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La prateria
Le praterie sono gli ambienti caratteristici delle zone più interne dei continenti: poiché non vi arriva l’umidità del mare, non crescono molti alberi. Durante l’estate sono perciò pianure abbastanza aride, ma con l’arrivo delle piogge si ricoprono d’erba alta fino a due metri. Nelle zone ancora più aride la prateria lascia il posto alla steppa (un termine russo che significa “pianura secca”), in cui l’erba cresce in ciuffi isolati, lasciando scoperte parti del terreno; sono presenti anche numerosi arbusti.
La flora
La vegetazione è costituita in prevalenza da graminacee, un numeroso gruppo di piante che si adattano bene alla mancanza di acqua, dotate di radici molto lunghe e ramificate. Una di queste graminacee è la stipa, una pianta di origine molto antica che con i suoi steli fitti e sottilissimi crea dei piccoli “mari” d’erba. Solo nelle zone innevate d’inverno, e perciò più umide, crescono arbusti e alberi, in particolare pioppi, che a volte formano piccoli boschi.
■ Il bisonte è un grosso mammifero erbivoro di cui sopravvivono due specie: il bisonte americano, che vive nelle praterie dell’America, e il bisonte europeo.
La fauna
La prateria e la steppa sono popolate da roditori, come la lepre, carnivori, come il lupo, piccoli animali che vivono rintanati nel terreno, come la talpa e la marmotta, e svariate specie di rettili. Inoltre vi si trovano numerose varietà di uccelli, fra i quali alcuni rapaci come la poiana, l’aquila e il falco. Nascosti tra l’erba vivono anche molte specie di insetti: cavallette, coleotteri e farfalle. L’aquila della steppa è un particolare tipo di aquila diffuso nelle steppe europee e in quelle asiatiche, oltre che in Africa, dove migra durante la stagione invernale.
■ La saiga, chiamata anche antilope della steppa, è riconoscibile per il suo naso grande e sensibile.