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IL NEWSPAPER w w w. e l m a t . c o m
Codice Risposta Q3/10
n°19 Q3/2010 Anno V copie 2.500
NE/PD0017/2008
La comunicazione business 2.0 di Mark Perna*
L’EDITORIALE Un tempo sembravano scenari da film in stile James Bond. Parlarsi e vedersi allo stesso tempo appariva un futuro piuttosto lontano. Un bel giorno è apparsa la rete digitale ISDN e la Videocomunicazione si è spostata dal cinema agli uffici, migrando dallo status di impossibile per tutti a quello di possibile per pochi. Alla fine degli anni 90, poche erano le aziende economicamente in grado di acquistare o affittare sistemi di videoconferenza; sistemi che hanno raggiunto, se vogliamo, il livello di status symbol aziendale. L’avvento della banda larga e l’offerta di soluzioni esclusivamente Over IP hanno dato il definitivo benvenuto nel mondo reale alla Videocomunicazione. Un ruolo innegabilmente determinante è stato anche quello giocato da Skype. Dalla nostra posizione di distributori, anche di prodotti di Videocomunicazione Professionale, abbiamo assegnato a Skype una posizione di nemico-amico del nostro lavoro: amico per aver contribuito a rendere normale il concetto di videoconferenza con la propria semplicità ed economicità; nemico odierno per il contributo offerto alla difficoltà di trasmettere le effettive differenze con i sistemi professionali. Il tempo, come sempre, farà chiarezza. Nel frattempo, possiamo finalmente affermare con certezza che oggi ESISTE un mercato della Videocomunicazione, fatto di quotidiani piccoli, medi e grandi progetti. Se un tempo la Videoconferenza era vincolata esclusivamente ai propri costi, oggi dipende dalla cultura e dalla reale necessità aziendale. Le nostre vendite, in linea con la tendenza generale, testimoniano un mercato in netta crescita negli ultimi tre anni; un mercato che ha tratto benefici (giustamente, nds) dalla crisi economica in quanto la Videocomunicazione rappresenta un evidente investimento tecnologico per il risparmio dei costi fissi e variabili di trasferta. L’auspicio naturalmente è che da una opportunità economica di partenza, si generi contestualmente una cultura della videcomunicazione nelle aziende italiane: una cultura di ottimizzazione dei tempi, di maggiore frequenza di incontri, di condivisione delle informazioni simultaneamente a più persone ed infine una cultura di risparmio energetico e conseguente attenzione all’ambiente (meno viaggi = minor inquinamento), fattore quest’ultimo che oggi purtroppo non incide ancora positivamente sulle vendite.
Andrea Rizzo
E
sistono diversi elementi che indicano chiaramente che nel settore business è in corso un cambiamento nelle metodologie tecnologiche di comunicazione e che tale cambiamento ha un impatto significativo sulla modalità di creazione e di mantenimento dei rapporti interpersonali. Il mutamento scaturito dagli strumenti di videocomunicazione ha già iniziato a rivoluzionare gli attuali schemi commerciali, di marketing, di sviluppo del prodotto e di altri processi aziendali fondamentali. La fase di sperimentazione e consolidamento tecnologico è ormai superata e oggi i requisiti tecnologici e infrastrutturali non concedono scuse o deroghe. La videocomunicazione non è più un’opzione, ma un imperativo. La difficile congiuntura economica, i rinnovati paradigmi di efficienza e contenimento dei costi richiedono infatti ai manager non solo decisioni più rapide, ma anche accesso a informazioni in tempo reale e capacità collaborative senza vincoli. Tutti questi requisiti pongono la videocomunicazione in pole position anche perché rappresenta una concreta alternativa ai viaggi di lavoro, non solo per la qualità e l’affidabilità della tecnologie audio e video, ora anche in alta definizione, ma soprattutto per i vantaggi offerti in termini di riduzione dei costi. In passato il mercato della videocomunicazione era limitato ad un bacino di utenza di fascia alta, ma la maggiore competitività in questo settore e la progressiva diminuzione delle spese per l’attrezzatura hanno reso sempre più accessibile questa risorsa. I benefici della videocomunicazione sono immediatamente tangibili, basta enunciare quello che fa: permette di vedersi, sentirsi e scambiarsi simultaneamente qualsiasi tipo di documento o di immagine, da qualsiasi parte del mondo senza spostarsi dalla scrivania. Nulla di banale. Affidabilità, professionalità, semplicità e immediatezza sono gli elementi vincenti garantiti da questa soluzione tecnologica. Le offerte disponibili sul mercato garantiscono infatti standard qualitativi di prim’ordine interoperando senza problemi su diverse tipologie di reti e con standard sempre più evoluti. Questo si traduce in una comunicazione efficace e produttiva, capace di scambi informativi come se i partecipanti fossero realmente intorno allo stesso tavolo. Il tutto in modo semplice e immediato, proprio come avverrebbe in una tradizionale comunicazione vis-à-vis. Ecco perché oggi la videocomunicazione è una risorsa irrinunciabile per molte strutture, aziende e persone. Perché videoconferenza significa superare facilmente i limiti temporali, accorciare le distanze, migliorare lo stile di vita personale e professionale, e la produttività sul lavoro. Non c’è quindi da sorprendersi nel costatare che sono sempre più numerosi i settori che adottano questa innovazione. I campi applicativi sono molti. Quello della formazione a distanza è probabilmente l’ambito più scontato grazie soprattutto al fatto che il flusso didattico, tradizionalmente unidirezionale e rigido, viene oggi soppiantato da più moderne tecniche multicanale che sfruttano le potenzialità della rete e permettono di diffondere la conoscenza trasformando la grande quantità di informazioni disponibile in supporti gestionali e decisionali. Ma tali benefici segue in seconda pagina...
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