Elena Longarini
A Simona
In una società come quella di oggi che ci insegna da sempre che possiamo essere chiunque vogliamo, inculcandoci una filosofia che vede il raggiungimento del successo come unica via per la felicità, fallire non è una possibilità. Eppure sbagliare è umano. Sin da piccoli veniamo cresciuti con la pressione di rispettare determinati standard: andare bene a scuola, scegliere una facoltà importante, trovare un ottimo lavoro, mettere su famiglia, diventare qualcuno… ed allo stesso tempo ci vengono impartiti limiti, giudizi e pregiudizi: sei troppo magra, troppo grassa, troppo indipendente, troppo sfacciata, timida, bella, brutta... E noi affannosamente cerchiamo di rispettare questi paletti prendendo a modello icone distanti e idealizzate come Frida Kahlo, Marie Curie, Mary Shelley e Michelle Obama. Persone che possiamo ammirare solo da sotto il loro, meritatissimo, piedistallo. È qui che nasce “Bella Storia”. Dalla necessità di mostrarvi come basti poco per fare la differenza, come non seguire le strade battute non sia un limite, come fallire possa essere un imput per stravolgere in meglio la propria vita. E farlo senza l’uso di una retorica spicciola ma con fatti, con le storie di 30 giovani ragazze italiane che potrebbero essere vostre sorelle, vostre amiche, compagne di banco, colleghe. Che potreste essere voi. Storie che sono la dimostrazione che l’unica cosa davvero necessaria è il coraggio di mettersi in gioco, il coraggio di riuscire e quello di sbagliare. Come Ileana, che non ha passato il test per medicina “ripiegando” poi su ostetricia, che ora fa nascere bambini in zone di guerra. Come Laura che ha fatto di tutta la negatività e la cattiveria che le venivano riversate contro lo stimolo necessario per far nascere un’associazione che insegna alle donne ad amare il proprio corpo. Come Giovanna che ha studiato architettura e poi solo per caso ha scoperto il suo amore per le auto e ora le ristruttura da sola. Come Shadia, Olga, Giada, Irma, Sara… come me che ho creato questo libro solo dopo essere riuscita a combattere le mie insicurezze. Una raccolta che mira a mostrarvi un punto di vista diverso sugli altri ma anche e soprattutto su voi stesse e sulle possibilità che dovreste darvi. Proprio per questo motivo alla fine ho lasciato due pagine bianche: li potrete disegnarvi e raccontarvi per poi, se vorrete, inviarcele in redazione. Perchè tutti noi abbiamo una storia che valga la pena di raccontare. Una gran bella storia. Elena
11 A N T R O P O L O G A E R E G I S TA
Ariam è una ragazza italiana di origini eritree. Il legame forte con le sue radici e il paese in cui vive la spinge a studiare Relazioni Internazionali. Grazie a questi studi temi come integrazione, immigrazione, inclusione sociale e multiculturalismo la spingono a pensare sempre con maggior interesse ad un progetto in grado di raccontare le storie di chi come lei passa attraverso queste situazioni. La passione per gli argomenti legati alla sfera sociale la porta a scegliere come master quello di Sociologia e Antropologia a Bruxelles. Con gli strumenti ottenuti dai suoi studi e la passione e la necessità di raccontare nasce il suo primo documentario: “Appuntamento ai Marinai”; che raccoglie le storie dei ragazzi italo-eritrei di seconda generazione. Un modo per raccontare le loro emozioni e sensazioni e sdoganare pregiudizi e preconcetti sulle comunità di stranieri in italia. Storie di una generazione che molto spesso viene, semplicemente, ignorata anche se fa attivamente parte della rete sociale italiana ed in particolare, in questo caso, milanese. Combattere il razzismo e l’ignoranza quindi con la condivisione, col racconto, con la cultura dell’altro diventano i punti cardine di un documentario originale e toccante che ruota intorno alla necessità di essere riconosciuti.
13 G I O R N A L I S TA E S C R I T T R I C E
Asmae è una scrittrice, reporter e giornalista italo siriana. Collabora attivamente come giornalista per testate nazionali del calibro del The Post internazionale, Panorama, il Fatto Quotidiano e Avvenire oltre ad avere un blog personale di grande successo chiamato “Diario di Siria”. Si occupa principalmente di Medio Oriente, Nord Africa, diritti umani e civili e del dialogo fra culture diverse. Grazie ai suoi scritti riceve molti riconoscimenti tra i quali il premio Articolo21 per la libertà di stampa ed il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana assegnatogli direttamente dal presidente della Repubblica Mattarella. Nel suo blog racchiude reportage sugli abitanti di quelle zone in conflitto raccontandone le storie per far conoscere il più possibile il dramma della guerra e i risultati a cui porta su civili indifesi e bambini. Per riuscire a comunicare più direttamente anche con chi normalmente non segue attivamente la geopolitica scrive un romanzo “il Silenzio del Mare” usando come fonte d’ispirazione la scena dei Promessi Sposi della morte della piccola Cecilia che nella sua crudezza sintetizza a pieno il dramma della perdita. “Parlare di migrazioni oggi. in un’epoca in cui i migranti vengono demonizzati, richiede una grande forza d’animo, che porti anzitutto a ristabilire il concetto che prima di essere migranti e stranieri, siamo tutti esseri umani”.
15 AT T I V I S TA & FA S H I O N B L O G G E R
Aya nasce in Egitto ed arriva in Italia dopo pochi mesi. A Milano studia scienze politiche e relazioni internazionali, ambito che l’ appassiona molto per la possibilità che offre di comprendere il sistema ed aiutare chi ne viene escluso. Contemporaneamente apre il suo blog di successo “Milan Pyramid” dove racconta la sua esperienza come ragazza velata in un paese occidentale spinta dalla necessità di creare riferimenti per tutte le altre che non si vedevano rappresentate da nessuno sul web italiano. Affronta temi che spaziano dalla moda, al beauty per arrivare alla politica offrendo un punto di vista nuovo e poco vissuto dalla maggioranza delle persone della sua età. Il blog ha un notevole riscontro e decide quindi di aprire anche un canale youtube dove poter raccontare le storie di altri che, come lei, hanno qualcosa da dire. Aya riesce a usare i canali social come spinte positive di apprendimento ed arricchimento sviscerando con i suoi contenuti una parte d’Italia che non ha molto risalto quotidianamente e che manca di una vera e propria comunità giovanile coesa. Attivista,fashion blogger, influencer sono etichette che la descriverebbero perfettamente anche se, alla fine preferisce considerarsi una “semplice ragazza musulmana italiana”.
17 T R U C C AT R I C E & P R O D U C T D E V E L O P E R
Beatrice è una talentuosa truccatrice di Monza classe 1992. Insegue la sua passione e si diploma alla prestigiosa MBAcademy per poi catapultarsi nel mondo del trucco televisivo e musicale. Collabora negli anni con artisti del calibro di Mengoni, j-ax, Salmo, Marrachash e Mahamood dove, nel video vincitore di Sanremo, il serpente tatuato sulla schiena del cantante fa da protagonista. Ecco, quel tatuaggio è in realtà frutto della bravura di Beatrice come makeup artist che in molti avevano scambiato per un vero e proprio tattoo. L’ estro artistico e la necessità di trovare prodotti particolari ma portabili la spinge ad iniziare il suo percorso come product developer per We-Makeup, un’ azienda italiana innovativa fondata da un pioniere della cosmetica: Roberto Chiesa. We makeup propone prodotti longlasting, coloratissimi e alla moda, innovativi ma alla portata di ogni appassionato. E Beatrice è dietro alla creazione di ogni tonalità: non è difficile vederla all’ opera tra pigmenti rossi e nude sulle sue storie di instagram. Grazie ad un marketing giovane e portato avanti principalmente sul web si sono guadagnati in breve un pubblico molto affezionato: la collaborazione con altri influencer (Camihawke su tutti) ha permesso loro di farsi conoscere e apprezzare per le performance straordinarie dei loro rossetti liquidi, il loro prodotto di punta.
19 DIRETTRICE D’ORCHESTRA
Beatrice all’età di soli 29 anni è la direttrice d’orchestra più giovane d’Europa ed è stata inserita dalla rivista Forbes tra i 100 giovani leader del futuro e tra gli under 30 più influenti. Oltre a essere una straordinaria direttrice d’orchestra Beatrice cerca di veicolare attraverso il suo mestiere dei messaggi molto importanti primo fra i quali la lotta contro l’omologazione maschile: in un campo prettamente occupato da uomini lei si esibisce sempre con abiti da sera e tacchi per rivendicare la sua femminilità e parla sempre in favore della libertà di poter essere sé stessi senza dover per forza di “tradizione” imitare gli uomini. Un altro tema a lei molto caro è l’abbattimento dei pregiudizi sulla musica classica considerata, purtroppo, “roba da vecchi”. Sui suoi canali social, dove è seguitissima, infatti Beatrice dedica molto spazio al raccontare ai giovani le trame delle opere classiche riscuotendo moltissimo successo e risvegliando tantissima curiosità. Avvicinare i giovani alla musica classica dimostrando loro quanto possa essere pop e rock allo stesso tempo è una cosa che è riuscita a fare anche nella sua città natale, Lucca, dove ha tenuto un concerto omaggio a Puccini durante il Lucca Summer Festival che è uno dei maggiori festival italiani di musica contemporanea dove hanno suonato, per esempio, nomi come i Rolling Stones, Roger Waters, Sting...
21 MODELLA
Chiara è una ragazza di Tarquinia che nel 2018 ha partecipato a Miss Italia. Nulla di particolare, direte voi, e sarebbe anche vero se non fosse che Chiara al concorso si presenta col suo sorriso ed una protesi che le sostituisce la gamba sinistra. A soli 12 anni è infatti vittima di un bruttissimo incidente in motorino che le è quasi costato la vita. Dopo un primo momento di depressione Chiara riprende in mano la sua vita dandosi possibilità che prima non avrebbe preso in considerazione: inizia a praticare molteplici sport come lo snorkeling, scalata, pattinaggio, corsa, prende addirittura il brevetto da sub! E poi sfilate, servizi fotografici sia in Italia che all’ estero e la meravigliosa collaborazione con l’ associazione SuperAbile con cui gira tra le scuole raccontando ai ragazzi la sua storia, una storia di un riscatto meraviglioso. Le sue parole e la forza di volontà con cui ha affrontato questo percorso di rinascita sono fonte d’ ispirazione per tutti i ragazzi della sua età e Chiara è fiera di questo ruolo: “dare una seconda possibilità alla vita” e far capire questo concetto ad altre persone. Il suo sogno, in fondo al cassetto, è di diventare chirurgo ortopedico per dare anche ad altri la stessa chance che ha avuto lei di cambiare il suo destino e ripartire più forte e sicura di prima.
23 DIRETTRICE EDITORIALE
Daria è la direttrice editoriale di uno dei progetti social più riusciti degli ultimi anni: FREEDA. Laureata in filosofia dopo ha lavorato per Microsoft e Yahoo occupandosi sempre di rinnovare vecchi linguaggi. Freeda è una realtà nuova poiché unisce informazione, cultura ed intrattenimento con caratteristiche proprie sia del giornalismo, sia della radio che della comunicazione web. Un progetto editoriale innovativo che ha visto arrivare in brevissimo tempo un successo enorme nonostante esista esclusivamente sui social network. Dall’ unione di freedom e Frida Kahlo nasce il nome di questa esperienza che vede al centro il target di donne che meno vengono rappresentate nei vecchi media: le ragazze tra i 14 ed i 34 anni. Con un team composto al 75% di donne Daria ha creato una rivista 2.0 che si fonda sul femminismo di nuova generazione che vede al centro non più la battaglia fra i sessi ma la realizzazione femminile a prescindere dal campo di appartenenza. Raccontando storie sia di grandi personaggi pubblici che di ragazze comuni Freeda, e quindi Daria, dimostra la sua capacità comunicativa riuscendo a parlare di temi attuali ed estremamente importanti rimanendo comunque leggera e divertente. Intrattenimento ed informazione si uniscono per creare un progetto che vede al centro la donna in tutte le sue sfaccettature.
25 STUNT GIRL
Desiree è una stunt girl italiana, la prima stunt girl italiana! Per essere precisi è una pilota acrobatica con specialità la guida di precisione sia di auto che di quad. Viene da una famiglia di piloti, il primo è stato il nonno che nel 1950 fu il primo a portare questo genere di spettacoli in italia (lui era franco canadese) quindi, come dice lei, è nata con “la benzina nel sangue”. Nonostante la famiglia fosse felice della sua decisione essendo la prima ragazza a farlo i preconcetti innati del maschilismo e la mancanza di un metro di paragone femminile li portarono a dubitare delle possibilità della figlia: “si potrebbe fare male”, “è pericoloso”, “magari non regge la pressione” ma Desiree era convinta e alla fine dovettero arrendersi e insegnarle. La pista è il suo posto preferito, lì tutte le insicurezze e la timidezza lasciano il posto all’adrenalina ed al coraggio e i pregiudizi si abbattono un’acrobazia alla volta. Desiree infatti non perde occasione per incoraggiare le giovani ragazze a trovare il loro posto nel mondo a prescindere da cosa dica la maggioranza perchè “dentro una macchina siamo tutti uguali” ed infatti uno dei suoi sogni è quello di poter organizzare un giorno uno spettacolo con solo donne pilota. Per il momento per spronarle ad uscire dagli schemi organizza corsi al femminile di guida stunt quando è a Roma. Non poteva essere diversamente visto che il suo motto è “in ogni situazione sii una stunt girl!”
27 I N F O R M AT I C A
Appassionata di musica, cinema e fotografia Elena si laurea prima in Scienze Tecnologiche e Multimediali a Udine e successivamente in Comunicazione Multimediale e Tecnologie dell’ informazione con voti eccellenti. È una ragazza come tante altre e, come tante altre, ha un’ idea. Un progetto che nasce dall’ incontro casuale con un’ assistente alla comunicazione LIS in visita al laboratorio dove sta svolgendo il tirocinio: creare un supporto didattico che possa aiutare bambini sordi, sordo ciechi e udenti nell’ apprendimento del lingua dei segni. Nasce così “MANIpolare per comunicare”, un kit ludico-educativo che sfrutta la stampa 3D ( c’è un modellino di una mano colorata per ogni simbolo dell’ alfabeto lis) e Arduino (che controlla una mano robotica): la mano robotica riproduce sequenze casuali di lettere LIS ed il bambino deve scegliere il modellino che riproduce correttamente quel simbolo. La particolarità straordinaria di questo progetto è il suo essere completamente “open source” ovvero chiunque può riprodurlo a casa grazie ai file condivisi in rete (sul sito di Thingiverse) in maniera completamente gratuita. Elena è riuscita a colmare la mancanza di sussidi didattici tattici e personalizzabili rendendoli inoltre fabbricabili ad un costo davvero minimo. E dire che questa era “solo” la sua tesi di laurea!
29 SCRITTRICE & STORICA
Erika è una scrittrice e ricercatrice di Roma. Si laurea dapprima in Storia Moderna e Contemporanea specializzandosi poi nella storia della Germania nazista e nello studio dei crimini ad essa legati. Adesso si occupa di ricerca storica collaborando con istituti di ricerca sia italiani che tedeschi. Durante le scuole medie Erika conosce Piero Terracina, un sopravvissuto ad Auschwitz-Birkenau, ad un incontro per commemorare la Shoah. Quel rapporto nato per caso andrà fortificandosi creando in Erika una curiosità ed una volontà di condividere la storia che tutt’ora l’accompagnano. Gli incontri ed i racconti che Piero le dedica confluiranno in un libro intitolato “Il Commerciante di Bottoni”, edito da Rizzoli, che parla della sua vita e dell’esperienza del nazifascismo e della deportazione. Il libro ha un notevole successo e vince numerosi premi e le è valso la partecipazione alla Fiera del Libro di Bologna e alla prima Settimana Internazionale di Cultura Ebraica a Siracusa. Ricordare è necessario per difendere la nostra integrità come esseri umani: “la dignità di Piero e i suoi insegnamenti sono uno scudo più forte del tempo, della volontà di chi vuole cancellare il passato e riscriverlo, di chi non vuole sapere” dice lei. E come Piero faceva quando lei era solo una bambina ora è Erika a girare tra le scuole per raccontare cosa accadde e cosa fare affinchè non si ripeta nella speranza che altri ragazzi dopo di lei continueranno a tenere alta l’attenzione su un tema così importante.
31 A L P I N I S TA
Federica è una Torinese innamorata della montagna. A soli 14 anni inizia a praticare arrampicata indoor e consegue i primi importanti risultati: 2 classificata al campionato italiano assoluto corda venendo anche ammessa ai mondiali femminili ma il suo amore per questa disciplina la porta a contatto sempre di più con l’ arrampicata in esterna, avvicinandola alla natura e allontanandola dalle competizioni sportive. Specializzata nell’ arrampicata TRAD che è“La TRAD o tradizionale è quella che spesso trovi in montagna, quella praticata dai primi salitori di pareti tantissimi anni fa. Per praticare quest’ arrampicata devi entrare in perfetta sintonia con la roccia” e Federica ci riesce benissimo tanto che diventa la prima donna italiana a scalare in libera Tom et Je Ris (Verdon) ed il Digital Crack (Monte Bianco). Questa sua passione per roccia e montagna la spingono a perfezionarsi sempre di più puntando all’ obiettivo di diventare guida alpina. L’ alpinismo insegna l’ umiltà nei confronti della natura e la filosofia del rinunciare: continuare a scalare in condizioni avverse è farsi del male, non c’ è umiliazione nel dire basta, al contrario è segno di grande maturità. Scalare, dice lei, le dona un gran senso di libertà e spensieratezza, quando scala è serena ed i suoi compagni sono l’ istinto e l’infinito della natura.
33 M O D E L L A & AT T I V I S TA
Da cantante, modella e ballerina Gessica ha dovuto sconvolgere la sua vita dopo che il 10 gennaio 2017 il suo allora fidanzato l’aggredisce sfregiandole il volto con dell’ acido. Dopo una lunga riabilitazione, interventi chirurgici e cure Gessica è tornata più forte di prima facendosi portavoce contro la violenza sulle donne perché “questo non è amore”. I suoi seguitissimi profili social sono diventati il mezzo attraverso il quale diffondere messaggi di consapevolezza, amore per se stessi e di rinascita tenendo sempre alta l’ attenzione sul tema della violenza e dell’ importanza di denunciare. Gessica appare ora sempre con una benda sull’ occhio, quello più danneggiato dall’ attacco, ma anziché accettarla passivamente ne ha fatto un accessorio di moda facendola diventare il suo segno distintivo. Riconosciuta come simbolo della lotta contro la violenza sulle donne Gessica prende molto seriamente la sua posizione privilegiata sui social usandola per dare visibilità a progetti di beneficenza ed informazione. Al festival del cinema di Venezia è andata insieme a Jo Squillo e Giusy Versace alla presentazione del docufilm “Donne & Libertà”ma il suo impegno passa soprattutto attraverso i giovani con cui parla durante incontri organizzati nelle scuole. Gessica non è quindi solo il simbolo della violenza ma anche quello della dignità e del riscatto.
35 A LT E T A
Giada è una giovane atleta fiorentina che pratica parkour. Viene da un background familiare molto legato alle arti marziali e la filosofia alla base di queste discipline la influenzerà moltissimo soprattutto per quanto riguarda gli aspetti di consapevolezza del proprio corpo e del dialogo tra esso e l’ ambiente circostante. Decide di trasferirsi a Londra per perfezionarsi e migliorare con lo scopo di diventare istruttrice di parkour. Torna di nuovo a Firenze e diviene istruttrice di total body. La trasversalità tra discipline diverse è il concetto alla base della sua passione per questo sport considerato prettamente ad appannaggio maschile. Giada gioca così un ruolo fondamentale di educazione anti sessista sia per chi osserva come spettatore ed impara che anche le donne sono in grado di compiere acrobazie pazzesche, sia per chi lo pratica sradicando i pregiudizi mentali e linguistici che vede la figura femminile come metro di paragone per la debolezza: “sei una femminuccia”. Essere una sportiva poi non vuol dire minimamente essere limitate esclusivamente a quello: Giada rivendica la possibilità di potersi sentire donna e femminile in ogni aspetto della sua vita senza per questo essere vittima di scherno o preconcetti: “ l’ ascella pezzata non mi rende meno donna, i tacchi non mi rendono più donna… io sono donna sempre a prescindere da ciò che faccio ed è per quello che vorrei essere apprezzata”
37 R E S TA U R AT R I C E D ’ A U T O
Giovanna è una ragazza di Roma laureata in Scienze dell’ Architettura con la passione per il restauro d’ auto d’ epoca. Una passione nata totalmente per caso quando Giovanna sale per la prima volta sulla 500 di una sua amica: non potendosene permettere una nuova vende la sua moto e col ricavato compra una vecchia 500 del 1967 che non aveva la minima intenzione di funzionare. Da lì ha iniziato a osservare, a studiare, a smontare e a provare. Da autodidatta e con il solo aiuto di forum e siti internet lentamente inizia a restaurarla pezzo dopo pezzo. Ci impiega un anno e due mesi ma alla fine la 500 funziona perfettamente. Decide di aprire un canale youtube dove carica video delle sue giornate nel “Nanna’ s garage”, la sua officina, mentre lavora sulla nuova auto che ha deciso di riportare al vecchio splendore. Un canale che la porta a riscuotere molti apprezzamenti da parte delle ragazze che la vedono come una fonte d’ ispirazione, visto il campo d’ interesse prettamente maschile, ma la vede raccogliere anche un quantitativo notevole di pregiudizi da parte di uomini che storcono il naso davanti ad una ragazza che restaura auto. Per Giovanna questa è un’ occasione per smentirli uno ad uno e dimostra ogni giorno come non sia il sesso ma la curiosità e la passione a rendere un meccanico un buon meccanico!
39 OSTETRICA D’EMERGENZA
Ileana ha preso alla lettera la frase tanto sventolata che recita “aiutiamoli a casa loro” ed è diventata un’ostetrica di guerra per Medici Senza Frontiere. Opera in paesi sconvolti da conflitti dove far nascere una nuova vita è una sfida enorme: “non si parla mai delle donne incinte quando si pensa ad una guerra” dice lei. La solidarietà come missione è un concetto che ha sempre avuto dentro, la voglia di fare effettivamente qualcosa per chi è nato dalla parte sbagliata del mondo ed il piano era inizialmente diventare chirurgo d’emergenza. Quando però non passa il test di medicina per un quarto di punto viene accettata invece ad ostetricia ed inizia il suo percorso. Nei suoi racconti delle missioni affrontate si fa fatica a credere alle sue parole, alle situazioni in cui una madre è costretta a partorire, dei motivi per i quali è rimasta incinta. Gli stupri usati come arma di guerra, le malattie sessualmente trasmissibili che rendono difficilissimo trovare donatori di sangue, le situazioni precarie ed instabili che obbligano i medici a prepararsi ad operare con meno del minimo indispensabile… eppure nei suoi racconti c’è sempre anche tanta gioia, quella delle madri stremate che non pensavano di farcela, quella del personale medico che in tutto quell’orrore vede nascere un qualcosa di puro. Ileana è una donna che ha sacrificato i suoi privilegi da europea per mettersi a disposizione di altre donne che non hanno mai avuto quella fortuna, che ha dato un significato concreto alla solidarietà: “aiutiamoci l’un l’altro”, questo è il suo motto.
41 P R E S I D E N T E S S E & PA L L AV O L I S T E
Due sorelle giovanissime della provincia romana, due atlete ed ora dirigenti di una società sportiva Maura ed Ilenia sono il simbolo di come l’ amore per lo sport e per la propria città si possa trasformare in un progetto meraviglioso. Pallavoliste da sempre, giocano per molti anni con la squadra del paese ottenendo notevoli risultati. La squadra cresce insieme da quando tutte non erano che bambine iscritte al minivolley ed il legame tra i membri crea un’ intesa difficile da ritrovare. Quando però il team si separa le due sorelle sono costrette a malincuore a trovarsene un altro e l’ idea di abbandonare la propria città è un concetto che non riescono proprio ad accettare. Grazie al sostegno della loro famiglia e ad un amico d’ eccezione, non appena il terreno è pronto e si presenta la possibilità, decidono di avviare la loro società sportiva esattamente nello stesso luogo dove sorgeva la società che le ha vistecrescere. Nasce così la RIM sport ed Ilenia diventa ufficialmente la presidentessa di una squadra di pallavolo più giovane d’ Italia. In breve la società diviene un luogo di aggregazione e d’ incontro unendo sotto la bandiera dello sport moltissimi ragazzi del paese, dai più piccoli ai più grandi. Due sorelle che hanno fatto della loro passione una spinta per cambiare in meglio la propria città.
43 PUGILESSA
Irma è una giovane pugile originaria della provincia di Napoli. Figlia di una famiglia umile, con due fratelli ed una sorella cresce nel quartiere tra i più cupi di Torre Annunziata. La box, che inizia a praticare a 10 anni, è una fuga da un ambiente malsano. In pochi anni riesce a raggiungere traguardi difficilissimi e nel 2015 vince l’ oro a mondiali di Taiwan nella categoria juniores. L’ anno successivo riesce a qualificarsi alle Olimpiadi di Rio -è la prima italiana ad esserci mai riuscita- e viene considerata la pugile under 20 più forte del mondo! Alle Olimpiadi viene data come favorita ma fatica a reggere la pressione ed esce ai quarti di finale: una sconfitta che se all’ inizio sembrava insuperabile è diventata poi uno sprone a dare sempre il massimo, a tendere ogni volta a superare i propri limiti e a non arrendersi alle difficoltà. Da tutto ciò nasce un docufilm italiano chiamato “Butterfly” che racconta i suoi momenti più bui ma anche la sua rinascita, proprio come una farfalla. Irma infatti torna a vincere guadagnandosi l’ oro agli europei under 22 e a prepararsi per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Decisa ad ottenere un riscatto personale già avviato dedica sempre un pensiero d’ incoraggiamento per tutte le ragazze che come lei sono cresciute in contesti difficili e quando qualcuno prova a dirle che il pugilato è uno sport “da maschi” non può far altro che sorridere.
45 M O D E L L A & AT T I V I S TA
La “ body positivity” è un movimento sociale nato dalla necessità di riportare alla realtà i canoni estetici: apprezzare sé stessi per come si è e non come i dogmi patinati vorrebbero che fossimo. Esponente di spicco per l’ Italia di questa filosofia è senza dubbio Laura. Laura è una blogger ed imprenditrice che ha creato, oltre alla sua personale linea di costumi, la “body positive catwalk” un evento itinerante che vede sfilare al centro delle grandi piazze italiane fisici di tutte le forme di donne che hanno deciso di sfidare le proprie insicurezze per sensibilizzarsi e sensibilizzare sull'accettazione di sé e sulla rottura di determinati stereotipi. Il motto di Laura è “migliorati sempre ma impara ad apprezzarti” prova del fatto che la body positive non è esaltazione dell’ obesità ma consapevolezza che non possa esistere un corpo perfettamente uguale ad un altro. La “lotta” portata avanti da lei abbatte preconcetti maschilisti che non fanno male esclusivamente alle donne: educare al rispetto è un obiettivo universale che non può che far del bene. Il riscontro positivo incontrato sia alle sfilate che online è la riprova che un movimento del genere era necessario per dar voce a tutte le giovani donne che vogliono amarsi senza il bisogno di essere schiacciate dalle aspettative sociali.
47 T E R R E M O TATA
Linda vive nelle Marche ed ama la natura e tutte le attività ad essa legate. Sportiva, atletica e profondamente legata alla sua terra e al suo paese, Ussita. Quando il terremoto del 2016 devasta il territorio nel quale è cresciuta, casa compresa, non si da per vinta e mentre quasi tutti gli altri sfollati lasciavano il paese per spostarsi in un luogo sicuro lei rimane nella zona rossa ad aiutare i primi soccorsi e le forze dell’ordine facendo loro da guida nei percorsi per raggiungere le frazioni più isolate. Lavora instancabilmente dividendosi tra l’aiuto come guida e come cuoca sfruttando ciò che rimaneva all’interno del ristorante di sua madre. Nonostante casa sua fosse distrutta e per lungo tempo abbia dormito in tenda usando come cambi i vestiti che arrivavano con le donazioni non si è mai persa d’animo divenendo un simbolo di forza e speranza per tutti coloro che in quel terribile terremoto avevano perso qualcosa. La semplicità del suo altruismo genuino e disinteressato l’hanno resa un punto di riferimento per civili e forze dell’ordine ed il suo ottimismo contagioso ha aiutato a rasserenare gli animi nei giorni più difficili. Una vera forza della natura.
49 BEAUTY INFLUENCER
Interprete, cantante, attrice teatrale ed influencer, Loretta Grace è una giovane italiana di seconda generazione che ha fatto della diversità il suo punto di forza. La sua passione viscerale per il teatro la porta a interpretare i ruoli della famosissima Whoopi Goldberg nei musical di Sister Act e Ghost ricevendo feedback strepitosi dalla stessa star hollywoodiana. Come cantante apre concerti di artisti internazionali come James Blunt, Joey Cocker e Randy Crawford ottenendo un notevole successo e nel 2014 produce il suo primo singolo con la Planet Records. Nonostante la sua indiscussa bravura in questi due campi la differenza Loretta la fa attraverso il suo secondo canale youtube “Grace on Your Dash” dove tratta di make-up unito ai temi dell’inclusività e diversità. Diviene quasi subito un’ icona del mondo beauty italiano affrontando il mondo del trucco dal punto di vista di una donna di colore sensibilizzando tutta la sua audience (e le aziende che ne seguono i lavori) sulle molteplici difficoltà che il colore della pelle può riflettere sulla ricerca di prodotti che spesso mancano delle tonalità adatte. Il suo canale diviene quindi un punto di riferimento tanto che nel 2018 arriva a vincere il premio come “Best Influencer of the Year” ai Diversity Media Awards.
51 C A N TA U T R I C E
Madame è il nome d’ arte di una giovanissima ragazza di Vicenza che sta sfondando nella scena rap/trap italiana. Studia al liceo di scienze umane e la cultura classica l’ affascina: Dante e Petrarca principalmente. A soli 16 anni pubblica il suo primo singolo “Anna” che subito riscuote un grande successo e stimola la curiosità di pubblico e critica (il video del suo singolo raggiunge in poco tempo le 500.000 visualizzazioni su youtube). Con la sua raffinatezza e la ricercatezza dei suoi testi riesce a ritagliarsi un posto all’ interno di un ambiente molto competitivo e composto principalmente da uomini trattando temi che sono il simbolo della sua generazione. Sciccherie, il suo ultimo singolo, è la sintesi perfetta di ciò che Madame sta costruendo nella scena urban: un pezzo concettuale, complicato e semplice al tempo stesso che affronta tematiche molto diverse da quelle trattate da artisti dello stesso genere musicale: dalla fragilità che questo ambiente crea, alla tentazione di diventare qualcuno anche se per pochi minuti, alla necessità di una tenerezza oggigiorno derisa, fino al doversi fingere qualcun altro per essere accettati. Ed eccola Madame in un passo di 17: “Ma serve liberarsi dalle gonne/Perché la musica rap piaccia agli uomini/Non basta la voce, la penna, lo stile/Il cuore in gola alla fine/Forse no”
53 F OTO G R A FA
Martina è una fotografa di moda romana. Dopo essersi diplomata all’Accademia di Belle Arti di Roma in grafica editoriale inizia il suo percorso da freelance che la porterà ad importanti collaborazioni con Brand (Nuna Lie, Viktor and Rolf, Erica Iodice Milano, L’Oreal..), riviste di moda (Feroce, Elegant Magazine, IED, Yoko, Moh e Fashion News Magazine) ed influencer (tra le quali spuntano personalità come Nilufar Addati, Cecilia Rodriguez e Alice Sabatini). La sua sensibilità le permette di ottenere scatti molto diversi fra loro che però mantengono di base un’impronta molto caratteristica. Le donne di Martina sono spesso rappresentate come in bilico fra luce ed ombra, tra fiaba e mistero in una tensione che affascina lo spettatore senza mai stancarlo. La donna viene esaltata in tutte le sue sfaccettature: l’emozione negli sguardi, la posizione delle mani, la forma che assume il corpo in relazione alla luce rendono i suoi scatti potenti e comunicativi traslandoli dal semplice ritratto ad un paesaggio umano di emozioni. Riuscire ad unire commerciale, editoriale e identità del fotografo non è semplice eppure ci riesce con estrema naturalezza. Nei suoi progetti personali, incentrati quasi sempre sul dialogo tra i corpi, questa sensibilità viene ancor più evidenziata creando atmosfere surreali, ovattate, quasi mistiche.
55 IMPRENDITRICE
Mary è co-fondatrice di una startup innovativa e avanguardistica, la “Neuron Guard”, che ha come obiettivo quello di creare un dispositivo in grado di proteggere il cervello dai gravi danni causati da ictus, arresto cardiaco e trauma cranico: un nuovo ed innovativo salvavita! Mary si occupa della divulgazione e della comunicazione della startup, essendo lei specializzata in imprenditorialità e strategia aziendale, attraverso soprattutto un efficace pubblicità sul web. Grazie alle sue doti di divulgatrice vince il “Giuliana Bertin Communication Award” dedicato alle imprenditrici che meglio riescono a diffondere il proprio brand attraverso la rete ed altri numerosi premi tra i quali la “Intel Global Challenge” in Silicon Valley. I numerosi riconoscimenti vinti dalla startup e la strategia comunicativa di Mary hanno permesso alla Neuron Guard di essere apprezzata sia in Italia che all’estero venendo notata e finanziata addirittura dalla Cambridge! Mary è il simbolo della giovane donna italiana intraprendente e appassionata, umile ed ambiziosa. A riassumere perfettamente la sua filosofia è una sua frase detta durante un’intervista per Startup Magazine: “siate i migliori scrittori della vostra vita, non dimenticando mai di sognare in grande e con i piedi per terra”.
57 COMICA
Sarcastica ed irriverente Michela è una comica romana che con il suo talento e la sua forza sta facendo ridere da molti anni mezza Italia. Il suo curriculum è strepitoso: da Colorado a Comedy Central a Sorci Verdi per finire con La TV delle Ragazze della Dandini passando per Educazione Cinica e Le Coliche ed il suo one woman show “Michela Giraud e altri animali” che la fa girare tra i maggiori teatri italiani. Laureata in Storia dell’ Arte alla Sapienza, si diploma come attrice nel “Teatro Azione” e prende il master in Drammaturgia e Sceneggiatura Teatrale all’ Accademia Nazionale d’ Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. La sua preparazione e la sua indole da subito la fanno avvicinare all stand-up comedy regalandole i successi elencati prima. Concentrata principalmente sui temi d’ attualità la sua comicità è contraddistinta da cinismo e umorismo pungente condito da una personalità forte e decisa che non ha la minima intenzione di far distinzioni tra comicità al maschile e femminile. Il ruolo della donna all’ interno della comicità va cambiato, sostiene, non si deve aver paura: “Alle ragazze dico di partire come dei treni e realizzare i propri sogni come se il problema della disuguaglianza di genere non esistesse”.
59 STYLIST
Mirtilla è una ragazza romana col pallino della moda. Studia all’ Accademia di Belle Arti di Roma e nel frattempo il suo amore si focalizza sull’ abbigliamento vintage e sull’ usato. Inizia quindi a vendere e comprare capi per uso personale e solo dopo un po’ penserà di farne un’ attività. Il suo estro però non si limita alla vendita: Mirtilla, “Valerì Grabs” sui social, infatti spesso realizza sui giubbotti di jeans delle personalizzazioni meravigliose. Nonostante la sua bravura il suo merito più grande è quello di creare una rete di contatti creativi con i quali collaborare. Truccatrici, fotografe, scenografe e acconciatrici, tutte giovanissime e talentuosissime unite da Miritilla (che ricopre il ruolo di stylist) per creare scatti sorprendenti di abiti che tornano ad avere una nuova vita, una vita pop, contemporanea e alla moda. Gli abbinamenti azzardati, l’ ironia di fondo, i toni pastello uniti a quelli acidi, gli accessori bizzarri: tutti questi elementi vengono esaltati da un team sempre diverso di artiste e professioniste romane che coopera al fine di creare qualcosa di bello, di divertirsi e di ampliare la propria rete di conoscenze in uno scambio proficuo di abilità e performance. Con la ricercatezza dei suoi capi, la sua capacità di combinare stili e colori differenti e la collaborazione con artisti emergenti Mirtilla è un esempio perfetto di come si possa creare qualcosa che funzioni a partire dal nulla.
61 Y O U T U B E R & AT T I V I S TA
Muriel Elisa, o semplicemente Muriel, è una giovane artista emergente. A soli 16 anni apre il suo canale youtube dove presto diviene rappresentante di molti giovani lottando per far passare messaggi legati all’inclusività ed alla libertà di espressione. I temi trattati sono sempre diversi ma spesso ruotano intorno alla sfera della comunità LGBTQ+ sensibilizzando le nuove generazioni al rispetto e informandoli su argomenti che vengono affrontati da quasi tutti in maniera molto superficiale. Grazie a interviste, close up e docu-video si fa narratrice di storie molto diverse fra loro che spesso si tenta di isolare. Fra questi vi sono bullismo, identità di genere, revenge porn e discriminazione e, nonostante possano apparire argomenti complicati e pesanti, riesce a parlarne in maniera sincera, delicata e dolce come se fosse una sorella maggiore o una migliore amica. Quest’ abilità comunicativa si riflette in tutto ciò che fa: dal partecipare alla Body Positive Catwalk, al parlare de i diritti lgbtq+ in Corea del Sud fino al narrare il Congresso Mondiale delle Famiglie. Una voce fresca e gentile che usa una piattaforma spesso discriminata per aiutare gli altri, per dar loro voce e per insegnare a chi ancora non ci crede che la diversità è il motore di questa nazione.
63 I L L U S T R AT R I C E
Olga è una giovane illustratrice italiana di origini ucraine che ha avuto il coraggio, senza avere alcun tipo di certezza, di preparare le sue valigie e partire alla volta dell’Inghilterra. Laureata in design del prodotto si sposta oltre manica per inseguire il sogno di divenire illustratrice. Consegue lì il master alla Kingston University in illustrazione e comunicazione visiva con una tesi sulla discriminazione razziale. Decide quindi di tornare in italia per dedicarsi al disegno e a progetti grafici. Olga è creativa, eclettica, sempre piena di idee per valorizzare il territorio e creare una comunità artistica. Da queste necessità nasce la fanzine “Homies” , una freepress che da voce ai giovani artisti indipendenti del litorale laziale. Energia, colori sgargianti ed anatomie esasperate caratterizzano le sue illustrazioni facilmente riconoscibili per via del suo stile molto caratteristico. All’attivo vanta collaborazioni anche con “LILT” per il ricettario di beneficenza “Tette&Cibo” e con la Warner Music Italia per la realizzazione della cover e degli static video di Becko. I suoi soggetti preferiti sono le donne in tutte le loro sfaccettature: bambine, adulte, guerriere, impertinenti e complesse. Una giovane artista quindi che non si focalizza solo sul proprio percorso ma che cerca di crearne di nuovi anche per gli altri in uno spirito di condivisione che nel campo artistico si sta andando sempre più a perdere grazie anche alle sue competenze manageriali acquisite all’estero.
65 ARTIGIANA
Sara è una ragazza romana che ha fatto del connubio tra umorismo e gioiello il suo punto di forza. Con la battuta sempre pronta, da brava abitante della Capitale, ha trovato un modo innovativo e divertente per ironizzare e sdrammatizzare sulle “sfighe” della vita perché se è vero che alcune cose non si possono dire a voce… si possono almeno indossare! Sara si occupa di questo: di incidere su creazioni in alluminio frasi canzonatorie di ogni tipo da poter indossare in ogni occasione. Dal “se, lallero!” al “con karma e per piacere” per arrivare all’ “aspetta e sclera” ogni pensiero che espresso ad alta voce potrebbe farci guadagnare occhiatacce, inciso su un bracciale, una collana, un anello o un portachiavi diviene invece accessorio di tendenza. Completamente personalizzabili le creazioni di Mani in Atto -questo è il nome dell’attività di Sara- rappresentano la voglia di esternare il lato più vero e diretto della personalità delle donne con semplicità ed ironia: prendersi poco sul serio aiuta a vivere la vita con più serenità. Con il suo hashtag #ditelo Sara lancia un messaggio forse anche più importante di quello che crede: “fatevi sentire, anche se quello che avete da dire èscomodo, e fatelo lasciando una risata sul volto di chi legge che nascondersi non serve a nulla”.
67 S C R I T T R I C E & V O L O N TA R I A
Shadia è una giovane ragazza romana. Da bambina inizia la sua lotta contro il cancro e scrivere fiumi di parole e liste infinite l’aiutano a combattere e a sopportare le cure e l’isolamento. Decide quindi, appena ne ha la possibilità, di dedicarsi a chi ancora è malato offrendosi come volontaria nella stessa struttura che la ospitava qualche anno prima: Dynamo Camp. Lì si occupa di bambini provenienti da tutto il mondo, ci si affeziona, ci balla e parla lingue che non pensava di sapere. Quando non è a Dynamo frequenta la magistrale in lettere alla Sapienza con un solo obiettivo: quello di diventare insegnante. La capacità di trasmettere emozioni è ciò che riassume ogni sua passione e che muove ogni sua azione: dalla musica cantautorale al teatro passando per la scrittura. Il blog che apre è un insieme di racconti spezzati, di situazioni ed impressioni che colpiscono l’anima di chi ci si imbatte lasciandola arricchita e nostalgica. Il suo talento non è passato inosservato e a breve pubblicherà il suo primo romanzo con una casa editrice indipendente. “Tutta luce e sorrisi” la descrive così una delle bambine ospiti di Dynamo e non si può che essere d’accordo.
69 AT L E TA PA R A L I M P I C A
Veronica è un’atleta paralimpica specializzata nelle discipline di canoa e snowboard. Nel 2011 contrae una Meningite fulminante batterica di tipo C che la porterà a perdere le falangi di mani e piedi e a riportare cicatrici sulla maggiorparte del suo corpo. Nonostante tutto questo già pochi mesi dopo la malattia è a new York a correre la Maratona! Da quel momento inizia a praticare i due sport che la caratterizzano ed inizia a collezionare una vittoria dopo l’altra arrivando a partecipare a ben 2 olimpiadi e a prepararne ora una terza vincendo nel frattempo campionati Italiani, Europei e mondiali. Studia Scienze Politiche a Bologna e sogna di poter lavorare in un ambito che riguardi i diritti umani. Molto attiva nel volontariato ha fatto dell’accettazione di sé la sua forza tanto che Vogue America l’ha inserita fra le 100 ragazze al mondo che si sono distinte nella causa della body positivity. Grazie alle sue capacità comunicative riesce a trasmettere questi temi importanti ai giovani che la seguono attraverso i social sensibilizzando sull’ abbattimento dei pregiudizi e sul lavoro da fare su noi stessi per arrivare a piacerci. V eronica Yoko ha avuto non solo il coraggio ma anche l’intelligenza di trasformare quello che per molti è un problema insormontabile in un’opportunità diventando una fonte d’ispirazione per quanto riguarda l’approccio alla bellezza e al vivere il proprio corpo: “se mi guardo allo specchio oggi non potrei desiderare nessun’altra Veronica davanti”.
9
ARIAM TEKLE
11
ASMAE DACHAN
13
AYA M O H A M E D
15
B E AT R I C E B O R G O N O V O
17 19 21 23 25 27 29 31 33 35
B E AT R I C E V E N E Z I CHIARA BORDI DARIA BERNARDONI DESIREE BIZZARRO E L E N A D A L L’ A N T O N I A E R I K A S I LV E S T R I FEDERICA MINGOLLA G E S S I C A N O TA R O G I A D A PA S T O R I N O G I O VA N N A PA R A S C A N D O L O
37
ILEANA BONESCHI
39
ILENIA & MAURA RINALDI
41
I R M A T E S TA
43
LAURA BRIOSCHI
45 47 49 51 53 55 57 59 61 63 65 67
L I N D A C A P PA L O R E T TA
GRACE
FRANCESCA CALEARO (MADAME) MARTINA MARIOTTI MARY FRANZESE MICHELA GIRAUD MIRTILLA DURANTE MURIEL DE GENNARO O L G A K O S TA N C H U K SARA GUBINELLI SHADIA CERES VERONICA YOKO PLEBANI
Scannerizza/fai una foto a queste due pagine ed inviale all’indirizzo bellastoria@gmail.com Non vediamo l’ora di conoscerti!
Bella Storia Š2019 Elena Longarini Stampato presso La Legatoria, Roma nel mese di settembre 2019
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“Bella Storiaâ€? nasce dalla necessitĂ di mostrarvi come basti poco per fare la differenza, come non seguire le strade battute non sia un limite, come fallire possa essere un imput per stravolgere in meglio la propria vita. E lo fa senza l’uso di una retorica spicciola ma con i fatti: con le storie di 30 giovani ragazze italiane che potrebbero essere vostre sorelle, vostre amiche, compagne di banco. Che potreste essere voi. Perchè tutti noi abbiamo una storia che valga la pena di raccontare. Una gran bella storia.