ APPUNTAMENTO AL 31 MAGGIO CON LA SCUOLA BALLO CALI STYLE

Ci è stata recapitata una grande busta verde, sigillata da un cuore rosso. Non c’è il timbro postale, non c’è mittente, non c’è provenienza. Come resistere alla tentazione di non aprirla immediatamente e vederne il contenuto, capire chi la manda e perché? Nell’interno abbiamo trovato delle cose straordinarie, di una ricchezza difficile da stimare. Subito abbiamo sentito un gran profumo di campi, di fiori e di erbe ed un eco di voci che parlano un lingua che con si capisce bene immediatamente, ma si riconosce familiare poco dopo e sono saltati fuori anche tanti rumori che non appartengono ai nostri ambienti: rumori di giochi all’aperto, di rincorse, di grida festanti. Certamente ci sono anche i suoni di animali esotici e il gracchiare di pappagalli coloratissimi. Chi ci manda tutto questo? E poi ancora sono saltati fuori tante immagini fatte da tanti autori diversi che vogliono esprimere come il nostro mittente ci immagina e ci sente vicini. Non è difficile ora capire da dove viene questa grande busta verde e chi la manda. Sono le voci e i rumori dei ragazzi del Divino Pedregal che gridano e fanno festa perché si vogliono unire alla nostra festa, grati per i modesti aiuti che la nostra Associazione riesce a dare. A loro non interessa il poco o il tanto, interessa che una colazione con un dolcetto, un pennarello, un foglio di carta, una fotografia provengono da un piccolo semplice gesto di amicizia e di amore.

Allora, con sorpresa ancora più grande abbiamo aperto il grande foglio giallo, contenuto nella grande busta verde nel quale abbiamo trovato finalmente la firma dei tanti mittenti: tante mani con i colori delle nostre bandiere e tanti nomi dei proprietari di tutte quelle mani. Tutta retorica sterile questa? Può sembrare così, ma lasciamoci guidare su questo terreno da Papa Francesco:

“La carità è anzitutto una grazia, è un regalo: poter amare è un dono di Dio, e dobbiamo chiederlo, e lui lo dà volentieri se noi lo chiediamo (la carità) non consiste nel far trasparire quello che noi siamo, ma quello che il Signore ci dona e che noi liberamente accogliamo, e non si può esprimere nell’incontro con gli altri se prima non è generata dall’incontro con il volto mite e misericordioso di Gesù”. “Paolo ci invita a riconoscere che siamo peccatori, e che anche il nostro modo di amare è segnato dal peccato nello stesso tempo, però, si fa portatore di un annuncio nuovo, di speranza: il Signore apre davanti a noi una via di liberazione, di salvezza. È la possibilità di vivere anche noi il grande comandamento dell’amore, di diventare strumenti della carità di Dio. E questo avviene quando ci lasciamo guarire e rinnovare il cuore da Cristo risorto”. Fu.So.Cu.N.De. (Udienza 15 marzo 2017)


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