ASSESSORATO AL TURISMO
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Distance: 215 i
km 35 dall’Aeroporto di Malpensa km 75 dall’Aeroporto di Milanoi Linate km 95 dall’Aeroporto di Torino - Caselle
Itinerari a tema... nella cittĂ di Novara
Con questa pubblicazione la Provincia di Novara vuole valorizzare e far conoscere il territorio novarese attraverso venticinque itinerari da percorrere a piedi, in bici, in auto per scoprire l’infinita varietà dei quadri ambientali, paesaggistici e artistici della nostra provincia al fine di promuoverli offrendo al visitatore natura, storia, tradizioni, arte ed enogastronomia che costituiscono la ricchezza del novarese. Un sentito ringraziamento al prezioso e qualificato gruppo di lavoro che ha collaborato alla realizzazione di questo piccolo volume
Silvana Ferrara Assessore al turismo della Provincia di Novara
I
tinerari a tema nella città di novara
1
Passeggiando sotto i portici 1
tempi: 2h
4
…alla scoperta della città. Una piacevole passeggiata nel centro storico offre la possibilità di rintracciare le linee dello sviluppo storico e urbanistico del capoluogo. Dell’antico municipium restano tratti di mura romane in piazza Cavour e in via Solaroli e ampia documentazione alla sezione archeologica dei Musei Civici e al Lapidario. Il fervore della vita medioevale animava l’area tra il Broletto, gli edifici che si affacciano alla piazza del Duomo e la caratteristica piazzetta delle Erbe. La città visconteosforzesca amplia il Castello e inserisce nel tessuto urbano eleganti palazzi residenziali; interessante esempio è Palazzo Natta, attuale sede della Provincia di Novara. La cultura della Controriforma riveste di splendide tele gli interni di San Gaudenzio e San Marco. Ma il carattere che oggi prevale è senza dubbio quello dovuto all’assetto ottocentesco che rende armonico e inconfondibile il centro storico di Novara, a partire dal suo simbolo, la cupola dell’Antonelli, per concludersi lungo gli eleganti portici o l’animato corso Cavour, con una breve sosta per l’acquisto dei tipici biscotti.
L’età medievale: esempi di architettura religiosa e civica
La storia medievale della città, caratterizzata da avvenimenti politici di rilievo, riaffiora attraverso l’analisi di significativi monumenti dell’epoca, tra cui il Battistero, uno dei più antichi e interessanti del Nord Italia, il Broletto, centro della vita civica in età comunale, la Ministreria dei Poveri, ampliata dai Canonici della Cattedrale. La piazza delle Erbe, tuttora animato centro cittadino, testimonia l’intraprendenza e l’attività dei paratici novaresi, mentre il magico chiostro della Canonica consente una breve pausa di meditazione in piena zona commerciale.
2 tempi: 1-2h
5
I
tinerari a tema nella città di novara
3 tempi: 2h
6
1 i Visconti e gli Sforza: Tra città rinascimentale. Il percorso si snoda sulle tracce della Novara del Quattro e del Cinquecento, attraverso l’evoluzione degli aspetti architettonici e decorativi applicati dell’edilizia civile rinascimentale: da Casa Della Porta a Palazzo Medici, attraverso Casa Canobio. I resti del Castello consentono di prendere in esame le strutture difensive della città, inserendola nelle intricate vicende del Ducato di Milano. L’Abbazia di Santa Maria delle Grazie e il Convento di San Nazzaro della Costa offrono un ampio repertorio della cultura figurativa locale e degli aggiornamenti in linea con l’Umanesimo Lombardo. Significativi episodi di una committenza colta e ricercata sono offerti dal monumento Langhi e dalle opere di Gaudenzio Ferrari, Bernardino Lanino e Callisto piazza, in Duomo.
Luci e ombre del Seicento Il percorso, di grande fascino per la qualità delle opere pittoriche secentesche presenti nelle chiese e nelle collezioni novaresi, muove dalla ricostruzione del clima culturale della Novara controriformata, promosso da una serie di vescovi legati all’esperienza di San Carlo Borromeo. Le prestigiose cappelle erette in San Gaudenzio, frutto non solo di spinte devozionali, ma soprattutto manifestazione del potere e del gusto della classe decurionale novarese, consentono di analizzare le opere di grandi protagonisti del Seicento lombardo: Morazzone, Moncalvo, i Fiammenghini, Tanzio da Varallo. Si prosegue in San Marco, importante insediamento barnabita ricco di prestigiosi apparati decorativi e di tele di Moncalvo, C. Procaccini, D. Crespi, F. Carboni. In San Pietro al Rosario gli affreschi del Fiammenghino e la tela di C. Procaccini, raffigurante la Madonna del Rosario, completano il percorso che non può escludere un rapido appuntamento con l’emozionante Compianto sul Cristo morto del Cerano nel Museo Civico.
4 tempi: 2h
7
I
tinerari a tema nella città di novara
5 tempi: 2h
1 Una salita tra le nuvole :
architetture di Antonelli a Novara L’itinerario, interno alla città, si muove alla scoperta delle realizzazioni che Alessandro Antonelli (1798-1888), il noto architetto della Mole di Torino, ha lasciato nel nostro capoluogo. Si parte dalla visita al Duomo (che mantiene ed integra opere e frammenti appartenenti alle epoche precedenti), per affrontare la salita alla cupola di San Gaudenzio*, terminata nel 1888 ( i 486 gradini ben valgono il panorama mozzafiato sul territorio). Si prosegue con l’analisi in esterno di alcuni palazzi frutto di interventi antonelliani e con quella della struttura urbanistica ottocentesca della città, con particolare riferimento a Corso Cavour. *info: ATL Novara tel. 0321394059
8
Non solo Antonelli :
itinerario nella Novara risorgimentale La visita si snoda ricostruendo, attraverso i luoghi, i mutamenti storici, economici e sociali della città dal periodo napoleonico all’età sabauda. Partendo dal piazzale antistante Palazzo Bellini (sede BPN), simbolico punto di partenza e di arrivo (ospitò Napoleone I e fu sfondo dell’abdicazione di Carlo Alberto in favore di Vittorio Emanuele II) si raggiunge il Palazzo della Borsa, eretto tra il 1817 e il 1842 come funzionale sede del mercato cerealicolo. Si ripercorrono quindi le mete della cerimonia del 4 novembre 1837 in cui vennero inaugurati ben quattro monumenti realizzati per la città: la Porta Albertina, il monumento a Carlo Emanuele III, l’Istituto d’Arti e Mestieri contessa Tornelli Bellini, il Corpo di Guardia. Gli apparati iconografici esplicitati nelle decorazioni di questi edifici propongono un chiaro messaggio simbolico, suggerito da Giacomo Giovanetti, consigliere di Carlo Alberto, in linea col “conservatorismo illuminato” della politica sabauda a Novara. La visita può proseguire seguendo un percorso in bicicletta sui luoghi della battaglia del 23 marzo 1849, momento decisivo e doloroso del Risorgimento nazionale. Partendo dall’Ossario della Bicocca, monumento inaugurato nel 1879 a ricordo dei caduti, si raggiungono alcune cascine teatro degli scontri, attraverso un percorso che permette di assaporare la vera anima del paesaggio della Bassa Novarese.
6 tempi: 2h
9
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tinerari a tema nella città di novara
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1 I luoghi della Novara letteraria : da Petrarca a Sebastiano Vassalli
tempi: 2h
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Per chi voglia avvicinarsi alla città secondo prospettive inedite, suggerite dalle tracce del passaggio di illustri personaggi (da Stendhal a Melville, da Pellico a Dostoevskij) o dal filtro delle descrizioni letterarie di luoghi, edifici e scorci urbani. Qualche esempio? La loggetta della Canonica da dove il Petrarca declamò il suo Discorso ai Novaresi o l’Ospedale Maggiore ove fu ricoverata la Nanna di In risaia della Marchesa Colombi. La piazza del Rosario ove bruciavano i roghi dell’inquisizione nella Chimera di Vassalli, o l’interno della chiesa stessa, ambientazione di una Scena da Matrimonio in provincia. La stazione ferroviaria citata in un racconto di Alvaro Mutis o la via Quartieri Spagnoli nei Ricordi di Piero Chiara.
Itinerari senza fretta... per vivere in bicicletta le atmosfere della bassa novarese
Pa rt i r e i n b i c i c l e tt a p e r l e campagne novaresi significa voler lasciare il caos e la frenesia dei nostri giorni per entrare in una dimensione seducente, fatta di calma, di silenzi, di spazi aperti da esplorare, di colori e di odori diversi al variare delle stagioni. Significa concedersi il giusto tempo per risvegliare i nostri sensi, per lasciare andare lo sguardo all’orizzonte ad inseguire il volo degli aironi, per udire il canto dei grilli o il gracidare delle rane, per sentire il fruscio dell’aria nei capelli nel silenzio mistico della campagna aperta… per gustare a fondo la ricca semplicità di un piatto tradizionale, per immergersi nel paesaggio agreste tra il parco del Ticino e le Lame della Sesia, territorio ricco di storia e di cultura, per scoprire luoghi senza tempo, perle d’arte ancora cariche del fascino mistico di giorni lontani…
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tinerari tinerari senza a temafretta nella città di novara
I
8 tempi: mezza giornata
mezzo: Bicicletta
1Sulle ali degli aironi L’itinerario si articola tra i comuni di Vespolate, Tornaco, Terdobbiate, Nibbiola, Garbagna e Borgolavezzaro, alla scoperta del paesaggio pianeggiante delle campagne a sud di Novara, tra risaie, canali, cascine storiche ed antiche dimore, dove è possibile attraversare habitat naturalistici tipici della pianura padana ed ammirare alcune specie animali caratteristiche di queste zone, tra cui l’airone :elegante e schivo volatile abitante delle risaie. Informazioni sul percorso: 43 km circa. Il percorso si snoda su strade secondarie e a basso traffico, su terreno totalmente pianeggiante, di cui 8 km su strada sterrata.
12
Periodo consigliato: primavera inoltrata quando i colori sono più vivi ed è possibile ammirare il paesaggio suggestivo delle risaie allagate ascoltando i canti delle rane.
Percorso : Distanze parziali (km)
Distanze progressive (km) Descrizione percorso
0
0
Partenza da Novara, Via Monte S. Gabriele; in seguito imboccare Via Mercadante.
3
3
Deviazione a destra per Cascina S. Maiolo (1 km andata e ritorno)
10
13
Si raggiunge Vespolate. Qui è possibile ammirare la settecentesca chiesa parrocchiale, il castello (1053), l’antica pieve di San Giovanni Battista (1024) con affreschi di pregio del XV secolo, situata in campagna lungo la strada che conduce a Tornaco.
3,5
16,5
Da Vespolate, imboccando la sterrata che fiancheggia il cimitero, si raggiunge l’incrocio a sinistra per Borgolavezzaro; si può proseguire diritti e visitare la Cascina Caccia ed il Parco della Ghina (andata e ritorno 5 km circa).
2,5
19
Si raggiunge Borgolavezzaro. Qui si trova Palazzo Longoni, dimora del XVIII secolo, la chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaudenzio, progettata dall’architetto Antonelli (progettista della Mole torinese e della cupola di Novara) e Cascina Caccia, affascinante complesso rurale del Cinquecento
5
24
Attraversato Borgolavezzaro si raggiunge Tornaco percorrendo la SP 96, dove si trova l’antica Villa Marzoni, che attualmente ospita il Museo della Civiltà e Cultura contadina della Bassa Novarese.
3,5
27,5
Proseguendo sulla SP 7 si raggiunge Terdobbiate, sede di un antico Castello, già documentato del X secolo.
3,5
31
Prendendo a destra la SP 6 e attraversando la SR 211 si raggiunge Nibbiola, dominata dall’imponente castello testimoniato già nel 1198.
1
32
Attraversato il paese di Nibbiola, dopo 1 km, deviando a destra, si imbocca una strada sterrata.
3
35
Dopo circa 3Km si raggiunge Garbagna, dove l’Oratorio romanico di S.ta Maria della Campagna merita una deviazione (andata e ritorno 4 km).
4,5
39,5
Prima di entrare in Garbagna ( o tornando se si è fatta la deviazione), si gira a sinistra sulla sterrata che fiancheggia l’area di salvaguardia ambientale e parco agricolo per poi rientrare nella via Mercadante.
3,5
43
Svoltando a destra si torna a Novara, in via Monte S. Gabriele.
8
13
tinerari senza fretta
I
9 tempi: mezza giornata
mezzo: Bicicletta
Sulle tracce dei templari,
tra cascinali ed antiche abbazie L’itinerario si snoda tra i fiumi Sesia ed Agogna, nel territorio dei comuni di Novara, Casalbeltrame, San Nazzaro Sesia, Biandrate e Casalvolone. Si tratta di un percorso ricco di sorprese e assai diversificato, che attraversando l’Oasi di Casalbeltrame e il Parco Naturale delle Lame del Sesia, offre al visitatore risorse naturalistiche di grande interesse e suggestione, senza rinunciare ad elementi paesaggistici, architettonici, artistici e culturali di notevole pregio. Lungo il percorso è inoltre possibile effettuare una sosta a Casalbeltrame (città affiliata alla rete delle città slow) per degustare e acquistare i prodotti tipici locali e di altre città slow.
Informazioni sul percorso: 48 km circa. Il percorso si snoda su strade secondarie e a basso traffico, su terreno totalmente pianeggiante, di cui 16 km su strada sterrata con ottimo fondo. 14
Periodo consigliato: è possibile svolgere il percorso tutto l’anno, ma il periodo migliore per godere dei paesaggi campestri è la primavera inoltrata quando i colori sono più vivi grande è lo spettacolo delle risaie allagate.
Percorso : Distanze parziali (km)
Distanze progressive (km) Descrizione percorso
0
0
Partenza da Novara, dal piazzale della Chiesa della Madonna del Bosco.
1,8
1,8
Lungo la strada per Vercelli, SR11, dopo km 1,8 si devia per Casalgiate.
1,1
2,9
Raggiunto il paese di Casalgiate, si devia a sinistra per Gionzana.
2,8
5,7
A Gionzana merita una visita l’Oratorio della Madonna del Latte.La chiesetta, situata in un luogo isolato in mezzo al verde della campagna, è splendidamente decorata al suo interno con affreschi del XV secolo.
1
6,7
Si torna sulla strada per Casalgiate; dopo circa 300 metri, si devia a destra, e percorrendo la strada sterrata che fiancheggia la roggia Biraga, si raggiunge la Cascina Marangana (Biandrate).
5,8
17,6
Si piega sulla sinistra sulla SP 103 e dopo circa 2 km si prende a destra per raggiungere la Cascina Bosco; passando per le Cascine Falasco si raggiunge la città slow di Casalbeltrame. Vi si arriva fiancheggiando la Riserva Naturale della Palude di Casalbeltrame. Si tratta di un’oasi naturalistica completamente circondata da terreni coltivati a riso e frequentata da una grande varietà di uccelli migratori Nel centro del paese si trovano l’antico Ricetto e il Torrione di epoca medioevale, palazzo Braçorens de Savoiroux, favolosa dimora nobiliare, il Cascinale dei nobili che ospita il Museo etnografico dell’attrezzo agricolo (aperto al pubblico da novembre 2006). Qui è possibile trovare e degustare i prodotti tipici locali, tra cui il riso nero Venere, e quelli di altre città slow.
4,9
22,5.
Da Casalbeltrame, prendendo la sterrata che passa dalla Cascina Bronzina e dall’Oratorio di S. Rocco, si raggiunge San Nazzaro Sesia, dove si può visitare l’antica Abbazia benedettina, imponente complesso fortificato fondato nel 1040, con splendida chiesa in stile gotico-lombardo del ’400. Di pregio anche gli affreschi di fine fattura, della stessa epoca, e il suggestivo chiostro. Sempre a S. Nazzaro Sesia è possibile visitare il Santuario della Madonna della Fontana, del 1590, il Museo “Terre di risaia”, museo didattico dell’iconografia del riso e del suo territorio e il Parco Naturale Regionale “Lame del Sesia”, in cui sono presenti un’avifauna assai rara e piante autoctone.
Percorso alternativo 1 : 4,0
22,5
Da Casalbeltrame, lungo la SP 15 poco prima di Biandrate, si devia a sinistra in direzione S. Nazzaro Sesia, dove, a circa 1 km, si raggiunge il Santuario della Madonna della Priera, e quindi S. Nazzaro Sesia.
Percorso alternativo 2 : 6,9
-
2
24,5
5,8
30,3
6,7
37
3,5
40,5
7,5
48
Da Casalbeltrame lungo la SP 15 si attraversa Biandrate e si gira a sinistra per raggiungere Recetto, da cui ci si può muovere per raggiungere S. Nazzaro Sesia. Quindi si riprende il percorso principale. I km sono gli stessi Da S. Nazzaro Sesia si prosegue sulla destra verso Villata, dove sulla destra ci si può fermare al Santuario della Madonna della Fontana. Proseguendo poi verso Villata, dopo 1,4 km si raggiunge una strada sterrata sulla sinistra con indicato Cascina Roatella, proseguendo si raggiunge Casalvolone, dove si trova presso il cimitero la chiesa di S. Pietro, sorta come pieve già nel XII secolo. Da Casalvolone si segue l’indicazione per Pisnengo (km. 2,3) superato il quale si raggiunge Fisrengo (km. 0.6); superato Fisrengo, dopo circa 300 metri, si imbocca una sterrata sulla destra che dopo 800 metri circa conduce all’Abbazia di S. Apollinare. Si tratta di un luogo dal fascino suggestivo e mistico, sede dei cavalieri templari fin dal 1173 circa. Proseguendo poi verso la Cascina Stroppera, si raggiunge Ponzana. Da Ponzana, tenendosi a destra, proseguendo su una strada sterrata che passa per le Cascine Risciolo e Motta, si raggiunge le Cascina Visconta, dove ci si imette sulla strada già percorsa in senso opposto. Ripassando quindi per Casalgiate si rientra a Novara.
9
15
tinerari senza fretta
I
10 tempi: mezza giornata
mezzo: Bicicletta
Seguendo l’acqua, verso il Parco del Ticino L’itinerario è caratterizzato dall’elemento acqua, che attraverso canali e torrenti ci conduce nel cuore del Parco Naturale, dove è possibile ammirare suggestivi scorci del fiume Ticino ed osservarne la flora e la fauna caratteristiche. Il percorso si snoda ad est di Novara, intorno alla direttrice segnata dal torrente Terdoppio, che dal capoluogo conduce al Parco Naturale della Valle del Ticino, seguendo il corso del canale Quintino Sella, attraversando i comuni di Terdobbiate, Sozzago, Cerano e Trecate.
Informazioni sul percorso: 34 km circa. Il percorso si snoda su strade secondarie e a basso traffico (salvo per il breve tratto di deviazione proposta), su terreno totalmente pianeggiante, di cui 8 km circa su strada sterrata.
16
Periodo consigliato: è possibile svolgere il percorso tutto l’anno, ma il periodo migliore per godere dei paesaggi campestri è quello primaverile-estivo, grazie alla luce cheravviva i colori
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Percorso : Distanze parziali (km)
Distanze progressive (km) Descrizione percorso
0
0
Partenza da Novara, dalla rotonda di Via XXIII Marzo. Lungo questa via si incontra l’Ossario della Bicocca, una costruzione a forma piramidale che sorge sul luogo in cui il 23 Marzo del 1849 avvenne la battaglia che vide scontrarsi l’esercito piemontese e quello austriaco, con esiti negativi per quello piemontese.
0,3
0,3
Si percorre via XXIII Marzo per 300 mt. e si gira a sinistra.
0,6
0,9
Ci si immette su via dell’ Abbadia e si passa sotto il tunnel della ferrovia. Si gira a destra sulla sterrata che fiancheggia il canale, raggiungendo Olengo.
3,7
4,6
Si imbocca subito a sinistra la SP 98, raggiungendo Terdobbiate. Qui è possibile ammirare il castello del X secolo, circondato da un grande parco ricco di specie arboree secolari. All’interno dell’oratorio di S. Pietro si trovano preziosi affreschi del XVI secolo.
6
10,6
All’inizio del paese si gira a sinistra sulla SP 6 per raggiungere Sozzago, dove si erge la Chiesa Parrocchiale di S. Silvano, già testimoniata nel 1165.
3,4
14
Si attraver sa il paese e si prosegue sulla SP 6, raggiungendo Cerano. Lungo la strada che conduce al Ticino, presso il cimitero, si trova la chiesa di S. Pietro, di stile Barocco, degna di nota per la facciata tripartita e per i pregevoli affreschi del XV secolo.
5,5
19,5
Variante Da qui si può scendere nel Parco Naturale della Valle del Ticino fino alla località La Badiola, dove vi è un punto di ristoro. (Andata e ritorno 7 Km di cui 1,5 su strada sterrata).
4
23,5
In paese si gira a sinistra sulla SP 4 e dopo 2 km circa si devia a sinistra, per entrare in Trecate. Meritano una visita la Chiesa Parrocchiale, l’Oratorio del Gonfalone e la Chiesa di S. Francesco, maggior testimonianza artistica del paese. Di pregevole valore storico ed artistico sono inoltre il Santuario della Madonna delle Grazie e l’ottocentesco Palazzo Comunale. Di notevole interesse è anche Villa Cicogna, dagli eleganti soffitti affrescati e circondata da un ampio parco pubblico in cui è possibile passeggiare.
5,7
29,2
Si attraversa il paese; prima di uscire (circa a 800 mt. dal centro) si devia a sinistra sulla SP 99 (direzione Olengo), la si percorrer per 5,7 Km circa e quindi si devia a destra (300 mt. prima di Olengo).
4,8
34
Si percorre la sterrata che rientra sulla Strada Prelle a Novara (Quartiere S. Agabio).
10
17
tinerari senza fretta
I
11 tempi: mezza giornata
mezzo: Bicicletta
Nel cuore del Parco Naturale del Ticino L’itinerario ci conduce nel cuore del Parco Naturale Valle del Ticino per godere appieno della sua bellezza incontaminata. Il percorso parte da Novara, si attraversa per il centro di Galliate, per inoltrarsi poi nella Valle del Ticino, nel territorio dei comuni di Cameri, Bellinzago Novarese, Turbigo e Galliate. All’interno del parco l’itinerario si snoda attraverso aree boschive, in luoghi silenziosi e seducenti, che offrono refrigerio al visitatore anche nei mesi più caldi dell’anno. Qui è possibile ammirare suggestivi scorci del fiume ed osservarne da vicino la flora e la fauna caratteristiche, divertirsi ad esplorare sentieri apparentemente secondari per scoprire antiche cascine e vecchi mulini, completamente immersi nella vegetazione.
Informazioni sul percorso: 51 km circa. Il percorso si snoda su strade secondarie e a basso traffico e su ottime piste sterrate nella Valle del Ticino piemontese e lombardo. 18
Periodo consigliato: il periodo migliore per godere dei paesaggi campestri è quello primaverile, estivo e autunnale quando i colori sono più accesi.
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Percorso : Distanze parziali (km)
Distanze progressive (km) Descrizione percorso
0
0
Partenza da Novara, dal quartiere di S. Rocco.
5,5
5,5
Imboccare via Gibellini, passare sotto la tangenziale e sopra l’autostrada all’altezza dell’Autogrill, fino a Galliate. Nel centro del paese è possibile ammirare il Castello Sforzesco del 1476, molto ben conservato. Degna di nota anche la Chiesa di S. Giuseppe di antiche origini quattrocentesche.
2,5
8
Sempre in Galliate imboccare la via XX Settembre e proseguire per la cascina Soliva.
1
9
Proseguire sulla strada sterrata fino a raggiungere la pista ciclabile del Parco del Ticino.
1,5
10,5
Girare a sinistra e seguire la pista ciclabile raggiungendo Villa Picchetta di Cameri, sede dell’Ente Parco Naturale Valle del Ticino. La villa fu edificata all’epoca della dominazione spagnola ed è una delle cascine-villa meglio conservate della zona.
4
14,5
Proseguire, sempre sulla pista ciclabile, fino ad incrociare la discesa che raggiunge l’area attrezzata “La Quercia”, dove è possibile sostare per un pranzo al sacco, uno spuntino al bar o al ristorante.
4
18,5
Proseguendo sempre sullo stesso sentiero, si raggiunge il Mulino Vecchio di Bellinzago Novarese, sede didattica e culturale del parco ed area di sosta attrezzata.
3
21,5
Continuando sulla pista ciclabile, si incontra la SR 527 all’altezza della cascina S. Antonio.
1,5
23
Girando a destra si percorre la SR 527 e si supera il ponte del Ticino (attenzione al traffico sostenuto) e si transita in territorio lombardo.
1,5
24,5
Superato il ponte, immediatamente a destra, si imbocca il raccordo per la pista ciclabile dell’Alzaia del Canale Naviglio Grande, fino a giungere alla centrale Enel di Tornavento.
5,5
30
Percorrere la pista che fiancheggia il canale e raggiungere la centrale Enel di Turbigo.
2,5
32,5
Superata la centrale, sempre sulla pista del Naviglio Grande, si raggiunge il ponte di pietra che attraversa il canale.
3,5
36
Girare subito a destra e seguire la sterrata che porta al ponte sul Ticino di Galliate.
3,5
39,5
Attraversato il ponte, svoltare subito a sinistra, costeggiare il campeggio e raggiungere l’area attrezzata delle “Sette Fontane”. Il luogo, così chiamato per la presenza di sette sorgive che vi sgorgano, già ricordato come luogo di svago fin dal 1850, rappresenta la sosta ideale per un pic- nic nel Parco Naturale del Ticino.
5,5
45
Dalle “Sette Fontane”, salendo per un breve e ripido tratto, (1 Km) si raggiunge la strada asfaltata che, passando dal Santuario del Varallino, raggiunge nuovamente Galliate.
6
51
Da Galliate, percorrendo in senso inverso il tratto dell’andata, si torna al punto di partenza, il quartiere S. Rocco di Novara.
11
19
tinerari senza fretta
I
12 tempi: mezza giornata
mezzo: Bicicletta
Tra antichi borghi e castelli nell’Est Sesia novarese L’itinerario ci accompagna nel così detto “Est Sesia novarese”, territorio a nord-ovest di Novara, compreso tra il capoluogo e il fiume Sesia, dove il paesaggio pianeggiante e agreste è disseminato di caratteristici cascinali e mulini, pievi e oratori di campagna e antichi castelli. Il percorso parte da Novara e attraversa i comuni di San Pietro Mosezzo, Casaleggio, Vicolungo, Mandello Vitta, Landiona, Carpignano Sesia, Sillavengo, Castellazzo Novarese e Nibbia, per poi tornare al punto di partenza.
Informazioni sul percorso: 51 km circa, di cui solo 3,5 su strada sterrata. Il percorso si snoda principalmente su strade secondarie a traffico limitato per i ciclisti, fare molta attenzione sui brevi tratti di strada a traffico più sostenuto.
Periodo consigliato: dalla primavera fino all’autunno. 20
Percorso : Distanze parziali (km)
Distanze progressive (km) Descrizione percorso
0
0
Partenza da Novara, dal piazzale della chiesa della Madonna del Bosco (Corso Vercelli).
1,8
1,8
Lungo la strada per Vercelli, SR 11, dopo Km 1,8 si devia a destra per Casalgiate.
1,1
2,9
Raggiunto Casalgiate, si devia a sinistra per Gionzana.
2,8
5,7
A Gionzana merita una visita l’Oratorio della Madonna del Latte. La chiesetta, situata in un luogo isolato in mezzo al verde della campagna, è splendidamente decorata al suo interno con affreschi del XV secolo.
2,3
8
Proseguire per San Pietro Mosezzo, dove all’interno della Chiesa Parrocchiale di S. Pietro Apostolo si possono ammirare pregevoli affreschi del XVIII secolo.
2,2
10,2
Proseguire sulla SP 11; dopo circa 1,2 Km deviare a destra
3,5
13,7
e raggiungere Mosezzo, sede pievana di antiche origini.
3
16,7
Proseguire sulla SP 12 fino a Casaleggio. Qui la Chiesa Parrocchiale di Sant’Ambrogio si presenta in stile barocco, anche se le sue origini sono precedenti al 1600, portando al suo interno pregevoli dipinti seicenteschi e settecenteschi. Attraversato Casaleggio, si prosegua sulla SP 12 fino a Vicolungo. Qui meritano una visita la Chiesa Parrocchiale di San Giorgio e l’Oratorio di San Martino per gli affreschi di gran pregio che conservano. Testimonianze storiche di rilievo sono anche il Castello rimaneggiato dal XV al XVII secolo e la pregevole chiesa di S.ta Maria delle Grazie presso “I Palazzi”, complesso di origine medioevale edificato lungo l’antica strada Biandrina ( verso Landiona).
2,7
19,4
Proseguire sulla SP 15 fino a Mandello Vitta. Qui si può visitare la Parrocchiale di San Lorenzo, suggestiva chiesa del XII secolo con campanile tardo romanico.
3
22,4
Prendendo a sinistra sulla SP 82, raggiungere Landiona, ove si trovano un Castello duecentesco, oggi sede del Municipio, delle scuole e di abitazioni private, l’antica Parrocchiale di San Pietro e Paolo, citata già nel 1113, e il prezioso Oratorio di Santa Maria dei Campi, databile al XII secolo, ricco di stupendi affreschi.
4,2
26,6
Girare a destra e, proseguendo lungo la SP 16, si raggiunge Carpignano Sesia . Qui si può visitare l’antico CastelloRicetto, già documentato intorno al 1100, che presenta al suo interno strette vie acciottolate e costruzioni trecentesche e quattrocentesche oltre all’antica chiesa di San Pietro con lo stupendo ciclo di affreschi duecentesco. Il borgo offre al visitatore la possibilità di ammirare anche alcune opere pittoriche di Lorenzo Peracino e dell’Orgiazzi all’interno della Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta.
2,5
29,1
Girare a destra proseguendo sulla SP 15 per raggiungere Sillavengo, dove si erge l’Oratorio di Santa Maria Nova, ricco di affreschi e decorazioni del XV e XVI secolo.
4
33,1
Tenendo la sinistra; proseguire sulla SP 154 fino a Castellazzo. Domina il paese l'antico e imponente CastelloRocca/sec. XV-XVII).
3,2
36,3
Al semaforo girare a destra sulla SP 14/A fino a Casaleggio.
3,5
39,8
Riprendere la SP 12; dopo 600 mt. proseguire diritto per la sterrata che passa per le Cascine Buontalento, Regina e Colombare.
3,7
43,5
Proseguire sempre sulla sterrata che passa dalla Cascina Nuova, raggiungendo Nibbia.
4,5
48
Prendendo a destra, passate le cascine Obbiadino e Posta, si incrocia la SP11 (zona industriale).
3
51
Girando a sinistra, proseguire sulla SP 11 fino a Novara.
12
21
tinerari senza fretta
I
13
Contrasti di luci e colori, tra pianura e colline
tempi: mezza giornata
mezzo: Bicicletta
22
Il percorso parte dal capoluogo e ci porta verso Nord, dove il paesaggio lentamente muta e si arricchisce di nuove forme e la pianura sconfinata gradualmente si trasforma in dolci pendii. Entriamo così nel territorio del “Medio novarese”, dove il panorama ci offre suggestivi contrasti di luci, di forme e di colori, tra il paesaggio dei campi pianeggianti, delle colline moreniche e della catena alpina, che appare ormai vicina sullo sfondo a circondare lo scenario come in un abbraccio. Agli scorci paesaggistici di rara bellezza si aggiungono le risorse naturalistiche, storiche ed artistiche, che fanno di questo territorio una meta di sicuro interesse. Luogo di partenza del percorso la periferia Nord di Novara (Vignale) e, passando per Caltignaga, si compie un tragitto circolare che conduce a Cavagliano, Dulzago, Bellinzago, Oleggio, Mezzomerico, Vaprio d’Agogna, Castelletto di Momo, Alzate e Sologno, per poi tornare al punto di partenza. Informazioni sul percorso: 48 km circa, di cui 9 su strada sterrata con un discreto fondo. Il percorso si snoda principalmente su strade secondarie a traffico limitato, presentando facili saliscendi. Per i ciclisti: fare molta attenzione sul breve tratto della SR 229, a traffico più sostenuto. Periodo consigliato: dalla primavera fino all’autunno.
Percorso : Distanze parziali (km)
Distanze progressive (km) Descrizione percorso
0
0
Partenza da Vignale, piazza della parrocchiale.
3,5
3,5
Imboccare la strada sterrata che parte di fianco al Circolo e, passando dietro l’Istituto Bonfantini (strada parallela alla SS 229) raggiunge la località Isarno. Si tratta di un suggestivo complesso rurale che sorge in aperta campagna, circondato dal verde dei campi e dominato alle spalle dall’immagine delle montagne, ben visibili sullo sfondo nelle giornate di cielo sereno. Adiacente si trova l’antica chiesetta dedicata ai Santi Cosma e Damiano.
1,5
5
Girando a destra si raggiunge la SS 229; percorrendola verso sinistra si arriva a Caltignaga. Qui è possibile ammirare l’imponente Castello quattrocentesco con delizioso giardino di gusto romantico, che si erge al centro del paese, nonché l’Oratorio di S. Salvatore di epoca romanica, all’interno del cimitero.
3
8
Dal centro del paese seguire a destra la SP 83 fino a Cascina Codemonte.
2
10
Davanti alla cascina girare a sinistra sulla sterrata che raggiunge Cavagliano.
3
13
Proseguendo sulla SP 102 si arriva alla Badia di Dulzago, antico e suggestivo borgo, di singolare fascino mistico, da sempre sede abbaziale, situato tra le risaie nel verde della campagna. Pregevole la chiesa romanica dedicata a S. Giulio. L’area circostante, tra Dulzago e il comune di Bellinzago, di grande bellezza paesaggistica è anche riconosciuta come Oasi WWF, per la presenza di specie animali in via di estinzione ( Pelobate Fosco italiano, raro anfibio).
4
17
Proseguendo sulla SP 102 si arriva a Bellinzago Novarese. Al centro del paese si trovano la Chiesa parrocchiale di San Clemente e l’Asilo infantile De Medici, monumenti di gusto neoclassico realizzati dal celebre Alessandro Antonelli.
3,5
20,5
Dal centro del paese prendendo a destra sulla SP4 (pista ciclabile), si arriva ad Oleggio. La Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo fu progettata da Alessandro Antonelli (tra il 1853 ed il 1858) e presenta una tipica facciata neoclassica. Il Parco pubblico è luogo ideale dove effettuare una sosta.
1,5
22
Proseguire verso il cimitero del paese per una visita alla Basilica di S. Michele Arcangelo. Si tratta di un edificio religioso tra i più significativi dell’intero territorio padano: citata per la prima volta già nel 937, la Basilica conserva al suo interno interessanti affreschi dell' XI e XII secolo.
3
25
Dal cimitero, procedendo sulla SP 18/A, si raggiunge Mezzomerico.
5
30
Imboccare la SP 105 e scendere a Vaprio d’Agogna. Da segnalare il valore paesaggistico del suggestivo itinerario che tra vigneti e boschi di collina conduce il visitatore da Mezzomerico a Vaprio D’Agogna.
3
33
Girare a sinistra sulla SP 19 e raggiungere Castelletto di Momo.
2
35
In Castelletto girare a destra dopo circa 200 metri; imboccare la strada sterrata che raggiunge la Cascina e l’Oratorio di Linduno (frazione di Momo). L’antico Oratorio, situato nella campagna tra Bellinzago e Alzate all’interno della Cascina Linduno, presenta pregevoli affreschi quattrocenteschi, attribuiti a Luca de Campo.
2,5
37,5
Tenendo la destra si raggiunga poi Alzate.
1,5
39
Proseguendo, superare l’incrocio con la SS 229 e arrivare a Cascina Mirasole.
4
43
5
48
Girare a sinistra sulla strada interna parallela alla SS 229; attraversato Sbologno, interessante l'oratorio romanico dei s.s Nazario e Celso presso il cimitero, si arriva così a Caltignaga. Ripercorrere in senso inverso il percorso da Caltignaga a Novara (Vignale).
13
23
Itinerari tra le verdi onde di terra... le colline novaresi
14
Tra vigneti e Medioevo
durata:
Nella cornice delle dolci colline novaresi, alla scoperta di un passato medievale mistico ed affascinante visitando ricetti e castelli immersi nei vigneti di tradizione secolare. Un percorso rivolto agli amanti del Medioevo, epoca di leggende e di grande fascino che ha lasciato nelle tradizioni una traccia indelebile e, sul territorio, testimonianze di grande pregio architettonico a conferma che “l’epoca buia” fu invece un periodo fiorente e di grande fermento culturale, politico e architettonico.
1 o 1/2 giornata
mezzo: Bicicletta
distanza percorsa: 41 km
Informazioni sul percorso: percorso di 41 Km di cui 16 in strada sterrata, modalità mista con saliscendi e pendenza massima del 10% in discesa e del 7% in salita, si snoda lungo strade secondarie e a basso traffico automobilistico con brevi passaggi su strade trafficate.
Periodo consigliato: dalla primavera all’autunno
Percorso : Distanze parziali (km)
Distanze progressive (km) Descrizione percorso
0
0
Partenza da Castellazzo novarese. Di grande interesse la Rocca dei Caccia (XV - XVII secolo)
4,5
4,5
Imboccare la SP 154, appena fuori paese, per raggiungere Sillavengo.
1,5
6
A Sillavengo prendere la strada per le Cascine Giannotti. Da visitare l’antico Oratorio di Santa Maria Nova con affreschi del XV – XVI secolo
2
8
Girare sulla strada SP 16 fino a Carpignano Sesia
1,5
9,5
A Carpignano Sesia, interessante l’antico ricettocastello con chiesa romanica di San Pietro e la parrocchiale di Santa Maria Assunta; prendere la strada in direzione di Ghislarengo dopo 1,5 km (500 m dopo il ponte).
4,5
14
Prendere la strada sterrata a destra e percorrerla fino ad incontrare la SP 106
4,5
18,5
Proseguire la SP 106 fino a Ghemme.
2
20,5
Attraversare Ghemme, qui è possibile visitare lo splendido castello- ricetto del XIV secolo, la parrocchiale di Santa Maria Assunta con lo scurolo antonelliano dedicato alla Beata Panacea. U s c i r e s u l l a c i r c o nv a l l a z i o n e e d i m m e tt e r s i successivamente sulla SP 22.
5
25,5
Salire lungo la SP 22 fino alle cascine Strona (pendenza 7%). Alle Cascine Strona prendere la strada sterrata che passando dalla Fornace arriva alla Cascina Bergamina.
4,5
30
Dalla Bergamina percorrere la strada sterrata che affianca il torrente Strona fino a quando si arriva ad incrociare la SP 20 che sale da Fara.
2
32
Girare a sinistra e percorrere la SP 20 per circa 2 km
4
36
Immettersi sulla sterrata che, sempre attraversando i vigneti, rimane per 3 km in piano e poi scende rapidamente (pendenza del 10%) nel paesino di Proh.
1
37
In Proh, da visitare la cinquecentesca Rocchetta, piccola fortificazione e la cella romanica di Santa Maria con affreschi del XV secolo. Superando il passaggio a livello, si incrocia la SR 299.
4
41
Percorrere la SR 299 per 900 m quindi imboccare la SP 14 fino a Castellazzo
14
25
tinerari nelle colline novaresi
I
15 durata: 1 o 1/2 giornata
mezzo: Bicicletta
Natura , vino ed arte Seguendo il distendersi dei vigneti tipici delle colline si incontrano bellezze naturali e culturali di un territorio ricco di tradizioni. Questo è un itinerario che coniuga tradizione, cultura, arte ed ambiente. Un’occasione per scoprire le bellezze nascoste della “dolceterra novarese” in sintonia con la natura attraversando la “Riseva Naturale delle Baragge”.
Informazioni sul percorso: percorso di 43 km di cui 16 in strada sterrata, modalità mista con saliscendi e pendenza massima del 9% in discesa e del 7% in salita. Si snoda lungo strade secondarie a basso traffico automobilistico con brevi passaggi su strade trafficate.
Periodo consigliato: dalla primavera all’autunno inoltrato Informazioni sul percorso: Durata:43 km 26
Accesso stradale: SP 22, SP 100, SP 101, SP 14, SR 299
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Percorso : Distanze parziali (km)
Distanze progressive (km) Descrizione percorso
0
0
Partenza da Castellazzo. Da visitare: Rocca dei Caccia (XV - XVII secolo)
4
4
Immediatamente dopo il castello (200 m) imboccare la strada sterrata che, passando dalla Cascine Morettina e S.Martino, raggiunge Briona.
2
6
Seguendo la strada lungo la roggia Mora si raggiunge Fara. Da visitare: Chiesa di S. Pietro e Paolo con affreschi del XV secolo, Chiesa parrocchiale dei santi Fabiano e Sebastiano (XVI secolo).
5
11
Proseguire lungo la roggia Mora e raggiungere Sizzano. Da visitare: Cappella della Madonnina della Pace
14,5
15,5
A Sizzano, proseguire lungo la roggia Mora per 800 m ed immettersi sulla strada sterrata che entra in Ghemme. Da visitare: Parrocchiale di Santa Maria Assunta (XVIIXVIII secolo), Castello-ricetto (XV secolo)
6,5
22
A Ghemme, attraversare il paese, uscire sulla tangenziale ed immettersi sulla SP 22 in direzione Cavaglio, che sale fino alle cascine Strona e, passando per i vigneti, scende poi a Cavaglio d’Agogna (tratto con 2 km di salita con pendenza del 7% e 1,5 km di discesa con pendenza dell’8-9%). Da visitare: Chiesa Parrocchiale di San Mamante (XVIII secolo)
1,5
23,5
Dopo la discesa svoltare a destra e dirigersi verso Cavaglietto.
3,5
27
Prendere la SP 21 e seguirla fino a Barengo. Da visitare: Oratorio di S.Rocco (XV secolo), Oratorio di Santa Maria di campagna, Castello (XV secolo).
2
29
Alla rotonda, subito dopo Barengo, immettersi sulla SP 100 che raggiunge Agnellengo.
5
34
Proseguire sempre sulla SP 100 fino a Morghengo. Da visitare: Castello, Chiesa di San Martino (etĂ romanica).
2
36
In paese, immettersi sulla SP 101 raggiungendo S.Bernardino.
3,5
39
Da S. Bernardino proseguire sulla SR 299, percorrerla per 1,25 km e successivamente imboccare la strada sterrata che dalla Cascina Prati arriva fino alla Cascina Anna.
1,5
41
Proseguire fino alla Cascina Borghignona costeggiando il canale per 500 m
2
43
Riprendere la SP 14 per raggiungere Castellazzo
15
27
tinerari nelle colline novaresi
I
16
Paesaggi bucolici
durata:
Rientrare in sintonia con la natura respirando il profumo dei vigneti, attraversando boschi e paesaggi in cui il tempo si è fermato. Un itinerario per chi apprezza il vino, ma allo stesso tempo per chi desidera fuggire dallo stress quotidiano e vuole immergersi nella tranquillità dei luoghi incontaminati dal caos della città.
1 o 1/2 giornata
mezzo: Bicicletta
Informazioni sul percorso: percorso di 33 Km, di cui 14 su sterrato (2 km caratterizzati da saliscendi con pendenza media del 2-3%). Attraversa il paesaggio delle colline moreniche e dei vigneti di Mottoscarone e Montecchio (Suno).
Periodo consigliato: dalla primavera all’autunno inoltrato.
28
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Percorso : Distanze parziali (km)
Distanze progressive (km) Descrizione percorso
0
0
Partenza da Suno. Da tenere in considerazione una visita all’antica pieve di San Genesio, alla Parrocchiale della Santa Trinità (XVII secolo),al Castello e Parco della Porta e all’osservatorio astronomico in località Mot Ziflon.
5,5
5
Attraversare il paese, ed immettersi sulla sinistra sulla strada che passa dalla località “Il Forno” e raggiunge Conturbia.
0,5
6
A Conturbia, svoltare sulla SP 23. Merita una visita l’antica parrocchiale di San Giorgio e il Parco Faunistico “La Torbiera”
2,5
8,5
Imboccare la strada che, attraversando il Parco Faunistico “La Torbiera”, raggiunge Gagnago (SP166).
0,5
9
Da Gagnago entrare in Borgo Ticino. Da visitare: Interessante la parrocchiale di Santa Maria Assunta situata su una piccola altura e Santuario della Madonna delle Grazie, documentato già nel XII secolo, in campagna a nord dell’abitato.
2
11
All’inizio del paese immettersi sulla strada che, attraver sando Martinazzo, scende alla località Cascinetta di Varallo Pombia. Di grande pregio la Parrocchiale dei S.S. Vincenzo e Anastasio, già sede pievana (XI secolo), il Santuario della Madonna del Rosario e Villa Soranzo con lo splendido giardino del XVIII secolo (ora sede comunale).
4
15
A Cascinetta imboccare la SP 29, attraversare Varallo Pombia e raggiungere Pombia. Da segnalare l’antica pieve di San Vincenzo in Castro, i ruderi dell’antico castello che dominano la vallata del Ticino e la piccola chiesa romanica (sconsacrata) di San Martino.
3,5
18,5
Percorrere, dall’abitato di Pombia, la SP 148 fino alla località San Giorgio (tratto in ripida discesa), entrando nel Parco del Ticino. Proseguire, sempre sulla SP 148 fino a raggiungere la Cascina Baraggiola.
2,5
21
Alla Cascina Baraggiola prendere la strada che sale a Marano Ticino. Una particolare attenzione alla chiesa di San Pietro di antiche origini e al palazzo Castiglioni (antico castello) situato in posizione dominante.
2
23
Da Marano Ticino imboccare la SP 4 in direzione di Oleggio. Superato il sottopasso della SS32, svoltare a destra.
3,5
26,5
Imboccare la SP 18/A (subito dopo aver superato Cascina Sciaroli) ed entrare in Mezzomerico. Di pregio il palazzo Visconti e la parrocchiale dei S.S Giacomo e Filippo.
7
33,5
Da Mezzomerico, immettersi sulla SP 18 per ritornare a Suno
16
29
tinerari nelle colline novaresi
I
17 durata:
Tra i filari sulle tracce dell’Antonelli
1 o 1/2 giornata
mezzo: Bicicletta
Un itinerario che permette di scoprire il patrimonio architettonico delle colline del novarese che si intreccia con la storia dell’Antonelli, l’architetto il cui genio ha firmato i più preziosi edifici di Novara e non solo. Un itinerario per chi ama la storia e l’arte ma non vuole rinunciare ai paesaggi ameni e alla tranquillità dei luoghi dove la cultura del vino è testimone di un vivo legame con la tradizione.
Informazioni sul percorso: percorso di circa 31 km di cui 5 su strada sterrata, piuttosto impegnativo a causa dei continui saliscendi, con tratti in leggera pendenza.
Periodo consigliato: dalla primavera all’autunno inoltrato
30
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17
Percorso : Distanze parziali (km)
Distanze progressive (km) Descrizione percorso
0
0
Partenza da Ghemme piazza Castello antistante la fortificazione del Ricetto-Castello. Da visitare la Parrocchiale con scurolo antonelliano della Beata Panacea, il Castello-Ricetto la chiesa di San Rocco con antichi affreschi.
5
5
Dalla piazza del Castello immettersi sulla strada che costeggia la roggia Mora, passa sotto l’autostrada e raggiunge la località S.Martino di Breclema,passare sotto la ferrovia e proseguire a destra sulla strada sterrata lungo il Sesia che, dopo circa 1 km abbandona il fiume ed entra in Romagnano Sesia. Importanti monumenti arricchiscono l’antico borgo, noto anche per l’antica rappresentazione del Venerdì Santo, laTorre del Pretorio, Villa Caccia sede del museo etnografico, l’abbazia di San Silvano e la Cantina dei Santi (affreschi del XV sec.).
2,5
7,5
Attraversare Romagnano e proseguire sulla SR 299 fino a Prato Sesia. Una visita alla parrocchiale di San Bernardo, all’oratorio di San Sebastiano e ai resti del castello di Supramonte , alla torre medievale e alla chiesetta dedicata alla Vergine che dominano l’abitato di Prato
3
10,5
Imboccare la strada SP 31 e salire a Cavallirio. Interessante la parrocchiale di San Gaudenzio e l’Oratorio dell’Assunta.
2,5
13
Proseguire sulla SP 31, salendo a Boca (pendenza 1,2%). Degno di nota il santuario del Santissimo Crocifisso opera di Antonelli (XIX secolo).
5,5
18,5
A Boca immettersi sulla SP 32 che sale alla parrocchiale di San Gaudenzio (pendenza 3%, 0,7 km) e quindi al santuario antonelliano di Boca (0,5 km, pendenza 7%) ed ancora per Km 0,6 (pendenza 8%) fino al culmine della salita, quindi si scende fino alla località Torchio (pendenza 5,4%).
1
19,5
Sulla SP 32 si entra in Grignasco. Da non dimenticare la parrocchiale dell’Assunta capolavoro del barocco piemontese, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie riccamente affrescata, la pieve di santa Maria in Bovagliano (cimitero).
1,5
21
Nel paese si incrocia la SP 13, tenersi sulla sinistra fino a raggiungere la frazione Garodino.
2,5
23,5
Imboccare la sterrata a destra che, passando da Cascina Baraggiotta (km 0,7) e cascina Piana (km 0,5), scende a Prato Sesia.
7
30,5
Ritorno a Ghemme.
31
Arte, storia, natura fra luci e colori da vivere a piedi, in bici, in moto o in auto lungo le strade del novarese‌
Uno sguardo sul fiume azzurro Il parco del Ticino, istituito nel 1978, è il primo parco fluviale d’Europa. La sponda novarese comprende i comuni di Castelletto sopra Ticino, Varallo Pombia, Pombia, Marano Ticino, Oleggio, Bellinzago Novarese, Cameri, Galliate, Romentino, Trecate, Cerano. Il fiume scorre lungo una valle tra colline moreniche, circondata da boschi e brughiere verso nord, per poi trasformarsi in pianura nella parte sud. Il fiume è caratterizzato da lanche, ovvero rami secondari, alimentate da acque affioranti o sfuggite al corso del fiume, sicuro rifugio di anatidi e gallinelle d’acque. Non mancano i fontanili e le risorgive, grande patrimonio da salvare. Il parco è abitato da diverse specie di uccelli, anatidi di passo e stanziali, aironi e garzette. E’ facile incontrare leprotti e conigli selvatici, ricci e volpi, le acque azzurre sono, invece popolate da cavedani, trote, lucci e alborelle. Il Parco promuove diverse progetti scientifici finalizzati alla reintroduzione di specie ormai scomparse, quali la lontra, la testuggine palustre, il gambero di fiume e il pelobate fosco italiano.
Informazioni sul percorso : Km 40 circa. Un’ipotesi per il rientro a Novara è l’utilizzo del treno+bici che parte da Castelletto Ticino sulla linea Sesto Calende-Novara. Questo itinerario è fattibile anche a piedi, suddividendolo eventualmente in 2 tappe con pernottamento presso strutture ricettive lungo il percorso. Periodo consigliato : da marzo a ottobre Tipo di itinerario: autogestito
18 durata: 1-2 giorni
mezzo: Bicicletta o a piedi
distanza percorsa: 40 km
33
U
no sguardo sul fiume azzurro
18
Percorso
durata: 1-2 giorni
mezzo: Bicicletta o a piedi
distanza percorsa: 40 km
34
Partenza da Novara, quartiere San Rocco, ci dirigiamo ad est percorrendo la strada sterrata che porta all’Autogrill e proseguiamo fino a Galliate per poi dirigerci in località SOLIVA; da qui si raggiunge VILLA PICCHETTA (sede del Parco Naturale Valle del Ticino)nel comune di Cameri. Una breve sosta ci permette di visitare questa antica villa di campagna edificata all’epoca della dominazione spagnola. Di pregio sono gli affreschi che adornano la sala ottagonale e i giardini sapientemente restaurati da pochi anni. Il nostro itinerario continua sulla E1 e si giunge in località LA PRESA dove possiamo fermarci per sorseggiare una bibita presso l’area attrezzata La Quercia. Continuando sempre sulla sterrata si giunge al MULINO VECCHIO di Bellinzago Novarese sede didattica culturale e punto di sosta attrezzato (21 Km parziali). Si percorre sempre la sterrata fino alla CASCINA ANTONIO, dopo un breve passaggio sulla SR 527, si attraversa il MOLINO DELLA RESIGA sulla E1. Si arriva dunque al MOLINO di Marano e una piccola salita ci porta nella frazione LORETO di Oleggio; da qui si prosegue fino a raggiungere la CASCINA BARAGGIOLA, si attraversa la ROGGIA MOLINARA e si giunge alla frazione SAN GIORGIO di Pombia. Da qui si prosegue, attraversando nuovamente la Roggia Molinara fino a raggiungere la località CAMPO DEI FIORI: siamo nel mezzo della baraggia, un angolo molto interessante dal punto di vista paesaggistico e luogo ideale per una sosta. Lasciamo alla nostra sinistra la CASCINA LAZZARETTA e l’abitato di Varallo Pombia; costeggiando il fiume per buona parte di percorso si giunge in località DORBIE’ frazione di Castelletto sopra Ticino. Va l e s i c u r a m e n t e l a p e n a raggiungere l’abitato di CASTELLETTO e visitarne il centro storico con il suo importante e ben conservato Castello Visconti. andennadesign.com ®
Il Parco del Fenera :
tra le colline del Boca e l’architettura di Antonelli Il percorso si snoda quasi interamente nel Parco Naturale del Monte Fenera che occupa una superficie di 3378 ettari con un’altimetria che va dai 300 mt agli 898 mt (MONTE FENERA) e abbraccia i territori collinari della bassa Valsesia. La zona si è rivelata una fucina di reperti archeologici di grande interesse (Museo civico di Paleontologia e Paletnologia di Borgosesia). Numerose sono le specie botaniche endemiche presenti nel parco. Non vanno dimenticati i “Taragn” rara testimonianza di edilizia rurale locale. Oltre alle bellezze naturali del Parco non va sottovalutato il grande patrimonio storico-artistico presente nel nostro itinerario.
19 durata: 1 giorno
mezzo: Bicicletta o auto
distanza percorsa: 20 km
Informazioni sul percorso: Km 20 circa. Impegnativo se si percorre in bici a causa dei continui saliscendi nei paesi e lungo la “Traversagna”. E’ possibile rivolgersi alla sede del Parco Naturale del monte Fenera per usufruire di guide naturalistiche ed escursionistiche. Periodo consigliato: in auto tutto l’anno, in bici da marzo a novembre
35 Tipo di itinerario : autogestito Accesso stradale : autostrada A26 uscita Romagnano Sesia, percorrere a nord la sp 299 della Valsesia per 5 Km (Prato Sesia) Treno : linea Novara Varallo Sesia (treno+bici) stazione di Prato Sesia
Percorso Il nostro itinerario inizia da Prato Sesia, che si contende con altri paesi della zona, il luogo di nascita del grande eretico Fra Dolcino, già citato da Dante nell’Inferno. Si lascia l’auto o la bici nel piazzale della parrocchiale e si percorre a piedi (10 min) un sentiero acciottolato fino a giungere ai resti del Castello di Sopramonte e alla torre medievale che sorgono su di un balcone naturale con una vista impagabile sull’intera catena del Monte Rosa e sul <fiume Sesia. Una volta scesi dal colle, si può ammirare la parrocchiale di san Bernardo che custodisce al suo interno una preziosa “Natività” del tardo cinquecento. Si riprende il mezzo e si parte in direzione Cavallirio ( 3 KM ), una bella villa con un grande parco ci da il benvenuto; interessante l’antica parrocchiale dedicata a San Gaudenzio.
I
l Parco del Fenera
19
36
Lasciato il piccolo borgo circondato da brughiere e vigneti, si giunge (3 KM) a Boca celebre per il suo importante Santuario del S.S. Crocifisso, opera di Alessandro Antonelli e anche di un pregiatissimo vino, il Boca. Si riparte alla volta di Maggiora ( 2 KM ), che conserva un interessante centro storico (tra il 1825 e il 1835 il celebre Antonelli si occupò del riordino della viabilità) dove possiamo ammirare casa Antonelli circondata da un vasto parco e, presso la parrocchiale lo scurolo di San Agapito opera neoclassica antonelliana. Per non farci mancare nulla del celebre architetto, una visita al camposanto ci permette di conoscere l’ultima sua opera che custodisce anche le sue spoglie. A questo punto si ritorna a BOCA, si svolta a destra, si ammira ancora il Santuario del Santissimo e si percorre una strada panoramica immersa in vigneti e castagneti “la Traversagna”, ove qua e là si scorgono antichi “roccoli”. Dopo alcune curve si giunge a Grignasco (7 KM), da non perdere la settecentesca parrocchiale dell’Assunta, tipico esempio del barocco piemontese, che custodisce al suo interno una preziosa tavola rinascimentale; le bellezze continuano con una visita alla chiesa di Santa Maria della Grazie, ricca di importanti affreschi del Quattrocento e del Cinquecento (info. Municipio tel. 0163 418488). Non tralasciamo l’Oratorio di San Graziano, situato su di un poggio in posizione panoramica, per raggiungerlo si percorre un silenzioso sentiero acciottolato, ai bordi del quale si ammirano le settecentesche stazioni della “Via Crucis”. Prima di aver lasciato il paese ci fermiamo presso il cimitero, appena fuori dall’abitato, dove sorge l’antica Pieve di Santa Maria in Bovagliano ( XII sec ), al cui interno è custodita un’importante pala di scuola gaudenziana. Il nostro percorso si conclude a Prato Sesia (Km 4) dove per concludere in bellezza possiamo ammirare, nei pressi della stazione ferroviaria, il luogo dove “nasce” la Roggia Mora, importante e antico canale irriguo voluto dal Comune di Novara già nel ‘300, ma che prese il nome da Ludovico il Moro che ne allungò il suo corso fino alla località Sforzesca di Vigevano.
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I gioielli del medio novarese Il nostro “viaggio” inizia a Momo, ove sorge lungo la SR 229, l'antica chiesa della S.S.Trinità che conserva al suo interno uno splendido ciclo di affreschi del XVI secolo raffiguranti la vita di Gesù raccontata dai Vangeli. Proseguiamo alla volta di Fontaneto d’Agogna, una sosta in piazza Castello ci permette di conoscere il centro storico, fra i più antichi del novarese, con l’oratorio dei Santi Fabiano e Sebastiano, Palazzo Visconti con la “lobbia” in serizzo e la teoria di stemmi nobiliari cinquecenteschi che campeggia nella parte alta della facciata. Interessante la parrocchiale con lo scurolo antonelliano e rari dipinti dei secoli XVI e XVII. Spostandoci a nord incontriamo Marzalesco con il suo oratorio romanico di San Pietro e poi ancora Cureggio forte dei suoi monumenti romanici quali il Battistero, la parrocchiale dell’Assunta e il bel campanile. Eccoci a Borgomanero, di grande pregio l’oratorio romanico di San Leonardo, la parrocchiale di San Bartolomeo con tele del Morazzone, Villa Marazza con le rare collezioni di libri antichi e i dipinti di Bonfantini e la parrocchiale di Santa Cristina con il suoTanzio da Varallo. Spostiamoci lungo la direttiva nord ovest e lasciamo alla nostra sinistra la frazione Vergano con il suo Castello che domina il paesaggio sottostante. Poco dopo Gargallo ove svetta il bel campanile romanico della parrocchiale di San Pietro; proseguiamo alla volta di Soriso piccolo borgo di grande fascino con le stradine sapientemente lastricate, i bei palazzi nobiliari, la parrocchiale barocca di San Giacomo con l’elegante porticato e poco distante, nel verde delle colline, il tanto venerato Santuario della Madonna della Gelata. Ci dirigiamo ora alla volta di Briga Novarese dove nell’antico oratorio di SanTommaso troviamo uno splendido ciclo di affreschi dell’XI secolo. Giungiamo quindi a Invorio, conosciuta anche come la “porta del Vergante”.Interessante la parrocchiale barocca dei Santi Pietro e Paolo con le cappelle della Via Crucis affrescate nel 1754 dai Cantalupi di Miasino e ancora i resti di un antico castello medievale con la bella torre quadrata. A Paruzzaro merita una visita l’oratorio romanico di San Marcello (cimitero) interamente decorato da preziosi cicli di affreschi dei secoli XIV, XV e XVI. Nella vicina Oleggio Castello la parrocchiale dedicata a San Martino collocata in posizione panoramica. Il nostro percorso prosegue alla volta di Comignago con i segni ancora evidenti dell’antica abbazia di Santo Spirito luogo di grande suggestione. Ci spostiamo a Gattico, a nord del paese in campagna, ammiriamo i resti dell’antica chiesa di San Martino ormai scoperchiata da tre secoli. Ci dirigiamo ora a Veruno, dove troviamo nella chiesa dell’Assunta pregevoli affreschi dei secoli XV e XVI. Eccoci alla volta di Bogogno, ci attende l’antico oratorio di San Giacomo ai margini del paese e poi ancora lungo la strada che conduce ad Agrate l’oratorio romanico si Santa Maria in Valle. Ritorniamo in paese e alziamo lo sguardo: domina su tutto Palazzo Bono, elegante dimora del XVIII secolo. Ci dirigiamo alla volta di Cressa, costeggiando il golf club di Bogogno e dopo pocoin aperta campagna troviamo l’oratorio romanico di San Giulio con la bella facciata a capanna. Il nostro percorso sta per terminare, ci immettiamo sulla SR 229 del lago d’Orta e giungiamo dopo pochi km al piazzale della chiesa della S.S.Trinità di Momo e, con sguardo al passato possiamo immaginare quanti viandanti o pellegrini hanno sostato in questo antichissimo luogo di culto posto sulla via Francicegna.
20 durata: 1 giorno
mezzo: Bici, moto auto
distanza percorsa: 45 km
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21 durata: 1 giorno
mezzo: Bici, moto auto
distanza percorsa: 40 km
Le ville del Lago Maggiore Il percorso proposto è un “dilettoso passeggio” in margine al lago Maggiore, denso di suggestioni paesaggistiche e floreali e di divagazioni monumentali, come la gigantesca statua del San Carlone ad Arona. L’itinerario percorre il tratto di costa tra Arona e Belgirate, caratterizzato da una continua serie di ville, giardini sontuosi, case con terrazzi e balconi di oleandri, gerani e altri fiori dai variopinti colori, per poi proseguire verso Lesa e salire nel Vergante, toccando alcuni paesini tra cui Massino Visconti. Periodo consigliato: tutto l’anno anche se è particolarmente suggestivo in primavera ed estate per le fioriture delle numerose specie floreali. Treno: linea FS Novara-Arona (treno+bici) stazione di Arona
Percorso 38
L’itinerario parte da Arona, importante città ricca di storia e monumenti artistici, considerata per la sua posizione strategica la “chiave” del lago Maggiore. Da segnalare, in centro Villa Ponti, con il bel giardino di gusto romantico sede di interessanti mostre d’arte. Ci dirigiamo verso nord fino a raggiungere la gigantesca statua di San Carlo Borromeo, conosciuta anche come San Carlone (16989) ) alta altacirca circa35 35mt mt(con (con piedistallo), seconda solo a quella della Libertà in America, che domina dell’alto il lago sottostante. Nei pressi, meritano una sosta, i ruderi della Rocca Borromea distrutta dalla truppe napoleoniche, ora inseriti in un vasto parco cittadino. Punto panoramico di estremo interesse che spazia dai rossi tetti e alti campanili di Arona alla opposta riva lombarda con la maestosa Rocca di Angera. Si procede lungo la SS33 verso Lesa. Lungo la strada inizia la “costellazione” di ville erette durante l’ottocento subito dopo l’apertura della Strada del Sempione nel 1805. Di particolare pregio sono da segnalare a Meina Villa Faraggiana splendida costruzione neoclassica con il suo vasto parco ricco di essenze rare, Villa Cavallini a Solcio, Villa StampaManzoni (con la celebre Sala manzoniana aperta ai visitatori nei mesi di luglio e agosto) a Lesa. Tra i monumenti più importanti, l’Oratorio romanico di San Sebastiano a Lesa, la parrocchiale di San Michele e l’Oratorio romanico di San Paolo a Belgirate, nella provincia del Verbano Cusio Ossola. Tornando a Lesa è possibile proseguire verso il Vergante fino a giungere a Massino Visconti, feudo per oltre sei secoli della potente famiglia Visconti. Interessanti sono il castello, la chiesa di San Michele con affreschi e campanile romanico, la parrocchiale e in posizione dominante (4 Km) l’Eremo di San Salvatore. Il ritorno verso Arona può essere effettuato passando per Dagnente (circa 13 km) oppure per Nebbiuno, con la caratteristica Campiglia, piccolo agglomerato di edifici di origine medievale e la bella parrocchiale di San Giorgio E poi Pisano con la parrocchiale di Sant’Eusebio.
La terra tra i due laghi fra arte, devozioni, fiori, sapori, natura
La terra tra i due laghi è quel territorio che divide due specchi alpini: il Lago d’Orta e il Lago Maggiore, separati dal Mottarone , che dall'alto dai suoi 1500 metri, offre al visitatore un panorama a 360°. Questo lembo di terra, secondo le stagioni, dà la possibilità di apprezzare le bellezze della natura, sia a piedi che a cavallo, sugli sci o in bicicletta. Addentrandoci poi nei piccoli borghi, si ha l’illusione di essere tornati indietro nel tempo, per il grande silenzio che ci circonda. Se poi diamo uno sguardo ai loro centri storici con i tetti in pietra, i muri delle case stretti fra di loro, gli affreschi delle chiesette e il campanile che svetta sopra ogni cosa c’è da rimanere incantati come davanti a un presepe.
22 durata: 1-3 giorni
mezzo: Bici, moto auto
distanza percorsa: 80 km
Mezzo: auto, bici da corsa, mountain-bike (bici+treno), trekking ( percorso alternativo o integrazioni)
Periodo consigliato: auto tutto l’anno, bici e trekking da marzo a ottobre
Tipo di itinerario: autogestito Treno : linea Novara Domodossola (treno+bici) stazione Gozzano
Percorso Si parte da Gozzano: antico borgo già abitato in epoca romana, fu uno dei più importanti all’interno del Ducato longobardo dell’isola di San Giulio. La leggenda vuole che proprio a Gozzano, Giuliano, fratello di Giulio, vi edificasse la novantanovesima chiesa (San Lorenzo), interessante l’antica basilica dedicata a San Giuliano, il Palazzo Vescovile, Palazzo Ferrari- Ardicini con il suo bel giardino. Non tralasciamo (a 2 Km), lungo la strada che conduce a San Maurizio d’Opaglio, Santa Maria di Luzzara risalente all’ XI secolo, bell’esempio di oratorio romanico. Si ritorna verso Gozzano per dirigerci a Bolzano Novarese dove incontriamo sulla nostra sinistra una bella villa di campagna circondata da un vasto parco all’inglese (Villa Marietti): appena fuori dal paese, presso il cimitero sorge l’oratorio romanico dedicato a San Martino di Engrevo (antica località abitata da “uomini professanti legge franca, longobarda e romana” ) risalente all’XI secolo e ricco di affreschi del XV secolo ( info. Municipio tel. 0322 982080). Il nostro percorso continua su una bella strada panoramica e giungiamo al Monte Mesma (576 mt di altitudine), sede di un antico convento
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a terra tra i due laghi
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francescano (XVII sec.); scendiamo fino a Vacciago di Ameno, dove diamo un’occhiata alla stupenda villa Calderara, casa- studio dell’omonimo artista sede di una interessante raccolta di opere d’arte, dei maggiori esponenti degli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso. Si prosegue verso nord e ci fermiamo nel grande piazzale panoramico antistante il Santuario della Madonna della Bocciola (luogo devozionale fra i più venerati nella zona); poco dopo giungiamo ad Ameno *, borgo ricco di ville e case padronali di notevole pregio, fra le quali Villa Monte Oro, in stile liberty , circondata da un vasto parco all’inglese (privata). Proseguiamo per Miasino dove possiamo ammirare Villa Nigra, che si compone di tre corpi di fabbrica edificati nel ‘500,’600,’700 un vasto giardino con una rara collezione di camelie antiche le fa da contorno ( info: pro-loco tel. 0322980052). Lasciata Miasino possiamo proseguire per Armeno dove ci fermiamo alla chiesa romanica di Santa Maria Assunta e ammiriamo la splendida facciata costruita in grossi blocchi di pietra. Merita una breve sosta il “Museo degli alberghieri” (info. Ecomuseo del Cusio tel. 0323 89622). Si prosegue (15 km) alla volta del Mottarone (mt.1491) attrezzata località sciistica con eccezionale punto panoramico: la vista spazia dal lago d’Orta fino al monte Rosa e alle Alpi svizzere da un lato, dal lago Maggiore con le sue isole e i laghi di Varese, di Monate e di Comabbio e il Resegone dall’altro e poi più a sud a perdita d’occhio fino alla Pianura Padana. Si ritorna sulla vecchia strada fino a lambire l’abitato di Armeno; dopo circa 6 Km si giunge a Coiromonte (alt. 810 mt), lasciamo il mezzo (auto) e visitiamo a piedi il piccolo nucleo storico. Da segnalare numerosi alpeggi ove è possibile acquistare le “tome del Mottarone” formaggio tipico perlopiù di latte vaccino, a volte di latte caprino. Il tipico paesaggio ci accompagna fino a Sovazza, altra frazione di Ameno, pregevole la parrocchiale con resti di antichi affreschi. Percorrendo la sp 39 e costeggiando a nord la valletta dell’Agogna, si giunge a Gignese ** (alt. 707 mt ) patria degli ombrellai dove si può visitare il “Museo dell’ombrello e parasole” e il “Giardino botanico Alpinia” ( info: Ecomuseo del Cusio tel 0323 89622), Attraversiamo Carpugnino e Brovello fino a giungere a Massino Visconti, panoramici paesi dell’ALTO VERGANTE. Qui possiamo ammirare l’antica chiesa di San Michele con lo splendido campanile romanico pendente e poi ancora il maestoso castello Visconteo; si lascia il paese e si imbocca una tortuosa strada ( Km 4) che conduce all’Eremo di San Salvatore, luogo incantevole di antiche origini (risale al XI sec.) fondato dai benedettini con panorama mozzafiato sul lago Maggiore.
Ritorniamo sulla provinciale godendosi il più possibile il panorama che ci circonda sino a giungere a Nebbiuno ( Km 4 ). Uno sguardo meritato è per il piccolo borgo di Campiglia, raggiungiamo quindi Pisano, dove ammiriamo una pregevole parrocchiale riedificata nel tardo cinquecento, con antichi affreschi ( XIII e XIV sec). Eccoci a Colazza, altro borgo del Vergante, dal piazzale della parrocchiale si godono vedute panoramiche di incomparabile bellezza e lungo i viottoli le tipiche fontane di pietra sono affiancate da cappelle devozionali. Da qui si procede alla volta di Invorio*** che conserva i resti del Castello Visconteo (privato); interessante la torre alta 17 mt con merlatura a coda di rondine. *Lasciata Armeno si prende la stradina che conduce alle frazioni Barozzera, Cassano, Pecorino, Sculera, piccoli borghi sapientemente riadattati a case di vacanza, da scoprire a piedi, in mountain bike e a cavallo.
23 durata: 1 giorno
mezzo: Bici, moto auto
distanza percorsa: 55 km
** Lasciamo Gignese attraversiamo le piccole frazioni di Vezzo, Vedasco e Binda fino a giungere a STRESA, la visita può continuare fino alle isole Borromeee (isola Bella con il prezioso Palazzo e l’incantevole giardino all’italiana, la caratteristica isola dei Pescatori, la romantica isola Madre) BELGIRATE, LESA, MEINA, ARONA quattro perle ricche i fascino completano i paesi rivieraschi del Lago Maggiore. *** Dal centro di Invorio proseguire per la Madonna del Carmine, girare a sinistra fino ad arrivare alla frazione Mornerone, dove si lascia l’auto; da qui, attraverso un bel sentiero si arriva al Monte Barro ( alt.581 mt ), un colle, a cavallo fra i laghi d’Orta e Maggiore, ove sorge l’antica chiesa di Santa Maria Annunziata. E’ possibile continuare la passeggiata lungo il sentiero posto a nord fino ad arrivare alla frazione Pecorino di Ameno (a piedi solo andata 1 h). Il percorso è fattibile anche in mountain bike e a cavallo.
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La Riviera d’Orta
Il nostro itinerario parte da Gozzano (vedi itinerario 22), ci dirigiamo a nord sulla litoranea 229 del lago d’Orta e scendiamo a Buccione, dove possiamo ammirare l’antica Casa dei Vescovi, luogo di sosta e transito del clero che attendeva, nei secoli scorsi, di imbarcarsi per l’isola di San Giulio. Ritorniamo sulla strada regionale e ci dirigiamo alla volta di Orta dove ci aspetta l’antico borgo con tetti in piode attraversato da stradine acciottolate sulle quali si affacciano splendide costruzioni di epoca medievale (Casa Forte del 1306, via Bersano), rinascimentale (Palazzo della Comunità, Palazzo Gemelli in salita Motta nei pressi della parrocchiale dell’Assunta) e poi ancora Palazzo Umbertini, la Casa dei Nani …Da piazza Motta, “salotto buono” di Orta, ci imbarchiamo con un battellino alla volta della “incantata” isola di san Giulio, che dista 10 minuti dalla terraferma, considerata da sempre il cuore religioso del Cusio. Un’antica basilica ci attende, si dice fondata da San Giulio
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a Rivera d'Orta
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nel IV secolo d.C. è ricca di affreschi e tele ma custodisce anche un gioiello di rara bellezza: un ambone in marmo nero d’Oira scolpito nell’XI secolo. Sull’isola troviamo l’antico Palazzo dei Vescovi che accoglie, dal 1973, una comunità di monache di clausura benedettine, il monastero Mater Ecclesiae. Di rara bellezza, ma anche misteriose, le case che accompagnano, una accanto all’altra, lungo l’unica strada ad anello dell’isola il viandante silenzioso che cerca pace in questo luogo sacro. Ritorniamo ad Orta e ci spostiamo a piedi (15 minuti) o in auto in cima al promontorio di Orta, verso il Sacro Monte (1591), luogo di fede popolare con le sue venti cappelle riccamente decorate da stucchi, affreschi, statue e immerse in una lussureggiante vegetazione, rievocano scene della vita di San Francesco. Il Sacro monte di Orta, con altri sacri monti del Piemonte e della Lombardia, sono riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità. Ci spostiamo ora alla volta di Legro, frazione di Orta, famosa per i muri dipinti con soggetti tratti da film girati in loco. Ritorniamo sulla litoranea e giungiamo a Pettenasco on la sua bella parrocchiale e l'originale campanile. Merita una visita il Museo della Tornitura del Legno (info: Ecomuseo) situato negli spazi della casa Medievale.Lasciamo la provincia di Novara e ci spostiamo nella provincia del Verbano Cusio Ossola fino ad Omegna, attraversiamo il centro storico con la bella strada che si affaccia sul lungolago e ci dirigiamo sulla sponda ovest del lago. Eccoci a Brolo con l’antica Villa Tarsis e poi Nonio, Cesara con l’antica parrocchiale di San Clemente e poi ancora attraversando boschi di castagni, faggi e querceti giungiamo a Pella (provincia di Novara) dove ci aspetta la suggestiva chiesa di San Filiberto con il suo alto campanile romanico. Fermiamoci , diamo uno sguardo al lago, di fronte a noi l’isola di San Giulio (raggiungibile con motoscafi), il borgo di Orta, il Sacro Monte, a destra la Torre di Buccione, sulla sinistra il Mottarone:insomma “una vista sul bello”. Ci dirigiamo alla volta di Alzo e percorriamo una strada ripida che ci porta a Boleto e poi ancora più su fino al santuario della Madonna del Sasso posto su uno sperone a strapiombo di granito bianco, da qui, nelle giornate limpide, si gode di un panorama unico. Ritorniamo e giungiamo a San Maurizio d’Opaglio, patria del “rubinetto”. E’ qui che decine di imprese, grandi o piccole, danno vita da oltre un secolo all’economia specialistica idraulica che caratterizza la sponda sud occidentale del lago d’Orta. Da vedere il Museo del Rubinetto (info: Ecomuseo), un percorso espositivo visto come vero e proprio viaggio nel tempo dell’acqua e della tecnologia ad essa riferita. Ci si può permettere una piccola deviazione alla frazione Opagliolo dove sorge l’antico oratorio di San Giulio immerso nel verde lungo un sentiero che conduce al lago. Narra la leggenda che proprio qui Giulio si sia fermato per pregare prima di approdare all’isola di San Giulio. Ritorniamo sulla provinciale e ci dirigiamo a Pogno, altro centro di rilievo legato all’industria del rubinetto, ammiriamo la parrocchiale dei santi Pietro e Paolo con l’elegante porticato e la superba scalinata e poi ancora i caratteristici “muri dipinti” che troviamo disseminati nel paese. L’itinerario si conclude percorrendo la s.p. 45 che ci conduce a Gozzano.
I Golf stellati
golf stellati
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Golf Tour sui greens a 9 buche
durata: 1-4 giorni
mezzo: Auto
distanza percorsa: 110 km
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L’itinerario prevede la possibilità di giocare in 4 dei più bei campi a 9 buche del Piemonte situati nel novarese e nel verbano in località ricche di arte, natura, storia e una rinomata gastronomia in una terra accogliente e ospitale per vocazione della sua gente. Il Golf Club Novara sorge a pochi km dalla città di Novara e si adatta perfettamente a chi privilegia e ama il gioco corto; il Golf Club Alpino di Stresa è stato sede del primo Open d’Italia nel 1925 e ha mantenuto intatto nel tempo il fascino di un percorso naturale che si adatta al terreno ondulato delle colline alle spalle del Lago Maggiore; il Golf Club Piandisole si trova sulle Prealpi alle spalle del Lago Maggiore a circa 1000 metri di altezza mentre il Golf & Sporting Club Verbania è l’ultimo campo nato nella zona e si distingue soprattutto per la semplicità e funzionalità del percorso. Periodo consigliato: da marzo ad ottobre anche se i Club sono aperti tutto l’anno.
Itinerario : La prima tappa dell’itinerario è il Golf Club Novara a Bellinzago Novarese (NO). Caratteristiche percorso: 9 buche, par 70, SSS 68, m. 2710 Il club offre alla clientela numerose attrezzature quali: Putting Green, Pitching Green, spogliatoi, buvette, parcheggio, piscina, golf cart, carrelli. Stagione: aperto tutto l’anno (chiuso dal 23/12 al 07/01 e dal 07/08 al 18/08) Giorno chiusura: il lunedì non festivo La seconda tappa è il Golf Club Alpino di Stresa a Vezzo (VB). Caratteristiche percorso: 9 buche par 36, SSS 68, mt2723 Il club offre alla clientela attrezzature quali: Driving Range, Pro-Shop, bar e ristorante Stagione: da marzo a dicembre Giorno chiusura: il Martedì non festivo escluso dal 30/06 al 1/09 La terza tappa è il Golf Club Piandisole a Premeno (VB). Caratteristiche percorso: 9 buche dp par 68, SSS 67, mt. 5023 Il club offre alla clientela attrezzature quali: Driving Range, bar, ristorante Stagione: aperto da aprile a Novembre Giorno chiusura: il mercoledì non festivo escluso dal 20/6 al 10/9 La quarta tappa è il Golf & Sporting Club Verbania a Verbania Fondotoce (VB). Caratteristiche percorso: 9 buche par 34, SSS 66, mt. 2410 Il club offre alla clientela attrezzature quali: Driving Range, Putting Green, Pitching Hole, 24 postazioni di cui 6 coperte, snack bar, spogliatoi, ristorante Stagione: aperto tutto l’anno Giorno chiusura: il mercoledì non festivo
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Riferimenti: Golf Club Novara Bellinzago Novarese, Frazione Cavagliano (NO) Via delle Scuole n. 2 Tel. +39 0321927834 – fax +39 0321927834 e-mail: golfclubnovara@tin.it www.golfclubnovara.it Golf Club Alpino di Stresa Viale Golf Panorama 49, 28040 Vezzo (VB) Tel. +39 0323 20642 – fax. +39 0323 20642 e-mail: info@golfalpino.it http://www.golfalpino.it/
Golf Club Piandisole Premeno (VB) Via Alla Pineta 1 Tel. +39 0323 587100 fax +39 0323 587100 e-mail: golfpiandisole@libero.it www.golfpiandisole.it Golf & Sporting Club Verbania Località Portaiolo, Verbania Fondotoce (VB) Tel. +39 0323 80800 – fax +39 0323 80771 e-mail: golfverbania@libero.it
golf stellati
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Golf tour sui top greens del novarese e del verbano
1-3 giorni
mezzo: Auto
distanza percorsa: 40 km
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L’itinerario prevede la possibilità di giocare in 3 campi, considerati tra i migliori percorsi italiani ed europei. Il Golf Club Bogogno, progettato dall’americano Robert Von Hagge, sorge in una zona collinare alle spalle del Lago Maggiore e offre due differenti percorsi che rendono il gioco piacevole e giustamente impegnativo per giocatori di ogni livello. Il Golf Club Castelconturbia è invece frutto di un progetto di Robert Trend Jones e costituisce uno dei più impegnativi campi da golf d’Italia. Noto per i suoi greens, molto grandi ma anche molto “mossi”, Castelconturbia presenta 3 differenti percorsi di 9 buche intercambiabili tra loro. Il Golf Club “Des Iles Borromees” nella provincia del Verbano Cusio Ossola si sviluppa, infine, nell’altopiano sopra Stresa a circa 600 metri di altitudine. Le 18 buche sono state ricavate nel pieno rispetto della flora locale e sono immerse in boschi di pini, abeti, larici frammisti a querce, lecci e castagni. Le caratteristiche principali del “Des Iles” sono senza dubbio l’aspetto paesaggistico ed il disegno del percorso, estremamente vario e ricco di ostacoli e dislivelli. Periodo consigliato: da marzo ad ottobre anche se i Club sono aperti tutto l’anno.
Itinerario : La prima tappa è il Golf Club Bogogno a Bogogno (NO). Caratteristiche percorso: 18 buche par 72, SSS 72, mt. 6171 e 18 buche par 72, SSS 72, mt. 6200 Il club offre alla clientela attrezzature quali: Putting-Green, Pitching-Green, GolfStudio, piscina, tennis, Pro-Shop, bar, ristorante, buvette, sala biliardo, carrelli, golfcarts, junior’s club, noleggio bastoni, Driving Range con 8 postazioni coperte e 40+20 postazioni scoperte Stagione: aperto tutto l’anno Giorno chiusura: lunedì non festivo La seconda tappa è il Golf Club Castelconturbia ad Agrate Conturbia (NO). Caratteristiche percorso: 27 buche più 3 buche par 3 executive; Percorso ROSSO: 9 buche, m. 3266; Percorso GIALLO: 9 buche, m. 3085; Percorso AZZURRO: 9 buche, lunghezza m. 3145 Il club offre alla clientela attrezzature quali: Driving Range, Putting Green, golf cars, carrelli, bar, ristorante, foresteria, piscina, tennis, Golf-Shop, palestra Stagione: aperto da Febbraio a Dicembre Giorno chiusura: il martedì non festivo La terza tappa è il Golf Club “Des Iles Borromees” a Brovello-Carpugnino (VB). Caratteristiche percorso: 18 buche par 72, SSS 72, mt. 6122
Il club offre alla clientela attrezzature quali: campo pratica, putting green, pro-shop, bar, ristorante, golf carts, noleggio carrelli e sacche. Stagione: aperto tutto l’anno (escluso gennaio) Giorno chiusura: lunedì non festivo (escluso mesi estivi) Note: L’itinerario può essere integrato con altri due percorsi a 18 buche in provincia di Varese: il Golf Club di Varese di Luvinate ed il Golf Club dei Laghi di Travedona Monate.
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Riferimenti: Golf Club Bogogno Bogogno (NO) Via Sant’Isidoro 1, Tel. +39 0322 863794 – fax +39 0322 863798 e-mail: circologolfbogogno@tiscali.it - info@circologolfbogogno.com www.circologolfbogogno.com Golf Club Castelconturbia Agrate Conturbia (NO) Via Suno - Località Bindellina Tel. +39 0322 832093 fax +39 0322 832428 e-mail: castelconturbia@tin.it - http://www.castelconturbia.it/ Golf Club “Des Iles Borromees” Brovello-Carpugnino (VB) Località Motta Rossa Tel. +39 0323 929285 – fax +39 0323 929190 e-mail: info@golfdesilesborromees.it - www.golfdesilesborromees.it
Indirizzi utili : Provincia di Novara 28100 Novara - Corso Cavour, 4 Ufficio Turismo Tel. 0321 37 84 43 - 472 Fax 0321 37 84 79 www.provincia.novara.it e-mail: turismo@provincia.novara.it Agenzia Turistica Locale delle Provincia di Novara 28100 Novara - Baluardo Quintino Sella, 40 Tel. 0321 39 40 59 Fax 0321 63 10 63 www.turismonovara.it e-mail: novaratl@tin.it Ufficio Informazioni Turistiche Novara Tel. 0321 33 16 20 Fax 0321 63 02 91 e-mail: iatturismo@comune.novara.it Ufficio Informazioni Turistiche Galliate 28066 Galliate - P.zza Vittorio Veneto Tel. 0321 86 48 97 Fax 0321 86 64 60 e-mail: sociocult@comune.galliate.no.it Ufficio Informazioni Turistiche Ghemme 28074 Ghemme - via Interno Castello, 1 Tel. 0163 84 18 70 Fax 0163 84 18 70 www.ghemme.net e-mail: info@ghemme.net Distretto Turistico dei Laghi Tel. 0323 30 41 6 Fax 0323 93 43 35 e-mail: infoturismo@distrettolaghi.it Ufficio Informazioni Turistiche Arona 28041 Arona - P.le Duca d'Aosta Tel. 0322 24 36 01 Fax 0322 24 36 01 e-mail: arona@distrettolaghi.it Ufficio Informazioni Turistiche Lesa 28040 Lesa - Via Vittorio Veneto, 21 Tel. 0322 77 20 78 Fax 0323 77 13 9 e-mail: lesa@distrettolaghi.it Ufficio Informazioni Turistiche Massino Visconti 28040 Massino Visconti - Via Viotti, 2 Tel. 0322 21 97 13 - e-mail: massino@distrettolaghi.it Ufficio Informazioni Turistiche Orta San Giulio 28016 Orta - Via Panoramica Tel. 0322 90 51 63 Fax 0322 90 52 73 e-mail: Inforta@distrettolaghi.it Ufficio Informazioni Turistiche Borgomanero 28021 Borgomanero - C.so Roma, 136 Tel. 0322 86 99 92 Fax 0322 83 10 14 e-mail: uffturistico@comune.borgomanero.no.it Ufficio Informazioni Turistiche Pettenasco 28028 Pettenasco - Via Unità d'Italia, 3 Tel. e Fax 0322 89 59 3 Parco Naturale Valle del Ticino Tel. 0321 51 77 06 Fax 0321 51 77 07 Parco Naturale del Monte Fenera Tel. e Fax 0163 20 93 56 Parco Naturale Lame del Sesia e Riserva Naturale speciale Isolone di Oldenico. Palude di Casalbeltrame Tel. 0161 73 11 2 Fax 0161 73 31 1 Riserva NaturaleOrientata le Baragge Tel. 015 25 87 028 Fax 015 25 87 904 Riserva del Sacro Monte Orta - Monte Mesma - Torre Buccione Tel. 0322 91 19 60 Fax 0322 90 56 54 Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago Tel. 0322 24 02 39 Fax 0322 23 79 16
testi: Maria Rosa Fagnoni, Susanna Borlandelli, Raffaella Afferni, Tullia Andreoli, Alessia Frigato coordinamento editoriale: Maria Rosa Fagnoni fotografie: archivio ATL novara progetto grafico e impaginazione : Marco Andenna stampa: Italgrafica Novara © PROVINCIA DI NOVARA, Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm, e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazioni delle fonti.
MUSEI: BORGOMANERO (FRAZ. S. CRISTINA) • Museo di Santa Cristina “Come Eravamo” Piazzale Chiesa, 1 – (ex Palazzo Bono) Tel. 0322 804125 – 804145, cell. 3384750929 BRIGA NOVARESE • Museo Civico di Cultura Materiale Piazza Unità d’Italia, 1, Tel. 0322 955731 fax 0322 913690 Tel. 0322 912088 (biblioteca comunale) CASALBELTRAME • Museo Etnografico dell’Attrezzo Agricolo “L’Civel” Via Cavour, 4 Apertura su richiesta, Tel. 0321 83154, fax 0321 83077 GALLIATE • Museo Angelo Bozzola Castello Visconteo-Sforzesco Per informazioni tel. 0321 800762, fax 0321 800725 NOVARA • Museo Novarese di Arte e Storia e Sezione Archeologica “Remo Fumagalli” Palazzo del Broletto Via Rosselli, 20, Tel. 0321 3702764 • Galleria d’Arte Moderna “Paolo e Adele Giannoni” (attualmente chiusa al pubblico) Palazzo del Broletto Via Rosselli, 20, Tel. 0321 3702764 • Museo di Storia Naturale “Faraggiana” Palazzo Faraggiana Via G. Ferrari, 13, Tel. 0321 3702764 • Museo Etnografico “Ugo Ferrandi” Palazzo Faraggiana Via G. Ferrari, 13- Tel. 0321 3702764 • Raccolta Teatrale Conte M. Caccia di Romentino Civico Teatro C. Coccia Via F.lli Rosselli, 47, Tel. 0321 3702764 Servizio Musei e Beni Culturali, tel. 0321 3702764 e-Mail: musei@comune.novara.it • Museo Lapidario Via Puccini, 11- Tel. 0321 661661 • Museo Storico Novarese “Aldo Rossini" Viale Rimembranza, Tel. 0321 478062 OLEGGIO • Museo Civico Etnografico “C.G. Fanchini” Vicolo della Chiesa, 1 - Tel. e fax 0321 91429 • Museo d’Arte Religiosa Piazza Bertotti, Tel. 0321 91168 ROMAGNANO SESIA • Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia Via Torre, 2, Tel. e fax 0163 827237, cell. 347 5391441 SAN NAZZARO SESIA • Museo “Terre di Risaia” Via Vittorio Emanuele (ex scuole) Per informazioni 0161 73112 (Municipio) SORISO • Museo Antichi Mestieri Via Teresa Bagarelli Per informazioni 0322 983202, fax 0322 983956 SUNO • Museo degli Attrezzi Agricoli Contadini Via Mottoscarone, 55 Tel. 0322 85356 TORNACO • Museo della Civiltà e Cultura della Bassa Novarese “L’uomo e la sua terra, passato e presente” Villa Marzoni, via San Carlo, 14 Per informazioni tel. 0321 846118, fax 0321 846377 VARALLO POMBIA • Museo Archeologico Via Simonetta, 3 – Tel. 0321 95355, Fax 0321 95182 • Pinacoteca di Villa Soranzo Piazza Mazzini, 1 – Tel. 0321 95355, Fax 0321 95182 PETTENASCO • Ecomuseo del Cusio P.zza Unità d'Italia, 2 - Tel. 0323 89 262 Fax 0323 88 86 21 e-mail: ecomuseo@lagodorta.net ARONA • Museo Civico Archeologico di Arona P.zza S. Graziano, 34 - Tel. 0322 48 29 4 e-mail: archeomuseo@comune.arona.no.it.
Guide Turistiche abilitate della Provincia di Novara Susanna Borlandelli Novara Telefono n. 0321/31007 Patrizia Romerio Novara E-mail patrizia.romerio@virgilio.it Telefono n. 0321/457030 Claudia Boggio Baveno (VB) E-mail info@lagomaggioretour.com Telefono n. 0323/925290 - 348/2310527 Massimo Gianoglio Domodossola (VB) E-mail sylviamax@tiscalinet.it Telefono n. 0324/47601
Claudia Ruschena Castelletto Sopra Ticino (NO) E – mail claudia@lagomaggiore-tour.it Telefono n. 0331/920578 – 338/6358857 Patrizia Spini Stresa (VB) E – mail spinipatrizia@virgilio.it Telefono n. 360/302406 – 0323/925075 Sara Vicario Armeno (NO) E – mail info@in-tour.it Telefono n. 0322/900227 Myriam Bulla Borgoticino (NO) Telefono n. 347/7856903
Roberto Pessina Orta san Giulio (NO) Telefono n. 0322/90227 – 333/9881030 Tiziana Dall’Orto Arizzano (VB) E-mail massimo.tiziana@libero.it Telefono n. 0323/551708 – 329/0096480 Elvira Monica Mandelli Verbania E-mail e.monicamandelli@tiscali.it Telefono n. 0323/501378 Pia Maria Molteni Premosello Chiovenda fraz. Colloro (VB) E-mail piamolteni@tiscali.it Telefono n. 0324/88745 – 347/8718892
Sylvia Soldarini Domodossola (VB) E-mail sylviamax@tiscalinet.it Telefono n. 0324/47601
Tania Canova Trecate (NO) Telefono n. 0321/76849 – 338/4507161
Marta Bassano Novara E-mail marta.bassano@gmail.com Telefono n. 0321/628876 – 349/7804194
Maria Federica Patroncino BorgoTicino (NO) E-mail don.gen@libero.it Telefono n. 0321/90244 – 348/5525206
Anna Colombo Novara E – mail an.col62@libero.it Telefono n. 338/5868780
Lucia Bogoni Novara E-mail lucia@cdmp.it Telefono n. 380/3121962
Federica Mingozzi Bellinzago Novarese (NO) E-mail fmbell@libero.it Telefono n. 0321/985944
Paola Colombo Bellinzago Novarese (NO) E – mail p-colombo@virgilio.it Telefono n. 0321/98445
Rosa Conti Cameri (NO) E-mail rosellaconti@libero.it Telefono n. 0321/517449 – 333/2459301
Barbara Rosa Rosaspina Nebbiuno (NO) E – mail r.baba@katamail.com
Teresa De Maria Lesa, Fr. Comnago (NO) Telefono n. 0322/77714
Barbara Delton Novara Telefono n. 0321/461633
Luca Sconfienza Verbania Pallanza E –mail insubriaviaggi@libero.it Telefono n. 0323/502841
Nicola Fallacara Dormelletto (NO) E – mail nicolafallacara@libero.it Telefono n. 328/1681857
Claudia Fontaneto Fontaneto d’Agogna (NO) E-mail claudiafontaneto@hotmail.com Telefono n. 0322/89531 – 340/5702773
Rita De Gaudenzi Sovazza di Armeno (NO) E – mail ritadegaudenzi@tiscalinet.it Telefono n. 0322/900432
Elena Gandini Pray (BI) E – mail gandinie@tiscali.it Tel. 015/7655250 – 347/6722628
Adriana Hofer Novara E-mail adrianahofer@libero.it Telefono n. 0321/625110 – 348/0725925
Teodolinda Manni Meina (NO) E-mail linda@dwip.it Telefono n. 0322/65541
Alessandro Giordani Novara E – mail alessandrogior@tiscali.it Telefono n. 0321/624759 – 338/3385496
Claudia Mancini Cavaglio d’Agogna (NO) E-mail claudiamancini_2000@yahoo.it Telefono n. 347/1473320
Laura Parola Romagnano Sesia (NO) E – mail laura.parola@libero.it Telefono n. 0163/831691
Laura Lissoni Borgomanero (NO) E – mail llissoni@tin.it Telefono n. 0322/841633
Marinella Miglio Bellinzago Novarese (NO) E-mail marinellamiglio@libero.it Telefono n. 0321/927211 – 347/1211706
Kate Alison Williamson Omegna (VB) E – mail katewialliamson@libero.it Telefono n. 0323/63793 – 347/2471418
Sonia Martelli Novara Telefono n. 0321/625111
Simona Oioli Gattico (NO) E-mail simoioli77@tiscali.it Telefono n. 0322/838576 – 328/7552783
Matteo Barbaglia Briga Novarese (NO) Telefono n. 0322/93968
Elena Mastretta Meina (NO) Telefono n. 0322/65270 – 335/6702408 E – mail elena.mastretta@istruzione.it
Maria Claudia Buscher Belgirate (VB) E – Mail info@lagomaggiore-reisen.com Telefono n. 0322/76686 – 335/5363405
Carla Pisani Novara E – mail carla.pisani@libero.it Telefono n. 0321/456440 – 339/8857313
Daniela Grisoni Arona (NO) E – mail dagne@libero.it Telefono n. 0322/241079 – 338/4742759
Elena Rame Romentino (NO) E – mail elenarame@yahoo.it Telefono n. 0321/860653 - 333/5298463
Giuseppina Lacchini Castelletto Sopra Ticino (NO) E mail g.lacchini@tiscali.it Telefono n. 333/2267770
Lara Vietti Massino Visconti (NO) E – mail laralago@libero.it Telefono n. 0322/219042 – 333/3019432
Patrizia Pomella Galliate (NO) E-mail pomellapatrizia@libero.it Telefono n. 0321/864858 – 339/6200275 Francesca Citraro Novara E-mail fcitraro@hotmail.it Telefono n. 0321/620334 – 335/8273623 Veronica Menzio Dormelletto (NO) E-mail veronica.menzio@hotmail.com Telefono n. 0322/44944 – 347/1661061 Alessandra Noseda Sesto Calende (VA) E-mail alessandra.noseda@libero.it Telefono n. 349/5890288
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Note
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Immagini: Regione Piemonte Adam & Partner Integrated Communications
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