Mensile di informazione della Federazione Italiana Trasporti del La zio
Numeri da 1 a 6 - da GENNAIO a GIUGNO 2012
3° Campo Scuola La nuova generazione
La Fit Territoriale di Viterbo ha quest’anno ospitato il 3° Campo Scuola della FIT Cisl regionale del Lazio. Ci siamo sentiti di dedicarlo ad Alberto Chiricozzi un viterbese che ha dato tanto alla nostra Federazione
Punti di...Contatto Federazione email: fit.lazio@cisl.it - Formazione email: formazione@fitcisllazio.it - Coordinamento Donne email:donnefit.lazio@cisl.it 2
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Editoriale
on si finisce mai di fare sacrifici, problemi della crisi ce li continuiamo a trascinare dietro, tanto per non farci mancare nulla. Le manovre del Governo e quelle della Regione colpiranno tutti, dal trasporto pubblico locale alle infrastrutture, dal lavoro ai contribuenti. Nessuno si salverà dalla falce dei tagli e delle tasse. È come un domino, il Governo centrale taglia alle Regioni e le Regioni tagliano sui servizi e aumentano le tasse. È un girone infernale, dove chi paga pegno sono sempre i lavoratori dipendenti, i disoccupati e con loro intere famiglie. Con questi venti di recessione, il rischio maggiore è la riduzione del livello di occupazione. Non c’entra nulla l’articolo 18 tanto attaccato dal governo. Non è che facilitando i licenziamenti si aumenta l’occupazione, questa aumenta solo se si pensa a piani di sviluppo che portano crescita. Abbiamo manifestato per questo il 16 giugno con lo slogan "Meno tasse per lavoratori e pensionati, più risorse per il lavoro". La nostra Federazione era largamente presente. Era in piazza per la crescita e per chiedere la riduzione delle tasse. Il TPL laziale con questi tagli drastici rischia molto in termini di occupazione, nonostante da più parti arrivino voci rassicuranti. Tra la speranza di recuperare ancora risorse dal Governo, la Regione taglia le proprie quote su Cotral, ferrovie e Atac. Non è una bella prospettiva. La Fit del Lazio da sempre è schierata a difesa del trasporto pubblico locale ed è intenzionata a percorrere tutte le strade possibili per far sì che rimanga pubblico. L’accordo sul piano industriale di Atac, siglato con non poche sofferenze, è la dimostrazione che noi facciamo la nostra parte con senso di responsabilità verso i lavoratori e verso gli utenti, questi ultimi i veri “azionisti” delle nostre aziende di trasporto. Dobbiamo rispondere a loro, offrendo una mobilità degna di una metropoli come Roma, ma allo stesso tempo dobbiamo inchiodare alle proprie responsabilità chi gestisce le nostre aziende e chi ne muove le fila essendone il maggior azionista. Su questo non faremo sconti a nessuno. Per noi non ci sono alternative, abbiamo bisogno di una azienda unica regionale di trasporto. Per questo ci batteremo. Nella nostra Regione ci sono aziende che quotidianamente entrano in crisi. L’ultima, e ci riguarda in prima persona, è il consorzio Gaia che si occupa della raccolta di rifiuti in un’area che racchiude 33 comuni tra le province di Roma e Frosinone, sono 500 i lavoratori a rischio lavoro. Se invece guardiamo al trasporto ferroviario, sono 800 i lavoratori dei cosiddetti treni notte licenziati, di cui circa 300 nel Lazio, solo perché la politica delle ferrovie è quella di eliminare questi treni dal loro orario. Treni che garantiscono, non solo occupazione, ma che sono anche utilizzati dalle fasce sociali più deboli. Ora le ferrovie guardano solo ai freccia rossa che, come noto, sono costosi. Ma nella politica della concorrenza le frecce servono per “gareggiare” con gli aerei, soprattutto quelli di Alitalia. Già, Alitalia ricordiamo come è iniziata, ma come andrà a finire? E in Aeroporti di Roma dove tira aria di “cessioni”? Sarebbe utile aprire un tavolo permanente sulla crisi. Noi come Fit Cisl del Lazio non permetteremo che, cavalcando la crisi, qualcuno pensi di scaricare sui lavoratori le colpe di politiche aziendali tragiche. Avremo davanti a noi un anno intenso, un anno dove saremo impegnati su molti fronti, un anno di sacrifici a cui far fronte. Ci siamo abituati ed attrezzati per questo. La nostra Federazione crede nei giovani che ha nelle proprie fila, donne e uomini che si impegnano a 360 gradi, tra dirigenti, Rsu, attivisti e semplici iscritti. Siamo aumentati, il 2011 si chiude con un ragguardevole aumento di iscritti, e per questo, la Fit del Lazio metterà in campo nel corso del 2012 adeguati percorsi formativi mirati a valorizzare questa ricchezza di risorse umane. A dimostrazione di quanto impegno mettiamo nel nostro lavoro, i nostri iscritti sono 17747 un aumento del 21% questo è il risultato del lavoro delle donne e degli uomini della FIT Cisl del Lazio. Maurizio Marozzi Segretario Generale Fit Cisl Lazio
FIT report
Numeri da 1 a 6 mesi da gennaio a giugno 2012 Reg. Trib. Roma n° 338 del 6 ottobre 2009
Mensile di informazione Sindacale della Federazione Italiana Trasporti Cisl regionale Lazio Direttore Responsabile
Eligio Scatolini
Direttore Editoriale Beatrice Cajani
Comitato di redazione
Francesca Di Felice - Maria De Laurentiis Domenico Barbera - Fabio Bonavigo - Silvio Rosi - Michele Vitiello - Paolo Sagarriga Visconti - Giorgio Macchia - Jessica Orlandi Antonietta De Luca - Emanuela Brandizzi Barbara Pennacchiotti - Tommasina Guadagnuolo
Sede Via di San Giovanni in Laterano 96/98 00184 - Roma redazione@fitcisllazio.it telefono 0677265826
Stampa: Tipografia Antonio La Grotteria Via Ostilia, 4/b 00184 Roma
SOMMARIO
Seminario su salute e sicurezza
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Gianluca Donati coordinatore unico dell’area contrattuale TPL
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Le donne al tempo della crisi
Mentre la politica annuncia...
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Lettera aperta all’Amministratore delegato di AMA spa
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Autostrade per l’Italia: sintesi accordo del 22 maggio 2012
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Il rilancio della manutenzione rotabile: un primo passo
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3°Campo Scuola: un successo di tutti
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ADR: facciamo il punto
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Lettera aperta a quelli del 3° Campo Scuola
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Conta su di noi... sempre
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Seminario su salute e sicurezza Le RLS della Fit del Lazio insieme in un incontro seminariale sulla salute e sicurezza.
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l 22 marzo si è svolto presso il Centro Servizi del Fit Cisl Lazio in via di San Giovanni 230 il seminario su salute e sicurezza, un seminario fortemente voluto dalla Segreteria tutta per fornire agli RLS gli aggiornamenti necessari su leggi e normative in materia di salute. Una buona iniziativa, questa della Fit del Lazio, in quanto la formazione e l’informazione delle RLS è basilare per avere tra le proprie file persone preparate in un campo, quello della salute e della sicurezza, sempre più importante sul fronte delle relazioni sindacali con le aziende. Proprio per questo nella platea c’erano anche semplici attivisti, con a cuore i problemi legati a questa materia. La Federazione ha pensato bene ad allargare la partecipazione per dare modo anche a loro di contribuire affinché i problemi trovino soluzioni sempre più condivise. Relatore unico per l’intera giornata è stato il Giudice Giuseppe Renato Croce, una persona con esperienza nel campo della prevenzione, salute e sicurezza sul lavoro certificata da un curriculum di tutto rispetto. Il Giudice Croce è anche stato RSPP dell’azienda Atac, per cui ha toccato con mano i tanti problemi, legati a questa materia, propri di una azienda di trasporti. La sua è stata una relazione coinvolgente, dove le nozioni si sono alternate ad interventi spontanei dei partecipanti. Il relatore ha sapientemente mantenuto l’equilibrio tra le due cose, un equilibrio che ha consentito a tutti di terminare la giornata senza fatica e con la richiesta di altri momenti come questi dedicati alla salute e sicurezza. La Fit del Lazio ha colto quanto da questa giornata è venuto fuori ed ha deciso di avviare uno sportello sicurezza, dove tutti i partecipanti di questa giornata sono coinvolti. Uno sportello dove le RLS siano protagoniste, nel dare risposte, nell’analizzare i casi, nel far rispettare le norme e le regole della prevenzione, protezione e sicurezza. Lo sportello dal 1 luglio è operativo tutti i giovedì mattina si può chiamare al 0670497853 (Centro Servizi Fit Cisl del Lazio Via di San Giovanni in Laterano 230 – Roma) troverà il gruppo della Formazione che prenderà nota delle richieste. Questo in attesa che si organizzi la presenza a rotazione nello sportello di tutte le RLS della nostra Federazione. Lo sportello sicurezza si avvale della collaborazione del Giudice Giuseppe Renato Croce, che metterà a disposizione le sue preziose competenze per la Fit del Lazio (mail: giusepperenatocroce@fitcisllazio.it). Siamo fortemente convinti che questa iniziativa sia utile e avrà certamente risvolti positivi, in termini di risposte puntuali e precise in una materia delicata come la salute e la sicurezza sui posti di lavoro.
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CULTURA DELLA SICUREZZA
er la sicurezza in Italia gli ultimi due decenni non sono passati invano, il percorso che ha portato ad una legislazione all' altezza degli altri paesi europei è un dato di fatto. Certo ciò è stato dovuto alla necessità di dare esecuzione alle direttive europee più che alla lungimiranza dei nostri legislatori, ma il cerchio possiamo dire sia chiuso con il decreto 81 passando la ben più nota 626. Il percorso è stato lungo e come si dice travagliato, per la complessità, per le resistenze, e non ultimo per la frammentazione di governo, che ha prodotto ritardi in tutti i processi di ammodernamento del nostro sistema paese. Non mancano le perplessità per quelli che possono essere visti come passi indietro ad esempio le depenalizzazioni ed altro, come sono ancora aperti margini di miglioramento, ciò non deve però inficiare la soddisfazione di avere un quadro di riferimento organico. Se il sistema legislativo si è messo al passo, la stessa cosa non è avvenuta per quella che chiamiamo “cultura della sicurezza” è difficile sradicare convinzioni ancora presenti: le aziende che vedono la sicurezza esclusivamente come un aggravio di costi, da evadere se possibile, i lavoratori che la vedono ancora come merce di scambio per ottenere altro. Solo in occasione di grandi tragedie che monopolizzano l'attenzione di tutti, per qualche giorno la sicurezza torna ad essere protagonista del parlare quotidiano, per poi tornare invisibile appena si spengono i riflettori. Dimentichiamo così lo stillicidio giornaliero in termini di vite umane e menomazioni ma anche in costi economici altissimi che inevitabilmente ricadono sulla collettività. Il sindacato e la nostra organizzazione in particolare ha colto da tempi non sospetti l' importanza della sicurezza, le occasioni per informare e formare non sono mancate, il tema non è mai passato di moda ed ogni evoluzione è stata seguita. La “ cultura della sicurezza” non è ancora un dato di fatto nel paese ed anche nelle nostre aziende, far si che lo diventi è anche compito nostro. La sicurezza vista come un occasione di crescita e di risparmio per tutti, come doverosa e non negoziabile attenzione per la propria vita e quella degli altri, è un risultato da raggiungere che merita il massimo impegno. E' per dare un contributo a ciò evitando distrazioni, giudicando l 'argomento ormai concluso, che la FIT CISL torna a proporre un seminario diretto agli operatori sindacali del settore in tutte la aziende della federazione. RLS Atac Spa Giuseppe Angelini
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Coordinamento Donne
Intervento di Lucia Misuraca, responsabile del Coordinamento donne Fit Cisl Lazio, alla USR Lazio il 15 marzo 2012
"Le donne al tempo della crisi"
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ppena ricevuto il programma della giornata e dopo scambi d'opinioni cordiali e costruttivi con Elisabetta Falcone, non mi restava che attendere questo momento informativo/formativo. Tutti gli interventi previsti e di spessore altro non potevano fare che arricchire il mio sapere e dissetare la mia curiosità. Sopra ad ogni intervento sicuramente posiziono, senza nulla togliere agli altri, il contributo prezioso del nostro Segretario Confederale Anna Maria Furlan, che con una dialettica chiara e trasparente ci ha illustrato il momento storico/sindacale e le posizioni della CISL nazionale. Aperta la possibilità agli interventi questo è stato il mio contributo come Coordinatrice Donne FIT Lazio.
“Sono Lucia Misuraca e ho il piacevole compito di rappresentare le donne della FIT Regione Lazio. Da poco ho questo incarico, mentre da quattro anni sono RSU presso un'azienda di trasporto pubblico, ma grazie all'aiuto di tutti e a tanto impegno sono riuscita ad entrare nei meccanismi di questo mondo del lavoro che è molto delicato. Tanti argomenti interessanti e tante opinioni autorevoli abbiamo ascoltato oggi e mi conforta che in modo trasversale c'è la volontà di poter contribuire al miglioramento della nostra vita quotidiana. La crisi economica in Italia prima dell'arrivo di Monti, poneva lo Stato in una condizione simile a quella della Grecia per quanto riguarda l'economia. Ora il quadro, nonostante lo spread sul mercato con il giuramento di Monti le previsioni si fanno più rosee, nonostante il clima di sfiducia presente nelle istituzioni dello Stato. Infatti il Paese Italia non è fuori dal pericolo e quotidianamente i politici con il governo tecnico e le più alte cariche dello 4
Stato tengono sotto pressione il popolo italiano, avvezzo oramai ai sacrifici. Resta molto da fare per risolvere la crisi economica e Monti non può certo fare miracoli. Indubbiamente, è importante un cambiamento strutturale dello Stato, dai vitalizi alla patrimoniale e a chi evade, al mercato del lavoro. La crisi economica che sta mettendo in ginocchio l'Italia, nel quadro globale di uno sviluppo senza occupazione, potrebbe costituire un'opportunità per rifondare la nostra economia. Ecco, quindi, gli incontri serrati tra Elsa Fornero, Parti Sociali e la Marcegaglia, proprio per ricreare le condizioni per far ripartire l'economia del nostro Paese. Occorre rimboccarsi le maniche, ritrovare la tenacia e la voglia di lavorare duramente, valorizzare i giovani, le donne, le nuove idee e le nuove tecnologie. Che le donne non siano una minoranza nella società è una verità assoluta, ma che esse lo siano all'interno dei grandi organi esecutivi è un dato di fatto. A ciò, da tempo, si è voluto rimediare in diverse maniere. Le quote rosa, un compromesso quantomeno controverso che mette in dubbio il pricipio stesso della parità uomo-donna e la natura meritocratica con cui si viene eletti, sono il più classico degli esempi. Proprio nei momenti di crisi si riscoprono le potenzialità e ognuno di noi ha il diritto/dovere di sentirsi responsabile della rinascita e della crescita del nostro Paese. Auguro a tutti/e noi buon lavoro all'interno delle nostre provenienze perchè ogni contributo è prezioso. Grazie”. Lucia Misuraca
Così ho preso il mio impegno per guidare il Coordinamento Donne...
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opo tanta attesa e tante emozioni contrastanti, ecco il momento della prima convocazione del Coordinamento Donne della FIT il 22.02.2012. Mi trovavo pronta e carica di tante tensioni ma decisa ad assolvere in pieno il mio ruolo. Per me e' una nuova esperienza, infatti, fino ad ora mi sono confrontata con uomini sul posto di lavoro in azienda Atac invece con questo ruolo di Coordinatrice il contesto cambia radicalmente. Non volevo preparare un discorso scritto perchè credo fermamente che le parole più sincere nascono dal cuore e da una mente sgombra da qualsiasi paura e tensione. Non bisogna avere paura di esprimere la propria opinione anche se poi il modo può cambiare dalla circostanza. Proprio questa mi ha messa alla prova perchè il confronto diretto con un gruppo di donne, che ho l'onore di rap-
presentare , mi ha dato forza e convinzione. Ho subito capito che intorno a me trovavo un ambiente familiare che mi ha permesso di costruire l'incontro con più facilità. Dopo l'apertura del Segretario Generale Maurizio Marozzi, che ci ha augurato un lavoro di squadra sempre propositivo e puntuale all'interno della Federazione, ha apportato il proprio contributo il Segretario Regionale Alessandro Bonfigli. Subito, dopo, il gruppo ha iniziato i lavori con più motivazione e attenzione mostrando interesse all'iniziativa dell'8 marzo. L'entusiasmo crescente mi ha dato carica per lavorare tutte insieme e già mi riempie d'orgoglio lo spirito di appartenenza al gruppo. E' vero che in questo momento storico le donne, a tutti i livelli , sono chiamate finalmente a ricoprire ruoli grazie alle "quote rosa" ma sono convinta che questa strada sia
8 marzo 2012
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Coordinamento Donne
quella più opportuna per portare le capacità delle donne al servizio del bene comune. Non dimentichiamo che in una Italia che sta affrontando grossi sacrifici proprio nel lavoro delle donne si è riscontrato una strada percorribile per migliorare anche l'organizzazione del lavoro all'interno dei posti di lavoro. Noi, infatti, abbiamo un'alta capacità, direi anche innata, di stabilire le priorità per una corretta gestione delle risorse umane, non dimenticando il valore della Persona. Ho già avuto la fortuna di collaborazione con capi donne e devo dire con grande sincerità che l'obiettivo è stato sempre raggiunto anche con successi duraturi nel tempo. Auspico, quindi, che il lavoro e le iniziative che prenderemo all'interno del Coordinamento possano essere un valido contributo per la crescita in primis del gruppo stesso, in termini di qualità, e poi della Federazione. Resp. Coordinamento Donne Lucia Misuraca
Quando un gioco può portarci a trovare noi stesse...
el frenetico correre quotidiano che oramai caratterizza il nostro vivere da cittadine, si pensa sempre meno a se stesse o si ricorre in extremis a giornate dedicate allo shopping, alla cura della persona, allo sport che allenta lo stress, eppure l’8 marzo di quest’anno è stato una giornata particolare, trascorsa nel mondo di se stesse grazie alla guida di un abile anfitrione quale il Dottor Giammario Mascolo e l’abile organizzazione di Lucia Misuraca. In una cornice semplice quale può essere un’aula di riunioni, con persone che non conosci, in una riunione che si profilava come un automatico input d’idee, abbiamo trovato invece noi stesse. Noi donne con i nostri sogni, il nostro modo di vedere la vita tutto diverso e qualche volta più umano, ci siamo immerse nella consapevolezza che pur appartenendo a mondi diversi, con svariati problemi, avevamo non solo la nostra famosa “XX” in comune ma molto di più. Come? Attraverso un gioco, un semplice, all’apparenza quiz, che ci portava a riconoscerci in un elemento della natura, in un essere mitologico o in una figura umana dalle varie sfaccettature ma dall’indole riconoscibile, la nostra, perché una donna è come un personaggio pirandelliano una nessuna o centomila. La nostra ospite ci ha introdotto e organizzato un incontro che ha superato notevolmente le nostre attese quasi stravolgendole. Un’idea illuminante che le ha fatto coniare un target innovativo, fresco e frizzante per unire idee e intenti. Ci siamo ritrovate amiche in una giornata, consapevoli di aver scoperto molto di più l'una dell'altra che chiacchierando per ore, dotate di quelle famose “antennine” che ci hanno permesso di riconoscerci e di affezionarci. Il gruppo si è rafforzato e una consapevolezza si è innestata voler creare qualcosa insieme, senza combattere i mulini a vento quotidiani ma costruendo un ariete che abbatta l’indifferenza, i preconcetti, la sufficienza che ci circonda, perché oggi noi sappiamo di avere quel valore in più che fa la differenza, grazie anche a giornate come questa. Peccato che non ci siate state tutte, non sapete cosa avete perso, donne!!! Cristina Petricone
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Dipartimento Mobilità - TPL
Gianluca Donati è il nuovo Coordinatore Unico dell’Area Contrattuale TPL di Roma e del Lazio ll giorno 13 giugno 2012 a seguito della riunione del coordinamento dell’Area Contrattuale TPL di Roma e del Lazio, riguardante la nuova struttura del Dipartimento Mobilità – Area Contrattuale TPL è stato individuato il Coordinatore unico nella persona di Gianluca Donati. Il Segretario Generale, Maurizio Marozzi mantiene la delega del TPL ad interim.
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l Coordinamento dell’Area Contrattuale TPL augura buon lavoro a Gianluca Donati, che come ha tenuto a precisare nel suo intervento nella riunione svoltasi, continuerà nella linea sindacale tracciata dall’esperienza dell’amico Alberto Chiricozzi chen nei tanti anni dedicati al sindacato, ha contribuito a far crescere la Fit Cisl del Lazio in particolar modo l’area contrattuale del TPL e che purtroppo ci è stato strappato ad ottobre 2011 da un male incurabile. Coordinatore Area Contrattuale TPL - Gianluca Donati
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Lettera aperta agli iscritti del TPL di Roma e del Lazio
Dipartimento Mobilità - TPL
Tr a s p a r e n z a , a p p a r t e n e n z a e b u o n s e n s o s o n o l e t r e p a r o l e cardine di questa nuova pagina di storia sindacale
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evo esprimere il mio ringraziamento nei confronti di Maurizio Marozzi e della Segreteria tutta rispetto all’evoluzione della nostra area contrattuale dopo la scomparsa dell’amico Alberto Chiricozzi, Segretario Regionale, che per gli autoferrotranvieri di Roma e del Lazio è stato un punto di riferimento fermo e certo. Sono passati otto mesi da quando Alberto è venuto a mancare, otto mesi in cui la nostra area contrattuale ha cercato di reagire andando avanti, ma la consapevolezza che il profondo vuoto lasciato andava colmato, era in noi. Un vuoto che non si poteva riempire dall’oggi al domani, ma proprio come dicevo con una evoluzione ragionata e continua, tenendo presente le esigenze e i bisogni dei lavoratori e soprattutto degli iscritti.
Quindi, la carica di Segretario Regionale, come è logico che fosse, è stata subito ricoperta ad interim dal Segretario Generale Maurizio Marozzi. Troppi erano gli impegni sindacali serrati che avevamo davanti, il principale era il piano industriale di Atac, e la nostra Area Contrattuale, la nostra organizzazione, non poteva permettersi il lusso di essere distante dai lavoratori pensando a questioni interne.
Maurizio, da Segretario del Tpl ad interim, ha cercato di trovare un equilibrio interno che soddisfacesse quelle che erano le esigenze e le dinamiche sindacali volte alla trattativa nei tanti tavoli aperti. Logicamente l’interim di Maurizio ha permesso di avere ai tavoli regionali di trattativa niente di meno che, il Segretario Generale della Fit del Lazio. Mentre, come ben ricorderete, ai tavoli immediatamente inferiori andavano i tre coordinatori nominati, ciascuno per la propria azienda, ovvero ex Trambus, ex Metro e Cotral (tanto per citare le più grandi).
Otto mesi in cui il lavoro non ci è mancato anche se su tre fronti diversi. Quello che
invece ci mancava era l’unicità della nostra area contrattuale. Ce lo chiedevano i lavoratori. Quei lavoratori, Rsu, attivisti, iscritti e simpatizzanti che avevano conosciuto il modello “Chiricozzi”, e che a quello volevano rifarsi. Il rapporto diretto con un unico rappresentante sindacale con il quale confrontarsi e continuare le linea sindacale tracciata da Alberto per confermare quello che è sempre stato il ruolo della nostra organizzazione all’interno del Tpl.
Andava cambiato qualcosa. Dopo una attenta riflessione tra il Segretario ad interim e i tre Coordinatori è subentrata la necessità di cambiare l’organizzazione all’interno della nostra area contrattuale, cercando di adottare un modello più vicino ai bisogni dei nostri iscritti. Quello di avere, per ora, un coordinatore unico. Modello condiviso dal coordinamento d’area contrattuale, così come è stato condivisa l’associazione del mio nome a quell’incarico. Dal 13 giugno 2012 sono quindi il Coordinatore Unico di una delle più grandi aree della nostra Federazione (quasi cinquemila iscritti).
Per questo devo ringraziare in primis Maurizio (che continua a ricoprire l’interim di Segretario Regionale), il quale ha sempre cercato di creare nella nostra area un equilibrio condiviso, non sempre facile. Devo ringraziare l’amico Stefano Fatelli, perché da vero sindacalista ha saputo mettere al primo posto l’organizzazione sindacale, così come l’amico Massimiliano Pasquarelli e tutti gli amici dello Scua.
Ora, come si dice viene il bello. Mi rendo conto che per chi legge questa pagina di storia della Fit del Lazio e del Tpl, vedere me rivestire un incarico “pesante” possa suscitare dubbi. Ma proprio il ruolo dei giovani era un punto fermo di Chiricozzi. Ed ora sono qua, con tutta la responsabilità che mi sento addosso, a continuare la linea tracciata da Alberto. Ci vuole corag-
gio, a me non manca, ma il coraggio di uno solo non basta ci vuole il coraggio di un gruppo. Un gruppo di persone che vuole bene a questa organizzazione, perché il coraggio è un comportamento proprio di chi ama i valori del nostro sindacato e noi di persone coraggiose all’interno della nostra area contrattuale ne abbiamo tante.
C’è bisogno del coraggio di tutti, compresi i Territori, risorse non periferiche ma fondamentali nel quadro generale della nostra organizzazione. Dimostreremo di saper fare. Dimostreremo di affrontare tutte le situazioni mettendo ognuno le proprie conoscenze e competenze a disposizione dell’altro nei propri ambiti di riferimento. Trasparenza, appartenenza e buon senso sono le tre parole cardine di questa nuova pagina di storia sindacale.
Trasparenza nelle trattative, nelle azioni sindacali, portare a conoscenza i lavoratori puntualmente di quello che è lo stato dell’arte del tavolo sindacale instaurato.
Appartenenza, intesa come orgoglio dei lavoratori di essere iscritti alla nostra organizzazione, che deve essere rafforzato dal continuo ascolto tra questi e chi ha la loro delega per rappresentarli.
Buon senso, inteso come consapevolezza di attingere alle risorse dell’organizzazione in modo coscienzioso nell’ottica di indirizzarne le potenzialità ove ce ne sia reale necessità.
So che sarà dura, ma con il vostro aiuto possiamo fronteggiare quanto di impegnativo ci aspetterà. Grazie a tutti gli iscritti
Gianluca Donati Coordinatore Area Contrattuale TPL di Roma e del Lazio
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Dipartimento Logistica Integrata Portualità Ambiente e Dipartimento Viabilità
iamo all’ennesimo dietro front, la Miopia della Regione Lazio in Tema di Rifiuti è spaventosa; si continua a navigare a vista senza seguire né una mappa e né tantomeno una rotta. Si assumono decisioni senza coinvolgere i territori, le associazioni interessate, le Organizzazioni Sindacali; a tal punto da portare Roma Capitale d’Italia all’emergenza rifiuti. Dopo Gaia Spa anche Ama è stata considerata dalla Regione Lazio un’azienda che non potrà mai divenire impresa industriale dei Rifiuti e titolare dell’intero ciclo di gestione dei Rifiuti; Inoltre sembrerebbe che Allumiere abbia le caratteristiche tecniche per essere sito ottimale di Gestione dei Rifiuti, con annessa discarica per il contenimento di tutti i rifiuti di Roma e Provincia in possesso di tutti i requisiti tecnico ambientali necessari; sembrerebbe che sia un sito militare e quindi di demanio pubblico (ex poligono militare) ; 180 ettari di una maggiore porzione di 650 ettari collegato con la rete ferroviaria e in Segretario Regionale - Alessandro Bonfigli grado di favorire la riduzione della movimentazione dei Rifiuti su Gomma. A tal proposito Ama è già organizzata per eseguire le operazione di movimentazione dei rifiuti su ferro in quanto tutti i suoi siti di stoccaggio sono collegati alla rete ferroviaria. La stessa azienda sottoscrisse un accordo con le Ferrovie dello Stato per la sperimentazione e l’avvio al regime del sistema di trasporto dei rifiuti su ferro, finalizzato anche alla riduzione della pericolosità nel trasporto dei rifiuti medesimi. Sembrerebbe che ci sia un accordo tra Ministero della Difesa e comune di Roma sottoscritto dall’allora Ministro della Difesa On. Le Ignazio la Russa e il Sindaco di Roma Gianni Alemanno per lo sfruttamento del sito di Allumiere come ambito ottimale per la gestione dei Rifiuti di Roma Capitale; 4500 Tonnellate al giorno, 1850 Tonnellate l’Anno. Tale sito se gestito da Ama spa e/o anche attraverso una joint venture a maggioranza pubblica produrrebbe ricavi tali da ridurre l’impatto Economico della Tia -ex Tari- sul cittadino. Questo è il pubblico che tanto non piace ai politici; Mano Pubblica sui rifiuti. BASTA con MONOPOLI privati BASTA con la solita e nota prenditoria BASTA con quella politica che tutto decide che tutto distrugge VOGLIAMO GIOCARE UNA PARTITA VERA, dove i cittadini sono il centro dell’interesse ,dove l’Ambiente è un patrimonio da salvaguardare e dove migliaia di lavoratori e lavoratrici sono una risorsa da tutelare e non uno strumento per Offendere. 8
Mentre la politica annuncia... e l’imprenditoria rilancia, la parola torni definitivamente ai cittadini e ai lavoratori
Il Segretario Regionale Alessandro Bonfigli
Dipartimento Logistica Integrata Portualità Ambiente e Dipartimento Viabilità
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LETTERA APERTA AI DELEGATI E DELEGATE DELL’AMA
a decisa azione sindacale condotta da queste organizzazioni nelle ultime settimane ha iniziato a produrre significativi risultati. In particolare sottolineiamo la soluzione della questione inerente la trasformazione dei contratti di lavoro da part time in full time per tutti i lavoratori per i quali era prevista, in base ai vigenti accordi, per i mesi di maggio e giugno. Inoltre nel corso della trattativa su questo punto e’ risultato che vi e’ un altro piccolo gruppo di lavoratori e lavoratrici in analoghe condizioni, la cui data di scadenza e’ prevista nei primi giorni di luglio. Anche per questi ultimi stiamo operando affinché’ nei prossimi giorni si trovi una soluzione. Di pari rilievo, e forse anche di più per ciò che riguarda le prospettive dell’azienda, deve essere considerata l’apertura del tavolo negoziale sul piano per la raccolta differenziata e la conseguente generale riorganizzazione che dovrà determinarsi non solo sui sistemi di raccolta, ma anche per ciò che attiene il trasporto ed il trattamento dei rifiuti. Per questi motivi abbiamo deciso di sospendere l’iniziativa annunciata per il 6 luglio di una manifestazione in Piazza Santi Apostoli. Sara’ ovviamente nostra cura mantenere uno stretto rapporto con tutti i delegati e delegate, i lavoratori e le lavoratrici dell’Ama, sulla trattativa in corso ed anche su una richiesta di anticipo del premio di performance da pagare possibilmente nel mese di luglio sulla base di quanto previsto dal CCNL ed in analogia con quanto gia’ fatto nel luglio dello scorso anno. Sottolineiamo che si tratta semplicemente di un acconto, ferma restando la necessità di rideterminare complessivamente il premio di performance sia per i risultati del 2011 che per gli obiettivi programmati per il 2012. IL SEGRETARIO REGIONALE ALESSANDRO BONFIGLI
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Dipartimento Logistica Integrata Portualità Ambiente e Dipartimento Viabilità
LETTERA APERTA ALL’AMMINISTRATORE DELEGATO DI AMA SPA Egregio Amministratore Delegato noi Diciamo NO . . . NON CI SIAMO PROPRIO
Questo clima di terrore e di tensione in azienda, instaurato da Lei e perpetrato da fantomatici verificatori con veri e propri agguati in stile Gestapo, che si nascondono come ladri e nemmeno si presentano ai lavoratori, non ci piace proprio. Non le nascondiamo di sentirci profondamente feriti dalle lamentele dei lavoratori, che ricordiamo, essere l’anima, la ragion d’essere, il capitale sociale e il patrimonio di quest’azienda e che come tali vanno valorizzati e tutelati. Nello stesso tempo, teniamo a dire che quest’Organizzazione Sindacale non difende lavativi, da cui invece prendiamo le distanze e mai giustifichiamo. Le ricordiamo che quest’Azienda era formalmente fallita e i lavoratori si sono rimboccati le maniche aiutandola a uscire dalla crisi. Questi processi di cambiamento e di rafforzamento, hanno richiesto un forte coinvolgimento e impegno per i lavoratori e hanno consentito a quest’Azienda di raggiungere quei risultati oggi da tutti riconosciuti. E questo è stato possibile grazie anche a quest’Organizzazione Sindacale, che ha potuto accompagnare processi così pesanti di cambiamento con accordi che hanno sempre ottenuto il massimo consenso tra i lavoratori, perché tutti quei cambiamenti avevano un’unica matrice: riorganizzare l’Azienda per migliorarla e renderla più solida, con una costante forte attenzione al personale. 10
Ancora oggi, se le 4.500 tonnellate di rifiuti prodotte giornalmente, sono rimosse, si deve alla coscienza e all’impegno dei lavoratori che operano sul territorio, perché da sempre attenti agli obiettivi di interesse pubblico e a favore dei cittadini. L’anno passato si è chiuso con la non certo invidiabile somma di 1.200 contestazioni disciplinari. Quest’anno, visto l’inizio, si presume che arriveremo molto presto a quel numero, per poi superarlo di slancio. Non parliamo poi delle sanzioni che si sono fatte particolarmente dure. Non vorremmo insinuare il dubbio che con questa strategia della tensione, si vogliano depotenziare e immiserire le relazioni sindacali, declassandole da convinta ricerca di soluzioni condivise a tardiva richiesta di confronto su scelte ormai già compiute. Certo le “leggi del mercato” sono obiettivi importanti, ma noi avevamo capito che essere socialmente responsabili significasse anche mettere su un piano di pari dignità i diversi “portatori di interesse” ma probabilmente avevamo capito male! Per tutte queste ragioni, per il forte clima al tempo stesso di tensione e di delusione, di conflittualità e di incertezza, che si è venuto a creare, Le chiediamo di intervenire per far cessare queste che sono vere e proprie vessazioni ai danni dei lavoratori e che avranno il solo risultato di incidere negativamente sulla produttività. Non ci basteranno nemmeno più le rassicurazioni poiché, non essendo più il tempo delle parole, solo i fatti potranno eventualmente dimostrare il contrario. Alessandro Bonfigli Segretario Regionale
AUTOSTRADE PER L’ITALIA
Dipartimento Logistica Integrata Portualità Ambiente e Dipartimento Viabilità
Sintesi dell’accordo del 22 Maggio 2012
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opo mesi d’intensa trattativa, nella nottata del 22 Maggio scorso, è stato siglato l’accordo con Aspi, in merito alle tematiche sollevate dall’Azienda in seguito al particolare momento legato al calo del traffico sulla rete autostradale da un lato, e dall’altro, sulla definizione del premio di produttività relativo al 2011. I punti salienti dell’intesa : • Protocollo Relazioni Industriali con Atlantia Riorganizzazione oraria dei punti • blu con invarianza retributiva per gli addetti • Riorganizzazione Settori Impianti • Piano di Inserimento Casse Automatiche • Garanzie nella Mobilità Territoriale e Settoriale • Spostamento Riposo Comparto Esattoriale • Interoperabilità MCT • Chiusure Collettive per le Sedi Amministrative • Revisione Normativa Trasferte • Premio Produttività pari a 2030 euro per il livello C riparametrati per gli altri livelli Di rilevante importanza sono sicuramente i contenuti relativi alle Relazioni Industriali, Infatti le parti hanno riconfermato la volontà di utilizzare il modello di relazioni fino ad oggi attuato, caratterizzato da un lato, dalla condivisione degli interventi per la ricerca dell’ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse e, dall’altro, dall’individuazione di soluzioni condivise che hanno sempre tenuto conto, in un’ottica di garanzia e tutela
del fattore lavoro, della necessità di non creare riflessi traumatici sui lavoratori. Inoltre al fine di individuare strumenti utili a garantire la tutela del lavoro, si è stabilito di affrontare nei prossimi mesi la discussione, anche con la partecipazione di esperti esterni comunemente individuati, su di un “ Progetto per il Lavoro ” che riguarderà i seguenti temi : Esercizio, Esazione, Piano Casse, Punto Blu, Impianti e Impiegati, con il presupposto di individuare soluzioni condivise che rendano coerenti gli aspetti di efficienza ed efficacia con l’obiettivo della tutela degli occupati attraverso una ottimale collocazione delle risorse. Molto importante anche avere limitato, in questa fase, l’intervento di automazione che inizialmente, nel programma aziendale prevedeva l’inserimento di molte più casse automatiche che conseguentemente avrebbero creato problemi relativi ad eccedenze di personale. Di rilievo anche l’accordo raggiunto sulla riorganizzazione dei Punti Blu della rete che prevede da un lato la riduzione di orario di apertura al pubblico per la maggior parte dei Punti Blu e dall’altro comunque il mantenimento dell’equivalenza economica al personale addetto oggetto di tale modifica a cui verrà corrisposto, in sostituzione dell’indennità orario sfalsato, un importo di pari valore calcolato con le stesse modalità ed erogato con gli stessi criteri. Per quanto riguarda il tema Relazioni Industriali, le Parti hanno riconfermato che tale sistema “ sia un efficace strumento di governo del cambiamento, ritenendo op-
portuno, in tale contesto, potenziare gli strumenti dell’attuale modello ” rafforzando la già costituita Consulta delle Relazioni Industriali e stabilendo che in particolare la Consulta si riunirà tre volte l’anno sulle seguenti tematiche : • Analisi dei risultati conseguiti • Scenari Economici e Legislativi • Evoluzione delle linee strategiche del Gruppo • Politiche della Formazione • Politiche di Sviluppo e Valorizzazione delle risorse umane interne al Gruppo • Processi di Internalizzazione • Welfare Aziendale • Politiche Occupazionali • Relazioni Industriali internazionali A cappello di tutto ciò, l’intervento dell’Amministratore Delegato dell’Aspi nel corso della riunione, in cui ha ribadito la massima garanzia occupazionale per tutti i lavoratori del Gruppo e la volontà di discutere ad un tavolo di concertazione, anche con esperti sindacali esterni del settore, il futuro del lavoro in Autostrade per l’Italia al fine di garantire i livelli occupazionali. Ricordando che, nella fase iniziale, erano ricompresi nella trattativa il presidio minimo notturno in esazione e la mono – squadra nel servizio Viabilità e che sono stati esclusi in seguito alle subito forti rimostranze sindacali, riteniamo, anche in virtù dell’importo del premio di produttività, quanto sottoscritto un buon accordo.
PREMIO PRODUTTIVITA’ RELATIVO AL 2011 PER LIVELLI DI INQUADRAMENTO
( 1 ) erogata a marzo 2012 Coordinatore Responsabile Area Contrattuale Autostrade Luigi Benedetti 11
Dipartimento Mobilità - Trasporto Ferroviario e Servizi
Il rilancio della Manutenzione Rotabile: Un primo passo
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15 Maggio 2009, 16 Febbraio 2012, questo è il tempo servito per fare un accordo che, finalmente, rilanciasse la manutenzione rotabili in Trenitalia. Un po’ di storia: Il 15 maggio 2009, veniva firmato un accordo nazionale con Trenitalia allo scopo di riportare al centro del sistema treno la manutenzione rotabili e soprattutto a reinternalizzare quelle lavorazioni pregiate che erano state date in appalto esterno. Questo accordo prevedeva un aumento della produttività per addetto pari a 1450/1500 ore/annue di manutenzione e nuove assunzioni/apporti per riportare più produzione all’interno. Da quel giorno, a livello territoriale, abbiamo cominciato a chiedere l’apertura dei tavoli di trattativa con la finalità di riorganizzare il lavoro nelle Officine del Lazio e riportare lavoro al loro interno. Mentre con la Divisione Passeggeri Nazionale/Internazionale, a causa delle continue modifiche strutturali (city day e city night ), non si è riusciti a far decollare compiutamente la trattativa, per quanto riguarda la Divisione Passeggeri Regionale già a fine 2009 si è cominciato a trattare su un progetto presentato dalla Direzione Regionale Lazio. Contrariamente a quanto previsto dall’accordo nazionale, il progetto presentato prevedeva solamente la modifica dell’organizzazione del lavoro e, conseguentemente, quella dell’orario di lavoro, ed era finalizzato al mantenimento della produzione assegnata e, non alla possibile reinternalizzazione di quella data in appalto. Questa impostazione aziendale non poteva trovarci consenzienti, perché questo avrebbe portato ad una lenta, continua
fuoriuscita di lavoro, visto che il personale posto in quiescenza per raggiunti limiti di età non sarebbe stato sostituito. Per portare la discussione al rispetto dei criteri alla base dell’accordo nazionale, come FIT – CISL, chiedemmo da subito di sapere quanta produzione totale fosse prevista per gli anni a seguire, come era suddivisa tra quella effettuata internamente e quella concessa in appalto e, a che date erano previste le scadenze di appalto. Anche se malvolentieri, la Società ci fornì tutti i dati richiesti e, sulla scorta di questo, come Segreterie Regionali, presentammo una contro proposta che prevedeva aumenti di produttività (con non pochi sacrifici) del personale e assunzioni al fine di riportare la quasi totalità della produzione globale effettuata presso l’IMC di Roma Smistamento all’interno di Trenitalia. Purtroppo i Dirigenti aziendali non solo non diedero la disponibilità a trattare su questo progetto, ma, addirittura, si irrigidirono sulle loro posizioni negando così il confronto.. Da quel momento, si susseguirono incontri, assemblee con il personale, alle quali sono seguiti momenti di lotta che hanno portato il personale a scioperare con percentuali anche del 100% e la conseguente sollevazione dall’incarico, con trasferimento, da parte di Trenitalia, del dirigente Responsabile della manutenzione. Veniamo agli ultimi accadimenti: Alla fine del 2011, con ormai il 60% della produzione globale data in appalto esterno e a fronte di ulteriore diminuzione del personale per pensionamenti, la Società ha proposto un nuovo progetto, ma, anche in questo caso, lo stesso era finalizzato a limitare i danni e non a riportare lavoro al-
l’interno. Si è ripreso un duro confronto che ha portato ad un’ulteriore azione di sciopero fissata per il 17 febbraio 2012. A questo punto la Società, vista la convinta fermezza dei lavoratori e di chi li rappresenta a non recedere dalle giuste rivendicazioni poste a salvaguardia del mantenimento del lavoro, ha modificato il suo atteggiamento, ponendo le basi per un accordo. Il giorno 16 febbraio, nell’imminenza dello sciopero e dopo giorni che ci hanno visti come FIT- CISL protagonisti di colloqui più o meno informali con la Società e con le altre OO.SS. per far convergere le posizioni, si è giunti ad un accordo che prevede la reinternalizzazione di 12.000 ore di lavoro a fronte di 8 nuovi apporti e di ulteriori 6.000 ore a fronte di un efficentamento organizzativo. In totale rientreranno 18.000 ore di lavoro annuo che invertono la tendenza e riportano al 60% il lavoro svolto da Trenitalia. A fronte di questo accordo che prevede l’attuazione entro il mese di marzo 2012, lo sciopero è stato sospeso. Questo accordo, anche se ci rende orgogliosi per essere riusciti, unici per ora in Italia, ad invertire la tendenza e a riportare il lavoro dentro FS, non ci deve far perdere di vista l’obiettivo finale che rimane quello di riprendere tutto il lavoro dato fuori e non solamente quello che riguarda l’IMC di Roma Smistamento, ma partendo da qui, aprire una serie di iniziative anche per l’IMC di Roma Prenestina e l’IMC ES di Roma S. Lorenzo, questi ultimi Impianti della Divisione Passeggeri N/I. Fabio Bonavigo
Attivo Manutenzione Corrente
Il 24 febbraio 2012 l’Area Contrattuale delle Attività Ferroviarie e Servizi del Lazio ha organizzato, presso il Centro Servizi di Via San Giovanni in Laterano 230 un attivo della manutenzione corrente. Come ricorderete nello scorso numero di FIT REPORT vi abbiamo lungamento riferito dell’accordo siglato con la Direzione Regionale del Lazio, che prevede la reinternalizzazione di 18.000 ore di lavoro annue a fronte di n°8 acquisizioni di personale e la riorganizzazione dell’impianto manutentivo sito a Roma Smistamento. Questo è stato uno degli argomenti di cui si è parlato nel corso della riunione perché costituisce, come peraltro abbiamo già avuto modo di spiegare diffusamente in altre occasioni, un chiaro e positivo elemento di discontinuità rispetto alle continue esternalizzazioni a cui assistiamo in tutta la manutenzione di Trenitalia. All’attivo ha partecipato il Segretario Nazionale Bruno Mancinelli che , nella sua relazione finale, ha affrontato temi di interesse generale quali l’attuale fase di rinnovo contrattuale ( in evidente fase di stagnazione e ancora concentrata sull’articolo 22- orario di lavoro) , l’art.18 dello Statuto dei Lavoratori, esplicitando con chiarezza la posizione della CISL che al riguardo ritiene necessaria una riforma solo per quanto riguarda la velocizzazione dell’iter giudiziario. L’altro tema affrontato ha riguardato la piattaforma rivendicativa a base della prima azione di sciopero proclamata per il 1° marzo che vede coinvolto tutto il comparto dei trasporti per chiedere al Governo una profonda correzione delle scelte poste in essere con il cosiddetto decreto “Cresci Italia” che se non corrette potrebbero ripercuotersi pesantemente sulle lavoratrici e i lavoratori del settore. Infatti nel decreto non compare nessuna iniziativa idonea a cambiare il disequilibrio tra le varie modalità di trasporto, nulla per il rilancio del trasporto collettivo. Insomma forte e chiara è stata ribadita l’esigenza di una vera politica dei trasporti riconoscendo il valore sociale del trasporto : un paese senza un adeguato sistema dei trasporti è un paese senza futuro. Grande spazio è stato dato alla situazione attuale delle officine manutentive di Trenitalia da quelle di Grandi Riparazioni a quelle di Manutenzione Corrente ( quest’ultime sono quelle presenti nel Lazio) e di come sia mutata nel tempo l’organizzazione degli impianti di manutenzione al fine di renderli più efficaci rispetto al servizio ferroviario. Nel Lazio, infatti , le officine di manutenzione corrente sono passate dal classico turno fisso settimanale, con l’esclusione del sabato e della domenica e tutti i festivi, ad un’attività continuativa sviluppata nell’arco delle 24 ore e per 365 gg. l’anno. E’ stato ricordato l’accordo Nazionale del 15 maggio del 2009 che a fronte di una produttività pari, a tendere, a 1450/1550 ore pro capite annuali prevedeva la reinternalizzazione, a livello territoriale, della produzione globale. A tutt’oggi le ore di produttività previste vengono raggiunte, ma non producono l’effetto dovuto perché le maestranze diminuiscono a causa dei pensionamenti e non vengono sostituite con nuove acquisizioni. Ecco perché questo accordo appare tanto innovativo. I lavori della mattinata sono stati aperti dal Segretario Responsabile dell’area contrattuale Beatrice Cajani che ha fatto un rapido excursus sull’andamento delle vertenzialità aperte in ambito regionale e sulle motivazioni che hanno portato a sospendere gli scioperi già dichiarati per il 17 febbraio sia nei confronti di RFI - DTP /COER (sospeso a causa delle condizioni climatiche) che di Trenitalia – Direzione Trasporto Regionale ( sospeso perché raggiunto accordo di cui stiamo parlando ) oltre alle questioni di carattere più generale e le conseguenze derivanti dal decreto sulle liberalizzazioni e all’ipotesi di scorporo della Società RFI dal Gruppo FS. E’ poi seguito un intervento di Fabio Bonavigo che nel Dipartimento della Mobilità del Lazio ha l’incarico di seguire le officine, il quale ha puntualmente ripercorso tutte le tappe, dal 2009 ad oggi, che hanno portato alla firma dell’accordo il 16 febbraio 2012. Ringraziamo i colleghi provenienti dagli IMC di Roma Smistamento, Parco Prenestino e San Lorenzo che hanno partecipato numerosi ai lavori e che con i loro interventi riguardanti sia problematiche specifiche di impianto, sia di carattere squisitamente tecnico sia di carattere riferibili a problematiche socio economiche del Paese hanno animato il dibattito.
Dipartimento Mobilità - Trasporto Ferroviario e Servizi
Segretario Regionale - Beatrice Cajani
Siglato il CCNL della Mobilità/Area Contrattuale Attività Fe r r ov ia r ie
Il gior no 2 8 giugno 2 0 1 2 , dopo una vertenza durata cinque anni, durante la quale, come Organizzazione sindacale siamo stati protagonisti e sempre fiduciosi di una positiva conclusione, si è finalmente arrivati al CCNL della Mobilità/Area Contrattuale Attività Ferroviarie e al Cont r a t t o d i C o n f l u e n z a d e l Tr a s p o r t o f e r r ov ia r io e s e r v izi.
Le Or ga nizza zioni Sinda c a li, A ge ns e Federtrasporto hanno attualmente siglato i testi, che verranno ufficialm e nt e f ir m a t i il 2 0 luglio p.v.
Que s to s litta m e nto de lla fir m a è dovuto, perché, si attende di verificare l’allineamento temporale del rinnovo del CCNL della Mobilità/Area Contrattuale Tr a s por t o Pubblic o Loc a le , nonc hé pe r adesione di ulteriori associazioni datoriali/Imprese rientranti nel relat iv o c a m po di a pplic a zione .
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Dipartimento Trasporto Aereo
ADR: facciamo il punto
Segretario Regionale - Francesco Sorrentino
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acciamo il punto nel Trasporto Aereo. Abbiamo iniziato il 2012 con lo sciopero. Questo al dice lunga sulla situazione creatasi in questo importante comparto dei trasporti. Il 27 gennaio 2012 il trasporto aereo di Fiumicino e Cia6pino si è fermato per 4 ore, dalle 13.30 alle 17.30. Il primo sciopero generale regionale del Trasporto Aereo dichiarato da FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e UGLTRASPORTI di Roma e Lazio, a sostegno di una vertenza che riguarda il rispetto delle regole di sistema, la qualità, la sicurezza e l'integrità della filiera produttiva degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. La decisione è derivata dalla situazione creatasi dopo il fallimento della procedura di raffreddamento discussa in Prefettura fino al 30 dicembre 2011, dove queste Organizzazioni Sindacali hanno tentato di risolvere con la Prefettura, l'ENAC, la Regione Lazio e le Associazioni Professionali problemi strutturali e di interesse collettivo di Fiumicino e Ciampino. Il percorso è fallito perchè le aziende non intendono affrontare le questioni poste al centro e procedono egoisticamente, perseguendo solo interessi di parte, dannosi per la collettività. Crediamo che le aziende debbano dimostrare maggiore responsabilità in un momento di crisi qual è quello che il Paese sta attraversando, contribuendo a costruire, insieme alle Istituzioni e alle OOSS, un sistema in grado di garantire i livelli occupazionali ed il rispetto delle regole. Non si può consentire alle singole Società di non osservare il complesso di regole condiviso e sottoscritto o, peggio, di modificarlo a proprio vantaggio, rendendo in tal modo ancora più
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precaria una condizione già al limite della sopportabilità. E' necessario, per questo, che le Istituzioni, in questa fase di profonda crisi occupazionale, conservino il loro ruolo regolatore al di sopra delle singole aziende. Le motivazioni dello sciopero hanno riguardato la vertenza Argol ed i livelli occcupazionali a rischio, il rispetto delle regole condivise, a partire dalla clausola sociale, nonché il rispetto del Contratto Collettivo di Lavoro Nazionale scaduto il 31 dicembre e da rinnovare con urgenza, l'esternalizzazione di alcuni settori secondo il piano industriale di AdR, con una ricaduta sull'occupazione, la presenza su Fiumicino di 7 handlers e quindi di una concorrenza fondata essenzialmente su corsa a ribasso di qualità e costi. Lo sciopero è a sostegno di una vertenza che riguarda la salvaguardia dell'occupazione, messa in crisi dal riassetto del Leonardo Da Vinci, che prevede la riduzione degli handler da 7 a 4 ( circa 1000 posti di lavoro a rischio ). Alta, anzi altissima l'adesione a questo sciopero nel Trasporto Aereo. In alcuni settori addirittura del 100%, come ad esempio nelle manutenzioni Alitalia, nelle officine Aeroporti di Roma, nei duty free completamente chiusi, ma anche nel carico e scarico bagagli delle aziende di handling come Flight Care e Aviapartner. Questo a conferma che i temi affrontati sono stati sentiti da tutti e di interesse generale. Tutti i lavoratori di Fiumicino e Ciampino che hanno aderito allo sciopero, sono convinti che senza regole questo settore è destinato al collasso, per questo chiedono che, in tempi brevi e certi, sia rinnovato il Contratto Collettivo di Lavoro scaduto il 31 dicembre. A questo primo sciopero ha fatto seguito, venerdì 24 febbraio 2012, la seconda iniziativa di sciopero generale per contrastare un sistema ormai gravemente destabilizzato. Stavolta l'agitazione si è protratta per 8 ore, dalle 10.00 alle 18.00 negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. L'astensione dal lavoro riguarda il comparto dei lavoratori di terra nei due aeroporti della Capitale. Tra i vettori coinvolti, Alitalia, AirOne, Air Berlin, Easy Jet, Wind Jet e Wizz Air. Giornata difficile per il trasporto aereo, diversi annullamenti e ritardi nei voli in arrivo e in partenza. Per ridurre i disagi ai viaggiatori, Alitalia ha predisposto misure preventive programmando una limitata riduzione del numero dei voli, prevalentemente nazionali, nella fascia oraria interessata dall'agitazione. Le modifiche non hanno riguardato i voli intercontinentali, che si sono previsti regolari.
Le motivazioni sono anche da collegarsi a quelle dello sciopero generale dei treni e dei Trasporti programmato l'1 marzo, legate al timore di un peggioLe ramento delle condizioni delle aziende in crisi. percentuali di partecipazione tra i lavoratori AdR sono state altissime con una media del 90%, nonostante la censura mediatica, le forzature delle comandate e le comunicazioni distorte. Il risultato dello sciopero in Alitalia, come ha detto Marco Girbino (Segretario RSA Manutenzioni e Staff), è da definirsi altamente soddisfacente in termini di adesione dei lavoratori, confermando l'ottimo rapporto tra OOSS e lavoratori e centrando il cuore del problema con le rivendicazioni proposte dal sindacato stesso. Si rende indispensabile a questo punto, ha aggiunto Marco Girbino, l'intervento delle istituzioni e degli organi di controllo preposti in materia per contrastare la scellerata pratica delle “comandate” aziendali che, in alcuni casi, superano addirittura percentuali “bulgare”. Succcessivamente allo sciopero, per quel che riguarda le esternalizzazioni di alcuni settori di AdR, dai vari incontri tra OOSS e azienda è emersa la volontà aziendale di procedere con esternalizzazioni e cambio contrattuale nelle aree coinvolte dalla procedura. Dal canto loro le OOSS hanno dimostrato forte contrarietà a quanto sopra annunciato e hanno ribadito fortemente la più totale e ferma tutela del CCNL del Trasporto Aereo e delle attività aeroportuali, nonché la tutela dell'aspetto salariale come fattore imprenscindibile. Grave è, infatti, l'intenzione della stessa AdR di procedere in azioni che hanno come unico obiettivo quello di minare e sopprimere il Contratto Nazionale del Trasporto Aereo e l'applicazione dei contratti d'area che prevedono un abbattimento sostanziale del salario dei lavoratori. Il confronto tra le parti ha visto una trattativa tesa e delicata nei contenuti che ha manifestato una divisione profonda tra le richieste aziendali e le rivendicazioni sindacali. Una trattativa che nel suo .proseguimento ha visto coinvolti anche i segretari nazionali. La reazione alle continue provocazioni da parte aziendale, tra le quali anche la divulgazione di notizie contrarie a quanto invece emerso sui tavoli ufficiali, ha portato a continuare le azioni di lotta intraprese, in seguito agli scioperi, con la proclamazione di assemblee al fine di ripristinare un più corretto e proficuo iter negoziale. Dopo una lunga ed estenuante trattativa è stato raggiunto un accordo tra le parti che prevede la salvaguardia del CCNL di riferimento, evitando l'applicazione dei contratti di categoria che avrebbero ridotto il potere retributivo di circa il 30% a tutti i lavoratori e avrebbero azzerato l'anzianità di servizio dei lavoratori contrattisti. L'accordo prevede la riduzione del 16% su minimo contrattuale e contingenza per i lavoratori con contratto a termine e futuri a tempo indeterminato fino al 2014, lasciando invariato l'impianto salariale del personale già a tempo indeterminato.
L'intesa prevede inoltre l'assunzione di 90 lavoratori complessivi nelle aree coinvolte, rispettando e tutelando l'attuale bacino di riferimento AdR e salvaguardando le annualità lavorative precedenti dei contrattisti. Il 29 marzo 2012 Aeroporti di Roma ha sottoscritto quest'accordo con CISL UIL e UGL, che la Filt Cgil non ha firmato. Un accordo separato dunque in Aeroporti di Roma, firmato dalle federazioni trasporti Cisl, Uil e Ugl. La Filt Cgil è contraria all'accordo raggiunto perchè rappresenta un attacco al Contratto Collettivo Nazionale di tutti; perchè rappresenta un attacco al salario dei lavoratori più deboli e cioè un nuovo stipendio base e una nuova contingenza, tagliati del 16% rispetto al CCNL. Dal canto loro le Segreterie RSA gruppo ADR FIT/CISL, UILT, UGL/Trasporti ribadiscono che l'accordo del 29 marzo 2012 è garanzia salariale e dell'occupazione per tutti i lavoratori di AdR. Un accordo che ha permesso di mantenere il contratto del Trasporto Aereo, che ha escluso l'applicazione di contratti più poveri sia sotto l'aspetto normativo che economico e che ha garantito le anzianità di servizio dei lavoratori a tempo determinato (c.t.d.), limitando al 2014 il loro sacrificio salariale. Un accordo che prevede l'assunzione di 90 unità lavorative a tempo indeterminato. Un accordo che reca beneficio anche a coloro che non lo hanno siglato, ma che al tempo stesso non hanno saputo offrire alternative valide e condivise a tutela dei lavoratori tutti e che fanno del principio ideologico e politico il proprio credo. Cisl, Uil e Ugl ribadiscono altresì la tutela del contratto nazionale come principio cardine della loro azione sindacale. Gli accordi sottoscritti, condivisi con le segreterie nazionali e regionali, che hanno evitato la fuoriuscita dall'attuale contratto di riferimento di numerosi lavoratori, rappresentano l'impegno concreto di Cisl, Uil e Ugl rispetto all'occupazione ed al salario di tutti. Nei giorni 17 e 18 aprile si è svolto il referendum in merito all'accordo siglato il 29 marzo 2012 tra le strutture sindacali FIT/CISL, UILT, UGLTRASPORTI e AdR Spa. Il referendum, quale atto democratico, ha visto l'affluenza alle urne di numerosi lavoratori. I dati hanno evidenziato una percentuale alta di votanti (662 con percentuale 68,03% su 973 aventi diritto), (562 voti favorevoli con percentuale 84,89%). Il senso di responsabilità espresso chiaramente da tutti i lavoratori nelle varie fasi referendarie che negli ultimi mesi hanno riguardato diverse aziende del settore, ha consentito: Il mantenimento del CCNL del Trasporto Aereo 90 assunzioni a tempo indeterminato Il riconoscimento dell'anzianità maturata dai CTD. Maria De Lauretiis
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3° Campo Scuola
FIT CISL Lazio a Bolsena (VT) un successo di tutti.
Quest’anno il Campo Scuola è stato dedicato all’amico scomparso Alberto Chiricozzi ed è stato una grande affermazione per la Nostra Federazione in termini di offerta formativa e di gradimento da parte dei partecipanti, come testimonia l’elevato numero di richieste di amicizia e di condivisione alla pagina Facebook del Gruppo Formazione FIT CISL Lazio che ne ha curato tutta l’organizzazione.
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ei giorni 30 – 31 maggio e 1° giugno 2012 si è svolto a Bolsena, in Provincia di Viterbo, il 3° Campo Scuola FIT CISL Lazio. La scelta della location non è stata certo casuale, in quanto come tutti sanno l’ex Segretario del TPL Alberto Chiricozzi era “viterbese” di origine e per questo motivo, in suo onore e memoria, la Segreteria Regionale tutta ha deciso, fin dai primissimi giorni successivi alla sua scomparsa, di optare, senza quindi valutare altre possibilità, per una località della Tuscia, da qui la scelta di Bolsena. Il primo giorno, poi, all’apertura del Campo Scuola, il Segretario Generale della
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FIT di Viterbo, Luigi Canepina, nel ringraziare la Segreteria Regionale per la sensibilità dimostrata nella scelta, ha voluto rimarcare la bontà della preferenza accordata al territorio viterbese dedicando i tre giorni dei lavori proprio ad Alberto, il quale amava così tanto sia i giovani che la formazione, come lo stesso Canepina ha ricordato nel suo intervento. Emozionante è stata la presenza, durante l’ultimo giorno del Campo Scuola, di 2 dei figli di Alberto, ovvero Stefano ed Alessandra. Anche quest’anno, come per le prime due edizioni rispettivamente a Sabaudia (Latina) nel 2010 e Leonessa (Rieti) nel 2011, i par-
tecipanti erano di età compresa tra i 18 e i 35 anni, provenienti dai vari Dipartimenti e Aree Contrattuali della Nostra Federazione, tutti alla loro prima esperienza di formazione in ambito sindacale. Il Campo Scuola, infatti, è di per sé un investimento culturale e da sempre i Campi Scuola della CISL hanno formato i giovani su progetti innovativi. Una significativa esperienza di formazione con l’obiettivo specifico di favorire momenti di incontro, scambio, e confronto su temi che intrecciano l’esperienza sindacale con la realtà sociale e lavorativa. Come dicevamo, la prima giornata si è aperta con i saluti e il benvenuto ai partecipanti da
parte del Segretario Generale della FIT di Viterbo, Luigi Canepina, che ha giustamente rimarcato l’importanza dei territori e la necessità di operare in sinergia con la Struttura Regionale, per dare la giusta continuità all’attività di tutela sindacale portata avanti quotidianamente appannaggio dei lavoratori residenti in Provincia. A seguire, c’è stato l’intervento del Segretario Generale UST di Viterbo, Rosita Pelecca, la quale nell’incoraggiare tutti i corsisti, li ha esortati a prendere coscienza delle loro potenzialità seppur ancora in giovane età; al riguardo, la Pelecca ha portato la sua personale esperienza raccontando di come lei, entrata giovanissima nel mondo sindacale, molto spesso per questo motivo è stata costretta, sui vari tavoli istituzionali, a “mentire” sulla sua reale età anagrafica aumentandosi gli anni, ma poi il tempo le ha dato ragione. Prima dell’apertura dei lavori, curati e organizzati dal Gruppo Formazione FIT CISL Lazio, non poteva mancare il caloroso in bocca al lupo rivolto ai partecipanti dal Segretario Generale FIT CISL Lazio Maurizio Marozzi, il quale, nel portare i saluti dell’intera Segreteria Regionale, ha invitato i presenti a sfruttare ogni singolo istante delle tre giornate formative cui sarebbero andati incontro, evidenziando come la preparazione e la professionalità siano, oggi più che mai, fondamentali nel mondo lavorativo e nell’ambito delle moderne relazioni sindacali, a ciascun livello. Inoltre, auspicando per il maggior numero possibile dei ragazzi presenti un futuro “dall’altra parte della scrivania”, in un’ottica di naturale ricambio generazionale e di avvicinamento al mondo sindacale della FIT, da sempre aperto ai giovani e a chi desidera dedicare il proprio tempo alla formazione e
all’attività sindacale, Marozzi ha evidenziato come sia importante e necessario lavorare insieme, ciascuno con il proprio specifico contributo, in un’ottica di crescita collettiva e quindi di benessere generale all’interno dei vari settori lavorativi della Nostra Federazione. I lavori di questo 3° Campo Scuola sono stati preceduti dalle presentazioni di rito dei vari partecipanti che, sapientemente guidati da Eligio Scatolini, il Responsabile della Formazione della FIT del Lazio e Direttore di questo Campo Scuola, hanno avuto modo di approcciare una prima e simpatica conoscenza tra loro, giacché ad ognuno dei corsisti, oltre al proprio nome e al proprio settore di appartenenza, era stato chiesto di lanciare uno slogan che li rispecchiasse, anche rispetto alla propria partecipazione al Campo Scuola. Fin dall’inizio il clima che si è instaurato tra il Gruppo Formazione e i ragazzi è stato molto cordiale, aperto, di interazione reciproca e soprattutto di partecipazione e complicità. In questo, un grazie va rivolto ancora una volta alla Segreteria Regionale tutta, che ha lasciato lavorare in tranquillità e in piena autonomia tutti i ragazzi e tutto il Gruppo Formazione, pur rimanendo vigile per qualsiasi necessità o bisogno occorressero. Ad Eligio un grazie particolare per come ha gestito le risorse della formazione, dando l’opportunità a ciascuno dei formatori di crescere e ritagliarsi un ruolo preciso davanti ai corsisti, con messaggi non intrisi di eccessivi formalismi ma schietti e diretti, mirati alla sostanza. A seguire, il primo giorno è continuato con l’intervento di Tommasina Guadagnuolo la quale, pur da pochi mesi all’interno del Gruppo Formazione della FIT CISL Lazio,
grazie alla sua grande esperienza formativa, sembrava farne parte da sempre. Tommasina ha illustrato ai partecipanti la storia della CISL, la struttura della Nostra Federazione, sia a livello nazionale che regionale, ponendo l’accento sull’importanza dell’appartenenza e sottolineando come i valori fondanti della Nostra Organizzazione ci rendano aperti e liberi. Ad avvalorare il tutto, ha portato all’attenzione dei partecipanti la sua storia personale e la sua formazione sindacale. Prima di chiudere la serata non poteva mancare la verifica di quanto appreso dai corsisti circa la struttura organizzativa della FIT, così tra un’Area Contrattuale e un Dipartimento, nel tentativo di comprendere il significato e la differenza tra UST e USR, così come tra Consiglio Generale e Comitato Esecutivo, i partecipanti, suddivisi in 6 gruppi, si sono dilettati a ricostruire l’organigramma della nostra Federazione, oltretutto con discreto successo, soprattutto se si considera che erano alla prima esperienza e ognuno vantava conoscenze specifiche solo del proprio settore. Alla fine dei tre giorni, tuttavia, tutti indubbiamente possedevano le conoscenze utili a comprendere la composizione della nostra Federazione. Il giorno seguente, che poi è stato quello più denso di lavoro per i ragazzi, si è articolato in diversi step ed interventi formativi. Per questo motivo, la giornata si è aperta con un momento più che altro informativo, mirato cioè a favorire la conoscenza e l’utilizzo della Tessera Card della CISL. A Paolo Sagarriga Visconti, infatti, è toccato il compito di spiegare brevemente perché e come è cambiata la nostra Tessera di affiliazione, ora non più cartacea ma plasticata e dotata di microchip, illustrando ai corsisti il funzionamento, la con17
venienza e le varie possibilità di utilizzo della stessa all’interno dell’apposito Circuito di Convenzioni denominato “Noi Cisl”. Successivamente è stato il turno di Domenico Barbera, che ha esposto in maniera sintetica ed efficace la legge 300/1970, ovvero la Statuto dei Lavoratori, spiegandone l’importanza che esso rappresenta per il mondo del Lavoro, per noi giovani in particolare, oltre naturalmente a raccontare il contesto normativo e sociale da cui ha preso le mosse. La seconda parte della mattinata, invece, ha visto protagonisti in prima persona tutti i partecipanti, che hanno effettuato un lavoro di gruppo inerente la comunicazione sindacale, dopo che Eligio Scatolini e Silvio Rosi ne avevano introdotto l’argomento. Da segnalare che per l’occasione Silvio Rosi ha abbandonato la sua postazione dietro le quinte, dove ogni volta svolge un lavoro prezioso e continuo per la riuscita dei vari corsi, curando nel minimo dettaglio la preparazione, la scelta del materiale didattico, il funzionamento del videoproiettore e tutto quanto attiene all’organizzazione della Formazione. Per questo, per tutti noi, la sua è “una vita da mediano”….!!! La prima parte del pomeriggio, invece, si è aperta con un altro lavoro di gruppo, questa volta propedeutico all’incontro e al dibattito che ci sarebbero stati più tardi con tutta la Segreteria FIT CISL Lazio, a cui molti dei partecipanti hanno avuto la possibilità, a nome di tutti, di rivolgere quesiti di qualsiasi natura circa la loro professione, il loro futuro lavorativo, le strategie sindacali dinanzi i cambiamenti normativi che riguardano la nostra Federazione e le specificità di ciascuna categoria che la FIT rappresenta nei tavoli trat18
tanti. Con molta cordialità e direttamente per bocca dei Segretari Regionali, i ragazzi hanno potuto conoscere con esaustività le risposte alle curiosità sollevate, ottenendo oltretutto aggiornamenti circa le varie vertenze aperte in alcune Aree Contrattuali, in modo tale da essere aggiornati una volta di ritorno sui vari posti di lavoro. In questo contesto sono da apprezzare le capacità relazionali, unitamente all’attenzione e alla curiosità, mostrate dai corsisti nel corso della discussione con la Segreteria Regionale. Prima del dibattito, da segnalare il proficuo contributo portato da Francesca Di Felice, Responsabile del Coordinamento Donne FIT CISL Nazionale, da Lucia Misuraca, Responsabile del Coordinamento Donne FIT CISL Lazio e da Elisa Durantini, Responsabile del Coordinamento Donne CISL Viterbo, le quali hanno affrontato un tema delicato che riguarda tutti i lavoratori, ovvero la conciliazione dei tempi vita/lavoro e la genitorialità. La serata di quella che, come detto, è stata la giornata più lunga di questo Campo Scuola, si è infine conclusa con una serata enogastronomica particolare, cui è seguita una “spaghettata a mezzanotte” fuori programma, che tuttavia ha unito a tavola i vari partecipanti, che per un istante hanno messo da parte i problemi lavorativi e si sono concentrati sul piacere di stare insieme. In fondo anche questo è fare sindacato ed unire, a maggior ragione quando la cosa ha riguardato tutti i vari Dipartimenti ed Aree Contrattuali della nostra Federazione. Il giorno successivo, l’ultimo dei tre previsti, per alcuni è stato difficile iniziarlo, visto che la serata precedente sembrava non finisse mai….per questo il Gruppo Formazione ha deciso di procedere alla compilazione delle
schede e alla verifica del Campo Scuola da parte dei partecipanti, prima di lasciare spazio ad alcuni contributi portati, ad un anno di distanza, dai partecipanti al Campo Scuola di Leonessa dello scorso anno. E’ stata poi la volta di Emanuela Brandizzi, che a Bolsena, oltre a curare la parte organizzativa del Campo Scuola, ha rotto per la prima volta il ghiaccio parlando in pubblico dinanzi una sala gremita. A lei, infatti, è toccato il compito di far conoscere in modo minuzioso il fiore all’occhiello della nostra Federazione, ovvero il Centro Servizi FIT CISL Lazio e tutti i vari sportelli, già attivi o di prossima istituzione, operativi all’interno della Struttura e funzionali all’attività lavorativa e alla vita sindacale di tutti i delegati, gli iscritti e i semplici simpatizzanti della FIT. A seguire, è stato ufficialmente presentato ai presenti il sito Web della FIT CISL Lazio (www.fitcisllazio.it) creato, curato e amministrato da Gianluca Deiua e Romina Parrinello i quali, per mesi, hanno lavorato alla realizzazione curandone ogni minimo particolare; l’obiettivo, fin dall’inizio, è stato quello di dotare la nostra Federazione di uno strumento di informazione e comunicazione sindacale in continuo aggiornamento e in grado di poter raggiungere, in tempi brevi, il maggiore numero di persone, soprattutto tra i più giovani. Un plauso particolare va rivolto a Gianluca e Romina, che a costo praticamente zero, in quanto risorse interne, hanno aperto le porte della nostra Federazione alla moderna comunicazione, offrendo così la possibilità a tutti noi di farci conoscere meglio e migliorando al tempo stesso la vita di tutti i delegati FIT, che dal 1° giugno scorso hanno un nuovo punto di riferimento nello svolgere la loro attività quotidiana nei vari posti di la-
voro. La seconda parte della mattinata, poi, è stata molto proficua per tutti i presenti, ovvero i corsisti, il Gruppo Formazione, gli ospiti dell’anno passato e tutti i componenti della Segreteria Regionale giunti per l’occasione, in quanto si è avuta l’opportunità di incontrare, ascoltare e dibattere con Tommaso Ausili, Segretario Generale USR Lazio, Mario Bertone, Segretario Generale UST Roma, Gianpaolo Pavoni, componente della Segreteria UST CISL di Roma e Giovanni Luciano, Segretario Generale FIT CISL Nazionale, i quali, ognuno nel proprio ambito e con la propria lunga esperienza, hanno illustrato ai presenti quelle che sono le politiche sindacali in materia di Trasporti e di perseguimento del benessere dei lavoratori e della cittadinanza a Roma, nel Lazio e a livello Nazionale, con interventi a 360° e riferiti a tutte le varie realtà lavorative, nessuna esclusa, mettendosi poi gentilmente a disposizione di quanti volessero porre domande o richiedere chiarimenti su quanto ascoltato. Fin qui quanto accaduto pubblicamente, ma un tributo particolare va fatto anche a chi, del Gruppo Formazione, ha lavorato dietro le quinte sacrificandosi per la riuscita di questo 3° campo Scuola, dalla preparazione delle sale all’attività di staff e supporto. In particolar modo un sentito ringraziamento va a Maria De Laurentiis, a Giorgio Macchia, a Jessica Orlandi e a Michele Vitiello, che il primo giorno hanno accolto i partecipanti distribuendo tutto il materiale per il corso, oltre naturalmente al già citato Silvio Rosi. Michele, inoltre, è stato il fotografo ufficiale del Campo Scuola, andando con abilità a “papa-
razzare” i momenti ufficiali e quelli non ufficiali di questo Campo Scuola, i cui scatti potete osservare nelle pagine del giornale, oppure vedere postati sul sito web o sulla pagina ufficiale Facebook del Gruppo Formazione. Un pensiero, infine, va anche agli altri componenti della Formazione, che per impegni familiari e lavorativi non hanno potuto partecipare, pur contribuendo nelle settimane passate alla preparazione e al risultato finale del Campo Scuola, ovvero Fabio Bonavigo, Antonietta De Luca, Barbara Pennacchiotti, Ada Fiorenza e Manuela Piottante, quest’ultima autrice della brochure con il programma ufficiale del Campo Scuola e autrice dei montaggi Video sul canale You Tube della FIT. Dopo aver provato a raccontare “brevemente” come si sono articolate queste 3 giornate cosa dire di più….ci vorrebbero ancora tante altre pagine a disposizione e forse non sarebbero comunque in grado di descrivere le emozioni che ci ha lasciato questa esperienza, sicuramente come si si dice PIU’ DELL’ANNO PASSATO E MENO DELL’ANNO PROSSIMO.…è stato molto bello il clima che si è instaurato con i ragazzi presenti, tutti molto attenti e partecipativi, con la giusta dose di curiosità, in particolar modo quando si è avuta la possibilità di lavorare in gruppo. Si può senz’altro affermare che si è trattato di un’esperienza di crescita collettiva che credo non abbia arricchito soltanto i corsisti ma anche tutti noi della Formazione, che con molta soddisfazione ci siamo confrontati con le aspettative, i bisogni e la voglia di conoscenza di ragazzi alla prima esperienza di
formazione sindacale, ma indubbiamente molto ricchi dal punto umano e professionale all’interno dei loro ambiti lavorativi di provenienza. Ecco uno dei tanti privilegi che dà la Formazione, oltre alla preparazione, il mettere in contatto realtà diverse avendo l’opportunità di imparare dal prossimo. Leggendo nei giorni successivi le schede di partecipazione e valutazione, infatti, non possiamo non nascondere la soddisfazione avuta nel sapere che tutti i corsiti, nessuno escluso, nei loro feedback hanno manifestato il gradimento per i tre giorni passati insieme, evidenziando come tutti ne siamo usciti indubbiamente più ricchi e preparati e questo non può che farci piacere, segno tangibile che la fiducia riposta dalla Segreteria Regionale tutta nella Formazione è una strada ormai tracciata e che va perseguita sempre di più e sempre meglio. Per dovere di cronaca, tuttavia, bisogna anche evidenziare come da parte dei partecipanti vi sia stata la richiesta di avere magari una giornata in più a disposizione, per poter entrare maggiormente nello specifico dei vari argomenti trattati. Ai posteri l’ardua sentenza, l’appuntamento è già fissato all’ anno prossimo dove, come annunciato dal Segretario Generale Marozzi, sarà la volta della Provincia di Frosinone e dove noi del Gruppo Formazione saremo sempre qui, dalle pagine del “nostro” FIT Report, a raccontarvi di un’altra nuova ed entusiasmante esperienza. Nel frattempo continuate a seguirci!!! Maria De Laurentiis Paolo Sagarriga Visconti
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Lettera aperta a quelli del 3° Campo Scuola Fit Cisl Lazio Il 3° campo scuola visto da me
Ogni volta che chiudo un corso di formazione provo sempre un po’ di dispiacere. Non un dispiacere legato all’attività formativa, ma al fatto di lasciare i ragazzi che vi hanno partecipato. Quando chiudo un Campo Scuola il dispiacere raddoppia. Mentre sistemavo in macchina le ultime cose, il bagaglio, la stampante, il computer, pensavo ai tre giorni passati con voi ragazzi. Tre giorni stupendi che mi hanno accresciuto dentro, nel cuore e nella mente. Il botto del cofano che si chiudeva è stato, per me, come un tonfo al cuore, “È finito, (ho detto fra me) come sempre mi mancheranno, tutti, nessuno escluso.
Tre giorni prima ero in macchina per arrivare a Bolsena, e ragionavo su come impostare il Campo Scuola. Ragionavo sul taglio da dare ai tre giorni di attività. Si è vero c’è sempre un programma che fa da guida, ma molto dipende da come imposti il clima d’aula. Avevo solo i vostri nomi, non le vostre facce. Avevo solo le vostre mail, non i vostri occhi davanti. E come sapete gli occhi sono lo specchio della persona. Affrontare tre giorni con 43 persone sconosciute non è semplice. Devi stabilire prima di tutto :“Io chi voglio essere”. Il relatore? Il responsabile della formazione? La persona che sta da quest’altra parte e voi dall’altra? Mi conosco bene, fare in questo modo mi riesce male. Non sarei stato me stesso e voi lo avreste subito capito.
La Cassia scorreva sotto le ruote dell’auto che mangiavano l’asfalto velocemente, e io non riuscivo ancora a decidere. Una cosa però mi confortava, mi sentivo tranquillo, forse fin troppo. Di solito provo sempre un po’ di timore, mi serve per non abbassare la guardia. Stavolta no. Predominava la tranquillità sul timore. Mi suonava strano. Ho smesso di pensarci riservandomi di decidere una volta arrivato e aver visto la struttura. Non ho avuto modo di vederla prima, di solito lo faccio per visionare l’aula, gli impianti, la logistica in genere è per me importante per stabilire il taglio da dare alle attività.
Bene, ho capito cosa dovevo fare solo in quel momento. Dovevo essere uno di voi, mettervi a vostro agio da subito, non aspettando che il clima giusto si creasse l’ultimo giorno. È stato facile perché ho pensato a cosa vi sareste aspettati voi. Ho pensato a come io avrei voluto vivere i tre giorni. Avrei voluto viverli sentendomi coinvolto positivamente, essere partecipe e non subire solo nozioni. Avrei voluto davanti a me qualcuno che mi trasmettesse soprattutto la voglia di fare sindacato.
Credo di esserci riuscito, l’ho capito leggendo le vostre impressioni scritte sul questionario di verifica. Tutto il gruppo della formazione, che mi onoro di coordinare ci è riuscito. A loro non ho imposto nulla, gli è bastato vedere me, il mio atteggiamento verso voi e si sono subito sintonizzati. Questo significa essere un buon gruppo. Questo significa essere un buon formatore. Capire quale è il clima d’aula che si è creato e correggerlo, o amplificarlo semmai ce ne fosse il bisogno.
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Non sono entrato nei vostri lavori di gruppo. Per me il gruppo siete stati voi tutti. Ho ascoltato molto le vostre perplessità. Ho ascoltato i vostri timori, le vostre paure, le vostre sensazioni e i vostri dubbi sul mondo sindacale. Ci stanno tutti. Non è semplice fare sindacato sui posti di lavoro. Non è mai stato semplice, oggi è ancor più difficile. Ma vi ho ascoltato e credo di
poter dire che dalle vostre paure, incertezze e timori, escono anche parole di sfida, di voglia di fare. Siete coscienti che senza impegno non si risolve nulla.
Ho ascoltato lo sfogo di Alessandro Sposini capostazione di RFI, che esprimeva la sua sofferenza verso una classe dirigente sindacale lenta nel ricambio generazionale.
Ho ascoltato Silvia Donsanti di Atac, della parte più debole di Atac, la quarta area, che contestava la differenza di retribuzione e contrattuale rispetto a chi nell’Atac svolge le sue stesse mansioni, l’ha detto più volte rivolgendosi ai segretari confederali e di federazione. Ho ascoltato Alessia Piumetta capotreno di Trenitalia, che puntava il dito sulla sicurezza del personale viaggiante vittima di aggressioni quotidiane da parte del popolo senza biglietto (la crisi ha fatto aumentare questa schiera, ma anche la difficoltà di reperire nelle vicinanze delle linee ferroviari i titoli di viaggio).
Ho ascoltato Mirko Pugliese sottolineare con dispiacere come il contratto della mobilità, per quanto riguarda la parte del TPL, segni ancora il passo nonostante i tanti scioperi. Ho ascoltato i timori di Maria Brunetti, capotreno Trenitalia, sulle liberalizzazioni nei vettori ferroviari iniziate già con l’ingresso di NTV e non solo.
Ho ascoltato Matthew Dutto e la sua paura di parlare in pubblico, pur avendo consapevolezza di essere preparato, e di come la sua paura in questo campo scuola sia diminuita.
Ho ascoltato Maurizio Lemme autista di Atac, che con i suoi origami, è stato sempre partecipe in tutte le attività; Micaela Biferi di Atac, che ha puntato il dito sugli aumenti dei biglietti e degli abbonamenti, lasciando poco spazio a situazioni di tutela verso la fascia sociale più debole; Carlini Massimo di Anas, Scaccia Daniele di Alitalia, Gabelli Fabrizio di Ama. Ho ascoltato tutti, non ve ne siete resi conto, ma uno ad uno vi ho ascoltato.
Vi ringrazio per avermi dato la possibilità di crescere ancora. Vi aspetto per i prossimi corsi di formazione. Non perdiamoci di vista. Un abbraccio
Eligio Scatolini Resp. Formazione Fit Cisl Lazio
Per qualsiasi cosa eligio.scatolini@fitcisllazio.it
Un abbraccio speciale a tutto il mio gruppo formazione, senza di loro non sarebbe stato possibile questo campo scuola.
On-Line www.fitcisllazio.it, il sito web uf fic ia le de lla FIT C ISL de l LA ZIO!
Il 3° Campo Scuola della FIT CISL Lazio, svoltosi a Bolsena(VT) dal 30 Maggio al 01 Giugno 2012, ha ospitato l’inaugurazione di www.fitcisllazio.it, website ufficiale della Federazione Italiana Trasporti della regione Lazio. In presenza del Segretario Generale della FIT-Cisl Giovanni Luciano, del Segretario Generale della Cisl Lazio Giovanni Ausili, del Segretario Generale Cisl Roma Mario Bertone, i due WebMaster Gianluca Deiua e Romina Parrinello hanno presentato il risultato del lavoro di tre mesi di intensa collaborazione con il Gruppo Formazione, con i responsabili di Dipartimento e la Segreteria Regionale . L’obiettivo non sarebbe stato raggiunto senza l’appoggio costante del Segretario Generale Maurizio Marozzi e di tutta la Segretaria Regionale, che hanno saputo cogliere le potenzialità dell’iniziativa, dando dimostrazione di lungimiranza e di coraggio di chi nei cambiamenti coglie le opportunità, di chi non rimane legato a “modi operandi” ostici alle nuove generazioni che si avvicinano alla realtà sindacale, ma incentivando la realizzazione di nuovi iter comunicativi, valorizzando e sostenendo le competenze interne. www.fitcisllazio.it è stato pensato, analizzato, disegnato e realizzato, in una parola “ingegnerizzato” con l’obiettivo di fornire Informazioni e Servizi, ad iscritti, simpatizzanti ed a chiunque fosse interessato e alla ricerca di news e contenuti relativi alla Federazione Italiana Trasporti Lazio. Il layout proposto dà risalto alle notizie Regionali, esponendo in “Prima Pagina” le news di rilievo, le notizie dei singoli Dipartimenti suddivisi in Aree Contrattuali, quelle relative al Coordinamento Donne, al Gruppo Giovani e alla Formazione. Nel sito è presente anche una vetrina informativa di ciò che accade a livello Nazionale ed uno spazio è dedicato al nostro Centro Servizi che offre assistenza legale, fiscale, in materia di sicurezza, supporto ai giovani disoccupati e tanti altri servizi. Alla rivista FIT-Report è stata dedicata un’area in cui è possibile la lettura dei numeri pubblicati. Un’area riservata per i soli utenti registrati è stata pensata per tutti quei contenuti non pubblici che si rendesse necessario avere disponibili on-line. Ma in www.fitcisllazio.it c’è più di quel che appare ad un visitatore fugace! Navigando infatti tra i Dipartimenti e le Aree Contrattuali è disponibile una Sezione Documentale dove è possibile consultare e/o scaricare tutti gli Accordi, i Comunicati, i Contratti, e quant’altro prodotto da ogni Dipartimento/Area Contrattuale a partire dall’anno 2012. Pubblicare online documenti che prima erano fruibili solo su supporto cartaceo, rendendoli disponibili sempre e ovunque in tempo reale, così come veicolare automaticamente ai responsabili designati le richieste che i nostri visitatori ci pongono tramite l’apposito spazio web, sono i servizi che il sito fornisce ai suoi visitatori più esigenti. Il nostro sito web sarà punto di riferimento per tenere informati i nostri visitatori circa eventi e manifestazioni che caratterizzano la nostra Federazione e impegno della FIT CISL Lazio sarà renderlo il più possibile aggiornato, accessibile e fruibile! Buona navigazione!
Romina Parrinello e Gianluca Deiua
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Q
Conta su di noi... sempre
uesto lo slogan del Centro Servizi Fit Cisl Lazio. Un’iniziativa che la Segreteria della Fit di Roma e del Lazio ha voluto dedicare ai propri iscritti, un “centro polifunzionale” inaugurato lo scorso Dicembre in occasione del Consiglio Generale e dedicato all’amico scomparso Alberto Chiricozzi. L’idea di aprire questo centro nasce con la volontà di dare agli iscritti servizi utili allo svolgimento della propria attività lavorativa e sindacale in una sede tutta nuova, creata per favorire ancora di più il contatto diretto con il sindacato. Ci troverete tutti i giorni in Via di S.G. in Laterano, 230 (a 400 mt dalla Segreteria Regionale) dal Lunedì al Venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00.
Il centro Servizi è divenuto da subito il punto di riferimento per lo svolgimento di riunioni sindacali, attivi, eventi ed iniziative, oltre ad essere il luogo di incontro della formazione: qui infatti si riunisce tutti i giovedì il Gruppo Formazione che si dedica alla programmazione di giornate formative ed eventi organizzati dalla FIT, oltre alla redazione del giornalino FIT REPORT e alla gestione del nuovo sito Internet . Uno spazio particolare lo abbiamo voluto riservare in questo nuovo contesto ai giovani (anche inoccupati) attraverso
uno sportello di ascolto ed orientamento, lo “Sportello Giovani”, per coinvolgere ragazzi e ragazze a partecipare attivamente alla vita sindacale, proponendo idee e portando le proprie esperienze per dare un contributo alla crescita del sindacato e per aiutare, per chi ancora non ha un’occupazione, a trovare un orientamento adeguato.
Molti altri i servizi che la Fit propone in questa nuova struttura, a partire dallo “Sportello Salute e Sicurezza” guidato dal Giudice Giuseppe Renato Croce, che risponde a quesiti ed informazioni in tema di previdenza, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro; lo “Sportello Donne” che dedica iniziative e consulenza su congedi di maternità e paternità, discriminazioni e molestie sessuali sui luoghi di lavoro, etc.; lo “Sportello Legale” con il nostro avvocato in sede ogni 2° e 4° Martedì/mercoledì/giovedì del mese; inoltre offriamo la possibilità di richiedere informazioni tramite lo sportello virtuale; lo “Sportello Fiscale” con gli operatori del Caf che offrono le proprie competenze per compilare il Modello 730, il calcolo dell’IMU etc. Infine abbiamo voluto creare lo “Sportello Lavoro” per accogliere tutte le problematiche che riguardano informazioni in merito alle prestazioni socio – previdenziali, pensionistiche e per portatori di handicap.
Emanuela Brandizzi
DAL 15 GIUGNO 2012
Conta su di noi...sempre
Via di San Giovanni in Laterano 230
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La riforma sul Mercato del Lavoro
Adesso è Legge
A
pprovata alla Camera con 393 voti la riforma Fornero. La crescita è la parola chiave. Esodati, giovani disoccupati e flessibilità, queste le parole che risuonano nelle menti degli italiani. Tra i banchi semivuoti della Camera e’ stato approvato il tanto discusso Disegno di Legge della Ministra Fornero, una Legge che lascia l’amaro in bocca a chi, soprattutto in questi ultimi mesi, ha manifestato nelle piazze assolate d’Italia per vedersi offrire in extremis la possibilità di “aggiustare” il tiro di questa riforma. Faticoso è stato infatti il confronto tra Governo e parti sociali in una situazione economico - sociale assolutamente grigia come quella attuale per ottenere un risultato potremmo dire “precario” . Giovani laureati che non trovano occupazione e cercano di costruirsi un futuro su delle basi barcollanti, studiano e pagano master per affacciarsi ad un mercato fatto di “posti vuoti” e possono solo sperare che la situazione cambi; pensionati che vedono le proprie pensioni, frutto di una vita di sacrifici, sempre più ridotte all’osso ed infine tra tasse ed Imu ecco affacciarsi gli esodati ,che non sono definitivi nemmeno nel numero . Questo lo scenario su cui si affaccia la realtà del nostro Paese e su cui la Cisl, a fronte delle decisioni del Governo, pone le proprie valutazioni . Sembrava impossibile toccare l’articolo 18 e invece, ecco approvata
l’ennesima riforma che ci fa tremare la terra sotto i piedi, uno dei temi più caldi del confronto tra Governo e parti sociali è stato proprio la modifica di questo articolo invariato da più di trent’anni e che in extremis ha trovato un punto di soluzione condiviso. La modifica affida al giudice non solo la sanzione del reintegro del licenziamento illegittimo ma anche l’opzione dell’indennizzo, inoltre l’introduzione della procedura preventiva obbligatoria (procedura di conciliazione) in caso di licenziamento individuale per motivi economici da parte del datore di lavoro rappresenta una delle novità oltre allo snellimento dei tempi burocratici. Il contratto di apprendistato diventa il “trampolino di lancio” per i giovani e strumento di incentivazione alla stabilizzazione con durata minima di sei mesi e l’obbligo da parte del datore di lavoro a stabilizzare almeno il 50% degli apprendisti assunti negli ultimi tre anni per poterne assumere altri, un percorso formativo quello che serve ad un giovane per entrare nel mondo del lavoro, inoltre ci sono maggiori vincoli sulle altre tipologie contrattuali per sfavorire gli “escamotage” delle aziende nell’assunzione di personale. Altro argomento rivoluzionario è quello degli ammortizzatori sociali che a causa della situazione economica attuale proietta all’anno prossimo l’utilizzo dell’Aspi (assicurazione sociale per l’impiego)che a partire dal 2013 ap-
punto sostituirà mobilità e disoccupazione per sostenere i lavoratori che perdono il posto di lavoro, durerà 12 mesi (18 mesi per gli over 55), restano quindi per il momento in vigore gli ammortizzatori sociali in deroga. Di questo argomento quello che rappresenta forse la più grande sfida è la premessa di affidare alle politiche attive per il reimpiego il compito di istituire un sistema di tutela sociale, diminuendo così la necessità di usufruire degli ammortizzatori.
Emanuela Brandizzi
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Le nostre idee per scelte concrete