Io amo la mia solitudine...

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Io amo la mia solitudine...



La solitudine è sempre rifiutata. Il sentirsi soli è brutto, è triste, è un male. E così, quando siamo costretti a stare soli, crediamo che sia una cosa innaturale, anormale, patologica... e assegnamo al nostro stare soli un valore negativo.



Quando siamo soli per molto tempo, ci sentiamo a disagio e soffriamo in silenzio la nostra pena, biasimandoci segretamente per la nostra incapacitĂ di avere amici. Guai poi a parlare in pubblico della nostra solitudine!



Stare soli, essere con sÊ stessi, confrontarsi con sÊ stessi, rendersi profondamente autonomi. Essere soli, sentirsi soli non vuol dire essere degli appestati. La solitudine non è un marchio d'infamia, è una condizione psico fisica normalissima. Essa ci permette di assaporare l'amaro sapore della separatezza.


Bisogna imparare il senso di compagnia con sé stessi. Un sentimento che ci costruiamo pian piano nel nostro animo, aumentando l'amore per noi stessi. Quando siamo soli dobbiamo quindi sforzarci di essere pienamente presenti a noi stessi. Svegliarsi con sé stessi accanto come faccio io e magari a volte essere capaci di dire a se stessi, come a volte faccio io, perché non sempre mi riesce, "Buon giorno Maria!" E mangiare insieme a se stessi come faccio io e magari dirsi: “Buon appetito Maria!”



Certo, questo mio modo di fare, che non sempre mi riesce, può sembrare strano, ma non lo è... in questo modo forse si comincia ad amare la propria solitudine.


Io amo la mia solitudine... Perché quando sono sola posso starmene con me. Perché quando sono sola posso comunicare con me. Perché quando sono sola, posso vivere con me. Perché quando sono sola sono con ciò che penso, ciò che sento, ciò che faccio.



Vivo sola, passo le mie serate da sola, i miei week end da sola, le mie ferie da sola, a volte parlo da sola. Sono cosĂŹ sola e non ho fatto male a nessuno. Sono semplicemente onesta. Non ipocrita o lecchina. Ecco il risultato in una societĂ di falsi opportunisti. Mi piace stare sola, ma non sempre... Sento il bisogno di confrontarmi, dialogare. Sento dentro di me una necessitĂ di socialitĂ inappagata. A volte un pieno traboccante che implode dentro, senza la possibilitĂ di condividerlo.



Certo non mi va bene una persona qualunque tanto per esercitare le corde vocali e probabilmente è anche dovuto a questo la mia solitudine. Cerco nell'altro un certo spessore culturale o chissà cosa, uno spessore emotivo, non la superficialità .

Ma spero ancora nelle sorprese della vita.


E comunque pesa il giudizio degli altri, quando sanno che non hai amici, che passi il fine settimana da sola. Questa forse è la parte più difficile, sentirsi considerati appestati,diversi. Sono sola anche perché non mi sono mai accontentata del mio partner e ora ho il terrore del matrimonio (cioè da fidanzati sono tutti belli e buoni, ma ho visto in cosa si trasforma un uomo da sposato...) Li ho trovati stupidi, ignoranti, limitati gli uomini, intellettualmente zero... Gli amici? Nessuno è sincero.




La gente ti cerca solo se può ottenere qualcosa da te, nessuna amicizia è disinteressata. Se un'amica esce con te è perché la puoi passeggiare con la tua auto e a tue spese. Chi ti viene a trovare è perché non ha altro da fare, ma se lo avesse non ti penserebbe... Amo la mia solitudine perché io sono la migliore amica di me stessa. Mi sto abituando a stare sola, più il tempo passa e più vedo quanto è infame il mondo. Mi godo la mia solitudine dopo tanta gente inutile attorno a me, che mi ha pure rubato soldi ed energie. Nella solitudine tu sei e hai tutte le risorse per stare bene.


Io amo la mia solitudine...


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