1000 risposte per Bari
Dai cittadini al sindaco Primo compito di Emilab è quello di sondare le richieste dei cittadini, agendo direttamente sui microquartieri, per poi raccoglierle in modo ordinato e intelligente e presentarle al sindaco, il quale risponderà personalmente ai cittadini stessi, uno per uno.
I punti di forza dell’operazione 1000 risposte • • • • • •
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Sarà distribuita scientificamente sul territorio, al fine di restituire un vasto campione rappresentativo dei bisogni dei cittadini. Sarà interamente documentata attraverso apposite videocamere. Sarà messa a disposizione di tutti i cittadini, i quali potranno consultarla on-line. Parte di essa sarà proiettata per le strade della città. Per la prima volta, più di 150 giovani parteciperanno attivamente all’organizzazione della campagna e al conseguimento dei suoi risultati. Una rete, basata sui fatti e sulle effettive relazioni tra cittadini, giovani EmiLab e candidato sindaco, proverà ad essere più appetibile dei soliti tour conditi da vaghe promesse elettorali. Si avrà così un database importante per cominciare a elaborare i progetti e le idee di Emilab, in modo da orientare l’operato dell’amministrazione comunale nei prossimi cinque anni.
Come scegliere i cittadini Persone vere È importante sforzarsi di intercettare persone interessate a porre questioni, anche se spigolose. Ognuno di voi, insieme al proprio coordinatore, dovrà “portare al sindaco” un numero specifico di “domande”. L’insieme delle domande di un gruppo dovrà tendere ad essere il più rappresentativo possibile, per fasce di età, occupazione, territorio, temi delle domande.
Esempio di campione
Su dieci persone, un campione interessante potrebbe comprendere 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
Un cugino ventenne di destra Una vicina di casa un po’ tradizionalista Il giornalaio, vero opinion leader dell’isolato Un vecchietto al bar Una donna in carriera Un rappresentante di un’associazione di volontariato Una giovane madre La classica zia rompipalle Il barista di riferimento Un manager
Ovviamente non è un campionario da prendere alla lettera, ma solo un esempio per capire i criteri di scelta: qualche persona a noi vicina, qualche volto riconoscibile del quartiere, molta variabilità di età ed estrazione sociale.
Come fare le domande Le modalità per stabilire il contatto con i cittadini saranno libere. È invece importante tenere a mente: - La liberatoria, da far firmare a tutti: In caso contrario non avremmo la possibilità di inserire il video online e, dunque, l’operazione non avrebbe senso. - La durata: le domande non devono superare i 30 secondi. Meglio addirittura se non superano i 15, ma non è tassativo. - Pubblicittà progresso: dopo la domanda, se il cittadino è d’accordo, gli proporremo di recitare un brevissimo messaggio di educazione civica.
Chiusura delle domande -
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Alla fine della domanda sarà compilata una scheda riassuntiva È importante annotare eventuali particolari emersi a margine del colloquio con il cittadino. Per esempio, se il problema era già stato segnalato (quando e a chi). Se c’era già stata una risposta, pur se parziale o insoddisfacente. Se il cittadino ha una sua teoria in merito. Nonché altre note di colore che possano facilitare la comprensione della genesi di quella domanda. Il cittadino sarà ricontattato per la consegna a domicilio della risposta del sindaco. In quel frangente sarà consegnato anche un dvd che raccoglierà le domanderisposte degli altri cittadini del quartiere o della circoscrizione. Quando il gruppo verificherà di aver raggiunto l’obiettivo e riterrà di avere sotto mano un campione delle domande soddisfacente, il coordinatore raggiungerà il comitato e riverserà i filmati.