Tecniche per scrivere
Scrittura guidata
Scrittura creativa
Tecniche per riassumere Visione mentale
PLUS Il piacere di apprendere Gruppo Editoriale ELi Oltre l’insegnamento Educ Ability
Scrittura e Riassunto
IL TESTO MISTO E L’ARTICOLO DI CRONACA
IL TESTO DESCRITTIVO
2 Come si scrive un testo:
• pianificazione e ideazione
• stesura • revisione
4 La scaletta
5 La lista delle idee e la scaletta
6 Le parole-legame
8 Arricchire un testo
10 La revisione di un testo
20 L’ordine logico e cronologico
22 Scrivere un articolo di cronaca
26 Descrizione oggettiva di una persona
28 Descrizione soggettiva di una persona
30 L’ordine spaziale
32 I dati sensoriali
34 Le similitudini
35 I dati dinamici
36 La descrizione di un oggetto
IL TESTO REALISTICO E FANTASTICO
IL RACCONTO DI FANTASCIENZA
IL RACCONTO GIALLO
IL RACCONTO HORROR
IL RACCONTO UMORISTICO
IL RACCONTO
40 Le sequenze dialogiche
44 Scrittura breve
46 Scrittura guidata • Tema: Gli incontri
52 Scrivere un testo di fantascienza
54 Scrittura guidata • Tema: Bugie e verità
60 Scrivere un racconto giallo
62 Scrittura guidata • Tema: La paura
68 Scrivere descrizioni horror
70 Scrittura guidata • Tema: L’allegria
74 Scrivere un testo umoristico
12 Dal testo al riassunto
13 Come si fa un riassunto
14 La fabula
16 L’intreccio
18 Le sequenze
24 Le 5W + H
38 Diversi tipi di sequenze
42 Le frasi-chiave
48 Lo smontaggio: le frasi-chiave
56 Dividere un racconto in sequenze
58 Le parole-legame
64 L’intreccio e la fabula
66 Le frasi-chiave e il riassunto
72 Le informazioni non indispensabili
76 Scrittura guidata • Tema: I ricordi 78 Trovare le sequenze importanti
STORICO
INDICE
BASI
RIASSUNTO SCRITTURA BUONE
BUONE BASI
SCRITTURA
COME SI SCRIVE UN TESTO
La parola "testo" deriva dal latino textum, che significa “intrecciato”: per fare un buon testo occorre quindi INTRECCIARE abilmente più fili, proprio come per ottenere un buon tessuto. Ecco il telaio che ti aiuterà a “tessere il tuo testo”.
IL MIO TESTO
2. TIPOLOGIA
TESTUALE: quale tipo di testo vuoi realizzare e qual è il tuo scopo
2
BUONE BASI SCRITTURA Stesura
Come “tessere” i fili nel tuo “telaio” per scrivere un bel testo.
Amplia i punti della scaletta scrivendo frasi complete: usa aggettivi e avverbi per arricchire le informazioni.
Usa sequenze narrative, descrittive, dialogiche, riflessive.
Usa i sinonimi per evitare ripetizioni.
Collega le frasi con la punteggiatura e con le parole-legame (indicatori temporali e spaziali, connettivi logici).
Non cambiare i tempi dei verbi in azioni contemporanee.
Revisione
Quando hai terminato il testo, devi rileggerlo con attenzione e apportare le correzioni, controllando:
• la COMPIUTEZZA: l’argomento deve essere trattato in modo completo e chiaro;
• l’ORDINE LOGICO e CRONOLOGICO: l’argomento deve essere esposto attraverso un inizio, uno svolgimento, una conclusione;
• la COESIONE: cioè la correttezza ortografica, la proprietà lessicale, l’uso corretto dei verbi;
• la COERENZA: i differenti contenuti devono essere legati tra loro, senza salti da un argomento all’altro.
3
BUONE BASI
SCRITTURA
LA SCALETTA
La SCALETTA è l’ordine LOGICO E/O CRONOLOGICO con cui vuoi esporre le tue idee sull’argomento che devi trattare. Per stendere una scaletta sarà importante utilizzare la visione mentale dei punti che vuoi sviluppare.
1 Le frasi ti suggeriscono una possibile trama. Leggile con attenzione.
In cima alla scala compare un uomo vecchio vestito di nero.
Si rifugiano in una casa diroccata (perché?).
Sentono uno strano rumore provenire dal piano superiore.
L’uomo racconta che un tempo era proprietario della casa, a cui è capitato un fatto tragico.
I due escursionisti ascoltano ciò che lui racconta.
Nella casa i due escursionisti bevono il tè dal loro thermos.
L’uomo esce dalla casa e va via contento.
Due escursionisti si incamminano nel bosco alla ricerca di funghi.
ISIONE MENTALE V
Immagina i fatti che potrebbero essere accaduti e la loro sequenza. Cerca di vederli nella tua mente.
2 Numerando, organizza i fatti in ordine logico e cronologico per ottenere la scaletta di un testo, come nell’esempio. Metti un asterisco colorato nel punto in cui vuoi inserire sequenze: descrittive dialogiche riflessive
SCALETTA (inserisci i numeri delle frasi della trama)
4
V
........................................................................................................................................ ........................................................................................................................................
3 2
1
LA LISTA DELLE IDEE E LA SCALETTA BUONE
Pensando a un argomento ti possono venire diverse IDEE. Scegli quelle che rappresentano nel modo più chiaro il tuo pensiero su questo argomento.
rappresentati e scrivi tutte le idee che la situazione scelta ti suggerisce.
LISTA DELLE IDEE
che non sono coerenti con l’argomento. Organizza in modo logico e cronologico le idee che sono rimaste per fare la scaletta che ti servirà per scrivere un testo.
SCRITTURA
BASI
..................................................................................................................... ..................................................................................................................... .....................................................................................................................
5
........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................
SCALETTA
BUONE BASI
SCRITTURA
LE PAROLE-LEGAME
Le PAROLE-LEGAME sono
CONGIUNZIONI, AVVERBI, PREPOSIZIONI o ESPRESSIONI che si usano per COLLEGARE
LE FRASI. È molto importante utilizzarle perché nella stesura di un testo permettono di mettere in rapporto tra loro le diverse parti, gli argomenti, le informazioni.
INDICATORI
SPAZIALI
esprimono i rapporti di spazio
TEMPORALI
indicano l’ordine cronologico con cui si mettono in relazione gli avvenimenti
sopra, sotto, dietro, davanti, all’interno, all’esterno, in direzione di, verso…
in precedenza, proprio allora, nel frattempo, successivamente, dopo qualche… (giorno, mese, anno), in quell’istante, intanto che…
CONNETTIVI
CAUSALI stabiliscono un rapporto di causa-effetto
AVVERSATIVI
esprimono un contrasto rispetto a quanto già detto
CONCLUSIVI concludono l’argomento
ESPLICATIVI
chiariscono o danno una spiegazione
IPOTETICI
poiché, perché, quindi, siccome, di conseguenza, dato che…
ma, invece, tuttavia, al contrario, malgrado ciò, mentre…
quindi, concludendo, dunque, pertanto, perciò…
cioè, infatti, ad esempio, in altre parole…
indicano un’ipotesi, cioè qualcosa che potrebbe avvenire a patto che, nel caso in cui, purché, qualora…
6
1 Inserisci in ciascun periodo un indicatore e un connettivo, scegliendoli tra quelli proposti.
infatti quando nonostante dopo
BASI
Martino era uscito di casa ..................................................... si ricordò di aver lasciata aperta la finestra. fosse in ritardo, decise di rientrare per chiuderla.
poiché mentre tuttavia perciò
aspettava già da alcuni minuti l’ascensore, decise di scendere a piedi. Aveva un dolore alla caviglia, scese le scale di corsa per non arrivare in ritardo.
2 Inserisci le parole-legame adatte.
Hazal e Andrea erano seduti in giardino (causale) era una calda serata.
........................................................... (temporale) si sentì un forte rumore, come se qualcuno avesse sbattuto un cancello.
Hazal afferrò il cellulare, accese la torcia (esplicativa) c’era buio pesto.
Andrea, (avversativa), se ne stava seduto tranquillo, come se nulla fosse successo.
(temporale) il rumore si fece più vicino.
...........................................................
(spaziale) la siepe proveniva un miagolio.
(temporale) Hazal puntò la torcia e capì che il rumore era stato causato dalla caduta del bidone della spazzatura. ........................................................... (esplicativa) per terra si vedevano tutti i rifiuti che erano nel contenitore ora rovesciato.
Dalla siepe uscì un gattino. Hazal lo prese in braccio e lo mostrò al suo amico, (ipotetica) Andrea non lo avesse visto.
........................................................... (conclusiva) insieme portarono il gattino in casa.
(temporale) decisero di chiamare il nuovo arrivato “Temporale”, (causale) ogni volta che si muoveva combinava qualche disastro.
7
SCRITTURA
BUONE
BUONE BASI
SCRITTURA
ARRICCHIRE UN TESTO
Utilizzando AGGETTIVI, AVVERBI e SEQUENZE di tipo diverso puoi rendere il tuo testo più “bello”.
1 Arricchisci il racconto con le sequenze indicate.
Uno strano incontro
È giovedì pomeriggio, giornata dedicata alla spesa dalla famiglia Sprizzi.
Mauro, come al solito, non è entusiasta. Per lui, che ha 10 anni e ha sempre tante cose da fare, il tempo trascorso al supermercato è una noia mortale. (inserisci una sequenza riflessiva: che cosa pensa Mauro? Che cosa preferirebbe fare?)
Mauro non può evitare questo impegno: anche lui, come tutti in famiglia, deve dare una mano.
Però oggi sarà una giornata molto speciale, anche se lui ancora non lo sa. Proprio nel momento in cui stanno entrando, nel grande parcheggio del supermercato, atterra una macchina rotonda, da cui esce uno strano personaggio: sembra un vero extraterrestre. (descrivi il personaggio)
Tutti i presenti applaudono, convinti che sia una trovata pubblicitaria ben riuscita. (inserisci una sequenza dialogica in cui i genitori di Mauro commentano l’accaduto)
8
.................................................................................................................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................................................................................................................
Quello strano essere si avvicina a Mauro. (inserisci una sequenza dialogica in cui il personaggio si presenta dicendo di essere un extraterrestre e chiede a Mauro informazioni sul luogo in cui è arrivato; Mauro gli spiega che si trovano nel parcheggio di un supermercato)
(scrivi il nome dell’extraterrestre) è molto incuriosito da quel luogo. Per questo si offre di accompagnare Mauro a fare la spesa. Vivrà una nuova esperienza. (inserisci una sequenza narrativa per raccontare che cosa fanno i due nuovi amici tra gli scaffali del supermercato)
(conclusione)
Disegna l’extraterrestre in modo da riportare tutti i particolari della descrizione che hai fatto.
BUONE BASI SCRITTURA
.......................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................................
ISIONE MENTALE V V 9
BUONE BASI
SCRITTURA
LA REVISIONE DI UN TESTO
Dopo aver scritto un testo, non devi solo correggere gli errori ortografici, la punteggiatura, la concordanza dei tempi dei verbi. Devi fare anche la REVISIONE, cioè devi controllare che:
• ciò che hai scritto sia attinente alla traccia;
• le frasi siano chiare, con sufficienti informazioni e collegate tra loro;
• non ci siano ripetizioni;
• sia rispettata la successione logica e temporale tra le sequenze;
• sia sempre chiaro il soggetto delle frasi.
1 Alcune frasi di questo testo sono poco esaurienti o scritte in modo poco chiaro. Correggi le parti evidenziate. Cancella una frase che non ha attinenza con l’argomento. Puoi lavorare sul quaderno.
Come cambia un intervallo
Quando piove non possiamo correre. (dove? In quale momento della giornata scolastica?
Perché non potete correre né saltare?)
Ieri è stata una giornata con un tempo da lupi. Mentre si avvicinava l’ora dell’intervallo, ho pensato: – Uffa! (spiega in modo più esauriente perché il bambino è certo che si annoierà durante l’intervallo) ................................................................................................................................................
Avete presente che cosa significa una settimana di pioggia?
Oggi però la maestra ha capito che non ne potevamo più.
La maestra ha chiamato il bidello. La maestra ha chiesto se la palestra era libera. La maestra ci ha accompagnato in palestra. (scrivi la frase evitando le ripetizioni)
Io tutti i giovedì vado in palestra per il corso di basket.
Oggi un intervallo piovoso si è trasformato in un intervallo giocoso.
10
2 Questo è un testo in cui l’insegnante ha evidenziato alcuni errori e ha dato suggerimenti. Copialo sul quaderno, facendo la revisione.
Un regalo molto gradito
Ieri è arrivata nonna Lilli, che abita a Milano.*
Come sempre, la nonna, quando viene a trovarci, mi porta un regalo.
Nel pacchetto generalmente trovo un giocattolino e un libro.
Io gioco sempre con la pista delle automobiline che mi ha regalato lo zio.*
Per me è sempre entusiasmante il momento in cui apro quel pacchetto.
Questa volta però la nonna non aveva in mano nessun pacchetto.
Io sarò curioso di sapere se l’ha dimenticato o non mi ero meritato nulla.*
*Mi ha detto che probabilmente il pacchetto era nella valigia.
Mia sorella non si sbagliava. Appena entrata in salotto la nonna ha aperto la valigia. Ha preso un bel pacchetto e me l’ha consegnato.
Dentro c’era il giocattolo che desideravo tanto.
*Nella vetrina del negozio di giocattoli era vicino a un puzzle.
*aggiungi qualche informazione per spiegare perché la nonna è venuta a trovarvi, da quanto tempo non vedevi la nonna, qual è stata la tua reazione quando è arrivata
*questa informazione non ha attinenza con l’argomento del testo
*questa frase è poco chiara; la concordanza dei tempi è sbagliata
*manca il soggetto
*questa frase non è ben collegata alla precedente
BUONE BASI SCRITTURA
BUONE BASI
RIASSUNTO
DAL TESTO AL RIASSUNTO
Fare un riassunto vuol dire ESPORRE IN MODO BREVE, CHIARO ed ESAURIENTE un racconto più lungo. Il percorso del riassunto procede per tappe.
PUNTO
DI PARTENZA: leggi più volte il testo per comprendere bene la trama
Vedi nella tua mente la trama del brano letto, come se fossero scene di un film.
Elimina tutte le sequenze descrittive, riflessive e quelle che contengono fatti NON importanti.
Fai lo smontaggio del racconto: per ciascuna sequenza narrativa rimasta, scrivi la frase-chiave Ricordati di NON usare il discorso diretto.
PUNTO
DI ARRIVO: collega le frasi-chiave usando i connettivi logici e gli indicatori temporali
Fissa l’attenzione sui fatti principali che accadono. Devi capire l’ordine cronologico dei fatti, cioè che cosa avviene prima, in seguito, dopo ancora, poi, infine.
Dividi il brano in sequenze, cioè in parti brevi che descrivono le azioni che si susseguono.
12
COME SI FA UN RIASSUNTO
1 Osserva questo esempio di fasi necessarie per fare un riassunto.
Giuseppe Caliceti, Miti bambini, Bompiani
Come nacque il vento
Un giorno un Centauro si avvicinò al fiume per bere. Vide una creatura misteriosa che lo guardava. Era una Sirena di Fiume che lo voleva conoscere perché tutte le mattine lo vedeva arrivare lì per abbeverarsi. I due fecero amicizia Ma il Centauro non sapeva che di Sirena di Fiume era innamorato anche un Grifone
Un pomeriggio il Grifone vide dall’alto il Centauro e la Sirena di Fiume che stavano chiacchierando. Si ingelosì. Anzi, si infuriò.
Per dimostrare a Sirena di Fiume l’amore che provava per lei, il Grifone pensò: “Le regalerò una nuvola!”.
Fatti principali
Il Grifone salì in cielo e quando si avvicinò alla nuvola che aveva scelto, la nuvola si spostò. Provò ad avvicinarsi a un’altra nuvola, e anche quella si spostò. E così tutte le altre nuvole. Più il Grifone si avvicinava, più loro si allontanavano da lui.
Il Grifone guardò giù e vide il Centauro: soffiava con tutto il fiato che aveva in corpo e in modo che il Grifone non potesse prendere le nuvole. Ecco, ogni volta che c’è il vento è perché il Centauro è ancora arrabbiato con il Grifone e gli soffia via le nuvole.
• Un Centauro fece amicizia con una Sirena di Fiume.
• Un Grifone era innamorato della Sirena di Fiume.
• Il Grifone era geloso del Centauro.
• Il Grifone decise di regalare una nuvola alla Sirena.
• Il Grifone non riusciva a prendere nessuna nuvola.
• Il Centauro soffiava per spostare le nuvole.
• La leggenda dice che il vento si forma quando il Centauro è arrabbiato.
Un giorno un Centauro fece amicizia con una Sirena di Fiume. Anche un Grifone era innamorato della Sirena di Fiume. Per questo il Grifone era geloso del Centauro. Quando decise di regalare una nuvola alla Sirena, purtroppo non riuscì a prenderne nessuna. Ciò succedeva perché il Centauro soffiava per spostare le nuvole. Da questo fatto nacque una leggenda: essa racconta che il vento si forma quando il Centauro è arrabbiato.
Smontaggio (frasi-chiave)
Riassunto
13
BUONE
RIASSUNTO
BASI
BUONE BASI
RIASSUNTO
LA FABULA
Se gli avvenimenti sono narrati in ORDINE LOGICO E CRONOLOGICO, la TRAMA prende il nome di ”FABULA”.
1 Leggi due volte il testo.
a cura di Gianni Rodari, Inverno, Editori Riuniti
La sirenetta
In una capanna in riva al mare viveva una donna povera. Per lavorare era troppo vecchia. Riusciva a non morire di fame raccogliendo sulla spiaggia pesciolini, piccoli granchi, conchiglie, quelle che le onde gettavano a riva.
Una notte scoppiò un gran temporale. Appena albeggiò, la vecchia uscì dalla sua capanna. Enormi cavalloni gonfiavano il mare. Mentre raccoglieva i pesciolini, un’onda gigantesca la raggiunse e la coprì completamente.
La povera vecchia temette che fosse giunta la sua ultima ora e con entrambe le mani si afferrò a qualcosa di duro. Quando l’acqua rifluì, vide che si era attaccata a una grossa conchiglia.
“Avrò qualcosa da mangiare” pensò consolata e mise la conchiglia nella cesta.
A casa con un coltello aprì la conchiglia e con sua grande meraviglia vi trovò dentro una bambina: piccola, bellissima e viva. Aveva gli occhi verdi e, al posto dei piedi, una coda di pesce. Non sapendo cosa fare, la vecchia si recò con la conchiglia da un’indovina. L’indovina disse:
– È la figlia della regina del mare. Dev’essersi nascosta per paura dei pescecani. Devi riportarla al mare.
La vecchia portò la sirenetta dentro la sua conchiglia, sulla riva del mare, la posò su una roccia e si nascose. Dopo un po’ sentì chiamare. Vide presso la riva una meravigliosa sirena, con lunghissimi capelli che le coprivano il corpo.
– La bimba è mia! – gridò la sirena – L’ho nascosta nella conchiglia per salvarla dal pescecane che ha ucciso mio marito e vuol costringermi a diventare sua moglie.
Poi la sirena pregò la vecchia di portargliela ogni mattina sulla riva del mare. In cambio, le disse, le avrebbe procurato tutto il pesce di cui aveva bisogno.
14
2 Leggi gli avvenimenti principali. Ricostrusci la fabula numerando le sequenze in ordine logico e cronologico
Un’indovina disse alla vecchina che la bambina era la figlia della regina del mare e doveva riportarla in mare.
La vecchina riportò la conchiglia in riva al mare.
Nella conchiglia c’era una piccola sirena.
Una donna povera viveva in una capanna e si sfamava con i pesciolini che trovava sulla spiaggia.
Da grande la sirenetta tornò in mare, ma spesso regalava alla vecchina delle perle.
Un giorno un’onda travolse la vecchina.
La vecchina per non morire si aggrappò a una grossa conchiglia che poi portò a casa sua.
Una sirena disse alla vecchina che la bambina era sua figlia e chiese di riportargliela ogni mattina.
La vecchina ubbidì e ogni giorno trovava la sua cesta piena di pesci.
15
BUONE BASI RIASSUNTO
L,INTRECCIO
La TRAMA prende il nome di “INTRECCIO” se gli avvenimenti sono narrati in un ORDINE DIVERSO DA QUELLO IN CUI SONO ACCADUTI
In questo caso ci possono essere dei FLASHBACK, cioè la narrazione di fatti avvenuti in precedenza, o dei FLASHFORWARD, cioè la narrazione di fatti che avverranno in un tempo successivo.
1 Leggi due volte il testo.
Bruce Coville, Nella Terra degli Unicorni, Piemme
Qualcuno è in agguato
– Nonna, quell’uomo ci sta inseguendo?
La nonna di Diana si guardò alle spalle e accelerò il passo. Si incamminarono in una strada stretta ed entrarono nella chiesa di St. Christopher. La nonna si sedette su una panca per riprendere fiato.
– Non credo che ci abbia viste entrare qui dentro – mormorò Diana. Si sentirono dei passi e il cigolìo di una porta che si apriva.
La nonna si abbassò, in modo che la panca davanti la nascondesse. Poi cominciò a muoversi verso la navata centrale della chiesa. Diana la seguì.
Quando furono in fondo alla chiesa, si rannicchiarono dietro l’ultima panca.
Diana tremava e si sforzava di non piangere. Si portò una mano al petto e strinse tra le dita il medaglione.
Quel contatto riportò a galla un ricordo.
Risaliva all’epoca in cui Diana aveva perso i suoi genitori ed era molto malata.
La nonna era rimasta vicino al suo letto per molte ore. A un tratto si era dovuta allontanare un momento, e aveva dato alla nipote l’amuleto. Era stata la prima volta in cui Diana aveva tenuto in mano la catena con il medaglione.
Ricordava soltanto un lampo bianco e un senso di pace. Poi qualcosa l’aveva toccata, ed era stato un contatto strano, caldo e freddo allo stesso tempo.
Adesso le sarebbe stata utile un po’ di magia...
La nonna sussurrò: – Dobbiamo uscire da qui. Strisciamo fino a quelle porte, cercando di non fare rumore.
Diana cominciò a muoversi in avanti.
Improvvisamente la nonna gridò: – Corri, Diana! Corri!
La ragazzina si precipitò verso l’uscita ma le porte erano chiuse a chiave.
16
Per fare il riassunto devi RIORDINARE I FATTI NEL GIUSTO ORDINE LOGICO E CRONOLOGICO.
2 Segna accanto al testo, con una parentesi, il flashback.
3 Leggi gli avvenimenti principali del racconto, elencati secondo l’intreccio creato dall’autore.
• Diana e sua nonna si rifugiano in una chiesa perché sono inseguite.
• Diana e la nonna, all’interno della chiesa, sentono dei passi e il cigolio di una porta.
• Le due donne raggiungono il fondo della chiesa e si nascondono.
• Diana prende tra le mani il medaglione che ha al collo.
• La nonna aveva regalato il medaglione a Diana quando, da piccola, era stata malata.
• Stringendo il medaglione Diana aveva provato un senso di pace.
• La nonna dice che, per uscire, devono raggiungere la porta strisciando.
• La nonna invita Diana a correre.
• Diana trova le porte d’uscita chiuse a chiave.
4 Scrivi gli avvenimenti secondo l’ordine logico e cronologico della fabula.
17
BUONE BASI RIASSUNTO
.............................................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................................................................
BUONE BASI
RIASSUNTO
LE SEQUENZE
Una SEQUENZA è una parte del testo: ogni sequenza contiene una fase della narrazione e ha un senso compiuto.
Si passa da una sequenza narrativa all’altra quando avviene un cambiamento. Generalmente:
• interviene un nuovo personaggio;
• cambia il tempo in cui avviene la vicenda;
• cambia il luogo in cui accadono i fatti;
• accade un fatto nuovo
1 Leggi due volte il testo. Poi segna da che cosa è scandito il passaggio da una sequenza all’altra
Jules Verne, L’isola misteriosa, Editrice AMZ
L,uragano
Il pallone aerostatico si trovava nel mezzo di un terribile uragano, rimasto famoso negli annali del tempo, che durò dal 18 al 26 marzo 1865.
Trascinato dal turbine, percorse lo spazio a una velocità di novanta miglia all’ora, reggendo una navicella con cinque passeggeri.
I passeggeri non avevano avuto modo di rendersi conto della distanza percorsa, né dei movimenti di rotazione né degli spostamenti in senso verticale, a causa della spessa nebbia che li avvolgeva. Solo la rapida discesa aveva dato ai passeggeri la sensazione del pericolo che li minacciava...
La notte trascorse nell’angoscia ma, con l’arrivo del nuovo giorno, l’uragano parve calmarsi e il vento diminuire di violenza.
Verso le undici l’atmosfera era quasi sgombra, ma il pallone si abbassava lentamente e pareva che si sgonfiasse poiché la sua forma, da sferica, diventava ovoidale.
Situazione iniziale
Intervengono nuovi personaggi.
Cambia il luogo in cui avviene la vicenda.
Sequenza riflessiva. Sequenza descrittiva.
Avviene un fatto nuovo. Cambia il luogo in cui avviene la vicenda.
18
A mezzogiorno il pallone si trovava a duemila piedi sul mare e iniziò una rapida discesa. Per scongiurare il pericolo di precipitare, i passeggeri tentarono di alleggerire la navicella gettando in mare gli ultimi oggetti conservati, i pochi viveri e perfino il contenuto delle loro tasche; ma la discesa continuava inesorabile e la velocità aumentava.
Non restava che sganciare la navicella e tenersi aggrappati ai cordami.
Intervengono nuovi personaggi. Avviene un fatto nuovo.
Cambia il tempo. Avviene un fatto nuovo. Il pallone risalì un po’, poi tornò a scendere. Ormai il mare era vicinissimo.
Il cane di uno dei passeggeri iniziò ad abbaiare e a guaire contemporaneamente, pazzo di terrore e di ansia.
– Top ha visto qualcosa – gridò qualcuno, e subito un altro passeggero aggiunse: – Terra! Terra! Un’isoletta solitaria appariva, infatti, in direzione sud-ovest.
Sarebbero riusciti a raggiungerla? Guardandosi l’un l’altro i passeggeri pensarono che la terra, ora, era vicinissima e avrebbero potuto farcela.
Il pallone fece un ultimo balzo verso l’alto, poi cadde di sghembo sulla spiaggia. I passeggeri furono svelti a disimpegnarsi dai cordami. Finalmente salvi!
Cambia il luogo. Avviene un fatto nuovo.
Interviene un nuovo personaggio. Avviene un fatto nuovo.
Interviene un nuovo personaggio. Avviene un fatto nuovo.
Sequenza riflessiva. Sequenza descrittiva.
Cambia il luogo. Cambia il tempo.
BUONE BASI RIASSUNTO
19
TESTO MISTO
SCRIT TURA L,ORDINE LOGICO E CRONOLOGICO
Per scrivere una RICETTA occorre indicare gli INGREDIENTI e la PROCEDURA da seguire.
ISIONE MENTALE V V
Prima di scrivere il testo, osserva bene le immagini che spiegano i passaggi per fare un salame di cioccolato. La visione mentale ti aiuta a seguire un ordine logico.
1 Scrivi le didascalie delle immagini. Ricorda che le frasi devono essere brevi e chiare.
Salame di cioccolato
INGREDIENTI
200 g
a temperatura ambiente 150 g
amaro 100 g
100 g
20
........................................................................
......................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................
21 SCRITTURA TESTO MISTO ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................
ARTICOLO DI CRONACA
SCRIVERE UN ARTICOLO DI CRONACA
Ogni giornalista sa che per scrivere un buon articolo è necessario rispettare alcune regole, che si possono riassumere nelle 5W + H
What ➜ Che cosa? Esporre in modo chiaro l’avvenimento che si vuole comunicare. Who ➜ ChI? Presentare le persone coinvolte nei fatti.
Where ➜ Dove? Spiegare dove si è svolta la vicenda.
When ➜ Quando? Collocare l’avvenimento nel tempo.
Why ➜ Perché? Illustrare i motivi che hanno determinato la vicenda.
How ➜ Come? Spiegare in quale modo si sono svolti i fatti.
1 Immagina di essere un/una giornalista e di scrivere un articolo sulla finale del torneo di basket tra la squadra delle Cavallette e la squadra dei Grilli. Questi sono i tuoi appunti: la scaletta.
Where ➜ Dove Palazzetto dello sport del comune di Quinto Campano.
When ➜ Quando Domenica 27 ottobre alle ore 15.
Who ➜ Chi Squadra delle Cavallette e squadra dei Grilli.
I componenti delle squadre sono ragazzi e ragazze tra i 10 e i 12 anni che hanno frequentato il corso di basket organizzato dall’Assessore allo Sport di Quinto Campano.
Why ➜ Perché Inaugurazione del nuovo Palazzetto dello sport.
What ➜ Che cosa La partita è durata dalle 15 alle 16:30.
How ➜ Come Inni delle due squadre.
Primo periodo: vantaggio delle Cavallette per 8 a 2. Due tiri liberi per i Grilli.
Secondo periodo: infortunio a una caviglia di Andrea Rossi dei Grilli. Sostituito da Hamin Luciani. Terminato con le Cavallette ancora in vantaggio 20 a 12.
Terzo periodo: rimonta dei Grilli e sorpasso: 26 a 28.
Quarto periodo: a un passo dallo scadere del tempo Jessica Devoto segna il punto vincente per le Cavallette con un canestro perfetto da fuori area.
Conclusione
Partita molto corretta. Pochissimi falli, grande tifo sugli spalti. Vittoria della Cavallette 37 a 34.
SCRITTURA 22
2 Arricchisci i tuoi appunti in modo che diventino un articolo di cronaca.
Dove ➜ Where
Quando ➜ When
Chi ➜ Who
Perché ➜ Why
Che cosa ➜ What
Come ➜ How
Conclusione
SCRITTURA
RACCONTOARTICOLOD’AVVENTURA DI CRONACA
23
.................................................................................................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................................
ARTICOLO DI CRONACA
LE 5W + H
Le 5W + H ti permettono di identificare le INFORMAZIONI
PRINCIPALI per riassumere un ARTICOLO DI CRONACA
Le 5W + H sono: WHERE, WHEN, WHO, WHAT, WHY, HOW
1 Leggi il testo.
Il Fatto Quotidiano
A Roca Vecchia, località marina di Melendugno in provincia di Lecce, è stato esposto un cartello: “Vietato giocare a palla”.
Da ieri, 10 agosto, è vietato giocare in piazza. Così, un gruppo di bambini si è ribellato e ha trascorso la serata con gli occhi incollati allo smartphone.
L’amministrazione comunale, dopo che alcuni residenti si sono lamentati delle grida e dei rumori dei ragazzini, ha esposto un cartello: “Vietato giocare a palla”. A quel punto è partita la protesta dei piccoli, accompagnata da uno striscione: “Criticate tanto la nostra generazione, ma ci avete tolto il pallone”.
I ragazzi hanno chiesto: – Ci diano un posto dove giocare: siamo ragazzi e abbiamo bisogno e il diritto di divertirci giocando.
Dopo essersi fatti fotografare, distesi a pancia in giù e intenti a guardare gli schermi degli smartphone, hanno lanciato un appello al sindaco.
Così, il primo cittadino ha deciso di incontrare i giovani manifestanti e ha promesso loro che troverà un’altra zona in cui potranno giocare: – A breve individueremo un’area dove potranno giocare in libertà – ha dichiarato.
Il divieto nella piazza rimane e, come ha spiegato il sindaco, nasce per tutelare soggetti fragili come anziani e mamme con i passeggini.
Quindi, la scelta è stata fatta per tutelare tutti, ma “non vuole essere punitiva” e per questo il sindaco ha promesso ai ragazzi di “attrezzare un’area dedicata a loro”.
24 RIASSUNTO
2 Utilizzando le 5W + H, scrivi in modo sintetico le principali informazioni del testo.
Dove ➜ Where
Quando ➜ When
Chi ➜ Who
Che cosa ➜ What
Perché ➜ Why
Come ➜ How
RACCONTOARTICOLOD’AVVENTURA DI CRONACA
Conclusione
25
RIASSUNTO
.................................................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................................
TESTO DESCRITTIVO
SCRITTURA LA DESCRIZIONE OGGETTIVA
DI UNA PERSONA
La DESCRIZIONE OGGETTIVA di una persona può essere fatta:
• in PRIMA PERSONA, cioè chi ha scritto descrive se stesso/a;
• in TERZA PERSONA, cioè l’autrice/l’autore descrive una persona diversa da sé.
1 Leggi due volte ogni testo, poi completa.
Gianni Padoan, Morgan il gatto, Piccoli
Giordano
Giordano aveva uno sguardo curioso, occhi sempre attenti, con una zazzera che gli ballava sugli occhi. Aveva i capelli arruffati e scomposti già due minuti dopo essere stati pettinati, così come due minuti dopo essersi cambiato, sulla maglietta e sui pantaloni aveva già una mezza dozzina di macchie.
Era un gran giocherellone. Pieno di fantasia per dono di natura, si riforniva in abbondanza con i suggerimenti di film o di cartoni animati, al punto che, nei suoi giochi, viveva una continua atmosfera da guerre stellari.
Si fabbricava straordinarie navi spaziali con le costruzioni, con la carta, con i tappi di sughero e le cannucce per le bibite: occorrendo, con la fantasia, trasformava in astronave se stesso, o almeno la sua mano grassottella.
Questa descrizione è fatta in persona.
Caterina Roberto Garofalo, Graziella Roccetti di Camillo, Scrivere bene - Scrivere meglio, Nicola Milano Editore
Mi descrivo
Sono più alta degli altri compagni e sono anche piuttosto snella. Ho i capelli lunghi, ricci e biondi. I miei occhi, grandi e chiari, hanno un’espressione allegra, perché sono quasi sempre contenta.
Sono un po’ vanitosa e, quando ho del tempo libero, amo travestirmi con i vestiti e i gioielli di mia mamma.
I miei fratelli mi prendono in giro per una caratteristica fisica un po’ curiosa: ho due denti un po’ sporgenti; per questo mi chiamano “coniglietto”. Le mie mani sono abbastanza grandi e affusolate.
Le mie gambe sono lunghe e scattanti.
Questa descrizione è fatta in persona.
26
Per descrivere una persona oggettivamente, ti devi concentrare sul suo ASPETTO FISICO e su tratti particolari del suo CARATTERE. Puoi parlare anche delle sue ABITUDINI e delle sue PREFERENZE
SCRITTURA
RACCONTO D’AVVENTURA TESTO DESCRITTIVO
2 Scrivi la descrizione oggettiva di una persona. Per realizzare il testo puoi utilizzare la tabella che è nel tuo libro di Scrittura e Riassunto di classe quarta, a pagina 45.
........................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. 27
Titolo
SCRITTURA LA DESCRIZIONE SOGGETTIVA
DI UNA PERSONA
La DESCRIZIONE SOGGETTIVA di una persona mette in risalto gli ASPETTI OGGETTIVI (aspetto fisico, abbigliamento, abitudini…), accompagnati da COMMENTI o RIFLESSIONI di chi scrive.
1 Leggi due volte il testo. Sottolinea i commenti del protagonista che rendono soggettiva questa descrizione.
Lucia Tumiati, Saltafrontiera, Giunti Junior Erika è la bambina più insopportabile del mondo. Erika col suo naso in su e la faccia rossa e tonda come una mela.
L,insopportabile Erika
Lei sa sempre tutto. Sa pattinare perché nella sua città c’è tanto freddo che in inverno ogni specchio d’acqua è gelato.
Va via d’inverno con i pattini sulle spalle.
Quando arriva al posto dove può pattinare, si leva la giacca rossa imbottita di piume; resta con la gonna corta e le calze pesanti di lana.
Scivola, balla, piroetta sul ghiaccio per un’ora di fila. Non cade mai quell’antipatica.
– Giorgio, hai visto i quaderni di Erika? Guarda come scrive bene, com’è diligente, che bei voti! – dice mia madre.
Io non posso soffrire Erika! Lei sa anche andare sullo slittino come un bolide e sa fermarsi girando lo slittino per traverso tutto d’un colpo. Ummm… che invidia!
E, per colmo di dispetto, sul vetro della sua stanza ha potuto attaccare le decalcomanie.
E gli yogurt che si mangia quella lì? Yogurt alla banana, alla fragola, alla cioccolata, yogurt “nature”.
E poi la panna, la cioccolata, le marmellate fatte in casa.
Sembra fatta nella fabbrica di suo padre, dove fanno gli orologi di precisione: tic-tac, tic-tac.
Ecco io lo dico una volta per tutte.
Voglio proprio dargliele di santa ragione!
Già, ma se poi me le rende?
28
TESTO DESCRITTIVO
RACCONTO D’AVVENTURA TESTO DESCRITTIVO
La DESCRIZIONE SOGGETTIVA si basa sulle IDEE CHE TU HAI DI UNA PERSONA, che possono essere discordanti rispetto a quelle di altri amici o amiche. Quando fai una descrizione, scrivi il tuo parere personale utilizzando espressioni come “penso che”, “credo che”, “secondo me”… Metti in risalto gli aspetti del suo fisico o del suo carattere che più ti piacciono o che più ti innervosiscono (ricordati di non esagerare, in questo caso!).
Tieni presente questi punti-chiave. Che cosa pensi:
• del CARATTERE di questa persona (è simpatica, indisponente…);
• del suo ASPETTO FISICO (secondo te è alta, magra…);
• delle sue ABITUDINI (le condividi oppure no).
2 Scrivi la descrizione soggettiva di una persona.
ISIONE MENTALE V
Immagina la persona che devi descrivere proprio come se si muovesse lì, davanti a te. Poi rifletti su ciò che ti piace o non ti piace di lei.
........................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. 29
Titolo
SCRITTURA
V
SCRITTURA
TESTO DESCRITTIVO
L,ORDINE SPAZIALE
Rispettare l’ORDINE SPAZIALE vuol dire descrivere procedendo con metodo: per esempio dal generale al particolare, dall’alto al basso, da sinistra a destra, da vicino a lontano o viceversa…
1 Leggi due volte il testo.
Roberto Denti, Il ragazzo è impegnato a crescere, Topipittori
La mia casa
L‘appartamento dove ho cominciato ad abitare a tre anni era situato al piano terra: si entrava dal cortile e dietro c’era l’orto-giardino. Le stanze erano situate a sinistra e a destra dell’anticamera d’ingresso: a sinistra c’era la cucina con un grande camino, la stufa, i fornelli del gas. Oltre alla cucina, che aveva una porta che comunicava con il giardino, c’era la “saletta” che funzionava da sala da pranzo e da soggiorno.
A destra dell’anticamera c’erano le stanze da letto poste una a fianco dell’altra: per entrare nella camera da letto dei miei genitori si doveva passare da quelle in cui dormivamo mia nonna e io.
La stanza di mamma e papà aveva un’altra uscita in quella di mio fratello, nella quale si poteva entrare anche dalla “sala grande”, dove c’erano un divano, alcune poltrone, molte sedie e gli scaffali della libreria. La stanza da letto di mio fratello portava nel gabinetto ed era obbligatorio passarci se dovevamo soddisfare i bisogni corporali. C’era anche una stanza da bagno con la vasca e la doccia.
La “sala grande” aveva una enorme vetrata che dava sul giardino, al quale si accedeva da una porta-finestra più piccola: la sala era freddissima e per poterci stare dentro senza rabbrividire era necessario accendere la stufa almeno un giorno prima.
Durante l’inverno la “saletta” era l’unica stanza riscaldata della casa.
Le stanze da letto erano sempre fredde perché, si diceva, era più igienico dormire in un ambiente del genere.
30
SCRITTURA
RACCONTO D’AVVENTURA TESTO DESCRITTIVO
Per DESCRIVERE AMBIENTI e LUOGHI in modo completo e dettagliato devi utilizzare gli INDICATORI SPAZIALI.
Puoi procedere in questi modi:
• descrivi il luogo in modo globale e poi nei particolari;
• segui un ordine: destra-sinistra, vicino-lontano, alto-basso o viceversa…
2 Descrivi la tua casa o una casa immaginaria prendendo ispirazione da quanto hai letto nel testo o seguendo uno dei due modi indicati.
31
........................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................
Titolo
SCRITTURA
TESTO DESCRITTIVO
I DATI SENSORIALI
Per descrivere un AMBIENTE, esterno o interno, si possono utilizzare:
• dati visivi: dimensioni, forme, colori, luci, posizioni;
• dati olfattivi: profumi e odori;
• dati uditivi: i rumori e le voci o i versi;
• dati tattili: materiali, superfici, temperature…
1 Leggi due volte il testo.
Joanne Kathleen Rowling, Harry Potter e il calice di fuoco, Salani
Casa Riddle
Casa Riddle si trovava sulla collina che dominava il villaggio: alcune delle finestre erano inchiodate, al tetto mancavano delle tegole e l’edera cresceva incolta sulla facciata. La porta principale di Casa Riddle non sembrava forzata, e nemmeno le finestre.
Frank raggiunse il retro della casa e arrivò a una porta quasi completamente nascosta dalla verde e folta edera. Estrasse la vecchia chiave un po’ arrugginita, la infilò nella toppa e aprì la porta senza far rumore.
Si ritrovò nella cucina tenebrosa. Frank, anche se era buio pesto, si ricordava dov’era la porta che si apriva sull’ingresso.
Vi si diresse a tentoni, sfiorando con le mani le pareti ruvide, le narici piene dell’odore dell’abbandono, le orecchie tese a cogliere qualunque rumore di passi o voci provenisse da sopra.
Raggiunse il vasto ingresso, un po’ più illuminato grazie alle ampie finestre che si trovavano ai due lati dell’entrata, e prese a salire le scale, benedicendo lo spesso strato di polvere che ricopriva la pietra, perché smorzava il rumore dei suoi piedi.
Di sopra, Frank voltò a destra: proprio alla fine del corridoio c’era una porta socchiusa e una luce intermittente brillava attraverso la fessura, disegnando una lunga lama d’oro sul pavimento nero.
Frank si avvicinò.
Da quella distanza riusciva già a vedere uno spicchio della camera. Nel camino il fuoco era acceso.
32
Nella descrizione di un AMBIENTE ogni dato può essere arricchito da AGGETTIVI che rendono chiara e completa la descrizione.
2 Descrivi un ambiente reale o immaginario utilizzando i dati sensoriali
RACCONTO D’AVVENTURA TESTO DESCRITTIVO
SCRITTURA
..................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................
Titolo
33
SCRITTURA
TESTO DESCRITTIVO
LE SIMILITUDINI
Nei testi descrittivi puoi usare le SIMILITUDINI per far meglio immaginare le caratteristiche fisiche o il carattere del personaggio.
La similitudine è un PARAGONE tra due elementi diversi che però hanno delle caratteristiche comuni. Le similitudini sono introdotte dalle parole: come, assomiglia, sembra…
1 Leggi due volte il testo.
Gli anni passano
Lo so che mi guardate ora e notate i miei capelli, grigi come le nuvole quando sta per arrivare la pioggia, e la pelle rugosa come quella delle tartarughe giganti delle Galapagos.
Ma quando ero giovane vi assicuro che i miei capelli erano neri e lucidi come il carbone.
La mia pelle era liscia e morbida come una stoffa di seta.
Le dita delle mie mani sono lente e doloranti, ma da giovani erano veloci come saette quando si muovevano sui tasti del pianoforte. Sì, ero una cantante con una voce melodiosa come il canto dell’usignolo.
Ora dalla mia bocca escono note basse come quelle di una mucca che muggisce.
Beh, però sono ancora furba come una volpe e curiosa come una scimmietta.
2 Descrivi una persona utilizzando le similitudini
................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................
Titolo
34
I DATI DINAMICI
Nelle descrizioni anche i movimenti, cioè i DATI DINAMICI, possono essere descritti utilizzando le SIMILITUDINI e i PARAGONI.
1 Leggi due volte il testo.
Una farfalla
Ero sdraiato sull’erba del prato. Girai gli occhi e accanto a me vidi una farfalla.
Le sue ali erano colorate come l’arcobaleno, anzi come la tavolozza di un pittore.
Volava leggera: assomigliava a una piuma trasportata dal vento.
Le sue ali accarezzavano l’aria come un leggero soffio di vento.
Arrivò vicino a un fiore. Danzò intorno a lui. Sembrava una ballerina agile e armoniosa. Poi stese le sue zampette sottili come fili di seta e si posò sui petali.
Chiuse le ali come le pagine di un libro.
2 Descrivi un gatto utilizzando anche le similitudini nei dati dinamici
Titolo
35 SCRITTURA
D’AVVENTURA TESTO DESCRITTIVO
RACCONTO
................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................
LA DESCRIZIONE DI UN OGGETTO SCRITTURA
Nella descrizione di un OGGETTO si utilizzano i DATI SENSORIALI e le SIMILITUDINI.
1 Leggi due volte il testo.
Kate DiCamillo, Lo straordinario viaggio di Edward Tulane, Giunti Junior
Tulane, un coniglio di porcellana
Una volta, in Inghilterra, a Londra, in una casa di Egypt Street, c’era un coniglio fatto quasi interamente di porcellana: braccia, gambe, testa, corpo e naso.
Dentro le braccia e le gambe aveva uno scheletro di filo di ferro che permetteva a gomiti e ginocchia di porcellana di piegarsi senza difficoltà: così i movimenti del coniglio erano facili e agili.
Aveva le orecchie di vero pelo di coniglio.
Sotto il pelo c’erano robusti fili di metallo pieghevole: così le orecchie potevano assumere posizioni diverse. Ogni posizione poteva esprimere l’umore del coniglio: allegro, stanco, annoiato…
Anche la sua coda era di vero pelo di coniglio ed era vaporosa e soffice come una nuvola. Il coniglio si chiamava Edward Tulane. Era alto 90 centimetri circa, dalla punta delle orecchie alla punta delle zampe.
Aveva occhi dipinti di un azzurro vivo e penetrante. Edward era convinto di essere un personaggio fantastico. Soltanto i baffi non gli piacevano: anche se erano lunghi ed eleganti, Edward pensava che non fossero affatto baffi di coniglio.
La padroncina di Edward era una bambina bruna, di dieci anni circa: si chiamava Abilene Tulane ed Edward le piaceva molto.
TESTO DESCRITTIVO 36
Nella descrizione di un OGGETTO tieni presente questi punti:
• dove si trova;
• com’è toccandolo, guardandolo, annusandolo…;
• di quale materiale è fatto;
• per che cosa viene usato
SCRITTURA
RACCONTO D’AVVENTURA TESTO DESCRITTIVO
2 Cerca nella realtà uno di questi oggetti. Osservalo con attenzione e descrivilo aiutandoti con la traccia indicata sopra. Se vuoi, puoi anche scrivere una tua riflessione personale per concludere il testo.
Titolo
37
................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................
RACCONTO REALISTICO E FANTASTICO
DIVERSI TIPI DI SEQUENZE
Le SEQUENZE possono essere:
• narrative; • riflessive; • descrittive; • dialogiche.
Per fare il riassunto:
• le SEQUENZE DIALOGICHE devono essere trasformate in sequenze NARRATIVE utilizzando il DISCORSO INDIRETTO;
• le SEQUENZE DESCRITTIVE e RIFLESSIVE non servono per capire la trama e, perciò, NON VANNO CONSIDERATE.
1 Leggi due volte il testo.
Joanne Kathleen Rowling, Harry Potter e l’Ordine della Fenice, Salani
Dudley dissennato
Harry e suo cugino Dudley voltarono a destra lungo lo stretto vicolo. Era vuoto e molto più buio delle vie che collegava perché non c’erano lampioni.
Il cielo indaco cosparso di stelle all’improvviso era diventato nero come la pece e privo di luci. Erano circondati da un’oscurità totale, impenetrabile, silenziosa.
La voce terrorizzata di Dudley esplose nell’orecchio di Harry, dicendo: – Che cosa stai facendo? F… fermati!
– Non sto facendo niente! Zitto e non muoverti!
C’era qualcosa nel vicolo oltre a loro due, qualcosa che faceva respiri lunghi, rochi, sonori.
Harry avvertì un terribile fiotto di paura.
“La bacchetta!” si chiese Harry agitato, “Dov’è... la bacchetta... andiamo... lumos!”.
Pronunciò l’incantesimo, avido di luce che lo aiutasse nella ricerca. Con suo incredulo sollievo la punta della bacchetta si accese. Harry barcollò.
Una sagoma incappucciata scivolava verso di lui, incombente sul suolo. Barcollando all’indietro, Harry levò la bacchetta.
Il Dissennatore si chinava su di lui, e il panico gli annebbiò il cervello. “EXPECTO PATRONUM!”.
Concentrati...
38 RIASSUNTO
RIASSUNTO
RACCONTORACCONTOD’AVVENTURA REALISTICO E FANTASTICO
Un enorme cervo d’argento spuntò dalla punta della bacchetta di Harry; le sue corna colpirono il Dissennatore nel punto dove avrebbe dovuto esserci il cuore; l’essere fu scagliato all’indietro e di fronte al cervo scivolò via come un pipistrello, sconfitto.
Di corsa Harry raggiunse Dudley che era rannicchiato a terra, le braccia strette sul volto. Un secondo Dissennatore era chino su di lui. Harry urlò al cervo di fermare il Dissennatore. Il volto senz’occhi del Dissennatore era appena a qualche centimetro da quello di Dudley quando le corna d’argento lo colpirono: volò in aria e, al pari del compagno, si allontanò e fu inghiottito dall’oscurità. Harry non riusciva a crederci. Pensò che la luna, le stelle, la calda brezza che ora spazzava il vicolo non fossero realtà.
2 Colora le barre accanto alle sequenze, come indicato: sequenza descrittiva; sequenza riflessiva; sequenze dialogiche; sequenze narrative.
3 Trasforma i dialoghi in sequenze narrative.
La voce terrorizzata di Dudley esplose nell’orecchio di Harry, dicendo:
– Che cosa stai facendo? F… fermati!
– Non sto facendo niente! Zitto e non muoverti!
La voce terrorizzata di Dudley esplose nell’orecchio di Harry; chiedeva
“La bacchetta!” si chiese Harry agitato, “Dov’è… la bacchetta… andiamo… lumos!”.
Harry si chiese
39
.................................................................................................................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................
SCRIT TURA LE SEQUENZE DIALOGICHE
RACCONTO REALISTICO E FANTASTICO
Le sequenze dialogiche possono essere considerate SEQUENZE NARRATIVE, perché aiutano a raccontare alcune parti della trama attraverso il discorso diretto.
1 Continua il racconto. Trasforma le parti scritte in corsivo in discorso diretto
La signora Figg
Quando Harry tentò di rialzarsi udì dei passi di corsa alle spalle. Alzò d’istinto la bacchetta un’altra volta. Si voltò.
Era la signora Figg, la loro vicina di casa, che gli strillò di non metterla via: potevano esserci altri Dissennatori in giro.
La signora Figg parlò con Harry e Harry si accorse che lei sapeva che cosa fossero i Dissennatori. Harry le chiese allora se fosse una strega.
.................................................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. 40
SCRITTURA
La signora Figg si chinò su Dudley e gli intimò di alzarsi.
Dudley non poteva muoversi e allora Harry affermò che ci avrebbe pensato lui.
Harry si tirò uno dei braccioni di Dudley intorno alle spalle e lo trascinò verso la strada.
La signora Figg camminava barcollando davanti a loro e ordinò a Harry di tirare fuori la bacchetta.
Aggiunse che non doveva assolutamente mettere via la bacchetta, anche se non era facile tenerla ferma e trasportare Dudley allo stesso tempo.
Dudley, afflosciato sulla spalla di Harry, mormorò che aveva perso ogni desiderio di muoversi da solo e che i suoi piedi potevano solo trascinarlo.
41
................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. RACCONTO REALISTICO E FANTASTICO
RACCONTO REALISTICO E FANTASTICO
LE FRASI-CHIAVE
Per ogni sequenza narrativa devi individuare una FRASE-CHIAVE, cioè l’INFORMAZIONE PRINCIPALE che permette di comprendere qual è l’avvenimento narrato nella sequenza.
Se la narrazione è in prima persona, deve essere cambiata in narrazione in FORMA IMPERSONALE
1 Leggi due volte il testo. Poi completa le frasi-chiave.
Teresa Buongiorno, Io e Sara, Roma 1944, Piemme
Isa Osa la Furiosa
Alla mia nascita mio fratello Gianni mi aveva guardata con raccapriccio e aveva sentenziato: – Isabella, questa! Ma guardatela! È Isabrutta, anzi, Isabruttissima!
– Tutti i bambini sono brutti, appena nati – mi consolava mia nonna Isa.
Comunque, nessuno mi chiamò mai Isabella. Ero Isotta, per distinguermi dalla nonna. Secondo Gianni quel nome mi stava a pennello: ero proprio un’Isotta, grassottella al punto giusto, da mettere in forno.
– Fai finta di non sentire, – raccomandava Nonna Isa – se non gli dai corda, finisce il divertimento. E lui smette.
Il primo giorno di scuola ho rimediato subito un pugno in testa.
Me lo diede Antonio Cioccoloni, il figlio del fornaio.
E pensare che mi era sembrato simpatico, con quel nome che sapeva di cioccolata, il viso tondo, i capelli neri e gli occhi brillanti.
Alla nascita di Isa suo
fratello aveva detto che
Isabella era
Gianni chiamava Isabella
Isotta perché
Il primo giorno di scuola
Sequenza
42 RIASSUNTO
...................................................................................................
..........................................................
...................................................................................................
...................................................................................................
Mi aveva domandato: – Come ti chiami? – e io subito, credendo che volesse fare amicizia:
– Isa, Isotta – avevo detto
– Isotta la grassotta – aveva riso lui, con la stessa espressione malandrina di Gianni quando era in vena di dispetti.
E, senza una ragione, mi aveva dato un pugno in testa
Nessuno era intervenuto. Nessuno se n’era accorto. Tutti continuavano a farsi i fatti loro. Ma dov’erano tutti gli amici che avrei avuto?
E la maestra, che avrebbe dovuto proteggermi?
Tornando a casa mi ero guardata allo specchio cercando di vedermi con gli occhi degli altri: ero grassa, avevo i denti storti, il naso a patata, i capelli come spaghetti. Pensai a Gianni, con i suoi riccioli bruni, il sorriso perfetto, la figuretta snella.
Per incominciare dovevo cambiare nome. Come può essere rispettata una che si chiama Isotta?
Quando mio fratello mi prese in giro di nuovo, lo graffiai sul collo. Come un gatto.
Lui spalancò gli occhi, stupito. Ma poi rise, e canticchiò chiamandomi: – Isa Osa, la Furiosa... – convinto di farmi arrabbiare.
Invece sorrisi. Quello sarebbe stato il mio nuovo nome di battaglia. Isa Osa, la Furiosa. E mi sarei battuta, alla grande!
RIASSUNTO
RACCONTO REALISTICO E FANTASTICO
Isa dice ad Antonio di chiamarsi
Antonio ........................................................................
Sequenza ......................................................................
Isa decide
Gianni la e Isa
Gianni la chiama
Isa decide di chiamarsi ....................
43
SCRITTURA SCRITTURA BREVE
RACCONTO REALISTICO E FANTASTICO
La SCRITTURA BREVE è un particolare tipo di testo che mette a fuoco SOLO UN ARGOMENTO e lo esprime con POCHE FRASI.
1 Osserva, leggi e completa.
Nomi, nomignoli, soprannomi
IO MI CHIAMO GISELLA, MA TUTTI MI CHIAMANO “PRECISINA”!
Scrivi perché, secondo te, Filippo viene chiamato in questo modo.
Scrivi perché, secondo te, a Gisella è stato dato questo soprannome.
IL MIO NOME È FILIPPO, MA PER TUTTI SONO “LA GIRAFFA”.
Io mi chiamo ; il mio nome è stato scelto perché
Come molte persone anch’io ho un soprannome
Questo soprannome mi è stato dato perché
Anch’io ho inventato per altri dei soprannomi
Chiamo il mio amico perché
Invece , per me è
Sapete perché?
44
..............................................................................................................................
..............................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................................................................
VIENI QUI, NANEROTTOLO!
SCRITTURA
RACCONTO REALISTICO E FANTASTICO
SONO PICCOLO, È VERO, MA LO SA QUANTO CI RIMANGO MALE?!
Una volta mi hanno dato il soprannome
Io mi sono
In un primo momento non ho reagito, ma poi
Allora ho capito ..........................................................................................................................................................................................................
Io non do mai soprannomi sgradevoli perché
Mi arrabbio molto quando i miei amici o le mie amiche chiamano (parla di un amico o un’amica a cui è stato dato un soprannome poco gentile. Perché è chiamato/a così? Che cosa fai tu in sua difesa?)
..............................................................................................................................
................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................
GUIDATA
SCRITTURA LA STRUTTURA DEL TESTO
TEMA: GLI INCONTRI
Ricorda che quando scrivi un testo devi rispettare questa STRUTTURA:
• INTRODUZIONE: devi presentare in linea generale l’argomento che andrai a trattare oppure la situazione iniziale di un fatto;
• SVOLGIMENTO: è la parte in cui tratterai in modo esauriente l’argomento proposto dal titolo;
• CONCLUSIONE: è la parte in cui termini la narrazione, anche utilizzando riflessioni tue o dei personaggi.
1 Aiutandoti con le immagini e con i suggerimenti, racconta la storia di un incontro.
Titolo:
INTRODUZIONE
Spiega chi sono i personaggi, che cosa stanno facendo e come mai si trovano in quel luogo. Si aspettano di fare un incontro?
SVOLGIMENTO
Chi incontrano i bambini? Dov’è? Com’è? Descrivi il gatto.
Che cosa fanno i bambini? Come reagisce il gattino? Che cosa pensano i bambini?
46
..............................................................................................................................
..............................................................................................................................
.............................................................................................................................. ..............................................................................................................................
SCRITTURA GUIDATA
Che cosa ha fatto la bambina? Perché ha messo la felpa nel cestino?
Come reagiscono i genitori? Perché?
CONCLUSIONE
Come sono riusciti i bambini a convincere i genitori? Che cosa è cambiato?
.............................................................................................................................. ..............................................................................................................................
.............................................................................................................................. ..............................................................................................................................
.............................................................................................................................. ..............................................................................................................................
TEMA: GLI INCONTRI
RIASSUNTO
RACCONTO DI FANTASCIENZA
LO SMONTAGGIO: LE
FRASI-CHIAVE
Fare lo SMONTAGGIO di un racconto vuol dire DIVIDERLO IN SEQUENZE e SCRIVERE LE FRASI-CHIAVE delle sequenze importanti che indicano gli AVVENIMENTI NECESSARI PER CAPIRE LA TRAMA
1 Leggi due volte il testo. Poi completa le frasi-chiave per fare lo smontaggio.
Nella fabbrica abbandonata
La fabbrica abbandonata era fresca e polverosa. Dal cancello principale si accedeva a un ballatoio sospeso. Un luogo immenso e desolato. Sulle pareti correvano travi d’acciaio che reggevano gru e altri macchinari in disuso. Le finestre erano grandi vetrate con le grate. Molti vetri erano rotti. Nessuno aveva più messo piede lì dentro da anni.
Jeremy decise di esplorare il pianoterra di quella fabbrica abbandonata
Iniziò a gironzolare nel capannone dismesso, alla ricerca di qualcosa di interessante.
Poi si accorse di un semplice container metallico, azionato da un dispositivo che penzolava appeso a un filo della scatola dei comandi. Solo un pulsante, rosso, per scendere giù. Aveva trovato un ascensore.
“Chissà dove porta” si chiese Jeremy, e provò a premere il pulsante.
In realtà non credeva che l’ascensore potesse azionarsi sul serio: invece la grata di sicurezza si abbassò e un vecchio motore si mise in funzione.
Sequenza
Jeremy
Jeremy
48
Jeremy Belpois, Il castello sotterraneo, Piemme Junior
........................................................................... ...................................................................................................
Jeremy ...........................................................................
Dopo quasi un minuto di discesa nel buio, l’ascensore si arrestò e la grata tornò a sollevarsi. Jeremy si trovò in una stanza. Dal soffitto scendeva un braccio meccanico che reggeva vari schermi televisivi spenti e una tastiera. Davanti agli schermi c’era una comoda poltroncina con una serie di pulsanti sui braccioli. Una postazione di comando. La console di pilotaggio di un’astronave.
Jeremy respirò a fondo e si sedette sulla poltroncina. Il suo peso fece scattare un sensore e d’improvviso gli schermi si illuminarono; sui monitor cominciarono ad allinearsi file di caratteri di un linguaggio di programmazione che Jeremy non aveva mai visto.
Il proiettore disegnò una sfera che galleggiava nell’aria: una specie di grosso mappamondo, suddiviso in quattro spicchi.
– Una mappa – sussurrò il ragazzo, emozionato. Una mappa divisa in quattro settori. Solo che quella sfera galleggiante non sembrava la Terra: Jeremy non riconosceva nessuno dei continenti.
Il proiettore
49
Jeremy ................................................................................................... ...................................................................................................
................................................................................................... ...................................................................................................
................................................................................................... RIASSUNTO RACCONTO DI FANTASCIENZA
RACCONTO DI FANTASCIENZA
RIASSUNTO LO SMONTAGGIO: LE FRASI-CHIAVE
RICORDI che cosa era successo a Jeremy?
Il racconto continua...
1 Leggi due volte il testo. Poi completa le frasi-chiave per fare lo smontaggio. Ricordati di NON utilizzare il discorso diretto.
Jeremy Belpois, Il castello sotterraneo, Piemme Junior
Maya
ACCESSO NEGATO. AGGANCIAMENTO NECESSARIO, comparve sullo schermo. – “Agganciamento”? – commentò Jeremy a denti stretti. – A che cosa ti devi agganciare?
PREMERE S PER AGGANCIARE L’AGENTE
– E va bene, – disse Jeremy ad alta voce per farsi coraggio – agganciamolo, allora
Il suo dito schiacciò il tasto S. Lo schermo diventò di colpo buio.
Jeremy chiuse gli occhi per un istante, spaventato.
Jeremy segue le indicazioni
Sequenza Quando li riaprì, vide davanti a sé il volto di una ragazzina.
I capelli a caschetto erano di uno strano colore rosa intenso e ricadevano in una lunga frangia sulla fronte, interrotta ai lati del viso da due bizzarre orecchie a punta, simili a quelle di un elfo.
La giovane aprì gli occhi all’istante. Si guardò intorno, disorientata. Alle sue spalle c’era una parete nera, su cui scorrevano numeri e simboli senza senso, come foglie trasportate dal vento.
Davanti a Jeremy
Sequenza
...................................................................................................
!
– Dove… mi trovo? – chiese a un certo punto. Poi sembrò guardare dritto verso Jeremy.
– E tu… chi sei?
– Io sono… sono un ragazzo.
– Beh, allora io sono una ragazza, credo. Sai dirmi come sono finita… qui?
Jeremy non sapeva cosa rispondere e le chiese se non ricordava nulla.
La ragazza si stropicciò gli occhi e tornò a guardarsi intorno. Sembrava spaventata. Scosse la testa sconsolata.
La ragazza spiegò che stava dormendo, ma non sapeva dire da quanto tempo.
Dopo un silenzio imbarazzato, Jeremy decise di presentarsi: – Io mi chiamo Jeremy.
– Jeremy è un bel nome. Mi piace.
Per la prima volta la ragazza abbozzò un sorriso. Poi tornò a rabbuiarsi. – Io non ricordo nemmeno se ce l’ho, un nome.
- Facciamo così – propose Jeremy, dopo averci riflettuto. – Se non sai il tuo nome, lo decido io per te. Che ne dici di Maya?
La ragazza strizzò gli occhi: – Maya. Mi piace. Maya e Jeremy. Ora siamo amici?
Jeremy pensò che fosse tutto terribilmente strano. Ma senza esitazione rispose: – Certo. Siamo amici.
La ragazza
Jeremy chiede
Jeremy
Jeremy decide di
I due ragazzi
51
RIASSUNTO
..............................................................
...................................................................................................
...................................................................................................
...................................................................................................
DI FANTASCIENZA
RACCONTO
SCRITTURA SCRIVERE UN TESTO DI FANTASCIENZA
RACCONTO DI FANTASCIENZA
Nel riassunto lo SMONTAGGIO aiuta a capire la trama. La SCALETTA è lo smontaggio del testo che andrai a stendere arricchendolo con descrizioni, dialoghi e riflessioni.
1 Scrivi un testo di fantascienza arricchendo le frasi-chiave che formano la scaletta
Emma e Joao sono sull’ottovolante che si stacca dalla giostra.
Emma e Joao atterrano su un pianeta sconosciuto.
Due piccoli esseri accompagnano Emma e Joao nella loro scuola.
........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ...........................................................................................................
53 SCRITTURA ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... ........................................................................................................... RACCONTO DI FANTASCIENZA
SCRITTURA GUIDATA
LA VISIONE MENTALE DELLA TRACCIA
TEMA: BUGIE E VERITÀ
Per stendere un testo è utile avere una VISIONE MENTALE della traccia, cioè rappresentare nella propria mente ciò di cui si vuole parlare o che si vuole raccontare.
TRACCIA: PINOCCHIO E LA VERITÀ
1 Per stendere questo testo dovrai immaginare situazioni in cui Pinocchio non è più bugiardo, ma dice la verità. Per scrivere un testo coerente e coeso sarà indispensabile rappresentare nella tua mente le diverse sequenze.
ISIONE MENTALE V V
Rappresenta nella tua mente queste situazioni.
1. Tre “cose” buone che possono capitare a Pinocchio quando dice la verità.
Scrivile qui sotto:
2. Tre situazioni in cui Pinocchio è con qualcuno e dice la verità.
Scegli quella che ti convince di più e cancella le altre.
Scrivile qui sotto:
3. Tre reazioni del Gatto e della Volpe quando Pinocchio dice la verità.
Scegli quella che ti convince di più e cancella le altre.
Scrivile qui sotto:
Scegli quella che ti convince di più e cancella le altre.
Scrivile qui sotto:
4. Tre reazioni della fata Turchina quando Pinocchio dice la verità.
Scegli quella che ti convince di più e cancella le altre.
54
.....................................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................................
SCRITTURA GUIDATA
TEMA: BUGIE E VERITÀ
2 Dopo aver scartato per ogni punto le situazioni che non ti convincono, scrivi un testo. Le situazioni che hai scelto saranno la tua traccia.
Pinocchio era un burattino a cui cresceva il naso quando diceva le bugie.
Io ho pensato: e se gli fosse capitato qualcosa di bello quando diceva la verità? Che cosa poteva succedergli? Ecco, ve lo racconto.
Pinocchio riflette sulle reazioni del Gatto e della Volpe e su quella della fata
Turchina e decide
55
................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................
RACCONTO GIALLO
DIVIDERE UN RACCONTO IN SEQUENZE
1 Leggi due volte il testo. Sapresti risolvere il caso?
Jim Suckach, Le indagini Lampo dell’ispettore Bracco N. 4, Piemme Junior
Rapina in autostrada
– Questo mese è la terza rapina – disse il tenente Manetta all’ispettore Bracco – tutte le persone derubate avevano problemi all’automobile. Tommaso Canestro, il campione di basket, ha bucato una gomma tornando da una partita. Una macchina si è fermata dietro la sua, un uomo è sceso e gli ha puntato contro una pistola, nel frattempo una complice lo legava. Gli hanno rubato i soldi e l’auto.
– E le altre due? – chiese Bracco.
– In quei casi sono stati i ladri a fingere di avere dei problemi al motore e hanno derubato la persona che si era fermata per aiutarli.
La sera seguente l’ispettore Bracco stava accompagnando a casa la sergente Rebecca Bonamira, quando notò un’auto ferma e un uomo inginocchiato vicino alla ruota.
Il detective accostò e scese.
– Grazie per esservi fermati, abbiamo forato –disse una donna che nel frattempo era scesa dall’auto per chiedere aiuto.
RIASSUNTO
L’ispettore Bracco si offrì di dare il suo aiuto. Faceva parte dei suoi doveri aiutare i cittadini in difficoltà. Non si sarebbe certo tirato indietro. Si avvicinò all’uomo che, inginocchiato accanto alla ruota posteriore destra dell’autovettura, stava riavvitando il tappino sulla valvola della gomma. L’uomo alzò la testa e si voltò verso l’ispettore. Pulendosi le mani con uno straccio, disse:
– Ho appena controllato la ruota di scorta ma è sgonfia anche quella. Per cortesia, possiamo usare il suo cellulare per chiamare il gommista?
I nostri sono scarichi entrambi.
– Naturalmente – rispose l’ispettore – è in macchina. L’ho lasciato sul sedile, vada a prenderlo e faccia le telefonate di cui ha bisogno.
L’uomo, mostrandosi calmo e tranquillo, infilò le mani in tasca e si avviò verso la macchina di Bracco. Seguendolo, l’ispettore, con una mossa fulminea, sfoderò la pistola.
RIASSUNTO
2 Leggi le frasi-chiave per individuare i fatti principali. Poi utilizzale per dividere in sequenze il testo, colorando la barra.
Il tenente Manetta comunicò all’ispettore Bracco che c’era stata la terza rapina a danno di automobilisti.
L’ispettore Bracco, accompagnando a casa la sergente, notò un’automobile ferma.
L’ispettore si fermò e la conducente spiegò che avevano forato.
L’ispettore Bracco si avvicinò all’uomo che stava riavvitando il tappino sulla valvola della gomma.
L’uomo chiese a Bracco di poter utilizzare il suo cellulare.
Bracco disse all’uomo di andare a prendere il cellulare.
L’ispettore puntò la pistola contro l’uomo.
preparare la scena della rapina?
Soluzione del caso: l’ispettore è molto sospettoso perché ha visto l’uomo rimettere il tappino sulla valvola della gomma e si è chiesto perché lo abbia tolto. Forse per far uscire l’aria e sgonfiare lo pneumatico, in modo da
RACCONTO GIALLO
RACCONTO GIALLO
LE PAROLE-LEGAME
Le parole-legame servono per passare dallo smontaggio al riassunto.
Collegando le frasi-chiave si ottiene il RIASSUNTO.
1 Leggi due volte il testo.
Jürg Obrist, Le indagini dell’Ispettore Fiuto e di Meg Cetriolo, Piemme
La Bugatti blu
In ufficio squillò il telefono. L’ispettore Fiuto sollevò la cornetta e una voce affannata disse:
– Buongiorno sono Vincent Taleggio. Ho bisogno del suo aiuto: mi hanno rubato la Bugatti.
– La Bugatti? – domandò Fiuto stupito.
– Sì, la mia Bugatti blu! Venga, presto! Sono al bar sotto il suo ufficio.
– Ero nel laboratorio al piano terra e avevo lasciato aperta la porta del negozio, –raccontò Vincent all’ispettore che lo aveva raggiunto – ero così preso dal lavoro che qualcuno deve averne approfittato per salire al primo piano, dove ci sono i giocattoli. All’improvviso ho visto un uomo scendere le scale e correre fuori. Nascondeva qualcosa sotto il cappotto.
L’ho inseguito fino a questo bar, dove si è confuso tra la folla ed è sparito. Allora l’ho chiamata direttamente da qui!
Vincent accompagnò Fiuto al negozio e gli mostrò la mensola vuota su cui di solito stava la Bugatti blu, la preziosa automobilina da collezione che era stata rubata. – La Bugatti era assicurata? – chiese a Vincent.
– Certo. Tutti i miei oggetti di valore lo sono!
Fiuto lo guardò: – Lei ha mentito, ha fatto finta di essere stato derubato per intascare i soldi dell’assicurazione.
Lei mi ha telefonato dal bar, senza verificare prima cosa avesse rubato il ladro. Quindi la sua storia è completamente inventata.
RIASSUNTO
58
2 Leggi le frasi-chiave per individuare i fatti principali Poi utilizzale per dividere in sequenze il testo, colorando la barra.
Il signor Vincent Taleggio denunciò all’ispettore Fiuto il furto di una Bugatti blu.
Il signor Taleggio spiegò che, mentre era nel laboratorio, qualcuno era uscito dal negozio nascondendo qualcosa.
Il signor Taleggio aveva inseguito il ladro e poi aveva telefonato a Fiuto.
L’ispettore Fiuto venne a sapere che la Bugatti è assicurata.
L’ispettore Fiuto disse che Taleggio aveva mentito per truffare l’assicurazione.
L’ispettore Fiuto spiegò che Taleggio, avendo telefonato dal bar, non poteva sapere che cosa gli era stato rubato perché non era salito a controllare.
3 Fai il riassunto collegando le frasi-chiave con le parole-legame Puoi scegliere tra questi connettivi logici e indicatori temporali: per telefono • per concludere • in negozio • allora • continuando • immediatamente
59
.......................................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... RIASSUNTO
GIALLO
RACCONTO
SCRITTURA
RACCONTO GIALLO SCRIVERE UN RACCONTO GIALLO
Un racconto giallo può essere scritto con le immagini delle scene principali, arricchite con DIALOGHI e DIDASCALIE. In questo caso è un TESTO MISTO.
1 Completa la storia scrivendo i dialoghi nei fumetti o le didascalie.
Jürg Obrist, Le indagini dell’Ispettore Fiuto e di Meg Cetriolo, Piemme
Il furto del violoncello
IO HO VISTO UN UOMO SCAPPARE CON IL VIOLONCELLO: VE LO DESCRIVO.
È L’ATTORE GIGI SORRISO.
Nella stazione di polizia giunge la notizia che è stato rubato il violoncello di Tito Spar.
Una testimone dice che
L’Ispettore Fiuto riconosce che
VADO A PRENDERE UNA PILA.
SCRITTURA
RACCONTO GIALLO
L’ispettore Fiuto va nell’appartamento dove Gigi abita con suo fratello. In casa è buio pesto.
QUALCOSA BLOCCA IL PASSAGGIO.
Mentre Gigi
È LA PRIMA
VOLTA CHE LO VEDO.
DEVE AVERLO PORTATO MIO FRATELLO!
SEI TU IL LADRO.
SAPEVI CHE C’ERA IL VIOLONCELLO
E PERCIÒ ANCHE AL BUIO NON SEI INCIAMPATO.
............................................................................... ............................................................................... ...............................................................................
...................................... ............................................................................... ...............................................................................
SCRITTURA GUIDATA
TEMA: LA PAURA
GLI ELEMENTI E I FATTI
Un testo realistico racconta qualcosa che è avvenuto o che può realmente accadere nella realtà. Ma ciò che accade in un testo realistico può anche non essere successo realmente. L’importante è rispettare queste indicazioni:
• scegli personaggi che possono realmente esistere;
• indica un tempo e un luogo preciso in cui si svolge la vicenda;
• racconta fatti che si possono realmente verificare;
• arricchisci il testo con particolari che rendano ancora più verosimile la situazione.
1 Completa le tabelle per stendere una traccia per un testo che parli di paura. Può essere un testo realistico o un testo fantastico.
GLI ELEMENTI
Personaggio protagonista
Corporatura
Luogo
Tempo
Che cosa spaventa il/la protagonista?
Come reagisce?
Chiede aiuto a qualcuno?
Come reagiscono le persone che sono accanto a lui/lei?
LA CONCLUSIONE
Come si conclude la vicenda?
Che cosa pensa il/la protagonista?
62
I FATTI
..............................................................................................
.............................................................................................. ...................................................................................................................................................... .............................................................................................. ...................................................................................................................................................... ..............................................................................................
2 Ora, seguendo la tua traccia, scrivi un testo, realistico o fantastico. Titolo (scegli un titolo che faccia capire di che cosa si parlerà):
Nella stesura del testo ricordati di fare un’introduzione descrivendo il/la protagonista, mettendo in evidenza il suo atteggiamento in situazioni di paura.
TEMA: LA PAURA
............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................. SCRITTURA GUIDATA 63
RACCONTO HORROR
L,INTRECCIO E LA FABULA
Se in un racconto c’è un FLASHBACK o un FLASHFORWARD, per fare lo smontaggio si può procedere seguendo l’intreccio oppure la fabula.
1 Leggi due volte il testo.
Barbara Cantini, Mortina e l’amico fantasma, Mondadori
Il bambino fantasma
Mortina, la bambina zombie e il suo fedele levriero albino, Mesto, guardarono fuori dalla finestra di Villa Decadente, la loro casa.
Videro un bambino luminescente: era evidentemente un bambino fantasma.
Li fissava e faceva cenno di voler entrare.
Mortina e Mesto non si avvicinarono.
Il bambino con tono imperioso disse che voleva entrare: era fuggito da una cavità nera e non ci voleva tornare.
E allora lo fecero entrare.
– Come ti chiami? – chiese Mortina.
– Non lo so, non ricordo più il mio nome – rispose il fantasma un po’ imbarazzato.
Il fantasma raccontò: – Ricordo vagamente che vivevo in un villaggio e avevo otto anni, all’improvviso una sensazione di freddo, tanto freddo… e poi più nulla. Ero stato attirato in un posto vuoto e scuro, non so come.
Sono scappato dalla cavità nera dell’albero nero, ma non ci voglio tornare!
È buio, brutto e puzza di zolfo!
Mortina pensò che fosse un vero peccato che un bambino fantasma così carino rischiasse di sparire.
Che cosa poteva fare per aiutarlo? Pensò di chiedere al fantasma di nonno Feretro, che fece capolino dalla sua foto sopra il tavolino della sala.
– Sono io, nonno! – disse Mortina, presentandogli l’amico e spiegando la situazione
Il nonno parlò loro dell’Oblio, un posto dove svanivano i fantasmi che non ricordavano il loro passato perché tutti li avevano dimenticati.
– L’unico modo per non far sparire il tuo amico sarebbe ritrovare il suo nome dimenticato e custodirne ben bene il ricordo! – concluse nonno Feretro Mortina si mise subito all’opera.
RIASSUNTO
64
2 Colora in la barra della sequenza che indica il flashback.
3 Completa le frasi-chiave dell’intreccio, cioè relative ai fatti nell’ordine in cui sono narrati.
Mortina, una bambina e Mesto, un , videro
Il bambino disse che
Il bambino disse che non
Il bambino fantasma raccontò che quando aveva ......................................................................................
Mortina, per aiutare il bambino fantasma ........................................................................................................
Il nonno
Il nonno spiegò che per non far sparire il fantasma
4 Ora numera le frasi-chiave in ordine logico e cronologico per ricostruire la fabula.
5 Fai il riassunto collegando le frasi-chiave con le parole-legame (connettivi logici e indicatori temporali). Scegli se fare il riassunto seguendo l’intreccio o la fabula.
.....................................................................................................................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 65 RIASSUNTO RACCONTO HORROR
RACCONTO HORROR
LE FRASI-CHIAVE E IL RIASSUNTO
Spesso, in un racconto horror i fatti importanti per ricostruire la trama sono pochi. Nel testo si trovano, però, descrizioni che servono per creare SUSPENSE, cioè un’atmosfera particolare che impressiona chi legge. Per fare lo smontaggio non si utilizzano le sequenze che “creano atmosfera”.
1 Leggi due volte il testo.
Eraldo Baldini, L’estate strana, Edizioni EL Lele rallentò il passo. Raramente andava così lontano da casa, e soprattutto mai da solo. Però conosceva bene il paese e la sua campagna. Si guardò attorno.
L,uomo di paglia
Gli alberi erano vecchi e alti, ormai spogli dei frutti. C’era ombra. Avrebbe dovuto dargli piacere, dopo la violenza del sole: però gli sembrava troppo scura, troppo fredda… non capiva cosa fosse, ma c’era qualcosa di strano che non andava. Si fermò. Solo silenzio. Non c’era un alito di vento a far frusciare le foglie, non c’era il concerto delle cicale, non cantavano gli uccelli. Un silenzio profondo, nella campagna deserta. Non si vedeva anima viva. Il cuore adesso batteva più forte. Fu allora che lo vide. In mezzo al campo c’era qualcuno, immobile. Sentì il cuore fermarglisi. Poi, dopo un attimo, la paura si sciolse in un sospiro di sollievo. Uno spaventapasseri.
Riprese a camminare, ma a ogni passo i suoi occhi tornavano su quella figura nera. Gli abiti erano tutti neri, ma neri ed enormi sembravano anche i suoi occhi. Lele accelerò di nuovo il passo. Di nuovo si girò a guardare l’uomo di paglia: e di nuovo il cuore gli sferrò una martellata alle costole e alle tempie… era più vicino. I suoi occhi adesso si vedevano meglio, erano grandi davvero, e neri, neri come due buchi senza fondo.
Cominciò a correre. Quando tornò a guardare verso lo spaventapasseri, gli sfuggì un urlo strozzato. Il fantoccio nero si muoveva, a balzi brevi e silenziosi, avvicinandosi sempre di più.
66 RIASSUMERE RIASSUNTO
Gridò più forte, abbandonò la strada correndo a perdifiato sulle stoppie secche e dure, scorticandosi le caviglie.
Senza rallentare si voltò indietro.
Lo spaventapasseri, a salti lunghi e veloci, aveva guadagnato terreno.
2 Colora in la barra che indica la sequenza descrittiva.
RIASSUMERE
RACCONTO HORROR
Scrivi le frasi-chiave delle altre sequenze narrative senza tenere conto delle descrizioni.
3 Fai il riassunto collegando le frasi-chiave con le parole-legame
Puoi scegliere tra questi connettivi logici, indicatori temporali ed espressioni: un giorno • allora • voltandosi vide che • angosciato si accorse che
67
................................................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................................................................
RIASSUNTO
SCRITTURA
RACCONTO HORROR SCRIVERE DESCRIZIONI HORROR
Nella scrittura di un racconto horror bisogna arricchire la scaletta con DESCRIZIONI di luoghi e persone che creino SUSPENSE, elemento indispensabile per coinvolgere chi legge, usando un linguaggio che incuta paura e orrore.
Questo è un castello che potrebbe comparire in una fiaba o in un testo realistico.
Questo è lo stesso castello “trasportato” in un racconto horror.
Quali aggettivi puoi usare in una descrizione per suscitare terrore?
Spaventoso, mostruoso, terrificante, agghiacciante, raccapricciante, inquietante, oscuro, sinistro, perfido, terribile…
Quali aggettivi puoi usare in una descrizione per indicare lo stato d’animo di chi si trova in una situazione spaventosa?
Terrorizzato, turbato, spaventato, sbigottito, impressionato, immobilizzato, grondante sudore, intimorito…
Come può essere un ambiente in un racconto horror?
Diroccato, misterioso, disabitato, minaccioso, angosciante, cupo, tenebroso, tetro…
Che cosa può essere un rumore?
Cigolìo, frastuono, ululato, calpestìo, brusìo…
Come può essere un odore?
Nauseante, solforoso, di muffa, stantio, acre…
68
1 Prendi spunto dal disegno per scrivere descrizioni che potresti inserire in un testo horror.
Titolo Andrea aprì la porta.
(descrivi Andrea per far capire che aveva molta paura)
(descrivi la porta per far capire che era una vecchia porta di legno massiccio)
(descrivi il rumore sinistro che fa la porta aprendosi)
(descrivi l’odore che proviene dalla porta aperta)
(descrivi l’ambiente che Andrea vede al di là della porta)
69
HORROR
SCRITTURA RACCONTO
............................................................................................................................................. .............................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................................................................
SCRITTURA GUIDATA
I TESTI BREVISSIMI
TEMA: ALLEGRIA
TEMA: L’ALLEGRIA
Un particolare tipo di testo brevissimo è la BARZELLETTA.
La caratteristica della barzelletta è quella di scegliere una situazione e usare un linguaggio che in poche parole metta allegria.
1 La prima cosa che devi fare è trovare una situazione che metta allegria.
Scrivi nei foglietti colorati alcune situazioni in cui ti sei divertito/divertita moltissimo. Accanto, in poche parole, racconta ciò che è accaduto: quando, dove, con chi eri...
LA SITUAZIONE IL RACCONTO
Quante risate ci siamo fatti!
Mi hanno raccontato una barzelletta divertentissima.
Come mi sono divertito/divertita
Durante l’intervallo Alì e io eravamo un po ’ tristi.
Si è avvicinato
70
............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. .............................................................................................................................
.................................................................................................. ..................................................................................................
SCRITTURA GUIDATA
TEMA: L’ALLEGRIA È
Sono morto/a dal ridere
MAMMA, SEI CAPACE DI SCRIVERE A OCCHI CHIUSI?
stato un vero spasso .................................................................................................. .................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. .............................................................................................................................
.................................................................................................. ..................................................................................................
.............................................................................................................................. .............................................................................................................................. .............................................................................................................................. ..............................................................................................................................
2 Osserva l’immagine e scrivi la barzelletta.
Niccolò
71
RACCONTO UMORISTICO
RIASSUNTO LE INFORMAZIONI NON INDISPENSABILI
In un testo si possono incontrare sequenze con informazioni NON INDISPENSABILI PER COMPRENDERE la trama, ma utili per creare un’ATMOSFERA. Questo succede spesso nei testi umoristici.
1 Leggi due volte il testo.
Jerome K. Jerome, Tre uomini in barca, Rizzoli
Tutta colpa della candela spenta
Una sera Tom e il suo amico Joe sostarono in una piccola locanda, dove c’erano altri loro conoscenti. Ci fu molta allegria e quando venne il momento di andare a letto, tutti erano alquanto brilli.
Tom e Joe dovevano dormire nella stessa stanza, in letti separati. Presero la candela e salirono. Quando entrarono nella camera, la candela andò a sbattere contro il muro e si spense; dovettero cambiarsi al buio e arrampicarsi sul letto a tastoni. Vi riuscirono, ma invece di andare ognuno nel proprio letto, com’erano convinti di fare, si coricarono entrambi nel medesimo letto, senza accorgersene. Uno si sdraiò nella giusta posizione, con la testa sul guanciale e i piedi in fondo, l’altro in posizione inversa, coi piedi sul guanciale.
Ci fu un momento di silenzio, poi Tom chiamò Joe.
– Che c’è, Tom? – rispose la voce di Joe dall’altro capo.
– Perdiana, c’è un uomo nel mio letto – fece Tom.
– Accidenti, è straordinario, Tom – disse l’altro – ma ti garantisco che anche nel mio letto c’è un uomo!
– Tu che fai? – domandò Tom.
– Lo sbatto giù! – rispose Joe.
– Anch’io! – disse Tom baldanzosamente.
Seguì una breve lotta, poi si udirono due tonfi sul pavimento e una voce lamentevole che diceva:
– Ehi, Tom!
– Ebbene?
– Come te la sei cavata?
– Ecco, a dir la verità, sono stato buttato giù io.
– Anch’io! Senti un po’, non ti pare che questa locanda sia un posto poco raccomandabile?
Tom e Joe concordarono sul fatto che quella locanda fosse veramente un posto poco raccomandabile.
72
2 Completa il riassunto.
Tom e il suo amico Joe salirono nella camera della locanda, un po ’
A causa del buio, anziché entrare ognuno nel proprio ......................................................., si coricarono nello
Ciascuno si lamentò perché c’era .......................................................................................................................................................
Insieme presero la decisione di
Dopo una breve lotta si ritrovarono ...........................................................................................................................................
3 Riquadra in la sequenza riflessiva e in le sequenze dialogiche che devono essere trasformate in sequenze narrative.
4 Quando dividi in sequenze e scrivi le frasi-chiave per fare il riassunto, spesso incontri alcune informazioni che non sono indispensabili. Nel riassunto di questo testo sono state eliminate alcune informazioni.
Rispondevano a queste domande:
Tom e Joe erano da soli nella locanda?
Come si è spenta la candela?
Come si sono disposti nel letto?
Sottolinea nel testo le risposte.
RACCONTO UMORISTICO 73
RIASSUNTO
SCRITTURA
RACCONTO UMORISTICO SCRIVERE UN TESTO UMORISTICO
Nella scrittura di un testo umoristico è importante utilizzare un linguaggio adatto e particolare. Sono utili le descrizioni di situazioni BUFFE, la presenza di EQUIVOCI e GIOCHI DI PAROLE.
1 Osserva le vignette e completa il testo umoristico.
E se avesse chiesto un lampone?
Il signor Gastone è andato al mercato a fare la spesa. (inserisci una brevissima descrizione per far capire che Gastone talvolta cade in buffi equivoci. Per descriverlo puoi usare queste espressioni: capire fischi per fiaschi, cadere dal pero…) ..........................................................................................................................
MIA MOGLIE MI HA DETTO DI COMPRARE UN FRUTTO: NON RICORDO IL NOME. È GRANDE E GIALLO.
..................................................................................................................... .....................................................................................................................
..................................................................................................................... ..................................................................................................................... ..................................................................................................................... ..................................................................................................................... NO! NON HA CAPITO PROPRIO! NON DEVO FARE LAVORI IN CASA! UN LIMONE!
NON VOGLIO UNA GROSSA MELA! UN MELONE!
NO!
FINALMENTE, CI SIAMO CAPITI! COME FACCIO A SAPERE SE È BEN MATURO? QUESTO È UN MELONE!
LO DEVE PREMERE A UN’ESTREMITÀ.
MA NON COSÌ FORTE!
Il signor Gastone arriva a casa con il melone spiaccicato. (inventa un finale scrivendo la reazione della moglie)
ISIONE MENTALE
Immagina e disegna la reazione della moglie del signor Gastone.
..................................................................................................................... ..................................................................................................................... .....................................................................................................................
SCRITTURA RACCONTO UMORISTICO
........................................................................................................................................................................................................................................................................
V V
SCRITTURA GUIDATA
TEMA: I RICORDI
LA SCALETTA E IL TESTO
Raccontare un ricordo vuol dire esporre in ordine cronologico ciò che è avvenuto, perché chi legge abbia chiara la successione dei fatti che riportiamo alla memoria. Perciò, nello stendere il testo è importante che tu abbia presente la FABULA, cioè l’ORDINE LOGICO e CRONOLOGICO dei fatti. Puoi però anche inserire un FLASHBACK, cioè il racconto di un avvenimento accaduto in precedenza, o un FLASHFORWARD, cioè il racconto di un fatto che accadrà nel futuro.
ISIONE MENTALE V V
Pensa a quale ricordo vuoi condividere. Qual è lo scopo per cui vuoi comunicare proprio questo ricordo? Perché è stato molto bello oppure perché è stato spiacevole?
1 Completa la scaletta, poi scrivi il testo, seguendo i consigli.
Titolo:
Testo
Scaletta
• Riflessione iniziale
• Un ricordo piacevole (Qual è questo ricordo)
• Quando? Dove?
• Come? Con chi? Perché?
• Un ricordo spiacevole (Qual è questo ricordo)
• Quando? Dove?
• Come? Con chi? Perché?
Io ho tanti ricordi: alcuni sono belli, alcuni sono brutti. Alcuni riguardano il passato recente, altri si riferiscono a quando ero piccolo/a.
76
...................................................................
...........................................................................................................................................................................................................................................................
Comincio raccontando un bel ricordo.
(con chi? Dove? Per quale motivo? Che cosa è successo? Perché per te è un bel ricordo?)
I ricordi, però, non sono tutti belli. A volte ci rimangono nella memoria episodi spiacevoli. Io non posso cancellare dalla mia mente il giorno in cui
(con chi eri? Dov’eri? Per quale motivo? Che cosa è successo? Perché per te è un brutto ricordo?)
I ricordi, belli o brutti,
77
........................................................................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................................................................................... SCRITTURA GUIDATA TEMA: I RICORDI
TROVARE LE SEQUENZE IMPORTANTI
1 Leggi due volte il testo.
Clelia
Porsenna, lucumone di Chiusi e dominatore di altre città etrusche, con il suo esercito assediò Roma.
Le vie di accesso alla città erano sbarrate, le provviste di cibo non giungevano dalla campagna.
I consoli radunarono il Senato:
– La città è alla fame. Dobbiamo arrenderci, ma Roma non finirà!
In quel periodo storico i trattati di pace prevedevano che gli sconfitti lasciassero ostaggi per il cui riscatto occorreva pagare un prezzo elevato.
È ovvio che tutti gli ostaggi erano patrizi, perché se fossero stati plebei non avrebbero avuto alcun valore.
Ai messaggeri che comunicavano la resa, Porsenna intimò:
– Tra gli ostaggi che mi porterete ci deve essere Clelia, della gens patrizia Cloelia.
Questa ragazza, però, non si rassegnava a essere prigioniera del nemico.
Così studiò un piano per riconquistare la libertà.
Catturò dei cavalli e con alcune compagne fuggì dal campo etrusco:
– Cavalcheremo fino al Tevere. Raggiungeremo a nuoto l’altra riva e così ritorneremo a Roma.
Porsenna si sentì beffato e chiese che la fuggitiva, che aveva osato offenderlo, gli fosse restituita.
I Romani acconsentirono perché dovevano rispettare i patti e così onorare il nome di Roma.
Il lucumone etrusco pensò: “Quella ragazza è veramente coraggiosa: in cuor mio devo proprio ammetterlo”.
La restituzione di Clelia aveva sancito la sua superiorità e ora poteva concedere un gesto di generosità: liberò la ragazza e le sue compagne.
I Romani, a pace conclusa, dettero a Clelia un onore solitamente riservato ai soli eroi maschi: una statua equestre situata in cima alla Via Sacra del Foro.
78 RIASSUNTO
RACCONTO STORICO
2 Dividi in sequenze il racconto storico. Considera che ci sono tre sequenze di cui non dovrai tenere conto per fare il riassunto:
• una sequenza che descrive l’assedio;
• una sequenza che fornisce un’informazione storica non fondamentale per capire la trama;
• una sequenza riflessiva.
Segna le tre sequenze con i colori indicati.
3 Per fare lo smontaggio, scrivi le frasi-chiave delle sequenze narrative fondamentali (ricorda di NON utilizzare il discorso diretto).
4 Ora fai il riassunto, collegando le frasi-chiave
79
.................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................. RIASSUNTO RACCONTO STORICO
SCRITTURA SCRIVERE UN RACCONTO STORICO
Per scrivere un racconto storico occorre conoscere il PERIODO STORICO che farà da sfondo. In particolare:
• i fatti accaduti; • il quadro di civiltà; • i personaggi vissuti.
Bambini a Sparta
1 In questa immagine vedi alcuni bambini spartani che vengono addestrati a diventare guerrieri. Lisandro è uno di loro. Ha 8 anni. Da un anno vive con i suoi coetanei in un edificio militare. Scrivi in terza persona un breve racconto storico seguendo questa scaletta:
• presenta Lisandro;
• parla di una sua giornata;
• scrivi le sue riflessioni quando vede i suoi compagni più grandi partire per la guerra.
Titolo:
80
RACCONTO STORICO
.......................................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................
Bambini a Roma
SCRITTURA
RACCONTO STORICO
2 Il bambino che gioca in mezzo alla strada si chiama Marco Tullio. Mettiti nei suoi panni. Scrivi in prima persona un breve racconto storico seguendo questa scaletta:
• Marco Tullio si presenta;
• che cosa sta facendo in questo momento;
• che cosa succede attorno a lui.
Titolo:
81
.......................................................................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................
SCRITTURA GUIDATA
TEMA: ALLEGRIA
TEMA: LE OPINIONI
ESPRIMERE UN,OPINIONE
ARGOMENTANDO
Quando esprimi una tua OPINIONE FAVOREVOLE su un fatto devi:
• esporre in modo chiaro la tua tesi;
• sostenerla con valide argomentazioni.
A volte, però, su alcuni argomenti si possono esporre TESI CONTRARIE a quelle di altre persone. Anche in questo caso devi:
• esporre la tua opinione su quell’argomento;
• argomentare in modo chiaro la motivazione per cui sei contrario/a alla tesi di chi sta parlando con te.
1 Esprimi un parere favorevole a queste tesi.
Usare il casco in bicicletta.
Chiudere sempre i rubinetti dell’acqua dopo averla usata.
Non dire parolacce.
................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................
2 Esprimi la tesi contraria e argomenta.
SCRITTURA GUIDATA
PERCHÉ TI LAVI LE MANI? MANGIANDO TE LE SPORCHERAI ANCORA?
PIÙ IL GIOCO È PERICOLOSO PIÙ MI DIVERTO!
IO MI DIVERTO A FAR SCAPPARE I PICCIONI AL PARCO!
LITIGARE FA BENE!
TEMA: LE OPINIONI
TEMA: ALLEGRIA
.............................................................................................................
............................................................................................................. .............................................................................................................
..........................................................................................................................................
L,IDEA PRINCIPALE IN UN TESTO ARGOMENTATIVO
1 Leggi il testo due volte. Per ogni paragrafo, sottolinea l’idea principale e scrivi la frase-chiave.
Stefano Varanelli, Il mondo che vorrei. Storie vere di ragazze e ragazzi in grado di cambiare il mondo, Giunti Editore
La plastica nemica dell,ambiente. O forse no?
Per il suo impatto ambientale, la plastica gode di una pessima fama. Forse non del tutto meritata.
Le materie plastiche derivano da una serie di sostanze sintetiche e organiche, tra cui il petrolio (che gode a propria volta di una pessima reputazione).
Perché oggi la plastica è così diffusa? Molto semplicemente perché è un materiale estremamente versatile ed economico.
Basta considerare le moderne automobili. Se dovessimo sostituire la plastica di un’auto con altri materiali, l’auto risulterebbe molto più pesante e molto più costosa da realizzare.
Un’auto più pesante consuma più carburante per spostarsi, e quindi ha un maggior impatto ambientale.
Volete un altro esempio di quanto in realtà la plastica avrebbe dovuto essere benefica per l’ambiente? Le buste di plastica. L’inventore delle buste di plastica, l’ingegnere svedese Sten Gustaf Thulin, era convinto di avere contribuito a salvare il pianeta. Questo perché le sue buste di plastica potevano essere prodotte con poca energia e dispendio di risorse.
La plastica, in realtà, dal punto di vista ambientale ha un solo problema, ma dall’enorme impatto: la sua resistenza. Una bottiglia di plastica, abbandonata in un bosco o in mare, vi può rimanere per secoli pressoché inalterata.
RIASSUNTO
84 ................................................................... ...................................................................
TESTO ARGOMENTATIVO
RIASSUNTO
TESTO ARGOMENTATIVO
La natura è indifesa di fronte alla plastica. Non riesce, per così dire, a “digerirla”.
La soluzione, d’altronde, sarebbe davvero molto semplice e alla portata di ognuno di noi.
Basta non lasciare oggetti di plastica abbandonati. Riutilizzare e riciclare sempre quelli che abbiamo.
Fatto questo, scopriremo che la plastica può essere molto più eco-friendly di quanto si immagini.
2 Scrivi con una breve frase il motivo principale per cui è bene NON utilizzare troppa plastica.
...............................................................................................................................
...................................................................
DI PLASTICA, ma dove? SCOPRI L’ECONOMIA CIRCOLARE INSIEME AI TUOI COMPAGNI E ALLE TUE COMPAGNE 85
In questa immagine ci sono DIECI BOTTIGLIE
TESTO ARGOMENTATIVO
SCRITTURA SCRIVERE UN TESTO ARGOMENTATIVO
Quando si scrive un testo argomentativo occorre argomentare la propria TESI su ciò di cui si sta parlando. Se si presenta un’ANTITESI, cioè un’opinione contraria, occorre anche in questo caso portare ARGOMENTAZIONI
Processo a un sacchetto di plastica: accusa e difesa
Sacchetto di Plastica è stato denunciato. L’accusa è: inquinamento volontario dell’ambiente.
Il Pubblico Ministero, che sostiene l’accusa, è Sacchetto di Carta. Durante il processo, ognuno porta le sue argomentazioni. Tu scrivi il verbale raccontando ciò che accade. Puoi utilizzare anche sequenze dialogiche per riportare le varie argomentazioni.
1 In questi disegni sono rappresentati i momenti del processo. Sono una traccia per il tuo testo argomentativo. Scrivi sul quaderno.
La giudice Lina Spazza batté il martelletto e disse che poteva avere inizio il processo in cui Sacchetto di Plastica era accusato di inquinamento volontario dell’ambiente…
TU SEI IL RISULTATO DELLA LAVORAZIONE DI SOSTANZE INQUINANTI, COME IL PETROLIO!
LA TUA È UN’ACCUSA INFONDATA. IO DERIVO DA UNA SOSTANZA ORGANICA, IL PETROLIO, COME QUELLA DA CUI DERIVI TU, LA CELLULOSA.
LA SOSTANZA CHE TI COMPONE
NON È BIODEGRADABILE, E QUINDI È ALTAMENTE INQUINANTE.
LA SOSTANZA CHE MI COMPONE
È INVECE BIODEGRADABILE E PUÒ ESSERE RICICLATA.
SCRITTURA
TESTO ARGOMENTATIVO
ANCHE LA PLASTICA PUÒ ESSERE
RICICLATA. NON È COLPA MIA
SE LE PERSONE MI ABBANDONANO OVUNQUE. DEVONO IMPARARE A FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA.
CHIEDI ALLE PERSONE CHE VANNO A FARE LA SPESA AL SUPERMERCATO. SE PIOVE, QUANDO ESCONO, IO SONO UN VERO OMBRELLO PER LE MERCI TRASPORTATE.
ANCHE I SACCHETTI BIODEGRADABILI PER LA SPESA SONO IMPERMEABILI. SI PUÒ FARE A MENO DI TE.
PROVA A IMMAGINARE UN MONDO SENZA PLASTICA.
FAI L’ELENCO DI CIÒ CHE SCOMPARIREBBE: I CRUSCOTTI
DELLE AUTO…
HAI RAGIONE ANCHE TU.
NON È L’USO DELLA PLASTICA
IL PROBLEMA, MA L’ABUSO.
IMPEGNIAMOCI
A DARE SUGGERIMENTI PER EVITARE L’ABUSO.
CERTO, STENDIAMO UN
ELENCO.
SCRITTURA GUIDATA
TEMA: LE EMOZIONI
DESCRIVERE E COMMENTARE
I pittori e le pittrici, quando rappresentano la realtà, vogliono anche comunicare, attraverso le immagini, SENTIMENTI ed EMOZIONI
Un quadro è la VISIONE MENTALE di un pittore o di una pittrice.
Un quadro ti permette di:
• descrivere una situazione;
• parlare dei sentimenti e delle emozioni che ti suscita.
1 Descrivi ciò che vedi e parla dei sentimenti e delle emozioni che ti suscitano questi quadri.
88
........................................................................................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................................................................
Paul Gauguin, Il girotondo delle piccole bretoni
89 SCRITTURA GUIDATA TEMA: LE EMOZIONI .............................................................................................................................. .............................................................................................................................. ..............................................................................................................................
.............................................................................................................................. .............................................................................................................................. .............................................................................................................................. .............................................................................................................................. ..............................................................................................................................
Edvard Munch, L’urlo
Pierre Renoir, La ragazza con un gatto
TESTO POETICO
LA PARAFRASI
Di una poesia non si può fare il riassunto. È possibile però fare la PARAFRASI, cioè “tradurre” il linguaggio poetico in un linguaggio più semplice, la PROSA
Per fare la parafrasi utilizza innanzitutto il DIZIONARIO per sostituire
le parole più difficili con altre di uso comune. Devi poi riordinare i versi, posizionando in modo diverso le parole, per ottenere frasi chiare.
L ESSICO L
1 Leggi due volte la poesia.
Giacomo Leopardi
La quiete dopo la tempesta
Passata è la tempesta: odo augelli far festa, e la gallina, tornata in su la via, che ripete il suo verso. Ecco il sereno rompe là da ponente, alla montagna: sgombrasi la campagna, e chiaro nella valle il fiume appare. Ogni cor si rallegra, in ogni lato risorge il romorio, torna il lavoro usato. Ecco il sol che ritorna, ecco sorride per li poggi e le ville. Apre i balconi, apre terrazzi e logge la famiglia.
Augelli: uccelli
Romorio: rumore
Poggi: colline
Ville: casa
Logge: porticati
2 Completa la parafrasi.
La tempesta è : sento gli .......................................... far festa, e la ............................................, che è tornata sulla , ripete il suo
Ecco improvvisamente appare il ..................................., a ovest, verso la montagna: la campagna si libera dell’oscurità e dalla nebbia e nella si torna a vedere
Ogni .......................................... si riempie di gioia. Si riprendono i soliti e le occupazioni di sempre.
Ecco il sole che ritorna a splendere sulle colline e sulle
Le persone aprono i balconi, i e i porticati.
90
SCRITTURA
LA PARAFRASI
1 Leggi queste parti di famosissime poesie, scritte molto tempo fa. Da allora, la lingua italiana si è modificata. Poi scrivi le parafrasi.
Lorenzo il Magnifico
Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia!
Chi vuol essere lieto sia: di doman non c’è certezza.
L ESSICO L
Tuttavia: in continuazione
Doman: domani
Giacomo Leopardi
D’in su la vetta della torre antica, passero solitario, alla campagna cantando vai finché non more il giorno [...]
Primavera dintorno brilla nell’aria, e per li campi esulta, [...] Gli altri augelli contenti, a gara insieme per lo libero ciel fan mille giri [...]
L ESSICO L
More: muore.
91
TESTO POETICO
SCRITTURA
...............................................................................................................................
............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ...............................................................................................................................
SCRITTURA
TESTO POETICO
L,ALLITTERAZIONE
1 Leggi la poesia e sottolinea le allitterazioni
Roberto Piumini
Ad Acqui acquistai un acquaio
Ad Acqui acquistai un acquaio per fare con l’acqua acquerelli, però quell’acquisto fu un guaio, perché si fa squallida l’acqua se tu ci risciacqui i pennelli.
2 Scrivi una poesia che contenga allitterazioni.
Puoi usare queste parole o sceglierne altre tu.
Brescia • biscia • sciatore • liscia • sciarpa • fascia • scialle
Sulle montagne di Brescia lungo una pista innevata e liscia
........................................................................................................................... ...........................................................................................................................
DALLA SIMILITUDINE ALLA METAFORA
1 Leggi la poesia e sottolinea le similitudini.
2 A che cosa possono assomigliare questi oggetti?
Scrivi una similitudine, come nell’esempio.
Roberto Piumini
TESTO POETICO
Nella casa della paura sembra inchiostro l’acqua pura, sembra un pipistrello un fiore, i minuti sembrano ore.
Nella casa dello spavento sembra molle il pavimento, sembra un rospo la saliera, un serpente la ringhiera.
Le ali delle farfalle sembrano una tavolozza di colori che vola sul prato.
Le nuvole
I fiori
Il gatto ............................................................................................................................................................................................
Il sole
3 Ora trasforma le similitudini in metafore, come nell’esempio.
Le ali delle farfalle, una tavolozza di colori che vola sul prato.
Le nuvole
I fiori
Il gatto
Il sole
93
SCRITTURA
.............................................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................................
SCRITTURA
TESTO POETICO
L,ONOMATOPEA
1 Leggi la poesia e sottolinea le onomatopee.
Roberto Piumini
Ecco Pinocchio
Mastro Geppetto abete pioppo larice pino sega pialla martello vra vra vra visc visc visc tic tac toc tic tac toc tic
piedi gambe tronco braccia mani collo bocca orecchie occhio occhio (mastro Geppetto stanco) Pinocchio.
2 Usa la tua fantasia per completare le poesie.
Nel prato un verde grillo (inserisci l’onomatopea) salta, salta, tutto ........................................................................................................................... (completa il verso in rima)
Nello stagno la vecchia rana (inserisci l’onomatopea) cerca invano la sua (completa il verso in rima)
Tra le foglie il topolino (inserisci l’onomatopea)
fa spuntare il suo (completa il verso in rima)
94
L,ANAFORA
1 Leggi la poesia e sottolinea l’anafora, cioè la parola che si ripete.
Gianni Rodari
Filastrocca impertinente
chi sta zitto non dice niente chi sta fermo non cammina chi si allontana non s’avvicina.
Chi si siede non sta ritto
chi va storto non va dritto e chi non parte, in verità in nessun luogo arriverà.
2 Completa la poesia.
Se fossi un giocattolo, sarei un trenino se fossi un uccello, volerei sopra le montagne se fossi un libro, ti farei volare con la fantasia se fossi una nuvola, se fossi se fossi
se fossi
se fossi
SCRITTURA TESTO POETICO
..................................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................................
95
CIAO! Siamo ancora noi, Alba e Lilli, le autrici. È stato faticoso il percorso di quest’anno?
Qual è il lavoro più DIFFICILE che ti abbiamo proposto? Scrivi il numero di pagina e spiegaci il PERCHÉ.
Pagina numero:
Noi abbiamo un AUGURIO da fare a te e da fare a noi stesse. Il prossimo anno inizierai un NUOVO PERCORSO scolastico. Sarai una “matricola” della Scuola Secondaria di Primo Grado.
(Anche nell’ultima pagina del tuo testo cogliamo l’occasione per insegnarti qualcosa… non riusciamo proprio a farne a meno!
La “matricola” è lo studente/la studentessa che frequenta il primo anno dell’Università.)
Speriamo che tutto ciò che ti abbiamo proposto e che tu hai imparato sia diventato un terreno fertile nel quale seminare le nuove conoscenze. Noi siamo sicure che hai messo tanto impegno in ciò che hai fatto.
Siamo anche sicure che, quando hai avuto difficoltà, magari hai sbuffato un po’, ma poi hai continuato a lavorare, e che in tutto questo percorso ti hanno aiutato i tuoi e le tue insegnanti.
In base a tutto questo ti conferiamo la LAUREA IN RIASSUNTI E STESURA DI TESTI !
P.S. Ricordi i consigli che ti abbiamo dato alla fine dello scorso anno? Valgono anche per questa estate. Ti diciamo solo le parole-chiave: taccuino, leggi e…
96 CIAO! BUONE VACANZE! Alba e Lilli
............................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................
Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio
Responsabile di progetto: Valentina Dell’Aprovitola
Coordinamento e redazione: Valentina Cammilli
Revisione didattica: Nadia Negri
Responsabile di produzione: Francesco Capitano
Progetto grafico e impaginazione: Barbara Cherici
Copertina: Ilaria Raboni
Illustrazioni: Simonetta Baldini
Ricerca iconografica: Paola Rainaldi
Referenze iconografiche: Shutterstock
Stampa: Tecnostampa – Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 24.83.127.0
Per esigenze didattiche i testi sono stati quasi tutti ridotti e/o adattati. L’editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.
È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della Casa Editrice.
Produrre un testo scolastico comporta diversi e ripetuti controlli a ogni livello, soprattutto relativamente alla correttezza dei contenuti. Ciononostante, a pubblicazione avvenuta, è possibile che errori, refusi, imprecisioni permangano. Ce ne scusiamo fin da ora e vi saremo grati se vorrete segnalarceli al seguente indirizzo: redazione@elionline.com
Tutti i diritti riservati
© 2024 La Spiga, Gruppo Editoriale ELi info@gruppoeli.it
EquiLibri • Progetto Parità è un percorso intrapreso dal Gruppo Editoriale ELi, in collaborazione con l’Università di Macerata, per promuovere una cultura delle pari opportunità rispettosa delle differenze di genere, della multiculturalità e dell’inclusione.
Si tratta di un progetto complesso e in continuo divenire, per questo ringraziamo anticipatamente il corpo docente e coloro che vorranno contribuire con i loro suggerimenti al fine di rendere i nostri testi liberi da pregiudizi e sempre più adeguati alla realtà.
CLASSE
• Letture 4
• Riflessione linguistica 4
• Quaderno di Scrittura e Riassunto 4
• Quaderno delle Verifiche 4-5
• Arte e Musica 4-5
• Missione Regole! 4-5
ISBN per l’adozione: 978-88-468-4468-2
#altuofianco
• KIT DOCENTE comprensivo di guida alla programmazione , percorsi semplificati e tutto il necessario per il corso
• LIBRO DIGITALE (scaricalo subito seguendo le istruzioni all’interno della copertina):
• volumi sfogliabili con selezione di esercizi interattivi
• esercizi interattivi extra per tutte le materie
• simulazioni di prove nazionali INVALSI
• audiolibro per tutti i volumi del corso
• tracce audio
• libro liquido
• mappe grammaticali interattive , con attività
• percorso di Arte e Musica con Museo interattivo
• percorsi semplificati stampabili
CLASSE
• Letture 5
• Riflessione linguistica 5
• Quaderno di Scrittura e Riassunto 5
ISBN per l’adozione: 978-88-468-4469-9
METODO TESSITORE CODING DELLA DIDATTICA
GIOCHIAMO INSIEME con L’EDUCAZIONE CIVICA PLUS www.gruppoeli.it Allegato a MISSIONE COMPIUTA! PLUS • LETTURE 5 Non vendibile separatamente #PROGETTOPARITÀ equilibri Sistema Digitale Accessibile