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Gli Appennini

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Mappa per esporre

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Gli Appennini sono la catena più lunga dell’Italia e seguono tutta la penisola, da nord a sud, per oltre 1 200 chilometri. Si dividono in Appennino Settentrionale, Centrale e Meridionale, ma i gruppi montuosi che li compongono prendono il nome dalle regioni che attraversano. Gli Appennini continuano poi nei monti della Sicilia. Le cime degli Appennini sono più basse e meno aguzze di quelle delle Alpi: le rocce, meno dure e resistenti, nel corso del tempo sono state erose dalle piogge e dai venti. Lungo gli Appennini si trovano anche i calanchi, erosioni del terreno che si sono formate a causa dell’acqua. La cima più elevata degli Appennini è il Corno Grande, che sfiora i 3 000 metri e si trova nel massiccio del Gran Sasso d’Italia, nell’Appennino abruzzese.

■ L’aquila reale vive sui rilievi degli Appennini.

Erose: consumate piano piano.

Carta geografica

Osserva la carta e rispondi alle domande sul quaderno. ● Qual è la cima più elevata degli Appennini? ● In quale gruppo si trova? ● Qual è la sua altitudine?

■ Il Corno Grande, nel massiccio montuoso del Gran Sasso d’Italia, in Abruzzo.

In questo massiccio si trova l’unico ghiacciaio appenninico, il Calderone, che a causa del riscaldamento del clima oggi è diviso in due parti staccate tra loro. Il ghiacciaio del Calderone è il più meridionale d’Europa. Gli Appennini che si affacciano sul versante adriatico scendono dolcemente verso il mare, mentre quelli che si affacciano sul versante tirrenico sono più ripidi. Il secondo massiccio per altezza della catena appenninica è quello della Majella, con la cima del Monte Amaro. Gli Antiappennini sono brevi catene situate tra gli Appennini e il Mar Tirreno. Il Lazio è la regione dove hanno maggiore estensione. In Toscana si elevano le Alpi Apuane, montagne dove si trovano cave di marmo.

■ In Sicilia la vetta più elevata è quella del vulcano Etna.

Le piante Gli animali

La vegetazione degli Appennini è influenzata dall’altitudine e dalla latitudine. A nord, fra i 600 e gli 800 metri troviamo boschi di latifoglie, come querce e castagni, mentre più in alto sono diffuse le conifere, in particolare abeti e pini. Nel centro-sud le latifoglie arrivano fino ai 1000 metri, mentre nelle zone più elevate si estendono soprattutto prati. Invece, nelle zone più basse, si incontrano piante adatte a climi caldi, come pini marittimi, oleandri e ginestre. L’orso bruno marsicano è quasi un simbolo degli Appennini. Oggi ne rimangono pochi esemplari che vivono nei boschi dell’Appennino Centrale. Insieme al lupo, l’orso è una specie protetta. Nei boschi vivono, però, molti altri animali selvatici: tassi, donnole, marmotte, volpi. Nelle zone più elevate abitano daini, caprioli e camosci. Numerosi sono anche gli uccelli rapaci, come l’aquila reale, il falco, il gufo e il grifone. Molti di questi animali sono protetti, cioè non possono essere né cacciati né disturbati.

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