Mine Vaganti

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Accademia di Belle Arti di Roma III anno grafica editoriale Corso Organizzazione Attività Editoriali Prof. Americo Bazzoffia Studentessa Elena Longarini matricola n°14027



Mine Vaganti nasce dalla neces-

sità di unire il mondo dell’illustrazione con quello dei social, già strettamente uniti dal periodo storico in cui viviamo. Molti artisti emergenti come anche quelli già affermati utilizzano infatti attivamente le piattaforme di sharing d’immagini (Instagram in particolare) per condividere con i loro follower i propri lavori e guadagnarsi un certo livello di notorietà. Purtroppo è anche vero che la diffusione massiva dei social network sta saturando questa nicchia rendendo sempre più difficile riuscire a trovare gli artisti che ci interessano davvero senza essere sommersi dal marasma visivo.

Questa rivista punta qindi a trovare un equilibrio nuovo creando uno spazio dedicato all’illustrazione italiana dove appassionati, professionisti e autori emergenti possano navigare in tranquillità guidati da stimoli di alto livello e scoprendo talenti rimasti nascosti sotto la coltre degli algoritmi. Interviste, focus su eventi e concorsi, oltre alla possibilità di partecipare in maniera attiva alla vita del magazine, fanno di Mine Vaganti un “go to” di nuova generazione. Una rivista 2.0 dove trovare esattamente ciò che si cerca avendola sempre a portata di click. Un format giovane e fresco dall’immagine pulita, sintetica ed affascinante che strizza l’occhio alla poetica “aesthetic”.


Di blog che trattano d’illustrazione è innegabile che ce ne siano molti ma, dallo studio dei competitors è emerso che nessuno sarà effettivamente paragonabile a Mine Vaganti; vediamo il perchè:

1) Illustratore Italiano

3) Nurant

2) Roba da Disegnatori

4) Ad un tratto

Nasce, da un supporto cartaceo(trimestrale) e, nonostante le linee moderne, la sua versione online risulta confusionaria e con poco appeal. Inoltre non tocca quasi mai quello che in Mine Vaganti è l’argomento principale: il binomio illustrazione & social Blog d’illustrazione incentrato prettamente sull’editoria per l’infanzia e per il disegno di albi illustrati. I colori accesi ed il forte tema dell’infantilismo pesano notevolmente sull’aspetto del blog distaccandosi notevolmente dall’aspetto moderno e catchy che ha invece Mine Vaganti. Praticamente assente anche qui il tema “social”.

Rivista d’illustrazione e grafica generica molto moderna ad uscita bimestrale. Il minimalismo grafico la rendono molto piacevole da vedere ma la versione online manca di un’effettivo carattere e fa prettamente quasi esclusivamente da “vetrina” al prodotto cartaceo. Questo blog è forse quello che più si avvicina alla filosofia di Mine Vaganti ma la veste grafica e le scelte editoriali li rendono prodotti completamente differenti. Ad aggiungersi a ciò questo blog pone principalmente attenzione all’editoria per l’infanzia tralasciando l’aspetto dei social e l’aspetto di condivisione fra utenti.


Al fine di garantire agli utenti un sito che potessero apprezzare a pieno è stato fatto, prima di iniziarne la costruzione, un breve sondaggio di 13 domande. Le domande si basavano principalmente su quattro aree problematiche: conoscenza del campo del lettore, sezione dettagli del progetto (gradimento

titolo e logo , gradimento palette, periodicitĂ e costo), sezione partecipata (inclinazione a partecipare alle proposte pratiche della rivista e gradimento rubriche) e domande strutturali. Ha risposto un totale di 105 persone. Nella pagina seguente verranno presentate le domande e le risposte ottenute.


1) Leggi abitualmente blog? si (43,3%) no (56,7%) 2) segui già blog che trattano d’illustrazione? si (14,4%) no (18,3%) no ma ne sono incuriosito (67,3%) 3) Quanto ti interesserebbe una rivista online incentrata sul binomio illustrazione-social? (scala da 1 a 5) 1 (2,9 %) 2 (2,9 %) 3 (21 %) 4 (22,9 %) 5 (50,5%) 4) “Mine Vaganti” ti piace come nome per una rivista d’illustrazione? per nulla (4,8 %) poco (16,2%) abbastanza (23,8 %) molto (17,1 %) tantissimo (38,1%) 5) Quanto ti piace questo logo? (logo rivista) (scala da 1 a 5) 1 (3,8 %) 2 (15,2 %) 3 (19 %) 4 (20 %) 5 (41,9%) 6) Quale combinazione ti piace di più? n°1 (13,5%) n°2 (47,1%) n°3 (39,4%) 7) Ti interesserebbe avere, attraverso la rivista, la possibilità di confrontarti con altri lettori grazie a sfide e contest periodici? (scala da 1 a 5) 1 (1,9 %) 2 (7,6 %) 3 (15,2 %) 4 (25,7 %) 5 (49,5%) 8) tra queste rubriche seleziona quelle che ti attirano maggiormente (puoi sceglierne più di una) Nel tuo stile (76,8%) Provaci (62,6 %) Mine! (69,7%) Trovarte (53,3%) Consigliati del mese (60,2%) Mob (31,3%) 9) Ogni quanto vorresti che uscisse la rivista? una volta al mese (51,4%) una volta ogni 3 mesi (46,7%) una volta l’anno (1,9%) 10) Quanto saresti disposto a spendere per una rivista del genere? da 1 a 2,99 euro (34,3%) da 3 a 5,99 euro (62,9%) +di 6 euro (2,9%) 11) Sei... maschio (21,2 %) femmina (78,8%) 12) Qual è la tua fascia d’età? 18-24 (75,2%) 25-29 (19%) 30-39 (2,9%) over 40 (2,9%) 13) Qual è il tuo livello d’istruzione? laurea (33,7%) diploma (65,4%) licenza media (1%)


Per il logo di Mine Vaganti le caratteristiche erano diverse: modernità, semplicità, riferimento alla manualità, contrapposizione fra mondo artistico e mondo virtuale, eleganza e minimalismo. Questo è il risultato. Il logo ottenuto è una sintesi perfetta di tutto ciò che il lettore troverà all’interno della rivista e la sua semplicità

permette di poterlo applicare a qualsiasi contesto che superi anche quello prettamente online (come copie stampate su carta della rivista, bruchure e merchandising di vario genere) rendendolo inoltre facilmente identificabile e memorizzabile. Una mina di matita che vaga in un mondo digitale.



PA L E T T E

TEXTURE


La scelta per le rubriche è stata in gran parte decisa dal sondaggio precedentemente esposto. Nonostante ciò la selezione delle stesse è avvenuta cercando di portare ciò che più interessa agli utenti ovvero dare sia la possibilità di scoprire nuovi talenti sia di mettersi alla prova in prima persona.

Queste rifessioni hanno portato alla nascita di ben cinque rubriche differenti: -Nel tuo Stile -Consigliati del mese -Provaci -Trovarte -Mine!


Rubrica basata sulla celeberrima “Draw this in your style” challenge, nata su instagram come sfida per reinterpretare un design col proprio stile e come mezzo per conoscere nuovi artisti. La versione di Mine Vaganti seguirà questa falsa riga proponendo ogni mese un’illustrazione che i lettori potranno ridisegnare con qualsiasi medium (digitale o tradizionale) per poi vedere, nel numero successivo, la galleria con tutti i lavori dei partecipanti insieme alla nuova “immagine sfida”. Un ottimo modo per creare una vera e propria community.


“Consigliati del mese” è una rubrica che permette alle nostre mine vaganti (gli utenti) di visionare pubblicazioni indipendenti interessanti che altrimenti, senza conoscerle a priori, sarebbero praticamente impossibili da trovare. Opere di collettivi, case editrici poco note, pubblicazioni di singoli artisti autoprodotte, fanzine underground... insomma tutto ciò che l’illustrazione indipendente ha da offrire pubblicizzata finalmente in un portale adeguato. Un punto d’ incontro fra autori e fruitori che si fa vetrina di quell’editoria che punta esclusivamente alla necessità di comunicare.


Mine Vaganti sprona i suoi lettori a non limitarsi ad osservare ma a mettersi in gioco attivamente grazie a questa rubrica che offre sempre un insieme di concorsi, sia nazionali che internazionali, dalla partecipazione gratuita. Uno stimolo continuo ed un invito ad uscire dalla propria comfort zone dando possibilità concrete al fruitore. Concorsi che spaziano tra ambiti completamente diversi per rimarcare l’universalità dell’illustrazione come mezzo comunicativo dando la possibilità all’inclinazione di chiunque di trovare il bando perfetto per le proprie capacità.


Trovarte è una rubrica dedicata a scovare mostre, incontri, esposizioni e workshop che trattino d’illustrazione offrendo al lettore un “palinsesto” sempre aggiornato su tutto il territorio nazionale. Perchè Mine Vaganti nasce dal web ma si sposta volentieri nella dimensione reale per creare un ponte fra “il dire ed il fare”, fra utente e visitatore. Uno sprone a scoprire e a toccare con mano sempre nuovi approcci a quest’arte spostandosi, viaggiando, crescendo e, perchè no, dando anche la possibilità ai lettori di incontrarsi vis à vis in queste occasioni.


Mine è forse la rubrica che meglio incarna lo spirito del magazine: la scoperta ad ogni numero di un nuovo talento che ha trovato la sua fortuna nel mondo digitale dove l’arte si unisce al like e la china alle stories. Disegnatori e illustratori da ogni campo verranno intervistati su temi cari alla rivista (come il legame fra mondo dei social e mondo lavorativo). Una vetrina che si rompe e si fa ponte svelando una vicinanza che i social simulano ma non permettono realmente, il piacere della scoperta di un nuovo autore, la voglia di leggerne ancora. E alla fine rimarrà solo da dire... “CHE MINA!”


Il look dell’intero sito punta a sintetizzarne tanto i contenuti quanto il logo creando uno spazio moderno, visivamente d’impatto e che riesca a comunicare immediatamente i contenuti di alta qualità che offre. L’utilizzo massivo delle immagini, visto il tema trattato, era d’obbligo ma rimane un approccio che guida il lett

ore senza spaventarlo. Uno schema semplice, facilmente memorizzabile all’interno del quale è facile muoversi. i colori neutri non rubano l’attenzione alle illustrazioni proposte comportandosi come un’ottima cornice. Un luogo sereno dove queste Mine Vaganti possano sentirsi a proprio agio. Un oasi di grafite.


SCAN ME minevagantii.wordpress.com


Secondo il Content Marketing Institute:«Il newsjacking consiste nell’amplificare e capitalizzare la popolarità di una notizia per aumentare la notorietà di un brand. Si tratta quindi di un processo di real time marketing attraverso il quale si inserisce il proprio brand all’interno del flusso delle notizie quotidiane, creando

qualcosa che catturi gli occhi quando questi sono più attenti». Essendo giugno il mese della sensibilizzazione alle tematiche LGBTQ+ ho creato un post di instagram legato ad esso ed ai metodi colore, tematica fondamentale nell’illustrazione riprendendo anche il famoso motto del pride “love is love”.



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