1 minute read
La vita nel Paleolitico
Il Paleolitico (età della pietra antica) fu un periodo di tempo molto lungo. Iniziò circa 2 milioni e 500 mila anni fa e terminò circa 12 000 anni fa.
Durante questo periodo l’uomo:
• diventò capace di sfruttare le risorse dell’ambiente naturale;
• imparò a sfruttare l’ambiente a proprio vantaggio.
Divenne abile a fabbricare utensili e armi, a usare il fuoco, a costruire abitazioni. Durante il Paleolitico l’uomo fu nomade, ma cominciò a vivere in piccoli gruppi.
I cacciatori cacciano in gruppo con l’aiuto di lance appuntite. Preparano fosse ricoperte con frasche ed erbe e vi spingono gli animali più giovani.
Branchi di cervi e bufali inseguiti dai cacciatori si rincorrono sulle pareti delle grotte. Nel tardo Paleolitico l’uomo, usando un’impalcatura di rami, dipinge scene di caccia come augurio per una caccia proficua.
2 milioni e 500 mila anni fa
Paleolitico
12 mila anni fa
Spesso l’accampamento si trova vicino a un fiume o a un lago. La vicinanza dell’acqua presenta molti vantaggi: si ha sempre da bere, ma anche da mangiare perché gli animali usano l’acqua per abbeverarsi.
Le donne raccolgono frutti e bacche e lavorano le pelli con raschiatoi.
L’uomo impara a scheggiare la pietra: prima il chopper e in seguito l’amigdala. Con queste pietre scheggiate, l’uomo del Paleolitico rompe le noci, trita le radici, lavora le carcasse degli animali, ammorbidisce la pelle degli animali per ricavarne indumenti.
Scopre il fuoco, forse strappando un pezzo di legno da un tronco incendiato. Con il tempo e l’osservazione, impara a conservarlo, alimentandolo con erbe secche e rami. Dopo molto tempo ancora, scopre come crearlo, probabilmente mentre batteva fra loro due selci oppure sfregando fra le mani un pezzo di legno.