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Il canto del bosco
L’autore in questo testo descrive il bosco attraverso suoni e rumori (dati uditivi).
La foresta cominciava a vivere una notte nuova. La pioggia cadeva ora leggera, ora più intensa e ritmava sulle fronde una musica dolce, gradevole e sommessa. Stormire di foglie, cigolio di rami al vento, fruscio di foglie secche al suolo, rumore di rami secchi, foglie e pigne che cadevano a terra… era il canto del bosco. Lontana si udiva una voce di acque correnti, l’alto frastuono d’ali di un grande uccello che si era alzato in volo, lievi rumori causati dal passaggio di scoiattoli, volpi, faine tra il fogliame del bosco. Si udiva anche il ticchettio degli insetti che urtavano o camminavano sui tronchi; a lunghi intervalli, il ronzio di una grossa zanzara e il fruscio improvviso di una biscia notturna. Ed ecco l’improvviso grido di una civetta che contrasta con il dolce canto dei grilli. Poi, il silenzio, il vero silenzio degli antichi boschi.
D. Buzzati, Il segreto del bosco vecchio, Mondadori
Con le mie parole
Descrivi un ambiente che conosci (il parco, il mercato, il supermercato, la scuola…) usando per lo più dati uditivi.
DENTRO
il testo
Sottolinea nel testo i dati uditivi inseriti dall’autore. Rifletto sulle parole
Nel testo ci sono molti nomi di animali. Sottolinea di blu solo quelli plurali.