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Le attività
Le zone costiere italiane sono sempre state intensamente abitate, perché il commercio marittimo è stato fondamentale fin dall’antichità: la nostra penisola infatti è stata sempre al centro dei traffici attraverso il Mediterraneo. I primi porti sono stati costruiti all’interno di golfi naturali, protetti da penisole e promontori; in seguito sono stati ampliati con grandi opere di costruzione. Intorno ai porti sono sorti centri abitati, collegati alle zone interne da vie di comunicazione terrestre. Grazie al turismo sono nati nuovi paesi e cittadine, altri già esistenti si sono ingranditi. Un’attività economica molto praticata su tutte le coste è la pesca. I porti pescherecci più importanti si trovano in Sicilia e nelle Marche. In alcuni tratti costieri si pratica l’acquacoltura, cioè l’allevamento di pesci, molluschi e crostacei. Grazie al clima favorevole, le zone costiere sono intensamente coltivate. Si coltivano ortaggi e fiori, viti, ulivi, mandorli e agrumi. Per conquistare terreno coltivabile, è stato a volte necessario creare sui ripidi versanti dei terrazzamenti, cioè strisce di terreno sorrette da muretti di pietra. Per ottenere raccolti anche nelle stagioni più fresche, a volte i terrazzi sono coperti da serre, dove le condizioni climatiche sono attentamente controllate.
■ Il porto di Genova è il più grande d’Italia e uno dei più attivi del Mediterraneo.
■ I terrazzamenti permettono la coltivazione di terreni anche molto ripidi.
Competenze in azione
Inserisci in tabella, per ogni risorsa, una o più attività dell’uomo ad essa collegate, come nell’esempio.
Golfi naturali
Presenza di pesci, molluschi e crostacei
Clima mite
Bellezza del paesaggio
Porti, commercio marittimo