Maggio 2003 ok

Forlì-Cesena

Mensile di Edit Sapim srl - Anno VII - N. 5 - Maggio 2003 - Aut. Trib. di Forlì del 20/10/97 - Reg. Stampa n. 28/97- Sped. abb. Post. art. 2 Comma 20/b, Legge 662/96 - Dir. P.T. Forlì - Tassa pagata - Pubbl. inf. 45%.

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L’assemblea annuale di Legacoop ha preso atto dei risultati positivi conseguiti dalle cooperative associate durante il 2002 e delle aspettative per il 2003. Quest’anno il 60% delle cooperative prevede ricavi in crescita, il 35% si attende un consolidamento del fatturato, per un incremento medio di alcuni punti in percentuale. Sul versante dell’occupazione, il 35% la valuta in crescita mentre il 65% la stima stabile. Quanto agli utili attesi, il 35% li valuta crescenti, il 45% stabili, il 20% in diminuzione. La metà delle cooperative pensa ad un 2003 con tassi di crescita più virtuosi rispetto ai propri competitori. Emerge il quadro complessivo di una cooperazione in ottimo stato di salute. Un risultato non casuale. In questi anni, si sono radicate fra i cooperatori alcune prassi vincenti: il rafforzamento della qualità delle risorse umane come plus competitivo, l’assunzione di comportamenti innovativi, l’impiego di professionalità molto specializzate, l’introduzione di innovazioni e moderne tecnologie. Ancora una volta, in questo territorio, si dimostra che il pluralismo imprenditoriale ed una marcata presenza della cooperazione determinano più sviluppo, più benessere, più equità. Non a caso la nostra provincia è fra le prime in Italia e nel mondo. Evitiamo però ogni trionfalismo. È fuori dubbio che attraversiamo una congiuntura impegnativa. Abbiamo bisogno di risposte al divaricarsi dei differenziali rispetto agli altri paesi europei. La nostra sfida si combatte e si vince sul terreno della qualità e dei diritti. Alla cooperazione servono orizzonti di sviluppo alti; una scuola moderna, rinnovate politiche formative, pratiche di sostegno delle nuove imprese e di quelle innovative, il trasferimento tecnologico, infrastrutture della vecchia e della nuova generazione.

Per crescere ci vogliono un sapere diffuso, dinamismo imprenditoriale, una etica del lavoro forte e solidale, un contesto sociale sicuro ed equilibrato. Siamo in prima fila per contrastare il lavoro nero, per garantire il rispetto delle regole, la garanzia delle tutele personali. Perseguiamo uno sviluppo economico e sociale continuo, moderno e di qualità, non oppresso dalla burocrazia. Rivendichiamo un ruolo attivo nella definizione del nuovo welfare municipale e comunitario, valorizzando i principi di sussidiarietà e di equità. Pensiamo ad uno sviluppo di attività produttive ad impronta ambientale sostenibile. Preferiamo un mercato del lavoro qualificato. Siamo interessati a strumenti finanziari e di credito ad uso del sistema delle imprese. Su questi terreni sappiamo bene che da soli non bastiamo: occorre collaborare e concertare, occorre cooperare.

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Passaggio di testimone fra Monica Fantini e Cristian Maretti, ora all’ANCA di Roma onica Fantini, 38 anni, forlivese, è la nuova responsabile del settore agroalimentare di Legacoop Forlì-Cesena.

Prende il posto di Cristian Maretti, che dopo quattro anni trascorsi a Forlì-Cesena è stato chiamato a ricoprire un importante incarico presso la direzione dell'Associazione Nazionale delle Cooperative

M

HERA FORLI’-CESENA Srl Sede - Distretto Cesena: Via A. Spinelli, 60 47023 CESENA tel. 0547.643711 fax 0547.643800 Distretto Forlì: Via Balzella, 24 47100 FORLI' (FC) tel. 0543.790911 fax 0543.724272 Distretto Rubicone-Mare: Via Rubicone Dx, 1950 47039 SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC) tel 0541.933914 fax 0541. 931672

Agricole di Roma.

Dopo la laurea in scienze politiche col massimo dei voti ed il Master FSE di Business internazionale per l'impresa, Monica Fantini ha sviluppato un’esperienza decennale nel campo dell'analisi e pianificazione per l'implementazione di progetti di sviluppo ambientale e di qualità nel settore agroali-

Vengono presentati ve n e rdì 30 maggio alle 10,30 all’Hotel San Gior gio di Forlì i progetti di Legacoop per il 2003. Sei le iniziative che verranno esposte al pubblico. A d introdurre i lavori sarà il p residente di Legacoop Forlì-Cesena, Mauro Pa solini, seguito dal saluto del Sindaco di Forlì, Franco Rusticali. Le con clusioni saranno a cura del Vicepresidente di Le gacoop nazionale, Gior gio Bertinelli.

mentare, affinando altresì le proprie competenze in materia di igiene e sicurezza sul lavoro. Nel suo lunghissimo curriculum figurano esperienze professionali e formative in Europa, Nord Africa, America Latina e Medio Oriente, al servizio di alcune delle più importanti società di consulenza e formazione del movimento cooperativo.

Dalla fusione tra Apofruit, Generalfruit e Metapontina nasce una nuova cooperativa leader nel mercato europeo.

Nell'immagine i protagonisti della fusione: da sinistra a destra Enzo Treossi (Presidente Apofruit e neo presidente Apofruit Italia), Giuseppe Bubani (presidente General fruit), Nicola Serio (Presidente Metapontina).

Nello statuto vanno inserite le regole per la ripartizione dei ristorni a riforma del diritto societario riguardante le società cooperative contiene alcune norme che, se apparentemente non comportano grosse novità, ad una lettura più attenta ed approfondita possono rivelarsi invece molto importanti per i futuri assetti cooperativi.

In generale la nuova disciplina sembra porre molta attenzione sulla figura del socio, accentuando gli aspetti di tutela e di rafforzamento dei suoi diritti.

Si può infatti notare che la nuova formulazione legislativa obbliga le cooperative ad inserire nello statuto le regole non solo per la ripartizione degli utili, cosa già prevista dal vecchio art.

2518 C.C., ma anche quelle per la ripartizione dei ristorni, così come previsto dal nuovo art. 2521 del C.C. Per quanto riguarda poi i rapporti tra cooperativa e soci, ed in particolare per la determinazione delle regole di svolgimento dell’attività mutualistica, lo stesso nuo-

L

vo articolo rimanda espressamente ai regolamenti sociali, attribuendo loro maggiore ufficialità. Infatti, fino ad ora i regolamenti, pur non essendo previsti in norma di legge, venivano approvati dall’assemblea dei soci con le maggioranze ordinarie per regolare alcuni aspetti del rapporto sociale non contemplati dallo statuto (si pensi al regolamento

sul prestito sociale o a quello sul conferimento nelle cooperative agricole); oggi la legge richiama espressamente i regolamenti riguardanti l’attività mutualistica tra socio e società stabilendo che, se non fanno parte integrante dell’atto costitutivo, devono essere comunque predisposti dagli amministratori ed approvati dall’Assemblea dei soci con le

maggioranze previste per le assemblee straordinarie, ovvero con maggioranze più qualificate. Tali maggioranze ovviamente devono valere anche per le modifiche dei regolamenti stessi.

Anche il novellato art.

2516 introduce una norma che se fino ad oggi esisteva non scritta nella prassi dei comportamenti cooperativi, ora assume una veste istitu-

La ventesima edizione di Macfrut si è conclusa con un numero di visitatori (38.000) simile allo scorso anno: sono aumentati i visitatori esteri da tutti i Paesi (80), ad esclusione di quelli dall’estremo oriente, che per i noti motivi, hanno fatto registrare un grosso calo. Ad esempio, la folta delegazione cinese (80 persone) ha rinunciato al viaggio, però, ha chie sto atti e registrazioni dei Convegni. Così, da tutto il mondo sono arrivati a Cesena per incontrarsi, scambiarsi esperienze, fare affari e osservare tecnologie, nuove cultivar, at trezzature e macchinari, proposti da 600 espositori sui 35mila metri quadrati della rasse gna. Si sono avuti moltissimi approcci di ottimo livello, che lasciano ben sperare in molti contratti. Inoltre, la partecipazione ai convegni – di grande caratura - è stata assai nutri ta e interessata. Particolarmente seguito quello sul rapporto Europa-Mediterraneo. Mac frut è stato lo scenario in cui le due sponde del Mediterraneo si sono confrontate. Unione europea e Paesi mediterranei hanno interesse a sviluppare politiche di partenariato so prattutto nel settore agroalimentare e l’Italia, per la sua posizione, ha le potenzialità per diventare la piattaforma tra le due aree.

A Cesenatico, dove si è tenuta l’Assemblea 2003 di Lega coop Forlì-Cesena, opera una nutrita rappresentanza coo perativa. COVEC, Esercenti stabilimenti balneari, La Ca veja, Casa del Pescatore, Lavoratori della piccola pesca “F.Corridoni”, Associazione Produttori Pesca, COFAC, CCILS, La Vela, Igino Cecchini sono solo alcuni dei sodali zi che hanno sede nella bella città di mare.

zionale forte ma non del tutto chiara nel suo significato estrinseco.

La norma contiene la regola secondo cui “nella costituzione e nell’esecuzione dei rapporti mutualistici deve essere rispettato il principio di parità di trattamento” (tra i soci), che va sicuramente intesa come un rafforzamento della struttura democratica dell’organismo cooperativo ed in tal senso positivamente accolta.

Tuttavia un’interpretazione distorta potrebbe portare all’eccesso di dover considerare tutti i soci uguali senza poter tener conto delle diverse professionalità o delle diverse condizioni particolari che assumono importanza variabile a seconda della tipologie di cooperative in modo da appiattire anche eventuali sistemi premianti.

L’argomento dei rapporti socio - cooperativa merita ulteriori approfondimenti e disamine, per cui... appuntamento al prossimo numero.

Le realtà delle cooperative sociali hanno segnato, nell’ambito provinciale, grande parte del tratto storico degli anni Novanta riuscendo a lasciare buoni ricordi sul versante delle scelte che riguardano i soggetti più deboli. L'evoluzione quantitativa del terzo settore, stimolata dal cambiamento sociale, ha introdotto una progettazione che per esempio affronta sul versante delle Rsa nuove malattie da combattere con determinazione. La certificazione di qualità, il soggiorno marino e montano, il miglioramento delle tecnologie fa sorgere l'impressione che senza piccole e grandi cooperative non si è in condizioni di affrontare con la flessibilità necessaria le domande di salute e di benessere. Il business dei privati non è negato, si badi bene, ma è il sintomo di una scelta che riguarderà soprattutto il terreno del mix che la proposta di welfare propone sul piano delle iniziative che riguardano istituzioni locali e realtà cooperative. Rispetto alle richieste di un non-profit che si sta posizionando come strumento incentivo/disincentivo di opportunità attraverso la leva fiscale, è il fattore umano della produzione lavoro quello che continua a caratterizzare il welfare locale.

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Una carrellata sulle prime assemblee effettuate dalle cooperative

L’assemblea di Foro Boario si è svolta il 19 maggio: valore della produzione di 157.419 euro con un utile di 3.767 e un ristorno di 2.800 euro.

Socofmo, la cui assemblea si è svolta il 21 maggio, registra un valore della produzione di 832.444 euro con un utile di 1.209. La cooperativa recupera la perdita del precedente esercizio e riconferma la propria presenza nel mercato ortofrutticolo di Cesena.

L’Assemblea di COFARI si è svolta il 24 maggio: valore della produzione 962.268 euro con un utile 8.886 euro. L’Assemblea ha deliberato un ristorno di 7.000 euro.

La COFAC registra un fatturato di 1.574.814 euro con un utile di esercizio di 34.783 e un ristorno di 23.500 euro. Il risultato positivo è accompagnato dal forte investimento di acquisto della nuova sede.

Secondo anno di attività importante per la cooperativa Action Line, attiva nel settore dei servizi linguistici, che raddoppia il fatturato dell’esercizio precedente e raggiunge un valore della produzione di 159.988 euro e un utile pari a 17.220 euro.

Pubblifest ha svolto l’assemblea il 17 maggio. Il valore della produzione è di 1.846.663

Novacoop chiude il 2002 con risultati eccezionali: all’assemblea di bilancio, tenuta il 12 maggio, sono stati presentati ricavi pari a 528.664 euro e un utile di 201.624 euro che i soci hanno disposto a fondo riserva legale. Previsto per l’anno in corso il proseguimento della politica di investimenti e il consolidamento degli scopi originari della cooperativa nel settore ricreativo.

euro con un utile di 272.160 euro. Deliberato un ristorno di 20.000 euro ad aumento gratuito di capitale sociale.

Confermato il trend positivo di crescita.

Positivo il bilancio 2002 di Service Fest: la cooperativa raggiunge un fatturato di 671.597 euro e chiude con un utile di 1.268 euro. Inizia a dare buoni risultati la riorg a n i z z a z i o n e complessiva avviata nel secondo semestre dello scorso anno.

Soli tre mesi di attività per la piccola società cooperativa di servizi Controvento, nata nell’estate nel 2002. Ricavi per 6.187 euro e chiusura con un piccolo utile. Positiva la partenza dell’attività nell’anno in corso con la previsione di sviluppare i servizi didattici anche fuori dal comune di Cesena.

La Cooperativa Educatori Fisici e Sportivi registra un valore della produzione di 1.537.820 euro, aumentando sensibilmente i risultati dell’esercizio precedente. La cooperativa è fortemente impegnata a costruire nuove opportunità di crescita in un settore particolarmente in fermento in questi ultimi anni.

La cooperativa Around Sport raggiunge un valore della produzione totale di 94.980 euro con un utile di 315 euro, la cui modesta entità è conseguenza dell’attività della piscina di Cesena fortemente legata all’andamento stagionale.

L’assemblea di Coopservizi si è svolta il 21 maggio. Buoni i risultati: il fatturato raggiunge gli 885.515 euro con un utile di 34.084. La cooperativa, che festeggia il 25° anno dalla costituzione, ha 23 occupati ed ha attuato un piano di diversificazione delle attività.

L’Assemblea della CCILS si è svolta il 27 Aprile con risultati molto positivi. Il valore della produzione è di 2.653.611 con un utile di 220.070 euro. L’Assemblea ha preso atto della decisione del CdA di erogare un premio di produzione di 100.000 euro e ha deliberato un ristorno pari a 37.412 euro. Gli occupati sono 140 (media annua, tenendo conto del lavoro stagionale), di cui oltre il 60% svantaggiati.

La cooperativa La Fonte chiude il bilancio con un fatturato di 720.495 euro e un utile di 3.857.

Superato brillantemente il momento di criticità dello scorso esercizio, la cooperativa presenta anche buoni numeri occupazionali: oltre 40 sono i socilavoratori, composti prevalentemente da donne.

L’Assemblea della cooperativa sociale L’Alveare, svoltasi il 29 aprile, ha presentato un fatturato di 1.182.627 euro con una perdita di 15.211, determinata da un appesantimento degli oneri finanziari derivanti dai forti investimenti. La cooperativa consolida l’occupazione e la propria presenza sul mercato della vallata del Savio.

Bilancio approvato il 9 maggio alla cooperativa G ro u p S e r v i c e, che realizza per il 2002 un risultato molto buono: valore della produzione di 625.487 euro e utile pari a 59.665 euro. La cooperativa consolida la presenza nell’inserimento dei lavoratori svantaggiati.

La Vela ha svolto la sua assemblea il 16 maggio. Il valore della produzione è di 326.741 euro con un utile di esercizio di 18.713 euro. Tale risultato è significativo in quanto la cooperativa recupera la leggera perdita dell’anno precedente incrementando notevolmente l’attività.

Assemblea di bilancio domenica 18 maggio per la C I L S d i Cesena: valore della produzione di 5.681.610 euro e un utile di 175.933, tutto a fondo riserva.

La cooperativa si conferma fra

le realtà più importanti della cooperazione di tipo B del nostro territorio; attualmente occupa 265 lavoratori di cui 136 svantaggiati.

L’Assemblea di Tr a g i t t i si è svolta il 21 maggio. Valore della produzione di 857.480 euro e utile di 4.615, per una cooperativa che occupa 40 soci-lavoratori ed è tra le più importanti e attive nel settore della psichiatria.

L’assemblea della coop Umanitaria Edile si è svolta il 30 aprile presentando risultati molto positivi. Il valore della produzione si conferma costante attestandosi oltre i 10 milioni di euro. Buono anche il risultato di esercizio che si avvicina ai 500 mila euro. Tale utile ha permesso la distribuzione a titolo di ristorno ai soci di oltre 70 mila euro.

L’assemblea della coop P remiato Stabilimento Tipografico dei Comuni si è svolta il 10 maggio: valore della produzione di euro 3.705.636 con un utile di esercizio pari a 349.057 euro.

L’assemblea della Frigoriferi I n d u s t r i a l i si è svolta il 16 maggio. Dopo gli ottimi risultati dell’anno precedente, il bilancio 2002 si è chiuso con un valore della produzione di 3.000.941 euro ed una perdita di esercizio di 11.049 euro, derivante per la maggior parte da una politica di nuovi investimenti che sta portando la cooperativa ad assumere un ruolo importante all’interno del consorzio Mediterranean Fruit Company.

Si chiude in positivo il bilancio 2002 di Sapim, con un forte incremento del valore della produzione, passato da 466 mila a oltre 652 mila euro, ed un risultato di esercizio di oltre 6 mila euro. L’incremento ha toccato tutte le aree (organizzazione immagine, ambiente e aziendale) con la realizzazione di importanti progetti quali “Ciak Cooperazione”, “Pianeta Coop”, numerosi anniversari e certificazioni di qualità di cooperative ed enti.

Novità anche per la composizione del Consiglio di Amministrazione, dove ha fatto il suo ingresso Moreno Agnoletti, presidente dello Stabilimento Tipografico dei Comuni.

Chiude in utile anche la società editoriale Edit Sapim. Il mensile “La Società Cooperativa” si è assestato oltre le 4 mila copie mensili. Numerose le pubblicazioni edite nel corso dell’anno, con un importante sviluppo dell’attività nei confronti della committenza privata e pubblica.

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Galeotto fu l'emendamento ed esecrando chi lo promos se. Contraddicendo equilibri e promesse nell'ora del cre puscolo l'onorevole Nino Mormino (Forza Italia) ha ri pristinato il pregiudizio verso i giornalisti, meritevoli fino a

t re anni di condanna per i reati a mezzo stampa e di ri sarcimenti civili pressoché il limitati, secondo le usanze che bene si ricavano dai bas sifondi di New York dove ogni delitto si può espiare se si monetizza. Hanno un bel dire i tanti parlamentari, anche di c e n t ro-sinistra, accorsi al cappezzale della stampa ma lata e sottoposta a previsioni di discipline "rigorose".

La verità è che il "metodo Mormino", nato dal nondetto di Silvio Berlusconi, da due anni da Milano discende la penisola verso le grandi Pro cure e le sterminate sezioni civili dei Tribunali. Questa "moda" rappresentata dalla querela facile e dalla citazio ne veloce contro i giornalisti sta penetrando anche nelle province dell'impero. Dopo la magistratura sotto la piastra ci devono andare i cronisti e non solo quelli di prima li nea, sui versanti della nera e della giudiziaria. Motivi d'o nore, si dice o più crudamen te esperimenti per ridurre al silenzio i giornalisti, indebo lire economicamente gli edi tori, invitare l'opinione pub blica a fare i conti con l'auto referenza dei grandi e piccoli potenti. E non si vengano a tirare in ballo procuratori e giudici. Dio solo sa quanto le aule di giustizia farebbero a meno di essere intasati di liti e lituzze, di fronte alla gra vità dei problemi, le insor genze dei crimini, il bisogno di dare soddisfazione ai citta dini che aspettano che siano riparati drammi, quelli veri.

L’appuntamento del 9 maggio a Cesenatico

Presenti i principali soggetti istituzionali del territorio assemblea annuale della cooperazione si conferma un appuntamento molto sentito dai cooperatori e dalle Istituzioni di Forlì-Cesena. Circa 200 i partecipanti all’incontro organizzato venerdì 9 maggio nella sala del Grand Hotel di Cesenatico, gremita di pubblico e operatori dell’informazione. È stato proprio il Sindaco della cittadina adriatica, Damiano Zoffoli, a portare il saluto della città alla platea, ricordando l’attualità dei valori cooperativi in questo momento storico.

Agli interventi del Presidente di Legacoop Forlì-Cesena, Mauro Pasolini, e del Direttore, Bruno Carioli, è seguito un dibattito a cui hanno dato il proprio contributo le principali cariche istituzionali della provincia: il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Piero Gallina, il Sindaco di Forlì, Franco Rusticali, il Presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, Serg i o Mazzi ed il Sindaco di Cesena, Giordano Conti.

Molto apprezzato per i suoi contenuti anche il discorso del Presidente di Confcooperative Forlì-Cesena, Amedeo Scozzoli. Le conclusioni, come da programma, sono state affidate al Presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Egidio Checcoli.

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Nell’arco di tempo trascorso fra le due assemblee annuali, Le gacoop ha registrato 26 nuove adesioni: 11 nel settore terziario, 5 nel sociale, 4 nei servzi, 3 nell’agroalimentare e 1 ciascuna per dettaglianti, produzione lavoro e consorzi artigiani. I nomi delle società aderenti sono stati presentati da Enrica Mancini: CCS, Certaldo Energia, Foschi Engineering, Sophia, Incoop, Antica Milizia, DE.VAL., Punta di Ferro, Assano, La Tilia, L’Al manacco, Consorzio Cooperazione Sociale e Solidale, Zoè, CSIPM, Peter Pan, L’Aeroplano, Coop Edicolanti, La Trottola Viaggi, Nextia, La Centenara, Cafar, Fruit Service, Super Conad Spazzoli, CEAR e Consorzio Cometa.

coop.

Tempo di congressi e assemblee per le Centrali Coopera tive della provincia. Venerdì 9 maggio l’AGCI di ForlìCesena e Rimini ha tenuto il proprio congresso. Riconfer mato alla presidenza dell’associazione Valter Rusticali, a cui vanno gli auguri di buon lavoro dei cooperatori di Legacoop Forlì-Cesena. Lunedì 26 maggio si è svolta l’Assemblea annuale di Confcooperative Forlì-Cesena.

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Il gruppo di lavoro è stato coordinato da Simona Benedetti

In un anno attivate dalle cooperative aderenti 466 iniziative di tipo solidale rande interesse tra i partecipanti all’Assemblea ha riscosso il bilancio sociale cooperativo di Legacoop. Il documento rendiconta gli effetti sociali prodotti sul territorio dalle imprese aderenti, promuovendo i valori costitutivi e le ragioni che giustificano l’originalità cooperativa e dando la possibilità di coinvolgere in maniera attiva tutti gli interlocutori di riferimento e i portatori di interesse, i cosiddetti “stakeholder”.

«Attraverso il bilancio sociale cooperativo - ha spiegato Simona Benedetti, coordinatrice del gruppo di lavoro che ha redatto il documento Legacoop offre alla società uno strumento di misurazione di quella intrinseca interdipendenza fra fattori economici e sociali, così come essa si verifica in conseguenza

G

alle scelte compiute dalle cooperative. Ad iniziare dal valore aggiunto, che rappresenta l’aumento di ricchezza prodotta attraverso l’attività economica dell’impresa».

Rispetto ad un valore della produzione lorda totale pari a 1 milione e 784 mila euro, nel 2002 il movimento cooperativo provinciale ha prodotto un valore aggiunto di 334 milioni e 867 mila euro, con un’incidenza sui ricavi complessivi del 18,76%. La maggior parte di questo (il 57,71%) è destinata alla remunerazione dei lavoratori.

Il documento - presentato nella parte relativa agli s t a k e h o l d e r da Marzia Vidussi - va a misurare anche quell’elemento distintivo del sistema cooperativo che è lo scambio mutualistico.

La mutualità interna, ovvero quella che attiene al vincolo associativo tra i soci e la cooperativa (costo del lavoro per i soci, ristorni, conferimenti, remunerazione del prestito sociale e così via) è stata superiore a 1.077.611.000 euro. La mutualità esterna, ovvero quella relativa a soggetti estranei al rapporto associativo, come dipendenti, fornitori e istituti di credito, ha oltrepassato 1.365.000.000 di euro. Il dato che appare più evidente, in questo caso, è l’aumento delle imposte a carico delle cooperative, che hanno avuto un balzo in avanti di oltre

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15 milioni e 700 mila euro, arrivando ai 29 milioni del 2002. Se a questi dati si assomma quello per cui circa il 90% del fatturato delle cooperative deriva dal mercato privato, crolla definitivamente il falso mito della cooperazi one assistita e “privilegiata”.

Rilevata anche la “mutualità di sistema”, ovvero i versamenti a Coopfond, il fondo nazionale dedicato alla pro-

mozione di nuova cooperazione. Nel 2002 il contributo del movimento cooperativo provinciale è stato pari a 1 milione e 380 mila euro; dal 1992 ad oggi le coop di Forlì-Cesena hanno destinato a Coopfond complessivamente 12 milioni e 738 mila euro. Infine l’attività sociale: nel 2002 sono state effettuate 466 iniziative solidali per un valore di 4 milioni e 500 mila euro.

Le cooperative associate a Legacoop al 31/12/2002 sono 253 (+12 rispetto al 2001). I soci sono 87.827 (+8,17%), di cui circa due terzi facenti parte di cooperative di servi zi e di lavoro. Si evidenzia un saldo positivo di 6.631 unità. Gli incrementi più consistenti si registrano nel set tore Consumo, dove l’apertura dell’Ipercoop Lungo Sa vio di Cesena ha portato a 4.613 nuove iscrizioni, e nei settori Agroalimentare, Sociali, Servizi e Trasporti, Abita zione e Consorzi Artigiani. La ripartizione fra sessi è del 71,41% a favore degli uomini e del 28,59% per le donne.

Gli occupati sono 9.952, con un aumento del 7,85% (pari a 724 unità), che si aggiunge al consistente incremento fatto registrare nel 2001 (+9,09%); l’occupazione femmi nile rappresenta il 47,73%.

Se a questi numeri aggiungiamo gli addetti della rete Co nad Romagna-Marche, degli autotrasportatori associati in cooperativa, e l'indotto creato dal sistema cooperativo Legacoop, si raggiungono le 30 mila unità.

I ricavi totalizzano complessivamente 1 milione 846 mila euro (+4,18%). Gli utili registrati dalle cooperative nel 2002 ammontano a 51 milioni e 429 mila euro. Il decre mento rispetto all'anno precedente (pari a circa 24 milio ni di euro) va però considerato alla luce dei 20 milioni di euro circa di plusvalenze determinate da operazioni straordinarie nel 2001, e dei 15,7 milioni di euro di tas sazione aggiuntiva derivanti dalle nuove norme fiscali in trodotte dal Governo. Gli investimenti complessivi as sommano a oltre 120 milioni di euro (+7,96%). Il patri monio netto raggiunge quota 581 milioni e 813 mila euro (+20,38%).

Le immobilizzazioni nette (ovvero gli investimenti fissi) hanno fatto toccare nel 2002 la somma di 518 milioni di euro rispetto ai 434, con un incremento del 19,22%.

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Allestimenti per fiere e feste

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Nel 2002 crescono fatturato (+9%) e vendite (+8%)

Il bilancio sociale presentato all’Assemblea on un fatturato di 533 milioni di euro (+9%) e una mole di vendite al dettaglio pari a circa 850 milioni (+8%) Conad Romagna-Marche archivia con soddisfazione il bilancio 2002. L'utile è stato pari a 23 milioni e 800 mila euro, mentre il patrimonio netto ammonta a oltre 237 milioni di euro. La rete distributiva associata alla cooperativa è composta da 112 negozi ad insegna Conad e 246 a marchio Margherita, per un totale di 358 punti vendita operanti nelle province di Ancona, Pesaro-Urbino, Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna, Padova, Venezia, Treviso, Belluno, Pordenone, Gorizia e Trieste. L'organico è di 240 persone, suddivise tra i magazzini di Forlì, Cesena, Misano Adriatico, Fano, Ravenna e Annone Veneto. Aggiungendo gli addetti e i soci che operano nei punti vendita si superano le 3.650 unità, il

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60% delle quali donne. Le principali aperture di punti vendita per il 2003 sono previste a Misano (1.500 mq) e Gorizia (800 mq). Nei prossimi mesi Conad coglierà i primi frutti dell'accordo decennale siglato con il leader della grande distribuzione francese Leclerc: l'apertura dei nuovi ipermercati di Rimini (10 mila mq) e Forlì (7.500 mq) è prevista nel 2004, con l'inizio dei lavori fissata per entrambi entro l'estate 2003. Nel 2004 apriranno anche i superstore (2.500 mq) di Cesena e Gabicce, i supermercati (1.500 mq) di Ponte Abbadesse (Cesena) e

Misano, ed il punto vendita di Mercato Saraceno (800 mq). Interventi anche sulla rete distributiva interna: il magazzino di Forlì sarà portato da 20 a 40 mila mq.

All'assemblea dei soci, svolta l’11 maggio a Cesena, è stato presentato anche il primo bilancio sociale. Una scelta importante, di visibilità e trasparenza, da cui si evince, tra l’altro, che nel 2002 Conad ha sponsorizzato iniziative sociali, culturali e di solidarietà per oltre un milione e duecentomila euro.

Quest'anno Conad erogherà ai soci oltre 17 milioni di euro sottoforma di premio fedeltà (pari al 2% degli acquisti), di ristorno (pari all’1% delle vendite), di remunerazione e rivalutazione del capitale sociale.

Sulla base dei risultati di bilancio, inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato un premio straordinario per i dipendenti di

530.000 euro, mentre circa 40.000 euro sono stati destinati nel corso dell’anno alla formazione interna.

Per raggiungere l'obiettivo di triplicare il fatturato entro il 2005, Conad punta soprattutto sul canale Superstore e Iper: le prospettive per il triennio sono di realizzare 56 superstore e 4 ipermercati, per un totale di vendite di almeno 500 milioni di euro.

Particolare attenzione è dedicata allo sviluppo nell'area Triveneto, dove la presenza della cooperativa è recentissima: la previsione di sviluppo in quelle zone mira a raggiungere i 300 milioni di vendite entro il 2005.

Per quanto riguarda la formazione, alla fine di luglio di quest'anno faranno ritorno in Italia i primi 33 giovani formati all'ECAL di Rouen, in Francia. Ad ottobre partirà il secondo gruppo di tirocinanti: anche per loro un anno di formazione in territorio tran-

salpino, con un programma di studi e stage formativi finalizzato ad un inserimento lavorativo immediato. Il tutto a spese di Conad RomagnaMarche. Alla fine dei 3 anni di selezione previsti Conad avrà investito nell'operazione circa 1,5 milioni di euro.

Infine, le iniziative per la clientela. In questi giorni è stato messo in rete il sito internet www. c o n a d r o m agna.it, ricchissimo di informazioni e offerte promozionali. Grande successo continua ad ottenere Conad Card, la carta magnetica, interamente gratuita, che consente ai clienti di Conad di fare la spesa senza contante, con addebito diretto sul conto corrente l'ultimo giorno del mese in cui viene effettuato l'acquisto. Nel 2002 è stata utilizzata da 58 mila clienti dei punti di vendita associati.

L’obiettivo per il 2003 è di attestare i fruitori intorno a quota 75 mila.

Dopo la fusione la cooperativa si pone tra i leader del mercato europeo o scenario ortofrutticolo nazionale si arricchisce di un nuovo grande protagonista, in grado di offrire ai consumatori un ricco “paniere” dove le produzioni tipiche dell’Emilia-Romagna e del Lazio affiancano quelle della “California ortofrutticola d’Europa”, il Metapontino. È “Apofruit Italia”, frutto della fusione tra le cooperative Apofruit, Generalfruit e Metapontina. La strategia dell’aggregazione nel settore ortofrutticolo, combinata con un efficiente modello gestionale cooperativo, darà vita alla più importante cooperativa ortofrutticola italiana. Una realtà da 173 milioni di euro di fatturato e 46 milioni di euro di patrimonio netto, con

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16 stabilimenti per la lavorazione e il condizionamento dei prodotti ortofrutticoli (nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Bologna, Latina e nel Metapontino) e una produzione di 180.000 tonnellate di ortofrutta.

Apofruit Italia (la cui gestione comune da parte dei tre partner avrà inizio a maggio di quest’anno, ma che diverrà formalmente operativa da marzo 2004) realizzerà nel triennio 2003-2005 investimenti per 17,5 milioni di euro. Tali interventi permetteranno un miglioramento dell ’ e fficienza org a n i z z a t i v a , una riduzione dei costi di lavorazione ed un aumento della capacità frigorifera degli stabilimenti. Un’azione che

® COOPERATIVA BRACCIANTI RIMINESE

Soc. Coop. a r.l. • 47900 Rimini, Via Emilia, 113 Tel 0541/748711 • Fax 0541/741758

complessivamente consentirà un abbattimento dei costi già nel 2004 per 1.250.000 euro, destinati a toccare quota 2,2 milioni di euro nell’anno successivo. Sul piano commer-

ciale, Apofruit Italia punterà sulla valorizzazione della tipicità delle proprie produzioni e sul rafforzamento dei principali prodotti, quali pesche e nettarine (con una pro-

duzione prevista di 70.000 ton.), kiwi (40.000 ton.), fragole (produzione prevista 9.000 ton.), oltre a pere, mele, patate, ortaggi vari, clementine e uva.

La cooperativa forlivese chiude il bilancio 2002 con un milione di euro di ricavi in più

Conseguita la certificazione ISO 9002 ora si punta alla VISION 2000 a cooperativa sociale Cad chiude il bilancio 2002 con 12 milioni di euro di ricavi (in crescita di un milione di euro rispetto al 2001) ed un numero di addetti che passa da 531 a 550, in prevalenza soci lavoratori, tra assistenti di base, educatori, infermieri professionali e terapisti della riabilitazione.

A Forlì-Cesena la cooperativa dà lavoro a 400 persone, un dato che evidenzia il forte radicamento territoriale dell'impresa, attiva anche nella provincia di Rimini e nelle Marche.

L’assemblea di bilancio, svolta il 12 maggio, ha deciso di erogare ai soci un dividendo di 34.884 euro e un ristorno che comporta integrazione dei trattamenti retributivi di 116.868 euro, pari, complessivamente, al 58,45% dell’utile.

Risultati che evidenziano il processo di crescita e consolidamento di Cad, la quale rappresenta un punto di riferimento di eccellenza della cooperazione sociale di tipo A. Nel 2002 l’impresa, il cui

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raggio d'azione spazia dai servizi sociosanitari a quelli educativi, ha seguito circa 3 mila persone, in prevalenza disabili, anziani e minori: due terzi a domicilio, il resto in strutture residenziali e semiresidenziali. A q u e s t e cifre vanno aggiunti i 1.250 utenti con cui la cooperativa è entrata in contatto in mo-

Direzione e Sede Legale Via P. Maroncelli, 10 - 47100 FORLI’ Tel. 0543 452411 - Fax 0543 31762 E-mail: unipol@assicoopromagna.it

do non continuativo nel servizio quotidiano svolto presso gli sportelli informativi e nelle scuole.

Il 2002 è stato anche l'anno della certificazione di qualità, conseguita in base alle norme ISO 9002, ma Cad è già al lavoro per aggiornare la certificazione alle norme VISION 2000.

«Il sistema qualità ISO spiega la presidente, Elena Grilli - ci ha aiutato molto a sistematizzare prassi che già venivano applicate. Ora, quando si partecipa ad una gara, c'è un team di progetto che valuta analiticamente tutti gli aspetti che vengono richiesti dal committente.

Un buon progetto generale,

però, non è sufficiente: occorre tenere in conto anche le esigenze della singola persona e metterle in comune con le esigenze collettive, e credo che qui stia la nostra forza».

Il percorso in favore della qualità comincia ad essere riconosciuto anche dagli enti pubblici, anche se la pratica del massimo ribasso non è del tutto scomparsa.

«Nella nostra zona, e specialmente a Forlì - precisa la Grilli - la qualità ha un peso sempre più importante nell'aggiudicazione degli appalti, tanto che in alcune occasioni la valutazione dell'offerta economica va a rappresentare non più di un quinto del totale».

«Da parte nostra - conclude - salutiamo con soddisfazione questa tendenza e non possiamo che augurarci che l'abbandono della pratica del massimo ribasso diventi un fatto generalizzato. Di sicuro la sensibilità ora è maggiore, grazie anche alle numerose iniziative eff e ttuate dalle nostre organizzazioni di rappresentanza per sensibilizzare l'opinione pubblica».