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La scuola-frittella
Domani per me sarà il primo giorno di scuola. Non riesco proprio a dormire, sono contenta? No, agitata… un po’ contenta e un po’ agitata! Quindi chiamo la mia fata madrina. Sapete come si chiama la mia fata madrina? Signor Bocconcino. È una fata-maschio! – Sono agitata, domani comincia la scuola – gli dico. – Non voglio andarci. Aiutami. Ti prego. Che cosa puoi fare? Puoi usare la tua bacchetta magica per farla scomparire? – Non preoccuparti – dice lui. – Ho un piano: faccio qualche magia e trasformo la scuola in una frittella, così non ci dovrai andare mai più. – Una frittella? – chiedo. – Sì, ma è una ricetta parecchio complicata, e mi serviranno alcuni polli, poi… Fammi pensare… Potrebbe volerci qualche giorno. – Ok, va bene. Una frittella mi sembra un’ottima idea, rifletto. Una grande, immensa, morbida frittella invece della scuola sarà davvero perfetta. È l’ultimo pensiero che faccio prima di chiudere gli occhi e dormire, finalmente.
A. Hanlon, Dory fantasmagorica trova un’amica (per davvero), Terre di Mezzo Edizioni
LIFE SKILLS
L’istruzione è un diritto e un dovere
Questa bambina ha un po’ paura di ricominciare la scuola. È normale! E allora che cosa fa? Chiede aiuto! E tu, se hai “un po’ paura della scuola”, a chi chiedi aiuto? Secondo te, la scuola può diventare una “morbida frittella”, cioè qualcosa di piacevole?