PRIN 2010-2012 | Il design del patrimonio culturale fra storia, memoria e conoscenza. L’immateriale, il virtuale, l’interattivo come “materia” di progetto in tempo di crisi Milano . 6 luglio 2012
PW. Documentare e visualizzare l’effimero Processare e digitalizzare i saperi allestitivi nella realizzazione di allestimenti temporanei Eleonora Lupo, Lucia Parrino, Neva Pedrazzini
Obiettivi una applicazione concreta di documentazione e visualizzazione dell’allestimento temporaneo come “processo di sapere”: 1. Documentare e tracciare il “sapere allestitivo” (la sua evoluzione, il suo scambio) durante il processo di realizzazione dell’allestimento, dalla progettazione alla produzione alla messa in opera >> elaborazione teorico-strategica di contenuti: unità minime di significato (all'interno del modello complessivo dell'archivio) 2. progettare il racconto del sapere allestitivo dai repertori visuali alle storie all’interno dell’archivio complessivo: un caso studio applicativo >> elaborazione pratico-applicativa di formati di restituzione, percorsi fruitivi e registri narrativi (all'interno del modello complessivo dell'archivio)
Motivazioni L’importanza e l’irripetibilità di un processo relazionale complesso: - Scambio, trasmissione e intermediazione di sapere “allestitivo” tra tutti gli atoori del processo (curatore, progettista, allestitore (impresa service o maestranza), organizzatore; - necessaria tracciabilità dei momenti di negoziazione del processo progettuale realizzativo, divenendo la fase si realizzazione e l’interlocuzione tra gli attori ragione e motivazione di alcune scelte allestitive o anche cambiamenti in cantiere
Fasi Fase 1: ricerca desk - mappatura di casi studio e best practices di documentazione dei saperi e le fasi di realizzazione di un allestimento; - mappatura di tecnologie, formati, canali e linguaggi per la documentazione e visualizzazione di saperi e processi; - Elaborazione del modello teorico del processo allestitivo e delle unità di significato minime del sapere allestitivo Fase 2: ricerca field - documentazione e analisi di un caso applicativo di ricerca-azione field: Mostra Nerone, Roma Fase 3: sistematizzazione e prototipazione - elaborazione teorica di configurazioni tipo dei processi allestiviti (fasi e attori, relazioni, pratiche, dinamiche di scambio del sapere); - organizzazione e prototipazione dell’architettura dei contenuti e visualizzazione del caso studio applicativo (output, dati e formati)
sett 11
ott 11
nov 11
dic 11
Fase 1: Ricerca desk
gen 12
feb 12
mar 11
mag 12
giu 12
lug 12
* mid term report
- ricerca tematica: raccolta focalizzata di casi studio (desk&filed) di documentazione/ valorizzazione saperi e processi delle maestranze per gli allestimenti;
- ricerca, osservazione e documentazione field di un caso applicativo
- ricerca blue sky: raccolta e analisi di tecnologie, dispositivi, linguaggi, visualizzazione dati genericamente legati alla documentazione di saperi e processi;
- sperimentazione delle ipotesi prodotte attraverso la sistematizzazione e visualizzazione risultati ricerca field
- Eleborazione del modello teorico del processo allestitivo e delle unità di significato minime del sapere allestitivo
apr 11
* final report
Fase 2: ricerca field Fase 3: Envisioning
- elaborazione teorica di configurazioni tipo dei processi allestiviti (fasi e attori, relazioni, pratiche, dinamiche di scambio del sapere); - organizzazione e prototipazione dell’architettura dei contenuti e visualizzazione del caso studio applicativo (output, dati e formati)
Risultati 1. Elaborazione teorica: modello teorico del sapere allestitivo 1. la metafora del “sapere allestitivo” e le sue unità minime di significato 2. L’allestimento come processo: la realizzazione di un allestimento, le sue fasi e le sue “configurazioni-tipo” dalla progettazione alla messa in opera 3. Modalità di collaborazione e negoziazione tra saperi 2. Casi studio 1. Realizzazione e messa in opera allestimenti 2. Modalità di documentazione, racconto e visualizzazione di processi creativirealizzativi 3. Ricerca-azione: Mostra Nerone 1. Metodologia 2. Dati raccolti (foto, video, audio, disegni, testi) 3. Proposta rchitettura contenuti “unità minime” (sapere cognitivo, contestuale, collaborativo…) 4. Tavole di visualizzazione
1. Elaborazione teorica: modello teorico del sapere allestitivo La metafora del “sapere allestitivo” Realizzazione di un allestimento come dimensione di sapere (unità di significato): cognitiva (design come sapere tacito incorporato dagli attori) collaborativa (rapporti tra gli attori) contestuale (dimensione sito/sede allestimento e cantieristica)
Sapere Cognitivo La conoscenza e le competenze sono applicate al progetto. Non avviene necessariamente uno scambio, una modificazione o trasmissione, ma una applicazione sistematica di conoscenze e abilità ideative, progettuali e realizzative da parte degli attori.
Sapere Collaborativo il sapere allestitivo insito nei singoli attori è messo in circolazione ed è scambiato. Si verifica una collaborazione tra gli attori che accrescono le loro conoscenze e competenze. Il processo segue uno sviluppo grazie ai flussi di sapere che sono negoziati, fino a produrre nuovo patrimonio conoscitivo.
Sapere Contestuale il sapere viene formulato in relazione al contesto spazio temporale, le scelte, gli accorgimenti degli attori sono effettuati in base allo spazio e all’interpretazione della fase del processo. La capacità di adattare il proprio sapere alla situazione contingente, non determinato dal solo luogo, ma anche dalle relazione che si possono creare, dalla capacità di valorizzare sistemi conoscitivi latenti
1. Elaborazione teorica Gli attori del processo 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.
curatore scientifico Exhibition registrar Restauratore Progettista (archietto, designer, grafico) Comitato scinetifico Responsabile organizzazione/ servizi Responsabile comunicazione Ditta trasposto Allestitore (service, impresa, maestranze)
Curatore
progettista
Responsabile organizzazione
Allestitore
1. Elaborazione teorica Gli attori del processo: Il curatore scientifico - attività di ricerca scientifica, studio, consulenza ed elaborazione, cura progettazione scientifica e realizzazione di mostre temporanee, verifica e controlla i progetti d’allestimento delle mostre temporanee, cura i cataloghi e le pubblicazioni relativi alle esposizioni da lui progettate e contribuisce alle pubblicazioni correlate alla comunicazione, promozione e pubblicizzazione dell’evento di cui è responsabile collabora alla progettazione delle attività didattiche e educative e degli eventi collaterali connessi alle esposizioni; il curatore viene coadiuvato dal comitato scientifico. Il progettista (architetto/designer) - responsabile del progetto di allestimento, crea un progetto espositivo in accordo con il progetto scientifico, lo spazio a disposizione e le opere da esporre, coopera con curatore, segreteria organizzativa, restauratori alla definizione del circuito di visita, verificando da un punto di vista conservativo se e in che modo le opere possono, essere esposte. La segreteria organizzativa – responsabile della gestione organizzativa, comprende al suo interno figure professionali come: l’exhibition’s registrar che assicura la movimentazione delle opere, la relativa documentazione e le procedure che la regolano, soprattutto in connessione ai prestiti, collabora con il responsabile della sicurezza; il responsabile dei servizi elabora coordina la realizzazione dei servizi al pubblico (biglietteria, visite didattiche, laboratori ecc.); il responsabile della comunicazione. Il realizzatore (maestranze/ditta) - responsabili della realizzazione e messa in opera dell’allestimento (accrochage), comprendono conoscenze e abilità diverse, sia per formazione che per operatività tecnica, che vanno dal designer dell’immagine della mostra al falegname, dal carpentiere, al fabbro, all’elettricista. Le maestranze possono essere interne alla ditta che opera l’allestimento, e cioè rende concreto il progetto di mostra, al suo interno sono presenti maestranze, in grado non solo di operare ad alto livello il proprio sapere tecnico pratico, ma soprattutto capaci di collocarsi come tramite risolutivo e propositivo nel processo allestitivo stesso.
1. Elaborazione teorica Il processo di allestimento 1 anno prima
Proposta di progetto espositivo esposto dal curatore all’architetto (progetto narrativo, elenco opere, sezioni, strumenti didattici e frutivi, progetto di comunicazione) Individuazione della sede espositiva (spazi , sedi) Individuazione della ditta allestitrice Proposta da parte del’architetto allestitore del progetto allestitivo Discussione preliminare con il curatore, gli organizzatori, la ditta allestitrice. (negoziazione)
6 mesi prima
Ri-Elaborazione del progetto allestitivo del progetto allestivito in base alle mutate condizioni (logistica, adeguamento sede espositiva, elenco e numero di opere, compenetrazione progettualità tecniche operative)
Ultimi mesi prima dell’apertura
Collaborazione trai diversi progettista operatività i e delle maestranze al lavoro Pre-prduzione di componenti e prototipi.
da 3/4 mesi ad una ventina di giorni
Allestimento in opera (la tempistica dipende dalla complessità del progetto allestitivo, dai materiali, dalla ricerca dall’inserimento di nuovi elementi didattici, tecnici, fruitivi..)
Da un mese fino ai giorni precedenti l’apertura della mostra
Revisione del progetto in corso d’opera (architetto progettistita, architetto responsabile del cantiere, ditta allestitrice, curatore, organizzatore..)
Da 15 a pochi giorni/ore prima dell’apertura della mostra
Arrivo opere e montaggio definitivo / accrochage Elaborazione delle soluzioni da parte delle maestranze agli imprevisti che si presentano a seguito dell’arrivo delle opere (misure errate, elementi di sicurezza richiesti in aggiunta dal prestatore ecc.) – Passaggio di istruzioni e momento di dialogo
Continuum dei modelli “produttivi”-realizzativi di un allestimento e loro relazione con lo scambio di sapere allestitivo: diverso numero di fasi e attori e “capitalizzazione” del sapere Modello “storico” (alla Umberto Riva):
Modello contemporaneo: Filiera progettista- ditta allestritice- maestranza (esiste variante “non autoriale”)
Rapporto diretto progettistamaestranza
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1. Elaborazione teorica Il modello del sapere allestitivo
1. Elaborazione teorica Le dinamiche del sapere allestitivo
1. Elaborazione teorica Le dinamiche del sapere allestitivo
1. Elaborazione teorica Le configurazioni tipo Le configurazioni individuate prendono il nome dell’attore che ha speso, condiviso, comunicato, trasmesso maggiore patrimonio conoscitivo, tanto importante nell’esito dell’allestimento temporaneo da influenzare l’operato degli altri attori coinvolti. Il contributo viene così a sostanziare e produrre nuovo sapere, spesso determinando l’esito stesso dell’evento. 1. 2. 3. 4.
Modello curatore centrico Modello progettista centrico Modello organizzazione/service centrico Realizzatore centrico
1. Eleborazione teorica La configurazione tipo progettistacentrico: il progettista (architetto o designer) diviene il regista cardine del processo allestitivo, quando cioè la sua capacità progettuale interpreta l’idea curatoriale e la valorizza attraverso il proprio contributo.
2. Casi studio#1_ realizzazione allestimenti Indice casi: 1. “Culture Nature”, XII Biennale Internazionale d’Architettura 2010, Arsenale Novissimo, Venezia– mostra a cura di Fortunato D’Amico e Alessandra Coppa, progettista Andreas Kipar, organizzazione Sopramaresotto e Thetis, allestimento vari (artisti, tecnici Thetis…) 2 . “Tiziano L’ultimo atto”, Palazzo Crepadona a Belluno sett.2007 – gen. 2008: – mostra a cura di Lionello Puppi, progettista Mario Botta, organizzazione Villaggio Globale Interntional, allestimento Tosetto, trasporti Arteria. 3. “Garofalo” al Castello Estense, Ferrara, aprile/luglio 2008:– mostra a cura di Mauro Lucco, progettista Michelangelo Lupo, organizzazione Provincia di Ferrara, allestimento e trasporti Tosetto.
2. Casi studio#2_ Documentazione, visualizzazione e racconto di processi creativi-realizzativi 1. The art of making: “ The Carpenter” e “Alma Flamenca ”, Deep Green Sea, Grecia 2. Culture in Movimento. Alla scoperta delle eredità immateriali in Lombardia, AESS Archivio di Etnografia e Storia Sociale - Regione Lombardia 3. Contemporary Authentic Milan, Unità di Ricerca di Design per i Beni Culturali Politecnico di Milano
The art of making: “ The Carpenter” e “Alma Flamenca ”
focus sul processo | sovrapposizione di diversi livelli informativi | integrazione di diverse tipologie di formati e documenti
Culture in Movimento. Alla scoperta delle ereditĂ immateriali in Lombardia
racconto in prima persona, intervista | attenzione all’esperienza | integrazione di diverse tipologie di formati e documenti
Contemporary Authentic Milan
documentazione visuale e narrativa | racconto in prima persona, intervista | focus sulla trasmissione del sapere pratico
3. Ricerca azione mostra “Nerone” (Arch. Andrea Mandara) Obiettivo: raccolta di materiale e informazioni relativi al processo di allestimento della mostra “Nerone” (Roma, 12 aprile 2011-15 gennaio 2012). Mostra “Nerone” concepita come un caso applicativo emblematico - per l’applicazione delle riflessioni teoriche e progettuali sul processo di allestimento e sulle relative modalità di documentazione, visualizzazione e raccomto; - per procedere a una prototipazione/simulazione dell’inserimento dei relativi contenuti all’interno dell’archivio degli allestimenti contemporanei. Strumenti e tecniche: - Intervista semistrutturata con l’Arch. Andrea Mandara, progettista dell’allestimento [registrazione audio] - Sopralluogo della mostra guidato dall’Arch. Mandara [registrazione audiovisiva e documentazione fotografica] - Visione e – ove possibile – raccolta di documenti di progetto - Visione e – ove possibile – raccolta di foto d’archivio dell’Arch. Mandara
3. Dati raccolti
Schizzi Disegni tecnici Foto Foto cantiere
audio
video
testi
modelli 3D render
3. Architettura dei contenuti
SEZIONE MOSTRA 1
SEZIONE MOSTRA 2
COMP. ALLEST.
UNITA’ MINIME DI SIGNIFICATO
disegni, foto DATI & DOCUMENTI
COMP. ALLEST.
COGNITIVO COLLABORATIVO CONTESTUALE
FASI PROCESSO
video
SEZIONE MOSTRA N
testi
FASI PROCESSO
modelli 3D render
disegni, foto
COMP. ALLEST.
COGNITIVO COLLABORATIVO CONTESTUALE
video
FASI PROCESSO
testi
modelli 3D render
COGNITIVO COLLABORATIVO CONTESTUALE
Visualizzazione
PRIN 2010-2012 | Il design del patrimonio culturale fra storia, memoria e conoscenza. L’immateriale, il virtuale, l’interattivo come “materia” di progetto in tempo di crisi Milano . 6 luglio 2012
Grazie Eleonora Lupo, Lucia Parrino, Neva Pedrazzini