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Un regalo stupendo CLIL
UN REGALO STUPENDO
Nel racconto realistico i luoghi sono reali: la casa, la scuola, il parco...
Quella mattina mi svegliai presto. Sentivo la mamma trafficare in cucina, ma non potevo chiamarla perché il giorno del proprio compleanno si deve far finta di dormire fino a quando tutti arrivano con i regali. Chiusi forte gli occhi. La porta si spalancò e apparvero papà e mamma. La mamma teneva il vassoio con la cioccolata, i fiori e la torta, ma niente regali. Papà disse: – Bevi la cioccolata, poi vedrai i regali. Bevvi velocemente la cioccolata, poi la mamma mi bendò gli occhi e papà mi fece girare su me stessa e chissà dove: all’aria aperta e poi di nuovo in casa. Risalimmo una rampa di scale. Finalmente la mamma mi tolse la benda. Eravamo nella vecchia stanza della nonna, ma ora era diventata così bella, che sembrava l’opera di un mago: papà aveva passato le sere ad attaccare alle pareti la carta a fiorellini, a costruire un tavolino, uno scaffale e tre seggioline. Mamma aveva cucito le tende e i tappeti colorati. Era il più bel regalo di compleanno che avessi mai avuto.
A. Lindgren, Il libro di Bullerby, Vallecchi CLIL gift ➜ regalo
DENTRO
il testo
Sottolinea nel testo di verde le parole che indicano i personaggi, di blu quelle che indicano il tempo e di rosso quelle che indicano il luogo. Questo racconto è narrato:
in prima persona. in terza persona.