SINA Hotels Magazine n. 8 Febbraio 2003
ITALIAN OFFICE · RIVOLÍ H. · Via Boscovich, 46 · 20124 Milano · Tel. 02-29 52 53 88 · Fax 02-29 40 31 37 · rivoli.h@libero.it F A B E R G E F I N E J E W E L R Y. C O M
Sina Hotels Who’s who
C SINA HOTELS GROUP ALWAYS FIRST CLASS GRAND HOTEL VILLA MEDICI
Il Presidente • The Chairman Bernabò Bocca
Caro Lettore, La bellezza è fonte d’ispirazione alle nostre azioni, da sempre. Nel darLe il benvenuto nel mondo di SINA HOTELS, ci sforziamo ogni giorno di realizzarla, rendendo il più gradevole possibile un soggiorno lontano da casa propria. Ho il quindi piacere di invitarLa a un viaggio attraverso i luoghi più belli d’Italia dove, nel secolo scorso, la mia famiglia intraprese l'arte dell'ospitalità che oggi offre alberghi di lusso da Venezia a Roma, da Milano a Firenze, passando per Parma, Perugia e Viareggio, tutti situati nei centri di queste magnifiche città d’arte….e presto anche in Piemonte! A metà strada fra La Scala e il Duomo a Milano, con l’inaugurazione del The Gray e il suo straordinario lusso contemporaneo abbiamo esaudito la promessa di un’accoglienza degna dell'ospite raffinato mentre la classicità del De La Ville ha recentemente festeggiato l'apertura del ristorante e champagne bar L’Opéra. A Venezia Palazzo Sant'Angelo si affaccia sul Canal Grande e offre uno stile classico in un ambiente raccolto e raffinato, a Firenze Grand Hotel Villa Medici, gioiello dell’ospitalità nel cuore della città e il Bernini Bristol che vanta una posizione invidiabile al centro di Roma. Momenti di relax si potranno assaporare al Relais Villa Matilde, la nostra residenza di campagna a Romano Canavese in Piemonte. Da Parma e il comfort del Palace Maria Luigia al lungomare della Versilia, dove a Viareggio l’Astor è amato per la sua ariosità, il percorso attraverso splendide regioni italiane porta a Perugia con lo storico Brufani Palace. Sperando che questo percorso sia gradito a Lei quanto entusiasma noi poterglielo offrire, buon viaggio e buona lettura!
FIRENZE
HOTEL BERNINI BRISTOL ROMA
PALAZZO SANT’ANGELO SUL CANAL GRANDE VENEZIA
HOTEL DE
LA
VILLE
MILANO
HOTEL THE GRAY MILANO
HOTEL BRUFANI PALACE PERUGIA
HOTEL PALACE MARIA LUIGIA PARMA
HOTEL ASTOR VIAREGGIO
RELAIS VILLA MATILDE ROMANO CANAVESE (TO)
Dear Reader, Beauty has always been the source of inspiration for our actions. Welcome to the world of SINA HOTELS, where style and timeless elegance merge with respect and care for our guests. This is what we do our utmost to achieve each day, making a stay far from one’s own home as pleasant as possible. I have pleasure in inviting you on a journey through Italy where, during the last century, my family took up the art of hospitality that now offers luxury hotels in Venice, Rome, Milan and Florence, and also in Parma, Perugia and Viareggio. All our hotels are in the centre of these wonderful cities of art... and there will soon be one in Piedmont too! With the opening of The Gray, with its exceptional modern luxury facing the famous Galleria midway between La Scala and the Duomo in Milan, we have fulfilled our promise to provide a welcome fit for the sophisticated guest, while the classic style of the Hotel De La Ville has recently celebrated the opening of the restaurant and champagne bar L’Opéra. In Venice, Palazzo Sant’Angelo overlooks the Grand Canal and offers a classic style in a warm, refined environment; in Florence the Grand Hotel Villa Medici is the jewel of hospitality in the heart of the city and the Hotel Bernini Bristol that has an enviable position in the centre of Rome. Relaxation is possible at Relais Villa Matilde, our country residence in Romano Canavese in Piedmont. From Parma and the comfort of the Palace Maria Luigia to the coastline of Versilia, where the Astor Hotel in Viareggio is adored for its airiness, the journey through Italy’s splendid regions takes one to Perugia and the historical Brufani Palace. We hope you like this itinerary as much as we do offering it to you. We wish you a pleasant journey and enjoyable reading!
Camere con vista..
Ricordi, personaggi, momenti indimenticabili e tutte le ultime novitĂ in anteprima per voi. ROOMS WITH A VIEW... Memories, personalities, unforgettable moments and all the latest things on preview for you.
Una finestra sul Canal Grande.
Non capita tutti i giorni di svegliarsi e affacciarsi sul Canal Grande. O per lo meno non alla maggior parte di noi. Ma se siete ospiti nel nostro nuovo albergo a Venezia, questa sarà la regola. Palazzo Sant’Angelo è un vero angolo di paradiso riservato di volta in volta a pochi eletti, ospiti nelle esclusive camere e suite splendidamente decorate e arredate nel caldo e solare stile veneziano. Di questi tempi, trovare un albergo che oltre a saper ospitare, risponda anche a tutte quelle regole di confort, che vanti di una posizione ve ramente invidiabile vicina a tutti i più importanti monumenti, fermata del vaporetto e attracco diretto sul canale, è cosa rara. E se alla fine aggiungete una vista mozzafiato sul Ponte di Rialto, allora il gioco è fatto.
Carnet segreto Secret Diary
di Matilde Salvo di Pietraganzili
La vera nascita della Dolce Vita...
Anni ‘60. I caffè, i locali di Via Veneto, la Dolce Vita... Ma facciamo un passo indietro. Non tutti sanno che all’inizio degli anni ‘50 c’era a Roma un night club frequentato da playboy, attrici emergenti e giovani patrizi i quali, alle irresistibili note del pianoforte suonato da un giovane artista napoletano, si esibivano in sfrenati mambo e cha-cha-cha. Il night club sorgeva all’interno dell’Hotel Bernini Bristol e il giovane na poletano era Renato Carosone con il Complesso Tosoni. Erano gli albori di una nuova era che fece di Via Veneto una delle strade più famose ed eleganti. Se le pareti potessero parlare...
Nessuno sa che tanta fama era iniziata nel 1874: nel cuore della Roma papale e rinascimentale un albergo fu dotato, per la prima volta, di un ascensore idraulico alimentato da una sorgente sotterranea tanto da essere definito l’albergo più moderno d’Italia. La notizia fece il giro del mondo. Ben presto l’Imperatore del Brasile, gli eredi ai troni di Russia, Germania e Grecia lo elessero a loro dimora romana. Non furono da meno più avanti, l’allora Principessa Elena di Montenegro (si dice che proprio in quell’occasione si posero le basi del suo futuro matrimonio con Vittorio Emanuele III...) e nel 1921, Mussolini, che in una sala del Bernini Bristol tentò una pacificazione con alcuni esponenti dell’opposizione senza però riuscirci. Oggi l’albergo continua ad essere la dimora preferita di personaggi illustri fra cui capi di governo, grandi imprenditori e personalità della cultura e dello spettacolo. Divi, politici e ...imperatori
Quando il Conte Ernesto Bocca, fondatore della SINA Hotels, si fermò ad ammirare la facciata settecentesca di Palazzo De Renzis-Sonnino a Firenze, certamente non immaginava che la sua passione per l’arte avrebbe aperto le porte ad una nuova dimensione dell’ospitalità. Il palazzo accuratamente restaurato e dotato nei più moderni confort diventa il Grand Hotel Villa Medici, subito punto di riferimento di re gnanti, aristocratici e personaggi della cultura e dell’arte. Nel 1962 lo Scià di Persia con Farah Diba, prenotò tre interi piani di questo lussuosissimo palazzo... La stessa suite, anni dopo ha visto gli amatissimi del grande schermo, Jack Lemmon, Gregory Peck, Kirk Douglas, la sempre idolatrata Gina Lollo brigida, le grandi voci, Liza Minnelli e Luciano Pavarotti, fedelissimo del nostro ristorante “Lorenzo de’ Medici”... Non di rado, si potevano vedere affacciati alle finestre Henry Ford, Federico Fellini e il grande Le Courbusier, la principessa Anna d’Inghilterra, mentre la sua “Gran Maman”, amatissima e insostitubile nel cuore di tutti noi, prediligeva per i suoi soggiorni il nostro storico Brufani Palace di Perugia.
Il viaggio attraverso la “Grande Ospitalità”, il “Grand Tour ” di MEMORIA OTTOCENTESCA. MATILDE SALVO, Direttore Marketing della SINA Hotels, ripercorre attraverso mille ricordi e tante novità, questo significato che da sempre contraddistingue i nostri prestigiosi alberghi, “vecchi” e nuovi. A journey through the “Grand Hospitality”, the “Grand Tour ” REMINISCENT OF THE EIGHTEENTH CENTURY. MATILDE SALVO, Director of Marketing for the SINA Hotels, looks back at this meaning, through a thousand memories and several new anecdotes, that has always distinguished our prestigious hotels both the “old” ones and the new ones.
Aristotele Onassis SINA HOTELS GROUP MAGAZINE
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Quando dalle finestre del Brufani sventolava la bandiera della Union Jack.
Don Pedro II d’Alcantara, Imperatore del Brasile
Mikhail Gorbaciov
L’Hotel Brufani Palace, dalle cui finestre lo sguardo può arrivare fino al Monte Amiata, luogo in cui gli etruschi costruirono una delle 12 città della loro federazione e i romani il Tempio di Minerva, fu fondato da Giacomo Brufani e successivamente affidato ai Collins suoi successori. L’Hotel apre i battenti nel 1884. Gli eredi Brufani, provenienti dall’Inghilterra, fecero sì che i contatti con la loro patria divenissero sempre più solidi. Non era raro infatti, in occasione di vittorie militari inglesi, vedere sventolare la Union Jack dai balconi dell’albergo. Il successo fu immediato. Tutti gli esponenti del bel mondo facevano a gara per soggiornare in questo splendido albergo. Memorabili furono anche alcune presenze come quella di Charlie Chaplin all’apice della sua carriera. A Milano, il jet set non dorme mai.
Il Teatro alla Scala si sa è un punto di riferimento assoluto nelle serate milanesi. Ma cosa succede dopo pochi lo sanno. Nel nostro Hotel de la Ville le serate mondane si succedono giorno dopo giorno. Gli stilisti più importanti accompagnati dalle loro muse, le immancabili top model, gli industriali che contano e i grandi Maestri, la sera si ritrovano per un drink nel nostro Wine Bar o per un tuffo nella piscina al piano attico. L’incredibile vista sulle guglie del Duomo che si gode da lassù permette di distogliere la mente dagli impegni quotidiani. In questa città cosmopolita sull’esempio del Sanderson di Londra e del Mercer di New York, non potevamo mancare ad un appuntamento che al pari di altre forme artistiche esprimesse pienamente l’anima creativa della città fungendo da nuovo ritrovo per i nostri clienti alla ricerca continua di nuove emozioni. All’apertura del The Gray, il nuovo design hotel, la sorpresa è stata assoluta. Ambienti supertecnologici e all’avanguardia lo hanno già reso il nuovo punto di riferimento della “grande capitale finanziaria” e della moda.Alcune suite possiedono una palestra privata, mentre altre dispongono di ampie vasche idromassaggio. Modernità, stile e innovazione per il nuovo Top Class del Gruppo SINA Hotels. A scuola di ospitalità e grande cucina
Charlie Chaplin. Hotel Brufani Palace
nei castelli del parmense. Ma non solo...
Che Parma sia da sempre il regno dell’ospitalità più elevata sin dai tempi di Maria Luigia e della più alta arte culinaria d’Italia non è mai stato un mistero neanche per il viaggiatore meno esperto. Importanti scrittori di successo e famosi registi da Oscar hanno eletto il Palace Maria Luigia come seconda casa per l’alta qualità del servizio e della cucina, ma anche per l’atmosfera calda e familiare che si respira. Il Ristorante Maxim’s, fiore all’occhiello del nostro gruppo, è stato scelto come riferimento per l’organizzazione di banchetti ed eventi mondani dai castelli del parmense e da im portanti musei come la Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo, le cui manifestazioni raggiungono spesso i mille invitati. Ancor oggi il mito si ripete.
Chi non ha passato almeno una stagione estiva in Versilia? Il famoso libro “ Vestivamo alla marinara” ha infatti segnato un’epoca tutt’altro che passata di moda. Nel nostro Hotel Astor a Viareggio i soggiorni di vacanze e di relax sembrano non finire mai. La lunghissima spiaggia di sabbia viareggina è lì proprio di fronte al nostro albergo come la bellissima “passeggiata a mare” ricchissima di eleganti e esclusive “boutique”.
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SINA HOTELS GROUP MAGAZINE
Personaggi del jet-set, del cinema e della televisione, oggi come ieri fanno a gara per soggiornarvi. E’ dagli anni ‘60 che il mito immancabilmente si ripete. E domani?
Non ha ancora aperto, ma la nostra villa di campagna, proprietà di famiglia, il Relais Villa Matilde, è gia sulla bocca di tut ti. Il Relais è stato ricavato da una villa settecentesca, mantenendo tutti gli arredi e i decori d’epoca. Si trova a Romano Canavese, cittadina della campagna torinese famosa per le imponenti abbazie ed i suoi antichi castelli, tra cui il famoso Castello di Aglié e il Castello di Masino. Uno splendido parcogiardino di castani, platani e magnolie, pergolati di uva fragola e una deliziosa limonaia, che nasconde da occhi indiscreti la piscina e il Centro Fitness, circondano Villa Matilde rendendola ideale per il relax. Grandi ambienti comuni e stanze da sogno, degne di una dimora patrizia, aspettano i nostri ospiti. Non manca una sala per riunioni da 60 posti. L’apertura del Relais è prevista nel 2003.
cessfully attempted to make peace with some representatives from the opposition in a room in the Bernini Bristol. Today the hotel continues to be the favourite of many famous personalities including heads of state and names from the cultural world and from the show biz. Stars, politicians and ...emperors
When Conte Bocca, the founder of the SINA Hotels, stopped to admire the 18th century façade of Palazzo De RenzisSonnino in Florence, he could not possibly have imagined that his passion for art would have started up a whole new type of hospitality. The building was carefully renovated and equipped with all the latest comforts and became the Grand Hotel Villa Medici, which immediately became popular with sovereigns, aristocrats and personalities from the cultural and
A window onto the Grand Canal
It is not every day that one can wake up and look out onto the Grand Canal. Or rather, not for most of us. However, if you are staying at our new hotel in Venice, this will be the norm. Palazzo Sant’Angelo is a true corner of paradise set aside for a select group at a time, the guests, who stay in the limited number of rooms and suites that are magnificently furnished in the warm, sunny Venetian style. Nowadays, finding a hotel that truly knows how to welcome its guests while also meeting all the rules of comfort, which can boast a most enviable location - close to all the most important sights - the “vaporetto” stop and with moorings right on the canal, is a rarity. If you add a breath-taking view of the Rialto Bridge, then there is nothing more to say. The true story of the birth of “la Dolce Vita”...
The nineteen sixties. The cafeterias, the bars on Via Veneto, la Dolce Vita… Let us go back a bit further, though. Not everyone knows that there was a nightclub in Rome at the beginning of the fifties, where playboys, newly-discovered actresses and young noblemen went and danced mambo and chacha-cha to the irresistible piano-playing of a young Neapolitan artist. The nightclub was inside the Hotel Bernini Bristol and the young Neapolitan musician was Renato Carosone with his “Complesso Tosoni” Group. This was the dawning of a new era that made Via Veneto one of the most famous and sophisticated streets. If the walls could speak...
Nobody knows that so much fame began back in 1874: a hotel in the heart of Papal and Renaissance Rome was fitted for the first time with a hydraulic lift powered by an underground source and it was therefore said to be the most modern hotel in Italy. The news went round the world. Soon enough the Emperor of Brazil and the heirs to the Russian, German and Greek thrones made it their home when they came to stay in Rome. This is exactly what the then Princess Elena of Montenegro did (the story goes that the first steps to for her future marriage to Vittorio Emanuele III were made during that visit) as did Mussolini in 1921, who unsuc-
artistic worlds. In 1962, the Shah of Persia and Farah Diba, reserved three whole floors of this exceptionally luxurious hotel…the same suite which was used by the great names from the movies in later years, Jack Lemmon, Gregory Peck, Kirk Douglas, the adored Gina Lollobrigida, and the great singers Liza Minnelli and Luciano Pavarotti, a loyal customer at our restaurant “Lorenzo de’ Medici”... it was not such a rare event to see Henry Ford, Federico Fellini and the great Le Courbusier, or Princess Anne of England looking out of our windows, while her “Grandmother”, so much loved and irreplaceable in all our hearts, favoured our historical Brufani Palace in Perugia for her stays. When the Union Jack flew from the windows of the Brufani
The Brufani, from where one can look out and see as far as Monte Amiata, a place where the Etruscans built one of their 12 cities and the Romans built the Temple of Minerva, was founded by Giacomo Brufani and was then passed on to the Collins family, his successors. The Hotel opened in 1884. The Brufani heirs from England made sure that the contacts with their homeland became even stronger.Whenever the English won military battles, in fact, it was not unusual to see the Union Jack flying from the hotel’s balconies. An immediate success. All the important figures competed to stay at this wonderful hotel. Some stays such as that of Charlie Chaplin at the height of his career were memorable. SINA HOTELS GROUP MAGAZINE
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Anita Ekberg
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Dal Libro d’Oro della SINA Hotels • From the Golden Book of SINA Hotels
Farah Diba
...Don Pedro II d’Alcantara Federico di Germania Caterina di Russia Maria Paulowna Reza Pahlavi Farah Diba J.A.R. Reza Pahlavi Aristotele Onassis Winston Churchill I Rockefeller I Vanderbilt La Regina Madre d’Inghilterra Anna d’Inghilterra Mikhail Gorbaciov U. Thant Henry Ford Rania di Giordania Alberto di Monaco Maria Paulowna George Mc Govern Rev. Jesse Jackson Umberto Agnelli Gabriele d’Annunzio Giuseppe Ungaretti Salvatore Quasimodo Rigoberta Menchù Le Courbusier Giorgio De Chirico Gabriele d’Annunzio Alberto Bevilacqua Valentino Giorgio Armani Itzhak Perlman Zubin Metha Arturo B. Michelangeli Sviatoslav Ritchter Martha Argerich Luigi Dalla Piccola Riccardo Muti Carlo Maria Giulini Martha Argerich Luciano Pavarotti Monserrat Caballè Rudolph Nureyev Martha Graham Federico Fellini Franco Zeffirelli Sergio Leone Bernardo Bertolucci Stanley Getz Sarah Vaughan Miles Davis Benny Goodman Gaetano Veloso Charlie Chaplin Laurence Olivier Ingrid Bergman Robert Mitchum Anthony Quinn Gregory Peck Burt Lancaster Jack Lemmon Van Johnson Gene Wilder Anita Ekberg Abbe Lane Xavier Cugat Charles Aznavour Gilbert Becaud Steve Wonder Shirley Verret Nick Nolte Juliette Greco Mickey Rourke Rudolph Nureivev Kristin Scott-Thomas Diane Keaton Raymond Burr Gina Lollobrigida Roberto Benigni Tina Turner Liza Minnelli Milva I Bee Gees Phil Collins Peter Ustinov Brian Ferry Billy Joel Bruce Springsteen Sting George Benson Elvis Costello Gli Oasis David Bowie Dee Dee Bridgewater Simply Red Lou Reed ...
The legend still goes on Who has never spent at least one summer season in Versilia? The book “Vestivamo alla marinara” in fact, marked an era that has not by any means gone out of fashion.At our Hotel Astor in Viareggio, holidays and relaxation never seem to end. The long, sandy beach in Viareggio is right opposite our hotel, as is the beautiful “promenade” with its elegant boutiques. The jet set, cinema and television personalities compete to stay there, just like in the past.The legend has been going on since 1960s. The Milan jet set never sleep
Everyone knows that La Scala is a main point for Milan society evenings. However few know what goes on afterwards. At our Hotel de la Ville, society evenings occur day after day.The most important designers and their muses, the ever-present top models and the great Maestros come here in the evening for a drink in our Wine Bar or for a swim in the pool on the top floor. The incredible view over the Duomo’s spires from up there lets anyone forget their usual worries. There was great surprise on the opening of The Gray the new design hotel. Super-technological, state-of-the-art environments have made it the new “place to be” in this financial and fashion world capital. Some suites have a private gym, while others have large Jacuzzi bathtubs. Modern, stylish and innovative - the new Top Class of the SINA Hotels Group. Inspired by the Sanderson in London and the Mercer in New York, this cosmopolitan city could not miss having an appointment equal to other forms of art, something that fully expresses the creative soul of this city and which is a new meeting place for our guests who are constantly in search of new excitement. The hospitality and grand school of cuisine in the Parma castle area and not only that...
It is not a mystery even for the most inexpert traveller that Parma has always been the capital of supreme hospitality and of the topmost culinary art in Italy, ever since the age of Maria Luigia. Successful writers and Oscar-winning film directors have chosen Palace Maria Luigia as their second home for its high quality of services and for the hotel’s cuisine, but also because of the warm, family-like atmosphere of the place.The Restaurant, Maxim’s, the feather in our group’s cap, has been chosen for banquets and society events organised by the Parmense castles and by important museums such as the Magnani Rocca Foundation in Mamiano di Traversetolo, which often organises events for a thousand guests also in the beautiful secolary park. What about tomorrow?
It hasn’t even opened yet but our country villa, Relais Villa Matilde, a family property, is already on everybody’s lips. The Relais has been built from a seventeenth century villa, preserving all the period furnishings and decorations. The villa is in Romano Canavese, a town in the Turin countryside, famous for its imposing abbeys and old castles, such as the famous Castello di Aglié and Castello di Masino.A magnificent garden of chestnut trees, plane trees and magnolias, strawberry grape arbours and a wonderful lemon-house that hides the swimming pool and the Fitness Centre from prying eyes, surround Villa Matilde, making it the perfect place to relax. Large public areas and rooms from your dreams, worthy of a noble home, await our guests. There is also a meeting room for 60 Kirk Douglas people.
Spilla “Splash” di STEFAN HAFNER • Brooch “Splash” by STEFAN HAFNER
Lo Scarabeo d’Oro di Maria Rita Malasoma
Viareggio • Viale Marconi, 37 • Tel ++390584 45002 • Info: loscarabeodoro@interfree.it
Dalle creazioni per lo zar Alessandro III alla casa Victor Mayer. Storia di un mito assoluto.
Il mondo
di Fabergé
The world of FABERGÉ. From the creations for tsar Alexander III to the VICTOR MAYER house. The story of an absolute myth.
Grandi riscoperte Great re-discoveries
di Maurizio Donnini
PETER CARL
Fabergé AROUND
1900
The Czar
Alexander III
and
CZARINA
Maria
FEODOROVNA around 1890
The FABERGÉ
Serpent Clock
Egg
BY
WORKMASTER VICTOR MAYER
Le origini di una leggenda: ascesa e caduta di Peter Carl Fabergé: 1846-1920 Peter Carl Fabergè, russo di San Pietroburgo dove era nato nel 1846, aveva lontane origini francesi e più recenti tedesche. La sua famiglia, di religione protestante, aveva dovuto lasciare la Francia in seguito allla revoca dell’Editto di Nantes con il quale Enrico IV nel 1598 aveva assicurato a tutti i suoi sudditi libertà di religione. Nel 1685 il re Sole, Luigi XIV, aveva di fatto imposto l’esilio a tutti i protestanti che non intendevano convertirsi al cattolicesimo. Così la famiglia per difendere il proprio diritto naturale a seguire la religione che si era scelta, trovò per oltre un secolo la sua nuova patria nell’est della Germania prima che Peter Fabergè, nonno di Peter Carl decidesse di trasferirsi nel 1800 nei paesi Baltici acquisendo la piena cittadinanza russa. Gustav, padre di Peter Carl, a soli sedici anni, nel 1830, decide di fare il suo apprendistato presso l’orafo Mastro Andrea Ferdinando Spiegel e, nel 1842 fonda, sempre a San Pietroburgo la sua oreficeria. L’educazione del giovane Peter Carl, come era uso nelle famiglie di cultura tedesca, dopo la frequenza alla scuola tedesca di St Anne, si completò lontano dalla sua città d’origine, a Dresda e a Francoforte sul Meno, prima, in Francia e in Italia poi, per apprendere nuove tecniche e stabilire relazioni professionali e d’affari. Dopo aver collaborato otto anni nell’impresa di famiglia, nel 1872 ne assunse la direzione, al ritiro di suo padre. Nel decennio successivo, grazie anche alla collaborazione del fratello Agathon, pose con duro lavoro e un’attenzione estrema sia all’eccellenza della creazione artistica, le basi per la sua definitiva affermazione come l’orefice russo di fama internazionale. Nel 1882 ricevette il massimo riconoscimento, alla mostra panrussa a Mosca. Mentre tre anni più tardi, lo zar Alessandro III gli diede la definitiva consacrazione nominandolo orafo e gioielliere di corte. Nello stesso anno, lo zar chiese a Fabergé di creare un uovo di Pasqua per la regina. Da quel momento e fino al 1916, Fabergé creò 50 uova pasquali per la casa regnante. La prima consacrazione fu la medaglia d’oro all’esposizione di Norimberga del 1885 per una serie di gioielli ispirati al favoloso Tesoro degli Sciti, recentemente dissotterrato in Russia. Nel 1897 fu nominato Orefice della Corte del Re di Svezia e Norvegia. All’Esposizione Universale di Parigi del 1900 le sue Uova di Pasqua Imperiali gli valsero la Legion d’Onore e la nomina a Mastro della Gilda degli Orefici di Parigi. Nel 1905 apre l’unica succursale all’estero, a Parigi, chiusa nel 1915, a causa della guerra. In patria aveva aperto una filiale a Mosca, una a Odessa, e una a Kiev. Nel 1910 Fabergè, nominato Orefice della Corte dello Zar Nicola II, poteva essere considerato all’apice del suo successo. Lo scoppio della 1°guerra mondiale, mette fine all’arte e all’opera di Fabergè, ma non alla sua leggenda. I suoi collaboratori vengono convertiti in fabbriche d’armi leggere (e utilizzano come materia prima essenzialmente rame ed acciaio e hanno come marchio di fabbrica l’aquila imperiale russa e la scritta Guerra 1914). Nel 1916 l’impresa familiare Fabergè si traforma
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in una società per azioni per un capitale di 3 milioni di rubli e 600 quote. La rivoluzione del febbraio 1917 provoca la chiusura temporanea dell’azienda, mentre quella del novembre, la chiusura definitiva. Carl che ha intanto ceduto tutte le azioni ai suoi collaboratori cerca di fuggire al caos della sua patria e, assieme alla moglie Augusta Julia Jakobs, dopo un avventuroso viaggio, trova rifugio a Wiesbaden. Si trasferisce poi a Losanna, dove muore nel 1920, all’età di 74 anni. È ora sepolto a Cannes, vicino a sua moglie. Il mondo artistico di Fabergé Le uova di Pasqua hanno rappresentato solo una piccola parte della produzione complessiva di Fabergé. Più di 150.000 monili e oggetti sono stati disegnati e realizzati. Il loro fascino è frutto dell’altissima qualità dei materiali utilizzati e delle raffinate tecniche richieste e adottate da Fabergé. La ricetta dello smalto da lui usato era tenuta in gran segreto allora e lo è ancora oggi. Ne vengono applicati fino a 7 strati sul sottofondo di 18 carati. Ma per verificare se il risultato è veramente soddisfacente anche per le esigenze più sofisticate, si deve aspettare l’esito di diverse cotture a 800 gradi di temperatura. Di pari complessità era anche l’arte della rabescatura, perfezionata da Fabergé e dai suoi maestri orafi, un metodo di incisione di disegni precisi e regolari, formati da linee sia diritte sia curve. Nei gioielli di Fabergé sono unite entrambe le tecniche, ad esempio, si usano i paillons (sfoglie d’oro). I paillons, raffinati elementi in oro, vengono aggiunti prima di essere fissati sotto un ulteriore strato di smalto. Fin dall’inizio sono usciti dalla manifattura solo monili con il marchio tradizionale “FABERGé” e con la sigla del rispettivo maestro orafo che, avendo contribuito in gran parte alla creazione del pezzo, dal disegno alla finitura, aveva il diritto di eternarsi applicando la sua marcatura. Tra i maggiori maestri della Casa Fabergè vanno ricordati Erik August Kollin autore dei gioielli ispirati all’antico Tesoro degli Sciti, Michail Perchin (1886-1903), che perfezionò la tecnica della smaltatura e introdusse gli stili Rococò, Neo-Rinascimento e Art-Nouveau e Henrik Emanuel Wigström, già assistente di Perchin, che ne prese il posto, subito dopo la morte improvvisa di quest’ultimo, e mantenne la posizione di eccellenza, fino alla fine, proponendo gli stili Luigi XVI, Impero e il nuovissimo ArtDèco.Va inoltre ricordata Alma Theresia Pihl come coautrice di una delle uova di Pasqua più famose: “Inverno” (1913). La fenice rinasce: Fabergé e Victor Mayer. Per quasi settant’anni i tentativi di far rivivivere il marchio Fabergè non hanno avuto successo. È solo nel 1989 che la casa Fabergé di New York è finalmente riuscita a trovare un nuovo maestro orafo degno di perpetuare la tradizione. Si tratta dell’oreficeria VICTOR MAYER di Pforzheim, fondata un secolo prima, che produce per Fabergé, gioielli e oggetti artistici di squisita fattura. Anche le leggendarie uova di Pasqua ora vengono di nuovo prodotte a Pforzheim in serie limitate, usando le stesse tecniche che furono adottate prima. I disegni dei gioielli e degli oggetti d’arte hanno radici storiche, uniti anche da elementi dello stile moderno. Oggi, come ieri, sono spesso dedicati ad eventi attuali. Negli ultimi anni, ad esempio, sono stati creati un uovo in onore di Mikail Gorbaciov (1991), e uno in onore di Nelson Mandela (1997) entrambi premio Nobel per la pace. Dopo che la Victor Mayer ha rappresentato Fabergé nel padiglione russo, a Hannover, in occasione dell’Expo 2000, Fabergé è ritornato ufficialmente in Russia nel 2001, per la celebrazione
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The INCOMPARABLE MINIATURE
Easter
Eggs
The FABERGÉ
Phases
of the Moon Clock
Egg
della Pasqua. Il nuovo apice della storia della casa è stato raggiunto con l’uovo “Fasi lunari” del 2001, che ha stabilito nuovi standard nell’arte della gioielleria e della oreficeria. The origin of a legend: rise and fall of Peter Carl Fabergé: 1846-1920 Peter Carl Fabergé, a Russian from Saint Petersburg where he was born in 1846, had distant French and more recent German origins. His family, who was Protestant, had to leave France following the revocation of the Edict of Nantes by which Henry IV in 1598 had guaranteed all his subjects freedom of religion. In 1685, the Sun King Louis XIV, had de facto constrained to exile all the Protestants who did not convert to Catholicism. So the family, in order to defend its natural right to follow the religion it wanted, found its new homeland for a century in Eastern Germany, before Peter Fabergé, the grand-father of Peter Carl, decided to move to the Baltic countries in the 1800’s, acquiring full Russian citizenship. Gustav, the father of Peter Carl, at the age of 16 (1830) decides to do his apprenticeship with the jeweller Mastro Andrea Ferdinando Spiegel, and in 1842, he founds his own jeweller’s shop in Saint Petersburg. As was the tradition in German culture families, after having attended the German St Anne school, the young Peter Carl continued his education away from his city of origin, in Dresden and Frankfurt/Main first, then in France and Italy, to learn new techniques and to establish professional and business relations. After having collaborated in the family enterprise for eight years, he takes over its direction in 1872, when his father retires. In the following decade, thanks also to the help of his brother Agathon, and through hard work and an extreme attention to the excellency of his art production, he sets the foundations for his definitive affirmation as a Russian jeweller of international fame. In 1882, he received the highest recognition at the pan-russian exhibit in Moscow. While three years later, the Tsar Alexander III gave him the definitive consecration, nominating him court jeweller and goldsmith. In the same year, the Tsar asked Fabergé to create an Easter egg for the Queen. From that moment and up to 1916, Fabergé created 50 Easter eggs for the ruling dynasty. The first consecration was the gold medal at the Nuremberg Show in 1885 for a series of jewels inspired by the fabulous Treasure of the Shiites, recently unearthed in Russia. In 1897, he was nominated Court Jeweller for the Crowns of Sweden and Norway. At the Universal Exhibition of Paris in 1900, his imperial Easter eggs awarded him the Légion d’Honneur (Honorary Legion) and the nomination to Master of the Goldsmith Guild of Paris. In 1905, he opens his only foreign branch, in Paris, which is closed in 1915 because of the war. In his country, he had opened branches in Moscow, Odessa and Kiev. In 1910, Fabergé is nominated Court Goldsmith for the Tsar Nicholas II, and can be considered at the zenith of his success. The explosion of the First World War puts an end to Fabergé’s art and work, but not to his legend. His collaborators must convert to producing light arms (using essentially copper and iron as raw material, and they have as company mark the imperial Russian eagle and the words 1914 War). In 1916, the Fabergé family enterprise becomes a shareholders’ company with a capital of 3 million roubles and 600 rouble quotas. The February 1917 revolution imposes a temporary shut-down of the company, while the November one decrees its definitive closure. In the meantime, Carl has given away all his shares to his collaboSINA HOTELS GROUP MAGAZINE
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rators, and flees the chaos in his homeland together with his wife Augusta Julia Jakobs; after an adventurous trip, they find refuge in Wiesbaden. He then moves on to Lausanne, where he dies in 1920 at the age of 74. He is buried in Cannes, next to his wife. The artistic world of Fabergé The Easter eggs represent only a small part of the total production of Fabergé. More than 150,000 jewels and objects were designed and produced. Their fascination is the result of the high quality of the materials used and of the refined techniques required and applied by Fabergé. The enamelling formula which he used was kept in great secret then and still is today. Up to 7 layers are applied on a 18kt basis. But to assess if the result is really satisfying to the most sophisticated requests, one needs to wait for the outcome of the various 800 degree oven passages. Such complexity was also used for the production of arabesques, which were brought to perfection by Fabergé and his goldsmiths, a method of engraving precise and regular designs, made up of both straight and curved lines. In Fabergé’s jewels, both techniques are united; for example, gold leaves are used. Gold leaves are a refined golden element, which are added before being fixed under an additional layer of enamel. From the beginning, only jewels with the traditional brand “FABERGé” left the manufacture, with the initials of the single goldsmith who, having largely contributed to the creation of the piece, from its design to the finishing touches, had the right to be recognized through his own signature. Among the main masters of the Fabergé House, there were Erik August Kollin, the author of jewels inspired by the Treasure of the Shiites, Michail Perchin (1886-1903), who improved the enamelling technique and introduced the Rococo, Neo-Renaissance and Art-Nouveau styles; and Henrik Emanuel Wigström, assistant of Perchin, who then took his place, after the latter’s sudden death, maintaining this position until the end, proposing Louis XVI, Empire and the brand new Art-Déco styles. One also has to remember Alma Theresia Pihl, co-author of one of the most famous Easter eggs “Winter” (1913). The phoenix is born again: Fabergé and Victor Mayer For over seventy years, the attempts to revive the Fabergé brand had proven unsuccessful. It is only in 1989 that the Fabergé House in New York was finally able to find a new goldsmith worthy of upholding the tradition. This is the VICTOR MAYER house of Pforzheim, established a Century ago, and which produces jewels and artistic objects of a exceptional quality for Fabergé. Even the legendary Easter eggs are now also produced in Pforzheim on a limited basis, using the same techniques that were adopted in the past. The designs of these jewels and art objects have historical roots, along with elements of modern style. Today, as in the past, they are often linked to current events. In recent years, for example, an egg has been created in honour of Mikail Gorbachov (1991), and one in honour of Nelson Mandela (1997), both Nobel Peace Prize winners. After having represented Fabergé in the Russian pavillon at the Expo 2000 in Hannover, Victor Mayer enabled Fabergé to return officially to Russia in 2001, for the Easter celebrations. The new apex of this house’s history was attained with the egg “Lunar Phases” in 2001, which established new standards in the art of jewellery and goldsmithry.
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Guida ai sapori regionali d’Italia attraverso ricette gustose, curiosità alimentari e aneddoti gastronomici
Italian pleasures. A guide to the REGIONAL FLAVOURS OF ITALY, through tasty recipes, food and gastronomic anecdotes
CUCINA D’AUTUNNO. Il nostro viaggio gastronomico inizia dal Piemonte la cui gastronomia può essere definita “autunnale” per il suo carattere forte e il profumo inconfondibile. Tutti i suoi piatti hanno un comune denominatore, quello di “scaldare” il corpo e l’anima soprattutto durante i periodi più freddi dell’anno. Vastissima la scelta di pietanze e prodotti locali, a cominciare dal burro e dai formaggi, che trovano un valido rappresentante nella fontina. Utilizzata per insaporire la polenta, gli gnocchi di patate, per imbottire le costolette, ma soprattutto mescolata a latte e uova, dà vita alla celebre “Fondue” che diventa con l’aggiunta del tartufo - quello bianco di Alba - un capolavoro della cucina italiana. In particolare nella zona del Canavese, terra di origine di molti prodotti della cucina piemontese, si possono segnalare tra i piatti più tipici i “fagioli grassi” cuci nati con spezie, salame e la cotenna di maiale che si gustano nel periodo di Carnevale.Ed ecco ancora i “caponit” speciali involtini di foglie di cavolo con all’interno un impasto di carni e verdure. Infine, un colpo alla linea ma una lieve carezza per il palato di ogni gourmet: i mitici gianduiotti di Torino... e naturalmente i famosissimi vini. Tutte queste delizie a breve si potranno gustare al RELAIS VILLA MATILDE che sorge, immerso in un magnifico parco secolare, a Romano Canavese il cui ristorante sarà ricavato nelle ottocentesche stalle. ORO IN TAVOLA. La Lombardia vanta il primato del risotto più famoso: il risotto alla milanese. Un tempo piatto unico della regione per i braccianti nelle infinite risaie oggi, richiamandosi ad un’antica tradizione del XIV secolo, viene servito da alcuni grandi cuochi con una sottilissima sfoglia d’oro per esaltarne ancora di più il colore caldo e solare. Ma la gastronomia milanese si è affermata anche per altri due piatti, pilastri dei menù di tutto il mondo: l’ossobuco e la costoletta alla milanese. Una nota di merito va inoltre alla cucina di pesce proveniente soprattutto dai grandi laghi della regione, come le alborelle, le trote e i delicati persici, magari conditi con abbondante burro e profumato d’aglio e salvia. Non potevamo dimenticare infine, il burro e i formaggi spesso senza rivali per qualità, come le robiole stagionate, il gorgonzola e il taleggio. I nostri Ristoranti, L’OPERA con annesso Wine-Bar e LE NOIR del nuovissimo design hotel The Gray entram bi in pieno centro di Milano, sono ideali per la degustazione della cucina tipica sopra descritta sapientemente rivisitata in chiave moderna. ANTICHE TRADIZIONI PER MODERNI GOURMET. Arri viamo ora in Emilia, terra preferita dai gourmet; e a Parma, splendida ed elegante città: qui i piaceri della vita e della buona tavola hanno la precedenza assoluta. La sua cucina oltre ad ispirarsi ad antiche tradizioni regionali, con le sue paste famose fatte in casa, i “cappelletti” e i “tortelli alle erbe”, possiede alcuni tra i più importanti prodotti locali famosi in tutto il mondo e patrimonio assoluto della gastronomia italiana come il Parmigiano Reggiano, il prosciutto di Langhirano, il salame di Felino, il culatello di
Alla scoperta dei sapori regionali Discovering regional flavours
di Lucia Romano
“CONSERVATORY” • GRAND HOTEL VILLA MEDICI • FIRENZE Dal Piemonte alla Lombardia, dal Lazio all’Emilia, passando per l’Umbria e la Toscana. Tante idee, curiosità storiche e gastronomiche, per conoscere meglio uno degli aspetti fondamentali “DELL’ALTRA CULTURA” italiana che ha reso il nostro paese famoso in tutto il mondo: l’arte della gastronomia. In esclusiva per i clienti del Gruppo SINA, una delle famose e inconfondibili ricette dell’Executive Chef del Ristorante Maxim’s dell’ Hotel Palace Maria Luigia di PARMA, punto di riferimento per i Gourmet più esigenti, da realizzare in occasione di pranzi ed eventi importanti. From Piedmont to Lombardia, from Lazio to Emilia, and passing through Umbria and Tuscany. Lots of ideas, and historical and gastronomic anecdotes to help us get to know one of the main aspects of the “OTHER ITALIAN CULTURE” that has made our country famous worldwide: the culinary art. There is one of the most famous, unmistakable recipes from the Executive Chef at Maxim’s Restaurant, at the Palace Maria Luigia in PARMA, a reference point for the most demanding of Gourmets, exclusively for the SINA Hotels’ guests, something to be used for important lunches and other events.
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Zibello. Nel vasto panorama gastronomico parmense, non si può dimenticare la “Duchessa di Parma”, piatto di carne ripieno di Parmigiano Reggiano e prosciutto cotto. Fondamentale è anche la tradizione di una cucina marinara, basata su ricette semplici per esaltarne i sapori naturali e realizzate sempre con pesce freschissimo proveniente, oltre che dai laghi della regione, dal vicino Tirreno. Il Ristorante MAXIM’S del nostro Palace Maria Luigia, rinomatissimo in Italia e all’estero, non solo è testimone dell’arte culinaria della regione ma anche il punto di riferimento di numerosi gourmet che da sempre apprezzano l’alta qualità della sua cucina. I capolavori culinari del ristorante Maxim’s possono essere assaporati anche al Bar del Museo Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo dove si possono ammirare le opere di numerosi maestri del Rinascimento fino agli impressionisti e agli artisti contemporanei. Durante l’orario delle visite è infatti disponibile una deliziosa scelta di piatti tipici della cucina emiliana. UNA DOTE DA RE... Nel 1533 Caterina de’ Medici portò in “dote” al suo futuro sposo Enrico d’Orleans alcuni prodotti del patrimonio gastronomico toscano, come l’olio extravergine d’oliva a tutt’oggi simbolo di ricchezza e qualità delle sua materia prima. La cucina toscana può essere definita sobria ed essenziale, mai banale, persino nei colori dei suoi piatti che ricordano le sfumature della “Terra di Siena” e del verde delle sue colline. Una caratteristica che la contraddistingue sono le zuppe, come la ribollita e la pappa al pomodoro. L’unico grande primo piatto sono forse le pappardelle al sugo di lepre, che tra l’altro si allacciano idealmente all’uso che delle carni si fa in Toscana. Piatti forti di tradizione come il cinghiale cucinato in mille modi, le braciole alla griglia e le famose bistecche alla fiorentina, assolutamente di razza Chianina - ritenuta una delle migliori del mondo - ma anche la piccola selvaggina rapidamente cotta in padella, o il pollame in genere, che nella cottura sulla griglia o sullo spiedo trova il suo utilizzo più frequente. Per i contorni una nota a parte va senz’altro dedicata ai cannellini, tipici della Toscana, abbinabili al maiale, al pollo, al vitello e per la loro inconfondibile dolcezza anche ai gamberi. Tradizione e ricercatezza si fondono magistralmente nelle ricette dello chef del Ristorante LORENZO DE’ MEDICI del nostro Grand Hotel Villa Medici dove ci si po’ affidare ai consigli di Cipriano, esperto Maitre d’Hotel che saprà suggerire anche i migliori vini da abbinare ai piatti tipici. Anche il nuovo CONSERVATORY, nel giardino dell’albergo ai bordi della piscina, è aperto tutto l’anno per accogliere gli ospiti in una vera cornice all’insegna dei piatti gourmet. SAPORE DI MARE... La cucina toscana con la sua variante marinara si apprezza in Versilia, che vanta
piatti a base di pesce fresco. Non si tratta però di cucina per turisti ma di piatti tipici della tradizione locale, la cucina “di casa” di una città aperta, cordiale che ama godersi i piaceri della buona tavola. Qui si trova una eccellente varietà di piatti, come la famosa “zuppa di pesce viareggina”, con seppie, pannocchie, gamberoni, cozze e calamari, i “casarecci alla trabaccolara” (piatto tipico dei pescatori a base di porro, gamberi, pomodoro), le “bavette ai coltellacci” - i canolicchi versiliesi. Tutto questo si può ap prezzare al Ristorante LA CONCHIGLIA del nostro Hotel Astor di Viareggio, che vanta anche una bellissima terrazza di fronte al mare. TARTUFI A COLAZIONE. Proseguendo il nostro itinerario gastronomico si arriva in Umbria, una regione ancora fortemente legata ai ritmi naturali e dove il rapporto tra uomo e natura è ancora costante. Probabilmente è proprio questo che porta i suoi abitanti a ricercare il contatto con i prodotti della terra. Il primo elemento che contraddistingue la sua cucina è proprio uno di questi: il tartufo. A differenza di quello piemontese, bianco e considerato un condimento, qui il colore del tartufo è il nero ed è considerato un vero e proprio complemento da aggiungere ad altri suoi prodotti regionali, come l’antica minestra di farro e orzo, o la zuppa preparata con le minuscole lenticchie di Castelluccio. Immancabili sulle tavole i teneri e deliziosi asparagi e i delicati crostini con il paté di fegato di maiale o di cinghiale. L’Umbria possiede inoltre foreste di rara bellezza, luogo ideale per la cacciagione ma anche per alcuni suoi prodotti derivati, come le superbe uova di quaglia. Non ci dilunghiamo sulla “Norcineria” famosa in tutto il mondo, ma vogliamo ricordare i frutti dei pescosi laghi umbri come le carpe, le tinche, i persici e i lucci, ma anche i crostacei pescati sull’Adriatico, le spigole e le orate provenienti dal Tirreno. Non resta che fermarci all’elegantissimo Ristorante COLLINS del nostro Brufani Palace storico albergo di Perugia, in un salone d’epoca con vista panoramica sulla valle umbra e in terrazza all’aperto durante i mesi estivi, per assaporare tutto quello che c’è di meglio di questa memorabile cucina. A TAVOLA CON TRIMALCIONE. Giunti a Roma ci accorgiamo subito che nonostante il passare del tempo la cucina locale, fatte salve alcune tendenze innovatrici, è rimasta immutata nel corso di 2000 anni. A parte alcune stranezze gastronomiche testimoniate da Apicio nel “De re coquinaria” o i famosi convivi di Trimalcione, si tratta di una cucina semplice. Ma quali sono i piatti “romani” per eccellenza che da sempre trovano spazio nelle sue tavole? Tra i primi dobbiamo ricordare la “carbonara”, “l’amatriciana”, bianca o rossa, ma anche gli “spaghetti alla chitarra” e i rigatoni alla “pajata”. Ma il pezzo forte è da sempre l’abbacchio, arrostito o allo spiedo e abbinato con i carciofi, altro grande protagonista di questa cucina. Tondi e senza spine, i carciofi vengono cucinati alla “romana”, con il sottofondo aromatico della mentuccia, o aperti a fiore e fritti alla “giudia”, o ancora mescolati con i piselli. E poi le verdure come
la rucola, la lattuga, la cicoria, le delicate puntarelle e ...le fave, immancabili durante il mese di maggio accompagnate dal pecorino. Tutta la tradizione gastronomica romana è stata senz’altro reinterpretata in modo egregio dallo chef del Ristorante L’OLIMPO, il Roof Garden più alto nel centro di Roma da dove si gode di una vista a 360° circondato da una ampia terrazza. Da non tralasciare il rinomato JazzBrunch servito la domenica con musica dal vivo e tante curiose ricette da provare. AUTUMN COOKING. Our gastronomic trip begins in Piedmont, where the cuisine can be defined as “autumnal” due to its strong nature and unmistakable aroma. All the dishes have a common denominator, that of “warming" the body and the mind, especially during the colder periods of the year. There is a wide choice of dishes and local products, starting with the local butter and cheeses, that are well represented by “fontina” cheese. This is a cheese used to flavour “polenta”, potato “gnocchi”, to fill cutlets and most famous of all, mixed with milk and eggs, it becomes the famous “Fondue” which is a masterpiece of Italian cuisine if truffles - white Alba truffles are added to it. In the Canavese region, in particular, the area that many of the Piedmont culinary products come from, worthy of note are the “fagioli grassi” cooked with spices, salami and pork rind that are eaten during Carnival. There are also the “caponit” rolls of cabbage leaves filled with a mixture of meat and vegetables. Lastly, something that is smack to the waistline but which is a true caress for the palate of every gourmet: the legendary “gianduiotti” from Turin and, of course, the extremely famous wines. It will soon be possible to taste all these delicacies at the RELAIS VILLA MATILDE in Romano Canavese, a villa that stands in magnificent centuries-old parkland and where the restaurant will be built in the eighteenth-century stables. GOLD AT THE TABLE. Lombardia can boast the most famous risotto in the world: “risotto alla milanese”. It was once a full meal in this region for the workers in the paddy fields, but now, respecting a tradition dating back to the 14th century, it is served by some great chefs with a very fine gold leaf on top, to bring out the warm, sunny colour even more. Milanese cooking is also the rightful owner of another two dishes, however, that are mainstays of menus all over the world: “ossobuco” and the famous “costoletta alla milanese”. The cooking of fish from the great lakes in this region, such as bleak, trout and delicate bass, maybe served with plenty of butter and flavou red with garlic and sage, is also worthy of a mention. We cannot forget the cheeses from this region that are often incomparable in their quality, such as the seasoned “robiola”, “gorgonzola” and “taleggio”. Our restaurants, L’OPERA with its adjacent Wine-Bar and LE NOIR in the new design hotel, The Gray, both in the centre of Milan, are ideal for tasting the region’s cuisine that we have described above and that have been slightly adapted with a modern note.
ROOF GARDEN “L’OLIMPO • HOTEL BERNINI BRISTOL • ROMA Risotto al vino e porri
Risotto with wine and leeks
IngredIentI (per 5 persone)
IngredIents (for 5 people)
gr 350 riso Carnaroli • gr 100 burro morbido • 3 cucchiai di olio d’oliva • 2 bicchieri di vino rosso tipo Lambrusco • gr 50 parmigiano grattugiato • 1/2 porro a cubetti • 1/2 cipolla tritata • Brodo di carne bollente
gr 350 grams of Carnaroli rice •100 grams of soft butter • 3 tablespoons of olive oil • 2 glasses of red wine (Lambrusco) • 50 grams of grated parmesan cheese • 1/2 leek, chopped • 1/2 onion, finely chopped • Boiling meat stock
per
for the
Il rIso: fate rosolare a fuoco basso
rIce: slowly fry the onIon and
la cIpolla e metà del porro trItato con
half the chopped leek on a low lIght In
l’olIo. aggIungete Il rIso e fatelo tostare
the oIl. add the rIce and mIx It untIl It
mescolando contInuamente.
a
questo
punto aggIungete Il vIno e fatelo evaporare.
alzate
turns golden.
now
add the wIne and
let It evaporate. turn up the heat and
la fIamma e contInuate la
contInue cookIng, pourIng In ladles of
cottura versando I mestolI dI brodo bol-
hot stock gradually, each tIme It has
lente, aggIungendone man mano che
evaporated.
evapora. a metà cottura aggIungete l’al-
add the other half of the leek. and con-
tra metà del porro, contInuate a mescolare e dopo
mantecare
13
mInutI spegnete Il fuoco.
Il rIso con Il burro e Il for-
halfway through
tInue stIrrIng. after from heat.
cream the
dIately whIle hot.
per
you
potrete
decorare Il rIsotto
mInutes, remove
rIce wIth the but-
ter and the parmesan cheese. serve Imme-
maggIo parmIgIano. servIre ben caldo. servIre:
13
cookIng,
may lIke to serve the rIsotto deco-
con qualche cucchIaIo dI bastoncInI dI
rated wIth a few spoons of frIed cour-
zucchIne frItte.
gette strIps.
OLD TRADITIONS FOR MODERN GOURMETS. At this point, we come to Emilia, the favourite area for gourmets; and to Parma, that elegant town: here the pleasures of life and good cooking have absolute priority. The region’s cuisine, which takes inspiration from the area’s old traditions, and with it famous homemade pasta, “cappelletti”and “tortelli alle erbe”, has some of the most important local products in the whole world that are the treasures of Italian gastronomy: “Parmigiano Reggiano” the real parmesan cheese, “prosciutto di Langhirano”, “salame di Felino”, “culatello di Zibello”. From the vast range of Parma cuisine, we cannot forget “Duchessa di Parma”, a dish of meat filled with “Parmigiano Reggiano” and boiled ham. The tradition for fish cooking is also vital to this area, based on simple recipes that bring out the natural flavours and which are prepared with fresh fish from the region's lakes and
Le “Verdurine Romane” SINA HOTELS GROUP MAGAZINE
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RISTORANTE “COLLINS’” HOTEL BRUFANI PALACE • PERUGIA
I nostri Ristoranti Our Restaurants
Lorenzo de’ Medici
vIa Il prato,42 50123 fIrenze ✆ 055 238 1331 Roof Garden L’Olimpo
pIazza barberInI,23 00187 roma ✆ 06 4201 0469 L’Opéra
vIa hoeplI, 6 20121 mIlano ✆ 02 805 1231 Collins’
pIazza ItalIa,12 06100 perugIa ✆ 075 573 2541 Maxim’s
vIale mentana,140 43100 parma ✆ 0521 235466 La Conchiglia
lungomare carduccI,54 55049 vIareggIo ✆ 0584 50301
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from the nearby Tyrrhenian Sea. The Restaurant MAXIM’S at our Palace Maria Luigia, famous in Italy and throughout the world, is not only proof of the region’s culinary art but is also a reference point for many gourmets who have always appreciated the top quality of its food. Maxim's culinary masterpieces can also be tasted at the Restaurant in the Ma gnani Rocca Museum in Mamiano, di Traversetolo where it is possible to admire the works of art by several Masters from the Renaissance to the Impressionist era and even up to contemporary art. During opening hours, a mouth-watering choice of typical Emilian dishes is available. A DOWRY FIT FOR A KING... In 1533, Caterina de’ Medici took some typical Tuscan produce such as extra virgin olive oil, still the symbol of wealth and quality like its main material, as part of her dowry to her future husband Henri d’Orleans. Tuscan cuisine can be defined as simple and basic, never banal. Even the colours of its main dishes remind one of the hues of the “Siena Land" and the green of its hills. One main item is the soups, such as “ribollita”. The only large first course is maybe “pappardelle al sugo di lepre” (a sauce made with hare meat), which is linked to the wide use of meat in Tuscan coo king. Strongly traditional dishes such as wild boar cooked in a thousand different ways, grilled chops and the famous “Fiorentina” steaks, which must come from “Chianina” cattle - that is considered to be one of the best in the world - but also the small game that can be cooked in a frying pan, or any kind of poultry that is most often cooked in a frying pan or on the roasting spit. Haricot beans deserve a special mention as a side-dish in Tuscany, which can be served alongside pork, chicken, veal and which have an unmistakable sweet flavour so that they can also be served with prawns. Tradition and elegance are combined wonderfully in the recipes used by the chef at the Restaurant LORENZO DE’ MEDICI at our Grand Hotel Villa Medici, where one can count on the recommendations given by Cipriano, our expert Maitre d’Hotel who also knows which of the best wines to match to the typical dishes. The new CONSERVATORY in the hotel’s garden, next to the swimming pool is open all year round, an ideal surroundings for welcoming guests, in the name of the gourmet dishes on offer. FLAVOURS FROM THE SEA... The seafood variant of Tuscan cooking can be appreciated in Versilia, that boasts many recipes based on fresh fish. This is not a cuisine designed for tourists, however, they are dishes of local tradition, “home cooking” in a friendly town that loves to enjoy the pleasure of good food. There is an excellent choice of dishes, such as the famous “zuppa di pesce viareggina”, a soup containing cuttlefish, mantis shrimps, prawns, mussels and squid, “casarecci alla trabaccolara” (a fisherman’s recipe with leeks, prawns and tomato), “bavette ai coltellacci” Versilia’s razor clams. All these dishes can be tried
at the Restaurant LA CONCHIGLIA at our Hotel Astor in Viareggio, in its beautiful terrace facing the sea. TRUFFLES FOR BREAKFAST. If we continue on our gastronomic trip, we come to Umbria, a region that still has strong ties with the rhythm of nature and where Man’s relationship with nature is still a constant one. This is probably why the Umbrian people look for contact with the produce from the land. The first item typical of Umbrian cooking is one of these: the truffle. Unlike the truffle from Piedmont, which is white and is considered to be a dressing, the truffle in Umbria is black and is considered to be something to be added to the other regional produce, such as the ancient emmer and barley soup, or the soup made with tiny “Castelluccio” lentils. The wonderful, tender asparagus from this area and the delicate “crostini” topped with pork or wild boar liver pâté must be a part of your meal. Umbria also has splendid forests, an ideal place for game, but also for some of its by-products, such as the superb quail eggs. We shall not linger on the subject of the “Norcineria” that is famous worldwide, but we would like to mention the fish found in the Umbrian lakes such as carp, tench, perch and pike and also the seafood fished off the Adriatic coast, and the sea bass and the giltheads that come from the Tyrrhenian Sea. The flavour of the famous extra virgin olive oil and the renowned wines from that region complete the authentic gourmet dinner. That only leaves us to stop at the sophisticated Restaurant COLLINS at our Brufani Palace, the historical hotel in Perugia, in a period lounge with a wonderful view over the Umbrian valleys or on the open-air terrace during the summer months, to taste all the items to be found in this memorable cuisine. EATING WITH TRIMALCIONE. Once we reach Rome, we realise immediately that, even though time has passed, the local cuisine has remained unchanged for the last 2000 years. Apart from a few strange types of food spoken of by Apicio in “De re coquinaria” or Trimalcione’s famous banquets, Rome has a simple cuisine. Just what are the typical Roman dishes par excellence that always appear on the table here? We must mention the “carbonara” pasta or “l’amatriciana”, with or without tomato, and also “spaghetti alla chitarra” and “rigatoni” pasta with “pajata”. The main-piece, however, is still spring lamb, “abbacchio”, roasted on the spit and accompanied by artichokes, another important item in Roman cuisine. Round and with no thorns, artichokes are prepared “alla romana”, with an aromatic undertaste of mint, or opened and fried “alla giudia”. Vegetables such as rocket, lettuce, chicory, the delicate “puntarelle” and ...broad beans, that are a must in May, eaten with “pecorino” cheese. All the Roman gastronomic tradition has been reinterpreted in an admirable manner by the chef at the Restaurant L’OLIMPO, the highest Roof Garden in the centre of Rome, from where there is a 360-degree view, surrounded by a wide terrace. The famous Jazz-Brunch served on Sundays with live music and many new recipes to be tried should not be missed.
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GHERARDINI: UN NOME CHE HA FATTO STORIA
1885: Garibaldo Gherardini apre a Firenze un laboratorio artigianale, specializzato nella lavorazione di astucci. Una fucina creativa che si mette subito in luce per il carattere innovativo imposto dal suo fondatore. Infatti, nello stabile di Via della Vigna Nuova, l’abilità nella avorazione del cuoio e della pelle si unisce a uno spiccato gusto per le idee innovative come testimonia l’invenzione delle doppie chiusure in oro e pietre, lavorate con tanta perizia da diventare pezzi unici. L’amore per la sperimentazione e la creatività diventano uno dei
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GHERARDINI: A NAME WHICH HAS MADE HISTORY. 1885. Garibaldo Gherardini opens a craft workshop in Florence, specialised in the production of bags. This creative workshop immediately stands out due to the innovative character instilled by its founder. In fact, in the establishment in Via della Vigna Nuova, the ability with which leather and hide is worked is combined with a distinctive taste for innovative ideas, exemplified by the invention of the double fastening in gold and stones, worked with such ability as to become unique pieces. This passion for experimentation and creativity becomes one
tratti distintivi dell’azienda, insieme alla ricercatezza e alla cura dei dettagli. Negli anni successivi queste componenti si impongono all’attenzione generale e la filosofia di Garibaldo Gherardini viene portata avanti dai suoi figli Gino e Ugo. Sotto la loro supervisione, il marchio allarga la sua produzione nel settore delle borse, della piccola pelletteria e degli impermeabili, diventando una delle realtà di spicco del settore. Grazie alla nuova immagine voluta da Gino e Ugo le celebri G della griffe fiorentina si diffondono in tutto il mondo. Infatti, agli inizi degli anni 50, la Gherardini è conosciuta non solo sul mercato italiano, ma
of the distinctive hallmarks of the company, together with refinement and attention to detail. In the following years, ars, these elements seize the attention and the philosophy hy of Garibaldo Gherardini ardini is continued by his sons, Gino and Ugo. Under their supervision, the brand widens its production in bags, small leather items and raincoats, becoming one of the most distinctive firms in the industry. Thanks to the new image desired by Gino and Ugo, the famous “G” of the Florentine brand spreads throughout the world. In fact, at the beginning of the 1950s, Gherardini was known not only in the Italian market, but also SINA HOTELS GROUP MAGAZINE
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anche all’estero. Ma è il 1969 che consacra il brand come una firma di spicco nel mondo della moda. Proprio in quell’anno, viene brevettato “Softy”, un filato estremamente leggero, precursore del nylon, e lanciato l’uso dei tessuti plastificati al posto dei pellami.
Nei primi anni ‘70 il successo dell’atelier sembra inarrestabile. Il celebre monogramma compare sui set da viaggio che comprendono valigie rigide e borsoni morbidi di tutte le dimensioni, borselli da bicicletta, piccole trousse, beauty case, shopping e ventiquattrore e si estende ai sabot, agli ombrelli e ai foulard. Alle sfilate buyers e giornalisti
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abroad. However, it is only in 1959 that the label confirms itself as a leading brand in the fashion world. It was in that same year that “Softy”, an extremely light yarn and precursor to nylon, was patented, launching the use of plastic-coated materials instead of leather. In the early 1970s the success of the fashion house seems unstoppable. The famous monogram appears on sets of baggage, including rigid suitcases and soft flight bags of all sizes, bicycle bags, small cases, beauty cases, shopping and twenty-four-hour bags, and is extended to sabot, to umbrellas and to scarves. Buyers and journalists are ever more conspicuous
accorrono no sempre più numerosi e anche molti personaggi famosi scelgono capi e accessori della Gherardini per il loro guardaroba. Nel periodo recente la storia della casa fiorentina diventa un rapido e frenetico succedersi di eventi. La produzione si allarga all’abbigliamento per l’uomo e per donna fino o a diventare un vero e proprio total look con profumi e occhiali e desta l’interesse della holding olding giapponese Watana abe che compra la Maison nel 1990. Dal Novembre di questo anno, dopo essere stata acquisita dalla Danilo Dolci, azienda anconetana specializzata nella creazione di borse e
at the brands’ fashion shows, and many famous personalities choose Gherardini clothes and accessories for their wardrobes. In recent times the history of the Florentine company has become a rapid and frenetic succession of events. Production has been extended to men’s and women’s clothing to the point of becoming an authentic “total look”, with perfumes and glasses. The company aroused the interest of Watanabe, a Japanese holding company, which bought the firm in 1990. From November 2000, after being acquired by Danilo Dolci, a company from Ancona specialised in the design and manufactureof SINA HOTELS GROUP MAGAZINE
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accessori di classe, torna finalmente in Italia.
La Danilo Dolci, marchio leader nel mercato della pelletteria di alto livello, svilupperà soprattu attutto la piccola
BOUTIQUES Firenze Via della Vigna Nuova, 57/r Tel +39 055 215678 21 Milano Via della Spiga, 8 Tel +39 02 76000171 Roma Via Belsiana, 48 Tel +39 06 6795501 SHOWROOM Firenze Via della Vigna Nuova, 57/r Tel +39 055 215678 Milano Via della Spiga, 7 Tel +39 02 795666 Roma Via F.Crispi, 90 Tel +39 06 6798575 SEDE Gherardini Via Baccio da Montelupo, 44/46 50018 Scandicci - Firenze Tel +39 055 755871 Fax +39 055 753363
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pelletteria, le cinture in pelle e le borse che, oltre e ai modelli storici, si arricchiscono ono di forme e colori nuovi. La Gherardini è presente con tre negozi di proprietà gestiti direttamente ente a Milano, Firenze e Roma, oltre circa 40 boutiques in Giappone.
Inoltre, per l’autunno inverno l’aut 2001/ 2002, è stato rinnovato completamente il negozio di Milano Via della Spiga. Sono d stati aperti due show room a Milano e Roma.
classy bags and accessories, the firm became Italian property once more. Danilo Dolci, leading brand in the market for high-end leather goods, developed the small leather items, leather belts and bags which, besides the classic models, became enriched with new colours and shapes. Gherardini owns three shops, which are managed directly from Milan, Florenc rence and Rome, as well as 40 boutiques in Japan. Furthermore, during the Autumn-Winter 2001/2002 season, the shop in Via della Spiga in Milan was completely renovated. Two showrooms have been opened in Milan and in Rome.
Mostre ed eventi Showings and exhibitions
Ingres, 1813. “Il sogno di Ossian”. Montauban, Musèe Ingres
Ingres, 1819. “Paolo e Francesca” Angers, Musèe des Beaux-Arts Ingres, 1866. “Antioco e Stratonice” Montpellier, Musèe Fabre.
L’Evento • The Event
Le informazioni • The informations
Maestà di Roma. Da Napoleone all’unità d’Italia “Universale ed Eterna” “Capitale delle Arti” “Da Ingres a Degas: gli artisti francesi 1803-1873”
Roma, (3 sedi/3 locations) Scuderie del Quirinale, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Académie de France, Villa Medici . Il triplice grande evento del ‘03 che esporrà il mondo delle arti nella Roma ottocentesca preunitaria. Oltre 500 opere (Canova, Corot, Thorvaldsen, Degas, Ingres, Turner, Hayez...) provenienti dai più prestigiosi musei del mondo. The triple event of 2003 which will exhibit artworks in the 19th C. pre-unified Italy. Over 500 works (Canova, Corot, Thorvaldsen, Degas, Ingres, Turner, Hayez…) from the most famous museums of the world. Info on line ☞ www.electaweb.it
Majesty of Rome. From Napoleon to unified Italy. “Universal and eternal” “The capital of arts” From Ingres to Degas: French artists 1803-1873 Fino al/Until to 29/06/’03. “Il volo dello sciamano. Simboli e arte delle culture siberiane”
“The flight of the shaman. Symbols and art in Siberian culture” Fino al/Until to 29/05/’03.
Jeanne Hébuterne con collana (1917). Collezione privata
Amedeo Modigliani. La felicità è un angelo dal volto severo
Amedeo Modigliani “Happiness is an angel with a severe face”
Paul Guillaume (1916). Milano, Civico Museo d’Arte Contemporanea
Dal/from 20/03/03 al/Until to 6/7/03
Jeanne Hébuterne (1919). Gerusalemme, The Israel Museum “Amore che fabrica l’arco”(1531 c.a.).Vienna, Kunsthistorisches Museum
Parmigianino e il manierismo europeo
Parmigianino and the European mannerism. Fino al/Until to 15/05/03.
“Storia di Diana e Atteone” (1532), partic. Fontanellato, Rocca Sanvitale (Pr) “La Schiava turca” (1532-1534), partic. Parma, Galleria Nazionale
Squali: la mostra, lo spettacolo, l’incontro
Sharks: exhibit, show, encounters Fino al/Until to 4/5/03.
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Roma, Museo delle arti e tradizioni popolari Piazza Marconi 8/10 • Tel./Phone 065910709. Visite guidate su appuntamento. Guided visits on reservation. Orario: 9,00-18,00 da mart. a dom. e festivi, Timetable: 9am-6pm from tues. to sunday, Annoverata tra i Grandi Eventi del ‘02-’03, affronta per la prima volta il tema dello sciamanesimo siberiano. Oggetti-testimoni di un altro mondo da esplorare e su cui riflettere. Among the main events of 2002-2003, it deals for the first time with Siberian shamanism. Objects witness another world to explore and reflect upon. On line ☞ www.popolari.arti.beniculturali.it Milano, Palazzo Reale Piazza Duomo 12 • Tel./Phone 028756721 Orario: 10,00-20,00; giovedì 10,00-23,00. Timetable: 10am-8pm; thursday 10am-11pm. Saranno c.a 110 le opere, alcune esposte per la prima volta al mondo, rappresentanti il periodo che va dalla formazione nella cerchia degli allievi di Fattori al suo rapporto con Jeanne Hébuterne, sua ultima compagna. About 110 works, some on show for the first time in the world, representing the period from the establishment of the circle of students of Fattori to the relationship with Jeanne Hébuterne, his last companion. Catalogo/Book: Artificio Skira Parma, Galleria Nazionale P.zza della Pilotta, 15 • Tel./Phone 0521233309 Orario: 9,30-19,30 sabato 9,30-22,00. Timetable: 9,30am-7,30pm sat. 9,30am-10pm. La Mostra, la prima monografica dedicata all'artista (e ai suoi contemporanei), esporrà una importante serie di capolavori solitamente visibili nei più celebrati musei del mondo: Metropolitan Museum, Louvre, Ermitage... This first monographic exhibit on this artist (and his contemporaries) will show an important set of outstanding works which can be usually seen in famous museums around the world: Metropolitan, Louvre, Ermitage... On line ☞ www.parmigianino2003.it Milano, Arengario • Piazza Duomo, ang. Via Marconi • Tel./Phone 0254277 Ingresso libero per bambini fino a 5 anni. Free entrance for children under 6. Orario: Dalle 9,00 alle 20,00; lunedì chiuso. Timetable: From 9am to 8pm; mond. closed. Tra i primi esempi di eventi espositivi di nuova concezione, culmina nell'incontro faccia a faccia con lo straordinario animale (degli squali toro che nuotano in una grande vasca)... Among the first examples of a new conception of exhibits, it culminates in the face-to-face encounter with this extraordinary animal (bull sharks swimming in a great basin)… On line ☞ www.mostrasquali.it
Lo Scarabeo d’Oro Le nuove proposte
The new offers of “Lo Scarabeo d’Oro” of Viareggio
For your eyes 40
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Collezione “La Boutique” di STEFAN HAFNER Diamanti e pietre preziose di vari tagli e carature. Oro bianco e giallo 18 kt “La Boutique” collection by STEFAN HAFNER. Diamonds and precious stones of various sizes and cuts. White and yellow gold 18 kt.
Ecco finalmente le nuove proposte de Lo Scarabeo d’Oro di Viareggio. MARIA RITA MALASOMA, vi aspetta nel suo negozio per mostrarvi oltre a queste ultime novità, tante altre preziosissime “idee” da regalare o ...da regalarvi! Ricordiamo che è sempre possibile richiedere informazioni e fare ordini on line al suo indirizzo di posta elettronica: loscarabeodoro@interfree.it Here finally are the new offers of Lo Scarabeo d’Oro of Viareggio. MARIA RITA MALASOMA, expects you in her shop to show both the new products as well as precious “ideas” for gifts… also to yourselves! We remind you that information is available and orders can be made on line at the e-mail address: loscarabeodoro@interfree.it.
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ANONIMO. Collezione Opera Meccana MILITARE modello 2004 Orologio manuale di grandi dimensioni, cassa in acciaio inox. Corona di carica speciale in posizione protetta con dispositivo di bloccaggio a scomparsa brevettato. Quadrante nero, arancione o giallo antiriflesso per una grande visibilitĂ diurna e notturna. Cinturino in pelle Kodiak. ANONIMO. Collezione Opera Meccana MILITARE model 2004 Oversized manual watch, stainless steel case. Patented crown vanishing locking device. Dial available in anti-reflective black, orange or yellow for a superior day/night readability. Kodiak process calfskin strap.
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GRIMOLDI. Modello “Kimberley” Cassa in acciaio impermeabile fino a 30 mt, movimento automatico con data, corona a vite con diamanti e cinturino in coccodrillo con fibbia con diamanti per un totale di kt 1,50. GRIMOLDI. “Kimberley” model. Steel waterproof up to 30 mt depth, automatic movement with the date, crown with screws and diamonds and crocodile bracelet with diamond buckle for a total of 1.50 kt.
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Collezione “Divissima” di STEFAN HAFNER Preziosissima parure di diamanti in oro bianco 18 kt, composta da collana, orecchini e anello. “Divissima” Collection by STEFAN HAFNER. Precious diamond parure in 18 kt white gold, made up of a necklace, earrings and a ring.
Lo Scarabeo d’Oro di Maria Rita Malasoma Viareggio (Italy) • Viale Marconi, 37 Tel ++39 0584 45002 • Fax ++39 0584 432554 Info: loscarabeodoro@interfree.it
web: www.johnf.it • e-mail: info@johnf.it
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John F. Lungarno Corsini, 2a. Tel. 055 2398985 • Boutique Mariposa. Lungarno Corsini, 18-20r. Tel. 055 284259 • Cabò. Via Porta Rossa, 77-79r. Tel. 055 215774
Bellezza, natura & benessere Beauty, nature & well-being
di Domiziana Dies K.
Un tuffo dove l’acqua è più blu. . A
dive into the
bluest wAter...
Sono presenti angoli del benessere nei nostri alberghi di FIRENZE, ROMA, MILANO, PERUGIA e VIAREGGIO dove potete rigenerarvi, tonificarvi e ...rilassarvi nella più completa ed esclusiva privacy. Sono gli attrezzatissimi centri Club Sirenuse ad uso COMPLETAMENTE GRATUITO per tutti i nostri Ospiti. In our hotels in FLORENCE, ROME, MILAN, PERUGIA and VIAREGGIO, there are fitness centres where you can regenerate yourselves, tone up… and relax in the utmost privacy. The Club Sirenuse are open all day long and available for our guests FREE OF CHARGE.
I Fitness Center “Club Sirenuse” veri e propri “angoli del benessere” che la SINA Hotels dedica ai propri clienti, possiedono tutte quelle caratteristiche fondamentali che permettono una totale rigenerazione del corpo, per essere sempre in sintonia con il mondo che ci circonda. Alcuni di essi ricordano i lussuosi bagni dell’antica Roma, dove il rito delle terme, oltre a rispondere ad un’idea di cura del proprio equilibro psico-fisico (mens sana in corpore sano), era un momento fondamentale di vita sociale, politica e commerciale. Altri sono realizzati in ambienti moderni e supertecnologici ma non per questo meno curati e accoglienti. I Club possiedono attrezzature diverse in ogni hotel e sono a disposizione gratuitamente degli Ospiti. Si va dalle grandi vasche idromassaggio Jacuzzi alle attrezzatissime palestre comprese quelle in alcune suite del nuovissimo design hotel The Gray a Milano. In tutti i Club sono inoltre presenti saune e bagni turco, utilissimi per depurare il proprio corpo spesso affaticato e oltremodo stressato da una vita frenetica. Infine dalle palestre dotate di tutti i più moderni macchinari, ideali per mantenere il corpo in perfetta forma fisica e tonica si passa agli immancabili angoli relax dove ritemprarsi e rilassarsi magari sorseggiando un cocktail preparato da uno dei nostri barman. Immancabili in molti nostri alberghi sono le piscine, per una perfetta “remise en forme” tonificante e alternativa anche nei mesi più freddi, come quella coperta e riscaldata dell’Hotel Astor di Viareggio, splendida “laguna blu” aperta tutto l’anno. Fantastica l’atmosfera e l’ambientazione della piscina “etrusca” del nostro albergo di Perugia con gli scavi a vista sul fondo (vedi box accanto) e quella mirabilmente posizionata al piano attico dell’Hotel de la Ville di Milano dove un’ incredibile vista sulle guglie del Duomo le ha permesso di diventare uno degli punti di riferimento più interessanti nel mondo dell’hotellerie. Elegantissima e antesignana del Gruppo è la grande piscina a forma di “fagiolo” del Villa Medici di Firenze. Immersa in un riservatissimo giardino secolare, vera e propria oasi di pace nel centro di Firenze: qui nella stagione estiva è anche possibile pranzare ai bordi della sua vasca, con il delicato sottofondo musicale delle note di un pianoforte. Non poteva non essere presente anche una piscina nel nuovissimo Relais Villa Matilde di Romano Canavese alle porte di Torino, con l’inaugurazione prevista nel mese di aprile. In questa antica maison settecentesca dei Conti Bocca, un posto di rilievo è stato dedicato a questo must per eccellenza. Una splendida piscina, con Bar e Centro Fitness annesso, è stato creata proprio nell’antica limonaia, lontano da occhi indiscreti per permettervi di assaporare un soggiorno sempre di più a misura d’uomo e delle sue esigenze. Un full-immersion rilassante e rigenerante nei Fitness Center del nostro gruppo favorirà il desiderio di prendervi cura del vostro corpo in maniera più sana e naturale. Per orari e disponibilità consigliamo di rivolgervi di volta in volta, direttamente al Concierge al vostro arrivo in albergo.
Le Ricette
A chi ama il benessere e la cura del proprio corpo e della propria bellezza, dedichiamo qualche “ricetta”, a volte insolita, per permettervi di realizzare, da soli dei prodotti sempre freschi e naturali. Bagni antisettici e aromatici
Al cedro (antisettico, aromatico, deodorante). Dopo aver eliminato la parte bianca, fate bollire la buccia di 1 cedro (o di 3 limoni) in 6 tazze d’acqua per 1/4 d’ora. Lasciate intiepidire, filtrate, quindi mischiate il liquido con l’acqua del vostro bagno. Al ginepro (balsamico, aromatico). Aggiungete all’acqua del bagno un decotto ristretto di bacche di ginepro.
Volete “illuminare” i vostri capelli? Utilizzate all’ultimo risciacquo, un infuso di foglie di betulla, che lascerà i capelli morbidi e brillanti, o ...il caffè, che donerà lucentezza, corposità e volume alla vostra chioma! Agli olii essenziali (capelli con forfora). A una scodella di shampoo neutro non profumato aggiungete 50 gocce di olii essenziali: 16 gocce di rosmarino, 16 di ginepro, 12 di camomilla e 6 di lavanda. Usatelo come un qualsiasi shampoo. Un infuso rilassante per le palpebre
Il Club “Etrusco” lA recente ristrutturAzione dell’hotel brufAni PAlAce di PerugiA hA Permesso il ritrovAmento di imPortAnti strutture di origine etruscA.
lA
Per-
fezione dello stAto, lA grAndiosità, lA bellezzA degli Ambienti hAnno reso
Per un sorriso che profuma di fiori
Al ribes nero. In 4 tazze d’acqua bollente, mettete in infusione 5 cucchiai di foglie di ribes nero spez zettate. Lasciate raffreddare, filtrate e sciacquate le palpebre con l’infuso.
All’Iris (calmante, detergente, deodorante). Prendete 2 cucchiaini di iris in polvere, dal delicato profumo di violetta e scioglietelo in 2 tazze di acqua calda. Filtrate e usate per risciacquare la bocca. Ottimo anche come detergente. Alla Salvia (purificante, antinfiammatorio). Prendete un rametto di salvia, 1 di timo e 1 limone intero tagliato a pezzetti con tutta la buccia: fate bollire in un pentolino già riempito con 2 tazze d’acqua. Quindi lasciate raffreddare il liquido, filtratelo e usatelo per risciacqui e gargarismi.
Alla birra (distensiva prima di un evento). Mescolate 2 cucchiai di birra con un cucchiaio di succo di limone. Applicate il liquido sul viso con un batuffolo di cotone e lasciate che si asciughi sulla pelle. Efficace per eliminare ogni segno di stanchezza dal viso e ideale per illuminare la pelle. All’avocado (per tutte le pelli, soprattutto segnate). Prendete un avocado, schiacciatene la polpa e amalgamatela con un cucchiaio di miele e 1 tuorlo d’uovo. Appllicate su viso e collo per 20 miuti.
trAsPArente sul fondo dellA PiscinA
Esfolianti per rigenerare le cellule
Un demaquillage all’hamamelis
Alle fragole (per pelli grasse). Prendete qualche grossa fragola matura, schiacciatene la polpa, aggiungete qualche goccia di limone e applicate il composto sul viso tra 2 compresse di garze. Lasciate agire per 15 min., poi sciacquate con acqua tiepida. All’ananas (per pelli opache). Tagliate un paio di fette di ananas fresco, sbucciatele e passatele nel frullatore. Il prodotto va applicato su piccole zone del viso: lasciatelo agire per qualche minuto, poi rimuovetelo massaggiando delicatamente. Sciacquate con acqua tiepida. Alla papaya (per tutte le pelli). Sbucciate una papaya, prendete 2 cucchiai di polpa e schiacciatela. Amalgamatela con un cucchiaino di gel di aloe vera tagliando a metà una foglia e raschiando la parte interna con un cucchiaino, fino ad ottenere una pasta morbida che applicherete sul viso e collo per non più di 5 min. Alla fine risciacquerete bene e spalmerete sul viso una crema idratante. Ricordate che, quanto più la papaya è verde, tanto più è alto il contenuto di enzimi utili per il peeling.
Fate bollire in 1/2 litro d’acqua 4 cucchiai di hamamelis, poi lasciate raffreddare e filtrate. Versate l’infuso in un contenitore sterile, aggiungete 2 cucchiai di glicerina e agitate energicamente. Usatelo per struccare gli occhi e conservate il liquido in frigorifero al massimo per una settimana.
sAunA, turkish bAths And A beAutiful
“Cocktail” di bellezza per i capelli
Al rhum (capelli sfibrati). Sbattere un tuorlo d’uovo, incorporate 1 cucchiaino di rhum e mescolate energicamente per amalgamare il composto. fate sciogliere 1 cucchiaio di sapone di Marsiglia a ba gnomaria in poca acqua. Aggiungete ancora un pò d’acqua (meno di 1/2 bicchiere) e lasciate intiepidire. Applicate sul cuoio capelluto, massaggiando per 5 min., poi lasciate agire per altri 10. Trascorso questo tempo, versate in testa il sapone liquido, frizionate bene e infine risciacquate con acqua tiepida.
Le maschere
AttuAle il Progetto di inserire sotto
- senzA PerAltro vio- un centro fitness comPleto di PAlestrA, sAunA, bAgno turco e unA suggestivA PiscinA. l’effetto scenogrAfico è ProbAbilmente unico Al mondo: unA lAstrA
le volte medievAli
lAre lA storicità del luogo
illuminAtA Permette di AmmirAre le Antiche murA etrusche.
The “Etrusco” Club the recent renovAtions At the hotel brufAni PAlAce in PerugiA brought to light some imPortAnt etruscAn ArchAeologicAl findings. the Perfect stAte, the grAndness And the beAuty of the environments hAve mAde the Project to be used under the medievAl vAults, for A fitness centre thAt includes A gym, A swimming Pool, extremely modern - without violAting the PlAce’s history.
the
setting is ProbAbly the only one
of its kind in the world: A trAnsPArent floor on the bottom of the lit-uP swimming Pool Allows the Ancient
etru-
scAn wAlls to be Admired from Above.
The “Club Sirenuse” Fitness Centers, true “wellbeing corners” that SINA Hotels dedicates to its own guests, have all the vital characteristics that allow one to regenerate one’s body, so that we are in total harmony with the world we live in. Some of these centres are reminiscent of the luxurious baths of ancient Rome, where the ritual of the thermal spas was a fundamental moment of social, political and commercial life, as well as being the answer to the belief in taking care of one’s own psychophysical equilibrium (mens sana in corpore sano). Others are modern and super-technological in style, but with no less attention to detail or less welcoming. The Clubs in each hotel all have a wide range of equipment and are free of charge for Guests. There are large Jacuzzi pools and well-equipped gyms, in cluding those in some suites at the newly-opened design hotel The Gray in Milan. There are also saunas and Turkish baths in all the Clubs, which are useful for purifying bodies that are often weary and over-stressed from frenetic lifestyles. There are also the gyms equipped with the latest machines, ideal for keeping one’s body in perfect physical form and then the relaxation areas where one can relax and recover while perhaps sipping a cocktail prepared by one of our barmen. Swimming pools in our hotels are an absolute must, for an ideal, toning, alternative “remise en forme” even during the coldest monSINA HOTELS GROUP MAGAZINE
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ABBRONZANTE ALLA LAVANDA (per pelli medio scure o già colorite dal sole). mescolAte 4 cucchiAi d’olio di noce di cocco, 4 cucchiAi d’olio di olivA e 1 cucchiAino d’olio AromAtizzAto AllA lAvAndA. non contiene filtri solAri. UN DOPOSOLE PER PELLI SENSIBILI. Prendere unA tAzzinA di AcquA di hAmAmelis, (o di Aceto di mele, o di succo di cetriolo o PAnnA di lAtte). diluitelA, versAtelA in un nebulizzAtore e sPruzzAtelA su tutto il corPo (o se Preferite, immergete delle bende di tessuto morbido - cotone, gArzA o setA - nel liquido e APPlicAtele sullA PArte scottAtA). riPetete AncorA quAndo il liquido si sArà AsciugAto, e subito doPo APPlicAte un Prodotto idrAtAnte. UNO SCRUB DELICATO PER IL DOPO ESTATE. unite All’olio di mAndorle dolci dellA fArinA di mAndorle, in quAntità sufficiente Per ottenere un comPosto morbido.
Procedete
con il vostro
scrub su tutto il corPo.
Sunbathing LAVENDER SUNTAN LOTIONS (for mediumdark skins or skin that has already been exposed to the sun). mix 4 tAblesPoons of coconut oil, 4 tAblesPoons of olive oil And 1 tAblesPoon of lAvenderPerfumed oil. the mixture contAins no solAr filters. AFTER-SUN LOTION (for delicate skins). tAke A cuP of witch hAzel wAter (or APPle vinegAr, or cucumber juice or milk creAm). dilute it, Pour it into A sPrAy bottle And sPrAy over the body (or if you Prefer, PlAce smooth bAndAges cotton, gAuze or silk - in the liquid And APPly to the burnt AreA). rePeAt when the liquid hAs dried, And then APPly A moisturiser immediAtely. A DELICATE SCRUB (to be used after the summer). mix Almond oil with some Almond flour, until A soft mixture is obtAined. use As A scrub All over the body.
The recipes
Here are a few recipes, some of them unusual, for making fresh and natural products dedicated to those of you who are interested in well-being and taking care of one’s body and beauty. Antiseptic and aromatic baths
Citron (antiseptic, aromatic, deodorising). After removing the white layer, boil the citron peel (or that of 3 lemons) in 6 cups of water for 15 minutes. Leave to cool, filter and then mix the liquid with water in your bathtub. Juniper (balsamic, aromatic). Add a reduced juniper berry decoction to your bath water. For a smile that smells of flowers
Iris (calming, cleansing, and deodorising). Take 2 spoonfuls of powdered iris with its delicate violet perfume and dissolve them in 2 cups of hot water. Filter and use the liquid to rinse your mouth. This is also an excellent cleanser. Sage (purifying, anti-inflammatory). Take a sprig of sage, a sprig of thyme and a whole lemon cut into pieces, with its peel: boil them in a saucepan filled with 2 cups of water. Leave the liquid to cool, filter and use it for rinsing and gargling.
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Cell-renewing exfoliant
Strawberry (for greasy skin). Take a few large, ripe strawberries, crush the flesh, add a few drops of lemon and apply the mixture to your face between 2 gauze compresses. Leave for 15 minutes then rinse with cool water. Pineapple (for dull skin). Cut a couple of slices of fresh pineapple, remove the skin and liquidise them. The product should be applied to small areas of the skin: leave on the skin for a few minutes, then remove by massaging the area delicately. Rinse with cool water. Papaya (for all skin types). Peel a papaya, take 2 tablespoons of flesh and crush it. Mix the flesh with a tablespoon of aloe vera gel, obtained by cutting a leaf of the plant in half and scraping the interior with a spoon, until a soft paste has formed that is to be applied to the face and neck for no longer than 5 minutes. Rinse the skin well and apply a moisturising cream to the skin. Remember that the greener the papaya, the more enzymes it contains that are needed for the peeling process. Hair Beauty “Cocktail”
Rum (split hair). Beat an egg yolk, mix in 1 teaspoon of rum and shake well to mix. Melt 1 tablespoon of Marseilles soap in a small amount of water, using the bain-marie method. Add a little more water (1/2 a cup) and leave to cool. Apply to the scalp, massaging for 5 minutes, then leave for another 10 minutes. After this period of time, pour the liquid soap onto your head, rub well and then rinse with cool water. To “illuminate” your hair, at the last rinse, use an infusion of birch leaves, for soft and shiny hair, or… coffee, which will give it body and volume. To essence oils (for dandruff problems) Add 50 drops of essence oil in a small bowl of regular neutral shampoo: 16 drops of rosemary, 12 of camomile and 6 of lavender. A relaxing infusion for the eyelids
With black currants. Place 5 tablespoons of broken blackcurrant leaves in 4 cups of boiling water for an infusion. Leave to cool, filter and rinse the eyelids with the infusion. The masks
Beer (relaxing before an event). Mix 2 tablespoons of beer with a tablespoon of lemon juice. Apply the liquid to your face with cotton wool and leave it to dry on the skin. This is an effective remedy for removing any sign of tiredness from your face and is perfect for brightening up your skin. Avocado (for all types of skin, especially lined. Take an avocado, crush the flesh and mix it with a tablespoon of honey and 1 egg yolk. Apply to the face and neck for 20 minutes. Witch hazel make-up remover
Boil 4 tablespoons of witch hazel in 1/2 litre of water, then leave to cool and filter. Pour the infusion into a sterile container, add 2 tablespoons of glycerine and shake thoroughly. Use the infusion to remove eye make-up and keep in the fridge for one week at most.
Brani tratti da “Consigli e ricette per una bellezza al naturale” di Diego Dalla Palma. Casa Editrice Mursia per Linea Mediterranea. Ediz. fuori commercio.
Bagni di s ❂le
ths, like the indoor heated pool at the Hotel Astor in Viareggio, that is open all year round. The fantastic atmosphere and the “Etruscan” setting for the pool in our hotel in Perugia, with the archaeological site on view from the bottom of the pool (see preceeding page) and the wonderfully positioned pool on the top floor of the Hotel de la Ville in Milan, where the incredible view over the spires of the Duomo have made it one of the most interesting reference point in Milan. The large, swimming pool at Villa Medici in Florence is extremely elegant and was the first for the Group. It lies in a very private, centuries-old garden, a real oasis of peace in the centre of Florence: here in the summer season it is also possible to have lunch by the pool, with a soft piano music in the background. There is of course a swimming pool in the new Relais Villa Matilde at Romano Canavese just outside Turin, which will be opened in April. A prime position has been dedicated to this absolute must for the hotel in this old eighteenth-century house belonging to the noble Bocca family. A magnificent swimming pool with Bar and adjoining Fitness Centre has been created in the old lemon house, far from prying eyes so that the guests can experience a stay that is more human and which answers his needs. A relaxing and regenerating full-immersion in our group’s Fitness Centers helps you in your desire to take care of your body in the healthiest and most natural way. For information concerning opening hours and availability, we recommend that you contact the Concierge in each hotel, on your arrival.
Liliana Verlich Tutte le mie sculture sono pezzi unici realizzati con tecnica sia plastica (Terrecotte, raku, bucchero,…), che diretta - la prediligo in questo periodo - anche sperimentando materiali nuovi (Siporex, Metalli, Plexiglas,…). Probabilmente trovereste interessante una visita a “La Bottega”; se non potete date uno sguardo al mio sito Internet. All my sculpture are unique and realized either in plastic technique (terracotta, raku, bucchero) or direct - wich I prefer at the moment – also using new materials (Siporex, Me tals, Plexiglas, ...). You probably enjoy a visit at “La Bottega”: if you can’t come to visit the shop, please check my internet site.
Liliana Liliana Verlich “La Bottega” www.rakudarte.it Via delle Tamerici 283a 5° Centro Maccarese 00057 Fiumicino (RM) Tel. 39 6 66579660 339 4297194 E-mail: liliana@rakudarte.it
Preziosi Riflessi Terracotta raku/Plexiglas (40x40x130 cm)
Precious Reflexes Terracotta raku/Plexiglas (16x16x52 inches)
t Testa del re Amasi. Head of King Amasi. Epoca tarda, XXVI dinastia. Epoca tarda, XXVI dinastia. u Testa colossale della regina Hatshepsut. Colossal head of Queen Hatshepsut. 1479-1457 a.C./b.C.
Fino al/Until to 25/05/2003
u Coppa data dal sovrano Thutmosi al suo generale Djehuti. Cup given by King Thutmose to his general Djehuti. 1479-1425 a.C./b.C.
Le grandi mostre The great exibitions
di Augusto M. L. Borgia
In esposizione nella grande mostra organizzata a Palazzo Grassi a Venezia, 300 opere provenienti dai più grandi musei del mondo, I Faraoni. 300 WORKS OF ART from the GREATEST MUSEUMS in the WORLD on exhibit at the important art show at PALAZZO GRASSI in Venice.
I temI e I percorsI esposItIvI della mostra sono circa trecento le opere con le quali palazzo Grassi di venezia presenta e analizza tutti gli aspetti di una figura simbolo dell’antico egitto: i Faraoni. Nella concezione del mondo veicolata dal potere egizio l’universo poggia sul Faraone, insediato sulla terra dal dio creatore per respingere il male e il caos. In questo contesto, al centro del cosmos, della comunicazione tra cielo e terra, il re appare naturalmente come l’emblema della civiltà egizia, nella quale si confondono natura e cultura, religione e politica. partendo dal tema centrale della mostra vengono ripercorse le grandi tappe della storia egizia, mentre le diverse sfaccettature della funzione regale evocano di volta in volta l’amministrazione, la religione, le relazioni estere, ma anche la vita e la morte fastose dei suoi detentori. la mostra è divisa in diverse sezioni che, ad eccezione della prima parte, dedicata alla sequenza storica dei Faraoni, presentano tutte opere datate al Nuovo Impero (c.a. 1550-1069 a.c.) uno dei periodi di maggior splendore della civiltà egiziana. l’eGItto moNUmeNtale. a mo’ di introduzione, la corte centrale di palazzo Grassi ripropone la monumentalità dell’antico egitto attraverso opere di grande formato frutto della potenza del Faraone. tremIla aNNI dI storIa: la GallerIa deI rItrattI deI FaraoNI. si scoprono i profili di quanti governarono l’egitto. Questi volti singolari, congiunti alla simbologia divina e regale, testimoniano un rinnovamento incessante delle opere d’arte in egitto, entro la continuità della tradizione. per la prima volta il visitatore potrà trovare riuniti tutti i personaggi che hanno tessuto la storia dell’antichità egiziana, da Kefren a tutankhamon, da ramesses a cleopatra. dopo questa galleria, la mostra si dipana tra due grandi temi, a prima vista in contrapposizione tra loro: il carattere divino del faraone e la sua natura umana. le ImmaGINI della reGalItà FaraoNIca. la terza sezione affronta le immagini della regalità, quelle molteplici manifestazioni del potere che mostrano il Faraone fanciullo, animale o protetto degli dei. per la prima volta, la presentazione dei diversi attributi della regalità consente di comprendere meglio il loro valore simbolico e la realtà di cui erano emanazione: l’essenza solare della regalità, la sua dualità consustanziale, derivata dall’originaria riunione delle due terre. Il FaraoNe, UN re-sacerdote, INtermedIarIo tra GlI UomINI e dIo. Il faraone, primo sacerdote del paese, era intermediario tra gli uomini e gli dei, colui che sapeva quali riti erano graditi agli dei. era lui che faceva costruire i templi giganteschi, popolati di statue colossali e decorati di bassorilievi che ripetevano ininterrottamente il dialogo tra il re e gli dei. SINA HOTELS GROUP MAGAZINE
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p Diadema con gazzelle. Tesoro delle tre spose siriane del sovrano Thutmosi III. Gazelle diadem. Treasure of three Syrian wives of King Thutmose III. 1479-1425 a.C./b.C.
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q Specchio. Tesoro delle tre spose siriane del sovrano Thutmosi III. Mirror. Treasure of three Syrian waves of King Thutmose III. 1479-1425 a.C./b.C.
Grazie alla sua intermediazione gli dei accordavano la loro benevolenza e mantenevano l’equilibrio nel mondo. Il FaraoNe, UN GUerrIero vIttorIoso, GaraNte dell’eQUIlIbrIo del moNdo. armi, scene di guerra o decorazioni militari corredano il ritratto di un faraone sempre vittorioso. Numerosi faraoni scesero in battaglia e vinsero contro i nemici del loro tempo. ma le assai numerose rappresentazioni della vittoria, per la forza magica che gli egiziani attribuivano alle immagini, esprimono e fissano per l’eternità un ordine ideale stabilito dagli dei. Il FaraoNe come capo dI stato. alle prese con le forze divine che reggono il cosmo, non per questo il Faraone cessa di essere un vero capo di stato, e il suo buon governo è illustrato dall’evocazione di un palazzo ufficiale. e’ lì che egli tiene il suo consiglio dei ministri. da lì, redatti da un esercito di funzionari, registrati dagli archivi reali, i suoi ordini vengono distribuiti in tutto l’egitto. Il FaraoNe e la corte. all’interno del suo palazzo, l’uomo faraone ci appare libero dalla ufficialità del suo ruolo, con il suo quotidiano, i suoi piaceri e il suo entourage. I fasti della corte sono noti grazie ai tesori che recenti scoperte archeologiche hanno messo in luce e che in questa mostra vengono riuniti e ridonano al pubblico la percezione di una civiltà al suo apogeo. In quest’ambito occupa un ruolo primario la famiglia del sovrano, composta da numerose mogli e un nutrito numero di figli. Numerosi servitori attorniavano il sovrano nel palazzo come pure ricco manipolo di uomini di corte, con i ruoli più vari: precettori dei nobili rampolli, porta ventaglio ecc. sappiamo che alla corte, e più in particolare nell’harem reale, si tramavano talvolta complotti. la morte del FaraoNe. Il percorso della mostra va a concludersi sulla morte del faraone. dopo l’evocazione della valle dei re e delle sepolture regali, i sontuosi tesori dei re di tanis, eredi dei re del Nuovo Impero, danno testimonianza del viatico che conduceva il Faraone lungo i sentieri dell’aldilà. alcUNe cIFre della mostra. le opere provengono da 34 tra musei e collezioni private di 32 città in 12 paesi di tutto il mondo: austria, belgio, canada, danimarca, Francia, Germania, Gran bretagna, Italia, olanda, stati Uniti, svizzera ed egitto ed è proprio dal museo del cairo che proviene il maggior numero di reperti della mostra, circa un terzo delle opere in mostra. per quando riguarda i singoli pezzi in mostra, segnaliamo una statua colossale di Toutânkhamon usurpato da Horemheb, in quarzite dipinta, proveniente dal museo del cairo che sfiora i 3 metri di altezza, mentre tra i pezzi più curiosi e piccoli vanno sicuramente menzionate una serie di 56 rosette in faïance che hanno un diametro variabile dai 4 centimetri fino ai 2 centimetri, provenienti dalle collezioni del museo del louvre. cHrIstIaNe ZIeGler la curatrice della mostra, christiane Ziegler è professore ordinario di storia, e dal 1993 dirige il dipartimento di antichità egizie del museo del louvre. christiane Ziegler è inoltre relatore di tesi di archeologia egizia all’École du louvre. autrice di numerosi articoli scientifici e di pubblicazioni di egittologia, ha partecipato fin dal 1980 agli scavi del museo del louvre a tod (alto egitto), acquisendo una lunga esperienza sul campo. dirige dal 1991 la missione ar-
In questa pagina/In this page: p Bracciale con gatti. Tesoro delle tre spose siriane del sovrano Thutmosi III. Armlet with cats spacer. treasure of three Syrian wives of King Thutmose III. 1479-1425 a.C./b.C. p Cucchiaio per cosmesi a forma di nuotatrice. Cosmetic spoon in the shape of a swimmer. 1391-1337 a.C./B.C. p Strumento da toletta decorato con uno sciacallo. Toilet tool decorated with a jackal. 1550-1295 a.C./b.C. u Collana e pettorale con scarabeo. Collar and pectoral with a scarab. 1039-993 a.C./b.C. Pag./Page 54: q Testa di principessa. Head of a princess. 1353-1337 a.C./b.C. q Sandali della regina Nefertari. Sandals of Queen Nefertari. 1279-1213 a.C./b.C. q Finestra del sovrano Merenptah. Window of the palace of King Merenptah. 1213-1203 a.C./b.C. q Cofanetto di Tamit. Tamit’s casket. 1550-1295 a.C./b.C.
cheologica del museo del louvre a saqqara, e nel 1994 è stata nominata direttore dell’Unità di ricerca louvre/cNrs Ura 1064, i cui lavori hanno per oggetto la regione tebana. tHe tHemes aNd coUrses oF tHe exHIbIt some 300 works of art will be displayed at the palazzo Grasso in venice to present and analyse all the aspects of the symbolic figure of ancient egypt: the pharaoh. In the egyptian vision of the world, the universe rests on the pharaoh’s shoulders, who has been put on earth by god the creator to fight evil and chaos. In this context, at the centre of the cosmos, of communication between heaven and earth, the king naturally appears as the emblem of egyptian civilisation, in which the distinction between nature and culture, between religion and politics, becomes obscured. starting from this central theme, the exhibit travels through the main stages of egyptian history, while the different aspects of the royal function in turn touch the subjects of administration, religion, foreign relations, as well as the pompous life and death of its beholders. the exhibit is divided in various sections that, with the exception of the first part which covers the historical sequence of the pharaohs, all present works dating from the New empire (approx. 1550-1069 b.c.), one of the periods of greatest splendour of the egyptian civilization. moNUmeNtal eGypt. as an introduction, the central courtyard of palazzo Grassi presents the monumentality of ancient egypt through large-scale works that only the central courtyard of the venetian palace could contain. tHree tHoUsaNd years oF HIstory: tHe Gallery oF portraIts oF tHe pHaraoHs. the profiles of those who governed egypt are presented through a long gallery of portraits. these singular faces, fusing divine and royal symbology, testify to an incessant renewal at work in egyptian art within the continuity of tradition. For the first time, the visitor is able to view all the figures who wove the history of ancient egypt together, from chefren to tutankhamun, from ramses to cleopatra. Following this gallery, the exhibit embraces two important themes, which at first glance seem in opposition: the divine character of the pharaoh and his human nature. tHe ImaGes oF tHe pHaraoH’s royalty. the third section deals with the images of royalty, those multiple manifestations of power which depict the pharaoh as child, animal or protégé of the gods. For the first time, the presentation of the various attributes of royalty allows for a better understanding of their symbolic value and the reality of which they were emanations: the solar essence of kingship, and the consubstantial duality, derived from the original unification of the two lands. tHe pHaraoH, prIest-KING, medIator betweeN meN aNd God. the pharaoh, the chief priest of the realm, was a mediator between men and the gods, he who knew which rites were acceptable to the gods. It was he ordered the building of gigantic temples, populated with colossal statues and decorated with bas-reliefs which repeated, uninterrupted, the dialogue between the king and the gods. thanks to his mediation, in exchange for the offerings of
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the people, the gods granted their benevolence and maintained the equilibrium of the world. tHe pHaraoH, a vIctorIoUs warrIor, GUaraNtor oF tHe eQUIlIbrIUm oF tHe world. weapons, scenes of war or military decorations flesh out the portrait of a pharaoh who was always victorious. many pharaohs went out to battle and won against the enemies of their time. but the numerous representations of victory express a very different idea: through the magic force which the egyptians attributed to these images, they fixed an ideal order established by the gods for eternity. tHe pHaraoH as Head oF state. the fact that the pharaoh grappled with the divine forces that maintained the cosmos did not preclude him from being a true head of state. His good government is illustrated by the representation of an official palace from where, written out by an army of officials and recorded in the royal archives, his orders were dispatched across egypt. tHe pHaraoH aNd HIs coUrt. within his palace, the pharaoh, the man, appears free of the official nature of his role, with his daily life, his pleasures and his entourage. the pomp of the court is known to us through recently-discovered treasures that are presented together here to offer the visitor insight into a civilisation at its peak. In this context, the sovereign’s family, with his many wives and children, plays a central role. Numerous servants waited on the sovereign in the palace, as did a rich array of courtiers, each with a different role: tutors of the noble offspring, fan carriers etc. we know that at the court, and more specifically in the royal harem, plots were sometimes hatched. tHe deatH oF tHe pHaraoH. the exhibition itinerary concludes with the death of the pharaoh. after an evocation of the valley of the Kings and the royal burials, the sumptuous treasures of the kings of tanis, heirs of the kings of the New Kingdom, give witness to the stores which the pharaoh was provided with to walk the roads of the afterlife. some NUmbers oF tHe exHIbIt the works of art come from 34 museums and private collections, from 32 cities in 12 countries around the world: austria, belgium, canada, denmark, France, Germany, Great britain, Holland, Italy, switzerland, United states and egypt. the main part of works on exhibit come from the cairo museum, representing about one third of the works shown. as far as single pieces are concerned, we would like to indicatea colossal statue of Tutankhamun usurped by Horemheb, in painted quartzite, on loan from the cairo museum, measuring three metres in height; while the smallest and most curious items are definitely the series of 56 faïence rosettes which have a diameter from 4 centimetres down to 3 millimetres, on loan from the louvre museum. cHrIstIaNe ZIeGler the curator of the exhibit is christiane Ziegler, a history professor who since 1993 directs the department of ancient egyptian works at the museum of the louvre. christiane Ziegler is also responsible for theses in egyptian archaeology at the ecole du louvre, author of many scientific articles and publications on egyptology, and has participated since 1980 in the archaeological digs of the louvre in tod (Upper egypt), gaining a rich experience on the field. since 1991 she has directed the archaeological expedition of the louvre museum at saqqara, and in 1994 she was nominated director of the louvre research Unit/cNrs Ura 1064, which investigates the theban region.
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testi tratti dalla cartella stampa curata da christiane Ziegler • credits fotografici a pag; 56 • Indirizzo e orari/address and timetable a/at pag./page. 56
La nostra proposta ❖ Our proposal
u Vaso canopo che conteneva le viscere di una mummia reale. Canopic jar which contained viscera of a royal mummy. 1353-1337 a.C./b.C. q Unguentario con il nome del sovrano Amenofi III e Teje. Unguentary vase with the name of King Amenhotep III and Tiy. 1391-1353 a.C./b.C.
Gli indirizzi The addresses FABERGÉ • RIVOLÍ H. VIA BOSCOVICH, 46 MILANO ✆ 02 29525388 www.fabergé.de POMELLATO VIA DEL BABUINO, 63 ROMA ✆ 06 3241623 www.pomellato.it VENICE REAL ESTATE SAN MARCO, 1130 VENEZIA ✆ 041 5210622 www.venicerealestate.it MATTIAZZO ITALIAN GLOBAL SYSTEM PIAZZALE ROMA SANTA CROCE 466/E VENEZIA ✆ 041 5231426 info@mattiazzo.it JOHN F. LUNGARNO CORSINI, 2 A FIRENZE ✆ 055 2398985 E C/O GRAND HOTEL VILLA MEDICI VIA IL PRATO 2, FIRENZE www.johnf.it MARIPOSA LUNGARNO CORSINI,18-20 R FIRENZE ✆ 055 284259 CABÒ VIA PORTA ROSSA, 77-79 R FIRENZE ✆ 055 215774 VALENTI VIA NINO BIXIO, 63 VIA CAVOUR, 15 B PARMA ✆ 0521 239826 VENINI FONDAMENTA VETRAI, 50 MURANO (VE) ✆ 041 2737211 show-room@venini.it S. MARCO PIAZZETTA LEONCINI, 314 VENEZIA ✆ 041 5224045 venezia@venini.it VIA MONTE NAPOLEONE, 9 MILANO ✆ 02 76000539 milano@venini.it www.venini.com SETTI VIA GARIBALDI, 40
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Credits
of Art. In basso (specchio/mirror), New York, The Metropolitan Museum of Art, Fletcher Fund. Photo © 2001 The Metropolitan Museum of Art. Pag. 53: a tutta pagina (collana e pettorale/collar with pectoral), Il Cairo, Museo Egizio. Foto di Araldo De Luca. Nei riquadri: in alto a sinistra (bracciale/armel), New York, The Me tro politan Mu seum of Art, Rogers Fund. Photo © 2002 The Metropolitan Museum of Art. In basso a sinistra: (cucchiaio), Il Cairo, Museo Egizio; sotto (strumento da toletta/toilet tool), New York, The Metropolitan Museum of Art, Dono di/Gift of Lila Acheson Wallace. Photo © 1979 The Metropolitan Museum of Art. Pag. 54: in alto a sinistra (testa/head), Il Cairo, Museo Egizio. Foto di Sonbol. Nel riquadro a destra: (sanda li/sandals), Torino, Museo Egizio. Foto di Giacomo Lovera. Copyright MBAC - Museo Egizio di Torino. Sotto (finestra/window): Filadelfia, The University of Pennsylvania, Museum of Archaeology and Anthropo logy. A piè di pagina (cofanetto/casket): Torino, Museo Egizio. Foto di Giacomo Lovera. Copyright MBAC - Museo Egizio di Torino. Pag. 55: in alto a destra (vaso canopo/canopic jar), Il Cairo, Museo Egizio. In alto a sinistra (unguentario/unguentary), Parigi, Musée du Louvre, Dépar tement des Antiquités égyptiennes. Photo RMN - Hervé Lewandowski. “GHERARDINI/FIRENZE 1885”. Articolo pagg. 32-33-34-35-36: Photo © Ghe rardini/Dadorosa srl. Tel. 055755871. EMail: grafica@gherardini.it
MOSTRE ED EVENTI. Pag. 38: “Maestà di Roma. Dall’unità d’Italia a Napoleone”, “Squali. La mostra, lo spettacolo, l’incontro”, Ufficio Stampa Elemond: Ilaria Maggi, tel. 0221563250. “Il volo dello sciamano. Simboli e arte delle culture siberiane”. Archivi Fotografici Storici © Russian Museum of Eth nography di San Pietroburgo, © Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze. “Amedeo Modigliani”. Ufficio stampa Skira/Mara Vitali Comunicazioni: Lucia Crespi, Tel. 02781221. “Parmigianino e il manierismo europeo”. Materiale fotografico pubblico scaricato dal sito: www.beni.culturali.it. SPECIAL CREDITS: “Amedeo Modigliani” “Jeanne Hébuterne” (1919) olio su tela, 54x38 cm. Gerusalemme, The Israel Museum, dono di Mrs Stella Fischbach, New York, in memory of Harry Fischbach, to American friends of The Israel Museum. “I FARAONI”. Per gentile concessione della Dott.ssa Lucia Pigozzo, Uffico Stampa di Palazzo Grassi. Pag. 50 (locandina/official poster): Berlino Saatliche Museen, Agyptischen Museum und Papyrussamlung. Pag. 51: in alto a destra (coppa/cup), Parigi, Musée du Louvre, Département des Antiquités égyptiennes. Photo RMN - R.G. Ojeda. In basso (testa/head), New York, The Me tro po litan Mu seum of Art, Rogers Fund. Photo © 1994 The Metropolitan Museum of Art. Pag. 52: in alto (diadema/diademe), New York, The Metropolitan Museum of Art, Dono di/Gift of Mr. G.F. Baker e di/and of Mrs. V. Everit Macy. Photo © 1983 The Metropolitan Museum
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