Ci troviamo ad Avola, sì, nel mondo del vino direi che suona molto familiare. Vorrei definire Britschmind l’industriale creativo, essendo un bussiness man è riuscito a vedere oltre e ad intuire il valore di questa zona. Avola, oggi famosa in tutto il modo per il nome del vitigno,anche se prima del 2001, anno in cui Breitschmind acquista i primi 10 ettari nella c.da Fiumarella, in pochi sanno che in realtà quasi non esistevano vigne, la storia ci ricorda che i vigneti erano presenti fino al ‘400 ma poi tutto fu convertito in agrumeti e mandorleti perchè considerati più redditizi. Lui, un uomo con grande ambizione, scopre e rivaluta questo territorio. Iniziando a creare vini eccezionali e riportando la viticultura ad Avola. “Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna”, qui c’è la signora Erika, loro i coniugi Breitshmid costituiscono la forza del grande team che hanno creato. Nella tenuta Palmeri si respira aria di internazionalità, nonostante la filosofia dell’azienda si basa principalmente sulla lavorazione dei prodotti autoctoni. Oltre alla viticultura, in seguito è nata anche una coltivazione di grani antichi, valorizzando il territorio e traendo il massimo da ciò che la natura produce e con un team super selezionato in grado di far esplodere eccellenza e qualità dal nettare racchiuso in ogni acino d’uva o in ogni chicco di grano.