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Come è stato creato il mondo
Inizialmente non esisteva niente. Non vi erano la notte, il giorno, la terra, il cielo, gli dèi o gli uomini; non vi era il mondo, l’Universo. Vi era solo l’oscurità e un caos enorme, turbinante, ribollente, acquoso, chiamato Nun o Nu. Ma da questo caos emerse un dio creatore. Era Atum, il dio del sole e creatore di tutte le cose. Atum fu il primo e unico dio. Dagli abissi del caos acquatico un giorno emerse, splendente come il sole, e si guardò intorno. – Non ho nessun posto dove stare – disse. Così nel luogo in cui era apparso creò una collinetta, che emerse dal caos come le isole che appaiono nel fiume quando le acque si ritirano. La collinetta fu la prima Terra. Il dio si guardò di nuovo intorno. C’era molto da fare e lui era solo. – Il cielo e la terra non esistono – disse, –e le cose della terra non esistono ancora. Devo tirarle fuori da Nun. Decise di creare altri dèi per avere compagnia e per farsi aiutare a creare l’Universo. Soffiò. Dal suo soffio nacquero due bellissimi bambini, un figlio e una figlia. Atum chiamò suo figlio Shu. Era il dio dell’aria. Poi chiamò sua figlia Tefnut. Era la dea della nebbia e dell’umidità.
IO
CONOSCO il mito
Questo testo è un ................................................ È un testo: realistico. fantastico. Lo scopo del racconto è: dare spiegazioni storiche sulla Terra. cercare di spiegare l’origine del mondo.
L’elemento creatore è ......................................................, ........................ del sole.
Ora Atum non era più solo. Lui e i suoi figli vivevano insieme sulla collinetta al centro di un mare d’acqua. Atum guardava continuamente i suoi figli nel timore che potesse accadere loro qualcosa di terribile. Una volta volse per un attimo lo sguardo da un’altra parte e, quando si voltò di nuovo, Shu e Tefnut erano spariti. Si erano allontanati ed erano caduti nell’immenso mare d’acqua. Atum era distrutto. Pianse finché non gli si offuscò la vista, cercando ovunque i suoi figli scomparsi. Alla fine, guardando nell’oscurità, il suo occhio avvistò i bambini. Atum fu così felice di rivederli che pianse enormi lacrime di gioia. Le sue lacrime caddero sulla collinetta e, nel punto in cui toccarono il suolo, spuntarono gli esseri umani.
A. Kramer, Miti egizi, Il Castello
Il tempo in cui si svolge la vicenda è: un preciso momento storico. quello delle origini del mondo. Il luogo in cui si svolge la vicenda è: immaginario. reale.
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All’inizio di questa storia c’era solamente Nun, che era ............................................................................ Alla fine di questa storia sulla Terra compaiono ....................................................................................................