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Educazione civica L ’ UOMO PROTEGGE
La flora e la fauna, cioè l’insieme della vegetazione e degli animali, rappresentano un insieme molto delicato che ha bisogno di vivere in equilibrio
L’uomo è intervenuto sul territorio a volte danneggiando le specie vegetali e animali che vi abitavano. Molte di queste hanno rischiato l’estinzione. A un certo punto, però, l’uomo si è reso conto di dover fare qualcosa per proteggere gli ambienti naturali. Il risultato di questa consapevolezza ha portato alla creazione di aree protette
Parco Nazionale d’Abruzzo
L’istituzione dei parchi nazionali iniziò nel 1922 con la creazione del Parco Nazionale del Gran Paradiso, tra Valle d’Aosta e Piemonte. Questo parco ha reso possibile la conservazione di montagne, ghiacciai e la protezione di tante specie di animali: stambecchi, aquile reali, ermellini, lepri e numerose altre. L’anno dopo fu creato il Parco d’Abruzzo che conserva foreste di aceri, faggi, frassini, pini, tra cui il raro pino nero. L’orso, il lupo e il camoscio d’Abruzzo sono le principali specie protette.
In seguito sono stati istituiti numerosi Parchi Nazionali e regionali e riserve naturali di straordinario e unico valore naturalistico e scientifico.
Sugli ambienti costieri l’uomo ha intensificato le attività turistiche ed economiche. Ma anche in questo ambiente si è sentita l’esigenza di creare delle zone protette per conservare specie arboree millenarie e animali caratteristici dei diversi luoghi. Nel corso degli anni Novanta furono istituite le prime riserve marine: nel 1994 il Parco Nazionale della Maddalena (Sardegna) e quello dell’Arcipelago toscano Attualmente le aree marine protette sono 27, oltre a due parchi sommersi. Vi è inoltre il Santuario dei Cetacei.