1 minute read

Una scatola arrugginita

In questa vacanza i miei compiti sono i seguenti: fare la spesa e i letti e aiutare mia mamma nel suo lavoro di ricerca, tirando fuori le cartelle e mettendole in ordine secondo la data. Oggi piove a dirotto. Io sono stata un bel po’ a cincischiare, poi mi sono decisa a cominciare la mia solita fatica quotidiana. Sono salita su un panchetto per arrivare agli scaffali più alti e ho scoperto che, dietro una fila di cartelle polverose, c’era una piccola scatola di latta, mezza arrugginita. L’ho posata sulla tavola. Cosa ci poteva essere dentro? Ahi, ahi, la scatola era chiusa da una piccola serratura. Non mi sono certo fatta fermare da questo; non per nulla mi chiamano Curiosik! La scatola, dopo un po’ di resistenza, si è aperta. Proprio in quel momento ho sentito rientrare la mamma, e non mi piaceva che mi vedesse frugare tra i documenti. Così ho nascosto precipitosamente il tutto sotto un pacco di scartoffie. Non c’è stato verso, in tutto il giorno, di tirar fuori la mia scatola in santa pace. Perciò la mattina dopo ho messo la sveglia alle sei sul cellulare infilato sotto il cuscino, e quando l’ho sentito vibrare mi sono alzata. Non potevo più resistere. DOVEVO guardare cosa c’era nella scatola. E se ci fosse stato un tesoro? Avremmo potuto tenercelo io e la mamma?

V. Cercenà, Diario allo specchio, Edizioni EL

IO

LAVORO sulla struttura Racconto realistico

Vai a pagina 30 per ricordare i possibili modi di concludere un testo narrativo.

Questo racconto termina con una conclusione ...................................................................................... Scrivi tu, sul quaderno, un’altra possibile conclusione.

This article is from: