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GLI AGGETTIVI POSSESSIVI
1 Leggi il testo e continua tu a evidenziare le parole che esprimono possesso.
Una mattina il tiranno Kum mandò a chiamare il suo Primo Consigliere. “Tutto è mio, lo so, e lo sanno tutti. Ma questo mi è di poco vantaggio. Mia è la terra, e i contadini mi pagano l’affitto. Mio è il ferro, mio l’acciaio. Sono mie le strade, e la gente deve pagarmi una tassa per potervi camminare. Mia è l’acqua, e i miei fedeli sudditi me la pagano in argento sonante. Ma vi sono ancora molte cose mie che il popolo si piglia a suo piacere, truffando il suo padrone.
Mio è il sole, e i contadini si pigliano gratis i suoi raggi per far crescere il grano e far seccare il fieno.
Mia è la luna, e la gente passeggia la notte lungo il fiume, al suo lume. E che farò, quando la luna sarà tutta consumata?”
G. Rodari, Fiabe lunghe un sorriso, Edizioni EL
2 Ora rileggi le parole che hai evidenziato: completa la tabella con altre parole simili.
“Di me” mio mia miei mie
“Di te” tuo
“Di lei/di lui” suo
“Di noi”
“Di voi”
“Di loro” loro loro loro loro
RICORDA!
Alcuni aggettivi indicano a chi appartiene qualcosa (“il mio ferro”, “il mio acciaio”, “casa mia”) o quale relazione c’è tra le persone (“i miei sudditi”, “il suo padrone”, “la mia amica”): questi sono gli aggettivi possessivi.
3 Inserisci gli aggettivi possessivi e scopri come finisce la storia del tiranno Kum.
1. “Metterò una grossa tassa sulla luna, e i sudditi dovranno pagarla! A partire da questa sera!”
2. “Questa sera non vi sarà luna, Eccellenza”. Fu necessario chiamare astronomi e astrologhi per convincere Kum che, per quanto fosse di proprietà, la luna non sarebbe apparsa prima di due giorni.
3. Il Primo Consigliere nominò le “Guardie della luna”: il compito era di riscuotere la tassa e la divisa era tutta nera con una mezzaluna sul petto.
4. Quando spuntò la luna, una vecchina alzò il capo per guardarla: le Guardie balzarono dai nascondigli. Ma la vecchina non poteva pagare, aveva in tasca solo una mela, tutta la cena: le Guardie le presero quella.
5. Sul letto di morte, il tiranno Kum ordinò: “Voglio che la luna sia sepolta con me, nella stessa tomba”. Ma non fu fatto, vero? La luna è ancora in cielo. La luna è di tutti.
MORFOLOGIA