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Il commercio e il baratto
Nei primi villaggi neolitici vennero a crearsi le condizioni che portarono ai primi scambi commerciali.
Le attività artigianali e l’agricoltura divennero sempre più specializzate e nacquero vere e proprie professioni: il contadino, l’allevatore, il vasaio, il tessitore, il fabbro… cioè i mestieri. Nel villaggio ognuno svolgeva dei compiti specifici necessari alla vita del villaggio stesso. Cibo e utensili venivano prodotti in quantità superiori alle necessità e quindi si cominciarono a scambiare i prodotti in eccedenza
Gli agricoltori e gli allevatori, che avevano cibo in abbondanza, lo scambiavano con gli artigiani, i quali davano loro in cambio strumenti di lavoro e oggetti per la vita quotidiana.
Questa forma di scambio si chiama baratto e fu la prima forma di commercio, senza monete
Gli scambi con il tempo si fecero più frequenti e avvenivano anche tra villaggi diversi.
Fu così che nacque la figura del mercante, che si spostava da un villaggio a un altro per barattare i prodotti. Durante questi spostamenti, i mercanti incontravano altre persone, vedevano cose nuove, imparavano ciò che prima non conoscevano. Insieme alla circolazione di prodotti cominciarono a circolare notizie e idee.