Didot Quella dei Didot è da sempre considerata una delle più illustri famiglie di stampatori della storia. Sicuramente all’altezza degli antenati si dimostrò Firmin Didot, riprendendo i caratteri del padre e creandone il corsivo, ispirato dagli esperimenti condotti da John Baskerville sull’ingrandimento della traccia e sull’uso di un’armatura più concentrata. Il nuovo carattere, che prende il nome della famiglia, fu utilizzato per la prima volta in una stampa del 1784.
iobp Definito come neoclassico, moderno o Didone rispecchia pienamente la filosofia dell’Illuminismo con la forma chiara delle lettere e le evidenti caratteristiche razionali, come la linea di base bilaterale, gli assi verticali e le lunghe ascendenti e discendenti, al contenpo opposte al contrasto tra linee più spesse e linee più sottili. Un’importante qualità del Didot è la versatilità. Nel 1818 venne utilizzato nella stampa de La Henriade di Voltaire, da cui Adrian Frutiger nel 1991 ne ricavò una versione digitalizzata; la CBS ne commissionò una variante per realizzare il proprio logo, e oggi lo ritroviamo in famose riviste di moda e di design.
LA HENRIADE