PORTFOLIO | Elisa Brandi

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elisa brandi portfolio



Indice curriculum vitae architettura Khartoum, Sudan.

Centro di produzione sostenibile per la lavorazione della Jatropha

VeWa Center

Venice Water learning and research center

Togetherness. Formes d’habitar Vivendas in Carrer de la Rutlla, Girona

graphic design fotografia


telefono email nata il indirizzo p.iva

+39 328 1896722 elisa.brandi.c@gmail.com 16/09/1986 via Nazareth 51/A, Padova 04803220286

studi e formazione mar-dic 2015

Master in GRAPHIC DESIGN & NEW MEDIA Visual communication, Creative advertising, Typography, Corporate identity & coordinate image, Media & web design, Publishing design, Packaging & Merchandising, Creative process, ...

2008 2011

Laurea Magistrale in Architettura per la Sostenibilità punteggio di 110/110 titolo della tesi: “Khartoum, Sudan: progetto di un centro di lavorazione sostenibile” Concetti chiave: architettura etica, sostenibilità umana, tecniche costruttive sostenibili e passive, recupero e valorizzazione delle risorse locali

feb-lug 2009

LLP Erasmus - esperienza di studio all’estero Escola Politècnica Superior - Facultat de Arquitectura

2005 2008

Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura punteggio di 110 e lode/110 2006 Workhop “La casa che cambia”, Baretti e Carbonera Architetti Associati 2007 Workshop “Parallel Cities”, Felipe Assadi (con Francesca Pulido e Umberto Bonomo) 2008 Workshop “Limiti e Confini”, Franz Prati

IED Firenze Università IUAV di Venezia Universitat de Girona Università IUAV di Venezia

esperienze lavorative feb-nov 2014

Collaborazione presso lo Studio Th&Ma Architettura

giu-dic 2013

Collaborazione presso lo Studio Archipolis

Progettazione architettonica e restauro di edifici storici

Progettazione architettonica, recupero e paesaggio

giu ago 2012 2012 Tirocinio presso GreenTrenDesign Factory, membro di Progetto Manifattura Promozione e supporto di prodotti e progetti green nei campi del design e del progetto paesaggistico, urbanistico, architettonico Collaborazione in: grafica, impaginazione magazines, depliants e brochure. Progettazione paesaggistica e di stand fieristici. Presentazione della rivista Monograph alla 13° Biennale di Architettura di Venezia

lug-set mar-apr 2011 2012 Tirocinio presso Tapiro Studio Design [Camplani e Pescolderung] Grafica, editoria, tipografia e progettazione architettonica Collaborazione nei seguenti campi: tipografia, impaginazione di riviste e giornali, cataloghi e depliants, oggetti grafici di Hotel Design

mag-giu 2011

Tirocinio presso lo Studio Arch. Alessandro Bonafè Progettazione architettonica e acustica

PD-VE PD

Rovereto [TN]

VE

PD

feb-giu 2008 Tirocinio presso lo Studio Muratori & Zanon Architettura sostenibile e restauro di edifici storici Collaborazione al recupero di Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD) e al progetto di un complesso residenziale sostenibile nella stessa località

PD


altre esperienze 18 set 2015

Presentazione del progetto Fable Table Partecipazione al workshop organizzato da Peace Kitchen e presentazione del concept di progetto di un tavolo che, tramite l’utilizzo di tecnologie interattive, informi e sensibilizzi sui temi dell’ineguaglianza alimentare e dell’economia delle risorse

ago 2013

Esperienza di Cooperazione con Arquitectos Sin Fronteras España Workshop teorico e pratico di costruzione in BTC (blocchi in terra cruda compressa), cantiere di costruzione di una piccola boutique per la vendita di prodotti artigianali, monitoraggio dei progetti realizzati, studio tipologico dell’area di Joal-Fadiouth

c/o IED Firenze Joal-Fadiouth (Dakar) SENEGAL

interessi Da sempre nutro una forte passione per il mondo della creatività in genere. Coltivo con continuità e curiosità il mio interesse per l’architettura, la grafica, la moda, il design, la fotografia. Ho frequentato un corso di fotografia presso il centro culturale Rossoprofili (PD), in collaborazione con Padova Fotografia e con il fotografo Marco Monari. Ho una buona manualità e nel tempo libero faccio gioielli e oggetti partendo spesso da materiali di recupero o comunque economici. Per questi miei prodotti curo anche la grafica, il packaging e la presentazione finale. Ho inoltre frequentato due corsi di taglio e cucito sartoriale, grazie ai quali mi diletto a disegnare e cucire vestiti ed accessori. Nell’architettura e nella grafica mi piace curare il progetto fino al dettaglio, al materiale. Nutro un forte interesse per l’architettura etica, per progetti di cooperazione e di valorizzazione delle tecniche costruttive tradizionali e locali. Sono una viaggiatrice curiosa e appassionata e una cuoca fantasiosa

competenze informatiche Ottima conoscenza dei sistemi CAD. Ho frequentato il “Corso per disegnatore CAD. Metodi scientifici per l’interpretazione e la rappresentazione dell’architettura” (ott. 2006 - febb. 2007) e il corso “Progettista AutoCad, 3D Modelling e Rendering” (apr. 2013), entrambi corsi di formazione del Fondo Sociale Europeo. Ottima conoscenza della Suite Adobe (Photoshop, Illustrator, Indesign, Lightroom). Dimestichezza con Premier, After Effects e FontLab. Possiedo il certificato ECDL. Padronanza del sistema operativo sia Mac che Windows, del pacchetto Office, Internet e posta elettronica.

competenze linguistiche Parlo e capisco molto bene l’Inglese. Ho conseguito il First Certificate of English livello C1, rilasciato dalla Cambridge University, con valutazione A. Ho inoltre trascorso 4 mesi negli Stati Uniti nell’anno 2004-2005 e un ulteriore mese nell’estate 2008. Tramite queste esperienze ho acquisito una grande familiarità con la lingua, che coltivo con continuità dato il forte interesse personale e l’utilizzo frequente sia a scopi formativi e professionali, sia nel tempo libero. Nel settembre 2009 ho frequentato un corso di Spagnolo livello B2 offerto dall’ Università di Padova. Ho conseguito un punteggio di 9/10 nell’esame di Lingua e Cultura Catalana a livello base, sostenuto presso il Centro di Lingue Moderne dell’ Università di Girona. Ho recentemente frequentato un corso di Francese

capacità sociali ed organizzative Grazie alle esperienze progettuali affrontate durante il percorso formativo sono in grado di organizzare autonomamente il lavoro, anche di gruppo, definendo priorità, assumendo responsabilità e gestendo autonomamente le diverse attività nel rispetto delle scadenze e degli obiettivi prefissati. Collaboro in equipe in modo critico e costruttivo e soprattutto flessibile e aperto alle proposte degli altri. So relazionarmi con persone di diversa nazionalità e cultura. Sono in grado di comunicare in modo chiaro e preciso, rispondendo a specifiche richieste della committenza e/o dell’utenza di riferimento. Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del D.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003



Architettura


Khartoum, Sudan progetto di un centro di produzione sostenibile per la lavorazione della Jatropha Università IUAV di Venezia tesi di laurea relatori: arch. Eleonora Mantese, ing. Francesco Steffinlongo Il progetto del centro di lavorazione della Jatropha diventa il pretesto per la ricostruzione di un tessuto sociale di qualità tramite la configurazione architettonica degli spazi, intesi come luoghi di incontro e scambio. Il centro è affiancato da un nucleo di residenze e zone per la collettività. Il centro produce biodiesel, sapone e medicinali leggeri, con cui fornisce un supporto all’adiacente centro cardiochirurgico “Salam” di Emergency. Per di più, gli scarti di produzione vengono reintrodotti nel processo di lavorazione da cui si ottengono sapone da vendere tramite il commercio equo, biomassa da utilizzare per aiutare la tradizionale produzione del mattone cotto, ora in crisi per mancanza di combustibile per i forni, e così via. L’obiettivo principale è la creazione di un ambiente di lavoro di qualità, che allo stesso tempo diventi un luogo dove recuperare un senso di comunità e un rapporto con la propria tradizione. I prodotti del centro, oltre ad aiutare l’ospedale, danno alla comunità locale l’occasione di avere un ruolo nell’intero processo, e di acquisire una relativa autonomia economica. Concetti chiave del progetto sono architettura etica, sostenibilità umana, tecniche costruttive sostenibili e passive, recupero e valorizzazione delle risorse locali

0 20 100m 10 50

area di intervento

piantagione di Jatropha zone comuni alloggi temporanei vivaio giardino coperto centro di lavorazione


inquadramento e contesto Nilo

Omduraman

Khartoum Nord (Bahri)

Aeroporto

KHARTOUM

Soba

Nilo Bianco

Nilo Azzurro


planimetria

Il sito è occupato da preesistenze a carattere rurale. La scelta progettuale è di conservarle, riprendendone la giacitura e utilizzandola come linea guida. Il progetto si sovrappone all’esistente. Dove possibile e funzionale alle intenzioni, vengono recuperate alcune parti dei fabbricati, nell’ottica di un’economia delle risorse. Queste sono poi integrate da edifici o porzioni di edifici di nuova costruzione.

a


schizzi e idee

alloggi: la corte

alloggi: l’ombreggiamento

a’

vivaio

sezione a-a’

prospetto NE

La presenza non invasiva e la scala umana si inseriscono in modo naturale nel ritmo orizzontale del paesaggio. La tipologia del padiglione ad un solo piano rende più fluidi i percorsi e garantisce la piena accessibilità.


processo compositivo

L’edificio rappresenta un esercizio di semplicità e funzionalità nella creazione di ambienti vivibili. Il processo compositivo si è sviluppato a partire da un blocco compatto ad un solo piano. Il volume è stato scavato al centro da una corte che, come nella tradizione araba, funge non solo da nucleo dei processi sociali e dei percorsi, ma anche da dispositivo di controllo climatico grazie all’utilizzo di tecniche passive, come la presenza del verde o di vasche d’acqua. Il volume iniziale è ulteriormente scomposto tramite tagli a sezione ridotta che incanalano il passaggio dell’aria, in accordo con la direzione dei venti prevalenti. Il risultato di questo processo di successive sottrazioni è la composizione di quattro “scatole” autosufficienti e separate tra loro, ma connesse dagli interstizi di risulta, che fungono da spazi di distribuzione e contemporaneamente svolgono un ruolo attivo nel controllo climatico dell’insieme. Lo spazio ventilato e ombreggiato disposto attorno alla corte verde diventa un piacevole luogo di riposo e di aggregazione. Le “scatole” sono aperte il più possibile verso l’interno, mentre i muri perimetrali, più esposti alle intemperie e al sole, sono privi di aperture. sezione a-a’

sezione b-b’

sezione c-c’

sezione d-d’


0

1

2

5

pianta

10 m

44.4 32.4

2.6

9.4

d

44.4

c

4.4

8.4

17

18

19

5

2

20

21

3.6

3 23 15

45.2

1

22

16

a

14 24.4

4

3

a’

13

b

8 12

5

10

c’

INGRESSO E GESTIONE 1 piattaforma di lavoro 2 WC 3 vasche d’acqua 4 verde 5 zona relax coperta

36.4

1

6 sala d’attesa 7 torre del vento 8 portineria 9 ufficio di gestione 10 laboratorio di analisi 11 magazzino

ESTRAZIONE OLIO 12 13 14 15 16

estrazione semi deposito semi tettoia per essicazione spremitura e filtraggio olio deposito olio

9

11

2

7

6

d’

PRODUZIONE MATTONELLE DI BIOMASSA 17 forno 18 lavorazione biomassa 19 deposito mattonelle

SOTTOPRODOTTI 20 21 22 23

estrazione sostanze mediche deposito medicinali produzione sapone deposito sapone

b’


tecnologia

La strategia di controllo climatico è basata su un approccio “low-tech”, che sfrutta le stesse difficili condizioni climatiche di Khartoum per la messa a punto di una sinergia di tecniche e soluzioni passive, derivate dalle tradizioni costruttive locali. L’obiettivo è quello di mitigare il clima, invece che crearne uno artificiale. L’utilizzo di sistemi costruttivi semplici e derivati dall’uso tradizionale ha anche il vantaggio di adattarsi al livello delle competenze locali, facilitando le fasi di costruzione, gestione e manutenzione e garantendo una certa autonomia nella vita dell’edificio, senza dipendere da competenze esterne. Tecniche passive adottate: - massa termica - effetto camino - ventilazione naturale - torre del vento

- ombreggiamento - raffrescamento evaporativo diretto - raccolta acqua piovana

raffrescamento evaporativo massa termica

ombreggiamento ventilazione

recupero acqua piovana

ombreggiamento

torre del vento

aria fresca aria calda/viziata flusso notturno



VeWa Venice Water learning and research center Università IUAV di Venezia docente: arch. Sergio Pascolo

L’area di progetto ha fornito dal principio un forte stimolo per il posizionamento in un tessuto urbano problematico e per il complesso sistema di rapporti, connessioni e cesure con il sistema territoriale. Si colloca infatti all’interno di un organismo urbano articolato, nel punto di connessione tra città e aree industriali e produttive, cosa che rende il dialogo tra le varie parti urbane difficoltoso e di difficile comprensione. Le reti degli spostamenti sono spesso percorsi ambigui, indecisi tra una dimensione residenziale e più propriamente della città e grandi vie affollate dal trasporto pesante delle imponenti industrie dell’ Interporto e delle zone produttive e direzionali. Il progetto di un centro di cultura e ricerca situato in quest’area, ha l’obiettivo di rivitalizzare il contesto, portando nuova qualità e riorganizzando le connessioni esistenti, per rendere l’area più facilmente fruibile a scala umana e dando nuovi stimoli alle aree ora dismesse e “dimenticate” della zona industriale e interportuale nell’ottica di creare nuovi spazi urbani per lo svago e il tempo libero che facciano realmente parte della città. L’insediamento di un nuovo nucleo attrattivo di grande potere, sia per il lavoro e l’attività di ricerca che per il tempo libero, contribuisce a completare la rete di relazioni tra le diverse parti della città e si configura come completamento di un complesso sistema di aree di interesse aiutando a ricostruirne il dialogo.


via dell’azoto

via delle macchine

via dell’elettricità

via f.lli Bandiera

Marghera skyline

sito e connessioni

mestre

tessera

forte marghera

vega distretti hydrogen park metas, inca

bioetanolo

greenwood

san giuliano

energia dalle alghe venice blue flag

“green marghera” area progetto e aree complementari poli attrattivi

green oil bioraffineria

venezia

vallone moranzani

produzione e combstione cdr

centrale idrogeno

fusina

visioni



Il vuoto è organizzato tramite la distinzione di due parti a vocazione diversa ma complementare: la parte a nord è una grande area verde, nella quale si trovano gli edifici di servizio. Le strutture direzionali e amministrative sono integrate nel parco tramite una copertura verde. Il centro di ricerca vero e proprio si colloca sulla darsena in modo da garantire un collegamento funzionale e visivo permanente con l’acqua. spazi e relazioni | attacco a terra

parcheggi

percorsi pedonali e ciclabili

spazi pubblici

verde

edifici e funzioni

schemi di analisi

sezione trasversale


Il centro è costituito da un edificio vetrato che si sviluppa in altezza e da un “basamento” . Il programma funzionale dell’edificio trasparente si basa su un nucleo centrale opaco completamente rivestito in legno che accoglie le funzioni principali, circondato poi da una “scatola di vetro” concepita come luogo di incontro flessibile, che possa ospitare piccole esibizioni temporanee, zone di incontro con divani, meeting informali. edificio vetrato a

a

livello 2 + 13.0 m

livello 3 + 17.6 m

b

livello 4 + 22.2 m

b’ b

a’ a

b

a’ a

b’ b

a’ bar terrazza

5

ristorante

4

grande hall (piano superiore) grande hall

3

sala conferenze spazio di lavoro laboratorio

1

sezione a-a’

b’

livello 5 + 26.8 m

b’

a’

2

0

sezione b-b’


E’ uno spazio appositamente non definito per garantire questa adattabilità funzionale. Le quote dei solai delle due scatole sono organizzate su piani sfalsati in modo da creare un rapporto interessante e una certa complessità spaziale. Il “basamento” accoglie funzioni che riguardano l’ambito dello studio e della ricerca, con particolare riferimento all’acqua. Articolato su due livelli, connette le quote di progetto e favorisce il dialogo tra le diverse parti del complesso.

2

1

a

4

3

b

b’

6

a’

attacco a terra + 1.7 m

a

8

7

5

livello 1 + 8.4 m

1 hall d’ingresso 2 biblioteca 3 space sharing 4 area workshop 5 sala conferenze 6 spazio di lavoro 7 aula studio 8 area meeting 9 area espositiva

9

b

b’

5 a’


struttura e tecnologia dettaglio sezione verticale

sezione a-a’

pianta piano tipo cassettonato rivestimento in legno torri angolari

schemi di analisi

21 giugno 21 dicembre

S

21 giugno 21 dicembre E-O

21 giugno N 21 dicembre



Togetherness. Formes d’habitar vivendas in Carrer de la Rutlla, Girona Escola Politècnica Superior - Facultat de Arquitectura, Girona docenti: arch. Jordi Hidalgo i Tanè, arch. Yolanda Ortega Sanz

planivolumetrico

Togetherness è un termine che si riferisce alla capacità di stare con gli altri, di vivere la collettività, di condividere i propri spazi. Pur derivando dal campo della sociologia, questo definizione trova applicazione in Architettura e Urbanistica, poiché si riferisce alla capacità di creare ambienti in grado di rispondere a necessità sociali e di relazione con l’intorno, creando “città”. Il “Social Housing” è un elemento essenziale nella costruzione della città densa contemporanea, in cui il progetto ha come obiettivo quell’ideale di armonia e equilibrio tra la vita privata e quella con la comunità, creando allo stesso tempo un dialogo tra artificio architettonico e mondo naturale. Il fine di questo progetto è la sovrapposizione e l’intersezione con il tessuto urbano esistente, e la sperimentazione di diverse aggregazioni di unità abitative. L’ambito di intervento si trova a Girona, e si affaccia sulla riva del fiume Onyar con uno dei lati lunghi, e verso l’interno della città con l’altro. La profondità del lotto è racchiusa dagli edifici esistenti. Questo doppio carattere comporta l’attenta risoluzione di due aspetti principali: lo spazio privato della singola unità abitativa, e la connessione con la città attraverso spazi e servizi Il programma funzionale del progetto prevede la composizione di 24 unità abitative per giovani, l’80% delle quali per 1 o 2 persone (35-40 m2) e il rimanente 20% per 2 o 3 persone (45-50 m2). Di queste, 1 o 2 devono essere accessibili ai diversamente abili.

il fiume Onyar | fotomontaggio


terrazza

parcheggio

La composizione dell’edificio tiene conto della posizione particolare della parcella, situata tra l’ampiezza della vista sul fiume e la facciata chiusa verso calle Rutlla. Il progetto è caratterizzato da patii a tutta altezza, che definiscono il disegno e l’aggregazione delle singole unità. In questo modo, l’edificio acquisisce un duplice carattere: sebbene introverso e con poche aperture verso il fiume e la strada, i patii garantiscono luce e ventilazione naturali alle unità, oltre a costruire un dialogo visuale con l’intorno tramite la definizione di punti di vista selezionati. Ogni unità dispone di una propria terrazza per godere dello spazio aperto. Per quanto riguarda gli interni, la scelta è stata di disporre tutti gli spazi di servizio in una banda centrale, concentrando così le installazioni tecniche e sanitarie e mantenendo allo stesso tempo uno spazio centrale libero e fruibile. Il piano terra è concepito come un’ampia piazza coperta che ospita servizi pubblici e comuni, e che funge da collegamento tra la città e il fiume.

attacco a terra

ATTACCO A TERRA a bar b magazzino c vano tecnico d rampa e parcheggio bici f piazza coperta

TERRAZZA

g terrazza h corridoio i bagno pubblico l lavanderia comune m patii di ventilazione n magazzino

PARCHEGGIO

o rampa p vano tecnico


modello

struttura

secondo piano

schema assonometrico banda centrale di servizi e zone funzionali

terzo piano

quarto piano

facciata ovest


aggregazione delle unitĂ | primo piano

sezione a-a’


tipo A1 60 mq

tipologie | distribuzione in pianta tipo A2 52 mq

tipo A3 68 mq

tipo B1 65 mq

tipo B2 57 mq

tipo B3 47 mq

tipo B4 63 mq tipo C1 45 mq tipo C2 37 mq tipo C3 43 mq tipo D1 45 mq

tipo D2 36 mq

tipologie | distribuzione in sezione


duplex PIANO INFERIORE a cucina b WC c zona giorno d terrazza

5.4 3 22 9.2 mq

PIANO SUPERIORE e letto 12 f letto 6 g WC 4 mq


dettagli costruttivi

1 COPERTURA PIANA NON PRATICABILE 1 ghiaia 2 membrana impermeabilizzante in bitume 3 isolante EPS 4 barriera al vapore 5 massetto delle pendenze, cls alleggerito 6 solaio in latero cemento 7 intonaco

2 PIANO INTERMEDIO

1 pavimentazione in parquet 2 getto di completamento 3 rete elettrosaldata 4 pavimento radiante 5 solaio in latero cemento 6 intonaco

3 TERRAZZA

1 piastrelle in gres, 40x40 2 supporti plastici per pavimento galleggiante 3 tessuto non tessuto 4 isolante EPS 5 membrana impermeabile 6 getto di completamento 7 solaio in latero cemento 8 intonaco

4 MURO ESTERNO 1 intonaco 2 muratura in blocchi poroton 3 isolante EPS 4 struttura metallica di sostegno 5 gancio 6 lastra in pietra 7 brise-soleil in legno

5 MURO INTERNO 1 2 3 4

pannello in cartongesso isolante termoacustico profilo a U profilo a C



Mi sono avvicinata al mondo della grafica attraverso un corso universitario, e stimolata dal continuo intrecciarsi di questa disciplina con l'architettura: il bisogno di comunicare e saper trasmettere un progetto, il saper disporre informazioni e idee in modo efficace ed esteticamente accattivante. Catturata da questo mondo, ho deciso di approfondirne contenuti e possibilitĂ con tirocini post-laurea e un continuo aggiornamento personale. Il mio carattere, preciso e attento ai particolari, ha trovato nella grafica e nella comunicazione visiva uno stimolante campo di sperimentazione. Mi sono occupata di tipografia, impaginazione giornali e riviste, corporate image, cataloghi e depliants, oggetti grafici di Hotel design, infografica, archigrafia.


Graphic Design presso Tapiro Studio Design


Ca’ Pisani Hotel brochure


do not disturb | make up room


directory


biglietto di auguri


CoScap catalogo


biglietto di auguri


catalogo


Carlo Moretti cartolina


«La fotografia, che ha tanti usi narcisistici, è anche un potente strumento per spersonalizzare il nostro rapporto con il mondo; e i due usi sono complementari. Come un binocolo che non abbia né un diritto né un rovescio, la macchina fotografica rende vicine, immediate, le cose esotiche; e piccole, astratte strane, assai più remote le cose familiari. Permette, con un’attività facile e assuefativa, una partecipazione e insieme un’alienazione nelle nostre vite e in quelle altrui, dandoci modo di partecipare nell’atto stesso in cui rafforza l’alienazione» Susan Sontag

Fotografa per diletto. Da sempre attratta dalla capacità delle immagini fotografiche di raccontare e interpretare spazi, oggetti, atmosfere, mi sono avvicinata a quest’arte durante i numerosi viaggi e seguendo la mia curiosità spontanea, la passione per l’architettura e per l’immagine. La macchina fotografica mi segue sempre, per catturare i particolari, le forme e le spazialità che colpiscono il mio sguardo. Ancora a livello amatoriale, il mio è un percorso continuo di sperimentazione e approfondimento.


Fotografia esperimenti

https://www.flickr.com/photos/didibrandi/ /// http://didibra.carbonmade.com/



Biennale di Venezia

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viaggi Senegal [Joal-Fadiouth, Saint Louis]

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viaggi Barcellona | Dolomiti | Laguna

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viaggi Granada | Sottomarina

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viaggi Biennale di Venezia | Siviglia

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varie Natale | Losanna | Ruderi

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oggetti packaging | collane

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oggetti braccialetti | cerchiello | orecchini

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oggetti book personale

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