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La volpe e il caprone

Una volpe cascò giù in un pozzo e non riusciva a risalire. Più tardi, spinto dalla sete, giunse a quello stesso pozzo un caprone con lunghe e forti corna, che le chiese se l’acqua era buona. La volpe, si sbracciava a lodare l’acqua, assicurava che era eccellente, e lo invitava a venir giù. Il caprone, assetato, non ci pensò due volte e discese. Mentre saziava la sete, cercava con la volpe il modo per uscir di là. Ma la volpe lo interruppe: – Il modo lo so io, se davvero tu vuoi che ci salviamo tutti e due. Appoggiati alla parete con i piedi anteriori e drizza le corna: io salterò fuori e poi ti tirerò su. Il caprone, pronto, diede retta al suo consiglio. La volpe salì su per le gambe, le spalle e le corna del compagno e si trovò sulla bocca del pozzo. La volpe uscì dal pozzo e se ne andò. E poiché il caprone le rinfacciava di aver violato il patto, volgendosi indietro, gli disse: – Caro mio, se tu avessi tanto sale in zucca quanti peli hai nella barba, non saresti disceso senza pensare prima al modo per tornar su. Così anche gli uomini, prima di iniziare un’impresa, dovrebbero prudentemente meditare sul suo futuro esito.

Favole di Esopo, Fabbri Editori

IO

SCOPRO la struttura favola

La favola segue generalmente questo tipo di struttura: Introduzione Si presenta il protagonista, l’ambiente in cui vive e la situazione iniziale. Sviluppo Intervengono altri personaggi, uno dei quali si contrappone al protagonista. Si sviluppa la vicenda, caratterizzata da episodi molto brevi. Conclusione Uno dei personaggi ha la meglio. La favola si conclude con una morale, cioè con un insegnamento.

Individua nel testo le tre parti e segna le parentesi nei colori corrispondenti.

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