Portfolio 2018 - Elena Gualandi

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00 • INDICE • Cv #02 • Lavoro • Ricerca e progetto di tesi finale • Riqualificare - come ripensare e dare nuova vita all’architettura • Architettura - alcuni progetti di studio • Fotografia - Alcuni punti di vista


L

Il refettorio dell’Antica residenza della duchessa di Osuna, il “Palacio del Capricho”, ripensato come edificio Museo a Madrid (ES). Collaborazione con l’ “Estudio CUARQ” di Madrid.



ENTRE LUCES • Fra le luci Palacio del Capricho - 2017


La sala si configura come uno degli snodi di comunicazione principali del museo. Il mosaico centrale di interesse storico/ artistico, le porte originali, cosĂŹ come gli stucchi, sono stati ricostruiti da foto e documenti originali.

#06 •LAVORO

Estratto del progetto esecutivo Dettaglio della ricostruzione della sala refettorio della duchessa.



Lo sala centrale "caja de intercambios" si colloca nel cuore dell'antico palazzo, aggiungendo nuovo carattere carattere all'edificio, pur rispettandone la storia e la spazialitĂ . I differenti ambienti si articolano tutti attorno alla grande sala in un gioco di passaggi e differenze di quota, tutte poste in relazione dai differenti percorsi del museo: Un percorso orizzontale, che collega la successione esterno-interno-esterno del palazzo e del giardino. Un percorso verticale che unice l'esperienza del livello terra, piĂš legata al giardino e alla quotidianitĂ , all'esposizione sulla razionalitĂ illustrata nell'ultimo livello. Un percorso trasversale, dalla parte inferiore del giardino all'ala ad ovest, con la sala del comedor dalla quale parte una scala che culmina con l'affaccio a ballatoio sulla sala della Caja a doppia altezza.


T

Ricerca tesi internazionale sviluppata all’università Politecnica di Madrid sull’approccio spagnolo della riqualificazione e riprogettazione del patrimonio esistente. Differenze con la normativa italiana. L’edificio di Alejandro de la Sota è uno degli esempi più significativi dell’architettura brutalista spagnola e uno dei primi edifici insutriali costruiti con struttura in calcestruzzo precompresso. Abbandonato nel 2012, è un bene vincolato dal 2015 ed è stato indetto un concorso di riqualificazione.



“CLESA” • La Struttura

Il recupero tecnologico della storica centrale del latte CLESA - 2016


Alejandro de la sota nel 1963 è uno dei primi architetti a sperimentare l’utilizzo di una struttura in calcestruzzo armato precompresso su un edificio industriale dalle grandi luci come la CLESA. In Madrid negli anni ‘60 era ancora comune la struttura in ferro e vetro, mentre in Italia Luigi Moretti la stava sperimentando su alcune infrastrutture. La struttura è studiata per permettere la maggior ampiezza e diafanità possibili e una disposizione flessibile.



- la clesa si trova in uno snodo cruciale per la viabilita’ carrabile: costeggia l’autostrada e due strade ad alta percorrenza. - La morfologia del territorio immediato alla fabbrica è irregolare e con un dislivello che ne limita l’accessibilità, il comfort. - E’ ben collegata grazie ai trasporti pubblici. - Nel distretto è presente una rete di spazi pubblici vegetati che tuttavia rimane isolata dal lotto della fabbrica.

50 /100/1000 mt

- Nell’immediato intorno della fabbrica c’è carenza di servizi commerciali.

AREE VEGETATE

SERVIZI PUBBLICI



una vista indicativa dell’entrata principale

Prospetto Ovest




R

“una irruzione in piena velocità sulle questioni di massima attualità dell’architettura, in particolare la relazione complessa tra la ricerca espressiva d’avanguardia, prossima all’arte, e l’attenzione all’ambiente, così minuta da avvicinarci all’ecologia. Quello che architetti debbano intendere come “sostenibilità” in un paese e in un continente già troppocostruito. * Una presa di posizione sulle tecniche e sulle modalità di recupero dei nostri paesaggi e le nostre città, alla luce della scarsa efficienza di piani, programmi e altri approcci tradizionali.” PIPPO CIORRA _ MAXXI ROME



PILLOLE DI RESTAURO Approccio di analisi, studio e consolidamento del casale di Villa Koch | Roma| 2014

Estratto del progetto di restauro di Villa Koch, all’interno del complesso della Valle dei Casali di Roma. Sulla Pagina di destra, una mappatura delle murature.



(RI)ABI(LI)TARE • Il fiume "Ronel"

Progetto di riqualificazione del corso del fiume Ronel a Clermont L’Herault | 2014

La riconversione è una risposta alle molteplici necessità del paese di Clermont L’Herault, che vive uno stato di semi-abbandono. Gli obiettivi del progetto sono: - Ricostruire la città a partire dalla città stessa, per limitare la distruzione e la mitazione degli spazi naturali, e ridinamizzare il centro urbano. - Tentare di risolvere un problema ambientale, trattando inquinamento e conservazione della memoria del luogo. -Valorizzare il patrimonio esistente, migliorando la vita sociale e culturale del luogo e ripensando l’antico corso del fiume come spazio di libertà, creazione e diversità.



RI- abitare, COME? - Creazione di spazi associativi per la vita quotidiana del quartiere. - La valorizzazione dei prodotti e delle aziende locali attraverso la creazione di giardini comuni e di una serra agricola (Km 0) -Promozione di sistemi di vendita locali come esposizioni alimentari, per collegare il commercio con attivitĂ turistiche auto-culturali (gastronomici, mostre, letture) -Attrezzare servizi per la vita quotidiana, che oggi non sono in loco.



“SESC” DO BALOES - Sao Paolo Rehabilitation of a public space in Sao Paulo on the brazilian model of SESC | 2013

Abbiamo cercato di reinterpretare e immaginare la vasta area del Parque Dom Pedro II di Sao Paulo, oggi teatro di forte degrado e abbandono, sul modello brasiliano del “SESC”. Il SESC è un complesso polifunzionale che deve garantire un insieme di servizi molto variegati tra loro, dal soccorso medico alle attività commerciali. Abbiamo studiato i modelli esistenti in loco, come il SESC POMPEIA di Lina Bo Bardi, ed elaborato in gruppo le nostre proposte.



_Cerone Mariangela _Domingues Adriana _Graziano Anna _Gualandi Elena _Trancoso Helena _Vendrasco Micaela

_SESC HORIZONTAL


Il progetto di divide in una parte pubblica e un’area di serizi più privata. Nessun edifidi quelli già esistenti viene demolito, e i due gasometri presenti sull’area si trasformano in piscine e teatro. La parte pubblica diventa una piazza fruibile da tutto il quartiere.


A

“When I think of architecture as an art, I think of it as sculpting the void: the prime material of architecture is emptiness” YONA FRIEDMAN, marzo 2017

model on the concept of “Heterotopia” - Montpellier 2014



COHOUSING IN TRAGLIATELLA Progetto di densificazione del quartiere di Tragliatella con abitazioni Low tech - 2015 Location: Via di Tragliatella, Rome | Building Area: 155 mq


SISTEMA DELLE AREE VEGETATE

SISTEMA DEI SERVIZI

SISTEMA DI INSEDIAMENTO Il quartiere di Tragliatella si caratterizza per una bassa densità abitativa. Nella zona centrale corrispondente all’asse verde sono previste delle case trifamiliari che prevedono spazi di condivisione semipubblici con tipologie a patio. Nella zona nord-est sono previste delle abitazioni bifamiliari con una tipologia a palazzina di max 3 piani per contrastare i venti invernali del nord. Nel resto del toponimo si prevedono case unifamiliari con tipologia a villino e con orti contigui per favorire lo sviluppo agricolo del quartiere. Tutte le abitazioni sono pensate come interventi di autocostruzione dei futuri abitanti della zona, in linea con il carattere spontaneo del quartiere, nato come abusivo. Le nuove abitazioni dovranno essere realizzati con materiali locali e con una particolare attenzione alle biotecnologie.



l’idea è quella di sfruttare le inclinazioni delle coperture : 3 diverse inclinazioni / materiali, 3 diverse funzioni. -IMPLUVIUM, una gronda dove si incontrano i tetti per raccogliere l’acqua piovana e irrigare l’orto adiacente -FOTOVOLTAICO/TERMICO, sistemi integrati nella fascia sud-est -SERRA SOLARE, come accumulatore radiante di calore, per garantire il comfort nella zona nottetake advantage from the inclinations of the roof: 3 different tiles/ materials, 3 different functions.





“THE CONSTRUCTION KIT”

X 10 panelli portanti X-Lam in legno di pino lamellare 5 strati - Dolomiti X-Lam

X 30 Trave in legno lamellare di larice Holtzbau 25X15x600 25X15x51 25X15x445

ASSEMBLY INSTRUCTIONS

X 1 setto portante - muratura in mattoni pieni a 2 teste alta inerzia termica. 35 mq 8 m3 di mattoni


“TOWARD THE LIGHT” parish complex and church in the outskirts North in Rome - 2013 Location: Via di Torresina, Rome | Building Area: 21.120 mq/ Church Area: 850 mq

La struttura principale del complesso parrocchiale si articola seguendo uno sviluppo orizzontale ed uno verticale. Vi è una fascia che rimane fissa, orizzontale ma che si articola nei punti in cui ha necessità, influenzando così anche l’esterno. I bruschi e violenti cambiamenti evidenti di quota costituiscono stupore nell’attraversare suddetti ambienti. La copertura nasce da questi movimenti e li asseconda per lo più totalmente. I materiali interni inoltre, accentuano questo senso di ordine, i filari seguono la direzione orizzontale e rendono anche l’ambiente, in realtà cavernoso e chiuso, uno spazio più grande ed aeroso.



F

Alcuni punti di vista. Da sempre ho amato osservare con occhio diverso quello che mi circonda e l’architettura, sperimentado in analogico e in digitale nuovi modi per raccontarlo.



Architettura e paesaggio - expo Montpellier 2014



Biennale 2016 Reporting from the front - L’importanza delle sfumature, l’importanza dei contrasti.




Grazie



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