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Una bici nuova di zecca
Giulio era poco lontano dalla scuola, quando si accorse che davanti a lui c’era Pietro. – Ciao Pietro. – Ciao Giulio. I due si salutarono e, camminando fianco a fianco in silenzio, si accorsero che stavano entrambi bene, anche senza parlare. Quando furono al cancello della scuola sentirono una frenata, un rumore assordante. Giulio si trovò catapultato a terra e il suo zainetto fu proiettato contro il marciapiede ai piedi del lampione accanto all’ingresso. – Oh! scusami, Giulio! – esclamò Tommaso che con un sorriso ironico stava già incatenando la sua bici nuova di zecca al lampione. – Vi piace il mio nuovo cavallo? – continuò infilandosi una cannuccia da bibita nera in bocca. – Cercate di non graffiarmela, mi raccomando. Pietro lanciò un’occhiata a Giulio. – Che aspetti? Reagisci. Ti lasci trattare così? Giulio non disse nulla, si alzò con una smorfia di dolore e andò recuperare il suo zaino. Pietro l’aiutò a ripulirsi dalla polvere e in silenzio entrarono a scuola.
D. Mecenero, Lo Smontabulli, La Spiga
Parlo di me
Rifletti e racconta. • Hai mai visto qualcuno fare il prepotente con qualcun altro? • Che cosa hai pensato? Che sentimenti hai provato?
Essere tutti uguali significa che tutti devono essere rispettati. Quando un compagno viene preso in giro, con prepotenze fisiche e offese verbali, non dobbiamo restare indifferenti ma intervenire chiamando subito un adulto o cercando di far ragionare il compagno dispettoso.
Vai via! Tu non sai giocare!
Ma ti sei visto? Sembri un porcellino! Avanti, prendilo se ci riesci!
Che cosa pensi si possa provare a essere offesi o sottoposti a minacce da parte di bambini prepotenti? Colora.
Spavento Indifferenza Serenità Noia
Tristezza Rabbia Impotenza
Parlo di me
Racconta.
• Ti sei mai trovato in queste situazioni? • Che cosa hai provato?