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EDIZIONE ITALIANA - SETTEMBRE 2019

GLAMOUR Iris Apfel: come vive un’icona di stile

lifestyle

VILLE PALLADIANE TOUR LUXURY

ARTE Aste da record I quadri & i nomi su cui investire

COMFORT ZONE

DIALOGO VIRTUOSO TRA SPAZI FLUIDI E DESIGN AVVOLGENTE. IL RELAX È DI CASA









S O MM ARIO

Settembre

N. 154 – In copertina, un'esclusiva residenza Mid-Century Modern realizzata negli anni Sessanta a Palm Springs per l'attore Laurence Harvey. Ora il celebre studio Marmol Radziner ne firma il restyling per i fondatori del brand Vince: Paul Perla e Rea Laccone. Foto di Roger Davies.

17

Editoriale Settembre rappresenta il momento ideale per fare il punto della situazione e stabilire nuovi traguardi, concedendosi il lusso di pensare in grande.

EVENTI

21

53

News Esposizioni, libri, progetti, vernissage e debutti nel ricchissimo calendario di questo mese. Si inizia dal Chiostro del Bramante a Roma, dove saranno esposti i capolavori di Francis Bacon e Lucian Freud.

DÉCOR

37

Stranger Things Eclettismo, stravaganza, ironia e teatralità. Cinque tableaux volutamente spettacolari rendono omaggio all'irresistibile tendenza "Camp".

30

PEOPLE

47

The Big Apfel La leggendaria interior decorator − autrice di numerosi revamping alla Casa Bianca − ci apre la sua dimora caleidoscopica di New York.

32 47

ARTE

53

Masterpieces Quotazioni milionarie e aggiudicazioni record: le recenti aste newyorkesi hanno eletto re e regine del panorama artistico contemporaneo.

LE CASE

64 74

Eleganza italiana Paolo Bestetti, titolare di Baxter, ci presenta in anteprima la nuova dimora pugliese. Glam Loft A Rotterdam, location postindustriale per la designer in superascesa Sabine Marcelis.

37 9


S O MM ARIO

88 100 112

America Felix La villa a Houston di Lucinda Loya, tra salotti open-air e scenografici specchi d'acqua. Country Couture Nella campagna belga, materiali antichi vestono un'architettura modernissima. Casa Bianca A Newport, allure presidenziale per la residenza di una giovane coppia losangelina.

ARREDO

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Soft Touch Una seducente palette di colori celebra il design e le tele di Sergio Fiorentino.

LIFESTYLE

134

Visioni palladiane Tour tra parchi e ville venete, gloria dell'insuperabile architetto del Rinascimento.

RUBRICHE

148 152 155 170

74 1 57

Primafila Musica. Cinema. Teatro. Lettura. Appuntamenti L'allestimento per Homi Outdoor. Party Colorama con il brand Rezina. Eclectic Portrait La foto di Christian Tagliavini.

MAISON SELECTION

157

Acqua lounge L'estetica ultraclean incontra la funzionalitĂ high-tech. Obiettivo benessere.

INDIRIZZI

167

Dove trovare tutte le proposte di questo numero di Marie Claire Maison.

APPUNTAMENTO DAL 30 SETTEMBRE CON IL PROSSIMO NUMERO DI

1 34

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121



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HMC ITALIA SRL

VIA R. BRACCO, 6 20159 MILANO

Direttrice responsabile

C INZ I A F E LICET T I cfelicetti@hearst.it

Caporedattrice EL ENA VAG HI evaghi@hearst.it

GLAMOUR Iris Apfel: come vive un’icona di stile

Redazione print & digital DANILO AS CANI dascani@hearst.it CR IS TIANA CEC I cceci@hearst.it PAT RIZ IA PICCIN INI ppiccinini@hearst.it

lifestyle

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G ER MANO P ONT EV ICH I (Caporedattore) gpontevichi@hearst.it MARCO PASS I (Caposervizio) mpassi@hearst.it BAR BAR A VAR ET T O (Caposervizio) bvaretto@hearst.it S ILV IA M. RE PPA sreppa@hearst.it Segreteria e produzione FR ANCA B O CCOLI fboccoli@hearst.it

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Collaboratori Eva Bettin, Chiara Chiapparoli, Chiara Corridori, Francesca Davoli, Rita Ferrauto, Silvia Icardi, Marta Mariani, Cristina Nava, Giacomo Nicolella Maschietti, Maria Tatsos.

Fotografi Matteo Carassale, Fabrizio Cicconi/Living Inside, Roger Davies/Otto Archive/Contrasto, Gianni Franchellucci, Martin Parr, Lorenzo Pennati, Richard Powers/Photofoyer, Christoffer Regild/Living Inside, Jan Verlinde/Living Inside.

DIRE Z ION E , R EDAZ ION E, AMMI NIST RA Z ION E HMC Italia Srl - Via R. Bracco 6, 20159 Milano. Tel. (02) 6619.2433. Fax (02) 6619.2686. Direttore responsabile: Cinzia Felicetti Editore HMC Italia s.r.l. - Via R. Bracco 6, 20159 Milano. Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 23 del 20 Gennaio 2003



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FEDERAZIONE ITALIANA ISSN 1722-2702 EDITORI GIORNALI

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L A

C A S A

I N T E R I O R E

di CINZIA FELICETTI

Questo è il mese che amo di più e non solo perché coincide con il mio

compleanno. La luce abbacinante dell'esta-

te lascia spazio a un cielo terso che rende tutto limpido e trasparente, mentre la riapertura delle scuole fa affiorare una sottile

nostalgia di astucci colmi di matite perfettamente

temperate e quaderni dalle pagine fragranti come una camicia inamidata. Con la fine delle

vacanze e il rientro in ufficio

diventa fondamentale fare il punto della situazione e stabilire nuovi obiettivi. Se i buoni propositi di gennaio, infatti, tendo-

Settembre rappreSenta

il momento ideale per fare il punto della Situazione e Stabilire nuovi traguardi , concedendoSi il luSSo di penSare in grande

no a essere troppo velleitari per mettere radici e trasformarsi in

abitudini virtuose, la razionalità virginiana (sostenuta

dal pianeta Mercurio, tipica degli appartenenti al segno della Vergine) rende i progetti realistici. Questo è anche il momento ideale per chiedersi se quello che stiamo facendo ci regala o toglie energia. Pensare in grande,

visualizzando la

vita di cui vorremmo essere protagonisti (al netto di eventuali vincoli economici o spazio-temporali) facilita la messa a fuoco. La scrittrice Julia Cameron consiglia di istituire settimanalmente "l'appuntamento con l'artista", ossia un incontro con la parte

Foto, Mirko Cecchi; hair Giampaolo Gori / Roots Milano

creativa di noi stessi, concedendo un po' di nutrimento alla nostra ispirazione: la visita di una mostra, la visione di un film, una passeggiata nel parco, una full immersion tra libri e colori. Come nella favola La lampada di Aladino, il segreto per vedere esauditi i propri

desideri consiste nel mettere l'Univer-

so energeticamente nelle condizioni di accontentarci. E questo avviene formulando richieste sentite, precise e dettagliate.

17





E V E N T I M O S T R E , L I B R I , A N T I C I PA Z I O N I , P R O G E T T I , D E B U T T I . C A L E N D A R I O D E G L I A P P U N TA M E N T I D A N O N P E R D E R E Q U E S T O M E S E

© Lucian Freud Archive/Bridgeman Images; Tate, London 2019

d i DA N I LO AS C A N I , C H I A R A C H I A P PA R O L I e PAT R I Z I A P I CC I N I N I

Al centro di questa mostra l'analisi delle più veritiere e delicate sfaccettature dell'animo umano, nei capolavori di due mostri sacri della pittura come Francis Bacon e Lucian Freud (qui, la sua Girl with a Kitten, 1947). A completare la rassegna anche le tele dei maggiori esponenti della Scuola di Londra: si spazia da Michael Andrews a Leon Kossoff, passando per Frank Auerbach e Paula Rego, artista che, attraverso l'arte, si è espressa a favore dell'aborto e dei diritti delle donne. Bacon, Freud, La Scuola di Londra. Chiostro del Bramante, Roma. Dal 26/9 al 23/2/2020. chiostrodelbramante.it

TRA FREUD E BACON REALISMO FIGURATIVO: DUE GIGANTI DELLA PIT TURA A CONFRONTO


EV EN T I

O PER A OMN IA

© Tim Walker Studio

TIM WALKER: WONDERFUL THINGS Victoria and Albert Museum, Londra. Dal 21/9 all'8/3/2020 Le campagne per Rick Owens e Saint Laurent, gli scatti realizzati prendendo spunto dalla collezione del V&A. In mostra i masterpieces del noto fotografo britannico Tim Walker (qui, Duckie Tot, Aubrey's Shadow, 2017). vam.ac.uk

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© William Wegman

EV EN T I

UNITÀ CINOFILA

Courtesy Archivio Emilio Isgrò

Foto, Niccolò Vonci

WILLIAM WEGMAN: BEING HUMAN MASI, Lugano. Dal'8/9 al 6/1/2020 Le Polaroid di William Wegman narrano la singolare sintonia del fotografo con i propri cani. Si parte dagli anni Settanta e dal suo primo Weimaraner Man Ray (qui, Constructivism, 2014). masilugano.ch

DI POCHE PAROLE EMILIO ISGRÒ Fondazione Giorgio Cini, Venezia. Dal 14/9 al 24/11/2020 Dalle prime cancellature su libri ed enciclopedie, risalenti agli anni Sessanta, agli sviluppi della poesia visiva e dell'arte concettuale. Fulcro di questa esposizione è la poetica dell'artista, scrittore e regista siciliano Emilio Isgrò (nella foto, il suo Giacomo Puccini, 2014). www.cini.it

STELLARE © State Hermitage Museum, St Petersburg

JEWELS! Hermitage, Amsterdam. Dal 14/9 al 15/3/2020 Appuntamento imperdibile per ammirare i monili dell'aristocrazia di San Pietroburgo, in cui gemme del Settecento dialogano con tele della stessa epoca (qui, Stella dell'Ordine di Sant'Andrea, 1800). hermitage.nl

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VISIONI ALTERNATIVE A Firenze, gli spazi della storica Manifattura Tabacchi sono diventati un vivace polo per l'arte contemporanea e la musica. Curato dallo studio di progettazione Q-bic, questo centro ospita anche caffetteria, coworking, laboratori di creativi e una serra del neurobiologo Stefano Mancuso per filtrare l'aria (qui, videoinstallazione del percorso Plastic Dreams by 4:3). manifatturatabacchi.com



FASCIO DI LUCE Prima una linea di vasi percorsi da una banda scura, ora una collezione di sospensioni in vetro soffiato lavorate a mano con tecnica "a fasce". L'archistar newyorkese Peter Marino firma assieme a Venini le lampade Black Belt. Disponibili in due combinazioni di colori, hanno la struttura in nichel verniciato nero lucido. venini.com

© Jason Moran

EV EN T I

TONI & TONALITÀ JASON MORAN Whitney Museum of American Art, New York. Dal 20/9 al 5/1/2020 Famoso musicista jazz, il texano Jason Moran (Houston, 1975) presenta tele, video e installazioni animate dalle performance sonore che lo vedono protagonista nelle sale del museo (qui, Black and Blue Gravity, 2018). whitney.org

CERCHIO MAGICO

LA NUDA VERITÀ NATALIA GONCHAROVA Palazzo Strozzi, Firenze. Dal 28/9 al 12/1/2020 Genio delle avanguardie d'inizio Novecento, Natalia Goncharova (qui, Modella su sfondo blu, 1909-10) fu anche costumista, scenografa e decoratrice. La mostra mette a confronto la sua opera con quella di Paul Gauguin, Henri Matisse, Pablo Picasso e Umberto Boccioni. palazzostrozzi.org 26

© the artist; foto, Stephen White/London

© Natalia Goncharova, by SIAE 2019

ANTONY GORMLEY Royal Academy of Arts, Londra. Dal 21/9 al 3/12 Lavori inediti concepiti per l'occasione, installazioni e sculture, ma anche opere su carta realizzate con materiali insoliti quali terra, petrolio e sangue. Questa esposizione celebra l'estro creativo dello scultore londinese Antony Gormley (nella foto, Full Bowl, 1977-78). royalacademy.org.uk



EV EN T I

COLLAGE DI STILI

Courtesy Galleria Poggiali

WOPART − WORK ON PAPER Centro Esposizioni, Lugano. Dal 19 al 22/9 Giunta alla sua quarta edizione, quest'anno la fiera dedicata alle opere su carta esplora anche il tema della scrittura. Si parte da antichi papiri del Museo egizio di Firenze per arrivare alla sezione Project Space incentrata sulla stampa laser (qui, Eroe, artwork del 2013 di Luca Pignatelli). wopart.eu

28



EV EN T I

ROSSO DI SETA

© KHM-Museumsverband

ARCHI E OTTONI

IL SARCOFAGO DI SPITZMAUS E ALTRI TESORI Fondazione Prada, Milano. Dal 20/9 al 13/1/2020 Ispirata al modello della Wunderkammer, questa mostra chiama a raccolta più di cinquecento opere e oggetti selezionati da Wes Anderson e dalla designer Juman Malouf (qui, Isabella d'Este, tela del 1600 di Pieter Paul Rubens). fondazioneprada.org

Per festeggiare il centenario del Bauhaus, Fritz Hansen lancia un'edizione speciale della lampada da tavolo Kaiser idell Luxus. Con dettagli in ottone e paralume nero opaco, deve le sue forme al genio creativo del tedesco Christian Dell (1893 − 1974). fritzhansen.com

KITCHEN STORIES Al via dal 16 settembre su Rai 2 un programma quotidiano in venti puntate, che vede schierati Carlo Cracco e un concorrente al quale lo chef svelerà i segreti di un suo piatto. Nella MIA cucina, questo il titolo del format in onda alle 19.40, punta i riflettori su un ambiente domestico arredato con il progetto Mia di Scavolini, firmato dallo stesso Cracco. scavolini.com 30

Foto, Pietro Savorelli; courtesy Marchesi Antinori

SCALA DI COLORI Noto per le sue maxiopere cosparse di pigmenti a secco esposte agli agenti atmosferici, Sam Fall (San Diego, 1984) va ad arricchire la vasta collezione di Antinori Art Project con Untitled (Antinori), tela protagonista di questo scatto. Aperta al pubblico nel Chianti Classico, la cantina vanta artwork di Yona Friedman, Stefano Arienti, Rosa Barba. antinori.it



EV EN T I

IL FILO D’ORO

Foto, Ambroise Tézenas

Questo volume suggerisce come scegliere i tessuti d'arredo per sedute, divani e tendaggi, in base all'uso più indicato. Si spazia dai broccati ai velluti, passando per preziose stoffe vintage. Poetic Cloth, pp. 128, €20. pavilionbooks.com

MARMI PREGIATI Un sorprendente effetto trompe-l'œil per una collezione di carte da parati che riproduce i materiali della milanese Villa Mozart, capolavoro dell'architettura anni Trenta. Disegnata da Vito Nesta e dipinta a mano dagli artigiani di San Patrignano, questa linea di wallpaper che porta il nome dell'omonima residenza di Piero Portaluppi segue con estremo realismo le venature dei marmi. vitonesta.com

TRAMA INEDITA

PARISIAN LIFESTYLE MAISON & OBJET Paris Nord Villepinte, Parigi. Dal 6 al 10/9 Protagonista di Maison & Objet − fiera internazionale del décor e l'art de vivre − la progettista francese Laura Gonzalez (nella foto) si fregia del titolo di Designer dell'anno. Nel suo portfolio, le boutique Cartier a Zurigo, Londra e Stoccolma, i ristoranti La Gare, Manko e La Pérouse, tutti a Parigi, oltre agli store Christian Louboutin a Barcellona e Amsterdam. maison-objet.com 32

Ispirata alla natura rigogliosa della foresta pluviale brasiliana, Amazonas è una collezione di tavoli caratterizzata dall'utilizzo di midollino abbinato al marmo (disponibile in due misure e varianti di colore). Novità dell'azienda Morfosi, segna l'esordio del marchio nel campo dell'arredo per esterni. morfosi.it






D É C O R FORME, TEXTURE, COLORI. LE TENDENZE C H E R E N D O N O P I Ù A F FA S C I N A N T E E P R E Z I O S A L A N O S T R A C A S A

Gioco naturalistico tra la wallpaper Aironi, di Gucci Décor, e il cabinet serie W042, con umidificatore per sigari, Zanaboni.

ECLETTISMO, STRAVAGANZA, IRONIA E TEATRALITÀ. CINQUE TABLEAUX VOLUTAMENTE SPETTACOLARI RENDONO OMAGGIO ALLA TENDENZA “CAMP”

STRANGER THINGS Foto, Matteo Imbriani

d i PAT R I Z I A P I CC I N I N I


D ÉC OR

Texture pop decorano il paravento in Mdf Lola, Schönbuch, cm 165x175h, e il tappeto Linee, di Calligaris, cm 170x240, €517; perfetto il dialogo cromatico con il sofà Rendez-vous, Saba, cm 188x94x72h, €2.800. L'opulento chandelier piumato è Feather, A Modern Grand Tour.



D ÉCOR

In canapa e pelle, il tappeto optical Rubik, linea Haute Couture, di Sitap, cm 170x240, €2.440, fa da cornice alla Console #03, in ottone e limestone, di Frederic Saulou, Archimobilier, cm 85x30x100h. Sembra un vezzoso copricapo il tappeto in lana e seta Nautilus, Atelier Février.



D ÉC OR

Mood Sixties per Candy, tappeto in seta e fibra di bambù, design Annalisa Tani per Malcusa, cm 200 x300, €5.850. Si abbina alla mongolia bianca della poltroncina Artik, design Paola Navone, Baxter, cm 110x78x78h, e all'oro dell'appendiabiti ad anelli Senzatempo, Opinion Ciatti, €1.548.



D ÉC OR

Palette vitaminica per il tappeto Spirit, di Illulian, e le luci a sospensione in vetro Waaw, di David Weeks Studio; sfoggia una tonalità ottanio il divano Albert, di Gigi Radice, Minotti, cm 168x80x90, €6.020. Sotto, la scultura Les Fleurs de la Mer, Rubboli, su Artemest.




P E O P L E INFLUENCER E INFLUENTI. I PERSONAGGI CHE INCIDONO SULL’EVOLUZIONE D E L G U STO CO N T E M P O R A N E O, I N V E R S I O N E H O M E + L I V I N G

Courtesy Nude Glass

Iris Apfel ritratta con bottiglia e tumbler da whisky di Nude Glass. All'eclettica interior decorator e designer americana è stato dedicato nel 2014 un documentario di Albert Maysles.

THE BIG APFEL

LA LEGGENDARIA INTERIOR DECORATOR CI APRE LA SUA CASA DI NEW YORK, CALEIDOSCOPICA WUNDERKAMMER d i DA N I LO AS C A N I


Foto, Luis Monteiro; styling Damian Foxe; makeup Marco Antonio

PEOPL E

Foto, John M. Hall

Qui sopra, Iris Apfel nel suo appartamento di Park Avenue, a New York, ritratta su un sofĂ imbottito con tessuto di Old World Weavers, azienda fondata con il marito Carl nel 1950 e in attivitĂ fino al 1992; qui sotto, poltrona in stile Impero dall'esuberante rivestimento animalier.

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Foto, Roger Davies/Otto Archive/Contrasto (anche sotto al centro)

TESSUTI DAI MOTIVI ESUBERANTI DIVENTANO LO SFONDO DI UNA PIROTECNICA COLLEZIONE DI MEMORABILIA. NEL TRIONFO DEL COLORE

Foto, Roger Davis

Qui sopra e in senso orario, una sala con dipinto di un maestro olandese e daybed in stile Luigi XVI rivestito con una stoffa riprodotta da un archivio francese del Seicento; i bijoux in bachelite di Iris Apfel su una scultura in legno intagliato a mano; l'ingresso con sedute e séparé del Settecento, cabinet di fattura genovese e un tappeto antico di provenienza inglese.

O

cchiali dalla montatura oversize, rossetto fiammante e outfit eccentrici. Non sorprende che per il grande fotografo americano Bruce Weber sia uno dei soggetti ideali da ritrarre. «È come se fosse dotata di quattro occhi davanti e due dietro; ha uno sguardo così personale sulle cose da riuscire ad allargare all'infinito gli orizzonti». Iris Apfel è questo e molto altro: icona per caso (come afferma il titolo dell'autobiografia edita da HarperCollins), nonché imprenditrice/designer di tessuti e testimonial di brand del calibro di Coach e Citroën, che nel 2016 ha lanciato la sua DS3 spingendo l'acceleratore sullo slogan "Driven by Style". Perché Mrs Apfel rappresenta lo Stile con la esse maiuscola. Nata a New York nel 1921, ha iniziato ad acquistare i primi vestiti autonomamente a soli dodici anni. Fiera di un gusto indiscutibile, non si è mai fermata. Ha lavorato con Robert Goodman, acclamato illustratore di moda maschile, ed Elinor Johnson, arredatrice d'interni convinta che la giovane Iris – come il fiore omonimo – fosse destinata a sbocciare. Ossessionata da colori e texture, ha realizzato il proprio sogno fondando con il marito, Carl Apfel, la Old World Weavers: azienda specializzata nella riproduzione di tessuti antichi (dal Seicento all'Ottocento), in attività tra il 1950 e il 1992. Per nove governi consecutivi – dal mandato di Truman a quello di Clinton – si è conquistata il passe-partout per la Casa Bianca firmando i revamping della residenza presidenziale. E tra i clienti del suo marchio annovera la straordinaria interior decorator Dorothy Draper, Greta Garbo, Estée Lauder, Montgomery Clift: mostri sacri follemente innamorati delle sue tappezzerie. "Nostra Signora delle stoffe" – questo l'appellativo di allora – nel 2011 ha creato una linea di make-up per MAC Cosmetics (con campagna pubblicitaria scattata da Steven Klein), seguita nel 2018 da caraffe, bicchieri e oggetti per Nude Glass. Una leggenda così non poteva che essere celebrata (nel 2005) da una mostra al MoMA: Rara Avis. The Irreverent Iris Apfel, caleidoscopica messa in scena del suo sterminato guardaroba, coincidente con la prima esposizione al MET dedicata a una celebrità anziché a uno stilista. Non sorprende che Rara Avis by Iris Apfel sia pure il nome di una linea di accessori e outfit in vendita su HSN, colosso dello shopping online negli States. Giusto riconoscimento per chi – diventata famosa in età avanzata – si dichiara «l'adolescente più attempata al mondo».





A R T E

R I F L E T T O R I P U N TAT I S U L L A C R E AT I V I TÀ . P I T T U R A , S C U LT U R A E A R C H I T E T T U R A , T R A N O M I C E L E B R I E TA L E N T I D A S C O P R I R E

L'opera di Ellsworth Kelly White Curve VII (1976) domina la scena al MoMA di New York. Da sinistra, la modella Lia Bass in tuta sportiva, di Adidas. Caroline Trentini indossa dolcevita e gonna di Proenza Schouler, collier Alexander McQueen, borsa Marni. Di spalle, l'ex top model e direttrice creativa di Vogue America, Grace Coddington.

MASTERPIECES

QUOTAZIONI MILIONARIE E AGGIUDICAZIONI RECORD: LE ASTE NEWYORKESI HANNO ELETTO RE E REGINE DEL PANORAMA CONTEMPORANEO fo to M A RT I N PA R R - te sto G I ACO M O N I CO L E L L A M AS C H I E T T I



ARTE

P

Al Whitney Museum of American Art, al cospetto di due capolavori del re della Pop art Andy Warhol (1928 − 1987): Self-Portrait (1986) e Shadow (Diamond Dust), 1978. Tra i visitatori si staglia la silhouette della modella statunitense Carolyn Murphy, che indossa abito a stampa Givenchy, stivali JW Anderson, borsa Miu Miu.

asseggiare per il Whitney Museum o il MoMA di New York equivale a fare un viaggio nell'arte degli ultimi cinquant'anni. Dall'Espressionismo astratto alla Pop Art, attraversando gli anni Ottanta dei graffiti, le installazioni dei Novanta e le attuali esplorazioni dei millennials. Rauschenberg, Pollock, Warhol, Bacon, Koons: non manca nessuno degli artisti che hanno letteralmente cambiato il nostro modo di guardare il mondo. Eppure, non tutti sanno che alcuni capolavori altrettanto straordinari non albergano nelle istituzioni museali, bensì in prestigiose collezioni private. Proprio nella scorsa primavera il mercato internazionale ha registrato una pioggia di record da far stropicciare gli occhi. Un coniglio in acciaio inox è diventato improvvisamente l'opera più costosa della storia (tra gli autori viventi). Il famoso Rabbit di Jeff Koons, infatti, è stato battuto all'asta da Christie's a New York per la cifra di 91,1 milioni di dollari (pari a 81.3 milioni di euro), stracciando il primato detenuto fino a quel momento da Ritratto di un artista, di David Hockney. L'iconica scultura di Koons del 1986 − che faceva parte della raccolta dell'editore di Condé Nast S.I. Newhouse − ha alimentato una gara partita da 50 milioni di dollari. Ad aggiudicarsela è stato il gallerista Robert Mnuchin, padre del ministro del Tesoro statunitense Steven Mnuchin. Un risultato straordinario arrivato a due giorni di distanza da quello segnato da un dipinto della serie dei Covoni di Claude Monet: il quadro era stato venduto all'incanto da Sotheby's per 110,7 milioni di dollari, eleggendo così il pittore francese a maestro impressionista più pagato di tutti i tempi. Cifre importantissime, che testimoniano un business decisamente dinamico. Rimanendo in ambito contemporaneo, da Christie's la prima evening sale di Post-War and Contemporary Art di maggio ha totalizzato 538,971,750 dollari, con sette nuovi record d'asta: Robert Rauschenberg, Larry Rivers, Louise Bourgeois, Frank Stella, Daniel Buren e Jonas Wood. Un Double Elvis del 1963 di Andy Warhol, "cugino" di quello ospitato al Whitney (nella pagina successiva), è passato di mano per 53 milioni di dollari. Stessa "febbre" da Sotheby's, dove le cose non sono andate diversamente; il totale della serata newyorchese ha raggiunto quasi 342 milioni di dollari e rilanci a raffica hanno incoronato Kenneth Noland, Lee Krasner (moglie di Jackson Pollok, che oggi arriva a valere fino a dieci milioni), Barkley L. Hendricks, Dana Schutz, Charles Gaines e Rashid Johnson. Study for a Head di Francis Bacon ha raggiunto i 44 milioni di dollari, oltrepassando ampiamente la massima aspettativa di 30 milioni; l'Untitled di Mark Rothko, offerto per conto del San Francisco Museum of Modern Art, dopo una lunga contrattazione è stato aggiudicato per 43.750.000 di dollari. E il confine tra passione e investimento è sempre più sfumato. l 55


ART E

Sempre nelle sale del Whitney Museum di New York, Carolyn Murphy in posa tra le opere di Andy Warhol Triple Elvis [Ferus Type], 1963, e Silver Marlon, 1966. La modella indossa un pull senza maniche e gonna di Calvin Klein, stivali Alexander McQueen. Di spalle, Danusia Garrison in Chanel e stivali Gucci.


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Al MoMA, nella sala dedicata all'opera di Constantin Brancusi: da sinistra, Mlle Pogany, Bird in Space, l'ovoidale The Newborn, version I, e Socrates. Di spalle, con cappello viola di Prada, Carolyn Murphy con un outfit di Derek Lam 10 Crosby. Per Caroline Trentini tricot e stivali ChloĂŠ, gonna Sacai, girocollo e cintura Marni.


ART E


ART E DALLE CASE D’ASTE PIÙ AUTOREVOLI, LA TOP TEN DELLE OPERE BATTUTE A CIFRE DA CAPOGIRO CHRISTIE'S

SOTHEBY'S

Buffalo II

Study for a Head

Robert Rauschenberg (1925 − 2008)

Francis Bacon (1909 − 1992)

Olio e acrilico su tela dipinto nel 1964; misure, 243,8 x 182,8 cm; stima: da $50 a $70 milioni. Aggiudicato per 88,805,000 di dollari.

Olio e sabbia su tela realizzato nel 1952, misura 66 x 56 cm; stima: da $20 a $30 milioni. Aggiudicato per 50,380,000 di dollari.

Rabbit

Jeff Koons (1955) In acciaio inossidabile, è stato eseguita nel 1986; 104,1 x 48,2 x 30,4 cm; stima: da $50 a $70 milioni. Aggiudicata per 91,075,000 di dollari.

Study for Portrait Francis Bacon (1909 − 1992)

Tecnica mista su tela del 1981, l'opera misura 198,1 x 148 centimetri; stima: da $12 a 18 milioni. Aggiudicata per 14,501,500 di dollari.

Spider

Untitled

Louise Bourgeois (1911 − 2010)

Christopher Wool (1955)

Scultura in bronzo nata nel 1996 e fusa l'anno dopo; 325 x 756,9 x 629,9 cm; stima: da $25 a $35 milioni Aggiudicata per 32,055,000 di dollari.

Tecnica mista su alluminio datata 1990; 274,3 x 182,9 cm; stima: da $12 a 18 milioni. Aggiudicata per 14,000,000 di dollari.

Kiss III

Roy Lichtenstein (1923 − 1997) Tecnica mista su tela, l'opera è stata dipinta nel 1962; 162,5 x 121,9 cm; stima: da $30 a $50 milioni. Aggiudicata per 31,135,000 di dollari.

Double Elvis [Ferus Type] Andy Warhol (1928 − 1987)

Serigrafia su lino del 1963; misura 205,7 x 132 cm; stima: da $50 a $70 milioni. Aggiudicata per 53,000,000 di dollari.

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Untitled

Mark Rothko (1903 − 1970) Olio su tela realizzato dall'espressionista astratto nel 1960; 175,3 x 127,3 cm; stima: da $35 a $50 milioni. Aggiudicato per 50,095,248 di dollari.

Untitled X

Willem de Kooning (1904 − 1997) Olio su tela dipinto dall'artista statunitense nell'anno 1975, 195,6 x 223,5 cm; stima: da $8 a $12 milioni. Aggiudicato per 12,565,200 di dollari.




LE CASE C O LT O , R A F F I N AT O , C O S M O P O L I TA : L O S T I L E M A I S O N D E C L I N AT O N E L L E D I M O R E P I Ù E S C L U S I V E

Foto, Fabrizio Cicconi

Interno salentino in un antico palazzo restaurato. Seduta Déshabillé, di Draga & Aurel, come i due side table Unique, accostati al tavolo in legno dall'Etiopia.


Nella zona giorno, il pavimento originario dialoga con le pareti lavorate a calce. Il divano è Housse Mono, design Paola Navone, di Baxter, in tessuto customizzato; tavolino Jenga, ancora Baxter. Sullo sfondo, e in dettaglio nell'altra pagina, serie di artwork in ferro a muro firmati da Antonino Sciortino.


ELEGANZA ITALIANA

A PRESENTARCI IN ANTEPRIMA LA SUA NUOVISSIMA DIMORA PUGLIESE È UN FUORICLASSE DEL MADE IN ITALY: PAOLO BESTETTI, TITOLARE DI BAXTER d i F R A N C E S C A DAVO L I - fo to FA B R I Z I O C I CCO N I


Nella sala azzurra, sofĂ collezione Girgenti, di Antonino Sciortino, Baxter: rivestimento in pelle Cloister Sand e struttura portante in multistrato di tondino in ferro; cuscino piccolo stampato, Lindell & Co. A impreziosire il soffitto a volta, romantico lampadario dell'atelier di Avignone Vox Populi.


Qui sotto, lampada Moon, CTO Lighting; a destra, il padrone di casa: Paolo Bestetti. In basso, poltrona di Anne-Claire Petit; a muro, scultura in cartapesta dell'artista francese Marie Talalaeff; sullo sfondo, in cucina, piatti dallo Zimbabwe.

STANZE D’ANTAN COMUNICANO CON LOCALI REALIZZATI EX NOVO. IN UN AUDACE MA ARMONIOSO CONFRONTO DI EPOCHE


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quarci di intonaci consumati dal tempo venano la calda tonalità della pietra; i palazzi signorili, assieme alle basiliche di San Domenico e Santa Teresa, spiccano tra le abitazioni popolari. La storia mostra una moltitudine di stratificazioni nei vicoli di Nardò, cittadina di origine bizantina situata nel cuore del Salento, culla del Barocco leccese. È qui che ha voluto la sua residenza estiva Paolo Bestetti, eclettico titolare di Baxter: azienda di arredamento contemporaneo, fiore all'occhiello del made in Italy, con sede nel Comasco. «Dopo molti viaggi in Puglia, ho sentito fortissimo il bisogno di un contatto più intimo e duraturo con il territorio, le tradizioni e la gente del posto, che adoro», rivela appagato. Di questo edificio risalente a fine Ottocento, disabitato da trent'anni, Paolo ha voluto preservare il fascino vetusto attraverso un attento restauro conservativo, escludendo modifiche strutturali. L'architetto locale Claudio Colaci, affiancato dall'interior designer Stefano Guidotti (supervisore della ristrutturazione e responsabile dell'ufficio stile di Baxter), ha valorizzato il rapporto tra interni ed esterni, le cui dimensioni sono pressoché equivalenti: circa duecentotrenta metri quadrati su tre livelli. Un gioco di tagli e aperture promuove fluidità spaziale e bagni di luce. La palette materica dei muri – declinata in azzurri poetici e avvolgenti seppia, che lasciano intravedere antiche decorazioni preesistenti – ammorbidisce anche le tonalità più algide dei locali costruiti ex novo: cucina e studio, di ispirazione moderna. Protagonista della seducente scenografia è la ricerca nelle finiture, affidate a professionisti del luogo. Si devono a loro le pareti trattate a calce, le cementine dei bagni realizzate su misura, i pavimenti recuperati al pari degli imponenti soffitti a volta. «Il risultato è il frutto di un lavoro durato oltre due anni e solo adesso, a restyling terminato, mi rendo conto di quanto la vocazione artigianale del progetto riempia di bellezza i miei soggiorni salentini. Più che una casa di vacanza questa è, a tutti gli effetti, la mia oasi di benessere», conclude Bestetti. L'arredamento è un mix di pezzi armoniosamente accostati, tra i quali si stagliano alcuni divani cult di Baxter: Housse Mono – by Paola Navone, rivestito in tessuto sartoriale – e l'elegante Girgenti, di Antonino Sciortino, interpretato con un cuscino a stampa tribale. Firmate da lui pure le ironiche sculture in ferro, capaci di ornare con un'impronta personalissima la parte nuova della dimora, mentre un'ampia collezione di piante succulente ravviva le due vaste terrazze, in particolare quella al secondo piano, dove cactus, opuntie e xanthorrhoea sfilano lungo l'intero perimetro. Il salotto verde open-air, affacciato su un crocevia centralissimo, è il fulcro della socialità. Per respirare, nelle tiepide serate, la vitalità di un angolo magico del Sud Italia. l 68


Vista dalla terrazza al secondo livello; il terzo e ultimo piano ne ospita un'altra. La zona outdoor è stata arredata con il sofà Extrasoft, design Piero Lissoni, Living Divani. Attorno, in vasi tradizionali in cotto, un tripudio di succulente, tra cactus colonnari, xanthorrhoea e opuntie, tutto da serre locali.


Divano linea Housse Mono, di Paola Navone per Baxter, medesimo brand del tavolino ovale in cemento Jenga, ornato dal grande vaso d'alabastro acquistato da un antiquario di Marrakech. La lampada a stelo di modernariato, a cinque globi, è stata selezionata presso una galleria milanese.

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Qui sotto, una via del centro storico di Nardò; a destra, tavolo Ferro, di Porro, con seduta nera Gibellina, di Antonino Sciortino per Baxter; le altre sedie sono di modernariato. In basso, divano Extrasoft, design Piero Lissoni, Living Divani.

DALLE DUE TERRAZZE, COLPO D’OCCHIO SUL DEDALO DI PALAZZI SIGNORILI, CHIESE BAROCCHE E COSTRUZIONI POPOLARI



Letto Innsbruck in pelle nabuk Night, design Paola Navone, Baxter; luce da terra di House Doctor e da tavolo Ghost, pezzo unico di Ugo Ambroggio. Nell'altra pagina, un'acquasantiera antica utilizzata come lavandino; sullo sfondo, la poltrona Charlotte Lounge è stata trattata da Draga Obradovic.


GLAM

LOFT

A ROTTERDAM, LOCATION POSTINDUSTRIALE PER SABINE MARCELIS: DESIGNER IN ASCESA, CHE HA IDEATO UN AVVINCENTE ALLESTIMENTO SCULTOREO d i C H I A R A CO R R I D O R I fo to C H R I STO F F E R R E G I L D


Immenso e sinuoso, campeggia in una delle zone living il divano Osaka, di Pierre Paulin, laCividina, in tessuto Febrik; sopra il tappeto di Ikea, il tavolino è Diamond, dell'artista FOS, selezionato da Etage Projects, come lo specchio Off Round Hue, di Sabine Marcelis e Brit van Nerven.


Da sinistra, in senso orario, poltrona FM60, Radboud van Beekum; seduta bianca, di Pierre Paulin, con elemento in vetro giallo, di Sabine Marcelis; Candy Cube, Metal, in acciaio, di Sabine Marcelis e Max Lipsey; Wire S, prototipo di Muller Van Severen, e totem in cemento, di Magnus Pettersen.


L'area biblioteca ospita una libreria in acciaio, progetto di Phil Procter: le proporzioni XL sono ideali per esporre i libri d'arte, architettura e design amati dai padroni di casa. In primo piano, seduta artistica Flock, in polistirolo floccato, di Handmade Industrials; poltrona modello FM60, di Radboud van Beekum.

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adioso astro nascente sulla scena internazionale, l'olandese Sabine Marcelis è la proprietaria di questa intrigante dimora a Rotterdam. Trentunenne, con una laurea alla Design Academy di Eindhoven, realizza oggetti sperimentali nei materiali più disparati e limited edition esibite nelle gallerie di tutto il mondo. Tra art & décor, vanta collaborazioni trasversali, moda compresa (Fendi, Celine, Isabel Marant) e mostre in importanti poli: dal Musée des Arts Décoratifs di Parigi al Palazzo Reale di Milano, dove nella primavera scorsa ha partecipato alla collettiva De Coding presentando una reinterpretazione degli arazzi in situ ispirata a Medea. Nello stesso periodo e nella medesima città, durante il Fuorisalone, ha animato un allestimento per Rinascente, ovvero un boulevard con sedici ulivi centenari tra lo store e il Duomo. La dimensione privata suggella l'estroso talento. La residenza, nella quale vive assieme al compagno Paul Cournet (architetto francese in forza al team OMA di Rem Koolhaas), era in origine una "scatola" buia con finestre su un solo lato. Magazzino della carta negli anni Venti, riconvertito in banca intorno al 1990, da tempo versava in uno stato di completo abbandono. «Non c'era nulla, neppure acqua ed elettricità, ma eravamo proprio alla ricerca di un luogo da ripensare completamente, unendo le nostre rispettive competenze», afferma Sabine. Oggi è un loft inondato di luce, sofisticato e "trasformista": intimo nido per la coppia, set di party, nonché luogo di lavoro. «Focalizzati sulla massima versatilità, abbiamo evitato il più possibile le pareti, mantenendo il mood industriale. Per ricavare all'occorrenza singole aree circoscritte, siamo ricorsi a una serie di tendaggi». Il più glamorous è in uno speciale materiale schermante argenteo e racchiude il letto come una delicata conchiglia. Il più scenografico, di Ehsan Morshed Sefat, è lungo dieci metri, sfoggia una stampa double face e separa il living dal resto dell'appartamento con un tocco pop. «Abbiamo trattato gli ambienti come una tela neutra e arredato gli spazi con i mobili e gli accessori più amati, ben visibili ma mai eccessivi». Sullo sfondo dei muri candidi – in alcuni punti con mattoni grezzi a vista ridipinti di bianco – e sui pavimenti chiari in cemento si stagliano divani scultorei, luci e mobili vintage o ultracontemporanei (alcuni dei quali disegnati dagli stessi proprietari), accanto a installazioni, dipinti e totem firmati da amici artisti e designer: «Avere in casa le loro creazioni ce li fa sentire vicini ogni giorno: una sensazione bellissima», confida Sabine. Le opere trovano spazio ovunque, con nonchalance, e l'ordine sparso scongiura l'algida atmosfera museale. Superfici specchianti variopinte a effetto arcobaleno accendono bagliori inattesi e donano giochi di prospettive sempre nuove. l

ARREDI ARTISTICI E TOTEM SONO FIRMATI DAGLI AMICI PIÙ CARI DEI PROPRIETARI, OSPITI D’ONORE AL CONVIVIO DEL DÉCOR


Il tavolo da pranzo è su disegno di Sabine: per il top ha usato una lastra in vetro cangiante, recupero da un progetto passato; anche le sedie in materiale plastico sono una sua creazione, assieme al compagno Paul Cournet; sopra il vassoio in metallo, set di caraffa e bicchieri dell'artista danese FOS.


Divano Osaka, di Pierre Paulin, laCividina. La tenda è dell'artista Ehssan Morshed Sefat, con stampe su entrambi i lati da un suo album di collage. Nell'altra pagina, la cucina ideata dagli stessi proprietari, con i piani in granito River Gold, la cappa cilindrica e gli sgabelli in acciaio e plexiglas.


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La sala da bagno rivestita con piastrelle in cemento di grandi dimensioni. La palette neutra, tutta giocata sulle nuance di bianco, e grigio è vivacizzata dalla parete specchiante colorata, che riprende il progetto delle vetrine del department store de Bijenkorf, concepito da Sabine Marcelis.


Da sinistra, in senso orario, totem Rookpaal, di Koen Taselaar; porta rivestita da piastrelle a rilievo in ceramica rosa salmone, dell'artista Jonas Lutz; a parete, One Yellow Line, di Thomas Trum, e sgabello di FOS; lavello da flea market con specchiera di Jenny Nordberg, scelta da Etage Projects.


Ancora nello spazio riservato alla biblioteca, sofà bed BR02, Martin Visser, da Spectrum, sul tappeto del duo Rens per Desso. Nell'altra pagina, la parete total white è impreziosita dallo specchio in vetro variopinto Seeing Glass Big Round, disegnato da Sabine Marcelis con Brit van Nerven.

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NEL TOTAL WHITE ASSOLUTO IRROMPONO ENERGICI FLASH A CONTRASTO, TRA BLU VIRILI E ROSA DI IRONICA FEMMINILITÀ


Da sinistra, in senso orario, Sabine Marcelis, la designer padrona di casa; l'ingresso del suo studio; lampada al neon in resina, serie Voie Light, da lei firmata; il tavolino bianco è un pezzo per le vetrine di una boutique Isabel Marant, ancora di Sabine, come pure, nell'angolo, il Soap Table in rosa.


Due tende circolari abbracciano la camera padronale, integrata nel loft. La piÚ coprente, nella nuance argento effetto metallo, è stata realizzata da Sabine Marcelis e Paul Cournet con un tessuto speciale, che fa da schermo ai raggi solari, di Svensson. Il letto basso in legno è un arredo di recupero.



L'area outdoor ospita zone relax organizzate attorno alla piscina. A sinistra, lettini twin Provence, collezione da esterni Restoration Hardware, che firma pure il tavolo e le sedie. Sul fondo, nel patio, lampadari bespoke sintonizzati sull'armadio a parete: un pezzo unico d'antiquariato.

AMERICA FELIX LA VILLA A HOUSTON DI LUCINDA LOYA, MAESTRA DI STILE. SALOTTI OPEN-AIR E SPECCHI D’ACQUA: LANGUIDO INNO ALLA GIOIA DI VIVERE d i S I LV I A I C A R D I - fo to G I A N N I F R A N C H E L LU CC I


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Poltrone di Lucinda Loya, in tessuto Osborne & Little; sofà italiano; coffee table Nuage, di Guy de Rougemont, con scultura Mystery that Colours My World, di Hiroko Tsuchida. A parete, la grande tela è Somewhere Plane Possibly Taking You To Fields Of Cut Down Wood, di Mie Olise.


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na strada tranquilla e appartata, un quartiere di lusso negli eleganti sobborghi di Houston. È il contesto seducente che Lucinda Loya – interior designer con clientela internazionale e pubblicazioni sui più blasonati magazine di settore – ha scelto come location della sua villa, rifugio privilegiato per lei e il marito. A fare gli onori, al termine del viale di accesso, è una facciata minimalista di sapore Bauhaus, che si staglia candida contro il cielo terso, simile a una quinta teatrale nel progetto architettonico di Allen Bianchi. Varcata la soglia, l'atmosfera cambia radicalmente e un luminoso mood fiabesco accoglie il visitatore. Una scultura dorata dalle forme organiche a nido d'ape decora il living, anticipando ulteriori meraviglie: una parete costellata di eteree farfalle in ceramica, un grande dipinto reinterpretazione di una dama settecentesca, una collezione di preziose corone d'epoca europee e africane. «Aspiravo a una dimensione unica e personalissima, accogliente e magica al tempo stesso», rivela Lucinda, che ha disegnato in prima persona una serie di arredi, tra cui una romantica dormeuse in tessuto damascato di Fortuny. I suoi pezzi sono accostati con mano sicura a prestigioso antiquariato da gallerie autorevoli, ma anche a svariati elementi di spiccata contemporaneità per attualizzare amabilmente l'insieme.

In alto, a sinistra, seduta antica con artwork aereo in lucite The Bride, del cinese Zhang Peng; sullo sfondo, vista della sala da pranzo con le sedie rivestite in tessuto Donghia e il lampadario creato da Lucinda Loya; a parete, VB62 Performance, opera di Vanessa Beecroft. A destra, in piscina, il tavolino e le due sedie sono di brocantage.


La sontuosa dormeuse è su progetto di Lucinda Loya, che l'ha foderata in tessuto damascato, di Fortuny; la lampada da terra è la celebre Fortuny, di Pallucco; a destra, una collezione di corone, tra antiche e vintage; quelle bianche sono Yoruba. Quadro Sin Titulo, della pittrice spagnola Susy Gómez.

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La facciata della villa è stata concepita come una quinta teatrale dalla leggera curvatura. In voluto contrasto con le linee high-tech, la panca a destra è antica e dialoga con la silhouette sinuosa di un ginepro potato a spirale. Tutt'attorno, maestosi pini dal verde intenso e latifoglie.


IL RAZIONALE EDIFICIO CANDIDO, TRIBUTO AL BAUHAUS, NASCONDE UN’ANIMA SOGNANTE. TRA DAMASCHI, FARFALLE E PEZZI VINTAGE


Il progetto del building è firmato da Allen Bianchi, architetto con studio a Houston. Il luminoso total white è interrotto dalle vetrate XL orlate da infissi neri, mentre il dinamismo è affidato alle geometrie di tagli netti, nicchie e specchi d'acqua, utili anche a garantire la privacy dei proprietari.


«Adoro i contrasti e gli abbinamenti inusuali: la seduta antica vicino al quadro di Vanessa Beecroft o il sofà in legno intarsiato accanto alla tela della danese Mie Olise». Coerentemente, Loya ha voluto gli infissi neri per le finestre, ovvero un segno grafico forte sull'intonaco bianco dell'edificio. Le immense vetrate rendono immateriale il confine con l'esterno; il verde del prato e il blu della swimming pool e degli specchi d'acqua più piccoli sono godibili da ogni locale. «Quanto alla lounge nel patio, è riscaldata d'inverno e dotata di aria condizionata d'estate, per essere vivibile tutto l'anno». L'intero piano terra è privo di barriere; le "visuali a cannocchiale" si avvicendano da una stanza all'altra, all'insegna della fluidità. L'assenza di chiusure caratterizza pure la camera da letto padronale, dove il bagno – uno degli undici – è a vista, dotato di doccia aperta. Sono spazi perfetti per ricevere, rilassarsi in famiglia, dedicarsi ad appaganti passatempi creativi (Lucinda ha una private room in cui confeziona doni per gli amici, dai gioielli agli accessori ornamentali). «Amiamo indulgere ai piaceri della vita; il tavolino e le due sedie immersi nella parte a sfioro della piscina sono lì a dimostrarlo. Quando il tempo lo consente, è meraviglioso fare colazione pieds dans l'eau oppure gustare un aperitivo serale ancora in costume da bagno. È questa la mia concezione di casa: un luogo capace di sprigionare felicità», conclude Lucinda, soddisfatta che la dimora assolva magistralmente il compito. l

In alto, a sinistra, Lucinda indossa un abito couture dello stilista indiano Amit Aggarwal. A destra, installazione di farfalle in ceramica Vella, di Jennifer Prichard; specchiera e consolle di antiquariato; lampade di Liz Marsh Designs; sulla parete che conduce al living, quadreria di trenta cover di vinili vintage, opere della serie ReRecord, di Ajit Chauhan.


La camera padronale e la sala da bagno, in un unico ambiente. La doccia è protetta da un tessuto in maglia metallica, di Whiting & Davis; la sedia è un acquisto al mercatino di Round Top. I quadri di ispirazione regale sono un dono del marito di Lucinda per il loro primo anniversario.



La facciata grafica, in mattoni dell'azienda Vande Moortel, linea 3007. La tinta dei laterizi richiama i tronchi d'albero, in armonioso dialogo con la natura circostante. Anche la piscina entra discreta nel paesaggio: di dimensioni volutamente modeste, è stata inglobata nell'edificio.


COUNTRY COUTURE

NELLA CAMPAGNA BELGA, MATERIALI ANTICHI VESTONO UN’ARCHITETTURA MODERNISSIMA, ORIGINALE REINTERPRETAZIONE DELL’EDILIZIA RURALE d i S I LV I A I C A R D I - fo to JA N V E R L I N D E


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SofĂ Lowland, di Patricia Urquiola, con coffee table Phoenix, entrambi Moroso; dormeuse Oviedo, di Restoration Hardware; mobile TV F02 Frame, Pastoe. Qui accanto, lampada da terra Balloons, Brokis; scrittoio firmato Pierre Jeanneret, come la sedia Capitol Complex, rieditata da Cassina.


Il "guscio" a maxirombi, sostenuto da una putrella in acciaio, nasconde un secondo rivestimento in vetro, con struttura metallica dipinta di nero e imbotti di finestre e porte in legno. Nell'altra pagina, la scala esterna di collegamento al primo piano, che ospita anche l'atelier di ceramiche della padrona di casa.



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alvolta sono le contaminazioni inusuali a generare capolavori, come quando suggestioni di epoche passate e Paesi lontani incontrano contesti completamente diversi, generando commistioni virtuose. È il caso di questa originale villa a Kampenhout, trenta chilometri a est di Bruxelles. «Mentre le idee stavano prendendo forma, io e mio marito ci trovavamo a Marrakech; negli stessi giorni, gli architetti Bart Lens e Thijs Prinsen, responsabili del progetto, erano impegnati in India. Le due esperienze parallele hanno influenzato il disegno della residenza e in particolare della facciata in mattoni dalla trama a maxirombi, reinterpretazione della tradizione araba e indiana», racconta la proprietaria Alex Gabriels, appassionata ceramista, nonché professionista nel settore della pubblicità, al pari del coniuge, Philippe De Ceuster. La coppia ha tre figli, ragazzi già adulti, e tutti i componenti della famiglia (compresi due gatti e un cane) ambivano a un'abitazione nel verde corredata di piscina, per godere appieno della bella stagione. Solitamente realizzati in marmo, legno traforato o, appunto, laterizi, i frangisole sono utilizzati in Asia e Medioriente a protezione dai raggi più abbaglianti, che filtrando producono misteriosi giochi di luce. Cosa che accade anche qui, a migliaia di chilometri di distanza, dove gli elementi della struttura sono stati sovrapposti uno a uno da artigiani specializzati: un lavoro di pazienza e perizia, che richiama pure certe tipologie edilizie rurali europee, in primis i granai italiani. L'effetto è una sorta di "tendaggio", dietro il quale si cela un secondo rivestimento vetrato. Il linguaggio espressivo all'insegna della materia raw prosegue negli interni, che sfoggiano pavimenti in resina, soffitti in cemento con le tracce dei casseri a vista, pareti rifinite a calce, maniglie e rubinetteria in rame; nella cucina e nell'area pranzo convivono legno, ottone e travertino. Il living al pianterreno è aperto – luminoso loft immerso nella vegetazione – e soltanto il camino sospeso divide l'area dining da quella dedicata alla conversazione. Al livello superiore, la stanza e il bagno padronali sono posti in comunicazione diretta con il corridoio e dotati di porte scorrevoli, a garanzia della privacy. Una soluzione anticonvenzionale rende la camera simile a una seducente alcova, con il letto avvolto in un "guscio" di rovere fumé trattato a olio, in modo da apparire scuro e vissuto. Accanto si trova l'atelier di Alex, valorizzato da un ulteriore accesso attraverso una scala esterna, ennesimo "ricamo" volto a enfatizzare le geometrie di pieni/vuoti, chiari/scuri. I suoi manufatti sono coppe, vasi e piatti, nel colore naturale della creta. In una collezione di oggetti dominati dalla medesima matericità della dimora: brutalismo ammorbidito da una gentile mano femminile. l


In primo piano, il camino sospeso Gyrofocus (1968), design Dominique Imbert, Focus; a destra, libreria Royal System con montanti a parete, progettata nel 1948 da Poul Cadovius e rieditata da dk3; a sinistra, opera del pittore belga Dirk Eelen. Sullo sfondo, l'area dining con il tavolo Luc, del brand Artisan.


Tavolo da pranzo Luc, in legno, di Ruđer Novak-Mikulić e Marija Ružić per Artisan, abbinato alla sedute vintage del norvegese Henry Walter Klein. Le lampade a parete sono state ideate dalla padrona di casa, mentre il sistema di illuminazione a soffitto è di Vergeten Verlichting.


Qui sotto, le creazioni in ceramica della proprietaria, Alex Gabriels, ritratta nella foto accanto assieme al marito Philippe De Ceuster. In basso, la cucina su misura in rovere fumé, con piano di lavoro e maniglie in rame; rubinetteria di Vola.

CEMENTO, RESINE E CALCE PER L’AREA GIORNO, CONCEPITA COME UNO SPAZIO APERTO DI CALDA MATERICITÀ


La camera padronale, come pure il bagno, comunica con il corridoio e può essere chiusa da una porta scorrevole; è simile a un'alcova racchiusa in una struttura di rovere, reso più scuro mediante trattamento a olio; luce Gras, DCW éditions. Nell'altra pagina, vasca freestanding di Mocoori e rubinetti Vola.

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Il living è arredato con sedute Piedmont, Michael Berman; tavolino Paris, in cristallo e ottone antico, Baker; consolle in rovere custom-made, sgabelli Serge Ottoman, di Hickory Chair; chandelier Zia Priven. Sopra il camino in pietra calcarea, quadro di Nick Gaetano. Tende Honeycomb Sheer, Pollack; tappeto Tamarian.


CASA

BIANCA ALLURE PRESIDENZIALE PER LA RESIDENZA DI UNA GIOVANE COPPIA LOSANGELINA. VOLUMI IMMACOLATI TRA IL VERDE E IL MARE DI NEWPORT d i M A R I A TATS OS - fo to R I C H A R D P OW E R S


Qui, lampada Statuette, di Barbara Barry, Baker (stessa linea per quella nella foto accanto); tela di Nick Gaetano; luce Arctic Pear, Ochre; poltroncina Palladian, Councill; sgabello di Ohara Davies-Gaetano. Al centro, sulla madia, quadro Fallen Feathers, Natural Curiosities. A destra, l'ingresso.

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IL NITORE DELLA PIETRA CALCAREA INTRODUCE CON RISPETTOSA COERENZA LE NUANCE SCELTE PER GLI INTERNI


Nel soggiorno, occupa la scena un sofà angolare realizzato dall'interior Davies-Gaetano con tessuti Kravet; sopra, plaid Avalon in lana merinos e cashmere, Hermès. Coffee table su progetto, con superficie in rovere sbiancato rifinito chiaro e acciaio. A dare un tocco green, un vaso con rami e foglie di eucalyptus.


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a brezza spira tra gli ulivi e i pini. Lo sguardo si perde nell'orizzonte infinito dell'oceano. La Pacific Riviera è un angolo di Provenza negli States, parte di quell'Orange County resa famosa, in passato, dall'omonima serie televisiva. Sul waterfront, la marina esplode di mondanità con il suo porto affollato di ristoranti, boutique e lussuosi yacht. Ma basta percorrere qualche chilometro in direzione sud per ritrovarsi nel paesaggio idilliaco di Newport Coast, quartiere esclusivo scelto come buen retiro dall'upper class losangelina. A un'ora di automobile dalla metropoli, è il luogo ideale in cui rimodellare la quotidianità all'insegna della quiete interiore e di una rinnovata alleanza con il contesto green. «I proprietari di questa villa sono una giovane coppia di Los Angeles con due bambini», racconta Ohara Davies-Gaetano, interior designer newyorkese che ha curato il restyling della dimora. «Per loro si è trattato di amore a prima vista. Sono rimasti folgorati soprattutto dal giardino e dalla magnifica apertura sul Pacifico. La residenza su due piani, costruita in stile mediterraneo una decina di anni fa, si sposa con sapiente disinvoltura alla dolcezza del paesaggio e rappresenta uno scenario perfetto per la vita familiare e per ricevere i tanti amici».

UNA TAVOLOZZA DAI TONI PACATI E LA TEXTURE DELICATA DEI TESSUTI INFONDONO UN SENSO DI PACE AGLI AMBIENTI. QUI SI COMPIE LA MAGIA DEL BUEN RETIRO Il punto dolente erano gli interni. «I colori cupi delle pareti e l'arredo dai toni scuri contrastavano con il progetto abbozzato all'inizio. Sono stata incaricata di studiare un revamping in sintonia con l'architettura, privilegiando una palette acromatica e naturale». Il risultato è una casa che cattura la luce californiana dalle sue ampie vetrate, creando uno spiccato contrasto tra il rovere nero e il nitore impeccabile di pareti, sedute e tappeti. Un'elegante allure senza ostentazioni e forzature è il fil rouge comune agli spazi della socialità e alla parte più privata dell'abitazione, articolata in quattro camere da letto. Sopra la vasca freestanding si fa notare, invece, una sospensione a spirale chic e vezzosa, star del bagno padronale. Davies-Gaetano, che l'ha disegnata, ne ha affidato la creazione agli specialisti dell'illuminazione Marcia Zia e Paul Priven, gli stessi dell'imponente chandelier nel soggiorno. Nel dehors si conquista una vetta di sorprendente bellezza con l'allestimento ideato da John Shippy di Geoscape. Contemplare il tramonto dal divano incastonato in una struttura in muratura è la quintessenza del relax, enfatizzata dal tavolo con braciere al centro, dall'inatteso twist spettacolare. Le fiamme che lo fanno vibrare trasmettono tepore e accoglienza, in una rivisitazione contemporanea del focolare d'antan. Per godere anche all'aperto di una mite serata di fine estate. l


Qui, letto bespoke di Ohara Davies-Gaetano; ottomane Arc Bench, firmata Barbara Ferry; chaise-longue Patricia by Thomas Pheasant, Baker; lampadario, 1stdibs. Al centro, lo spazio outdoor con coppia di coffee table di Gloster. A destra, nel bagno, tavolino di Baker, piastrelle Concept Studio e chandelier Zia Priven.

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GIOCHI DI LUCE NATURALE E RAFFINATI CHANDELIER DIALOGANO CON SUPERFICI GLOSSY E GEOMETRIE RIGOROSE



ARREDO L A N O S T R A I N T E R P R E TA Z I O N E D E L L ’A B I TA R E C H I C , T R A A M B I E N TA Z I O N I E L E G A N T I S S I M E E D E T TA G L I S U M I S U R A

Olio e acrilico su tela Volto, 2018, di Sergio Fiorentino (vedi sezione Arte, numero di luglio/agosto 2019, da pag. 35). Pouf rivestito in tessuto New York, Poliform, cm 182x52x41h, €1.917; scatola in plexiglas, di Andrea Fantechi per cristinanavastudio; borsa in vitello Iside, Valextra, €2.750. Sospensioni verticali Linescapes, Nemo, €330/cad. Tappeto Isle, della Tidal collection di cc-tapis, cm 250x250, €7.188; moquette Dea, Radici Contract, €113/mq.

SOFT TOUCH

UNA SEDUCENTE PALETTE DI COLORI NEUTRI CELEBRA IL DESIGN E LE TELE DI SERGIO FIORENTINO d i C R I ST I N A N AVA - fo to LO R E N ZO P E N N AT I h a co l l a b o rato E VA B E T T I N


I mobili e gli accessori di questo servizio sono citati a pagina 130.


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ARRED O Da sinistra, tavolino in metallo verniciato Blog, Verzelloni, cm 44x43x73h, €525; stivaletti in pelliccia, Marni, €3.000. Elemento luminoso flessibile La Linea, Artemide, cm 500. Poltroncina in mongolia bianca Nepal, design Paola Navone per Baxter, cm 56x56x64h; tavolino dalle forme essenziali Piano Pablo, Rubelli Casa, cm 49,5x49,5x43h, €1.200. Volume in plexiglas, M. Paolillo Materie Pastiche, cm 40x40x109h; sopra, scultura in carta realizzata per Marie Claire Maison da Uroš Mihic. Divano modulare Daniels, con rivestimento in tessuto Mayer, colore Cardoso, Minotti, elementi cm 191x128x80h e cm 230x204x80h, con cuscino décor, di Knots Studio, cm 45x45, €86. Tavolino Amber, nella finitura malto wengé moka, Minotti, cm 68x93x36h, con lampada/amplificatore sonoro PoPuP a batteria ricaricabile, Davide Groppi, cm 17Øx22,5h, €897. Pouf rivestito in tessuto bielastico Bard, Internoitaliano, cm 53Øx57h, €435. Carta da parati Arcade B, coll. Warp, di Elisa Ossino per texturae, €78/mq. Tappeto annodato a mano Lunar Addiction, design Studiopepe per cc-tapis, cm 250x250, €6.188; moquette extracomfort Dea, disponibile in dodici tonalità, Radici Contract.

Da sinistra, tavolino in poliuretano Attica TL, di Gufram, cm 70Øx40h, €1.670, con vaso in ceramica nella finitura bronzo Fortress vase tower, Bohinc Studio, €698. Parallelepipedo in plexiglas bianco, M. Paolillo Materie Plastiche; sopra, elemento in porcellana Memorabilia Mvsevm Female Foot, Seletti, €119. Olio e acrilico su tela Volto, 2018, opera di Sergio Fiorentino. Volume in plexiglas trasparente, M. Paolillo Materie Plastiche, con vaso in ceramica bianca Fortress vase column, Bohinc Studio, €1.536. Volume in plexiglas trasparente, M. Paolillo Materie Plastiche, e lampada in metallo Morsetto, Penta, €970. A parete, wallpaper Paper Caft, di Arte, distr. Effeitalia. Pouf in ecopelliccia Chummy Frizzy, Opinion Ciatti, cm 37Øx50h, €630. Tavolino con top in ceramica Thin, Calligaris, cm 40x40x61h, €392; sopra, vaso in marmo e ottone Architetture

Domestiche #1, da PalermoUno. Lampade Majorette, Il Fanale, cm 50h, €649/cad. Tappeto Sunset, Sitap, cm 200x300, €2.000, e moquette Dea, di Radici Contract. Nella foto a destra, tavolino con piano in marmo G3, Roche Bobois, cm 70x70x35h, €590; sopra, linoleografia Senza titolo e disegno Coppia, di Guido De Zan; lente di ingrandimento Stra, Internoitaliano; vaso in ceramica Colonne, Bitossi; cono da Mauro Bolognesi. Microarchitettura in Mdf laccato blu Arcom, My Home Collection, €964. Tavolino con piano in marmo Button, B&B Italia, cm 54x44 x50h, €1.290; sopra, cornice A4 Frame, Danese Milano, e scultura a stampa 3D Nemo, Tetri. objects, €210. Piramide e cubo in ceramica, da Mauro Bolognesi. Lampade Linea LED, Seletti, cm 134h, €79/cad. Tappeto Moon, di Sitap, cm 230Ø, €1.609. Moquette Dea, Radici Contract.

Carta da parati 784 (anche a destra), Londonart Exclusive Wallpaper 19, design Carlo Colombo, LondonArt, €91/mq. Lampade a doppia emissione progettate da Le Corbusier Applique de Marseille, Nemo, cm 17x28x40h, €427/cad. Panca in acciaio Void, design Guglielmo Poletti, Desalto, cm 155x35x45h, €1.800, con libri da coll. privata. Sullo sfondo, carta da parati Paper Caft, pattern Pieces, Arte, distr. Effeitalia. Olio e acrilico su tela Ritratto senza sguardo, 2019, del pittore Sergio Fiorentino, come l'opera Volto, 2019. Tavolino Colosseo, B&B Italia, cm 40Øx45h, €920. Tavolo in noce Canaletto Monreale, Flexform, cm 300x120x74h, da €14.129; sul piano, libro da coll. privata. Sedie con rivestimento in similpelle Annie, Calligaris, cm 51x59x82,5h, €245/cad. Pouf in mohair Cusi, Kabinet, cm 40,5x40,5x46h, €1.509. Sedia in ferro e argento Una, linea Earthlands, Artplayfactory, cm 36x46x83h, €2.100. Lampada con cornice Discovery Space, Artemide, cm 90x90. Pouf/poggiapiedi in tessuto bielastico con stampa marmo Tattoo, Baleri Italia, cm 48,5Øx43,5h, €396. Tappeto taftato a mano Feather, di Ellinor Eliasson, Kasthall, cm 330Ø, €7.200. Moquette Dea, Radici Contract.

A sinistra, piano realizzato con piastrelle Segments Small Plus, di Decoratori Bassanesi, cm 14x14, €168/mq; appoggiati, luce Film (anche a parete), che racconta una storia retroilluminando in modo casuale le vecchie diapositive da 35 mm, Davide Groppi, cm 50x2,5x5h, €561/cad; elementi scultorei Whiteshell (quello steso sul tavolo) e Azuritetotem, coll. Colour Provenance, di Studio Laura Daza, cm 8Øx35h e 12Øx34h, €477 e €555; lampada da scrivania con base cilindrica in marmo di Carrara e anello in metallo finitura peltro Halo, Porada, cm 60x10x68h, €1.417; candelabro a croce serie Constantin, in marmo, liberamente ispirato alle sculture di Constantin Brâncuși, design Agustina Bottoni per Colé, cm 7x7x30h, €190; scatola in plexiglas, M. Paolillo Materie Plastiche e, all'interno, scultura a stampa tridimensionale Apollo, Tetri.objects,

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cm 4x4x17h, €180. Rivestono la parete le piastrelle dal forte impatto grafico Segments Large, di Decoratori Bassanesi, misure cm 24x71,5, €217/ mq. Nella foto a destra, ai lati, carta da parati Portici, Londonart Exclusive Wallpaper 19, di Bellavista&Piccini per Londonart, €91,50/mq. Pouf in tessuto dalla linea essenziale Audrey, Gallotti&Radice, cm 118x95x38h, €2.780; sopra, libro da coll. privata; porcellana Figure, Guido De Zan, cm 12,5x20, €80; libro Guido De Zan Sculture 1995-2008, edizione Damiani, €18. Olio e acrilico su tela Acqua, 2019, del pittore Sergio Fiorentino. Tavolino laccato lucido Dama, Poliform, cm 34Øx46h, da €1.226. Lastra in plexiglas sabbiato, M. Paolillo Materie Plastiche, cm 80x300h. Poltrona dallo schienale avvolgente Ermione, Flexform, cm 75x75x77h, da €3.056. Moquette modello Dea, firmata Radici Contract.




LIFESTYLE VIAGGI, GIARDINI E LUOGHI DI PURO EDONISMO. P R O TA G O N I S TA A S S O L U T O : I L P I A C E R E D E L T E M P O P E R S É

Foto, Matteo Carassale

Villa Tiepolo Bassi a Carbonera, alle porte di Treviso. Dallo stile Barocco veneziano,la dimora sfoggia uno scenografico giardino all'italiana con siepi di bosso geometriche.


Il magnifico giardino di Ca' Marcello, dimora di inizio Cinquecento a Levada, paesino in provincia di Padova. Al centro del parco, una fontana con Venere e Tritone; ai lati, coppie di amanti mitologici. Tra le piante secolari, svettano pini neri della metĂ del Settecento e cedri del Giappone.


LIF ES T Y L E

VISIONI PALLADIANE TOUR TRA PARCHI E VILLE VENETE, GLORIA DELL’INSUPERABILE ARCHITETTO DEL RINASCIMENTO d i M A R I A TATS OS - fo to M AT T E O C A R ASSA L E


Al piano nobile di Ca' Marcello, un salotto con camino rivestito in ceramiche olandesi di Delft – tutte creazioni uniche fatte a mano – divide la camera da letto padronale da quella destinata alla prole della famiglia. Alle pareti spiccano gli altorilievi decorativi a stuccoforte veneziano.

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Qui e in senso orario, la Sala dei Trionfi di Villa Godi Malinverni, a Lugo di Vicenza; il rio Piovensan nel parco di Villa Tiepolo Passi, a Carbonera; la loggia di Villa Emo Capodilista, opera di Dario Varotari il Vecchio, a Selvazzano Dentro; un ritratto del conte Giordano degli Emo Capodilista.



LIF ES T Y L E

A

utentica espressione di bellezza e scrigno di tesori. Le oltre quattromiladuecento ville venete che punteggiano il territorio tra Vicenza, Padova, Treviso e Venezia rappresentano un patrimonio d'inestimabile valore dalle lontane origini. A partire dalla fine del Quattrocento, la nobiltà lagunare volle edifici di ambiziosa grandeur, tra corsi d'acqua e campagne. La passione per l'arte dell'epoca si respira ovunque, in primis nelle destinazioni qui protagoniste. Se Villa Godi Malinverni vanta saloni affrescati da Gualtiero Padovano, Giambattista Zelotti e Battista del Moro, Villa Emo Capodilista è firmata dall'architetto Dario Varotari il Vecchio. Ca' Marcello primeggia in Europa per i quadri a stucco veneziano e Villa Tiepolo Passi è il capolavoro per antonomasia di Pietro Antonio Cerva. La fascinazione prosegue nei giardini all'italiana costellati di magnolie secolari e siepi geometriche. Perlopiù private, le dimore offrono un'accoglienza raffinata per tour, eventi e set di film. Possederle è un onore e un onere: «Si tratta di beni vincolati e ogni intervento deve essere autorizzato; tuttavia vanno preservate», spiega Alberto Passi, presidente dell'Associazione per le Ville Venete e proprietario dell'omonima magione costruita dalla stirpe alla quale deve il nome. Visitare questi posti significa contribuire alla loro valorizzazione, mentre alcuni proprietari, per mantenerli, privilegiano l'attività agraria. Come fa Giordano Emo Capodilista della "Montecchia", che racconta con orgoglio: «Produciamo bianchi Doc e un'etichetta premiata dal Gambero Rosso». Le residenze nacquero infatti come prototipo di moderne aziende agricole. Dopo la presa di Costantinopoli e l'apertura delle rotte atlantiche, l'élite della Serenissima spostò lo sguardo sulla terraferma. Si costruirono edifici il cui pianterreno era dedicato agli affari, mentre saloni di rappresentanza e camere si articolavano al livello superiore. Ai lati, le barchesse ospitavano fattori, magazzini e granai. «L'autosufficienza era un obiettivo imprescindibile», precisa Jacopo Marcello, discendente dell'omonima famiglia patrizia, che risiede a Ca' Marcello con il padre Vettor. «Intorno solo campi e prati per il bestiame. L'immancabile funzione pratica sposava la ricerca estetica». L'apogeo si raggiunse con Andrea di Pietra della Gondola (1508 – 1580), muratore padovano divenuto poi celebre come Palladio. «Thomas Jefferson, architetto oltre che presidente degli Stati Uniti, prese spunto proprio dai progetti palladiani per Monticello: la sua tenuta a Charlottesville, in Virginia», puntualizza Christian Malinverni, il cui nonno ha acquisito negli anni Sessanta Villa Godi Malinverni, la prima realizzazione del grande maestro. Dalle plantation house americane – come Villa Tara di Via col vento – alla stessa Casa Bianca, l'ispirazione fa da leimotiv. Pura esaltazione del genio italico. l

Un angolo del giardino e della facciata di Ca' Marcello, a Levada. La terrazza e il portico sottostante congiungono il corpo centrale della villa a una delle due barchesse (costruzioni rurali di servizio tipiche dell'architettura veneta locale), che si fronteggiano in perfetta simmetria.


Il viale, fiancheggiato da piante di limoni in vaso, visto dall'ingresso principale di Ca' Marcello. Nella pagina accanto, la Camera della Vigna al primo piano di Villa Emo Capodilista: gli affreschi del Cinquecento sono di Dario Varotari il Vecchio; il trompe-l'Ĺ“il risale al Settecento.

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Qui e in senso orario, il conte Vettor Marcello di Ca' Marcello con suo figlio Jacopo; l'ingresso principale di Villa Tiepolo Passi; il conte Alberto Passi de Preposulo assieme alla moglie Barbara; l'austera facciata di Villa Emo Capodilista, edificata nel 1568 come casino di caccia.


Qui, una veduta del giardino all'italiana a Villa Tiepolo Passi; sullo sfondo, un cedro del Libano e, in primo piano, siepi di bosso attorno a un parallelepipedo di Thuja occidentalis su cui poggia un'anfora antica. Queste dimore sono anche online su villevenetetour.it


LIF ES T Y L E

CARNET DE VOYAGE

LE DIMORE STORICHE IMPERDIBILI E GLI INDIRIZZI GOURMET

ESPLORARE GODI MALINVERNI A Lugo di Vicenza, questa dimora accoglie anche un Museo dei Fossili in cui è custodita la palma pietrificata più lunga al mondo (misura quasi dieci metri) e un Museo della Grande Guerra. Durante il primo conflitto mondiale, infatti, la residenza ospitò l'allora principe di Galles Edoardo (1894 – 1972), comandante in capo delle forze britanniche. Progettato da Antonio Caregaro Negrin attorno al 1852, il parco si estende per quindici ettari; vanta pure un laghetto e 2.600 metri di viali. Via Palladio 44, Lugo di Vicenza, villagodi.com EMO CAPODILISTA “LA MONTECCHIA” Situata nel Parco dei Colli Euganei, a Selvazzano Dentro (Padova), la villa è a pianta quadrata, con facciate identiche collegate da logge a due piani. Circondata da un bel giardino all'italiana, la proprietà si estende su trenta ettari coltivati a vigneto; tra i vitigni autoctoni merita una menzione il Raboso. La struttura si può affittare a settimana oppure permette di soggiornare in quattro case antiche o in un appartamento. Da €650 a €16.000 per sette giorni. Via Montecchia 16, Selvazzano Dentro, lamontecchia.it

CA’ MARCELLO Residenza palladiana immersa nella campagna tra Padova e Venezia costruita nella prima metà del Seicento. Nell'Ottocento, invece, venne ampliata, arredata e decorata con affreschi di Giambattista Crosato e preziosi stucchi. Il suo parco storico occupa nove ettari. Qui si può dormire nell'appartamento chiamato La barchessa. Da €400. Via dei Marcello 13, Levada di Piombino Dese, camarcello.it TIEPOLO PASSI Edificio in stile Barocco veneziano situato a Carbonera (Treviso) e realizzato da Ermolao Tiepolo, capitano nonché senatore della Serenissima. Nell'Ottocento divenne della famiglia Passi. Ha un giardino all'italiana di tre ettari e mezzo, oltre a un frutteto con piante a coltivazione biologica. Nell'antica foresteria si possono affittare loft e camere. Da €90. Comune di Carbonera, villatiepolopassi.it

MANGIARE IL TORCHIO ANTICO Quelle che un tempo erano le scuderie di Villa Godi Malinverni − barchesse realizzate da Andrea Palladio − oggi sono gli ambienti di un ristorante in cui provare il meglio della cucina del territorio e menu rigorosamente stagionali. Il locale deve il suo nome a un'antica pressa per la spremitura delle uve risalente al 1780. Via Palladio 46, Lugo di Vicenza, iltorchioantico.it

MEDITERRANEO Questa destinazione gourmand, nell'antico borgo di Badoere, è la tappa ideale per chi visita Ca' Marcello. Qui si gustano piatti a base di carne e pesce: dalle pappardelle di farina integrale e ragù d'anatra alla terrina di mare con zuppetta di lenticchie, passando per il risotto al formaggio bagòss, midollino e tartufo bianco di Acqualagna. Pregevole la cantina dove trovare circa milleduecento etichette, sia nazionali sia estere. Il ristorante sorge in una locanda del 1756 con sottoportico. Piazza Indipendenza 31, Badoere, cantinamediterraneo.com LA MONTECCHIA ALAJMO Nelle vicinanze di Villa Emo Capodilista, questa autentica oasi per foodies si fregia di una stella Michelin. Ricavato in un ex tabacchificio, il ristorante è il tempio di Erminio Alajmo, papà dei noti chef Massimiliano e Raffaele (undici i loro locali sparsi tra il Veneto, Milano e Parigi). Il menu è incentrato sulla genuinità dei prodotti dell'orto, ma non trascura prelibatezze di carne e pesce. Tra i vari piatti signature si fanno notare la coscia croccante d'oca servita con purè di patate e la celebre tartare di Erminio. La carta dei vini fa sfoggio di circa seicento etichette. Via Montecchia 12, Selvazzano Dentro, alajmo.it


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za trentennale nel settore delle finestre, e ventennale in quello delle vetrocamere, ha consentito all'azienda di diventare leader a livello europeo per quanto riguarda infissi e avvolgibili. Settemila pezzi al giorno – un ritmo superbo – vantano tempi di recapito impareggiabili: soltanto sette giorni per le consegne dalla Polonia (dove si trova la sede) in tutto il Vecchio Continente. Il marchio è ugualmente apprezzato a livello internazionale, dall'Australia agli Stati Uniti, e uno dei fiori all'occhiello è la fornitura delle finestre all'hotel Hilton di New York. Tecnologie all'avanguardia e un solido know-how procedono di pari passo con la possibilità di soluzioni tailor-made. I profili – esclusivamente da materiale vergine e in classe A – sono personalizzabili, così come le superfici vetrate, i colori e le dimensioni, i telai e le ante (a cinque o sette camere, per elevati parametri statici e di isolamento termico). Ogni esigenza è soddisfatta, in spazi domestici outdoor e indoor.

Alleanza vincente con l’universo progettazione Nella foto in alto, una sala da bagno con scenografica parete vetrata creata con il sistema MB-70 firmato Drutex, in grado di assicurare un ideale isolamento termico e acustico. L'elemento trasparente spalancato sul paesaggio diventa protagonista indiscusso dello spazio.


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itratto di artista in solitaria. Perché da Leicester Serge Pizzorno (evidenti le origini italiane) mette in pausa momentanea la sua febbrile attività nei Kasabian − la indie band che gli ha dato la gloria − per regalarsi il lusso di pubblicare un cd sotto il nome S.L.P. e portarlo in tour. Mossa necessaria al suo talento mercuriale, capace di far collidere psichedelia e hip hop, melodia e dissonanze new wave. Impresa impossibile? Non per un musicista che porta tatuato sul braccio il numero della divina proporzione, utilizzato pure da Leonardo da Vinci per le sue opere più famose.

DERMOT KENNEDY

PIXIES

BELLE AND SEBASTIAN

Without Fear (Polydor)

Beneath the Eyrie (Infectious)

Days of the Bagnold Summer (Matador)

Potere della reputazione. Perché con una manciata di singoli all'attivo − tra cui la hit Power Over Me − il dublinese Dermot Kennedy si era già esibito in concerti sold out a Chicago e Londra, oltre a vantare una fan influente come Taylor Swift. Adesso arriva l'album: crocevia alchemico di ispirato songwriting ed energia hip hop.

Una leggenda del rock che non ha perso la sua forza. Così, invece di capitalizzare l'alone leggendario che li accompagna − collezionando tour − i Pixies scelgono di rimettersi in gioco, pubblicando un cd spiazzante, dal mood cinematografico e surreale. Dodici canzoni per provare che la musica è urgenza creativa.

Nuova tappa del peculiare percorso artistico dei Belle and Sebastian. Dopo la trilogia di ep, vera pietra miliare della loro carriera, in seguito all'innovativo festival-crociera The Boaty Weekender, ora è la volta di una colonna sonora per un film tratto da una graphic novel. Puro lirismo, tra suggestioni acustiche e violini.


C’ERA UNA VOLTA A… HOLLYWOOD di Quentin Tarantino, con Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Al Pacino, Dakota Fanning Lettera d'amore di Tarantino alla Los Angeles della sua giovinezza, ricostruita con precisione devota, in una sorta di iperrealistica e ultracinetica time capsule all'insegna del pop. La Hollywood anni Sessanta si scolora e si trasforma, la tv si fa rampante, mentre sullo sfondo aleggiano minacce cupe (concretizzate nella diabolica Manson Family). Cast straordinario e colpo di scena finale, che cambia completamente il punto di vista del film.

SAKURABA KAZUKI RED GIRLS (Edizioni e/o, pp. 464, €19) Cinquant'anni di storia del Giappone, dal secondo Dopoguerra fino al Ventunesimo secolo, raccontati attraverso le vicende di tre donne speciali (appartenenti alla medesima famiglia) e un inquietante enigma.

AL CAPONE di Josh Trank, con Tom Hardy, Matt Dillon, Linda Cardellini, Kyle MacLachlan Ritratto crepuscolare del celebre gangster Al Capone, nemico pubblico numero uno negli Stati Uniti anni Venti, poi protagonista di un epos cinematografico dai tratti flamboyant. Josh Trank smorza i colori sgargianti di Scarface (con Al Pacino), spezza il ritmo serrato de Gli Intoccabili (con Robert De Niro) e scruta il Capone ormai malato, preda di incubi e deliri, perseguitato dal suo passato. Sinfonia nei toni del grigio per un antieroe spogliato della sua leggenda.

ESTHER KINSKY MACCHIA (Il Saggiatore, pp. 336, €23) Mappa dei moti del cuore e insieme diario di viaggio in un'Italia inconsueta, lontana dai luoghi comuni. Un memoriale intimo, che si fa commovente riscoperta della bellezza nascosta nei dettagli.

JANNE TELLER È LA MIA STORIA (Feltrinelli, pp. 144, €14) Dilemma morale che si fa thriller. Un editore pubblicherà il libro del secolo, in grado di provocare una grave crisi politica e personale? Libertà di espressione e responsabilità in una perversa partita a scacchi.

MADE MOI SEL LE

di Park Chan-wook, con Kim Min-hee, Kim Tae-ri, Ha Jung-woo, Jo Jin-woong

Vicenda di crimine, amore e tradimento, percorsa da spiazzanti twist drammatici. A cominciare dall'ambientazione: la Londra vittoriana di Ladra (il libro di Sarah Waters da cui è tratta), convertita nell'enigmatica Corea della dominazione nipponica negli anni Trenta. Il triangolo di passione e delitto della trama fa risuonare tematiche hitchcockiane − il doppio, l'inganno, la suspense − su partiture squisitamente orientali: l'innocente ereditiera, la domestica infida e due pretendenti malvagi che non sono quel che sembrano. Esaltato da una palette di verdi polverosi, bianchi lattei e cremisi accesi, il film è stato riconosciuto dalla critica internazionale come un vero capolavoro.


Foto, Marco Brescia

PRI MA FIL A

GISELL E

coreografia di Jean Coralli e Jules Perrot, musica di Adolphe Adam

WERTHER

Foto, Michele Crosera

Foto, Bill Cooper

Dalle feste contadine per la vendemmia al pathos messo in scena dalle willi, fanciulle morte prematuramente prima delle nozze. Musica, poesia e intensi movimenti coreografici fanno di questo titolo la quintessenza del balletto romantico. Giselle è una tragica storia d'amore, tradimento e redenzione tra la contadinella protagonista e il principe Albrecht, giovane presuntuoso che la corteggia nonostante stia per sposare una nobildonna. Imperdibili le rappresentazioni con Svetlana Zakharova (nella foto) e David Hallberg, del 17, 19 e 24 settembre. Milano, Teatro alla Scala, dal 17/9 all'8/10. teatroallascala.org Danilo Ascani

MADAMA BUTTERFLY

regia di Benoït Jacquot, scenografia di Charles Edwards, con Juan Diego Flórez, Isabel Leonard e Jacques Imbrailo

regia di Àlex Rigola, scene e costumi Mariko Mori, luci Albert Faura, con Vittoria Yeo, Manuela Custer e Julie Mellor

Nel 1887 il compositore francese Jules Massenet trasforma in un dramma lirico dalla straordinaria tenuta scenica I dolori del giovane Werther, di Johann Wolfgang von Goethe. Nel susseguirsi dei quattro atti, la trama del capolavoro epistolare intreccia il romanticismo del protagonista ai sentimenti contrastanti che attraversano Charlotte, avvenente ragazza già promessa in sposa al funzionario borghese Albert. A dirigere l'orchestra è il maestro inglese Edward Gardner. Londra, Royal Opera House, dal 17/9 al 5/10. roh.org.uk D.A.

Inconsueto e lontano dai canoni classici l'impatto visivo di questa produzione, che − proiettata verso il futuro e nutrita di filosofia zen − trasporta in un immaginario astratto il doloroso rapporto tra sfruttatori e sfruttati, tema alla base della drammaturgia di Giacomo Puccini. Su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, l'opera giapponese in due atti spicca per l'allestimento dell'artista contemporanea Mariko Mori. Sul podio il maestro d'orchestra Daniele Callegari. Venezia, Teatro La Fenice, fino al 5/10. teatrolafenice.it D.A.

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Terza dimensione Nella foto in grande, la Sedutalonga, di Mussi Italy, sfoggia sulla base del modulo con cuscini la lavorazione Embossing 3D su Lamina Steel (qui sotto in dettaglio), abbinata alla Lamina Steel effetto "stropicciato" dell'altro modulo in primo piano.

Magie di luce La chaise-longue Kangura, nelle due immagini a sinistra e in alto, ancora di Mussi Italy, è rivestita in Lamina Steel effetto specchio, di straordinaria brillantezza: nel particolare qui sopra, a destra, lo stesso materiale a effetto stropicciato.

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enticinque anni di ricerca appassionata, ora anche sul tema della sostenibilità, hanno portato Italian Converter alla leadership nel settore dei tessuti: per calzature, pelletteria, abbigliamento e da oggi al servizio dell'arredo. E-

sito di lavorazioni sofisticate, i prodotti del brand – dal fashion al design – sono carismatici, fuori dall'ordinario e dalla serializzazione, per un pubblico amante dell'esclusività. I materiali si avvalgono di un know-how ad alto tasso di tecno-

Foto, Simone Zeffiro

logia, come pure i due rivestimenti firmati Italian Converter. La Lamina Steel è l'unica lamina stretch presente sul mercato mondiale e vanta straordinarie performance: a effetto lucido o satinato, in grado di metallizzare qualsiasi superficie, comprese quelle elastiche, e capace di superare i più intensi test di resistenza. Embossing 3D ha il dono della tridimensionalità e da un solo disegno possono derivare infiniti utilizzi. Tutta la casa rifulge, accarezzata da un'elegante matericità. www.italianconverter.it


APPU NTAM EN T I

OASI URBANA

AL VIA HOMI OUTDOOR − HOME & DEHORS: PROGETTO ESPOSITIVO SULLA DECORAZIONE, PER VIVERE IL RELAX ALL’INSEGNA DELLO STILE d i DA N I LO AS C A N I


L'allestimento di Marie Claire Maison progettato da /Ă r-o/ per la fiera HOMI Outdoor Home & Dehors di Milano.


APPU NTAM EN T I

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ria di novità per HOMI, Salone annuale degli Stili di vita, che si tiene dal 13 al 16 settembre nel complesso di Rho Fiera Milano. È in arrivo, infatti, la prima edizione dedicata agli ambienti open-air. HOMI Outdoor − Home & Dehors, questo il titolo dell'appuntamento, presenta le soluzioni più innovative per vivere all'aperto. «Design, ricerca e funzionalità sono le tre direttrici della manifestazione, che riunisce il meglio della produzione "made in Italy" e internazionale. Si tratta di un polo di riferimento per scoprire in anticipo tutte le tendenze del settore», rivela Simona Greco, Direttore manifestazioni di Fiera Milano. In un rinnovato concept espositivo è previsto persino un calendario di talk tenuti da professionisti. «Architetti di primo piano sono pronti a discutere di materiali, forme e possibili approcci di stile. Sono previsti, inoltre, un ciclo di conferenze con case history di atelier di progettazione e workshop diretti da Massimo Duroni, docente universitario e bioarchitetto». Nell'ottica di una società sempre più attenta ai temi green, «qui si alternano proposte outdoor e indoor; grandi sezioni sono poi dedicate all'arredo di balconi, terrazzi e aree verdi». Ideale prosecuzione del percorso è l'originale allestimento nato da un concept di Cinzia Felicetti, Direttrice di Marie Claire Maison. Ispirato ai racconti di viaggio di Bruce Chatwin e all'iconico romanzo Il tè nel deserto di Paul Bowles (portato sul grande schermo da Bernardo Bertolucci nel 1990), è stato realizzato da /àr-o/ studio, team guidato da Andrea Steidl e Raquel Pacchini. Un ambiente fluido di quattrocento metri quadrati fa da palco a pouf, sedute e complementi pensati per rendere meno visibili − tra dentro e fuori − i confini dell'abitare. «Perché conta sempre più integrare spazi esterni e interni, in armonia con l'ecosistema circostante Qui, Simona Greco, Direttore e in un'ottica di sostenibilità», aggiunge Greco. manifestazioni di Fiera Milano. Tra i partner dell'iniziativa si annoverano: Baxter, In alto, il rendering del progetto Davide Groppi, De Castelli, EMU, Ethimo, Flexform, di Marie Claire Maison firmato Flos, GAN, Hay, Kartell, Talenti e Varaschin. l dagli architetti di /àr-o/ studio. 152

I PROGETTISTI

Qui sopra, Andrea Steidl e, in alto, Raquel Pacchini, gli architetti di /àr-o/. Fondato a Milano nel 2016, lo studio è specializzato in direzione creativa, product design e visual communication. Tra i suoi clienti vanta i brand: La Cividina, Cantarutti, Kasthall e Former/Busnelli.


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PART Y 1. Cinzia Felicetti, Direttrice di Marie Claire Maison Italia. 2. Isabella Errani con Marco Lobino, Ceo di Rezina. 3. Uno scorcio dello spazio NonostanteMarras. 4. Marie Claire Maison di giugno. 5. Marco Cancelliere, Direttore generale advertising di Hearst Italia, e Roberta Gamba, Direttore commerciale moda. 6. Roberta Battocchio, Direttore generale Decoration Business Unit di Hearst Italia.

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C OLORAMA

A MILANO, MARIE CLAIRE MAISON E REZINA HANNO DEDICATO UNA SERATA ALLA “CROMOTERAPIA URBANA”

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arie Claire Maison e Rezina, azienda leader nella produzione di resine per l'home decoration e gli spazi pubblici, hanno celebrato insieme il Colore. Cinzia Felicetti, Direttrice della rivista, e Marco Lobino, Ceo del brand, hanno accompagnato gli ospiti in un caleidoscopico universo, allestito per l'occasione da Francesca De Cherubini nello spazio NonostanteMarras, a Milano. Protagoniste della serata tre eccellenze nel mondo delle cromie, tutte distribuite da Rezina: Little Greene (marchio dall'esclusivo heritage artigianale, che ha stretto una partnership con il National Trust for Places of Historic Interest or Natural Beauty), Paint & Paper Library (per le palette ispirate alla tradizione) e Ressource (dal Dna glamorous, vanta collaborazioni con Serge Bensimon e Sarah Lavoine). Si ringraziano: Noberasco 1908, Penelope Interni e Gusto 17.

7. Natascia De Cata. 8. Federica Rubini con Gianluca Maspero. 9. Enrico Vecchi, Direttore commerciale arredo di Hearst Italia. 10. Ludovica Riboni e Livia Grandi. 11. Paolo Badesco, Marie-Emilie Fourcade, Costantino Affuso. 12. Il parterre durante lo speech di Cinzia Felicetti. 13. Simone De Checco. 14. Francesca De Cherubini, curatrice dell'allestimento. 15. Raquel Pacchini e Andrea Steidl, di /àr-o/. 16. Vincent Vallée, color expert per Little Greene. 17. L'esperta di colore Annabelle Vermont e Florian Mallet, Direttore commerciale Europa, entrambi di Ressource. 18. Giulia Bartolozzi con Carlotta De Salvo. 19. Monica Bruno.

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Foto, Mirko Cecchi

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IL PROSSIMO NUMERO DI SARÀ IN EDICOLA DAL 30 SETTEMBRE


SELECTION

Linee avvolgenti caratterizzano la vasca da bagno freestanding Oval. In Pietraluce, è stata disegnata da Giulio Cappellini per il brand Flaminia, cm 170x70x55h.

ACQUA LOUNGE

L’ESTETICA ULTRACLEAN INCONTRA LA FUNZIONALITÀ HIGH-TECH. OBIETTIVO BENESSERE d i PAT R I Z I A P I CC I N I N I - h a co l l a b o rato M A RTA M A R I A N I


SPAZIO ZEN

L’ARMONIA TRA CORPO E ANIMA PUNTA SULLA LINEARITÀ. PAROLA D’ORDINE: EQUILIBRIO

Punta su diverse essenze di legno coordinate, assieme a combinazioni e misure custom-made, la nuova collezione 5.zero, firmata Arblu.


SELECTION

Ispirazione Giappone per la wallpaper con supporto vinilico Sakura, collezione Undressing Surfaces, di Inkiostro Bianco.

Riedizione di un modello del 1930, lampada Kaiser Idell, di Christian Dell per Fritz Hansen, cm 22Øx125h, €738.

Rubinetto Levo, design Studio Adolini per Quadro; disponibile in tre finiture (oro chiaro, rosa e nero), €996.

Arancio e uva rossa: profumatore per ambienti con sentori di cannella, di Dr. Vranjes Firenze, 100 ml, da €27.

Lavabo freestanding Stelo; la base è realizzata in pietra Granada, il lavabo in marmo, cm 45Ø x80h, di Margraf.

Inedita texture con intreccio a rilievo per il rivestimento ceramico Regolo Tatami, nella tonalità Cipria, di Appiani.

Scaldasalviette dall'originale superficie bombata Saturn, di Peter Rankin per Antrax IT, cm 73Ø, da €1.146.

Sauna Modula S, con rivestimento in frassino e cristallo temperato da 8 mm, di Claudio Papa per Albatros, €10.000.

Vasca da centro stanza Sonar, in solid surface Sentec, creata da Patricia Urquiola per Laufen; cm 160x81,5x53,5h.

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SELECTION

AREA DESIGN SUPERFICI AVVOLGENTI E VERSATILITÀ COMPOSITIVA ESALTANO L’AZIONE RITEMPRANTE

Il programma bagno Tratto comprende vasca Kami e sanitari Lap, entrambi nella finitura mat; design Vuesse per il marchio Scavolini.


Prodotti bagno di Aesop, piastrelle di Marazzi. Styling Cristina Nava, foto Simone Fiorini

Asciugamani della linea bagno di Preziosa Home; dal bordo rigato coll. Nua Cotton, e con inserto in cotone per la serie Zante.


Parete attrezzata realizzata in rovere, con lavabo integrato in Pietra Grey, per il Progetto Bagno 5 Millimetri di Archea Associati, Itlas.

EFFETTO SPA

COMFORT ASSOLUTO & TRIONFO DEI SENSI: EDONISMO D’AVANGUARDIA NELLA SALLE DE BAIN


SELECTION

Sospensione Clio, in vetro soffiato ambra nella finitura a coste, di Silvia Poma per Panzeri, cm 8,5Øx31h, €257. Dotata di sistema di chiusura Automatic close & stop, cabina doccia Acqua 5000, di Duka, cm 220x140x200h.

Struttura in frassino per la poltrona Karin, design Setsu & Shinobu Ito per Désirée, cm 73x78 x70h, da €1.879.

Una miscela di tessere in vetro e cristalli Swarovski decora il mosaico Calcedonio, di Bisazza, mm 10x10.

Riproduce l'effetto del cemento steso a mano il rivestimento in gres Apparel, nella finitura Stone, Marazzi, cm 75x75.

Rivestita in abete della Val di Fiemme, NatureSauna outdoor, di Starpool, cm 360x317x264/ 310h, da €45.000.

Lavabo Acquerello, di Prospero Rasulo per Valdama, in undici combinazioni cromatiche, cm 60x38x15h, €580. Anche per esterni, doccia a pavimento in acciaio Shower & Bath System, di Cristina Rubinetterie, altezza cm 201. Miscelatore a risparmio idrico Plus, con indicatore di temperatura e bocca girevole di 90 gradi, Grohe, €413.

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COOL MOOD

GEOMETRIE PURE E TEXTURE MATERICHE IN TANDEM, PER UNA STANZA DAL TWIST CONTEMPORANEO

Della linea Happy D.2 Plus, di Sieger Design per Duravit: vasca freestanding e bacinella da appoggio su base sospesa a cassetti.


SELECTION In nove tonalità di colore, rivestimento in gres porcellanato Frammenti, Del Conca/Ceramica Faetano, cm 40x7,5.

Sembra un tessuto effetto plissé il vetro lavorato a mano del vaso Pleat Grey, LSA International, cm 19Øx26h, €58. In ceramica, il lavabo Elle Tonda è abbinato al contenitore Otto, di Andrea Parisio e Giuseppe Pezzano per il brand Cielo. In puro cotone lavorato a nido d'ape e stone washed, accappatoio della linea La Suite, di Somma 1867, €113.

Resistenza ed estetica i plus del parquet prefinito Essential, in rovere a due o tre strati nella finitura Milk, Berti.

Rivestimento per pavimenti effetto cemento a base di resine sintetiche polimeriche Mineral, Gobbetto, €68/mq.

Progettata con Steve Leung, vasca circolare da centro stanza Taizu, di Victoria + Albert, cm 150Øx60h, €5.465.

Il vetro da 8 mm con motivo serigrafato Plaid definisce lo spazio doccia di Kuadra H, Novellini, cm 120x200h, €757.

Nel diffusore per ambiente, fragranza Pomegranate, della linea Décor firmata Culti Milano, ml 500, da €82.

Crea un'illusione ottica lo specchio Orca Mirror, design Bower Studios per The Future Perfect, cm 92Ø, €1.700.

Scocca in metallo e rivestimento tessile per la poltrona girevole Soor, di Jai Jalan, Désirée, cm 74x88x82h, €1.666.


SELECTION

VANITY LAB

UNA PALETTE DALLA SPICCATA PERSONALITÀ RENDE PIÙ INTRIGANTE L’ALLURE DÉCO

Petineuse Zelda, in legno laccato lucido e marmo Cremo, di Devon&Devon, cm 155x45x183h, prezzo €14.207 con pouf e specchio.


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DUKA, duka.it

ALBATROS, albatroswellness.it

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DURAVIT, duravit.it

ALEXANDER MCQUEEN, alexander mcqueen.com

BART LENS ARCHITECT, lensass.be

CRISTINA RUBINETTERIE, cristinarubinetterie.com

ALEX GABRIELS, alexgabriels.com ALLEN BIANCHI ARCHITECTS, allenbianchi.com

AMIT AGGARWAL, amitaggarwal.com A MODERN GRAND TOUR, amoderngrandtour.com ANNE-CLAIRE PETIT, anneclairepetit.com ANTINORI, antinori.it ANTONINO SCIORTINO, antonino sciortino.com ANTRAX IT, antrax.it

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DCW ÉDITIONS PARIS, dcw-editions.fr

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DEL CONCA/CERAMICA FAETANO, delconca.com

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CHRISTIAN TAGLIAVINI, christiantagliavini.com

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FOCUS, focus-camini.it FORTUNY, fortuny.com FRITZ HANSEN, fritzhansen.com

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GALLOTTI&RADICE, gallottiradice.it GIVENCHY, givenchy.com GLOSTER, gloster.com

GOBBETTO, gobbetto.com GROHE, grohe.com

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GUIDO DE ZAN, guidodezan.it

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KABINET, kabinet.it

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HANDMADE INDUSTRIALS, handmadeindustrials.com HERMÈS, hermes.com

HICKORY CHAIR, hickorychair.com

KNOTS STUDIO, knots-studio.com KOEN TASELAAR, koentaselaar.nl KRAVET, kravet.com

HOMI, homimilano.com

HOUSE DOCTOR, housedoctor.dk

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IKEA ITALIA RETAIL, ikea.com

LINDELL & CO, lindellandco.com LITTLE GREENE, littlegreene.eu

MAX LIPSEY, maxlipsey.com MICHAEL BERMAN LIMITED, michaelberman limited.com MINOTTI, minotti.com MIU MIU, miumiu.com MOCOORI, mocoori.de MORFOSI, morfosi.it MOROSO, moroso.it M.PAOLILLO MATERIE PLASTICHE, materieplastiche paolillo.com MULLER VAN SEVEREN, mullervanseveren.be MY HOME COLLECTION, myhomecollection.it

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PAINT & PAPER LIBRARY, paintandpaperlibrary.com PALERMOUNO, palermouno.it PALLUCCO, pallucco.com PANZERI, panzeri.it PASTOE, pastoe.com PAVILION, pavilionbooks.com PENTA, penta-light.it PHIL PROCTER, cargocollective.com PIERRE JEANNERET, 1stdibs.com PIERRE PAULIN, paulinpaulinpaulin.com POLIFORM, poliform.it

N MO Q J R IL FANALE, ilfanale.com

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LIZ MARSCH DESIGNS, lizmarschdesigns.com

IL SAGGIATORE, ilsaggiatore.com

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MARAZZI, marazzi.it

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JONAS LUTZ, jonaslutz.com

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JW ANDERSON, jwanderson.com

MAURO BOLOGNESI, maurobolognesi.com

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Christian Tagliavini – Professeur Polidor (2014) – Serie Voyages Extraordinaires


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