flyer Sergio Bovenga

Page 1

Sergio Bovenga

“LO SPAZIO DI BOVENGA”

nasce a Genova dove ha compiuto gli studi all’Accademia Ligustica di Belle Arti. 2000 solo show Pubblica Galleria di Varberg SVEZIA - 2001 “Matrice Ottica” Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma SVEZIA, l’ESA Ente Spaziale Europeo Noordwijk OLANDA presenta la mostra e si instaura un dialogo tuttora in corso - 2002 “Registrazioni sensibili” Biblioteca Berio GE - 2003 studio per un “Ritratto Totale” con il ‘Cannone’ di Nicolò Paganini 1743 Palazzo Ducale GE, Musée de la Ville de Tunis Palais Kheireddine Cartagine TUNISIA - 2004 Dipartimento di Matematica dell’Università di Torino al SIMAI VII Congresso VE , “Dacci oggi il nostro pane” XI Biennale d’Arte Sacra Fondazione Stauros Isola del Gran Sasso TE, performance "Alla Foresta" valle del Lagorai APT Valle di Fiemme e Centro d’Ate Contemporanea di Cavalese TN - 2005 group show "Metafore e Trasparenze" Parco Culturale le Serre Grugliasco TO - 2006 International Glass Art Hsinchu City CINA,“Facing 1200°”, 2007 ARTOURO il MUST a Shanghai CINA, MMKK Museum Moderner Kunst Kaernten Klagenfurt AUSTRIA Cinquecentenario di Piero della Francesca Palazzo Collacchioni e Aboca Museum San Sepolcro AR, "Testa degradare" 64ma Mostra Internazionale del Cinema VE e poi collocata definitivamente nel paesaggio di Piero della Francesca La Scheggia AR - 2008 ARTOUR-O a Firenze, “Pulse” per World Economic Forum Davos SVIZZERA - 2009 group show "Glasstress" Biennale VE, Giornata delle Dimore Storiche Anghiari AR, "Lo Spazio di Bovenga" sculture e disegni Ellequadro Documenti GE. Hanno scritto di lui, tra gli altri, Stefano Bigazzi, Bruno Corà, Bruno D'Udine, Giorgo Ferrarese, Giuseppe O. Longo, Ruggero Pierantoni, Franco Rossi, Tiziana Leopizzi, Marisa Vescovo. Ellequadro Documenti

Tel. +39 010 2474544 Fax +39 010 24744 75

w w w . e l l e q u a d r o . c o m

Palazzo Ducale 44-46r 16123 Genova

m. +39 348 335 8530 o 347 437 2991

info@ellequadrodocumenti.com

Un vero viaggio non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi A true journey is not lookin for new lands but having news eyes Blaise Pascal Mysterious, shy, thoghtful, silent, looking at "another space" of consciousness which flashes in his mind. At least irony unmasks any suggestions, avoids any control and an impish smile suddenly bursts into a healthy laughter when the artist talks about his research to wide-eyed interlocutors. Bovenga hardly separates himself from his own world, a bigger one than ours, where Euclidean parameters turn into other, different ones. His works catch on the hop, maybe because he broke an ancient myth, realizing what all artists dream: that art becomes reality. Tiepolo in the famous Chiesa della Salute church in Venice, Andrea Pozzo in S. Ignazio in Rome, Braque or Picasso with cubism, or nowadays Bill Viola and Michelangelo Pistoletto are those who tried to attempt this challenge. Bovenga does not use periphrases, he is concrete, real. Through painting he discovers science and invents a new space which was named ‘Spazio di Bovenga’ by the matematician G. Ferrarese. This space is the physical presentation of an abstrat idea. Bovenga's mentor is Piero della Francesca, whose treatise explains the rules to create perspective and more about human proportions. The artist uses this inputs for the plastic model of a head in the center of a spherical mirror. He shows that geometry not only turns into other geometrical forms, but into something more, in perpetual motion, always changing point of view, hiding its identity in one of these. Since many years Bovenga studies horizons of observable, genealogy and phenomenology of perception. By using new and old medias he serves mathematical tenets in an absolut experimental way. More about Bovengas artworks in the studies of eminent critics. Tiziana Leopizzi

1 ottobre - 7 novembre O9 Ellequadro Documenti Palazzo Ducale Genova

Misterioso, schivo, assorto, silenzioso, lo sguardo concentrato su 'l'altro spazio' che guizza nel suo pensiero... L’ironia smaschera l'intima suggestione, sfugge al controllo, improvvisamente il sorriso, sbarazzino, si apre in una risata aperta, sana: quando, parlando della propria ricerca, coglie l’intuizione e lo stupore nel proprio interlocutore. Bovenga si stacca con fatica dal proprio mondo, un mondo più vasto di quello a cui siamo abituati, dove i parametri di Euclide lasciano il posto ad altri, diversi. Le sue opere sono spiazzanti, forse perché ha sfatato un mito, realizzando il sogno che ogni artista accarezza, da sempre, dar vita alla propria opera. Il famoso Tiepolo della Chiesa della Salute a Venezia, la cupola di Andrea Pozzo a S.Ignazio a Roma, Braque o Picasso con il cubismo ieri, oggi Bill Viola o Michelangelo Pistoletto sono solo alcuni dei ‘Grandi’ che si sono cimentati con questa sfida. La ricerca di Bovenga però non usa perifrasi, è concreta, reale, approda in maniera stupefacente al mondo della scienza partendo dalla ricerca pittorica fino ad arrivare alla costruzione di uno spazio proiettivo reale tridimensionale definito dal matematico G. Ferrarese “Spazio di Bovenga”: una presenza reale e oggettiva all’idea filosofica di uno spazio e di una visione totale, contenuto di una delle più belle e importanti astrazioni fisico matematiche. Il suo 'mentore' Piero della Francesca, nel cui trattato sono riportate le proiezioni dei circoli di una testa umana e i punti essenziali per generare prospettive. Usa questi dati Bovenga e realizza un modello plastico della testa che colloca all’interno dello specchio sferico permettendoci di osservare come una geometria possa evolvere verso altri nuovi stati possibili, non solo euclidei. Sempre più stupiti percepiamo queste opere 'a geometria variabile' che si sovrappongono, si girano, si voltano, si moltiplicano per poi chetarsi svelando la propria realtà solo da un unico punto di vista. La sua ricerca persegue da anni la riscoperta dell’orizzonte del visibile, la genealogia e la fenomenologia della percezione e delle immagini. Molteplici i media continuamente testati, da quelli più tradizionali alla sperimentazione tecnologicamente avanzata ma qualunque sia il mezzo ha svelato e svela aspetti matematici così sorprendenti che è d’obbligo rimandare ai testi degli eminenti studiosi che stanno dedicando profonda attenzione alla sua opera. Tiziana Leopizzi


La luce di Bovenga ha origini infinite. Flette e si riflette, scompone in figure nuove la ricerca visionaria dell’artista. Sergio Bovenga cerca il superamento tridimensionale in una progettualità che si dilata nell’universo, crea dimensioni parallele e opposte, nelle quali smaterializzare la realtà e restituirle una libertà concettuale sconfinata. E’ questa la pratica a suo modo religiosa della magia rinascimentale, che più tardi esalta l’ottica come disciplina della simulazione e dell’illusione, magia che l’artista propone come soluzione fondamentale per oltrepassare lo spazio e il tempo, usando la misura della musica e quella incalcolabile della poesia. Bovenga’s light has unending roots. It bends and reflects, it breaks up in new figures the visionary artist’s research. Sergio Bovenga looks for the three-D overtaking in an expanding planning which dilates in the universe and creates new opposite and parallel realities where space-time breaks up and conceptual, unbound freedom outcrops. This is the someway religious practice of Renaissance magic which later on exalts optics as the field of simulation and illusion; magic that the artist proposes as a fundamental solution to go beyond space and time, using music’s norm and the untold one of poetry. Stefano Bigazzi

Studi per la Matrice Ottica 1999-2OO9 tecnica mista su carta 30x40

775 ED

779 ED

783 ED

787 ED

776 ED

780 ED

784 ED

788 ED

777 ED

781 ED

785 ED

789 ED

778 ED

782 ED

786 ED

790 ED

La testa degradare 2007 Studio tecnica mista su carta 26,18 x 20,32 cm

Verso: Studio Guarneri del Gesù 1743 2008 vetro soffiato e specchiato di Murano


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.