P O R T F O L I O
ER
Elisa
Rabino
ER
rabino.elisa91@gmail.com
CONCEPT AND GRAPHIC BY ME
ABOUT ME
I
l mio nome è Elisa Rabino; mi sono laureata nel Dicembre 2015 in Architettura, Costruzione Città presso il Politecnico di Torino e, a Giugno 2016 ho superato, nel medesimo ateneo, l’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Architetto. In questi cinque anni di studio, dei quali un semestre svolto presso il Politecnico di Madrid, e successivamente negli stage post-laurea sono cresciute le mie competenze, l’interesse per la progettazione sostenibile dalla scala urbana a quella architettonica. Penso che la sfida del nostro tempo sia non solo la progettazione del nuovo a consumo zero ma soprattutto il riuso, la riqualificazione nel rispetto dell’ essenza del manufatto e del contesto. L’architetto vive gli spazi prima degli altri perciò deve pensare al progetto in ogni sua parte dal grande, al piccolo. Da sempre cerco di portare avanti anche il filone artistico unito all’architettura; le mie passioni sono la pittura, ad olio ed acquerello, e la fotografia. Mi piace lavorare in team; penso che più teste e più idee sono meglio di una. So comunque portare avanti lavori autonomamente grazie a corsi di progetto affrontati singolarmente, al lavoro di tesi ed all’esperienza spagnola. Ho una personalità creativa e curiosa, sono motivata e ho sempre lavorato duramente e con passione per raggiungere i miei obiettivi.
3
ER
CONTENUTI 5
21-23
Curriculum Vitae
Arquitectura Bioclimática
Istruzione, esperienze lavorative, lingue, capacità e
En Un Entorno Sostenible
passioni
Universidad Politécnica de Madrid 2015
6-9
24-26
Restauro e Strutture
El paisaje en los nuevos territorios urbanos
L’Aquila
Universidad Politécnica de Madrid 2015
Politecnico di Torino 2013
27-42
10-13
Cantine Sociali e turismo enogastronomico
Roofscapes
Proposta di rifunzionalizzazione della ex
Abitare sopra le case
Cooperativa vinicola di Montaldo Scarampi,
Politecnico di Torino 2014
Asti. Tesi di Laurea Magistrale Dicembre 2015
14-18 Abitare Sociale e Sostenibile
43-46
SunSlice Make it Home
Fotografiia e disegni
Politecnico di Torino 2014
47-49
19-20
English texts
Energía solar Fotovoltaica Para arquitectos Universidad Politécnica de Madrid 2015
4
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CURRICULUM VITAE STAGE-WORK
INFORMAZIONI PERSONALI
LINGUE E CERTIFICAZIONI
Nome e cognome_ Elisa RABINO
Certification_
Codice fiscale_ RBNLSE91L52F335Q
Cambridge English: Prelimi-
Data di nascita e luogo_ 12/07/1991, Moncalieri (TO)
Periodo_19/09/2016 - in corso
nary English Test (PET)
Full- time
Cittadinanza principale_ Italiana
Mark_ PET with merit
Studio_ Studio A&A
Residenza_ Asti-Torino
COMPUTER SKILLS
Sede_ Torino
E-mail rabino.elisa91@gmail.com
Reading
Oral interact
Oral Product
Writing
B1 B2
B1 B2
B1 B2
B1 B2
B1 B2
ENGLISH SPANISH
ARTISTIC SKILLS
Attività_ Assistenza alla progettazione architettonica. Redazione del progetto preniminale di recupero di una villa storica nella provincia di
ISTRUZIONE
Listening
Como. Studio del rapporto antico nuovo, map-
UNIVERSITA’
pature dei materiali e dei degradi, demolizioni e costruzioni, relazione illustrativa, disegno del
OPERATIONAL
Windows
SYSTEMS_
Mac
Office_
Word
modello trimensionale, grafica e presentazio-
Periodo_ 09/10/2013 - 18/12/2015 Corso_ Architettura Costruzione Citta’ (2 anni) Sede_Politecnico di Torino Tesi_ Cantine Sociali e Turismo Enogastronomico,
ne. Sviluppo di tipologie di case a basso costo prefabbricate. Visista di cantieri in Crosslam. Periodo_ 29/01/2016 - 10/09/2016
Votazione_ 110/110 e lode con menzone online
h t t p : / / w w w. a r c h i t e s i . p o l i t o. i t /d e ttaglio_tesi.asp?id_tesi=34755\ Periodo_ 18/09/2010 - 27/09/2013
Sede_ Torino
CAD_
Attività_ Approfondimento del rapporto tra arte e architettura-acquisizione di compe-
metalliche-assistenza
Votazione_ 105/110
alla
realizzazione
di
V-Ray 3ds Max
Periodo 04/02/2016 - 30/04/2016
Other_
Part-time Studio_ AG Architettura Sede Asti
Periodo_ 01/09/2014 - 31/01/2015
Attività_ Assistenza alla progettazione archi-
Programma_ E+/EU PROGRAMME COUNTRIES
tettonica- sviluppo progetti preliminari ex no-
Sede_ ETS ARQUITECTURA -
vo-rilievo archiettonico- visite in cantiere di vil-
UNIVERSIDAD POLITECNICA DE MADRID
le unifamiliari ecosostenibili e cantine vinicole
AutoCad
Archicad
bozzetti artistici -aiuto organizzazione esposizioni.
MOBILITA’
Photoshop
G. Sketchup
nici per l’esecuzione del taglio laser su lastre
Sede_Politecnico di Torino
Grafica e Layout
Revit
tenze relative all’esecuzione di disegni tec-
Corso_ Laurea in Architettura (3 anni)
Excel
Premiere
di Paolo Albertelli e Mariagrazia Abbaldo.
Schizzo Disegno Tecnico
Illustrator
Studio_ Studio C&C
Pittura ad Olio
Power Point
InDesign
Part -time e full- time
Proposta di rifunzionalizzazione della ex Cooperativa vinicola di Montaldo Scarampi, Asti.
Graphics_
Acquerello
Fotografia Fotoritocco
SUPERAMENTO ESAME DI STATO Periodo_ 15/05/2016 - 22/07/2016 Sede_ Politecnico di Torino Prima Prova_Padiglione smontabile in scala 1:50 realizzato a telaio in legno con il sistema Platform Frame. Relazione scritta :descrizione della tecnologia e dimensionamento strutturale Seconda Prova_ Sostenibilità urbana e edilizia Terza Prova_ Discussione sui metodi di mon-
Docet
taggio del padiglione, sulle riqualificazio-
RDF
ni urbane e sulla legislazione energetica.
Passions_
5
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Anno Accademico 2012/2013_Atelier di Progettazione_Giugno 2013, Politecnico di Torino
RESTAURO E STRUTTURE I
l 6 aprile 2009, alle ore 3.32 del mattino, un forte terremoto di magnitudo 5.8 ha colpito la città di L’Aquila e i suoi dintorni. Nel Marzo 2013 la situazione post-sisma è rimasta per molti aspetti invariata: camminando per le strade del capoluogo abruzzese, semideserte, riesce difficile immaginare la città come era prima. Le facciate degli edifici sono tutt’ ora coperte da impalcature per la messa in sicurezza e l’unico rumore percepibile nell’aria è quello proveniente dai cantieri. Con il Politecnico di Torino ci siamo recati nella città per osservare direttamente i manufatti assegnati dalla didattica: così sono state scattate numerose fotografie e si è perfezionato il rilievo di partenza. In seguito ad analisi storiche sul territorio aquilano e sulle tecnologie costruttive abruzzesi ci si è concentrati sulla porzione di Palazzo Chiarino da restaurare, consolidare strutturalmente e prevedere un possibile riutilizzo. Il contributo di Strutture è consistito in lezioni sui fondamenti teorici relativi ai modelli di comportamento strutturale delle murature, alle metodologie di analisi della risposta globale degli edifici all’azione sismica, ai fenomeni di instabilità locale ed infine le tipologie di consolidamento in relazione alla loro efficacia e al grado di compatibilità rispetto all’edificio storico
Professoressa Carla Bartolozzi_Restauro Professore Paolo Napoli_ Strutture
6
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PALAZZO CHIARINO
Via Garibaldi
Via Cascina
Via San Martino
L’AQUILA_PLANIVOLUMETRICO Via Pavesi
Scala Originale_1:500
PLANIMETRIA E PROSPETTI FOTORADDRIZZATI
SCHIZZO AD ACQUERELLO 7
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MAPPATURA DELLE PATOLOGIE
LEGENDA Distacco strato esterno Distacco strato esterno e intermedio Distacco che mette a nudo la tessitura muraria Umidità Dilavamento Vegetazione Inferiore
3
Macchia Alterazione cromatica
1
4 2
Pitture non idonee Scala Originale_1:50
QUADRO FESSURATIVO CON FOTOINSERIMENTO DELLA PORZIONE IN ANALISI
MAPPATURA DEGRADI 1
STRALCIO DI PIANTA PT_Scala 1:100
3
Opere provvisionali
Lesioni maggiori
Lesioni minori
Muratura ambienti
Pavimentazione
Ambiente non rilevato
8
DEGRADO INDIVIDUATO: DEPOSITO SUPERFICIALE INTERVENTO: Rimozione a secco con spazzole e aspiratori. A seguito trattamento con biocida.
DEGRADO INDIVIDUATO: ALTERAZIONE CROMATICA INTERVENTO: Rimozione tramite pulitura a bassa pressione.
2
4
DEGRADO INDIVIDUATO: MANCANZA DI MATERIALE INTERVENTO: Rifacimento dello strato di malta per livellare le eventuali lacune prima di intonacare la parete muraria. DEGRADO INDIVIDUATO: UMIDITA’ INTERVENTO: Impacchi e trattamento impregnate del legno
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INTERVENTO DI RECUPERO INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO PREVISTI NEI MURI_Piano Terra, Scala
INTERVENTO DI RECUPERO
1:200
Al piano terra erano presenti due ampi locali non connessi tra loro. Per adibire questo spazio a caffè letterario abbiamo scelto di demolire le due piccole nicchie preesitenti, collegando le due stanze. La rifunzionalizzazione di questo locale è stata pensata per creare nuovi punti di incontro che aiutino la città, anche se danneggiata dal sisma a continuare ad essere una città universitaria ricca di giovani. Per quanto concerne il primo piano si è scelto di mantenere la precedente destinazione: quella di alloggio.
CORDOLO IN ACCIAO TIRANTE FIBRE FRP PIASTRA 25X25 cm
INIEZIONI E DIATONI Sono interventi eseguiti come ausilio alle murature. A seguito di un indagine, detta tomgrafica sonica si effetuano delle iniezioni di calce, pozzolana e fluidificante con una pressione di 1 atm. I diatoni sono realizzati a partire dal metodo CAM che consiste nel posizionare una griglia di nastri in acciaio collegata con la griglia situata sulla faccia opposta della parete muraria tramite delle barre filettate. Queste ultime svolgono proprio la funzione di diatoni. L’ intervento migliora il comportamento a trazione e a taglio della struttura.
VOLTA
CORDOLO Il cordolo è realizzato in acciaio S235 e possiede un diametro 25 mm. Si è scelta questa soluzione poichè l’acciaio rispetto ad un classico cordolo in cemento armato, oltre ad essere meno invasivo nell’iserimento è anche di maggior leggerezza. Esso viene ancorato alla muratura tramite un UPN 80 che si inserisce nello spessore del muro e dal lato opposto tramite una piastra che impedisce il punzonamento. Il cordolo corre lungo tre lati dela volta e ha la funzione di rendere il suo comportamento scatolare. CATENE Sono usate come elemento di collegamento tra i vari muri. Vengono ancorate alle pareti per mezzo di piastre metalliche che impediscono la rottura del laterizio per punzonamento. FIBRE FRP Sono incollate all’estradosso della volta tramite malta e ne migliorano il comportamento a trazione.
VIA CASCINA 5 9
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Anno Accademico 2013/2014_Atelier di Progettazione_Gennaio 2014, Politecnico di Torino
ROOFSCAPE L
’unità di progetto si pone come obbiettivo la riqualificazione di complessi urbani periferici di Torino, con una particolare attenzione alle sopraelevazioni. Prima di elaborare le idee si è interagito con i residenti per poter capire quali sono le carenze della zona. La strategia di progetto si sviluppa intorno alla realizzazione di due volumi interstiziali che permette la configurazione di un paesaggio sopraelevato, continuo, direttamente fruibile dagli abitanti del complesso residenziale. Le unità abitative nuove hanno tagli differenti, vi sono anche dei duplex, in modo rispondere a più esigenze. Sul paesaggio sopraelevato, interamente percorribile, vengono proposte attività che invitino gli abitanti ad entrare in contatto fra loro e forniscano servizi utili alla collettività, tra queste troviamo: orti urbani, un asilo nido, sale polifunzionali, ricreative, cucine comuni e lavanderie. Il sistema costruttivo utilizzato è il crosslam che consiste in pannelli multistrato di legno lamellare ideali per costruzioni ad un elevato numero di piani. Il sistema di montaggio è veloce e porta alla realizzazione di stratigrafie dalla bassissima trasmittanza termica nel rispetto totale delle più recenti normative energetiche.
Abitare sopra le case
Pofessore Gustavo Ambrosini_Composizione Architettonica Professore Guido Callegari_ Tecnologia
10
ER
VIA PIETRO COSSA, TORINO
SEZIONE A-A
PROSPETTO SUD_Affaccio sulla corte interna
Piano Quarto-Sesto
TIPOLOGIE APPARTAMENTI
Piano Terzo-Quinto
Piano Secondo
PIANO TIPO_Secondo
Piano Primo Scala originale_1:200
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ER
ORTI URBANI
VISTA AREA COMMERCIALE
EFFICIENZA ENERGETICA
COLTIVARE
INTERAGIRE
COESIONE
Nuovo edificio in legno ecosostenibile.
PAESAGGIO SOPRAELEVATO_VISTA AEREA
G
li edifici nuovi posizionati negli interstizi configurano un fronte continuo che possiede due lati: uno urbano, rivolto verso Via Pietro Cossa, e uno di quartiere con carattere commerciale costituito da bassi fabbricati ove sono presenti negozi al dettaglio, che mancavano nelle vicinanze. Internamente viene delimitato uno spazio interno semipubblico ben riconoscibile che va a sostituire il precedente che versava in condizioni di degrado.
VERDE URBANO
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SERVIZI VICINI
Efficientamento energetico dell’esistente: isolamento a cappotto e facciata ventilata
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20 21 22 23
15 16
24 17 18
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TETTO GIARDINO_S1
Intersezione del solaio esistente con i nuovi strati
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DETTAGLIO SEZIONE A-A
10 11 12 13
TECNOLOGIA X-LAM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Strato di finitura: parquet Pavimento radiante: sabbia Isolante acustico: fibra di legno Isolamento: fibra di legno porosa in due strati Struttura portante: XLAM 5 strati (assi da 16x4 cm) Struttura portante facciata ventilata: primaria montanti 8x23 mm secondaria: profili metallici aggancio a scomparsa Bocchetta per il passaggio dell’aria Strato di finitura della facciata ventilata: assi in legno Finitura: cartongesso Tamponamento: XLAM 3 strati (assi da 14x3 cm) Piastra di ancoraggio: profilato a L a ali uguali (lato 5 cm) Spazio vuoto per lo scolo dell’acqua piovana Strato di finitura della facciata ventilata: HPL Struttura portante in progetto: XLAM 7 strati (assi da 16x4 cm) Sistema di oscuramento: veneziane in legno Infisso in legno di abete tinteggiato con vetro camera Scossalina metallica Strato drenante: argilla espansa Strato coltivabile: terreno Guaina isolante Orditura di sostegno sull’esistente: profilato a L di 11,2x 26,2 cm Solaio esistente: cemento armato
TAMPONAMENTO ESTERNO_M1
Nodo esterno solaio-parete
KEY PLAN 1
2 3 4 5 6
7 8
FACCIATA VENTILATA_M2
Scala originale_1:20
Intersezione aggetto legno con HPL
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NUOVO- ESISTENTE_M3
Intersezione XLAM con CLS
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Anno Accademico 2013/2014_Atelier di Progettazione_Giugno 2014, Politecnico di Torino
ABITARE SOCIALE E SOSTENIBILE
L
a casa urbana, townhouse, è un’unità abitativa unifamiliare, collocata su un lotto stretto e profondo; è una casa verticale, e risponde alla necessità di porre freno allo sprawl urbano. In questa unità di progetto sono stati assegnati agli studenti tre differenti lotti nella periferia di Torino. Dopo un primo lavoro di gruppo per organizzare l’assetto urbano delle nuove unità all’interno delle zone, ogni studente ha scelto una SunSlice. Gli obbiettivi principali del progetto spaziano dal disporre gli ambienti all’interno sfruttando al meglio la larghezza di circa 5 metri, all’adottare soluzioni tecnologiche che garantiscano ottime prestazioni energetiche. Il sistema tecnologico scelto è di tipo tradizionale in latero-cemento ai fini di avere un edificio ad elevata massa termica. Tuttavia si sono scelti blocchi in laterizio porizzato ad alta efficienza, sono stati risolti i ponti termici e si è previsto un super isolamento a cappotto in lana di roccia. La pompa di calore è utilizzata sia per il riscaldamento che per il raffrescamento e sfrutta l’energia gratuita e rinnovabile dell’aria Il contributo di estimo è stato fondamentale ai fini di cercare di garantire anche una sostenibilità economica della costruzione, anche per questa ragione si è deciso di utilizzare una soluzione classica.
Professore Matteo Robiglio_ Composizione Architettonica Professore Stefano Corgnati_ Fisica Tecnica Pofessoressa Isabella Maria Lami_Estimo
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INQUADRAMENTO VIA SOSPELLO, TORINO INQUADRAMENTO_ SPINA 4
SEZIONE A-A
Via Sospello
Via Brenta
PROSPETTO SUD_Cortile
P.T.
P.1°
P.2°
P.3°
P.C.
PROSPETTO NORD_Via Sospello
IPOTESI DI TRASFORMABILITA’_Alternanza nucleo famigliare 15
Scala originale_1:100
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COSTRUZIONE 3
1
FONDAZIONE PAVIMENTAZIONE IN LEGNO_1,5 cm
4
PAVIMENTO RADIANTE_4cm MASSETTO IMPIANTI_8cm LANA ROCCIA _ DOPPIO STATO DA 10 cm VESPAIO_ 20 cm + GETTO DI COMPLETAMENTO DA 7 cm
2
COPERTURA PIANA PRATICABILE FINITURA INTONACO _ 1 cm SOLAIO IN LATERO CEMENTO_20+4 cm BARRIERA AL VAPORE_1 cm LANA ROCCIA _ DOPPIO STRATO DA 10 cm MASSETTO DELLE PENDENZE_7cm IMPERMEABILIZZAZIONE _1 cm STRATO DI RIPARTIZIONE DEI CARICHI_4cm
2
STRATO DI INCOLLAGGIO_2 cm PAVIMENTAZIONE ESTERNA IN LISTONI DI LEGNO IMPERMEABILIZZATA_2 cm
3
COPERTURA PIANA NON PRATICABILE FINITURA INTONACO _ 1 cm SOLAIO IN LATERO CEMENTO_20+4 cm BARRIERA AL VAPORE_1 cm LANA ROCCIA _ DOPPIO STRATO DA 10 cm MASSETTO DELLE PENDENZE_7cm STRATO DI SEPARAZIONE_3cm IMPERMEABILIZZAZIONE E STRATO DRENANTE_3 cm
4
COPERTURA INCLINATA FINITURA INTONACO _ 1 cm SOLAIO IN LATERO CEMENTO_20+4 cm BARRIERA AL VAPORE_1 cm LANA ROCCIA _ DOPPIO STRATO DA 10 cm IMPERMEABILIZZAZIONE_1 cm LAMIERA GRECATA_4 cm
5
5
1
PARETI CONFINANTI CON ALTRE SLICES MURATURA 12 cm ISOLANTE 6 cm MURATURA 12cm
16
ISOLAMENTO TRA UNA SLICE E L’ALTRA (non rappresentato)
ER
FISICA TECNICA POMPA DI CALORE ARIA-ACQUA COP = 4,7
DISPERSIONI PER TRASMISSIONE_ 28 KWh/mq
78% Energia Esterna GRATUITA 22% Energia elettrica
DISPERSIONI PER VENTILAZIONE_21 KWh/mq
Raccolta ACQUA PIOVANA dal tetto tramite pluviali
TERMINALI DI IMPIANTO_pavimenti radianti SOLARE TERMICO 4,4 mq + ACCUMULO 300 L COPERTURA FABISOGNO ACS
Troppo pieno
Filtraggio Vasca di raccolta Collegamento con rete idrica
Serramenti doppio vetro basso emissivo_ U= 1,2w\mq k
Estate
OMBREGGIATURA del cortile con alberi a foglia caduca Inverno _ 60-70% della radiazione solare lasciata passare Estate_15%-20%
Inverno LATERIZIO PORIZZATO_ 38 cm l= 0,126 W/ mK
Autunno
Notte estiva
LANA DI ROCCIA U parete = 0,15 W\mq K
RAFFRESCAMENTO NOTTURNO Tramezzi in mattoni pieni contribuiscono a creare massa termica anche internamente
Arretramento solaio in latero cemento per risolvere il ponte termico con il tamponamento
c
c Vetro cellulare tenuta meccanica per isolamento verso il terrreno
SEZIONE IMPIANTISTICA C-C 17
Scala originale_1:50
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VALUTAZIONE ECONOMICA INDAGINE SUL MERCATO_ ANALISI MULTICRITERIA
NUOVO _ Signorile: 2200 € Medio: 1900 €
INFISSI E SCHERMATURE
COPERTURA
Frangisole in pannelli scorrevoli con lamelle orientabili e schermatura della terrazza con frangisole orizzontale
Piana praticabile: pavimentazione in listoni di legno. Inclinata: rivestimento in lamiera grecata per fissaggio panelli solari
Campione iniziale= 29 immobili CONFRONTO SOLUZIONI_SLICE VS MERCATO
EXTRACOSTO 21 €\ mq SLP
EXTRACOSTO 9 €\ mq SLP
440€\mq
138€\mq
368 €\mq
115 €\mq
Frangisole in pannelli scorrevoli non orientabile
Piana praticabile: pavimentazione in pietrini di cemento Inclinata: manto in coppi.
INVOLUCRO OPACO Laterizio porizzato Cappotto termico Rivestimento in listelli di legno o intonaco
CRITERI ACCESSIBILITA’
CLASSE ENERGETICA
INQUINAMENTO
EXTRACOSTO 7 €\ mq SLP
IMMOBILI SCELTI
LUMINOSITA’ BOX AUTO
216€\mq
FLESSIBILITA’
209 €\mq
CLASSE ENERGETICA
SOLUZIONE PERFORMANTE ADOTTATA
Muratura a sacco in mattoni pieni intonacata.
IMPIANTO SOLAIO CONTROTERRA
FABBISOGNO TERMICO= 20KWh\mq EPGL =22 KWh\mq C.C. =1129 €\mq
Pavimentazione in legno. Vetro cellulare per risolvere il ponte termico tra infissi e terreno.
TOTALE EXTRACOSTO 69 €/mq SLP
RISPARMIO ANNUO
892 €
PAYBACK PERIOD 13 ANNI
EXTRACOSTO 20 €\ mq SLP
EXTRACOSTO 16 €\ mq SLP 145€\mq
SOLUZIONE TRADIZIONALE FABBISOGNO TERMICO= 46 KWh\mq EPGL =87 KWh\mq C.C. =1069 €\mq
106€\mq
COMPUTO METRICO ESTIMATIVO
Piastrelle in ceramica
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ER
Curso 2014/2015_ Enero 2015, Universidad Politécnica de Madrid
ENERGÍA SOLAR FOTOVOLTAICA PARA ARQUITECTOS
E
l projecto elegido para ser integrado con una instalación fotovoltaíca es la vivienda unifamiliar llamada Sun Slice. En el proyecto inicial no ha sido puesto el fotovoltaíco para reducir el costo final. En este trabajo se propondrian soluciones diferentes para que se vean como cambian los valores. Se empezò el ánalisis con algunos estudios sobre el funcionamiento del edificio y los consumos energéticos. Tras el desarrollo de los calculos veremos cuanto el fotovoltaíco cubre. El primero sistema ha sido integrado a la cubierta inclinada de 30° hacia el sur. El sugundo sistema ha sido piensado para cubrir la teraza completamente asì que sea como un lugar secreto. Además en el jardin no hay un verdadero sistema de sombreamiento, excepto de la vegetación caducifolia y por eso ha sido entroducida una maquesina en el jardin. Por lo tanto cada installación ha sido analizada dibujando los modulos, calculando la irradición solar incidente anualmente, la potencia maximá, los inversores y además los elementos de seguiridad y protección. Por fin ha sido calculada la productividad final del sistema que cubre totos los consumos. La vivienda, pero, empieza también a ser productor y no solo consumador.
Professora_Estefanía Camaño Martín
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INSTALACIÓN FOTOVOLTAICA ESQUEMA DE ELEMENTOS DE SEGURIDAD Y PROTECCIONES G1_CÉLULAS MULTICRYSTALLINE Orientación SUR Inclinación 30°
G1_ dos módulos, con células conectadas en serie, conectados en paralelo
Parejas de fusibles conta las sobracorrientes DPS tipo II DC +
Fusibiles
G2_ mismo conexióado de el G1
DPS tipo II AC ID proteccion de las personas
G2_CÉLULAS CON TRANSPARENCIA INTRISECA Orientación SUR Inclinación 10°
Cuadro elétrico
IA contra las sobracorrientes Red Eletrica
G3_CÉLULAS CON TRANSPARENCIA INTRISECA Orientación SUR Inclinación 20°
Contador bidrecciónal Contador de energia producida
G3_ mismo conexióado de el G1
Fusibles contra las sobracorrientes Interruptor de corte general
DETALLE 1_CUBIERTA INCLINADA
Chapa grecada de soporte_altura 3 cm
SECCIÓN C-C DE LOS NUEVOS SISTEMAS ENERGÉTICOS
DETALLE 3_PANEL
Modulo compuesto por vidrio eva cellulas eva tedlar
DETALLE 2_MARQUESINAS Instalación fotovoltaica integrada a la cubierta cellulas multicristallinas PM_2056,4 (W) I.F. marquesina en la terraza cellulas transparentes PM_1488,62 (W)
Modulo Perfil de soporte Placa de soporte
IPE 100 Pilar HEA 140
Zuncho de anclaje
Perfiles de soporte para paneles_3cm altura y logitud dada por el modulo
Paneles con zunchos de fijación entre ellos
I.F. marquesina en el jardin cellulas transparentes PM_2016,84 (W)
20
Scala originale_1:50-2o
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Curso 2014/2015_ Enero 2015, Universidad Politécnica de Madrid
ARQUITECTURA BIOCLIMÁTICA EN UN ENTORNO SOSTENIBLE
E
l proyecto desarrollado ha sido localizado en Astaná, que se encuentra en el Kazakistán . El clima de esta ciudad es continental extremo, por eso el dibujo se funda sobre principios bioclimáticos desde el nivel ubrano. Teniendo como objetivo el desarrollo de una construcción sostenible, hemos enfocado el proyecto hacia un diseño que cumpla con la demanda de viviendas exigida, de efciencia energética y de respuesta a las funciones de la vida cotidiana. Las soluciones urbanas propuestas se basan en un nuevo desarrollo de la ciudad, cuyo punto de unión es una malla verde, la cual emerge y asciende por los edifcios para crear un nexo. Las viviendas se desarrollan en tamaños diferentes para cada tipo de familia o persona. La escalera y el elevador están en un espacio, que se alterna a los módulos poblados. El nombre del proyecto es ‘’Casa Inverndaero’’ porque esta caja de vidrio que la vegetación cubre es el elemento de conexión con el urbano y además el elemento pensado para almacener calor: por eso hay ventanas abierta hacia esto nuevo interior. Esto mismo es iluminado porque compuesto de vidrio y para que no se sobrecaliente ha sido protegido por vegetación caducifolia. En invierno cuando no hay hojas se encuentra un efecto aislante que permite de ahorrar en climatización y calefacción.
Professor_Francisco Javier Neila González
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CASA INVERNADERO ASTANÁ, KAZAJISTÁN Vegetación caducifolia
Leyenda Camino adoquinado sobre césped Espacio público-Juego Espacio público- descanso
Continuidad vertical y horizontal
Vegetación caducifolia Aparcamientosexteriores
Radiación térmica invierno
Protección sol y viento Oeste
PLANTA URBANA
Barrera natural
Protección solar verano
Caminos interiores Scala originale_1:500-2o0
Máxima aportación radiación solar Invierno
Verano Espacio enfriado naturalmente Protección de la radiación solar en verano
PLANTA ÀTICO SECCIÓN A-A
ALZADO SUR
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ER
DETALLE EFECTO INVERNADERO Propiedades bioclimáticas Espacio ‘’Buffer’’ Ventilación
1
Iluminación filtrada natural
3
Propiedades sociales Espacio de encuentro
Ventilación mecánica forzada para ayudar el efecto chimenea debido al invernadero que es mas alto que la cubierta.
1
INVERNADERO SUR_Uw=0.8 W\m2K
3
Marco en madera y doble vidrio con cámara de argon
Marco en madera y triple vidrio con cámara de argon
Anclaje con el forjado superior por una UPN 20 de acero
2
4
2
6_FACHADA SUR Y DE RECUBRIMIENTO ENTRE PLANTAS_U=0.15 W\m2K Brise soleil en bambù (solo por el lado sur) Recubrimiento en paneles _3cm Cámara de aire_3.5cm Aislamento en lana de roca_ 8 cm
2_VENTANA SUR Y NORTE__Uw=0.7 W\ m2K
Anclaje con el forjado inferior por un bloque de gas beton y aislante de vidrio celular que quitan el puente termico y tienen resistencia mecánica
4
5_FORJADOS ENTRE PLANTAS_U=0.13 W\ m2K Soporte resistente forjado de hormigón y bloques de poliestireno expandido_ 25 cm Alcatifa por las instalaciónes_12 cm Barrera de vapor Aislamento en lana de roca_ 4 cm + 4 cm Suelo radiante_3 cm Solado de madera_1.5 cm
23
ER
Curso 2014/2015_ Dicembre 2014, Universidad Politécnica de Madrid
EL PAISAJE EN LOS NUEVOS TERRITORIOS URBANOS
E
l tema de la asignatura se enfoca sobre la comparación entre dos plazas de Madrid Plaza Major y Ildefonso amabas en el cientro pero totalmente diferentes entre ellas. La primera muy conocida, llena de turistas es uno de los emblemas de la ciudad y la secunda, pequeña, es cursada especialmente por madrileños y jovenes. La análisis del espacio urbanístico ha sido desarrollada observando directamente cada plaza, anotando las actividades principales y devolviendo todos in plantas, esquemas graficós sinteticós. Además para entender el piensamento de la gente sobre los punto de fuerzas y las debilidades se hicieron encuestas organizadas en formularios. En este portfolio ha sido reproducida en síntesis la análisis sobre Plaza Major y las propuestas elaboradas que recogen algunas de las solicitaciones más repetidas entre los encuestas y para mejorar la situación existente.
Pofessor_ José M. Ezquiaga
24
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ESTUDIO VISUAL Y GRAFICOS 2 1
3
1_Octubre h: 14.00
4
PLAZA MAYOR DOMINGO
3_Octubre h: 17.00 Turistas
2_Octubre h: 11.00
4_Octubre h: 22.00
PASEAR
Erasmus Jovenes Adultos-ancianos
COMER
LUNES
MIÉRCOLES
DOMINGO
Mañana
Niños
MañanaMediodìa Tarde Noche
SENTARSE
GRÁFICOS CANTIDAD DE GENTE GRÁFICOS CIRCULARES ACTIVIDAD 25
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HISTORIA Y PROPUESTAS LINEA DEL TIEMPO
Reinado Felipe 1848 II Construcción Estatua ecueCasa de la Pana- stre Felipe II dería y Casa de la Carnicería
1874 El tranvía llega a Plaza Mayor
Finales S. XIX Tradición mercados típicos
Comienzo S.XX Comercio tradicional de lana, plata, etc
1920 Mercado de numismática y filatelia
1956 Retirada del tranvía de Plaza Mayor
U
na de las primeras propuestas que planteamos sería marcar un recorrido signicativo por el perímetro de la Plaza señalizando cada una de las entradas y casas singulares, para acabar en el centro con la Estatua ecuestre de Felipe III. Cada uno de estos puntos estaría marcado por una pequeña placa donde se inscribe una breve descripción de cada uno de los elementos. De esta forma queremos conseguir que los turistas no sólo lleguen y echen fotos, si no que conozcan la historia de la Plaza y sean capaces de recrear en un su mente cómo fue en sus inicios. Tras el estudio detallado, hemos visto que cuando se realiza una propuesta efímera en la Plaza deja de ser un lugar exlusivamente turística. Hasta ella se acercan una gran parte de los madrileños y forman parte activa de su desarrollo. Un ejemplo es el mercado de Navidad y los mercados de numismática. Hemos considerado la posibilidad de introducir de forma puntual vegetación. De esta forma queremos romper con el aspecto de plaza dura sin alterar su esencia.
1966 Aparcamiento bajo la Plaza
Actualmente Centro turístico de Madrid
P
or otro lado, la Plaza Mayor siempre ha sido una de las más representativas de Madrid, sin embargo no ha tenido siempre el mismo carácter. Durante su evolución siempre ha sido la plaza del pueblo, donde se realizaban todas las actividades de cada época, ejecuciones, bailes, concursos, etc.. Hasta que una serie de cambios urbanísticos y una intensión de hacerla centro único del turismo de Madrid, ha hecho que pase de ser “la plaza del pueblo” a “la plaza más turística de Madrid”. En el caso de la Plaza Mayor, no ha sufrido periodos de decandencia, sino que quienes la han ido ocupando han ido cambiando con ella. Desde la construcción de los aparcamientos y la gran ultima remodelación de la Plaza, que la hace más homogénea, se convirtió en el centro turístico madrileño. Aún así existen elementos con los cuales podemos hilar parte de la historia de esta Plaza, como son los mercados de numismática y filatelia, que a pesar de los cambios urbanos permanecen en el mismo lugar y atrayendo a todo tipo de gente, a los de siempre y a los turistas. 1. Calle de la Sal 2. Calle Felipe III 3. Casa de la Panadería 4. Calle Arco del Triunfo 5. Calle 7 de Julio 6. Calle Ciudad Rodrig 7. Arco de Cuchilleros 8. Arco Calle de Toledo 9. Casa de la Carnicería 10. Calle Botoneras 11. Calle Gerona 12. Calle Zaragoza 13. Estatua ecuestre Felipe III
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PLAZA MAYOR_ MAPA DEL RECORRIDO
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ABSTRACT
Tesi di Laurea Magistrale in Architettura Costruzione Città _Dicembre 2015
I
l progetto consiste nel recuperare un luogo del lavoro che ebbe un’ importanza sociale e storica in ambito enologico nel mondo contadino: la Cantina Sociale di Montaldo Scarampi. Le cooperative nacquero a fine XIX secolo per permettere ai piccoli viticoltori di associarsi per vinificare le uve in comune e vendere il prodotto finito. Queste erano considerate le industrie dell’ agricoltura. Nel secondo dopoguerra la loro costruzione crebbe poiché servirono proprio a contenere lo squilibrio tra settore industriale ed agricolo. La cantina sociale non implicò solo una modifica nel lavoro ma anche nella concezione di cantina, relegata fino ad allora nei sotterranei. Gli edifici con le loro strutture in cls armato emergevano in superficie ed erano dedicati interamente alla produzione del vino. Le ricerche effettuate dimostrano che a seguito di un iniziale entusiasmo, il fenomeno delle cantine sociali visse una crisi. La produzione quantitativa non era la strada giusta poiché quando il mercato iniziò a richiedere vini di qualità, il prodotto di medio livello restò invenduto. Oggi le cantine sociali di successo sono quelle che durante la crisi degli anni’70 hanno cambiato il tipo produzione. La metodologia utilizzata è divisa in tre parti: analisi territoriale, analisi del manufatto e progetto di recupero. Si è ricostruito il contesto mediante l’analisi del Piano Paesaggistico della Regione Piemonte, la morfologia della Val Tiglione, unità collinare alla quale appartiene il comune di Montaldo Scarampi, mappando i percorsi paesaggistici e l’offerta turistica legata all’enogastronomia. Il comune è racchiuso nella buffer zone del recente sito UNESCO Nizza Monferrato e il Barbera appartenente ai I Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte. Montaldo Scarampi è un borgo d’altura nell’alto Monferrato astigiano con una splendida vista sulle colline.Ai fini di inserire le architetture delle cantine sociali in un arco temporale definito si è affrontato anche un excursus storico. L’industrializzazione del comparto enologico delineò le regole per costruire uno stabilimento enotecnico tipo. Il modello verticale era il più diffuso: la disposizione degli ambiti vinicoli su più livelli permetteva al mosto di scendere sino all’ultimo livello, dove si invecchiava a basse temperature, senza l’ausilio di pompe ottimizzando il processo produttivo. I tini di fermentazione passarono dalla realizzazione in legno a quella in cls armato, divenendo così parte integrante dell’edificio. Le cooperative,quindi, fanno parte della fase nel quale la cantina era concepita come un’industria ma si trovano in un contesto rurale e svolsero un ruolo fondamentale nell’economia collinare garantendo sempre il ritiro delle uve e fungendo da elemento di aggregazione. Concluso lo step di indagine generale ci si è concentrati sul manufatto. La cantina sociale di Montaldo Scarampifu fondata nel 1959, nonostante fosse una delle migliori non seppe ammodernarsi e nel 2000 fu dismessa. L’analisi segue il ciclo di vinificazione. Le uve dopo la vendemmia venivano portate nel piazzale e scaricate il due linee di conferimento. Dopo i primi passaggi, disposti in sequenza verticale, il mosto passava nei grandi vinificatori in cls. Questi erano realizzati con la tecnologia De Franceschi, per il tempo all’avanguardia, che consentiva di vinificare grandi masse d’uva in continuo. Una particolarità delle botti è che non solo costituivano il luogo di conservazione e struttura portante ma essendo setti in cls armato. La terza fase è stato il progetto di recupero che prevede la riconversione della ex Cantina Sociale in un’azienda agrituristica. Nel nuovo assetto la produzione del vino si articola nei piani interrati e l’accoglienza, composta da degustazione e ristorazione, nei livelli fuoriterra. Per quanto concerne l’esterno si è adottata una soluzione mimetica poichéla cantina è il primo manufatto che si vede entrando in paese. La sovrastruttura verde è una griglia in acciaio inox con una pianta rampicante: la vite americana. I nuovi volumi costruiti, la torre est e la tinaia esterna sono differenziati utilizzando l’ acciaio corten che cromaticamente si accosta alle tinte delle colline. Le Cantine Sociali, a prima vista, appaiono come un elemento stridente fra le colline ma giocarono un ruolo fondamentale nell’economia contadina degli anni ’60. Questo lavoro ha cercato di trovare soluzioni adatte a reinserire queste archeologie industriali in un contesto rurale, oggi patrimonio dell’Unesco. Le soluzioni scelte prevedono la conciliazione della produzione vinicola con nuove attività che creino valore aggiunto al prodotto in modo da dare nuova vita ad un manufatto esistente.
CANTINE SOCIALI E TURISMO ENOGASTRONOMICO Proposta di rifunzionalizzazione della ex-Cantina Sociale di Montaldo Scarampi, Asti
Realtore_Progettazione_Professoressa Silvia Gron Co-Realatore_Restauro_Monica Naretto
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TURISMO ENOGASTRONOMICO RICETTIVITÀ Bed and Breakfast, Hotel, Agriturismi con camere,case vacanze
PRODUTTORI VINICOLI
RISTORAZIONE Agriturismi, Ristoranti, Wine Bar
CANTINA SOCIALE ATTIVA
ANALISI DELLA DOMANDA NELLE STRUTTURE RICETTIVE IN VALTIGLIONE
CANTINA DISMESSA
Satura CANTINA RIQUALIFICATA Quasi satura
Disponibile Scala originale 1:50.000
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I LUOGHI DEL VINO MUSEI DEL VINO E DELLA CULTURA CONTADINA
Perche’ e’ importante il turismo enogastronomico?
Identkit turista del vino
Elementi di valore nei luoghi Vitivinicoli
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1_ Cantina Sociale Barbera dei Sei Castelli: costituita nel 1960, ha effettuato nel 1997 una fusione societaria con le Cantine di Castelnuovo Calcea e Agliano Fonti.. Ha sede in Regione Salere, n°6 - 14041 Agliano Terme ma è dotata di un punto vendita a Castelnuovo Calcea, Regione Opessina 41. 2_ Cantina Sociale di Mombercelli: costituita nel 1901 è una delle cantine storiche di Asti. Il numero di soci è pari 160 e la sua sede si trova a Mombercelli in Via Marconi 18. 3_ Cantina Sociale di Montaldo Scarampi: costituita nel 1959 è stata operativa fino al 2005. Prima della dismissione si consorziò con la Cantina Sociale Barbera dei Sei Castelli.
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1_Museo Davide Lajolo ‘’Vinchio è il mio nido’’_ Vinchio
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2_Museo storico della Vite e del Vino_ Mombercelli
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Itinerari paesaggistici tra i comuni
VT_1 Comuni di: Agliano Terme, Castelnuovo Calcea, Mombercelli COMPLESSIVI M. 15.800 VT_3 Comuni di: Agliano Terme, Castelnuovo Calcea, Mombercelli COMPLESSIVI M. 15.800 VT_2 Comuni di: Agliano Terme, Castelnuovo Calcea, Mombercelli COMPLESSIVI M. 15.800
4_ Cantina Sociale di Rocca d’Arazzo: costituita nel 1960 è ad oggi attualmente dismessa. 5_ Cantina Sociale di Vinchio Vaglio Serra: costituita nel 1959 conta ad oggi 187 soci. Ha sede in Regione San Pancrazio 1 a Vinchio.
STRADA DEL VINO NELLA ZONA
6_ Ex Cantina Sociale di Isola d’Asti: Nel 2006 in occasione dei Giochi Olimpici di Torino fu rifunzionalizzata la ex cooperativa vinicola trasformandola in un centro congressi.
1
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2
3
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MONTALDO SCARAMPI Strade comunali
Confini fi proprietà
Strade Provinciali
Strade Provinciali
1
Strade comunali
COLTURE E AREE RURALI Zona dei Vigneti
2
Aree a foresta e bosco_A
Aree a foresta e bosco_B
Colture speciali noccioleti
Frammentazione delle proprietà dei terreni
Nuclei agricoli
3
Vigneti abbandonati Mombercelli Vinchio
Nuclei agricoli storici
Nizza
4
Vigneti vocati Produzione di vini DOCG
Asti Vigliano d’Asti
Patrimonio enogastronomico
Montegrosso
Feste e manifestazioni legate alla cultura locale Musei della tradizione
Sentieri paesaggistici Scala originale 1:10.000
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Invecchiament0 della popolazione
Mancanza di un luogo che si occupi di ristorazione tipica piemontese
5
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LA CANTINA SOCIALE DI M. S. Dagli anni ‘70 del XX inizia la crisi delle cooperative astigiane
La rivincita delle Cantine Sociali Al giorno d’oggi il settore vitivinicolo astigiano è rappresentato per il 35% dalla cooperativa che ha svolto un ruolo fondamentale nell’economia collinare. Nei casi ove si è puntato a un prodotto di qualità, superando gli interessi di campanilismo e i problemi organizzativi, la Cantina Sociale è sopravvissuta.
Le cooperative concentrarono sulla produzione di quantità e non di qualità, più simile al modello produttivo di un’ industria. VI fu una proliferazione disuniforme e difficoltà nell’organizzazione con i soci.. Tuttavia nonostante ciò avevano costituito non solo una forma di produzione ma anche un land marh con le loro strutture ardite che emergeva nofuoriterra con organizazione della produzione in verticale. Inoltre i vasi vinari in cemento armato sono la stessa struttura portante dell’edifcio
Anni ‘50 del XX_ il boom delle Cantine Sociali Unirsi in cooperative rappresentò nuovamente la soluzione per superare il sistema delle piccole e piccolissime aziende agricole e contenere lo squilibrio tra settore agricolo e industriale. Infatti, il boom economico indusse molti giovani contadini a trasferirsi in città per lavorare nelle industrie, privando le campagne di manodopera.
Fine XIX - anni ‘30 del XX_ 1° fase I viticoltori iniziano ad associarsi per far fronte alle basse remunerazioni dei commercianti d’uva. Nel 1887 nacque la prima cantina, la Cooperativa di Mombrauzzo.
PIANTA COPERTURE
PROSPETTO NORD
PROSPETTO SUD 31
Scala originale 1:200
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L’ORGANIZZAZIONE DELLA C.S.
1 Pensiline con tramogge di conferimento
1_Piazzale di conferimento 2-3_Pigiatura e diraspatura 4_Fermentazione
2
5_Torchiatura Salone piano terra
6-7_Conservazione in vasche 8_Imbottigliamento 9_Piazzale di conferimento
PIANTA PIANO TERRA
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Scala originale 1:100
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L’ORGANIZZAZIONE DELLA C.S.
1
3
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Le pensiline, sorrette da pilastri inclinati riaparavano la vasca di conferimento delle uve.
La macchina pigiatrice ara ubicata in piccoli locali al primo piano interrato che si vedono sullo sfondo.
Il vinficatore De Franceschi consentiva di vinficare in continuo grandi masse d’uva.
4 L’arrivo del tino De Franceschi era costituito da un tronco di piramide e immediatamente sotto veniva posto il torchio che pressava le vinacce per ottenere ulteriore vino.
5 File di botti per la conservazione al primo piano interrato. Queste botti erano, oltre a luogo di conservazione del vino, la struttura portante.
Secondo piano: magazzino Pirimo Piano: Si sviluppano alcune passerelle a diversi livelli necessarie ai lavoratori per accedere alle botti e al meccanismo dei vinificatori. Si vedono in prospetto i meccanismi del vinifcatore De Franeschi.
PIANO TERRA
Piano terra (esterno): Piazzale di conferimento delle uve e valutazione delle stesse
PRIMO PIANO INTERRATO
Pirimo Piano interrato: Pigiatura e invio del mosto ai vinficatori. Secondo Piano Sotterraneo: Torchiatura e locali di sgombero
SECONDO PIANO INTERRATO
SEZIONE A-A 33
Scala originale 1:100
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MAPPATURE MATERIALI
PROSPETTO SUD
Travi IPE a sostegno di una passerella interna.
Copertura incoppi delle torri laterali della cantina.
ACCIAO
2_Montanti infissi
Profilati metalllici a T disposti modularmente negli infissi e verniciati.
La muratura di tamponamento è visibile nella 10_Tamponamento verticale casa del custode
ALLUMINIO
3_Tapparelle
Persiane avvolgibili in lega di alluminio
Sono visibili le armature nella soletta del balcone.
FERRO
4_Parapetti
Ringhiere in tubolari metallici verticali.
Malta di rinzaffo dello spessore di un centimetro e mezzo circa.
RAME
5_Gronde
FERRO
6_Protezioni
VETRO
7_Infissi modulari
VETRO
7_Infissi
Gronde in rame verniciate con colori diversi per mimetizzarsi con l’edifcio.
Strato sottile, minore di un centimetro.
Protezioni in acciao degli spigoli, profilato a L.
Vetri tradizionali.
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11_Soletta balcone 12_Rinzaffo
13 _Tamponamento, cornici, pensiline
Intonaco a base cementizia più spesso di quello a base di calce circa un centimetro.
Infissi non apribili.
9_Copertura a falde
14 _Zoccolatura
Orditura in legno.
15_Copertura cantina
Lastre inchiodate.
7_Copertura casa custode
COPPI TESSITURA MURARIA CLS ARMATO MALTA INTONACO DI MALTA INTONACO DI CEMENTO CASTAGNO FIBROCEMENTO
LATERIZI
1_Barre d’armatura
CALCESTRUZZI E MALTE
ACCIAO
ALTRO
INFISSI
METALLI
Scala originale 1:100
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MAPPATURE DEGRADI
COPPI ALTERAZIONE CROMATICA
COPPI DEGRADAZIONE DIFFERENZALE
EFFLORESCENZA
COLATURA
DISGREGAZIONE
ESFOLIAZIONE
DEPOSITO SUPERFICIALE
DISTACCO
LACUNA
CROSTA
RUGGINE
MACCHIA
APPOSIZIONE INCOERENTE
DEFORMAZIONE
PROSPETTO NORD
Scala originale 1:50
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IPOTESI DI RIQUALIFICAZIONE Ipotesi CAMERE: Separata dagli spazi caotici e produttivi, la piccola casa del cusode darà alloggio ai visitatori della cantina con camere.
Azienda vitivinicola locale che vuole ampliare la sua produzione e commercializzare il proprio prodotto, migliorando al contempo la sua immagine sul mercato.
Agriturismo per le colline: essendo che l’agriturismo per definizione è sempre connesso ad una attività agricola favorice l’utilizzo e lo sviluppo delle colture.
SALA DA PRANZO: inserimento di una dopiia altezza per sfruttare meglio il volume del corpo centrale
TORRE EST: Demolizione ESPOSIZIONI E DEGUSTAZIONI PANORAMICHE
Agriturismo per l’enoturismo: valorizza i prodotti locali con un conseguente beneficio anche per le attività nel circondario. Agriturismo come aggregazione: come nuovo luogo di incontro per il paese di Montaldo Scarampi.
DEGUSTAZIONE: esposizione dei vini in vendita e wine bar Cantina di qualità: recupero delle strutture della cooperativa sotto un’altra ottica una produzione d’eccellenza. Cantina di qualità: recupero delle strutture della cooperativa sotto un’altra ottica una produzione d’eccellenza.
PRIMA
DOPO
Cantina per l’accoglienza: progettazione di spazi a doc per la vendita al fine di promuovere i nosti vini. CANTINA : adeguamento dei locali sotterranei a produrre nuovamente il vino
FUNZIONI
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CANTINA CON CAMERE
PROSPETTO NORD
PLANIMETRIA
PROSPETTO EST
Scala originale 1:500
PROSPETTO SUD
PROSPETTO OVEST 37
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MODELLO
NUOVE REALIZZAZIONI: TINAIA ESTERNA
RIFACIMENTI: Torre est e balconata di collegamento Sud
CONSERVAZIONE: Cantina di conservazione e Casa del custode
Al giorno d’oggi la vinficazione avviene in moderni tini di acciaio inox a temperatura controllata. Molte cantine sociali ammodernandosi hanno spostato la loro vinficazione esternamente, tuttavia è bene che questo reparto rimanga comunque protetto anche da una semplice tettoia. Per il progetto di rifunzionalizzazione è stata pensata una copertura curva che riprenda in piccolo la grande volta a botte della cantina esistente.
Il balcone che collegava la cantina di conservazione e la torre di vinificazione est risultava notevolmente danneggiato. Per questo motivo si è deciso di ricostruirlo con una struttura portante esterna in modo che collegasse tutte le nuove unità. Per quanto concerne la torre più grande est essa è stata ricostruita. Purtroppo i vinificatori de Franceschi a vinificazione continua non sono più utilizzabili e l’intero volume, di fatto, era destinato ad ospitare questi tini di calcestruzzo armato.
Questi due edifici sono stati conservati il più possibile nel loro assetto attuale adeguando il primo a una conservazione anche in legno e fornendolo di nuovi uffici e locali di imbottigliamento. Invece secondo è stato diviso in quattro camere per ospitare clienti dell’agriturismo.
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PROGETTO DI RECUPERO CONFERIMENTO UVE: Sotto le pensiline esistenti in cemento armato sono collocate nuovamente le vasche di conferimento con la vite senza fine che comunicano con i locali di pigiatura sottostanti. Lo spazio dei mezzi agricoli è separato dall’ingresso pedonale grazie a una fascia verde.
PIANO TERRA
WINE BAR E VENDITA:
ACCOGLIENZA:
Il salone centrale voltato ospita al centro un wine bar e ai lati vi sono esposti i vini per la vendita.
Il primo locale entrando nella cantina ospita una reception sia per la cantina che per l’agriturismo e una caffetteria, dove gli ospiti potranno effettuare la colazione.
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Scala originale 1:200
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PROGETTO DI RECUPERO LA NUOVA ORGANIZZAZIONE DEL CICLO DI VINFICAZIONE LIVELLO 2_Uffici ed esposizioni
1_Conferimento uve 2_ Pigiatura 3_Vinficazione 4_Conservazione 5_Imbottigliamento
LIVELLO 1_Ristorazione
ed
eventiale invecchiamento in bottiglia
LIVELLO 0_Degustazione Vinficazione gravitÃ
per
Nuove realizzazioni
Vinficazione orizzontale
Esistente
LIVELLO -1_Cantina di elaborazione LIVELLO -2_Cantina di invecchiamento Botti in cls
SEZIONE A-A SEZIONE B-B
Scala originale 1:200 Tinaia esterna con vinificatori in acciaio
Affinamento in bottiglia
Nicchie di invecchiamento in legno
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Magazzino
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PROGETTO DI RECUPERO PROSPETTO NORD
Differenziarsi con il CORTEN Le bollicine della fermentazioene: Pannelli in acciaio corten forati Val D’Oca Wine center, Cantina Produttori di Valdobbiadene, San Giovanni , Italia,2011 ad opera di Cafèarchitettura, Matteo Pellizzari architetto
Acciaio Corten per differenziare i nuovi volumi
Strategia mimetica: Parete verde in vite americana su griglia in inox Edificio commerciale a Rimini ad opera di Mario Cucinella architects, .
Conservazione dell’intonaco
PROSPETTO SUD Scala originale 1:200
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UNITA’ DI PROGETTO PROSPETTO SUD
STRALCIO DI PIANTA_ SECONDO PIANO INTERRATO
UP 2a_ Costruzione della fondazione e setti murari in cemento armato della nuova tinaia. Funzionano anche da contenimento contro il terreno circostante
UP 5a_Sanificazione e vetrificazione delle botti in cemento armato esistenti per nuova conservazione del vino
UP 9a_ Rimozione dei depositi superficiali incoerenti a scecco con pennellesse, spazzole e aspiratori.
UP 2b_ Costruzione delle fondazioni e della struttura in cemento armato della torre est
UP 5b_ Sostituzione di tutti gli element idraulici enologici in bronzo con nuovi in acciaio inox
UP 9b_ Rimozione dei depositi superficiali (guano, terriccio e muschi) parzialmente aderenti con acqua spruzzatori pennelli, spazzole e spugne.
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ESEMPI UP
Scala originale 1:100
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DISEGNI E FOTOGRAFIA
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GLI OCCHI DEL VIAGGIO
Mostra fotografica, Teatro Alfieri, Asti _Aprile 2013
All’ ombra del primo sole, Venezia Ottobre 2012
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L’Aquila, Marzo 2013
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TARJETAS DE ESPAÑA
Mostra fotografica, Teatro Alfieri, Asti _ 2015
Estructuras, Granada Gennaio 2015
Gold frame, Madrid, Settembre 2014 45
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ìAcquarello, Aprile 2016
Sfumature di neve, WORK IN PROGRESS, Olio su tela, Agosto 2016
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ENGLISH CURRICULUM PERSONAL INFORMATION
WORK-STAGE Period_19/09/2016 - actually Studio_ Studio A&A
First name /Surname_ Elisa Rabino
LANGUAGES AND CERTFICATIONS Certification_
Listening
Reading
Oral interact
Oral Product
Writing
B1 B2
B1 B2
B1 B2
B1 B2
B1 B2
Cambridge English: Prelimi-
Full- time
nary English Test (PET)
Architecture planning assistant,
Mark_ PET with merit
historical building analysis,
_ RBNLSE91L52F335Q Date of birth _ 12/07/1991, Moncalieri (TO)
Planning relating to fire protection, reports, Graphic, 3D. Social housing.
Nationality_ Italian Address_ Asti (AT),Torino (TO) Italy
Period_ 29/01/2016 - 10/09/2016
Telephone_ 340.68.26.150
ARTISTIC SKILLS
COMPUTER SKILLS OPERATIONAL
Windows
SYSTEMS_
Mac
Office_
Word
ENGLISH SPANISH
Watercolor Oil painting
Part -time and full- time
E-mail rabino.elisa91@gmail.com
Studio_ Studio C&C
elisa.rabino@studenti.polito.it
of Paolo Albertelli and Mariagrazia Abbaldo. Where_ Turin
INSTRUCTION
Sketching
Power Point
Drawing
Excel
Graphics
Activities_ In-depth analysis of the link Period_ January
between art ad architecture, drawings of
Course_ Revit BIM full time course
artistic sculptures for laser cutting
Basic and Intermediate level
thecnology, exposition planner, analysis of
Where_ A-Sapiens online University, Turin, Italy
the cultural background of the vineyards
UNIVERSTY
landscape
Period_ 09/10/2013 - 18/12/2015 Master degree_ Architetture Construction City (LM-4 2 years)
Graphics_
Photoshop
Photography
InDesign
Picture editing
Illustrator
CAD_ Period_ 04/02/2016 - 30/04/2016
Premiere
BECOMING ARCHITECT
AutoCad
Period_ 15/05/2016 - 22/07/2016 Where_ Politecnico of Turin
Revit
Part-time
First test_ Wooden prefab pavillon, 1:50 reali-
G. Sketchup
Studio_AG Architettura
zed with Platform Frame technology.
Where_ Asti
Archicad
Thesis_ WINE CELLARS AND GOURMET TOURISM,
Second Test_ Sustainable development
Activities_ architecture planning assistant-
Third Test_ Oral test about wood technology
Project for refunctioning Ex wine cooperative of
building survey- inspection of sustainable
V-Ray 3ds Max
Where_ Politecnico of Turin
Montaldo Scarampi, Asti Level in national classification_ 110/110 cum laude
with online mention http://www.architesi.polito.
it/dettaglio_tesi.asp?id_tesi=34755\ Period_ 18/09/2010 - 27/09/2013 Bachelor degree_ Architecture (L-17 3 years) Where_ Politecnico of Turin Level in national classification_ 105/110
houses and wine cellars’s construction yards
OUTGOING Period_ 01/09/2014 - 31/01/2015
Other_
and the renewable energy directives.
Docet RDF
Passions_
Programme_ E+/EU PROGRAMME COUNTRIES Where_ ETS ARQUITECTURA UNIVERSIDAD POLITECNICA DE MADRID
Cultural Heritage
Fantasy and crime books
Volleyball
Art
ER
ENGLISH TEXTS RESTAURO E STRUTTURE
ENERGÍA SOLAR FOTOVOLTAICA PARA ARQUITECTOS
he project ‘’Restauro e Strutture’’ took place in Aquila. On April 6th 2009, at 3.32 am, the city of Aquila and the surrounding area were struck by a 5.8-Richter earthquake. In March 2013 the aftermath situation was almost unchanged. If you walk around the streets of the city, which are empty, you will find it difficult to imagine the city as it used to be. Along with some university teachers and mates of the Politecnico of Turin I took part into a project aimed to observe and measure the local handycraft, chosen by our supervisors, directly in place. After carrying out some historical analysis on the territory near Aquila and on the local building technology, we took into consideration a single part of Palazzo Chiarino which had to be restored, strenghtened and reused. The topic of the short class of Structure we attended was about the theoretical fundamentals concerning the stuctural behaviour of the buildings during the earthquake as well as the different types of strenghtening, their efficiency and suitability as for the historical building we decided to work on.
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ROOFSCAPES
ARQUITECTURA BIOCLIMÁTICA EN UN ENTORNO SOSTENIBLE
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ABITARE SOCIALE E SOSTENIBILE
EL PAISAJE EN LOS NUEVOS TERRITORIOS URBANOS
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he project of the Town House was chosen to be integrated with a Photovoltaic system. That kind of sustainable wiring that uses solar power wasn’t planned in order to save money. The aim of this work is to develop different situations to see how the outcome changes. After analysing the energy consumption of the building, the amout of Energy coverd by the photovoltaic instalation has been evaluate. The first system is a rooftop-mounted one, the second has been designed for covering the whole terrace and create some kind of secret garden. Furtermore at the ground floor level there is a garden Which has no space in The Shadow Line apart fronte some trees As a result some kind of covering was designed. Each system has been analysed by planning the panels, calculating the solar irradiance , the top power the inverter (Systems designed to deliver alternating current ) and even selecting the right defence elements. The final performance of the phtovoltaic system covers all the electric purposes so the house turns into an Energy-producer And does Not perform ad a user-by only.
he aim of this project is to redevelop a suburbean area in Turin planning roofscapes on these buindings. Firstly, we interviewed the people living there to understand the gaps of the area. We planned two new interstitial volumes in order to lay out a new continuous rooftop, which could be directly used by the inhabitants. Furthermore, the flats have different size, even duplex, to meet different needs. On the roofscape, we can find many activities such as urban agricolture (green gardens), nursery, multifunctional rooms, common kitchens and laundries. The construction system named X-lam is made up of wooden baffles designed to ensure maximum static performance against seismic loads, wind loads and snow loads and meet the current International eco- building codes. The system is suggested for the construction of multistory buildings.
he project focuses on the development of sustainable architecture in order to create a plan meeting the needs of new residential eco-buildings and common spaces. The climate of Astanà is a continental one so it was necessary to use sustainable principles already from the urban level. The urban design is based on a green grid which is the binding element between the area and the buildings. The houses develop on different levels to meet the needs of various families. The stairs and the elevator are located in a place so as to mix up with the living spaces. The name of the project ‘’Casa Invernadero’’ since this glass volume covered by green areas is the link between the urban space and the living space. It is also aimed to save up heat and as a result the are open windows on to this new inner space. In winter when there are no leaves it produces a buffer effect to lower the cost of heating.
he town house, is a single-family one, located on a thin and deep parcel which develops vertically in order to stop the urban sprawl. These parcels are located in the suburban areas of Turin and so we first focused on the urban planning. Then each student chose a house. The purpose of the project ranges from organizing the space distribution and to choose among the technological solutions providing energetic effeciency. The building technoogy is traditional, i.e concrete/tiles, in order to have thermal mass which enables it to store heat, providing “inertia” against temperature fluctuations and a super insulation. Working out the expenses was essential to the project in order to guarantee some kind of financial sustenability for the buinding. As a result a standard financial solution was chosen.
he aim of the class focuses on the comparison between two squares of Madrid: Plaza Major and Plaza y Ildefonso. Although they are both located in the city centre, they are so different. The first one it’s popular with turists and it’s the city’s mark. The second is a small one, and it’s visited especially by young people and local dwellers. The analysis of the urban space has been made by watching each square directly, making notes about the inner activities and organizing the outcomes in drawings, tables and sketches.In addition to this, we have interviewed the people visiting these places to understand the cons and the pros of the area. In this portfolio, I have collected the study about Plaza Major and the project made to improve the area in order to meet some of the suggestions introduced by the people interviewed.
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ENGLISH ABSTRACT
WINE CELLARS AND GOURMET TOURISM
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he project consists of restoring a building, the cooperative wine cellar of MontaldoScarampi, which bore such social and historical importance in the rural world as part as the wine field is concerned. Cooperative were born at the end of the XIX century in order to let small wine makers came together as to make wine and finally sell the product. Those were the rural industries. After the second world war many of them were built in order to balance the difference between the industrial and the rural sector. The cooperative wine cellars didn’t mean a change in the working method but also in the image of the wine cellar itself, since it had so far been located underground. Finally the concrete buildings came up on the ground and were completely devoted to the wine making. The research been carried out so far proved that some kind of excitement, as for the cooperatives establishment, was later replaced by a deep crises. Mass production didn’t proved to be the right way to go since when the market demand focused on high-quality wines, the averaged project remained unsold. Nowadays successful cooperatives are those which actually changed their production method going through the economic crisis in the 1970’s. The work herewith carried out can be dived into three steps: landscape analysis, building analysis, refunctioning project. It was possible to analyse the landscape by means of the urban and territorial planning by Piedmont, since Val Tiglione is the hilly unit which includes the village of MontaldoScarampi. As a result it was possible to map the landscape routes and schedule the wine and food tourism. The above mentioned village is included in the buffer zone of the newly-established UNESCO site of Nizza Monferrato and the Barbera which belongs to ‘’Vineyard Landscape of Piedmont’’. MontaldoScarampi is a hilly village in the upper Monferrato near Asti which offer visitors a wonderful views over the hills. In order to take the architecture of the cooperatives into consideration, in precise time range, their history was gone through. Tanks to industrialization of the wine sector, set up the rules to build up a wine cellar prototype. The vertical organizational pattern was the most widespread one: the setting of the productions rooms on different levels allowed the wine to go down to the lowest level, where it was aged at low temperatures, without the help of pumps during the production process. The wooden fermentation Barrels turned into the concrete ones so that they become actually a part of the building itself. Cooperatives, however belongs to the phase in which the wine cellars where intended as industries but they are in a rural landscape and so the played and essential role in the economy of hills by granting a sharing mood. After the general analysis have been carried out, we focused on the building the cooperative wine cellar of MontaldoScarampi was founded in the 1959 although it was among the best cellars, it was not able to convert the production into a more advanced one and so it was closed down into 2000. The process of analysis goes on the wine making cycle. The grapes were taken in to the main square and then downloaded into two transport pipes. After that first step the must went through large concrete wine making equipment that proved to be the structure of the building itself. The third steps implies the restoring and the refunctioning of the previous cooperative wine cellar turning into a rural farm holidays. The wine production in the new refunctioned building takes place underground and on the ground floor where visitors are welcomed for the wine tasting as well as the dining service upstairs. As far as the outdoor layout is concerned on a mimetic solution because the wine cellar is the first building once entering the village. The green facade is made up of with a grid of stainless steel along with a climbing plant namely the American vine. The new volumes can be distinguished by using corten steel which matches with the hills colours. At first the cooperative wine cellars may not match with the rural surrounding; anyway they had an essential role in the rural economy of the 1960’s. This work has been trying to find some good solutions in order to adapt these new industrial buildings to rural setting which is nowadays part of the UNESCO heritage, in order to combine the wine production with new activities and give a new life and meaning to some old traditional local product.
THANK YOU FOR READING CONCEPT AND GRAPHIC BY ME
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