Ci troviamo ad Avola, sì, nel mondo del vino direi che suona molto familiare. Vorrei definire Britschmind l’industriale creativo, essendo un bussiness man è riuscito a vedere oltre e ad intuire il valore di questa zona. Avola, oggi famosa in tutto il modo per il nome del vitigno,anche se prima del 2001, anno in cui Breitschmind acquista i primi 10 ettari nella c.da Fiumarella, in pochi sanno che in realtà quasi non esistevano vigne, la storia ci ricorda che i vigneti erano presenti fino al ‘400 ma poi tutto fu convertito in agrumeti e mandorleti perchè considerati più redditizi. Lui, un uomo con grande ambizione, scopre e rivaluta questo territorio. Iniziando a creare vini eccezionali e riportando la viticultura ad Avola. “Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna”, qui c’è la signora Erika, loro i coniugi Breitshmid costituiscono la forza del grande team che hanno creato. Nella tenuta Palmeri si respira aria di internazionalità, nonostante la filosofia dell’azienda si basa principalmente sulla lavorazione dei prodotti autoctoni. Oltre alla viticultura, in seguito è nata anche una coltivazione di grani antichi, valorizzando il territorio e traendo il massimo da ciò che la natura produce e con un team super selezionato in grado di far esplodere eccellenza e qualità dal nettare racchiuso in ogni acino d’uva o in ogni chicco di grano.
Benno Schwager enologo e agricoltore si occupa della vigna. L’azienda crede fermamente che il 70% del lavoro inizi con la cura delle viti, per prima cosa assecondare la giusta collocazione geografica e microclimatica, esaltando quindi le caratteristiche della pianta stessa, poi non appesantire la pianta ma anzi la filosofia è quella di avere bassissime rese per ettaro ma di grande qualità, tutto nel rispetto della natura, la coltivazione è biologica, leguminacee tra i filari per arricchire le proprità oprganolettiche del terreno, cura delle viti durante tutti i periodi di vegetazione. I vigneti sono coltivati a spalliera, crescono in una terra calcarea-argillosa con il mare a pochi km che infonde una brezza marina al contempo protetti dai monti circostanti. La produzione subisce a giugno una forte riduzione con la potatura verde, lasciando sulla pianta 800gr di uva (3550 ha).
L’enologo del team e Valker Jorger, che pretende un rigido e preciso lavoro in cantina dove avviene il “miracolo” di un supervino, a basso contenuto di solfiti con un affinamento a temperature controllata; un passaggio importante è la selezione manuale dei grappoli raccolti in modo molto accurato solo dopo questo passaggio l’uva andrà diraspata e messa in botti di rovere per la criofermentazione a 12 gradi per qualche giorno. Dopo aver riscaldato la temperatura per favorire la fermentazione alcolica, il vino rimane con la buccia nelle botti “tronco coniche” da 40 e 50 hl fino alla completa fermentazione alcolica e all’ultimae fermentazione malolattica. L’affinamento avviene in legno di rovere francese per i rossi e in slius d’acciaio per i bianchi. Di recente la Tenuta Palmeri ha ottenuto un gran riconoscimento con il Palmeri CELESTE
2014 cert. Biologico
Nero d’avola, Merlot, Syrah, Cabernet Sauviginon. 12 mesi in botti di rovere francese IGT Terre Siciliane, gr. 15 Medaglia d’oro 2017 vincitore del 13° Concorso Internazionale Enologico “Emozioni dal mondo: Merlot e Cabernet Insieme”. Anno 2014