Il potente fumetto di Filippo Pieri, Tommaso Ferretti & Kant si regge su una solida sceneggiatura che sfrutta al massimo e al meglio il meccanismo narrativo cinematografico griffithiano ed ejzenstejniano del montaggio parallelo, dove momenti temporali e spaziali diversi procedono affiancati senza soluzione di continuità. Il dramma del combattimento e dell'incontro eterno fra Eros e Thanatos viene qui distillato in un'unica, densa storia, in un valzer per immagini, cadenzato dalle parole che il canonico inglese Henry Scott-Holland pronunciò nel 1910 durante un sermone alla St. Paul's Cathedral di Londra. L'occasione era quella della dipartita del re Edoardo VII e quella parte più sentita del discorso funebre - dove è la salma che in qualche modo “parla” ai dolenti con toni di consolazione - fu più tardi isolata dal contesto e nobilitata come poesia, intitolandola Death Is Nothing at All, dal primo capoverso del passaggio. Un fumetto adulto, profondo, ricco di metafore e di simboli: l'acqua che rimanda al liqui