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L’era secondaria o mesozoica
L’era secondaria o mesozoica fu un’era di grandi trasformazioni.
Infatti si diffusero nuove piante e aumentò quindi l’ossigeno nell’aria, che aiutò lo sviluppo della vita sulla terraferma.
Questa fu l’era dei rettili, cui appartenevano i dinosauri.
Il triceratopo poteva raggiungere 9 metri di lunghezza e la testa misurava 2 metri e mezzo. Aveva un collare osseo e lunghe corna sul capo per difendersi dai nemici.
Lo pterosauro era un rettile volante. Le ali erano formate da una membrana di pelle e muscoli.
ERA SECONDARIA comparsa dei rettili, degli uccelli e dei primi mammiferi
Il deinonico era alto 1 metro e mezzo e lungo 3 metri. Il suo nome vuol dire “artiglio terribile”: aveva l’unghia del secondo dito del piede a forma di falcetto e la usava per attaccare la preda.
Durante l’era secondaria fecero la loro apparizione gli uccelli. I primi esemplari avevano denti affilati, code ossee, artigli sulle ali e corpo ricoperto di piume e penne. Contemporaneamente, comparvero sulla terraferma nuovi animali, che assomigliavano a scoiattoli. Erano piccoli e agili e allattavano i loro cuccioli: furono i primi mammiferi
Il plesiosauro viveva in mare. Aveva quattro pinne e poteva raggiungere i 15 metri di lunghezza.
Il tirannosauro era alto 6 metri e lungo 12 metri. Aveva la testa lunga 1 metro e ogni suo dente poteva arrivare fino a 30 centimetri.
Il diplodoco aveva il collo e la coda lunghissimi. Poteva essere lungo fino a 24 metri e poteva alzare la testa fino a 12 metri. Aveva denti molto piccoli, simili a bastoncini.
Scegli un dinosauro e prepara una scheda in cui descrivi le sue caratteristiche. Utilizza sia le informazioni contenute nel testo sia altre informazioni frutto delle tue ricerche personali.
I dinosauri vissero anche nell’Italia coperta di foreste e paludi: volavano nei cieli della Toscana, si aggiravano nelle foreste della Campania, nuotavano nei nostri mari… In Italia sono state trovate numerosissime impronte di dinosauro impresse nella roccia. Le impronte sono varie e includono quelle a “tre dita”, tipiche dei dinosauri carnivori, e quelle più grandi e arrotondate lasciate dai dinosauri erbivori.
Vicino a Varese (Lombardia) sono state trovate le ossa del saltriosauro, un grande carnivoro lungo quasi 8 metri. Doveva avere la testa piuttosto grande con denti aguzzi; le zampe anteriori avevano tre dita e una coda lunga e robusta lo aiutava a camminare su due zampe.
“Ciro” (nome scientifico Scipionyx samniticus) è stato ritrovato in provincia di Benevento (Campania). Era un cucciolo di una specie piccolissima di dinosauri, grandi poco più di 40 centimetri. Nella roccia in cui si è fossilizzato si sono conservate anche tracce dei suoi organi interni.
Dove vivevano?
Nella carta puoi vedere i dodici luoghi principali dove sono state ritrovate le tracce dei dinosauri: ossa, uova e impronte sono state ritrovate nei deserti, nelle grotte, nelle foreste e in fondo al mare.
Besano Cene
Rovereto Cansiglio
Saltrio Lerici Monti pisani
In Italia sono stati ritrovati anche resti di ptesoauri, dei rettili volanti, e di tanystrofeo, un rettile lungo circa 4 metri con un lunghissimo collo. Si cibava di pesci e molluschi.
Triassico (circa 252-200 milioni di anni fa)
Giurassico (circa 200-144 milioni di anni fa)
Cretaceo (circa 144-65 milioni di anni fa)
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