Eilon Weintroub | Portfolio Architettura | IUAV

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PORTFOLIO UNIVERSITA' IUAV DI VENEZIA Corso di laurea Triennale in Architettura: Tecniche e Culture del Progetto A.A 2020/2021

EILON WEINTROUB | 288860



UNIVERSITA' IUAV DI VENEZIA Corso di laurea Triennale in Architettura: Tecniche e Culture del Progetto A.A 2020/2021 Eilon Weintroub - Matricola 288860

PORTFOLIO



WUNDERKAMMER Laboratorio d'anno I ....................................................................... 11 BEYOND PARKING W.A.Ve 2018 ....................................................................................... 17 DETTAGLI COSTRUTTIVI Progetazione Tecnologica ............................................................... 21 MUSEO E ATELIER A MILANO Laboratorio d'anno II ..................................................................... 33 URBAN FOREST Paesaggio ............................................................................................ 45 LA FORMA LIQUIDA W.A.Ve 2019 ....................................................................................... 53 SVIZZERA Viaggio di studio ............................................................................. 59 SCUOLA VECCHIA DELLA MISERICORDIA Progetto di Restauro ....................................................................... 65 LA FORMA DEL TERRENO Laboratorio d'anno III ................................................................... 79 GREEN NEIGHBORHOOD Progettazione Urbanistica ............................................................. 89 HIGH-RISE VACANCY W.A.Ve 2020 .................................................................................... 109 DESIGN & FOTOGRAFIA Tirocinio ......................................................................................... 119


Eilon Weintroub Data di nascita 20.11.1991 Indirizzo Via IV Novembre 6A, Padova, 35123, Italia ​ Contatto +39 3283426080 e.weintroub@stud.iuav.it https://eilonweintroub.wixsite.com/home

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L'equilibrio tra tradizione e innovazione; il passato e il futuro; i sentimenti e la ragione; la disciplina e la libertà; lo stile e la funzionalità; la forma e la materia; la struttura e il caos; la luce e il buio. Questi sono i rapporti che mi interessano in architettura; nello studio teorico ma anche nella pratica di progettazione; portando queste idee in realizzazione.

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competenze Graphic Design Adobe Photoshop Adobe Illustrator ​Adobe InDesign ArchiCAD Autodesk AutoCAD Render architettonico Modelli in cemento Modelli in scala urbanistica

lingue

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Inglese

●●●●●

Ebraico

●●●●●

Italiano

●●●●○


istruzione 2010

Wizo - Highschool for art and design Graphic design settembre 2008 – luglio 2010 | Haifa

2011

Tel Aviv University, B.A Filosofia ottobre 2011 – giugno 2014 | Tel-Aviv

2017

Università Iuav di Venezia Architettura - tecniche e culture del progetto ottobre 2017 – settembre 2021 | Venezia

2021

Università Iuav di Venezia Laurea Magistrale in Architettura ottobre 2021 | Venezia

esperienze 2014

Ilana Goor Museum Graphic designer luglio 2014 – luglio 2016 | Tel-Aviv

attività extracurriculari 2021

Studio Andrea Nalesso Tirocinio aprile 2021 | Padova

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Wunderkammer Laboratorio d'anno 1 Gundula Rakowitz

Il laboratorio di Composizione Architettonica che ho affrontato il primo anno con la professoressa Gundula Rakowitz ha avuto come tema principale la Wunderkammer; Camera delle meraviglie. Progettazione di un padiglione con uno spazio espositivo considerando tutti gli aspetti di base della rappresentazione architettonica. Durante il corso ho sperimentato nuovi modi e strumenti sia di rappresentazione grafica sia di fare un modello plastico in verie materiali. La mia Wunderkammer è localizzata nella città di Marostica in

Veneto, a fianco delle mura della città storica. Il progetto è stato ispirato dalle opere Viennese di Otto Wagner e quell'epoca della seconda metà dell'Ottocento in Europa. Inoltre, la pianta specchiata è stata presa dalle piante palladiane. Quindi è stato un esperimento di studente primo anno di sintetizzare queste idee e stili. L'allestimento del progetto è stato composto da una costruzione in legno con le pianta, sezioni e dettagli costruttivi disegnati a mano inoltre a due plastici del padiglione e del contesto in cartonlegno e un modello volumetrico in cemento.

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Prospetto frontale

Sistema pilastri

Planimetria

Prospetto laterale

Sezione A-A'

Sezione B-B'

Sezione + campione

Contesto


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Beyond Parking W.A.Ve 2018

Carlana Mezzalira Pentimalli

Il tema del Wave 2018 si focalizza dei centri storici delle città italiane, nel mio caso la città di Alghero col team Carlana Mezzalira Pentimalli. Durante le tre settimane del workshop abbiamo sviluppato un progetto di parcheggio sotterraneo nel centro storico appunto per i residenti di Alghero. Questo parcheggio ha due livelli e con due sistemi definiti principali da seguire; il primo era il sistema di luce naturale che si entra tra un sistema di buchetti su piano terra (livello 0) in modo di poter illuminare lo spazio sotto terra ma ancora

si lascia spazio libero di passaggio. Il secondo sistema sarebbe i pilastri; abbiamo definito una griglia di pilastri che passano tra ogni spazio macchina e un modo di collegarli insieme dagli archi. Il progetto è composto da tre plastici; un plastico del contesto, un plastico taglio laser in cartoncino verniciato in marrone del parcheggio e il terzo un modello dettaglio in cemento del pilastro in scala 1:10. Inoltre abbiamo presentato anche disegni grafici, modelli studio e letteratura di riferimanto.

TEAM Akihisha Ito e Marian Lazar 17


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Dettagli Costruttivi Progettazione Tecnologica Valeria Tatano

Il corso di Progettazione Tecnologica con la professoressa Valeria Tatano è affrontato con lo studio e conoscenza degli elementi costruttivi di un progetto architettonico, come leggere queste tecnologie nei manuali edilizi e capire per esempio un muro con i suoi livelli costruttivi di intonaco, vari tipi e spessori di isolamento ecc. Oppure capire come leggere i manuali degli infissi di vari materiali come acciaio o legno. Questo corso è stato molto informativo e utile per un futuro architetto per capire bene anche i due modi principali di

costruzione; umido e a secco. Durante il secondo anno ho fatto un progetto di laboratorio di un padiglione aula studio per gli studenti Iuav a fianco la sede dell'Ex-Cotonificio a Venezia. Il progetto è stato sviluppato nei due tipi principali di costruzione; umido e a secco. Abbiamo dovuto scegliere i materiali, il sistema costruttivo dei travi e pilastri considerando i tipi di aperture, rivestimento, inserimento a terra, l'accessibilità e servizi per i disabili e l'uscita di emergenza.

TEAM Giada Cavaggion e Mohammed Haj Salih 21


Planimetria Contesto e Copertura

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Prospetto Est scala 1:200

Prospetto Sud scala 1:200

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Dettaglio 1 - scala 1:20 1- Lastre di copertura n cotto; 2- Materiale isolante; 3- Trave IPE 300; 4- Piastra di ancoraggio della sottostruttura; 5-Piastra di fissaggio del rivestimento; 6- Controsoffitto; 7- Rivestimento in prodotti forati per frangisole; 8- Manicotto di collegamento; 9- Sottostruttura in montanti scatolari in alluminio; 10- Supporto murario; 11- Staffe a L di collegamento; 12- Intonaco.

Dettaglio 2 - scala 1:20 1- Piastra di ancoraggio; 2- Materiale isolante; 3- Muratura; 4- Sottostruttura in montanti; 5 - Rivestimento in prodotti forati per frangisole.

Dettaglio 3- scala 1:20 1- Pavimento; 2- Massetto in calcestruzzo armato; 3- Strato di separazione in polietilene; 4- Strato termoisolante; 5- Strato di separazione in polietilene; 6-Sistema di impermeabilizzazione monostrato; 7- Getto in calcestruzzo; 8- Strato drenante; 9- Terreno; 10- Strato drenante; 11- Tessuto non tessuto in poliestere.

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(3)

(2)

(i) (iii)

(1)

(i) Sistema pilastri (modullo compositivo) (ii) Analisi costruttiva (iii) Attacco a Tera (1) Ingresso (2) Spazio studio (3) Terazza

(ii) 25


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Legenda - scala 1:10 : Dettaglio 1 1 - Rivestimento esterno in lamiere di acciaio smussate e verniciate a fuoco con viti di fissaggio 2 - Membrana impermeabilizzante - spessore 10 mm 3 - Profilo metallico a C 4 - Pannello isolante in polistirene espanso estruso - spessore 80 mm 5 - Pannello in legno mineralizzato - spessore 30 mm 6 - Lamiera grecata - altezza 100 mm - spessore 10 mm 7 - Trave IPE 240 Dettaglio 2 1 - Scossalina metallica 2 - Pannello in legno mineralizzato - spessore 30 mm 3 - Profili metallici a C 4 - Rivestimento esterno in lamiere di acciaio smussate e verniciate a fuoco con viti di fissaggio Dettaglio 3 1 - Rivestimento esterno in lamiere di acciaio smussate e verniciate a fuoco con viti di fissaggio 2 - Pannello in fibrocemento aquapannel KNAUF - spessore 125mm 3 - Pannello isolante in polistirene espanso estruso - spessore 80 mm 4 - Profilo metallico a C, fissaggio tramite viti 5 - Legno mineralizzato 6 - pannello in osb 7 - serramenti 7 - Doppio pannello in cartongesso - spessore 125 mm l'uno fissati con chiodio Dettaglio 4 1 - (copio scheda tecnica) Dettaglio 6 1 - Trave HEB260 2 - Profilo a L. 3 - Strato di ventilazione 4 - Pavimentazione esterna (trachite + sabbia cemento) 5 - Canalina 6 - Inerti 7- Plinto 8 - Terreno

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Legenda - Scala 1:10 : Dettaglio 1 1 - Rivestimento esterno in lamiere di acciaio smussate e verniciate a fuoco con viti di fissaggio 2 - Scossalina metallica 3 - Membrana impermeabilizzante - spessore 10 mm 4 - Pannello isolante in polistirene espanso estruso - spessore 80 mm 5 - Pannello in legno mineralizzato - spessore 30 mm 6 - Tubolare metallico per aggancio infissi shed 7 - Serramento Dettaglio 2 1 - Rivestimento esterno in lamiere di acciaio smussate e verniciate a fuoco con viti di fissaggio 2 - Membrana impermeabilizzante - spessore 10 mm 3 - Profilo metallico a C 4 - Pannello isolante in polistirene espanso estruso - spessore 80 mm 5 - Pannello in legno mineralizzato - spessore 30 mm 6 - Lamiera grecata - altezza 100 mm - spessore 10 mm 7 - Trave IPE 240 Dettaglio 3 1 - Scossalina metallica 2 - Pannello in legno mineralizzato - spessore 30 mm 3 - Profili metallici a C 4 - Rivestimento esterno in lamiere di acciaio smussate e verniciate a fuoco con viti di fissaggio

Dettaglio 4 1 - Rivestimento esterno in lamiere di acciaio smussate e verniciate a fuoco con viti di fissaggio 2 - Pannello in fibrocemento aquapannel KNAUF - spessore 125mm 3 -Isolante 4 - Profili metallici a C, fissaggio tramite viti 5 - Legno mineralizzato 6 - Pannello isolante in polistirene espanso estruso - spessore 80 mm 7 - Doppio pannello in cartongesso - spessore 125 mm l'uno fissati con chiodi Dettaglio 5 1- Battiscopa 2 - Pavimentazione a secco (vedi scheda tecnica) 3 - Pannello in legno mineralizzato 4 - Lamiera 5 - IPE 240 6 - Profilo metallico a L. Dettaglio 6 1 - Trave HEB260 2 - Profilo metallico a L. 3 - Strato di ventilazione 4 - Pavimentazione esterna in trachite poggiante su strato di sabbia cemento) 5 - Canalina 6 - Inerti 7 - Plinto 8 - Terreno

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Museo e Atelier a Milano Laboratorio d'anno 2 Mauro Galantino

Il progetto di laboratorio di Composizione Architettonica, al quale ho participato nel corso del secondo anno, con il professore Mauro Galantino è composto da un museo dell'arte e di Atelier e appartamenti studio per gli artisti. Il progetto si trova a Milano in uno spazio definito tra il Duomo e il quartiere di City Life. Questo spazio è utilizzato oggi come un parcheggio. Davanti c'è un parco comune per i residenti e una fermata del Metro. Il nostro obiettivo era trasformare il parcheggio a un museo di tre livelli a fianco una torre

di Atelier di 8 livelli collegandoli al parco e considerando il linguaggio urbanistico dell'area del progetto ma anche della città di Milano. Il progetto è composto da tre piante di ogni livello del museo, tre sezioni, immagini concept, analisi dell'Atelier e tre plastici in varie scale. Inoltre c'è anche il plastico del contesto con il parco, edifici e alberatura. Durante il corso abbiamo fatto lo studio teorico e storico del tema dei musei inoltre a un viaggio di studio al Museo di Castelvecchio a Verona.

TEAM Besnik Hisenaj 33



Even a room which must be dark needs at least a crack of light to know how dark it is. - Louis Kahn

Immagine: Museo di Castelvecchio, Verona 2019


(i)

(iii)

(i) Sezione sud (ii) Sezione nord (iii) Attacco a terra (iv) Pianta piano -1 (v) Mappa aerea Milano

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(ii)

(iv)

CITTA' DI MILANO

City Life Duomo di Milano

Area di progetto

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Urban Forest Progetto di Paesaggio Laura Cipriani

Durante il corso di laboratorio del secondo anno, inoltre alla parte di Composizione Architettonica ho sviluppato anche il progetto di paesaggio urbano. Abbiamo fatto una serie di modifiche stradali nella città di Milano, come si può vedere nella scala vasta (p.46), organizzando lo spazio in maniera più efficace per i pedoni, i ciclisti e gli autisti. Inoltre alle modifiche stradali è stato fatto anche un progetto verde nella zona di area progetto. Abbiamo riorganizzato il parco davanti il museo, condividendolo in tre

aree; un'area espositiva di scultura, area gioco e una piazza di riposo. Ho fatto un'analisi di esploso del parco per capire e rappresentare gli inserimenti dell'intervento. Nell'area del progetto abbiamo creato un giardino con vari tipi di verde in una griglia che corrisponde al linguaggio triangolare dell'area del progetto e al museo. A fianco al giardino abbiamo fatto un tetto verde sulla parte superiore del museo creando un giardino alto per i visitatori e gli artisti dell'atelier.

TEAM Besnik Hisenaj 45


Sezione a-a’ via gebriele rosetti

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Sezione b-b’ via giorgio pallavicino

Sezione c-c’ via pagano


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La Forma Liquida W.A.Ve 2019 COR arquitectos

Il tema del W.A.Ve 2019 era Venezia città sostenibile, con l'obiettivo di elevare certe area di Venezia con la questione sostenibilità e la vita dei suoi residenti e turisti. La nostra area era l'isola di Murano e la Sacca Serenella. Siamo condivisi in microgruppi con vari temi di progetti architettonici; museo, scuola del vetro, approdo, albergo, piscina e nel mio caso Sacca Housing - una soluzione di abitazione per i residenti locali. La prima settimana del workshop è stata concentrata allo studio della Sacca; una

visita di sopralluogo, analisi dei dati dello stato di fatto dell'isola e lavorazione sul plastico collettivo di Murano. Poi nel macro gruppo abbiamo lavorato sul progetto dell'Housing, cioè la rappresentazione grafica di piante, sezioni, prospetti e due modelli plastici in scale 1:100 e 1:500. L'esperienza del workshop è stata interessantissima, informativa e divertente. Mi ha colpito di più il lavoro in gruppo con ragazzi bravissimi e il lavoro sui plastici con la precisione della forma degli edifici seguendo la planimetria definitiva.

TEAM Marco Dal Lago, Giacomo Filippi, Maria Gabriella Bullo, Lisa Netto e Alvise Rizzo 53


Sacca Serenella Venezia

Mappa Abbandono

Mappa Verde

Progetto di Housing per i residenzi locali

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Mappa Altezze

Mappa Copertura


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(i) 56


(i) Pianta Primo Piano, Sezione e Prospetto (ii) Pianta Attacco a Terra (iii) Modello plastico in scala 1:100

(ii)

(iii) 57


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Svizzera Viaggio di Studio Valeria Tatano

Durante il secondo anno ho fatto un viaggio di studio di quattro giorni in Svizzera a Vevey, Losanna, Berna, Zurigo, Bregenz e Coira, con la professoressa Valeria Tatano. Nel viaggio abbiamo visitato progetti architettonici molto interessanti tra gli altri le opere di Le Corbusier, Renzo Piano e Peter Zumthor. Il viaggio di studio è stato un'esperienza importantissima e preziosa. Quando siamo in aula lo studio sarebbe tra libri e immagini, mentre il viaggio di studio ti impara altri modi di guardare e toccare le

opere architettoniche. La parte teorico fa sempre parte integrale dello studio ma la parte del viaggio, che non tutti possono permettersi, è un'opportunità unica che i libri e le slide in aula non potranno superare. La mia esperienza in questo viaggio è stata molto informativa e illuminante. Anche l'aspetto sociale, cioè viaggiare con i miei colleghi di studio, ha reso il viaggio più divertente, che nell'epoca della pandemia non si sa quando potremo avere di nuovo queste esperienze che ora sembrano anche più preziose.

aprile 2019 59



Architecture arouses sentiments in man. The architect's task, therefore, is to make those sentiments more precise. - Adolf Loos

Immagine: Bundner Kunstmuseum (dettaglio), Svizzera 2019


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Scuola Vecchia Della Misericordia Progetto di Restauro Francesco Trovò

Durante il terzo anno con il professore Francesco Trovò è stato formulato un Progetto di Restauro sviluppato nel Campo de l’Abbazia. Questo corso ha posto l'attenzione non solo sui materiali che compongono un edificio, ma anche sulle varie alterazioni e le cause che hanno subito essi nel tempo. Partendo dallo studio approfondito delle qualità edilizie e dal contesto storico ho elaborato il mio progetto di restauro. Il progetto è stato focalizzato sulla facciata nord davanti il portico della Scuola Vecchia

della Misericordia. Gli step del lavoro sono stati: uno studio storico del contesto e una visita di sopralluogo, rilievo geometrico, analisi stratigrafica e materica, analisi dei dei degradi e mappatura degli interventi. Dopo aver seguito i seguenti step abbiamo formulato le nostre soluzioni di intervento sulla facciata, che sono stati soluzioni struttuali per esempio le fessurazioni murali tra le finestre e il solaio superiore a causa dei tiranti. Inoltre abbiamo sviluppato anche soluzioni estetiche di pulitura della crosta nera e colatura.

TEAM Elena Baldan e Lucia Iacoviell 65


Rilievo geometrico

Sezione est

Attacco a terra

facciata nord

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Rilievo stratigrafico e analisi materica

LEGENDA LEGENDA LEGENDA LEGENDA

: :: Perimetri Perimetridelle dellesuperfici: superfici: Perimetri delle uperficie di strato o di interfaccia (tracciato Perimetriconinuo) delle superfici: superfici: LEGENDA Perimetro certo della dellasuperficie superficie di strato o di interfaccia Perimetro certo di strato o di interfaccia (tracciato coninuo) uperficie di strato o di interfaccia (tracciato coninuo) Perimetriconinuo) delle superfici: superficie di strato o di interfaccia (tracciato (tracciato coninuo) Perimetro certo certo della della superficie superficie di di strato strato oo di di interfaccia interfaccia (tracciato (tracciato coninuo) coninuo) Perimetro a superficie di strato o di interfaccia Perimetro incerto della superficie di strato o di interfaccia aa superficie Perimetro certo della superficie di strato o di interfaccia (tracciato coninuo) superficie didi strato strato oo didi interfaccia interfaccia Perimetro Perimetri delle superfici: incerto della superficie di strato o di interfaccia

Evidenziatori della sezione stratigratigrafica esiste Evidenziatori sezione stratigratigrafica esiste Evide Evidenziatori della della Evidenziatori della sezione sezione stratigratigrafica stratigratigrafica esiste esiste Evide Indicatore di piani diversi tra le superfici Evide Indica Indicatore piani diversi tra lele superfici Indicatore didi Indicatore dipiani pianidiversi diversitra tra lesuperfici superfici Evide Indica Indica Strato di intonaco che copre la muratura Strato Strato che copre la muratura Strato di di intonaco intonaco che copre la muratura intonaco che copre la muratura Indica Evide Perimetro incerto incerto della della superficie superficie di di strato strato oo di di interfaccia interfaccia Strato Perimetro Strato di intonaco che copre un altro strato diStrato into Strato Perimetro incerto della superficie di strato o di interfaccia Strato Strato di intonaco che copre un altro strato di Strato intonaco che che copre copre un un altro altrostrato stratodiIndica diinto in Perimetro certo della superficie di strato o di interfaccia (tracciato coninuo) Bordi: Strato di di intonaco into Strato Strato Simb Bordi: Simboli indicatori di rapporto stratigrafico: Bordi: Bordi: superficie di strato o diconfigurato interfaccia Simboli stratigrafico: Simboli indicatoridi rapporto stratigrafico: Strato Strato B.V. Vero bordoincerto di stratodella . bordo intenzionalmente bordo intenzionalmente configurato Perimetro Simboli indicatori indicatori didirapporto rapporto stratigrafico: Simb Bordi: Simb bordo intenzionalmente configurato Rapp B.V. strato... bordo bordointenzionalmente intenzionalmente configurato Vero bordo bordo di didistrato strato bordo intenzionalmente configurato bordo intenzionalmente configurato Vero B.V. Rapporto stratigrafico si lega a..., corrispondente Vero bordo configurato Simb Strato Rapportostratigrafico stratigraficosisilega legaa..., a..., corrispondente di attesa . bordo che facilita la ripresa costruttiva B.A. Rapporto acce Rapp che facilita la ripresaB.V. costruttiva Bordo Vero bordo di strato . bordo intenzionalmente configurato Rapporto stratigrafico lega a..., corrispondente corrispondente Rapp accertata di due due unit'a unita'sidi superficie diverse. Bordi: accertata di di superficie diverse. che facilita la ripresa costruttiva accertata di due unita' di superficie diverse. Bordo di attesa . bordo che facilita la ripresa costruttiva B.A. Bordo di attesa. bordo che facilita la ripresa costruttiva acce B.A. acce che facilita la ripresaB.F. costruttiva Bordo di attesa . bordo che facilita la ripresa costruttiva accertata di due unita' di superficie diverse. Rapp Simb Falso bordo di strato . bordo formato da appoggio su corpo riggido Rapp Bordo di attesa . bordo che facilita la ripresa costruttiva B.A. accee bordo formato da appoggio riggido B.V. su corpoVero Rapporto si appoggia a..., si addossa a..., copre, bordo di strato . bordo intenzionalmente configurato Rapportosisiappoggia appoggia a..., a..., si si addossa addossa a..., copre, ec si add Falso bordo di da appoggio su corpo riggido B.F. su corpoFalso Rapp bordo distrato strato... bordo bordoformato formato da appoggio su corpo bordo formato da appoggio riggido Falso bordo di strato bordo formato da appoggio su corpo riggido Rapporto a..., copre, Rapp bordo formato da appoggio riggido rifinita come superficie architettonica o definitiva Rapporto a..., siIndica addossa a..., copre, si addossa, siappoggia appoggia, ecc. Indicarapporto rapporto diadd ane Rapp S.D. su corpo Superficie . con finitura intenzionale ulteriore rispettosisial corpo di strato si addossa, appoggia, ecc. di an si riggido B.F. Falso bordo di strato . bordo formato da appoggio su corpo riggido siacce sisi addossa, sisi appoggia, ecc. didiadd an attesa . come bordo che facilitaulteriore la ripresarispetto costruttiva B.A. superficie architettonica o definitiva Bordo . di con finitura intenzionale al corpo di. strato addossa, appoggia, ecc. Indica Indica rapporto rapportoRapp a Rapp S.D. Superficie rifinita superficie oo definitiva con S.D. Superficie rifinita come superficie architettonica architettonica definitiva . strato con finitura finitura intenzionale intenzionale ulteriore ulteriore rispetto rispetto al al corpo corpo di di strato strato si add superficie architettonica o definitiva . con finitura intenzionale ulteriore rispetto al corpo di S.A. superficie architettonica o definitiva . con finitura intenzionale ulteriore rispetto al corpo di strato Superficie di attesa . formata per pacilitare la ripresa costruttiva (e pe Rapporto rompe/e' rotto, taglia/e' tagliato. applicat Rapporto rompe/e' rotto, taglia/e' tagliato. applic Rapp Superficie superficie architettonica o. con finitura intenzionale ulteriore S.D. Superficie rifinita come. come superficie architettonica o definitiva rispetto al corpo rotto, di strato Rapp B.F. Rapporto Falso bordodi dirifinita strato bordo formato da appoggio sucostruttiva corpo riggido Rapp S.A. rmata per pacilitare laS.A. ripresa costruttiva preesistente) Rapporto rompe/e' rotto, taglia/e' taglia/e' tagliato. tagliato. applicat applica Superficie attesa formata per pacilitare pacilitare la ripresa ripresa (e percio'rompe/e' preesistente) (e pe pe Superficie dicon attesa .. formata per la costruttivaal definitiva. finitura intenzionale ulteriore rispetto Rapp rmata per pacilitare la ripresa costruttiva si(eadd (e percio' preesistente) I.D. Interfaccia di degrado . superficie risultante da perdita di materia connessa al degrado ormata per pacilitare la ripresa costruttiva S.A. (e percio' preesistente) Superficie di attesa . formata per pacilitare la ripresa costruttiva corpo di strato (e pe S.D. Superficie rifinita come .superficie definitiva finituraalintenzionale I.D. Interfaccia di degrado degrado superficiearchitettonica risultante da da operdita perdita di materia materia. con connessa degrado ulteriore rispetto al corpo di strato . superficie risultante I.D. da perdita di materia connessa al degrado Interfaccia di . superficie risultante di connessa al degrado Rapp .. superficie da connessa alal degrado Interfaccia didi degrado . superficie risultante perditala di ripresa materia connessa al degrado superficie risultante risultanteI.D. da perdita perdita didi materia materia connessa Superficie attesa. formata per pacilitare S.A. Superficie di attesa . degrado formata per pacilitare ladaripresa costruttiva (e pe I.D.

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costruttiva Interfaccia di degrado . superficie risultante da perdita di materia connessa al degrado


ente tra superfici diversi:

ntonaco

a contemporanieta' e coerenze stratigrafic

Elementi lignei

Elementi metallici Grondaie in acciaio

Elementi in lapidei Pietra d'Istria

Muratura in laterizio in tipo gotico 18x10x06 Giunto: malta di calce

Intonaco I Intonaco di coccio pesto Colore: grigio

Intonaco II Intonaco a calce Colore: sabbia

cc; simbolo applicato sulla parte che copre, nteorita'/posteriorita'.

cato al perimetro della superficie che e' tagliat

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Analisi dei fenomeni di degrado materici

Colatura Si presenta laddove sono presenti materiali metallici e sono il prodotto dell’ossidazione del materiale, solitamente ad andamento verticale e determina quindi un’alterazione cromatica della superficie lapidea. Possiamo notare questo fenomeno di degrado infatti in prossimità dei capo chiave di tiranti e sul capitello di alcune colonne in quanto dotate internamente di elementi in ferro.

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Colonizzazione biologica Abbiamo riscontrato presenza di microorganismi anche sull’intonaco in facciata, favorita dalla esposizione a nord del prospetto e quindi una ridotta radiazione solare.

Erosione

Disgregazione

Mancanza

Asportazione di materiale lapideo dalla superficie. In particolare si può notare nei capitelli delle colonne in pietra dovuta probabilmente per cause meccaniche quali pioggia battente, o per abrasione degli strati corticali provocata dal vento.

Decoesione e distacco sottoforma di granuli, dovuta da minime sollecitazioni meccaniche che ne causa l’aumento di porosità nel materiale e il conseguente peggioramento delle caratteristiche meccaniche. In questo caso si è verificato su materiale lapideo, alla base delle colonne, probabilmente causato da risalita capillare e biodeteriogeni.

Mancanza e perdita d tridimensional specialmente come la perdit ect. In questo fusto della col di materiale l probabilmente ascendente o le


a

Lacuna

Crosta nera

Distacco

Deposito superficiale

e conseguente di elementi li, si verifica nelle sculture ta di un braccio caso si nota, sul lonna la perdita lapideo causato e da umidità esioni.

Perdità di continuità di superficie d’intonaco con conseguente vista della muratura sottostante. Costituisce una via preferenziale per la penetrazione di acqua, vegetazione ed elementi patogeni con conseguente aumento del degrado.

Modificazione dello strato super ciale distinguibile per colore, di spessore variabile. L’ubicazione di questi depositi principalmente ristretta alle zone più riparate dalla pioggia battente e dal dilavamento che essa provoca, come in questo caso il sottotetto. La composizione di queste croste nere, dovuta agli agenti inquinanti presenti nell’atmosfera ed essendo nera tende ad assorbire più della pietra le radiazioni solari, con conseguente maggior dilatazione.

Caduta degli strati del materiale, in particolare di intonaco dovuto a fessurazione o lesioni strutturali. Fra i fenomeni naturali, il fattore di degrado principale è l’umidità e quindi l’acqua nelle sue diverse forme. Una causa ricorrente è anche l’inquinamento atmosferico, attraverso le piogge acide: l'attacco acido trasforma il carbonato di calcio di cui è costituito l’intonaco in solfato di calcio (gesso). Anche l'umidità di risalita, spesso contenente sali solubili, nei processi di cristallizzazione di questi stessi sali a seguito dell'evaporazione, può dar luogo a significativi fenomeni di distacchi.

Accumulo di materiale estraneo che può essere polvere, microrganismi o terriccio, quasi sempre asportabile con una semplice pulitura meccanica. Si ritrova in varie porzioni di tutta la facciata intonacata. dovuto ad inquinanti atmosferici o esposizione e scabrosità della superficie.

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Analisi del dissesto

Il prospetto sul fronte Nord della Scuola Vecchia della Misericordia non presenta rilevanti fenomeni di dissesto strutturali, si può notare infatti che non vi sono rigonifiamenti o spostamenti delle murature ma risultano rettilinee. Nessuna fessurazione o crepa più che superficiale, ovvero estesa oltre lo strato di finitura, va sottovalutata. Abbiamo cercato quindi di evidenziare quelli che sono gli elementi maggiormente a rischio e le zone lesionate e abbiamo puntato osservare la presenza di: • Capochiave in ferro corrosi che rilasciano colatura nell’intonaco. • Fiube in pietra d’Istria con lievi fratturazioni. • Lesioni in corrispondenza dell’attacco tra il solaio di copertura e il paramento verticale. • Strati di intonaco a rischio di distacco. • Fratture e conseguente perdita di materiale su elementi lapidei come si vede alla base di alcune colonne. 72

Fessurazioni Fessurazioni pietra Decoesioni Tiranti Fiube


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Interventi da seguire sulle superfici

Colonizzazione biologica

P4:

Intervento di pulitura con applicazione di biocidi Eliminazione di tutti i microorganismi presenti per arrestare le interazioni biologiche con il substrato e restituire leggibilità alle superfici. Applicazione di prodotti biocidi a spruzzo, a pennello o ad impacco, spazzolatura e successivo risciacquo con abbondante acqua deionizzata per rimuovere tutti i residui di prodotto e di materiale biologico, ed eventuale rimozione a bisturi. Protezione superficiale Per conferire idrorepellenza alle superfici (non impermeabilizzare) tramite applicazione a spruzzo o a pennello di prodotti protettivi organici.

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Crosta nera

Co

P1:

P

Intervento di pulitura mediante impacchi di ammonio La pulitura con bicarbonato d’ammonio è una tecnica di largo impiego nel restauro nei casi di presenza di croste nere in quantità e spessore moderati su materiali lapidei ed intonaci. L’azione del bicarbonato di ammonio si esplica attraverso una reazione chimica che ha come effetto l’ammorbidire ed il rigonfiamento della sostanza da eliminare così da facilitarne la rimozione tramite lavaggi successivi con acqua deionizzata e spazzole morbide (P2)

P2:

Intervento di pulitura con acqua deionizzata ed eventuali tensioattivi L’intervento viene effettuato mediante ripetuti lavaggi accoppiati dall’azione meccanica di spazzolini morbidi in filo di nylon o fibra vegetale. L’ acqua deionizzata e i detergenti chimici a ph neutro garantiscono un’azione sufficientemente lenta da permettere un buon controllo delle operazioni da parte dell’esecutore. La tecnica viene eseguita prestando particolare attenzione a non intaccare in alcun modo il substrato lapideo e le eventuali patine presenti.

Ut il dan sol ma mi car


olatura

P3: Intervento di pulitura chimica

tilizzo di prodotti che complessano ferro, solubilizzandolo, senza nneggiare il supporto lapideo: luzione satura di fosfato di ammonio, antenendo il tempo di contatto al inimo per evitare corrosioni del rbonato di calcio.

Erosione

Presenza di vegetazione

C1: Intervento di consolidamento

P5:

delle superfici Ripristino della coesione tra i componenti del materiale danneggiato e tra la parte superficiale danneggiata del materiale ed il nucelo sano. Applicazione di prodotti consolidanti a spruzzo, a pennello, a tasca, per irrorazione continua con ricircolo di prodotto, per impregnazione sottovuoto.

Lesione

Intervento di pulitura che prevede l'eliminazione di erbe infestanti con diserbanti. Applicazione a spruzzo o tramite iniezioni del diserbante sul fusto e se possibile sulle radici: la scelta del diserbante e del metodo di applicazione varia in funzione del tipo, della grandezza e della diffusione della pianta sul manufatto. Dopo opportuno tempo di assorbimento del prodotto e conseguente perdita di vitalità si può procedere alla rimozione manuale.

R1:

Intervento di ristilatura puntuale dei giunti e dei letti di malta I giunti e i letti di malta presentano fenomeni erosivi, si procederà dunque alla ristilatura puntuale dei giunti, ove erosi, con malta a base di calce idraulica e inerti compatibile con quella sottostante, le integrazioni avranno un colore leggermente diverso in modo da essere immediatamente riconoscibili ad uno sguardo ravvicinato della

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INTERVENTO DI CONSOLIDAMENTO Abbiamo analizzato una fessurazione orizzontale posta poco sotto il solaio di copertura, cercando di capire quali possano essere stati i motivi che hanno causato questa spaccatura. Guardando l’edificio in sezione e la conformazione della facciata dotata di molti capi chiave, di tiranti e fiube, abbiamo dedotto che la causa di questa fessurazione sia dovuta alle spinte del tetto a capriate lignee e delle travi del solaio che in contrasto a quelle verticali hanno portato a una rottura.

l’elemento murario; La rottura nasce, quando durante questi cambiamenti d’equilibrio, la dilatazione è maggiore della tolleranza alla coesione del materiale. In quel punto si stabilisce una soluzione di continuità che si può propagare, via di seguito, per apparire in superficie sotto forma di fessurazione.

I motivi per cui una copertura spingente ha effetti estremamente negativi sulla risposta dell'edificio alle azioni sismiche sono facilmente intuibili: alla azione orizzontale sismica si aggiunge l'azione orizzontale per i carichi verticali; la componente verticale sismica incrementa la spinta orizzontale. La copertura, sottoposta a carichi verticali, produce una reazione orizzontale sugli appoggi, ciò accade prevalentemente nelle coperturein legno. Si hanno le fessurazioni quando le strutture subiscono delle soluzioni di continuità nella loro massa per la rottura del materiale che costituisce

Rimuovere l’intonaco fino al suo supporto, per una larghezza di circa 6 cm per lato della fessura, aprire le fessurazioni, pulire e rimuovere ogni residuo di lavorazione. Applicare un primer a pennello, per incrementare l’adesione, effettuare una rasatura sottile di malta con sabbia fine, incollare un nastro di carta adesiva a cavallo della lesione con funzione di separarla dal sovrastante materiale di modo che risulti libera di oscillare e infine applicare una rasatura con intonaco compatibile con incorporata una rete di fibra di vetro per intonaci.

SOLUZIONE:

(i) (i) Schema fessurazione (ii) Evoluzione del degrado osservabili e inecacia delle fiube (iii) Capochiave a paletto 76


Le fiube sono degli elementi in pietra d’Istria che fanno parte di un sistemi di contenimento, posizionate solitmente a livello del solaio. Nel nostro caso specifico alcune di esse si presentano con fenomeni di fessurazione e fratturazione.

SOLUZIONE: Prima di tutto va effettuata un lavaggio di tutta la superficie lapidea con acqua deionizzata e bruschinatura con ausilio di spazzole in setola morbida per rimuovere i depositi incoerenti. Poi si può procedere alla realizzazione di stuccature e integrazioni puntuali eseguite tramite impasto a base di elastomeri e polveri lapidei, che garantiscono una colorazione simile a quella della pietra da integrare. L’applicazione della malta avviene tramite ausilio di spatoline metalliche. L’obiettivo è di ridurre la possibilità di penetrazione dell’acqua, e di adesione del particellato atmosferico.

SOLUZIONE: Nel verificare lo stato di degrado dei tiranti è necessario osservare lo stato di fatto: Se ad essere ammalorata è la malta, sarà sufficiente procedere a una stilatura dei giunti o a delle iniezioni di miscele leganti. Se invece sono i mattoni a godere di cattivo stato, in quanto vi è ad esempio un’elevata presenza di blocchi albasi, si sconsiglia di procedere con un intervento di “cuci e scuci” in quanto se anche si sostituissero i blocchi ammalorati con altri di eccellente fattura, questi non sarebbero più compressi come i precedenti e dunque non garantirebbero più la necessaria azione resistente contro il punzonamento. Per iniziare è premettere che murature, anche realizzate con cementizie, non

bene le quelle malte sono

sufficientemente alcaline e dunque, a differenza del calcestruzzo, non sono in grado di proteggere efficacemente dalla corrosione gli inserti metallici contenuti. I fattori scatenanti la corrosione, la quale comporta la fessurazione della muratura a causa dell’azione espansiva degli ossidi prodotti, sono sicuramente l’ossigeno e l’acqua che attraversano i pori del laterizio e del legante, nonché l’umidità e i sali presenti all’interno della muratura. Pertanto è necessario proteggere dalla corrosione le barre metalliche che attraversano lo spessore del pannello murario o sono in esso inglobate in traccia. L’utilizzo di acciai austenitici o duplex previene questo rischio, ma l’alto costo non ne permette un massiccio utilizzo e pertanto si ricade su trattamenti superficiali quali la zincatura o la verniciatura.

(ii) I tiranti sono degli efficaci strumenti di consolidamento provvisorio e definitivo, dotato di elemento di ancoraggio, il capochiave. Sono realizzati con elementi monodimensionali in acciaio, messi in stato di trazione che applicano sulle masse murarie, preferibilmente a livello di solaio un azione di contenimento localizzata. Un’eccessiva lunghezza del tirante determina la sua eccessiva deformabilità è quindi opportuno che i tiranti abbiano lunghezze inferiori al 20m.

(iii)

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09

L'arché, téchne e la Forma del Terreno Laboratorio d'anno 3 Renato Rizzi

Il progetto di Laboratorio d'anno 3 non è stato completato secondo il programma a colpa della pandemia. Nel primo semestre, pre-Covid, abbiamo fatto lo studio teorico e disegno digitale. Mentre nel secondo semestre dovevamo tradurre il disegno digitale a un plastico unito e dettagliato del territorio di Querétaro in Messico. L’obiettivo del laboratorio è imparare gli strumenti teorici e tecnici per fare un progetto architettonico. Il progetto dev’essere impostato secondo due principi. Precisione planimetrica, nella

riduzione scalare in pianta, e correzione altimetrica. Il progetto è diviso in due fasi; di studio e di pratica. Inoltre alle serie di lezioni teoriche e di un seminario di introduzione alla filosofia della cultura, nel primo semestre abbiamo fatto un lavoro di studio grafico dell’immagine e della forma territoriale di Querétaro in varie scale. Nel mio caso 1:1.000.000 studiando gli altopiani e le curve di livello concentrarsi sulla divisione tra ogni quota in modo sistematico e correlato.

TEAM Giada Dalla Torre e Ludovica Martuscelli 79


L'arché

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Ai tempi del Covid-19, quando siamo tutti in quarantena, c'è molto tempo per pensare e riflettere sulla realtà che sta cambiando sotto i nostri occhi. Tanto più che l’architetto fa, oppure dovrebbe fare, un lavoro di riflessione sull'architettura nei tempi di una crisi sanitaria, economica, ma piuttosto culturale. Una serie di sei testi scritti ai tempi del Covid-19 che trattano del rapporto tra i temi: il soggetto e il limite. Riportando il limite nel nostro tempo dominato solo dai saperi tecnico-scientifici. I sei testi offrono uno sguardo critico sulla parola Architettura e come estrarre la cura per la crisi culturale. Architettura. Nelle sue due radici, arché+téchne, contengono i due ambiti del sapere: l’indominabile (arché) e il dominabile (téchne). Il nostro tempo è dominato solo dai saperi tecnico-scientifici mentre i saperi indominabili sono stati banditi. L’architettura mantiene l'equilibrio tra i due poli: l’indominabile del limite (archè) e il dominabile dell’illimite (téchne). Il presupposto teorico della tecnica si esprime nell’idea di un mondo illimitato: la globalizzazione. sia nel senso nel mondo “reale”, sia in quello virtuale in cui siamo “reclusi” dagli schermi. Nel nostro tempo l’individualità del soggetto è centrata solo nell’ambito delle tecniche: quello è il campo dominabile dell’arbitrarietà. Mentre nell'ambito dell’arché, siamo nel campo indominabile della singolarità. L’arbitrarietà è nominativa per esempio utilizzare i comandi tecnici nei software grafici. La singolarità è dativa: mi devo impegnare in modo tale che le cose vengano a me, una riflessione attiva e sempre critica. Quando c'è l’equilibrio tra indominabili e dominabili nasce la forma di architettura. Noi viviamo in tempo dominato dalla tecnica illimitata - la tecnica, da sola, ha aperto all’informe. E qui è proprio il problema della crisi culturale - l’assenza dell’arché. Quindi la cura di questa malattia culturale si trova nella disciplina di architettura e non solo nella “tettura”. L’architetto dovrebbe essere il medico della forma. La disciplina di architettura anticipa e prevede il futuro. Questo il ruolo dell’arte e poesia. Isolare architettura in quarantena, significa riportare il limite al suo posto. Il nostro compito sarebbe sintetizzare di nuovo questi due radici e liberare la forma dal tempo tecnico-scientifico.


La Pentadi Introduzione alla filosofia della cultura

La Pentadi è un ciclo di seminari teorici introducendo la filosofia della cultura e l'importanza essenziale che l’immagine ha per progettare. In cinque lezioni abbiamo osservato la cultura non solo in modo storico ma anche come un ambito della nostra coscienza e le immagini come potenze invisibili - le cartografie del pensiero. Questi cinque lezioni erano una importantissima dedizione all’arché, l’apparire, in un tempo dominato solo dai saperi tecnico-scientifici. Una degli argomenti che mi ha colpito di più è il progetto come un investimento che si trasforma. Le parole per esempio trasmissione - tradizione - traduzione ecc. Tra____ significa portare qualcosa da una parte all’altra. Con la modernità nasce la tradizione portare il passato al moderno. Uno dei compiti dell'architetto è di sempre considerare il passato, la storia, la cultura in un progetto architettonico. Non vuol dire non innovativo, ma infatti un progetto innovativo deve includere il passato e la cultura della civiltà in cui si trova, il suo contesto. La cultura [Kultur] è l’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza. Riguarda la storia, la civiltà, la letteratura e l’arte dei popoli antichi, soprattutto greci e latini. La cultura non è il sapere, non ha logica, non ha razionale, è invece poetica, retorica, produce il suo bisogno. L’uomo è un animale simbolico. La cultura umana è l’insieme delle forme simboliche. L’immagine è una forma esteriore degli oggetti corporei, in quanto viene percepita attraverso il senso della vista, si riflette o variamente alterata – in uno specchio, nell’acqua, o rimane impressa in una lastra o pellicola o carta fotografica. L’immagine è il fondamento metafisico in tutto ciò che si rappresenta. In Platone, l’immagine è rappresentazione pervasa di emozione. Non esiste immagine, neppure una semplice copia, che non contenga un’emozione e non esiste una pittura, neppure la più astratta, che non rappresenti un’idea. La parola architettura, nelle sue due radici arché+téchne, contiene fondamentalmente nell’ambito indominabile (arché) la storia, la cultura e l’immagine. In altre parole, questi temi fanno parte fondamentale e inseparabile dalla disciplina di architettura.

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Querétaro Solennità della civiltà

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L’obiettivo del laboratorio è imparare gli strumenti teorici e tecnici per fare un progetto architettonico. Nel nostro caso, la geografia della città di Querétaro, situato nella parte centrale del Messico. Il progetto dev’essere impostato secondo due principi. Precisione planimetrica, nella riduzione scalare in pianta, e correzione altimetrica. Il progetto è diviso in due fasi; di studio e di pratica. Inoltre alle serie di lezioni teoriche nel primo semestre abbiamo fatto un lavoro di studio grafico dell’immagine e della forma territoriale di Queretaro in varie scale. Nel mio caso 1:1.000.000 studiando gli altopiani e le curve di livello tra 0 e 3800m con quote di 200m, cioè 20 livelli di curve. Il metodo di lavoro era disegnare graficamente le quote di 50m. In altre parole, tra due curve di 200m disegnare tre curve di livello di più, concentrarsi sulla divisione tra ogni quota in modo sistematico. Bensì un rito di ripetizione dell’unità del tutto. Solo nella ripetizione si mostra nell’autentica singolarità del presente. Questo lavoro era fondamentale per sviluppare un'immagine unita e precisa del territorio. La seconda parte del progetto doveva essere la pratica tecnica di tradurre il lavoro grafico a un modello fisico sempre in scala 1:1.000.000. Il metodo era seguire i “layer” digitali, che diventano i layer reali in gesso tagliati a mano. L’importanza di questo tipo di lavoro è enorme. In teoria potevamo infatti convertire il nostro lavoro grafico con intervento tecnologico per esempio stampare il modello in 3d oppure utilizzare il taglio laser. Il fatto che dovevamo farlo a mano significa mantenere la sua singolarità! Vuol dire non farlo in modo ripetibile dominato dal dominabile. Il lavoro a mano contiene l’esperienza e la precisione vengono dallo spostamento mentale e la responsabilità personale dello studente, dell’architetto. La geografia diventa architettura. Per questo motivo la disciplina di architettura non si può imparare in remoto. L'unità del progetto, cioè la relazione concreta tra la parte grafica e la parte del fisico è assenta. Non è possibile fare un progetto architettonico solo dallo schermo. Durante il corso di Laboratorio ho acquistato gli strumenti teorici e tecnici per approcciare a un progetto con la disciplina che offre lo Iuav di Venezia, la disciplina di architettura.


Santiago de Querétaro Città di Messico

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Disegnare la forma Un lavoro di studio grafico dell’immagine e della forma territoriale di Queretaro in scala 1:1.000.000 studiando gli altopiani e le curve di livello tra 0 e 3800m con quote di 200m, cioè 20 livelli di curve. Il metodo di lavoro era disegnare graficamente le quote di 50m. In altre parole, tra due curve di 200m disegnare tre curve di livello di più, concentrarsi sulla divisione tra ogni quota in modo sistematico. Bensì un rito di ripetizione dell’unità del tutto. Quota minima: +50 m Quota massima: +3300 m Numero livelli: 66 Intervallo curve: 50 m Incremento: +700%

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Quadro d'unione scala 1:1.000.000

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Green Neighborhood Progettazione Urbanistica Paola Viganò

Green Neighborhood è il mio progetto nel corso di Progettazione Urbanistica con la professoressa Paola Viganò. Il progetto si focalizza a Murano con il discorso dell'inquinamento della produzione del vetro artigianale. Dopo uno studio teorico, visite di sopralluogo e interviste ai vetrai. L'obiettivo è di cercare una soluzione di diminuire l'inquinamento e fare un progetto architettonico; un'immaginazione di Murano in 2050. Nel corso di Progettazione urbanistica ho imparato gli strumenti teorici e di

rappresentazione, approcciare il tessuto urbano della città, trovare relazioni tra problemi esistenti oggi e immaginare la città del futuro in vari scenari possibili. Green Neighborhood proposta una soluzione al problema dell'inquinamento a Murano con vari step di intervento e un progetto architettonico di un nuovo quartiere Eco-friendly nella Sacca Serenella composto da un lavoro di recupero delle vetrerie abbandonate e nuovi laboratori sostenibili del vetro creando un'isola produttiva per i lavoratori artigianlai.

TEAM Rim Ben Brahem 89



A building should appear to grow easily from its site and be shaped to harmonize with its surroundings if Nature is manifest there.

- Frank Lloyd Wright

immagine: Murano, marzo 2021


Murano e l'inquinamento Murano inquinata Suolo Acqua Atmosfera Nel 2021 Murano risulta essere un'area estremamente inquinata, per via dell'antichissima arte di produzione del vetro. Arte che è in pericolo di scomparsa anche per via della crisi e delle norme sempre più restringenti.

Strategia Recupero area

Demolizione edificato

Nuova destinazione d'uso area

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Progetto GreenNeighborhood Sacca Serenlla - Zona Produttiva

Quartiere Eco-friendly laboratori sostenibili recupero vetrerie abbandonate revival della Sacca Serenella

Laboratori sostenibili del vetro Comunità • Produzione • Ambiente

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Definizione d’utilizzo delle aree abbandonate

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Aree recuperate a verdi in seguito a demolizione Aree destinate a nuovo utilizzo Edifici da recuperare Green Neighborhood

Recupero area

Demolizione edificato

Nuova destinazione d'uso area

Vetrerie attive nel 2050 Vetrerie delocalizzate

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Sacca Serenella Murano 2050

iii

Isola produttiva del vetro

i

Mini parco

ii

Spazio verde

iii

Percorso mare-laboratori

iv

Accesso Murano

i

Cantiere navale di deposito

ii

Centro di scarto

iii

Giardino pubblico

iv

Cantieri motunautici*

ii

iv

* progetto del gruppo M5: Serenella Motonautica 96


i

i

iv

ii

i

iii iv

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Laboratori sostenibili del vetro

Planimetria 20m

5m

10m

V

iv

i

iii ii V

iv

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iii


Legenda I

ingresso

II

corridoio di collegamento

III

fornace

IV

spazio aperto privato

Attività produttive principale

I

I

I

IV

II

I

Servizi Attività produttive secondaria I

Spazi di collegamento Fornace Sala comune

I

I

i

Forno a vasca giornaliera (day tank)

ii

Forni a crogiolo

iii

Zona aperta

iv

Uscita di emergenza

V

Area vasche

I

I

III

II

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Sezione isometrica

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Prospetto est

Prospetto nord

Ppospetto ovest

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102


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Relazione assonometrica laboratori-contesto

104


Sezione assonometrica dei laboratori sostenibili del vetro da vista nord-est. Un-analisi della relazione tra il contesto e i laboratori; spazio aperto, area verde, aree di ritrovo per i lavoratori e il percorso già esistente che si collega al percorso pricipale della Sacca Serenella. 105


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Un'immaginazione complessa del futuro della Sacca Serenella. Questo quartiere Eco-Friendly è creato da vetrerie restaurate e nuovi laboratori sostenibili del vetro, con nuovi spazi aperti, mini parchi e spazi di ritrovo per i lavoratori artigianali, per i residenti muranesi e visitatori turistici. 107


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foto: Erica Overmeer


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High-Rise Vacancy W.A.Ve 2020 Beals & Lyon

Il tema del W.A.Ve 2020 è stato post-Covid scenarios. Nel tempo della pandemia è stato sviluppato il workshop annuale dello Iuav completamente a distanza con l'obiettivo di stare insieme e pensare di nuovi modi di vita adattati alla nostra nuova realtà. Il workshop che ho fatto io era con gli architetti Beals & Lyon e ha vinto il migliore progetto Housing. Il progetto si chiama High-Rise Vacancy; neighborhood in verticale. L'obiettivo è stato di ripensare lo spazio di lavoro di un edificio d'uffici e trasformarlo ad un

ambiente residenziale e di lavoro con spazi comuni e quelli privati sareberro le zone letto. In altre parole come trasformare la pianta libera generica di un edificio d’uffici in uno spazio personalizzato e intimo di una casa. Invece di pensare a un futuro dove viviamo distanziati e isolati, rifletteremo su come possiamo ritornare a vivere insieme. Il progetto è stato sviluppato da una pianta di un edificio d'uffici e le piante delle nostre case in modo unito e adattato ai nuovi bisogni della nostra nuova epoca.

TEAM Gloria Lorenzon, Giovani Pedrini, Camila Vanzatto e Xu Barbara 109


L’Appartamento e L’Edificio

Pianta

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High-rise Neighborhood

Assonometria

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Sala comune

112


Atelier piano terra

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foto: Giorgio Casali


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Design & Fotografia Tirocinio Andrea Nalesso

Durante il mio ultimo anno di corso triennale ho avuto l'opportunità di prendere parte a un tirocinio curriculare presso lo studio Andrea Nalesso. Lo stage è stato col tema degli spazi interni, design e fotografie di abitazioni italiane negli anni 50’. I 3 progetti a cui ho lavorato durante lo stage sono Villa Berio di Franco Albini e Franca Helg (1955), Velarca di Studio BBPR (1958) e l’Appartamento Gavazzani di Vico Magistretti (1959). L’obiettivo iniziale dello stage era lo studio dell’ambiente residenziale.

Capire la condivisione degli spazi, la composizione e l’allestimento degli arredi dalle immagini raccogliete e categorizzate nell’archivio. Capire il modo di vita in questo spazio, l’epoca e lo stile. Una parte principale dello stage era la traduzione grafica in Archicad dei progetti residenziali disegnati a mano con l'attenzione agli oggetti design. Ogni progetto è composto da parte scritta poi la planimetria del progetto con le immagini posizionate nei vari punti di vista.

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interni al mare Franco Albini e Franca Helg, 1955

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una casa su una barca Studio BBPR, 1962

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in una vecchia casa, a Milano Vico Magistretti, arch., 1959

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Università Iuav di Venezia Dipartamento di Architettura: tecniche e culture del progetto Design e contenuti Eilon Weintroub Contatto e.weintroub@stud.iuav.it © Settembre 2021 Tutte le immagini, salvo diversa indicazione, sono di esclusiva proprietà dell'autore. 126


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