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Gli Italiani all’estero • L’italiano e le altre lingue
Gli Italiani all’estero
Anche molti cittadini italiani sono emigrati, cioè si sono trasferiti all’estero. Nel corso del tempo sono stati milioni gli Italiani, soprattutto contadini poveri, che sono andati a lavorare e a vivere in un Paese straniero. Nei primi decenni del secolo scorso gli Italiani si trasferirono soprattutto in America; in seguito andarono a cercare lavoro in Paesi europei più ricchi del nostro, come la Germania e il Belgio. Ancora oggi ci sono molti Italiani che vanno a vivere all’estero per un periodo più o meno breve. Si tratta soprattutto di giovani diplomati o laureati che cercano in altri Paesi migliori occasioni di lavoro: per questo motivo il fenomeno viene definito “cervelli in fuga”.
■ Molti giovani laureati italiani vanno all’estero in cerca di lavoro.
■ Nelle zone di confine, dove sono presenti minoranze linguistiche, anche la cartellonistica è bilingue.
L’italiano e le altre lingue
La lingua ufficiale del nostro Paese è l’italiano. È una lingua neolatina, cioè derivata dal latino, la lingua degli antichi Romani, come altre lingue europee, tra cui il francese, lo spagnolo e il rumeno. Fino alla metà del secolo scorso molti parlavano i dialetti, varianti della lingua italiana, che cambiano da zona a zona. Nelle regioni situate lungo i confini sono presenti minoranze linguistiche: sono chiamate così le comunità formate da un numero limitato di persone che parlano, oltre all’italiano, anche un’altra lingua. Le più importanti sono quella francese in Valle d’Aosta, tedesca nel TrentinoAlto Adige e slovena in Friuli-Venezia Giulia. In Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia ci sono zone dove si parlano l’albanese e il greco perché qui vivono comunità che giunsero molti secoli fa dall’Albania e dalla Grecia. Anche le immigrazioni recenti hanno portato lingue diverse dall’italiano: per esempio, l’arabo, parlato dai cittadini del Nordafrica, lo spagnolo, parlato dai Latinoamericani, e il cinese.
Competenze in azione
La lingua italiana è in continua trasformazione. Già in passato l’italiano ha fatto proprie parole provenienti da altre lingue: dal tedesco, dal francese e dall’arabo. Oggi nel nostro modo di parlare abbiamo inserito molte parole inglesi. ● Fai qualche esempio di parola inglese che usi regolarmente. ● C’è una parola italiana che può sostituirla? ● Se sì, quale delle due preferisci usare? Perché?