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Voglio fare il poliziotto

IL RACCONTO REALISTICO

VOGLIO FARE IL POLIZIOTTO

Questo è un racconto realistico. I fatti narrati sono realmente accaduti o potrebbero accadere.

Francesco, il bambino che tutti chiamavano Ciccio perché in Sicilia è il diminutivo di Francesco, sgranò gli occhi: – Mi ci porti, mamma? Daaaiii, non sono mai stato in un commissariato e tu lo sai che da grande voglio fare il poliziotto! – Ciccio, ma io ci devo andare solo per rinnovare il passaporto. Si entra, si riempiono i moduli, si fa una bella fila per consegnarli e si esce. Non c’è niente da vedere. – Come non c’è niente da vedere! Dai. Dai, ci voglio andareee! – Li hai fatti i compiti? – No, ma ti prometto che appena torniamo a casa li faccio subito! – E va beeeneee… All’ingresso del commissariato una poliziotta in divisa li indirizzò all’ufficio dei passaporti, e sembrava proprio che la mamma avesse ragione: c’era solo da prendere il numero, compilare un sacco di carte e aspettare… aspettare… Ma a un tratto si sentì una voce: – Guarda! Il mio amico Ciccio! Ciccio e la mamma si girarono e videro l’ispettore Cangemi, che avevano conosciuto quando il signor Gianni, il loro anziano vicino, era stato rapinato.

C. Barbieri, Dieci piccoli gialli, Einaudi

A questo racconto manca una conclusione. Prova a immaginarne una e scrivila sul tuo quaderno.

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